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sabato 30 gennaio 2010

KeyEnergy_KyotoClub: Dopo Copenhagen, sfide ambientali e energetiche


KEY ENERGY, IV Fiera Internazionale per l'Energia e la Mobilità Sostenibili
Rimini, 3-6 Novembre 2010
ha il piacere di segnalare il

Convegno annuale del

Kyoto Club

Dopo Copenhagen.

Le sfide energetiche e ambientali del 2020

Con il Patrocinio del Comune di Roma e del Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare

Roma, Sala della Protomoteca (Campidoglio)
Venerdì 12 febbraio 2010

(orario: 09,30-13,30)

L'Accordo di Copenaghen, con il quale si é concluso nella capitale danese, lo scorso dicembre, il vertice delle Nazione Unite sui cambiamenti climatici, è stato il frutto di un'intesa politica promossa da alcuni Stati (tra i quali Stati Uniti, Brasile, India, Cina e Sudafrica). È stato riconosciuto dalla gran parte dei paesi con una decisione che letteralmente "prende nota" della sua esistenza, ma non lo adotta formalmente.

L'Accordo riconosce che l'aumento della temperatura media globale non dovrà superare i 2°C rispetto ai valori pre-industriali e può essere considerato un primo passo che dovrà essere poi trasformato in uno strumento legalmente vincolante in Messico nella prossima conferenza mondiale sul clima (Cancún, 29 novembre - 10 dicembre 2010).

Sappiamo tuttavia che gli impegni dichiarati oggi dai paesi industrializzati ed emergenti al 2020 porterebbero ad una concentrazione di gas serra in atmosfera tale da provocare un aumento molto superiore ai 3 °C, con conseguenti notevoli danni ambientali ed economici per tutta la comunità mondiale.

Il convegno annuale del Kyoto Club, "Dopo Copenhagen. Le sfide energetiche e ambientali del 2020", che si svolgerà a Roma il giorno 12 febbraio, presso la Sala della Protomoteca del Campidoglio, ha l'obiettivo di analizzare i risultati di Copenhagen e capire quali sono i margini per un accordo legalmente vincolante a fine anno, grazie anche alla presenza di relatori che rappresentano i paesi chiave nella trattativa quali Stati Uniti, Cina, India e Regno Unito.

Per programma e iscrizioni: Kyoto Club


______________________________

Clementina Taliento
Ufficio Stampa Kyoto Club
tel. 06 45439791 fax 06 45439795
e-mail: ufficiostampa@kyotoclub.org
www.kyotoclub.org

diffusione a cura www.CorrieredelWeb.it

venerdì 29 gennaio 2010

Ecolamp illumina il Carnevale di Venezia

Ecolamp illumina il Carnevale di Venezia


29/01/2010. Sarà il Carnevale 'Sensation 2010' il palcoscenico delle iniziative educational e di comunicazione di Ecolamp, consorzio per il recupero e il trattamento delle sorgenti luminose esauste. Obiettivo: diffondere il comportamento virtuoso della differenziazione dei rifiuti luminosi, in particolare delle lampadine a basso consumo energetico.

La scelta di appoggiare Venezia è legata innanzitutto all'interesse e all'attenzione che da sempre la città ha dimostrato nei progetti di Ecolamp e il Carnevale è sicuramente il periodo migliore, data l'affluenza, per riuscire a coinvolgere e sensibilizzare il pubblico sull'importanza della raccolta delle lampadine a basso consumo.

La partnership ha dato vita a un progetto che vuole valorizzare la bellezza della città, soprattutto in quei giorni, cogliendone le potenzialità. Ecolamp sarà presente, per gli undici giorni del Carnevale, con sei Temporary Store dislocati nei principali sestieri, presso i quali sarà possibile trovare informazioni riguardanti il Consorzio e le sue attività.

All'interno di una struttura situata in Campo St. Angelo, verrà inoltre allestita la mostra 'Lamp&RiLamp'. I visitatori saranno accompagnati, attraverso un percorso polisensoriale suddiviso in cinque moduli, in un viaggio di sensibilizzazione e conoscenza.

E' stato inoltre bandito il concorso fotografico 'Love Game', che invita a cercare le due mascotte di Ecolamp, Voltonio e Bidonia, 14 pupazzi animati per la città, a fotografarle e a inviare la foto al sito easyecolamp.it. I fotografi parteciperanno a un'estrazione finale di un soggiorno a Venezia durante la Regata Storica in calendario a settembre. La partnership prevede inoltre operazioni di comunicazione classica sia istituzionale sia educational. Ogni iniziativa e evento del Consorzio sarà presente nel programma ufficiale o sul sito del Carnevale.

Infine, lunedì 15 febbraio si terrà presso il Palazzo del Comune una conferenza stampa nella quale verrà presentata la partnership tra Ecolamp e il Comune di Venezia, nonché i dati di raccolta dall'avvio delle operazioni attraverso le isole ecologiche comunali, con il servizio Extralamp e i collection point destinati agli installatori. Alla conferenza interverranno il direttore generale di Ecolamp, Fabrizio D'Amico, l'Assessore all'Ambiente del Comune di Venezia, Pierantonio Belcaro, e il presidente di Venezia Marketing & Eventi Piero Rosa Salva.

mercoledì 27 gennaio 2010

Passoscuro, un polo biologico nella riserva del litorale romano?

un Un esperimento pilota per dimostrare che il Parco può essere il luogo di una agricoltura moderna e pulita, e di una piena integrazione fra la protezione della natura e la valorizzazione delle attività produttive sostenibili? E' l'idea lanciata in un incontro avvenuto a Passoscuro, nel cuore della Riserva, con Fulco Pratesi, gli agricoltori della zona, esperti e medici, e i cittadini


Passoscuro, punto di riferimento del biologico, nel Lazio?

E' stata una festa di colori e profumi la giornata dedicata all'agricoltura biologica che l'Associazione Ludus del 157° CD di Torrimpietra, ha organizzato, sabato 23 gennaio 2010 a Passoscuro, nel comune di Fiumicino (Roma).

Il BIO-ASSAGGIO d'INVERNO ha rappresentato il primo appuntamento del ciclo "SAPORI e INCONTRI a PASSOSCURO" e si è svolto in un trionfo di zucche e palloncini, tra bancarelle di ortaggi, frutta, formaggi, vino, prodotti equosolidali, manufatti degli scolari della scuola elementare, ed ha raggiunto lo scopo di informare e fare dibattere i cittadini su importanti tematiche sociali.

"Il 2010 è stato dichiarato dall'ONU l'anno internazionale della biodiversità - ha ricordato Fulco Pratesi, aprendo i lavori - e l'Italia che, in Europa, ne è il Paese più ricco, la sta velocemente perdendo." Secondo gli ultimi dati sono infatti a rischio di estinzione il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi, il 76% degli anfibi e l'88% dei pesci d'acqua dolce. "Occorre salvaguardare l'ambiente, ma anche la nostra salute, ecco perché, nella mia piccola azienda agricola, dopo che una mia agricoltrice ha avuto un tumore, ho adottato i metodi dell'agricoltura biologica. Ora, la signora sta bene e porta avanti l'azienda con energia."

La testimonianza del fondatore del WWF ITALIA è stata suffragata anche da Giulia Maria Crespi, Presidente del FAI Ambiente che applica sui suoi terreni l'agricoltura biodinamica e dai tecnici agronomi intervenuti. I vari Specialisti si sono trovati d'accordo su tutte le varie tematiche ed ecco alcuni dati emersi:

- Marco Papi, agricoltore da tre generazioni e apicoltore, ha riferito: "Sulle colture industriali come la colza le nostre api non volano più, invece, sulle coltivazioni bio la diversità di fioriture e la ricchezza di biodiversità favorisce ed incrementa la vita. A professionisti come noi non sfugge la differenza di sviluppo agricolo tra solo 30 anni fa ed oggi." "Un giorno, mentre diserbavo il terreno, usando alghe vegetali, mio figlio mi disse: "Papà sento odore di mare". Durante questi trattamenti non ho bisogno di maschere e posso tenere il bambino accanto a me, cosa che non potrei fare se il diserbante fosse chimico."

