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mercoledì 30 settembre 2009

GREENPEACE LEGAMBIENTE WWF: NUCLEARE INDIETRO TUTTA!

GREENPEACE LEGAMBIENTE WWF

NUCLEARE: INDIETRO TUTTA!

11 REGIONI, OVVERO IL 56% DEL TERRITORIO ITALIANO, IMPUGNANO LA LEGGE SUL NUCLEARE,

MA ANCHE ALTRE NON LO VOGLIONO SUL PROPRIO TERRITORIO.

"Ormai si ha la prova che il nucleare in Italia si può fare solo a parole"

Il nucleare trova un muro quando passa dai proclami al territorio. A seguito dell'appello rivolto l'11 settembre da Greenpeace, Legambiente e WWF, che invocava il ricorso alla Corte Costituzionale per fermare il provvedimento sul nucleare di sostanziale centralizzazione delle procedure e militarizzazione del territorio, si è scatenato in questi giorni un vero e proprio 'effetto domino'. Dopo i primi no di alcune regioni, a oggi hanno impugnato la legge dimostrando la propria opposizione alla scelta nucleare ben 11 regioni, che rappresentano circa il 56% del territorio italiano, ovvero Basilicata, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria.

Oltre a queste, Sardegna e Veneto hanno detto no al nucleare sul proprio territorio con ordini del giorno o dichiarazioni del presidente. Tra le regioni che non hanno aderito all'invito delle associazioni a impugnare la legge, la Sicilia aveva manifestato l'intenzione di impugnare comunque la legge, ma non si ha notizia di una delibera in tal senso.

Insomma, le Regioni difendono le proprie competenze e sanno bene che gli elettori non premieranno MAI un governatore (o un candidato governatore) che accettasse una centrale nucleare sul proprio territorio. Per questo le associazioni chiederanno un esplicito pronunciamento a tutti i candidati prima delle prossime elezioni.

"Il Governo deve tener conto di quanto sta succedendo nel Paese - hanno dichiarato le tre associazioni - e fare marcia indietro rispetto a una prospettiva, quella del nucleare, costosa e insicura, oltre che inutile rispetto ai problemi energetici italiani".

Roma 30 settembre 2009

martedì 29 settembre 2009

Arriva a Milano la Mostra Ecolamp sul riciclo delle lampade esauste


MILANO. IN PIAZZA AFFARI LA MOSTRA DI ECOLAMP
SUL CICLO DI VITA DELLE LAMPADINE FLUORESCENTI



Milano, 29 settembre 2009 - Inaugurata oggi dall'assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci la mostra itinerante polisensoriale "Lamp&RiLamp", organizzata dal consorzio Ecolamp per far conoscere il ciclo di vita delle lampadine fluorescenti a basso consumo e l'importanza del loro smaltimento. L'esposizione farà tappa in 11 città italiane. La mostra rimarrà a Milano, in piazza Affari, fino a domenica 4 ottobre e sarà aperta al pubblico dalle 9.00 alle 19.00

"La mostra 'Lamp&Rilamp' è rivolta a tutti, ma soprattutto al pubblico dei più piccoli – ha detto l'assessore Croci –. La corretta informazione sul ciclo di vita di una lampadina fluorescente e sul suo smaltimento sono importanti per sensibilizzare le famiglie e i giovani a adottare comportamenti virtuosi nei confronti dell'ambiente anche attraverso semplici gesti quotidiani".

La mostra ha come tema centrale il percorso della lampadina fluorescente, che alla fine del ciclo di vita viene spesso erroneamente gettata nel vetro o nel sacco indifferenziato. Le sorgenti luminose a basso consumo contengono in realtà sostanze pericolose, come il mercurio, dannose sia per l'uomo che per l'ambiente. Per questo è necessario avere cura delle lampade esaurite, consegnarle integre presso l'isola ecologica più vicina e riporle con cautela negli appositi contenitori.

"Questo progetto rappresenta per Ecolamp la vera sfida a convertire in comportamento reale la differenziazione dei RAEE di categoria R5, ossia le sorgenti luminose a fine vita – ha aggiunto Fabrizio D'Amico, direttore generale di Ecolamp -. Siamo fortemente convinti della necessità di eliminare i circoli viziosi attraverso l'informazione. Per questo riteniamo fondamentale il contatto diretto con le famiglie e le scuole, che abbiamo voluto coinvolgere attivamente e che riteniamo siano il fulcro per lo sviluppo di comportamenti virtuosi nella quotidianità".





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lunedì 28 settembre 2009

PREMIO MARKETING SIM "SOTTO IL SEGNO DEL PANDA" - GIOVEDI' 1 OTTOBRE I VINCITORI

PREMIO MARKETING SIM

WWF: "MARKETING 'VERDE' SOTTO IL SEGNO DEL PANDA"

Giovedì 1 ottobre i vincitori del concorso

Facoltà di Scienze della Comunicazione, Centro Congressi d'Ateneo

Roma, Via Salaria 113

Ore 14.00: presentazione finalisti

Ore 16.00: tavola rotonda "Quale marketing per le aree naturali protette?"

Interventi di Arturo Diaconale (Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga), Nicola Arcieri (responsabile marketing RDS), Antonio Canu (direttore WWF Oasi). Modera Carlo Alberto Pratesi (Premio Marketing SIM)

Ore 17.00: cerimonia di premiazione

Cosa può contribuire a rendere più popolari e quindi a salvare le aree protette italiane? Una mappa inserita nei navigatori satellitari? Visite guidate sui lettori mp3 e una tariffa telefonica verde per i soci? Una linea di abbigliamento sportivo o dei biscotti a forma di panda? Sono solo alcune idee escogitate dai quasi 1000 studenti che si sono cimentati nell'edizione "verde" del Premio Marketing della Società Italiana Marketing (SIM), quest'anno dedicato alle Oasi del WWF, di cui giovedì 1 ottobre verranno decretati i vincitori.

La sfida del Premio, che da oltre vent'anni sceglie come caso studio un'importante realtà aziendale - quest'anno per la prima volta nel settore no-profit - era la realizzazione di un piano di promozione per le Oasi WWF, oltre 30.000 ettari di natura protetta su tutto il territorio nazionale, da rendere ancora più fruibili e frequentate attraverso nuove strategie di comunicazione, branding e servizi offerti ai visitatori, senza dimenticarne la vocazione didattica e favorendo un impatto positivo con l'economia locale.

Dopo un tour di presentazioni che nei mesi scorsi ha interessato 40 università italiane e 10.000 ragazzi nelle facoltà di Economia, Scienze della Comunicazione e Scienze Politiche, sono scese in lizza circa 300 squadre, per un totale di quasi 1000 studenti.