- "L'epoca prebellica è stata dominata dalle malattie infettive e quella attuale è caratterizzata dalle malattie degenerative e tumorali." - ha detto il prof. Bruno Fedi, primario oncologo, sottolineando il rapporto fra alimentazione e salute - "Gli abitanti del Caucaso, delle Ande, dell' alto Sudan, non esposti ad inquinanti, sono pressoché immuni da patologie oncologiche; invece le donne giapponesi, emigrate in USA, si ammalano di cancro al seno, malattia che prima non conoscevano. L' inquinamento, anche alimentare, è infatti responsabile per la massima parte dei tumori (passati, in un secolo, dal 2% ad 1 caso di morte su 3), ma anche di diabete, arteriosclerosi, allergie (fino alla recente M.C.S.), stipsi e patologie del sistema circolatorio."

- Concorde sull'importanza di alimentare i bambini con prodotti naturali e possibilmente biologici, è stato anche il Dr. Giuseppe Morino ,Responsabile dell'Unità di Dietologia Clinica dell'Ospedale del Bambino Gesù.

- "Il ruolo di chi acquista e consuma cibo, il nostro ruolo, non deve essere passivo all'interno della catena produttiva; la nostra responsabilità e le nostre scelte sono un cardine fondamentale. Occorre essere consapevoli e prendere decisioni che vadano ad influire fattivamente sul mercato e la produzione del cibo." "Sono sempre molto vicino a chi organizza incontri come il vostro, per portare sul territorio problematiche e proposte concrete che vanno nella direzione di un mondo buono, pulito e giusto" Ha sottolineato Carlo Petrini, Presidente di Slow Food.

- La prof.ssa Orietta Viola vice-Preside dell'IIS (Istituto di Istruzione Superiore) "Leonardo da Vinci" e l'agronomo Prof. Barrale dell'Istituto Tecnico Agrario di Maccarese hanno raccontato di come l'Istituto, nelle sue serre-laboratorio, stia studiando e sperimentando tecniche sempre più naturali e biologiche.

- L'Assessore alle Attività Produttive di Fiumicino Dott.ssa Francesca Martini e il Dirigente della stessa area, Dott. Galli, hanno mostrato grande interesse ad iniziare una collaborazione con l'Istituto Agrario sui temi dibattuti.

Un cittadino ha addirittura proposto ai Rappresentanti del Comune, di far divenire Passoscuro un polo biologico.

Anche se, come ha suggerito l'agronomo Dott. Donato Ferrucci, per stimolare maggiormente chi produce, è necessario incentivare economicamente il biologico, lo slancio e lo sforzo compiuto attualmente dalle aziende bio è ammirabile sia per lo fatica degli operatori sia per i vantaggi ottenuti.

Tali metodi di coltura determinano infatti: il mantenimento delle fertilità dei suoli, la biodiversità animale e vegetale, la ricchezza di acque, che ruscellano pure sui terreni, e la mancanza di emissioni tossiche, nell'aria.

Tutti valori aggiunti e di interesse collettivo insieme alle produzioni vegetali ed animali prive di residui. Eppure, proprio in questi giorni è arrivata dagli Stati Uniti la notizia di una proposta di legge che, per una mozione presentata dalle multinazionali della chimica, tende a mettere fuori legge l'agricoltura biologica.

Nell'incontro di Passoscuro è stato anche comunicato in anteprima che, grazie all'immediata campagna del Comitato Scientifico Equivita, il Provvedimento per il via libera agli OGM, che nei giorni scorsi il Governo aveva deciso di dare, è stato ritirato. Il Ministro Zaia, sollecitato dai comunicati diffusi da Equivita, ha, almeno per il momento, opposto un netto rifiuto.


Al termine del dibattito, tutti gli intervenuti (famiglie, insegnanti, bambini, rappresentanti di Associazioni ed Enti, addetti ai lavori, rappresentanti della Pubblica Amministrazione, tra i quali anche l'Assessore alla Cultura e Istruzione Gino Percolo) in un'atmosfera allegra e rilassata, hanno partecipato al BIO-ASSAGGIO d'INVERNO, il momento della degustazione dei prodotti biologici donati da molte aziende locali e cucinati dai Ristoranti, dai genitori e dalle insegnanti della Scuola Elementare di Passoscuro.

Ma altro che assaggio!


C'erano tavoli coperti di crostate, alle carote, ai cavoli rapa e ed altre verdure, risotti alla zucca, torte rustiche, lasagne zucca e verza, frittate, formaggi con il miele, biscotti, torte e tanto, tanto altro ancora e tutto biologico.


Nelle strade di Passoscuro si sta parlando dell'evento e si può affermare che la Ludus sia pienamente riuscita nell'intento di far collaborare Scuola, Istituzioni e Territorio.

Il 17 giugno 2008, Vandana Shiva, in un'intervista a Il Resto del Carlino, dichiarava: "Bisogna uscire dalla società della crescita a dismisura per entrare in una dimensione più sostenibile. Abbiamo bisogno di un commercio più equo. Ecco che allora il biologico può aiutare ad entrare a contenere lo sviluppo sfrenato. Il biologico è anche l'unica situazione per sfamare il mondo".


Per raggiungere questo traguardo c'è ancora molto, molto da fare, ma intanto per cominciare, nel litorale romano, nel bel territorio di Passoscuro in molti si sono già prenotati per un BIO-ASSAGGIO di PRIMAVERA.


Eco Store: in omaggio una lampadina a risparmio energetico

Promozione ecologica nei negozi Eco Store: in omaggio una lampadina a risparmio energetico

Acquistando un prodotto Eco Store, riceverai in omaggio una lampadina a risparmio energetico.

Il 2010 di Eco Store segna il passo sulla strada del rispetto ambientale: dopo il calendario Eco Store 2010, con i suoi 12 mesi di eco-consigli, è il momento della lampadina a basso consumo, che, usata tutti i giorni per un anno intero, permetterà di risparmiare all'ambiente 35 kg di CO2!

La promozione è valida in tutti i negozi di cartuccce della rete Eco Store in Italia, dal 25 gennaio al 13 febbraio, e Svizzera, dal 1° al 20 febbraio 2010.

Durante questo periodo sarà sufficiente acquistare almeno un prodotto a marchio Eco Store per ricevere in omaggio una lampadina a basso consumo.

L'unico requisito per accedere alla promozione è il possesso della Eco Card, la carta fedeltà di Eco Store che puoi richiedere, gratuitamente e in qualsiasi momento, lasciando i tuoi dati ai responsabili dei nostri punti vendita.

Trovi tutte le informazioni sul sito di Eco Store:

http://www.ecostore.it/it/prodotti/promozioniincorso/compra_eco_store_accendi_luce.html

martedì 26 gennaio 2010

Ecolamp: Centri Raccolta per sorgenti luminose esauste

Ecolamp organizza Centri Di Raccolta di apparecchiature elettriche esauste

Ha preso il via, sino al 31 gennaio 2010 la nuova campagna per il recupero e lo smaltimento delle sorgenti luminose fluorescenti del Consorzio Ecolamp. In vista dell'abbandono definitivo delle lampadine a incandescenza, previsto per il 2012, si moltiplicano le iniziative di sensibilizzazione. A detta di molti, risparmio nel portafoglio, 60 € l'anno, ed ambientale, ma per altri benessere e salute non sono così sicuri.