A premiare i vincitori, giovedì 1 ottobre presso il Centro Congressi della Sapienza a Roma, sarà una giuria composta da professori di marketing e rappresentanti del WWF, alla presenza del preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione Mario Morcellini, del presidente del Premio Marketing Umberto Collesei, del direttore generale del WWF Italia Michele Candotti, e di Elena Jachia, responsabile Ambiente della Fondazione Cariplo, che quest'anno ha sostenuto il premio. I primi classificati avranno accesso gratuito ad alcuni tra i principali Master in Marketing italiani, mentre i secondi parteciperanno a uno stage in Olanda presso la direzione marketing del WWF Internazionale. Nel pomeriggio è prevista anche la tavola rotonda "Quale marketing per le aree naturali protette?" con interventi di Arturo Diaconale, presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Nicola Arcieri, responsabile marketing di RDS e Antonio Canu, direttore WWF Oasi.

"La grande partecipazione degli studenti, che hanno risposto con fantasia e competenza alla sfida lanciata dal Premio Marketing, ha dimostrato che la tutela ambientale non è più appannaggio solo degli ambientalisti o degli amanti della natura, ma può entrare a pieno titolo nella nuova economia e nella vita quotidiana di ognuno – ha commentato Michele Candotti, direttore generale del WWF Italia – Tramite un approccio di questo genere, le Oasi del WWF e più in generale tutte le aree protette, possono diventare oltre che baluardo degli habitat e delle specie maggiormente in pericolo, anche un fondamentale punto di partenza per la diffusione di una nuova coscienza ambientale nel nostro Paese."

Nato nel 1988, quando gli studi economici erano ancora squisitamente teorici, il Premio Marketing propone ogni anno un caso aziendale concreto, dai prodotti alimentari (Milka, Hag, Simmenthal…) ai più importanti brand del made in Italy (Vespa, Maserati, Tim…) fino a Rai, Wind e quest'anno, per la prima volta nel no-profit, il WWF. Una metodologia didattica innovativa che stimola la creatività e la capacità degli studenti di lavorare in gruppo e favorisce il contatto diretto dei ragazzi con importanti realtà aziendali. Grazie a una rete di oltre 40 università su tutto il territorio nazionale, dalla prima edizione il Premio ha coinvolto complessivamente oltre 100.000 studenti, dei quali più di 10.000 hanno partecipato in prima persona alla competizione. Per molti, come per Carlo Nardello (amministratore delegato Rai Trade) o Maximo Ibarra (direttore marketing Wind), la partecipazione al Premio è stata l'inizio di una brillante carriera manageriale.

L'edizione 2009 è stata organizzata con il supporto della Fondazione Cariplo e si è avvalsa dei partner tecnici GNResearch - che ha elaborato le ricerche di mercato sulle Oasi WWF scaricabili dal sito www.premiomarketing.com – Meetweb e The Magazine Post.

Roma 28 settembre 2009


NEGOZIATI CLIMA BANGKOK - WWF: "LE ALLUVIONI NELLE FILIPPINE SUONANO LA SVEGLIA PER I NEGOZIATORI DI BANGKOK"

WWF: "LE ALLUVIONI NELLE FILIPPINE SUONANO LA SVEGLIA

PER I NEGOZIATORI DI BANGKOK"

L'appello del WWF all'apertura dei negoziati sul clima di Bangkok (28 settembre – 9 ottobre)

69 giorni a Copenhagen

Le recenti alluvioni nelle Filippine devono ricordare ai delegati riuniti per i negoziati sul clima di Bangkok, che si svolgeranno da oggi fino al 9 ottobre, che non stanno discutendo una pila di carte, ma decisioni che possono decidere della vita di milioni di persone.

Una tempesta tropicale ha scatenato la peggiore alluvione degli ultimi decenni nella capitale Manila e nelle regioni adiacenti, colpendo centinaia di migliaia di persone. Se singole tempeste e alluvioni non possono essere collegate ai cambiamenti climatici, le evidenze scientifiche indicano chiaramente che eventi meteorologici estremi sempre più gravi e frequenti sono già una conseguenza del cambiamento climatico e lo saranno sempre di più. Il WWF ricorda che l'aumento della temperatura media globale deve essere tenuto ben al di sotto dei 2 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali, se si vogliono evitare i rischi inaccettabili di un cambiamento climatico fuori controllo.

Le speranze che a Copenhagen sia raggiunto un ambizioso accordo globale sul clima, che possa aiutare a proteggere il pianeta dai danni irreversibili del cambiamento climatico, saranno davvero esili se i negoziatori riuniti a Bangkok non faranno progressi significativi.

"Le alluvioni delle Filippine devono ricordare ai politici e ai delegati riuniti per negoziare il trattato sul clima che non stanno discutendo di paragrafi, rettifiche e dollari, ma delle vite di milioni di persone e del futuro stesso del nostro pianeta" ha affermato Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia. "Dopo mesi di contrattazioni, perdite di tempo e discussioni siamo entrati ormai nella fase decisiva dei lavori e abbiamo l'ultima possibilità di salvare l'accordo sul clima."

Il vertice ONU sul clima che ha riunito i Capi di Stato a New York la scorsa settimana ha dato ai negoziatori il mandato di trasformare il documento provvisorio di 170 pagine in un trattato condivisibile. Per assicurare la sopravvivenza delle nazioni più vulnerabili al cambiamento climatico, è assolutamente necessario che questo mandato sia rispettato.

Secondo il WWF, per prevenire il fallimento di Copenhagen e altri disastri climatici futuri, a Bangkok i negoziatori devono tagliare i testi provvisori (di 170 pagine) del 40% entro la metà della Conferenza e dell'85% entro la fine delle due settimane.

Le sfide più importanti sono in mano ai Paesi ricchi, che devono impegnarsi in ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni e in finanziamenti che aiutino i Paesi in via di sviluppo ad adattarsi al cambiamento climatico.

"I delegati hanno il chiaro mandato di lavorare a velocità da record per accelerare l'elaborazione dei testi – ha detto Marigrazia Midulla – Forse gli obiettivi e i finanziamenti più importanti saranno definiti solo a Copenhagen, ma questo non può essere una scusa per perdere tempo. Almeno per le questioni più cruciali il terreno di lavoro deve essere preparato qui. Serve chiarezza su quali siano gli elementi chiave per raggiungere un accordo sul clima a Copenhagen ".

Il WWF è preoccupato dalla discordanza tra una leadership asiatica credibile e la retorica vuota di Europa e Stati Uniti. Mentre i Paesi chiave dell'Asia stanno offrendo un contributo concreto per raggiungere un accordo a dicembre, Europa e Stati Uniti stanno invece dimostrandosi i principali ostacoli perché ciò avvenga.

Giappone, Cina e India hanno definito un'azione concreta per la mitigazione e stanno giocando un ruolo sempre più costruttivo nei negoziati, confermando la propria determinazione a diventare i futuri leader economici del mondo sulla base dell'economia verde e di uno sviluppo a basso contenuto di carbonio.

"Il Giappone si è impegnato a ridurre le emissioni del 25% entro il 2020 rispetto ai livelli del 1990. L'Indonesia ha deciso di mantenere la crescita delle emissioni tra il 26% e il 41% al di sotto delle normali previsioni entro il 2020. Questi impegni stanno portandoci sempre più vicino agli obiettivi di riduzione delle emissioni globali di cui abbiamo bisogno", ha detto Mariagrazia Midulla.

Sia l'Asia industrializzata che quella in via di sviluppo stanno trovando la propria strada verso la prima linea dell'azione mondiale per il clima. Ora i Paesi industrializzati, e soprattutto gli Stati Uniti, devono seguire quell'esempio, e dopo le opportunità mancate di New York e Pittsburgh, Bangkok rappresenta una nuova possibilità di farsi avanti.

Il WWF partecipa ai negoziati di Bangkok con una propria delegazione in loco.



Mostra su recupero lampade usate a Milano



AMBIENTE.
CROCI A PRESENTAZIONE MOSTRA SU RECUPERO LAMPADE USATE

Milano, 28 settembre 2009 - Domani, martedì 29 settembre, alle ore 11.00, in piazza Affari, l'assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente Edoardo Croci interverrà alla presentazione della mostra itinerante "Lamp e Rilamp", dedicata al corretto trattamento e recupero della lampade fluorescenti esauste.

La mostra è organizzata da Ecolamp, il consorzio per il recupero e lo smaltimento di apparecchiature di illuminazione. Sarà presente il Direttore generale di Ecolamp, Fabrizio D'Amico.






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Enerpoint e Prestitempo insieme per sostenere le energie rinnovabili


Scegli il solare e finanziati con Enerpoint e Prestitempo

Le due società insieme per sostenere le energie alternative

Siglato l’accordo per i finanziamenti agevolati nel mercato del solare.

Sono sempre di più le banche che concedono finanziamenti agevolati a chi decide di installare un impianto fotovoltaico.

Proprio in linea con questo corso, Enerpoint azienda di punta nella distribuzione di moduli fotovoltaici e nella progettazione di parchi solari e Prestitempo, divisione del Gruppo Deutsche Bank dedicata al credito alle famiglie, si uniscono per finanziare i consumatori nella scelta del fotovoltaico. Questo l’obiettivo della partnership siglata tra le due società per coprire il 100% del valore dell’impianto fotovoltaico, con importo fisso e durata personalizzabile fino a un massimo di 12 anni.

L’offerta finanziaria modellata sul ritorno economico previsto dal Conto Energia permette di assorbire la rata del finanziamento in tutto o in parte dal guadagno generato dall’impianto stesso. Una risposta eccellente ai possibili dubbi sulla convenienza e il reale guadagno nella scelta del fotovoltaico, argomento spesso affrontato negli ultimi anni.

Essere coperti da un finanziamento al 100% rimborsabile in modo personalizzato può limitare ulteriormente i rischi e convogliare verso un’ulteriore crescita del settore.

Il finanziamento non prevede nè garanzia ipotecaria nè spese d’istruttoria ed offre la possibilità di richiedere l’assicurazione Credit Protection per la copertura del credito e la polizza All Risk a copertura dell’impianto, entrambe finanziabili. Inoltre con la possibilità di posticipare la prima rata fino a sei mesi dopo l’installazione, il cliente potrà iniziare a pagare l’impianto quando sarà effettivamente in funzione, e i primi incentivi sono già stati erogati.

Grazie all’accordo con Prestitempo Enerpoint consoliderà la sua già forte posizione nel mercato delle applicazioni residenziali del fotovoltaico, già ben presidiato grazie alla fitta rete di Installatori Autorizzati Enerpoint”, rileva Paolo Rocco Viscontini, Presidente e Amministratore Delegato di Enerpoint SpA.Saranno proprio questi ultimi che consentiranno ai clienti di beneficiare della convenzione con Prestitempo, prevedendo ovviamente negli impianti fotovoltaici i componenti forniti da Enerpoint”.

Grandi vantaggi quindi sia per il cliente che per l’installatore. Con tecnologia dei sistemi Enerpoint, abbinata a queste condizioni finanziarie, scegliere un’energia alternativa, economica e rispettosa dell’ambiente diviene da oggi un’operazione semplice e conveniente.

sabato 26 settembre 2009

Fibre amianto, rifiuti contaminati e tante bugie.





Lettera del 26 settembre 2009

Fibre di amianto, rifiuti contaminati e tante bugie.

Quando la politica ha la memoria corta ed inquinata.

L'assessore all'ambiente della Provincia di Treviso, Ubaldo Fanton, ed il Sindaco di Paese, Francesco Pietrobon, della Lega Nord, assieme all'assessore all'ambiente del Comune di Paese, Vigilio Piccolotto del Popolo della Libertà, trasformano la conferenza stampa del 23 u.s., nella quale annunciano la richiesta di finanziamento Regionale per la messa in sicurezza della discarica Tiretta, in una discutibile e deplorevole occasione nella quale riescono contemporaneamente

a) ad infangare l'ex sindaco Valerio Mardegan, attuale consigliere di minoranza al Comune di Paese;

b) accusare di falso il Presidente di Paeseambiente e consigliere comunale di Italia dei Valori, Andrea Zanoni;

c) criticare gli organi di stampa per aver semplicemente svolto il loro lavoro;

d) polemizzare, infine, con la Regione per evidenti questioni elettorali.

Vediamo, nel dettaglio, ciò che è facile rispondere alle improbabili accuse citate.

a) I tre esponenti hanno preso di mira Valerio Mardegan, accusandolo di aver realizzato, in cinque anni, solo chiacchiere, manifestazioni e striscioni. Si dimenticano che la Tiretta inquinava ben prima del 2000, quando si rilevò il bromacile nei pozzi di Quinto e che, in quel periodo, sia il Comune di Paese sia la Provincia erano governate dalla Lega Nord. Solo con il successivo impegno di Paeseambiente e dell'amministrazione Mardegan, finalmente, gli enormi problemi ambientali furono portati alla luce del sole e fu condotta a termine un'intensa opera di sensibilizzazione degli enti superiori. Solo grazie a questo lavoro, oggi, il Comune di Paese può annunciare questa richiesta di finanziamento.

Eppure l'assessore Fanton, assieme al consigliere Federico Caner, era presente il 26 maggio del 2008, quando Mardegan riuscì a portare a Paese i presidenti della Terza e della Settima commissione regionale, Giuliana Fontanella, di Forza Italia, e Maurizio Conte, della Lega Nord. Il pullman che li accompagnava nella gita tra le discariche di Paese si fermò pure davanti alla discarica Tiretta! Nella sala consiliare di Paese, poi, vi fu l'unanime impegno di tutti i partecipanti per assicurare il loro sostegno alle richieste di finanziamento per le bonifiche necessarie. In quella sede, si diede l'incarico al Sindaco di Paese di stilare l'ordine delle priorità, consapevoli che troppi erano i problemi accumulati dalle precedenti amministrazioni per poterli risolvere contemporaneamente. Fu una giornata memorabile per Paese, il primo barlume di speranza!