Si chiama Ecolamp, come il Consorzio che gli da il nome, è verde e lo si può incontrare nelle isole ecologiche delle proprie città. Non è il solito bidone, come recita il claim del manifesto scelto per pubblicizzare l'iniziativa. Immagini evocative e suggestive, dove "l'attore principale" vi campeggia al centro e da qui diffondendo una luce bianca illumina lo skyline di una città i cui grattacieli, disegnati con i profili di "eco lampadine", interrompono un orizzonte buio e nero.
Storia particolare quella delle lampadine a basso consumo che merita di essere raccontata dal suo epilogo. Per essere rispettosi dell'ambiente e di stili di vita più sostenibili per una volta è infatti utile misurarsi in un piccolo gioco al rovescio, provando a rispondere per primi ai quesiti che normalmente o non ci poniamo o a cui cerchiamo una soluzione frettolosa in seguito a quella che ci sembrava la decisione più saggia al momento della scelta. Quindi partiamo dai titoli di coda. Dove porto le lampadine a risparmio energetico a fine ciclo? Perché dovrebbe essere cosi importante saperlo? Il corretto smaltimento di qualsiasi apparecchiatura elettronica o illuminotecnica è un dovere, in quanto spesso contengono sostanze nocive e velenose e nei casi migliori non sono immediatamente biodegradabili e riciclabili. Inoltre in un'ottica complessiva bisognerebbe chiedersi quanto costa in termini ambientali non solo l'utilizzo di un elettrodomestico, ma anche analizzarne i costi di produzione, smaltimento o riuso. Quindi per rispondere al primo punto interrogativo è utile sapere che sul mercato esistono differenti tipi di lampadine a basso consumo e se è vero che queste consumano l'80% in meno rispetto a quelle ad incandescenza [qui è possibile trovare le diverse caratteristiche], c'è da tenere conto che necessitano di un'energia maggiore per la costruzione (una a incandescenza da 75W consuma 0,9kWh per la produzione, una LFC da 15W, 3,4kWh). In questo caso però la durata di vita nettamente superiore, 1000 ore contro 6000 portano a 5,4kWh l'energia consumata per una produzione equivalente, compensando l'inconveniente. Nei bulbi a incandescenza il 90% dell'energia consumata si trasforma in calore, mentre le LFC (lampadine compatte fluorescenti) trasformano in luce il 75 – 80% dell'energia. Queste ultime contengono però sostanze tossiche, metalli pesanti (da 3 a 5 mg di mercurio), fosforo, materiali plastici e circuiti elettronici, quindi devono essere trattate attraverso la raccolta differenziata (obbligatoria per legge, quanti di noi lo sanno?) e "rottamate" in appositi centri di raccolta (D. Lgs. 185/07), tra cui i punti vendita dove però spesso queste non vengono accettate (e sul prezzo d'acquisto è compresa una tassa per lo smaltimento), in quanto non sanno come smaltirle! Un bel paradosso, fatta la legge, disattesa la stessa. E allora non resta che portarle nelle isole ecologiche della propria città, dove ad accoglierle troveranno il bidone Ecolamp.
Ultimamente oltre ai benefici ambientali, anche quelli economici, a fronte di un investimento iniziale maggiore, delle LFC sono molto pubblicizzati, anche se esistono altre tecnologie. Un ennesimo quesito che potremmo porci, perchè? Rammentando che i maggiori produttori europei, Philips e Osram, sono anche i maggiori fabbricanti di LFC. In uno degli ultimi numeri della rivista Altroconsumo, un test ha evidenziato come l'utilizzo di lampade a basso consumo generi un risparmio di 11 € per punto luce all'anno, mediamente un'abitazione consta di 6 punti luce, per cui sulla bolletta annuale si potrebbero sottrarre oltre 60 €.
Appurati i benefici economici e ambientali di questa tecnologia esistono eventuali voci fuori dal coro e di che natura? Senza prendere le parti di nessuno in queste righe, ma riportando solo i contrappunti in merito, è qui forse utile fare una rapida carrellata su possibili allarmi in merito alla salute lanciati da alcune associazioni. Per il Gruppo Italiano LES, che si occupa di una patologia cronica e invalidante della pelle poco conosciuta, il Lupus Eritematoso Sstemico, le LFC sono dannose per i soggetti cui è stata diagnosticata tale malattia. Tra i possibili pericoli, anche secondo il centro indipendente francese CRIIREM, le LFC genererebbero inquinamento elettromagnetico e l'assidua vicinanza a sorgenti di "elettricità sporca", per l'American Journal of Industrial Medicine aumenta di 5 volte il rischio di contrarre il cancro. Le LFC non a doppio guscio (anche alcune alogene) emettono radiazioni UV-B, radiazioni tche si pensa siano una delle tante cause di tumori alla pelle.
Quindi conoscenza e coscienza anche per l'ambiente, perché di questo ha bisogno, così facendo in futuro le domande che ci porremo abbracceranno uno scenario decisamente più ampio di quello immediato divenendo risposte più consapevoli. Ad esempio ci si potrebbe domandare se esistono altre tecnologie o espedienti, finché non avremo fugato i nostri eventuali dubbi. Come ad esempio le lampadine a LED, durata di 4 volte maggiore rispetto alle LCF, e iniziare a pensare a interventi di risparmio energetico per il proprio alloggio.

Approfondimenti

Fonte: Ecolamp.it, Altroconsumo n° 233 – gennaio 2010, Aduc.it

2010 ANNO DELLA BIODIVERSITA'. WWF INCONTRA PRESIDENTE DELLA CAMERA E REGIONI PER UNA ROAD MAP IN DIFESA DELLA BIODIVERSITA'



2010 - ANNO DELLA BIODIVERSITA'

IL WWF INCONTRA IL PRESIDENTE DELLA CAMERA E LE REGIONI PER UNA ROAD MAP IN DIFESA DELLA BIODIVERSITA'

Sono proseguiti oggi gli incontri che il WWF Italia ha organizzato con le massime cariche dello Stato per l'Anno internazionale della Biodiversità. Dopo la visita di ieri al Presidente Napolitano, una delegazione dell'Associazione ha incontrato oggi il Presidente della Camera Gianfranco Fini e l'Assessore all'Ambiente della Regione Calabria, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni su delega del Presidente Vasco Errani.

"Abbiamo avuto il piacere di cogliere e apprezzare la sensibilità del Presidente Fini sui temi che abbiamo proposto nell'incontro e questo ci incoraggia nel proseguire la nostra azione – ha dichiarato Stefano Leoni, Presidente del WWF Italia – Nel colloquio con il Presidente Fini il WWF ha sottolineato come, con la ratifica con legge dello Stato della Convenzione Internazionale sulla Biodiversità (CBD), l'Italia ha assunto un impegno solenne nei confronti della comunità internazionale e nazionale, che nel 2010, a giudizio dell'associazione, si deve concretizzare in una Legge Quadro sulla biodiversità e nella conseguente istituzione di un Fondo per la biodiversità. Legge Quadro che, secondo il WWF, dovrebbe avere come elementi caratterizzanti, solo per citare quelli di maggior rilievo: a) l'attuazione e la declinazione della Strategia nazionale in Piani d'azione regionali e delle aree protette nazionali coordinati e integrati tra loro; b) linee di indirizzo per l'applicazione omogenea ed efficace delle Direttive comunitarie per la conservazione della biodiversità (Direttive Habitat e Uccelli); c) linee guida e criteri per la progettazione di Reti ecologiche di area vasta e per il loro inserimento nella pianificazione territoriale di livello regionale e provinciale e nella pianificazione paesaggistica; d) la promozione, anche attraverso adeguati finanziamenti della ricerca applicata alla conservazione della biodiversità e della formazione scientifica e tecnica per la conservazione della biodiversità.

Stamattina, proprio nel corso dell'incontro con la delegazione WWF, l'Assessore Greco, ha preso un preciso impegno: "Convocherò oggi stesso un tavolo tecnico delle Regioni italiane – ha dichiarato - al fine di predisporre piani d'azione regionali per la biodiversita' che diventino uno strumento efficace di conservazione e forniscano la giusta dimensione allo straordinario valore che la biodiversita' ed i servizi degli ecosistemi offrono al benessere umano. E' fondamentale per questo che il Governo centrale adotti entro il 2010 la Strategia Nazionale della Biodiversita', di cui i Piani d'Azione regionali saranno strumento attuativo".