Peccato che, poi, il 29 novembre 2008, quando il sindaco Mardegan convocò " l'assemblea sopra la discarica Tiretta" per comunicare le "sette priorità ambientali di Paese", nessuno né della Lega Nord né di Forza Italia, si fece vedere. La Tiretta era al primo posto nella lista delle priorità e adesso l'attuale amministrazione può comunque raccogliere i frutti di quel lavoro.

b) «Per quanto riguarda le accuse di falso sparate da Pietrobon contro di me», replica Zanoni, «posso soltanto affermare che sono abituato a documentarmi prima di parlare. Comunque vorrei che queste accuse generiche fossero specificate per poter rispondere punto su punto. Chiedo poi all'assessore Fanton quali siano le mie dichiarazioni "scorrette e con palese disinformazione" che procurerebbero i "falsi allarmi" citati nel suo comunicato stampa nel quali mi invita fra l'altro a stare tranquillo

c) A tutela degli Organi di Stampa, così duramente criticati dall'attuale Sindaco di Paese, per non aver usato prudenza nel riportare le affermazioni di Zanoni, Paeseambiente è pronto a fornire tutta la documentazione che comprova quanto riportato nei comunicati stampa ripresi nei loro articoli.

d) Curioso è, poi, che l'assessore di Paese, Vigilio Piccolotto del Popolo della Libertà, si presti al gioco dello scaricabarile tra l'amministrazione comunale e quella provinciale, entrambe leghiste, e la Regione governata dal Popolo della libertà, per evidenti e contingenti motivi elettorali. Vorremmo chiedergli se egli – per primo – si sia accorto del ruolo che sta ricoprendo! L'invito di Fanton rivolto a Galan e alla Regione perché "si assumano le proprie responsabilità, visto che la gente comincia ad averne veramente le scatole piene queste situazioni di degrado ambientale", fa veramente sorridere. Se Mardegan era stato amaramente provocatorio, quando aveva inviato i sassi a Venezia e il torchiato di percolato della Tiretta a Treviso, ora Fanton preferisce dimenticare che una buona parte dei rifiuti conferiti in Tiretta (quelli solidi urbani, originariamente non autorizzati in questa discarica) vi sono arrivati proprio per autorizzazione della Regione, ma dopo il nulla osta della Provincia di Treviso e nonostante un'esplicita ordinanza contraria del Comune di Paese.

Fanton, tuttavia, non è nuovo a questi giochetti per scaricare sulla Regione e su Galan la responsabilità sulla cattiva gestione delle discariche. Ricordiamo la sua richiesta a Galan di «colmare il vuoto normativo regionale», quando la Provincia di Treviso si è fatta soffiare due anni fa 5.160.000 euro di fideiussioni che dovevano garantire la bonifica delle discariche di Paese, fra le quali anche la Tiretta. Sarebbe opportuno che fosse pubblicizzata la risposta di Galan!

Adesso la Provincia fa la voce grossa con la Regione per ottenere dei fondi che il Comune di Paese dovrebbe comunque restituire. Alla fine, a pagare, tanto in termini di salute, quanto in termini di denaro sonante, saranno ancora quindi sempre i cittadini di Paese!

Per Paeseambiente

Mario Zanardo

Mario Dalle Carbonare

Gruppo Paeseambiente – www.paeseambiente.org – Cell. 347/9385856



Visita il nostro sito www.paeseambiente.org


venerdì 25 settembre 2009

NEGOZIATI CLIMA BANGKOK 28 sett-9 ott - WWF: "DOPO LE PROMESSE DEI POLITICI E' L'ORA DEI FATTI"


NEGOZIATI ONU SUL CLIMA

Bangkok, 28 settembre-9 ottobre 2009

WWF: "DOPO LE PROMESSE DEI POLITICI

E' L'ORA DEI FATTI"

Il quarto appuntamento 2009 dei negoziati UNFCC (la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), che si aprirà lunedì 28 settembre a Bangkok, arriva dopo una serie di incontri politici di alto livello, compresi il vertice delle Nazioni Unite a New York e il G20 di Pittsburgh. Bangkok rappresenta una grande opportunità per accelerare i negoziati sul clima sfruttando lo slancio dimostrato nei recenti vertici e avviando progressi significativi in grado di provare come agli slogan politici farà seguito un'azione effettiva.

Se i delegati a Bangkok non stringeranno i tempi, sarà più difficile raggiungere un accordo per il nuovo trattato globale sul clima alla Conferenza di Copenhagen di dicembre. I negoziatori devono trasformare circa 170 pagine del testo provvisorio del trattato ONU in un documento negoziabile per Copenhagen e dare una svolta su tematiche cruciali quali la riduzione delle emissioni, la finanza per il clima o le misure per l'adattamento. Bangkok vedrà una massiccia pressione della società civile perché a Copenhagen si raggiunga un accordo equo, ambizioso e vincolante.

Di seguito gli eventi media pianificati dal WWF, che sarà a Bangkok con una propria delegazione.

Martedì 29 sett: Lancio del sondaggio sulla riduzione delle emissioni dalla deforestazione e degrado delle foreste (REDD)

Dove: conferenza stampa presso la sede UNESCAP, Rajadamnern Nok Avenue, ore 11.00

Venerdì 2 ott: Lancio rapporto WWF/Ecofys sul budget di carbonio globale e le modalità più eque per condividere lo sforzo di riduzione globale tra i Paesi.

Dove: conferenza stampa presso la sede UNESCAP, Rajadamnern Nok Avenue, ore 11.00

Sabato 3 ott: previsto comunicato stampa sulla prima settimana di negoziati

Domenica 4 ott: press trip presso le comunità costiere del Golfo di Tailandia, per visitare i siti colpiti dall'innalzamento del livello dei mari e presentare le soluzioni sviluppate dalle popolazioni locali

Lunedì 5 ott: manifestazione e "Rally" delle ONG con spettacoli culturali e dibattiti politici per chiedere un serio accordo per il clima

Dove: il rally inizia alle 9.00 nel Parco Santichaiprakarn sulla Phra Arthit Road e termina con i dibattiti presso la sede UNESCAP , Rajadamnern Nok Avenue, ore 11.00. Photo opportunity per la stampa lungo il cammino

Martedì 6 ott: il Tribunale del Clima delle ONG: un "processo" realistico per ascoltare i "Testimoni del Clima", con tanto di giudici, pubblici ministeri e giuria

Dove: luogo e ora da definire

Venerdì 9 ott: previsto comunicato stampa sugli esiti dei negoziati di Bangkok

MATERIALE PER LA STAMPA:

Press pack: tutti i materiali, i comunicati, i report saranno disponibili su http://www.panda.org/climate/ press

Blog: i giornalisti che desiderano avere aggiornamenti in tempo reale da Bangkok possono consultare il Blog del WWF al link http://blogs.panda.org/climate/category/press-information

Il Trattato per Copenhagen elaborato dalle ONG e materiali correlati sono su http://www.panda.org/climate/treaty

La guida tascabile al Trattato di Copenhagen per capire i negoziati internazionali è scaricabile da www.wwf.it/clima (in italiano)

http://www.panda.org/climate/pocketguide (in inglese)

Le aspettative WWF per Copenhagen sono scaricabili da

http://www.panda.org/climate/expectations


convegno nazionale RAEE Bologna, 7 ottobre 2009








Convegno Nazionale RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche)
"Il sistema della raccolta nella gestione dei RAEE"

Bologna, 7 ottobre 2009

Auditorium della Regione (viale A. Moro, 18)



Confservizi Emilia-Romagna, Regione Emilia-Romagna e Federambiente promuovono un convegno nazionale sulla gestione dei RAEE, che avrà come tema principale l'analisi delle criticità finora emerse e la presentazione di possibili proposte e soluzioni di miglioramento.


Per informazioni rivolgersi a:
ufficio stampa e comunicazione Confservizi Emilia-Romagna - tel. 051 525577 - manuela.furini@confservizi.emr.it
servizio tecnico - tel. 06 47865.311 - tecnico@federambiente.it


ABB Energy Efficiency Award 2009 assegnato a Costa Crociere, FIAT e Cesare Fiorucci


ABB Energy Efficiency Award 2009 assegnato a Costa Crociere, FIAT e Cesare Fiorucci

ABB Sace, divisione di ABB SpA, ha consegnato l'ABB Energy Efficiency Award 2009 a Costa Crociere, FIAT e Cesare Fiorucci. Il riconoscimento premia l'impegno profuso nel migliorare l'efficienza dei propri impianti. ABB supporta da anni con un apposito team le aziende italiane nell'ottimizzazione dei loro impianti, fornendo audit energetici per valutare i consumi di energia e individuare le possibili soluzioni e aree di intervento. Le tre aziende vincitrici, che sono iscritte al Motor Challenge Programme dell'Unione Europea, perseguono politiche ambientali che mirano alla riduzione dei consumi e, con specifici progetti curati insieme agli esperti di ABB, hanno conseguito risultati molto interessanti anche sotto il punto di vista del ritorno dell'investimento. Sono tre esempi particolarmente interessanti per tutte quelle aziende che vogliono unire le loro politiche di contenimento dei costi anche a obiettivi di sviluppo sostenibile.

Costa Crociere, maggiore gruppo turistico italiano e compagnia di crociere n.1 in Europa, ha iniziato un programma per ottimizzare il rendimento dei ventilatori ed estrattori della sala macchine delle sue navi partendo dalle navi Costa Fortuna e Serena, dove sono stati installati complessivamente 51 inverter, ottenendo un risparmio annuo di circa 8.760.000 kWh e la conseguente diminuzione di emissioni di CO2 oltre a 5723t/anno. Prossimamente il programma interesserà Costa Magica, Costa Pacifica e Concordia. Mentre le nuove Costa Luminosa, entrata nella flotta lo scorso maggio, e Costa Deliziosa, pronta a fine gennaio 2010, sono già state dotate di inverter fin dalla produzione.

Fiat si è posta l'obiettivo di proporre automobili sempre più compatibili, non solo nel consumo di carburante ma anche nel processo di produzione. Il premio viene assegnato per il progetto portato a termine nello stabilimento di Melfi, che ha una potenzialità produttiva di circa 450.000 autovetture all'anno. Ben il 17 per cento dei costi è assorbito dall'energia, che a sua volta viene consumata soprattutto dalle attività di verniciatura. Intervenendo con l'ausilio di ABB nel rinnovamento del sistema mediante l'inserimento di inverter è stato possibile un risparmio energetico annuo di 8.600.000 kWh, e la riduzione delle emissioni di CO2 pari a 4.025 t/anno.

La Cesare Fiorucci, una delle maggiori aziende produttrici di salumi, grazie alla sostituzione di 23 motori, utilizzati per le celle frigorifere, la centrale termica e la depurazione acque, con i motori EFF1 comandati da inverter, nel suo stabilimento di Pomezia risparmia circa 572.000 kWh all'anno con una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 317.000 kg/anno.


giovedì 24 settembre 2009

Green Economy e Regione Piemonte

STATI GENERALI DELL'ENERGIA IN PIEMONTE: 7-11 OTTOBRE 2009

LA REGIONE PIEMONTE PROMUOVE LA MOBILITAZIONE ENERGETICA

5 giorni, 2 forum internazionali, 10 convegni, oltre 30 workshop e meeting, 7mila metri quadri di spazi espositivi e un ricco programma culturale e di intrattenimento: questo è UNIAMO LE ENERGIE 2009, la più importante iniziativa in Italia dedicata alla sostenibilità ambientale per promuovere la mobilitazione energetica, voluta dalla Regione Piemonte.

Un evento internazionale a impatto zero che coinvolge personaggi del calibro di Michael Gorbachev – presidente del World Political Forum, Wolfgang Sachs del Wuppertal Institute, Ashok Khosla – presidente dell'Unione Internazionale di Conservazione della Natura, Sergio Marchionne, Gunter Pauli.

La sostenibilità e l'energia saranno protagoniste a Torino, nella cornice di Torino Esposizioni e dell'attiguo Parco del Valentino, grazie a una settimana di eventi collegati:

  • WORLD POLITICAL FORUM: organizza l'iniziativa "Energia per un Futuro Sostenibile", per discutere con esperti a livello internazionale delle risorse energetiche nello scacchiere della Politica internazionale.
  • ECO-EFFICIENCY BIENNAL: organizzata da Environment Park, dedicata al tema della città sostenibile, un'iniziativa di livello internazionale che propone, Hysydays III edizione del International Youth Congress on Hydrogen, il convegno UNEP sulle città sostenibili, Bioedilizia Italia III° congresso Nazionale di Bioarchitettura e la tappa torinese di Formula Zero, competizione di Go-Kart a idrogeno.
  • FLOR 09: mostra mercato di giardinaggio, convegno internazionale di Orticoltura Urbana organizzato in collaborazione con Slow Food e Workshop sul movimento Guerrilla Gardening.
  • CINEMAMBIENTE: la più importante rassegna di film a tema ambientale in Italia
  • DIVULGARE L'ENERGIA "L'ENERGIA SOTTO IL NASO" e "L'AUTO DEL FUTURO": format didattico di Museo A come Ambiente che attraverso una modalità interattiva e multimediale di comunicazione con il pubblico racconta il futuro prossimo dell'energia in casa e per l'automobile.
  • SUSTAINABLE DANCE FLOOR la prima discoteca sostenibile d'Europa che si autoricarica con il movimento delle persone che ballano in pista, grazie a un pavimento in grado di trasformare l'energia cinetica in energia elettrica



INFO e programma aggiornato sono disponibili su: www.regione.piemonte.it/energia

UNIAMO LE ENERGIE: 20-20-20.

20-20-20 è l'obiettivo di Uniamo le Energie:

  • ridurre i consumi di energia primaria del 20%,
  • abbattere il livello dei gas serra del 20% rispetto al 1990 e
  • coprire almeno il 20% del fabbisogno attraverso l'uso delle energie rinnovabili.

GREEN ECONOMY

L'impegno della Regione sul fronte dell'energia non si limita all'organizzazione di una manifestazione, ma si concretizza in un consistente investimento attraverso una serie di bandi aperti a giugno 2008, che utilizzano, nell'ambito del Programma operativo regionale, le risorse messe a disposizione dall'Unione Europea nel programma Fondo Europeo di SviluppoRegionale(FESR) 2007 – 201. Nel complesso si tratta di risorse pari a 270 milioni.