Il WWF Italia ha auspicato che, nelle loro funzioni e competenze stabilite nel Titolo V della Costituzione, le Regioni nel 2010 si impegnino a politiche innovative a tutela della biodiversità: 1. predisponendo i Piani d'azione regionali per dare attuazione concreta alla Strategia nazionale; 2. inserire nei Piani Paesaggistici a pieno titolo la tutela della biodiversità prevedendo; 3. costituire un sistema integrato delle aree protette nazionali e regionali con obiettivi concordati e convergenti; 4. rispettare rigorosamente le Convenzioni internazionali, le Direttive comunitarie, i principi costituzionali e le leggi statali in materia di tutela e conservazione degli habitat naturali e di gestione della fauna limitando e regolamentando più severamente, tra l'altro, l'attività venatoria; 5. cogliere adeguatamente le opportunità offerte dall'Unione Europea per la conservazione della biodiversità e del paesaggio contemplate nella programmazione dello Sviluppo Rurale 2007 – 2013; 6. tenere adeguatamente conto della biodiversità nei processi decisioni e di valutazione dei diversi interventi settoriali (VAS, VIA, VdI) e nelle attività di monitoraggio e ricerca; 7. considerare la tutela della biodiversità come elemento prioritario della pianificazione anche nei settori economici tradizionali, promuovendo anche la creazione di partnership tra i responsabili della pianificazione territoriale e della programmazione dello sviluppo economico con i soggetti istituzionali e privati che operano per la tutela della biodiversità.


Roma, 26 gennaio 2010

Ufficio stampa WWF Italia – tel. 06-84497.377 – 265 – 213 - 463

lunedì 25 gennaio 2010

2010 ANNO BIODIVERSITA'. NAPOLITANO RICEVE DELEGAZIONE WWF. PRATESI: "HO TROVATO UN GRANDE ALLEATO PER LA NATURA ITALIANA"



2010 - ANNO DELLA BIODIVERSITA'

IL PRESIDENTE NAPOLITANO RICEVE DELEGAZIONE WWF

PRATESI: "HO TROVATO UN GRANDE ALLEATO

PER LA NATURA ITALIANA"

E' stato l'incontro al Quirinale di questa mattina con il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ad inaugurare gli scambi istituzionali del WWF per l'Anno della Biodiversità, appuntamento lanciato dall'ONU che prevede già da domani a Madrid una Conferenza dei paesi europei impegnati nel fissare entro marzo il target "biodiversità" per l'Europa per il Post 2010.

In occasione dell'incontro Fulco Pratesi e Stefano Leoni, rispettivamente Presidente onorario e Presidente del WWF Italia, hanno consegnato uno speciale Calendario della Biodiversità, con gli appuntamenti principali che nel 2010 vedranno il nostro Paese impegnato sia al livello nazionale che internazionale su questo tema e presentato le proposte del WWF per promuovere il valore, anche economico, del patrimonio di biodiversità italiano, il più ricco in Europa. Tra queste: la definizione nell'ordine del giorno del Parlamento di una Legge quadro sulla biodiversità; la definizione di una Strategia Nazionale della Biodiversità, preceduta da un'apposita Conferenza preparatoria; la considerazione della biodiversità quale patrimonio facente parte integrante della ricchezza della Nazione; l'adozione della Strategia nazionale della biodiversità .

Il WWF ha potuto sottolineare come la biodiversità costituisca non solo una bellezza del nostro paese ma anche una straordinaria ricchezza che è insensato erodere. Il WWF ritiene ormai indispensabile, come indicato anche dalle Nazioni Unite, dalla Commissione Europea e dall'OCSE, mettere finalmente "la natura nel conto", integrando la contabilita' economica classica con la contabilita' ecologica. Già attualmente la perdita annuale dovuta alla distruzione della biodiversità viene valutata per il 2010 ad almeno 545 miliardi di euro l'anno, solo per gli ecosistemi terrestri; se la biodiversità non sarà adeguatamente tutelata, a livello europeo, si potranno produrre danni che sono stati valutati da 1.100 a 1.400 miliardi di euro l'anno entro il 2050, equivalenti a piu' del 4% dell'intero PIL europeo.

Nell'incontro sono stati anche affrontati i problemi che minacciano direttamente in Italia la biodiversità, dal consumo del suolo alla caccia, dalla carenza di finanziamenti per gli enti preposti (come i parchi) alla mancanza di una pianificazione complessiva degli interventi. Il WWF ha sottolineato come esistano strumenti normativi ed accordi internazionali che poi vengono scavalcati dall'applicazione di politiche settoriali. A titolo di esempio è stata presa la cosiddetta Carta di Siracusa, fortemente voluta dal Ministro Prestigiacomo e condivisa dal WWF, ma la cui attuazione si fa ancora attendere. Anche per questo si è richiamata la necessità di un momento generale di riflessione, quale una Conferenza Nazionale della Biodiversità (che il Ministro dell'Ambiente vorrebbe), per restituire alle varie problematiche una visione d'insieme ed una loro contestualizzazione che sottolinei la priorità che deve essere garantita alle azioni di tutela.

Gli incontri proseguiranno domani con la delegazione del WWF che verrà ricevuta dal Presidente della Camera, on. Gianfranco Fini, e dal rappresentante del Coordinamento delle Regioni, Silvio Greco. Il Ministro dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, on. Stefania Prestigiacomo, fissera' a breve un incontro con il WWF per confrontarsi approfonditamente sul percorso che dovrà portare entro il 2010 alla definizione della Strategia nazionale della biodiversità.

In questa prima fase la Campagna del WWF per la Biodiversità nel 2010 vuole spingere le istituzioni affinchè il nostro Paese compia tutti i passi necessari per confermare e difendere il patrimonio di biodiversità di cui l'Italia detiene il primato europeo.

Roma, 25 gennaio 2010 - Ufficio stampa WWF Italia – tel. 06-84497.377, 213, 265, 463

Il sito del WWF Italia: www.wwf.it

A disposizione le foto dell'incontro (dal sito ufficiale del Quirinale - http://www.quirinale.it/) e immagini video.

Note:

Il WWF ricorda che 16 anni ci separano dal 1994 quando il nostro Paese ha ratificato la Convenzione Internazionale sulla Biodiversità (CBD). L'Italia è stato anche il primo paese europeo ad aderire nel 2004 al Countdown 2010 e nell'aprile 2009, nell'ambito del G8 Ambiente, ha promosso la Carta di Siracusa per la biodiversità. Il nostro è il Paese europeo più ricco di biodiversità con 57.468 specie animali (8,6% endemiche) e 12.000 specie floristiche (13.5% endemiche), ma molto di questo patrimonio si sta perdendo: attualmente sono a rischio il 68% dei vertebrati terrestri, il 66% degli uccelli, il 64% dei mammiferi e l'88% dei pesci di acqua dolce. L'Italia, pur di fronte a questo progressivo depauperamento del patrimonio naturale nazionale, non è tra i 168 Paesi (l'87% delle parti che hanno sottoscritto la CBD) che si sono dotati di una propria Strategia nazionale per la conservazione della biodiversità. In Europa su 27 Paesi membri solo 5 non hanno ancora adottato una propria Strategia nazionale per la biodiversità (oltre all'Italia: Cipro, Grecia, Malta e Lussemburgo), mentre 6 sono già alla seconda revisione di questo importante strumento.

giovedì 21 gennaio 2010

Snowboard. Campionati internazionali a emizzioni zero

Comunicato stampa Milano, 21 gennaio 2010

Il Protest World Rookie Fest, il campionato internazionale giovanile di snowboard, tra i primi eventi italiani di sport invernale a emissioni zero

ClimatePartner azzera il carbon footprint della manifestazione per oltre 140.000 kg di Co2 equivalenti.

100 giovani atleti da 15 nazioni hanno partecipato al Protest World Rookie Fest, il campionato internazionale di snowboard juniores tra i più importanti al mondo, che per l'edizione 2010 si è tenuto a Livigno dal 16 al 20 gennaio 2010.

La manifestazione, che fa parte del circuito della World Snowboard Federation, è il primo degli eventi sportivi invernali tenutosi in Italia a emissioni azzerate, grazie alla collaborazione con ClimatePartner, il network internazionale che dal 2004 realizza soluzioni integrate per la protezione volontaria del clima.

"Dopo la consulenza – ha spiegato Stefano Indigenti, Amministratore Delegato di ClimatePartner Italia - prestata dal nostro gruppo a livello internazionale per grandi eventi, come il Campionato Europeo di Calcio Austria 2008, la Maratona di Atene e le Olimpiadi di Atene, abbiamo aderito alla richiesta del Comitato organizzatore per promuovere insieme l'impegno della World Snowboard Federation a favore dell'ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici.

ClimatePartner ha quantificato le emissioni di gas serra dirette ed indirette, soprattutto legate alla mobilità degli atleti, degli accompagnatori e dell'organizzazione e ai consumi energetici ed ha poi compensato le emissioni generate dallo svolgimento dell'evento, grazie al supporto di un progetto climatico addizionale certificato in Valtellina. Oltre 140.000 sono stati i chilogrammi di CO2 compensate e il campionato di snowboard giovanile è così il primo evento invernale "climate neutral" in Italia".

"Essere climate neutral – ha proseguito Stefano Indigenti - significa compensare le emissioni generate, neutralizzandole attraverso una diminuzione della stessa quantità di CO2 in luogo diverso da quello dell'emissione. Questo meccanismo è possibile perché gli effetti negativi dei gas serra non sono locali, ma globali. Per la protezione climatica è fondamentale quindi evitare di generare nuove emissioni, ovunque questo avvenga. Per questo motivo, ove possibile, ClimatePartner propone una formula che mette sempre al primo posto interventi per limitare l'impatto diretto sul clima e, solo in un secondo momento, ricorre alla compensazione.
Un'attività diventa climate neutral attraverso l'acquisto di crediti di riduzione di CO2 che godano di certificazioni di livello internazionale secondo le regole del Protocollo di Kyoto e il loro successivo annullamento con l'obbligo di non riutilizzo degli stessi crediti.
In via teorica, dunque, qualsiasi bene o servizio può essere climate neutral, se vengono compensate le emissioni di CO2 prodotte durante la produzione, la distribuzione o l'erogazione. Nel caso dell'evento di Livigno le emissioni sono state compensate attraverso dei certificati di credito di CO2 volontari prodotti dal progetto per la produzione di energia e calore da biomassa di Tirano, in Valtellina. Il marchio climate neutral è ormai riconosciuto in ambito internazionale come garanzia di qualità per i clienti e sempre più aziende e istituzioni si affidano a ClimatePartner".

ClimatePartner (www.climatepartner.de)

ClimatePartner è il network internazionale che dal 2004 collabora con enti pubblici e aziende per realizzare iniziative concrete, innovative e facilmente comunicabili di protezione climatica e compensazione delle emissioni di CO2. Il conseguimento della neutralità climatica è attestato dall'attribuzione del logo climateneutral.

Interviene in tutte le fasi del processo: dalla misura dell'impronta ecologica, alla riduzione diretta delle emissioni, alla compensazione con crediti di CO2 (anche tramite riforestazione), fino alla comunicazione istituzionale e sui media. ClimatePartner opera per diffondere la cultura dell'impresa sostenibile come strumento che coniuga obiettivi aziendali e protezione dell'ambiente, responsabilità sociale e principi etici. Costruisce anche soluzioni per il settore della grafica e stampa che creano valore, aumentano la credibilità ed il consenso e rendono concreto e visibile l'impegno dei clienti a protezione del clima. ClimatePartner nasce a Monaco di Baviera e ad oggi è presente in Germania, Austria, Svizzera, Italia, Grecia e Stati Uniti.

mercoledì 20 gennaio 2010

Tutta l' energia del Salento in una guida

Un ricco manuale utilissimo per gli operatori del settore e per tutti i cittadini

In arrivo la guida "EnergEco"
con tutti i servizi energetici ed ambientali del Salento
Un'opera realizzata dai ragazzi di Repubblica Salentina e del Costa di Lecce
da distribuire in occasione del 3° Festival dell'Energia
E' l'ultima idea nata in grembo all'Istituto Tecnico "Costa" di Lecce da parte del gruppo di "Repubblica Salentina", si chiama "EnergEco" ed è una guida completa di tutti i servizi ed i prodotti offerti sul territorio salentino in termini di energia, ecologia e ambiente.
"EnergEco" prevede due macro sezioni suddivise in diverse sotto-sezioni. La prima conterrà i servizi ed i prodotti legati all'Energia (energia "tradizionale", solare, fotovoltaica, eolica, da biomasse, etc.). Saranno pertanto raccolte e editate tutte le aziende e gli enti operanti in tali ambiti. Mentre la seconda sezione raccoglierà le imprese impegnate sul fronte dei servizi ambientali ed ecologici, come la raccolta e la gestione di rifiuti, le bonifiche, le analisi ed i rilevamenti. Inoltre tutte le aziende presenti nelle due sezioni saranno ripetute in coda alla guida in una comoda e pratica suddivisione geografica per Comune di appartenenza.
Il volume sarà pronto in primavera e sarà distribuito a tutti i relatori e partecipanti alla terza edizione del "Festival dell'Energia" che avrà luogo a Lecce dal 20 al 23 maggio 2010. Il Festival è promosso da Aris - Agenzia di Ricerche Informazione e Società - e Assoelettrica, in collaborazione con Federutility. Saranno quattro giorni di dibattiti, incontri, presentazioni di libri, conferenze e momenti ludici per coinvolgere esperti, cittadini, amministratori locali e nazionali, imprese, associazioni di categoria ed esponenti del panorama culturale italiano e internazionale sui temi dell'energia.
Anche nelle passate edizioni di questa importante manifestazione nazionale, oltre a collaborare in prima persona nelle vesti di "EnergyBoyz", i ragazzi di Repubblica Salentina hanno realizzato delle pubblicazioni inerenti le delicate tematiche affrontate nel corso dei festival. Nel 2008 è stata redatta e distribuita la pubblicazione dal titolo "Salento, terra di energie" in cui veniva dimostrato come il termine "energia" calzasse perfettamente con il nostro territorio, abbinando alle diverse energie alternative le "altre" energie come quella della musica, della danza e della creatività. Nel 2009 invece hanno realizzato insieme ad alcuni studenti della scuola media D. Alighieri di Lecce l'opuscolo "Save Our Energy - Risparmiamo le energie" con tutta una serie di consigli utili e pratici su come poter risparmiare il consumo di energia in casa, in ufficio, in auto e al supermercato.
Tel. 0832.306014 - Fax: 0832.303935

Solarday a Klimahouse

LA PENSILINA FOTOVOLTAICA SOLARDAY

PER LA PRIMA VOLTA IN MOSTRA A KLIMAHOUSE 2010

Progetto Casaclima Inside Out

Del Consorzio Costruttori CasaClima Sűdtirol


Dal 21 al 24 gennaio 2010 sarà possibile visitare la "Concept house", presentata dall'Associazione dell'Artigianato della Provincia di Bolzano attraverso il gruppo Costruttori CasaClima Suedtirol, in collaborazione con il Master CasaClima dell'Università di Bolzano e la rivista CASA&CLIMA,

Il settore C/21-54, circa 400mq di superficie, ospiterà l'edificio di 2 piani in scala 1:1, quale esempio di soluzioni tecnologiche innovative e nuove idee costruttive che hanno come principi fondamentali: la sicurezza, il risparmio energetico e il gusto estetico.

Tra le tante soluzioni in mostra la Pensilina fotovoltaica realizzata dalla Solarday Spa in collaborazione con Comes Group, una soluzione architettonica integrata per la realizzazione di giardini d'inverno e spazi relax, passaggi pedonali e pensiline per uso pubblico e privato.