Sono 305 le domande pervenute, di cui 130 ammissibili, sulla Misura 1 che riguarda la razionalizzazione dei consumi energetici e la produzione di energia rinnovabile negli insediamenti produttivi e 27, di cui 11 già ritenuti ammissibili, quelle sulla Misura 2, sull'insediamento di nuovi impianti e nuove linee di produzione di sistemi.

Con la prima tranche di 140 milioni, sono stati attivati 3 bandi, con una forma contributiva che lega fondo rotativo e conto capitale: la Misura 1 si rivolge alle imprese, e prevede, per una dotazione di 50 milioni, la realizzazione di impianti che sfruttino le fonti rinnovabili o di progetti di efficienza energetica localizzati nei siti produttivi. La Misura 2 è destinata invece alle piccole e medie imprese e prevede un contributo regionale per la realizzazione di nuove linee di produzione di sistemi legati alle fonti rinnovabili e all'efficienza energetica, con una dotazione di 40 milioni.

Infine, la Misura 3, attuata solo parzialmente, è destinata a imprese ed enti pubblici, con una dotazione complessiva di 50 milioni, ripartita in 10 milioni per la realizzazione di impianti per la produzione di energia da fonte solare su discariche esaurite e 13 milioni e 800 mila per la realizzazione dei primi interventi di efficienza energetica nel settore ospedaliero, presso gli istituti universitari e le strutture pubbliche.

"E' una mobilitazione generale - ha osservato la Presidente Bresso – per risparmiare, creare economia e posti di lavoro, migliorare l'ambiente e diventare il più possibile indipendenti dal petrolio. È un grande progetto che agisce come moltiplicatore di innovazione in tutti i settori: dall'edilizia alla domotica, dalla meccanica all'informatica alla chimica. Ed è importante agire contemporaneamente su ogni settore: legislazione, formazione per progettisti e installatori, ricerca, produzione delle tecnologie necessarie e delle loro componenti. Per tutte queste ragioni, stiamo già investendo su tre filoni: potenziamento della ricerca per migliorare il rendimento e l'economicità dei materiali, sostegno alla domanda pubblica (ospedali, scuole, edilizia popolare) ed a quella delle imprese e delle famiglie. In particolare, abbiamo scelto di concentrarci maggiormente sul solare - senza trascurare però idrogeno ed eolico - perché pensiamo alla costruzione di una rete simile a Internet, un network fatto di persone, aziende e realtà pubbliche che al tempo stesso producono, consumano e si scambiano energia così come nella rete informatica producono, consumano e si scambiano informazioni e prodotti multimediali".

La Regione Piemonte ha accettato la sfida della sostenibilità, avviandosi verso la 'Green Economy', una trasformazione dell'economia in cui il risparmio energetico è protagonista. Per potenziare un'innovazione senza inquinamento, la Regione Piemonte ha investito su sistemi di trasporto più ecologici e ha finanziato con 450 mila euro Biosolar Lab, un nuovo centro del Politecnico di Torino all'interno del quale si sta sviluppando un particolare dispositivo con cui riprodurre la fotosintesi artificiale (la cosiddetta foglia artificiale) quale mezzo per produrre carburante pulito in sostituzione del petrolio; sulla maggiore efficienza edilizia – il teleriscaldamento – e lo sviluppo dei settori idroelettrico, solare e geotermico.


e-gazette: 1° aperitivo verde a Milano


Capire la Green economy:

al via a Milano il ciclo degli "aperitivi verdi" di e-gazette

Primo incontro venerdì 25 settembre: Gianni Silvestrini risponde a

"10 domande per capire il business del XXI secolo"

Anche grazie alla svolta verde di Barack Obama, la Green economy è il tema del momento. Ecco perché e-gazette.it, Legambiente e Fa' la cosa giusta! hanno deciso di inaugurare un ciclo di sette aperitivi "verdi", uno al mese da settembre 2009 a marzo 2010. Non convegni, ma momenti di formazione-light per tutti coloro che hanno voglia di approfondire il tema e confrontarsi su una nuova economia che si propone di dare una risposta alla crisi e ai problemi dell'inquinamento e del riscaldamento globale. Un argomento d'attualità, in vista della conferenza per il clima di Copenaghen che dovrà ridefinire il protocollo di Kyoto, ma anche del difficile autunno che si profila per il tessuto imprenditoriale del nostro Paese.

Il primo dei sette incontri si svolgerà a Milano venerdì 25 settembre 2009 alle ore 18 al Subway Café di via Principe Amedeo 2 (M3 Turati).

All'incontro, in cui verrà presentato l'intero ciclo degli aperitivi, sarà presente Gianni Silvestrini, già direttore del ministero dell'Ambiente e del Kyoto Club, che risponderà alle domande di Lorenza Gallotti, direttore di e-gazette (www.e-gazette.it, il più letto settimanale on line sull'ambiente e l'energia), sul tema: "10 domande per capire il business del XXI secolo".

L'incontro è anche uno degli eventi della giornata di apertura del Festival internazionale dell'Ambiente, in programma a Milano dal 25 al 28 settembre.

Il ciclo degli eco-aperitivi si terrà a Milano al Subway Cafè di via Principe Amedeo 2. L'ingresso agli incontri è libero. Ai giornalisti e ai primi 100 partecipanti che si registreranno sul sito www.apegreen.org per l'appuntamento del 25 settembre verranno offerti un cocktail e un buffet.

In allegato il comunicato stampa e il programma completo degli aperitivi

Per informazioni:

www.apegreen.org

www.e-gazette.it

Olivia Kubanski

Redazione e-gazette

Tel.02.33610690

segreteria.redazione@e-gazette.it

Michela Gelati

Ufficio stampa Fa' la cosa giusta!

Tel.02.83242426 – cell.347.6339998

ufficiostampa@falacosagiusta.org

Stefano Bettera

Ufficio stampa Fondazione Legambiente Innovazione

Tel. 02.45475777

s.bettera@legambiente.org





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Assosolare Convegno FV a Roma: prossimo conto energia e potenziamento rete elettrica italiana

Convegno sul Fotovoltaico a Roma: il prossimo conto energia secondo Assosolare ed il potenziamento della rete elettrica italiana

24 settembre 2009. Le prospettive di sviluppo del fotovoltaico, i piani del Governo per il potenziamento della rete e le nuove tariffe di incentivazione proposte da Assosolare,
saranno al centro del convegno organizzato grazie al contributo di SIAC, al sostegno di BP Solar e alla collaborazione di GA Progetti, che si terrà a Roma il 30 settembre a partire dalle 14.30 (Nuova Fiera di Roma - Ingresso Est - Pad. 5 - Sala 5A).
L'inefficienza della rete elettrica italiana è un altro dei problemi che stanno rallentando lo sviluppo del fotovoltaico sul territorio. L'obsolescenza della rete rende più difficile utilizzare l'energia prodotta dalle nuove centrali e il convegno, grazie alla presenza di Gianni Vittorio Armani, di Terna e di Livio Gallo di Enel, farà il punto sull'attuale situazione e sugli investimenti previsti.
Le potenzialità di mercato e i nuovi incentivi che dovranno accompagnare la crescita del fotovoltaico oltre il 2010 saranno invece al centro dell'intervento di Vittorio Chiesa, direttore dell'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano.
I piani del Governo a favore del fotovoltaico e le iniziative per il potenziamento della rete chiuderanno la giornata intorno alle ore 17.15 con la presenza di Stefano Saglia, sottosegretario Ministero Sviluppo Economico.
La tavola rotonda, a cui parteciperanno rappresentanti di Enel, di Terna, della Regione Puglia e dell'Autorità per l'Energia, affronterà il caso Puglia, dove la saturazione della rete è quasi una realtà. Al termine, la testimonianza di SIAC, produttore di inverter per la realizzazione di grandi impianti fotovoltaici che presenterà alcune problematiche tecniche legate all'obsolescenza della rete, oltre all'esperienza spagnola dove ha recentemente installato circa 100MW.
Per informazioni e iscrizioni: www.assosolare.org