La copertura occupa un'area di 10mq ed è composta da 4 moduli fotovoltaici PX60-HT di tipo vetro/vetro della potenza ciascuno di 210Wp, per un totale di potenza installata di 840Wp.

La struttura, dalle linee essenziali e pulite, cela cavi e connessioni, nel rispetto delle tecniche di sicurezza.

In esposizione anche il modulo standard PX60, della famiglia Solarday, dalle elevate prestazioni di rendimento anche a bassa insolazione, per suggerire il suo utilizzo in soluzioni fotovoltaiche di facciate ventilate e coperture.

"La nostra azienda – ha spiegato Alessandro Sotgiu, Amministratore Delegato di Solarday SpA – per rispondere alla crescente richiesta di integrare il fotovoltaico alle strutture architettoniche, ricerca sempre nuove soluzioni e applicazioni. La divisione che realizza i moduli vetro/vetro, risponde a richieste di forniture su progetto. Il cliente può decidere dimensioni, spessore del vetro, coefficiente di trasparenza, strutture utilizzate e producibilità energetica. I nostri moduli della serie vetro/vetro PX-HT raggiungono potenze fino a 1000Wp, per una dimensione massima di 5000x2200mm e sono certificati IEC EN 61215 e IEC EN 61730".

Per informazioni: www.solarday.it - www.comesgroup.it

Codex Alimentarius, paura alimentare di inizio decennio.

Gentili colleghi,

di seguito e in allegato il comunicato stampa relativo ad un'inchiesta apparsa sul portale www.greenMe.it e condotta dalla giornalista giornalista Rosamaria Freda che vi chiediamo di diffondere o, comunque, approfondire anche voi l'argomento del Codex Alimentarius che sta diventando, proprio per la mancata informazione, una delle maggiori paure di questo inizio decennio, anche alla luce delle ultime notizie sugli addittivi chimici e la possibilità che anche in Italia siano permessi gli OGM con l'obiettivo che arrivi chiarezza dalle Istituzioni.

Il Codex Alimentarius, la paura alimentare di inizio decennio.

Un'inchiesta evidenzia il timore di un grande fratello alimentare, cattivo. La necessità della vigilanza dell'informazione e della chiarezza delle istituzioni.

Avanza la paura che un "Grande fratello alimentare", e per di più cattivo, si stia impossessando della nostra salute, speculandoci sopra. Ad evidenziare quello che sta diventando il timore alimentare di inizio decennio, il Codex Alimentarius, è un'inchiesta di greenMe.it, quotidiano online di ecologia e stili di vita green. L'argomento, quasi totalmente ignorato dai principali organi di informazione, è montato sul web e nella blogosfera di tutto il mondo, arrivando anche in Italia con post e video allarmisti che prospettano scenari veramente inquietanti: dallo "zampino" delle multinazionali, nonché principali lobby farmaceutiche, fino ad arrivare a quello ben più visionario del genocidio alimentare.

Il tutto nel silenzio degli organi di informazione e nell'indifferenza delle istituzioni predisposte alla sua attuazione, nella fattispecie in Italia dal Comitato nazionale del Codex - presso il ministero delle Politiche agricole - il quale, interpellato dalla giornalista Rosamaria Freda, che ha condotto l'indagine per la testata online di ecologia, si è limitato a smentire, ammettendo di non essere a conoscenza di tali interpretazioni "apocalittiche" che stanno comunque generando panico tra le persone. Ma ritenendo superfluo e inutile un comunicato che tranquillizzasse ufficialmente l'opinione pubblica.

A tale scopo, qualche mese fa, erano scese in campo le associazioni dei consumatori e in particolare Altroconsumo che aveva definito le varie ipotesi sul Codex Alimentarius, "una bufala mediatica". Ma proprio in questi giorni un'altra associazione dei Consumatori, la Codacons è intervenuta mettendo in evidenza la pericolosità delle nuove direttive previste dal Codex in materia di additivi chimici degli alimenti pubblicate dalla FAO. Norme che, effettivamente, hanno "riabilitato" a livello mondiale, sostanze fino ad oggi ritenute cancerogene, come, in parte presagito dalle teorie apparse sul Web. La Codacons ha chiesto, con una nota al Ministero della salute "che vengano riparametrate le componenti del Codex Alimentarius, attraverso la realizzazione di accordi che rispettino i prodotti naturali e la loro commercializzazione e tutelino la salute dei consumatori".

Inoltre, l'entrata in vigore in Italia del prossimo Codice agricolo nazionale prevista per febbraio che all'art. 36 legifera sulla possibilità di colture transgeniche, senza però imporre vincoli rigidi per evitare contaminazioni alle colture tradizionali, nonché le notizie di questi giorni in fatto di OGM, sembrano proprio confermare tali timori.

Di sicuro rappresentano elementi che contribuiscono ad avallare ed incrementare le perplessità su un sistema normativo nato con l'obiettivo di creare degli standard di sicurezza alimentari validi per 181 Paesi del mondo, ma che di fatto sta diventando un vero e proprio mistero contemporaneo.

"E' giunto il momento di affrontare in maniera trasparente il discorso del Codex Alimentarius – dichiara Simona Falasca, Direttore Responsabile di greenMe.it - perché la mancanza di informazione genera paura e permette il proliferare di teorie allarmiste che stanno alimentando dubbi e panico nella popolazione. Il fatto che non se ne parli, sta facendo acquisire sempre di più credito alla controinformazione. E in gioco c'è la salute dei cittadini. E' per questo che chiediamo al Ministero risposte urgenti e ufficiali, e ai media di vigilare diffondendo più informazioni possibili, nel tentativo di fare luce sulle incongruenze e i "buchi neri" del Codex Alimentarius."

Per leggere lo speciale "Il Codex Alimentarius, la paura alimentare del nuovo decennio": http://www.greenme.it/approfondire/speciali/1534-il-codex-alimentarius-la-paura-alimentare-del-nuovo-decennio



Per ulteriori informazioni o richieste di materiale:


Ufficio Stampa

greenMe.it

393/1559413


lunedì 18 gennaio 2010

Efficienza energetica e rinnovabili nel Regolamento Edilizio Comunale. Roma 9 Febbraio 2010

Gentile Cliente,


abbiamo il piacere di inviarLe le informazioni relative a un seminario della Formazione sull'energia, previsto in Roma martedì 9 febbraio 2010.


"Efficienza energetica e rinnovabili nel Regolamento Edilizio Comunale.
Applicazione, controllo e gestione.
Le regole cogenti e facoltative per una pianificazione in chiave sostenibile del territorio"


Roma, martedì 2 febbraio 2010
Relatori: Annalisa Galante (Architetto, Professore a contratto presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, esperta di Regolamenti Edilizi orientati all'efficienza energetica)
Michele Sardi (Ingegnere ed esperto di efficienza energetica e controlli in fase di realizzazione a supporto tecnico delle Amministrazioni Pubbliche locali)



La cultura dell'efficienza energetica si è ormai diffusa tra gli operatori del settore edilizio e, in molti casi, diventa quella leva di mercato in grado di fare la differenza. In un quadro di lenta ripresa economica del settore, è necessario per l'Ente locale divenire soggetto attivo per valorizzare le misure incentivanti esistenti, coinvolgendo tutti gli attori del processo edilizio: imprese, progettisti, consulenti e cittadini.
La strategia da adottare è duplice: da un lato forzare gli operatori, attraverso regole cogenti, orientandoli verso scelte tecnologiche fattibili ed economicamente convenienti; dall'altro dare una motivazione forte delle scelte dimostrando la loro convenienza, una convenienza che tocca, in un modo o nell'altro, tutti gli attori. Una convenienza che diventa necessità collettiva, in una situazione nella quale le criticità energetiche ed economiche nel nostro Paese sono una costante da parecchi anni e rimarranno tali per quelli futuri.

Dalle esperienze concrete di adozione di Regolamenti Edilizi orientati all'efficienza energetica, emergono numerose criticità legate al controllo dei progetti, alle verifiche di cantiere e ai rapporti tra Amministrazione Pubblica e operatori (soprattutto professionisti e imprese).

Il seminario ha lo scopo di rispondere alle diverse problematiche correlate alla realizzazione e applicazione di un regolamento edilizio comunale e fornirà:
. un quadro della situazione legislativa nazionale e locale in materia e sugli strumenti per attuare azioni concrete sul territorio;
. un approccio alla metodologia di programmazione di un Regolamento Edilizio orientato all'efficienza energetica;
. uno schema di struttura di un Regolamento Edilizio tipo e le implicazioni pratiche delle regole previste;
. una panoramica degli strumenti di controllo e verifica per il monitoraggio delle scelte intraprese;
. una casistica di soluzioni procedurali per la risoluzione di problematiche legate alle incoerenze di progetto o realizzative.
Il seminario avrà, quindi, un approccio molto pratico, basato sulle numerose esperienze pregresse dei relatori nel campo della gestione della regolamentazione locale.

Destinatari
Il seminario ha un approccio pragmatico, orientato a indicare soluzioni più che a trasferire nozioni tecniche specifiche. Per questo è destinato prevalentemente a: Amministratori Pubblici responsabili per l'adeguamento degli strumenti attuativi in materia; Tecnici Comunali coinvolti nelle fasi di redazione dei Regolamenti e in quelle di controllo e gestione delle realizzazioni edilizie sul territorio; Consulenti ambientali ed energetici delle Pubbliche Amministrazioni chiamati a redigere un Regolamento Edilizio.


Per consultare il programma del 9 febbraio 2010 e per iscriversi >> <http://www.reteambiente.it/formazione-energia/EN6/>




Nel mese di febbraio si svolgeranno, inoltre, i seguenti seminari:

Roma, martedì 2 febbraio 2010
Piani di Azione e Pianificazione Energetica Comunale: strumenti e tecniche.
Programmazione e gestione di azioni per una pianificazione energetica ed ambientale del territorio integrata con gli strumenti urbanistici
Relatore: Giuliano Dall'O' (Architetto, Professore di Fisica tecnica Ambientale presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano, esperto in pianificazione energetica)

Per maggiori informazioni e l'iscrizione: http://www.reteambiente.it/formazione-energia/EN5/



Roma, martedì 16 febbraio 2010
Il Piano Casa, la certificazione energetica, la certificazione ambientale
Qualità ambientale ed energetica nell'edilizia:
i requisiti previsti dalle misure di rilancio e le strategie per ottenerli
Relatore: Marco Casini (Ingegnere, Professore di Tecnologia dell'architettura e di Certificazione ambientale presso la Facoltà di Architettura della Sapienza Università di Roma, esperto in edilizia sostenibile ed efficienza energetica)

Per maggiori informazioni e l'iscrizione: http://www.reteambiente.it/formazione-energia/EN7/



Milano, giovedì 18 febbraio 2010
Il project financing per la realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili
Regole, procedure e responsabilità.
Aspetti legali e tecnici in materia di autorizzazioni, contrattualistica, finanza di progetto.
Relatori: Francesco Arecco (Avvocato in Milano, Studio Pirola Pennuto Zei e Associati, si occupa di ambiente ed energia, materie in relazione alle quali svolge attività didattica ed è autore di numerose pubblicazioni. La sua preparazione oltre al diritto contempla le scienze ambientali e questo gli permette il dialogo con i tecnici)
Frank Diemer (Avvocato in Milano, Studio Orrick Herrington & Sutcliffe, si occupa di diritto commerciale, del real estate, delle energie rinnovabili. Ha una forte esperienza in relazione a contratti di costruzione ed engineering, come in merito ad operazioni sottoposte a plurime giurisdizioni)
Carlo Sinatra (Avvocato in Milano, Studio Lombardi Molinari e Associati, si occupa da più di un ventennio di energia e in particolare di energia rinnovabile sia in relazione a operazioni di M&A sia di project financing delle quali è considerato un esperto e in relazione alle quali ha svolto e tuttora svolge attività anche a contenuto scientifico. È membro dell'International Bar Association nel cui ambito opera attivamente all'interno delle Commissioni "Energia", "Oil and gas" e "Project Financing")
Ermanno Vaglio (Avvocato in Milano, Studio Studio Pirola Pennuto Zei e Associati, si occupa di diritto amministrativo, ambiente ed energia, è cultore della materia di Diritto Civile ed autore di numerose pubblicazioni in ambito amministrativo e civile)

Per maggiori informazioni e l'iscrizione: http://www.reteambiente.it/formazione-energia/EN8/



Roma, martedì 23 febbraio 2010
Realizzazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili
Tecnologie, regole, procedure e responsabilità.
Con speciale focus su impianti fotovoltaici e alimentati da biomasse
Relatori: Francesco Arecco (Avvocato in Milano, Studio Pirola Pennuto Zei e Associati, si occupa di ambiente ed energia, materie in relazione alle quali svolge attività didattica ed è autore di numerose pubblicazioni. La sua preparazione oltre al diritto contempla le scienze ambientali e questo gli permette il dialogo con i tecnici)
Marcello Armiento (Ingegnere, Protos Società di Controlli Tecnici e Finanziari, si occupa di analisi tecniche ed economico-finanziarie applicate ad impianti per la produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabili a supporto della decisione di investimento dei principali istituti finanziari)
Umberto Locati (Geologo, ERA s.c., esperto di Valutazione di Impatto Ambientale applicata alla realizzazione di impianti per la produzione di energia)

Per maggiori informazioni e l'iscrizione: http://www.reteambiente.it/formazione-energia/EN9/


Con il patrocinio di

<http://www.reteambiente.it/ra/img/sacert_logo.jpg>



Per tutti i seminari è previsto lo sconto del 10% per:
- iscrizioni multiple (più operatori della stessa struttura)
- certificatori iscritti a Sacert
Gli sconti non sono cumulabili

Per il seminario del 9 febbraio 2010 è previsto un ulteriore sconto del 5% per le iscrizioni effettuate entro il 27 gennaio 2010, contattando la Segreteria organizzativa, tel. 02 45487380.


Segreteria organizzativa
Rossana Franzoni
telefono 02 45487380
segreteria.formazione@reteambiente.it

Edizioni Ambiente srl
via N. Battaglia 10
20127 Milano
telefono 02 45487277
fax 02 45487333
www.edizioniambiente.it
www.reteambiente.it

venerdì 15 gennaio 2010

Una sostenibile innovazione elettronica

Per una visibile (e soprattutto sostenibile) innovazione "dell'elettronica"

di Alessandro Farulli

14 gennaio 2010. Può essere invisibile una macchina che elabora dati attraverso processori e programmi, che è costruita con materie prime provenienti spesso dai Paesi in via di sviluppo, che è alimentata con energia elettrica prodotta per la stragrande maggioranza da fonti fossili e che ha un ciclo di vita piuttosto limitato? La domanda provocatoria e retorica la facciamo alla luce di quanto sostiene oggi Luca De Biase su "Nova" in un interessante articolo dal titolo "L'elettronica dell'invisibile".

Il tema è quello dell'innovazione tecnologica e del potere dei consumatori nell'orientarla. Ma dall'intero ragionamento, argomentato anche brillantemente, manca del tutto l'aspetto dell'impatto che queste innovazioni hanno sul pianeta. Sia in senso negativo, sia in positivo.

Dice ad esempio De Biase che «l'esperienza della consumerizzazione dell'elettronica, nel contesto della rete, porta al mercato con soluzione relativamente chiara. Alcune grandi aziende - attraverso il marchio, il design, la gestione di piattaforme, la regolazione dei flussi logistici, la costruzione di aspettative e desideri - riescono a convogliare tecnologie che restano misteriose e invisibili ai consumatori, ma che incarnano e rendono possibile l'innovazione».