WWF A G20: PER IL CLIMA INVESTIMENTI, CHIAVE PER USCIRE DA CRISI E CREARE NUOVA ECONOMIA

IL WWF AL G20:

"UNA STRATEGIA DI INVESTIMENTI PER IL CLIMA

E' LA CHIAVE PER USCIRE DALLA CRISI E CREARE LA NUOVA ECONOMIA"

I capi di Stato riuniti per il vertice del G20 devono concordare una strategia finanziaria per il clima che apra una via d'uscita verde dalla crisi economica globale, creando nuovi posti di lavoro e nuovi investimenti e assicurando al mondo una crescita economica sostenibile. È il messaggio del WWF all'apertura del G20 di Pittsburgh.

Il vertice G20 di questa settimana rappresenta un'opportunità cruciale verso il successo della Conferenza sul Clima di Copenhagen di dicembre e deve definire un pacchetto finanziario a lungo termine per sostenere l'azione globale contro i cambiamenti climatici.

"I capi di Stato riuniti a Pittsburgh hanno l'opportunità di creare un pacchetto finanziario per il clima dal triplo impatto: stimolare gli investimenti in tecnologie 'pulite', creare molti nuovi posti di lavoro e portare a uno sviluppo a basso contenuto di carbonio – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia.

A luglio i capi di Stato del Forum delle Maggiori Economie (MEF) hanno chiesto ai propri ministri delle Finanze di individuare, prima della Conferenza di Copenhagen, i modi migliori per mobilitare i finanziamenti necessari a stimolare l'economia e combattere i cambiamenti climatici. Al G20 di Pittsburgh devono rendere conto dei progressi fatti da allora.

"I finanziamenti pubblici possono rappresentare i 'semi' per lo sviluppo di un'economia a basso contenuto di carbonio, basata sull'energia e le tecnologie pulite – continua Mariagrazia Midulla – L'azione contro i cambiamenti climatici offre un potenziale enorme per nuovi investimenti privati e nuovi posti di lavoro, ma i Governi devono spianare la strada. Il successo del G20 potrebbe davvero sbloccare i prossimi negoziati globali a Copenhagen."

I finanziamenti pubblici sono assolutamente necessari all'azione per il clima nei Paesi poveri, per dare loro la capacità di adattarsi agli impatti dei cambiamenti climatici, di ridurre la deforestazione, di avviare la rapida diffusione di energie rinnovabili ed efficienza energetica, e di introdurre tecnologie 'amiche del clima'.

"I costi dell'inazione sono molto più alti di costi dell'azione – ha detto Mariagrazia Midulla – I Paesi più poveri e più vulnerabili hanno bisogno urgente di un supporto finanziario per salvare la propria gente dagli effetti del cambiamento climatico. Un serio finanziamento per l'adattamento è drammaticamente in ritardo."

Secondo il WWF, per affrontare la sfida del clima i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno di finanziamenti pubblici pari a 160 miliardi di dollari entro il 2015. Il G20 dovrebbe riconoscere questo importo come l'ambizione da raggiungere, e dovrebbe dare mandato alle Nazioni Unite perché venga messa in piedi una struttura finanziaria per gestire questi fondi.

"Alcuni credono che questi numeri siano inarrivabili. Ma se 20 anni fa qualcuno avesse annunciato quanto sarebbe costata la costruzione di reti di telefonia mobile in tutto il mondo, di certo sarebbe sembrata una cifra proibitiva – ha concluso Midulla – Oggi, il mercato della telefonia mobile è ampiamente lucrativo e costa molto meno rispetto alle vecchie linee via terra"



Earth Overshoot Day - WWF: DIETA DI CO2 (MENO 25-30%) NEL SETTORE DEI TRASPORTI IN 12 MOSSE


25 settembre – Earth Overshoot Day

SORPASSATA LA CAPACITA' DEL PIANETA DI FORNIRCI RISORSE RINNOVABILI,

MA SALVARSI E' POSSIBILE

WWF: DIETA DI CO2 (MENO 25-30%) NEL SETTORE DEI TRASPORTI IN 12 MOSSE

IL WWF INVIA AI MINISTERI COMPETENTI IL DOSSIER "Potenziale delle misure di riduzione del gas-serra nel sistema de trasporti italiano"

Da domani l'umanità entra in debito ecologico con l'utilizzo delle risorse rinnovabili del pianeta e la sua capacità ricettiva di carbonio: abbiamo già esaurito le risorse che avevamo a disposizione per il 2009. Ad oggi - secondo il Global Footprint Network, si impiegano meno di 10 mesi per consumare il quantitativo di risorse che la natura genera in 12 mesi. La sfida è ridurre questo sovraconsumo e garantire il benessere dell'uomo ma in un modo che non dipenda dalla distruzione delle risorse e dall'accumulo di CO2. Il WWF, nel giorno dell'Overshoot, propone 12 mosse sulla scacchiera del traffico automobilistico privato per ridurre, nell'immediato futuro, del 25/30% le emissioni di CO2 in atmosfera, contribuendo in modo sostanziale e concreto alla lotta ai cambiamenti climatici in atto. Il WWF Italia, nell'ambito della campagna Generazione Clima e con la collaborazione del Gruppo Allianz, ha realizzato il dossier Potenziale delle misure di riduzione del gas-serra nel sistema de trasporti italiano, calcolando per la prima volta la quantità di CO2 che verrebbe abbattuta per ciascuno degli interventi proposti per ridurre l'impatto del traffico privato su gomma. Elaborato per il WWF dalla società di ricerca Polinomia, il Dossier è stato inviato ai Ministri dei Trasporti e delle Infrastrutture e dell'Ambiente.

Il nuovo studio dimostra che è praticabile e realistica l'inversione di tendenza al continuo aumento delle emissioni di CO2 del settore dei trasporti nel nostro paese, che oggi rappresentano una quota pari al 28% del totale delle emissioni di gas serra (133 milioni di tonnellate/anno), a cui contribuisce in maniera determinante il trasporto su gomma (con 123 mln di t/a, pari al 92% delle emissioni del comparto dei trasporti).

Ma le azioni praticabili e immediatamente attuabili ci sono e il WWF Italia suggerisce alle Istituzioni la linea di intervento in 12 punti, da perseguire subito:

MISURE TECNOLOGICHE

Consistono in modifiche dei motori e/o delle dimensioni dei veicoli (downsizing delle autovetture circolanti), anche con l'obiettivo di una maggiore coerenza fra le loro prestazioni e le condizioni d'uso reali.