«E' una struttura - aggiunge - che apre grandi spazi di sviluppo, non in base alle dimensioni delle aziende, ma in ragione della capacità di servire l'ecosistema».

Per "ecosistema" De Biase intende quell' «incontro di specializzazioni diverse» che vede «da una parte le funzioni di coordinamento e piattaforma, dall'altro la generazione di valore aggiunto di conoscenza». Ma il concetto può essere esteso anche all'ecosistema rappresentato dal Web stesso, che qualcuno ha definito come «una rete, un network, una community digitale di organismi che interagiscono, si diffondono e si combinano avendo come obiettivo la sopravvivenza, la crescita, l'evoluzione».

Ma, in questa visione olistica della rete e del sistema produttivo, ciò che non andrebbe (e che invece viene) dimenticato è proprio "l'ecosistema" propriamente inteso. L'ecosistema naturale cioè, quello che viene definito come un sistema aperto, con struttura e funzione caratteristica determinata da: flusso di energia e circolazione di materia tra componente biotica e abiotica.

Quel sistema per cui anche tutto quello che appare virtuale - internet e comunicazioni telefoniche in primis - deve necessariamente passare, in questo caso attraverso l'hardware che per far interloquire nella rete sfrutta appunto energia e materia. Se l'orizzonte è, come lo è per noi ma sembrerebbe anche a livello mondiale, quello di un'economia più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, l'innovazione deve avere "di default" un'impostazione: la riduzione della materia e dell'energia.

E allora bisognerebbe domandarsi come domanda e offerta possono incontrasi su questo terreno? Questi «grandi spazi di sviluppo» a cui allude De Biase dovrebbero essere mirati non solo sul software, ma sull'obsolescenza programmata, sui consumi energetici, sul riciclo dei materiali e sullo smaltimento delle macchine. L'innovazione dell'innovazione deve andare in questo senso. De Biase certamente imposta il suo ragionamento verso altre questioni più strettamente tecniche dell'utilizzo dell'elettronica e sul design tecnologico, ma nel 2010 si può ancora ignorare quello che ci sta prima e dopo l'iPhone?

fonte: http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=2852

giovedì 14 gennaio 2010

Eletto il personaggio più influente dell'Ambiente in Italia nel 2009. E' Giulio Tremonti!

Gentili colleghi,

Di seguito e in allegato il comunicato stampa relativo al Personaggio dell'Ambiente 2009 che, a gran sorpresa, è risultato essere Giulio Tremonti. Milena Gabanelli seconda e i conduttori di Caterpillar terzi.

E' Giulio Tremonti il Personaggio Ambiente 2009 in Italia

greenMe.it, il magazine di lifestyle ecologico stila la classifica dei personaggi più influenti dell'Ambiente in Italia nell'anno appena trascorso. Al secondo posto Milena Gabanelli di Report e i conduttori di Caterpillar

Il Personaggio Ambiente 2009 in Italia? E' Giulio Tremonti, il Ministro dell'Economia. A seguire, Milena Gabanelli di Report e i due conduttori di Caterpillar Massimo Cirri e Filippo Solibello. A decretare i vincitori e a stilare la classifica delle persone che nel 2009 hanno maggiormente influenzato l'ambiente in Italia, il portale greenMe.it.

Il magazine di lifestyle ecologico premiato ad Ecomondo come progetto più innovativo di Marketing Ambientale ed etico all'interno dei MAE Awards 2009 e diventato in breve tempo uno dei maggiori siti di riferimento in Italia per l'ecologia e il vivere sostenibile, ha chiesto ai suoi 7537 abbonati e agli oltre 5000 lettori giornalieri di votare tra una lista di 21 candidati scelti tra i protagonisti di spicco della politica, dei media, dell'economia e delle associazioni, chi, a loro parere, fosse il rappresentante meritorio dell'appellativo di "Personaggio Ambiente in Italia del 2009".

Al sondaggio, rimasto on line per 5 giorni e inviato per e-mail nella newsletter settimanale, hanno partecipato un totale di 2.279 utenti, il 14.7% dei quali (335 voti) ha emesso il suo verdetto in favore di Giulio Tremonti, considerato colui che, avendo in mano la gestione delle casse dello Stato, può decidere delle sorti di un settore piuttosto che di un altro, in virtù degli incentivi o di altri finanziamenti. Anche dell'Ambiente.

Da un'analisi della classifica (disponibile integralmente in allegato e sul sito www.greenme.it), emerge la grande influenza dei media sul settore, molto più della politica o dell'ambientalismo stesso: Report, Caterpillar e Striscia la Notizia risultano i reali portavoce dell'ecologia oggi in Italia , ognuno con il proprio stile, con la propria credibilità e personalità, ma accomunati dai favori e dalle percezioni. Così Milena Gabanelli, di cui è apprezzata la serietà e l'intraprendenza, conquista il secondo posto con il 13,9% dei consensi (318 voti) e gli esuberanti Massimo Cirri e Filippo Solibello, promotori dell'inziativa italiana più seguita (ed in fase di nuova edizione) "M'illumino di meno", conquistano il terzo gradino del podio con 12,6% e 287 voti. Apprezzato anche Antonio Ricci (in 8° posizione con 122 voti), mentre è da notare l'assenza nella top ten di Beppe Grillo (appena 13° con 75 voti, il 3,3% del totale), che forse solo un anno fa sarebbe stato tra i primi 5. Manca un po' dall'attivismo abientale, anche se alcune sue campagne sono ancora in fioritura. Eccellente risultato per Mario Tozzi (ex conduttore di Gaia e 11° nella classifica con 80 voti), personaggio considerato credibile, anche se non particolarmente in vista.

Stupisce trovare, quindi, i Presidenti italiani di Greenpeace (Giuseppe Onofriu è 5° con l'8,6% dei consensi), di Legambiente (Vittorio Cogliati Dezza è 7° con 6,1%), del WWF (al 9° posto con 103 voti, il 4,5%) e delle altre associazioni che rappresentano il tramite tra la persone e l'Ambiente, scavalcati nella percezione da attori di altri settori; ma evidentemente le campagne, le inchieste e le denunce dei programmi sopra citati sono considerati più efficaci o credibili. Oppure è soltanto un problema di maggiore o minore visibilità, anche se va considerato che siamo di fronte ad un parterre di votanti interessati, competenti e partecipanti al mondo green.

E la politica? Oltre al primo posto di Tremonti, da notare il sesto posto di Silvio Berlusconi (6,9%), probabilmente votato da affezionati sostenitori, ma soprattutto il quarto posto di Obama (9,4% con 214 voti) ed il decimo del competente ministro Prestigiacomo (84 voti, ovvero il 3,7%). Obama, è percepito come il principale tra gli attori internazionali il cui operato si è riflesso nelle politiche ambientali italiane, anche se la Conferenza di Copenhagen rimane principalmente una sua sconfitta. Il ministro Stefania Prestigiacomo invece paga forse la bagarre politica, ed una generale insufficiente considerazione.

Pressoché ignorate l'economia e le istituzioni europee: così nelle ultime quattro posizioni troviamo rispetivamente Stavron Dimas, Commissario europeo Ambiente, Manuel Barroso presidente della Commissione Europea) che, esattamente come Fulvio Conti (AD e Direttore Generale Enel) e Roberto Poli (Presidente Enel), hanno ricevuto solo una manciata di voti.


Visto le reazioni e il dibattito che si è acceso dopo la pubblicazione sul sito, sia nei commenti all'articolo che nella pagina fan di Facebook di greenMe.it, credo che la notizia possa essere interessante anche per i vostri lettori.

Rimango a disposizione per ulteriori informazioni o richieste di materiale.

Questo il link all'articolo e alla classifica che trovate anche in allegato: http://www.greenme.it/approfondire/speciali/1517-eletto-il-personaggio-ambiente-2009-secondo-i-lettori-di-greenmeit

--
Simona Falasca
Ufficio Stampa

greenMe.it
www.greenme.it
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