  1. Auto più piccole = – 1,5 mln di t/a di CO2

Riorientare gradualmente il mercato verso veicoli di medio-piccola cilindrata (implicito nel target europeo di auto che emettano 140 g di CO2/vkm), che presentano consumi energetici unitari e quindi minori coefficienti di emissione di Co2

  1. Auto ibride = – 2,4 mln di t/a di CO2

Adottare misure di sostegno mirate per i veicoli ibridi, che tengano conto più che le prestazioni teoriche dei veicoli, le performance effettivamente conseguite in contesti d'uso reale.

MISURE DI RIORGANIZZAZIONE DELL'OFFERTA DI TRASPORTO

Misure che includono il sostegno attivo alla mobilità non motorizzata (pedoni e ciclisti), una complessiva ristrutturazione del sistema di trasporto pubblico (da potenziare e rendere più aderente alle esigenze di mobilità dei cittadini), l'introduzione di incentivi per il trasferimento modale delle merci (da strada a ferrovia e navigazione marittima) e lo sviluppo di servizi di city logistik, l'introduzione di limiti di velocità più stringenti in autostrada, ma anche potenziamenti mirati della rete stradale, rivolti soprattutto a ridurre la congestione dei grandi nodi metropolitani;

  1. Più spostamenti in bicicletta = – 2,7 mln di t/a di CO2

Oltre metà degli spostamenti della popolazione residente nel Nord Italia (la parte più dinamica del nostro Paese) si sviluppa entro i 10 km. Se solo il 30% di tale componente fosse messa nella condizione di scegliere la bicicletta si otterrebbe un – 2,7 mln di t/a di CO2 su scala nazionale.

  1. Più viaggi in treno, bus e tram = – 2,4/3,5 mln di t/a di CO2

Migliorare l'offerta di trasporto pubblico attraverso l'integrazione delle reti, degli orari, delle tariffe che consentano un trasferimento dall'auto alla ferrovia del 10% della mobilità al 2020, con un risparmio delle emissioni dell'ordine di 2,4 – 3,5 mln di t/a;

  1. Più trasporti in nave = – 300 mila/900 mila t/a di CO2

Favorire il trasferimento modale del trasporti delle merci, che ha subito un forte incremento legato alla globalizzazione dei mercati, puntando con maggiore decisione sulla navigazione marittima, con un potenziale risparmio di 300 mila/900 mila t/a di CO2;

6. Rete stradale intelligente = – 90 mln di t/a di CO2

Potenziare la rete stradale tenendo contro del rapporto tra la localizzazione funzionale delle singole attività economiche e civili (centri commerciali, zone artigianali, industriali ecc.) e le esigenze di mobilità, ottenendo così un risparmio di 90 mln di t/a e comunque un incremento non superiore ai 30 mln di t/a;

7. Chi va piano… va lontano = – 1 mln di t/a di CO2

Adottare una riduzione dei limiti di velocità in autostrada in modo da contenere i consumi energetici, l'inquinamento atmosferico e l'incidentalità, nell'ambito di politiche che puntino alla gestione e alla riorganizzazione della rete autostradale e stradale esistente piuttosto che alla costruzione di nuove autostrade, passando dal limite di velocità 130 km/h a 110 km/h. misura che produrrebbe un risparmio di CO2 di 1 mln di t/a;

8. City logistik = – 1,5 mln di t/a di CO2

Sostenere politiche innovative per la riorganizzazione della distribuzione delle merci su scala urbana migliorando l'efficienza, anche energetica, del sistema dei trasporti, e perseguendo l'innalzamento del coefficiente medio di carico dei veicoli industriali del 3% in modo da ottenere su scala nazionale un risparmio di CO2 di 1,5 mln di t/a

MISURE DI GOVERNO DELLA DOMANDA DI MOBILITA'

Sono le misure sviluppate nel campo della tariffazione del trasporto stradale (ad esempio mediante premi assicurativi pagati a chilometro percorso anziché a forfait), dell'ottimizzazione dei flussi di merci (limitando gli spostamenti "inutili") e coordinando gli investimenti infrastrutturali alle trasformazioni urbane, anche mediante "patti territoriali" collegati alla realizzazione e/o alla gestione di opere ferroviarie od autostradali.

9. La tariffa assicurativa equa: pay-as-you-drive (PAYD) = – 3,7 mln di t/a di CO2

Si basa sull'effettivo uso dell'auto e comporta una tariffa marginale decrescente parametrata, ad esempio, ai km percorsi;

10. Green jobs: gli esperti in mobilità efficiente = – 3,2 mln di t/a di CO2

Favorire gli operatori che agiscono nel settore della logistica multimodale integrata (MTO = Multimodal Transport Operator) che sappiano realizzare sistemi più efficienti nell'ottimizzazione dei flussi di trasporto e di individuazione dei siti più idonei di stoccaggio delle merci, con un occhio al risparmio energetico, portando su scala nazionale ad una riduzione del 5% delle distanze medie percorse.

11. Coordinamento tra trasporti e usi del suolo = – 4 mln di t/a di CO2

Introdurre criteri selettivi e/o incentivi che consentano di realizzare espansioni urbane solo nelle aree dove si sviluppi anche la rete di trasporto pubblico.

12. Patti territoriali di accompagnamento a grandi infrastrutture = – 1 mln di t/a di CO2

Definire Patti territoriali con cittadini ed enti locali che consentano di realizzare infrastrutture funzionali a soddisfare una mobilità locale extraurbana e abbiano effetti benefici sulla riqualificazione, sul riordino e sul riuso urbano, con l'obiettivo di intercettare il 5% del volume di traffico suburbano.

Si ricorda che in 16 anni (dal 1990 al 2006) le emissioni nel settore dei trasporti sono aumentate del 28,1% e se non ci saranno inversioni di tendenza, all'orizzonte del 2020 si potrebbe arrivare ad un apporto di CO2 per questo settore di 180-190 milioni di t/a, con uno scarto del 75-80% rispetto al target di Kyoto. La qual cosa confermerebbe i primato negativo dell'Italia rispetto ai Paesi europei più avanzati: il nostro paese con il suo aumento del 28 viene prima della Francia (+17% ) del regno Unito (+ 15%), della Svezia (+ 9%, e della Germania (-2%).

NOTA BENE: Il dossier è stato elaborato dalla società di ricerca Polinomia di Milano e realizzato con la collaborazione del Gruppo Allianz, partner della campagna WWF "Generazione Clima". Si rende noto che il dossier è stato realizzato grazie anche ad elaborazioni originali derivanti dal modello multimodale di trasporto nazionale (Re.Na.TA. – "Rete Nazionale Trasporti e Ambiente"). Lo studio intitolato "il potenziale delle misure di riduzione dei gas serra nel sistema di trasporto italiano" ricostruisce il quadro complessivo delle emissioni di CO2 generate dal traffico stradale, ferroviario, aereo e navale a livello italiano, e sviluppa un primo scenario finalizzato alla loro riduzione.

Roma, 24 settembre 2009



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