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venerdì 29 aprile 2011

RINNOVABILI :WWF, DOPO NO DELLE REGIONI A BOZZA DECRETO, IL GOVERNO SPIEGHI PERCHE' INSISTE A FERMARLE

RINNOVABILI: WWF, "DOPO NO DELLE REGIONI A BOZZA DECRETO, IL GOVERNO SPIEGHI PERCHE' INSISTE A FERMARLE"

"Dopo il parere negativo della Conferenza delle Regioni, finalmente vedremo qual è il vero obiettivo del Governo: se si andasse avanti come se nulla fosse, come se non ci fosse stata una mobilitazione molto significativa di aziende, lavoratori, cittadini e istituzioni locali e regionali, sarebbe evidente che lo scopo è fermare lo sviluppo delle rinnovabili in Italia".

Così Mariagrazia Midulla, responsabile Clima ed Energia del WWF Italia, commentando l'annuncio dei Ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico di voler procedere domani alla firma del decreto sugli incentivi alle fonti rinnovabili. "Visto che l'obiettivo europeo del 20% di rinnovabili (17% per l'Italia) continua invece a sussistere, ed è un obiettivo obbligatorio, viene davvero il dubbio che non si voglia garantire la sicurezza energetica e ambientale del nostro Paese, ma favorire la produzione e l'importazione dall'estero, magari dai Balcani, dove Enel e altri operatori sono molto (troppo) attivi, senza l'assoluta garanzia che quell'energia sia davvero derivante da fonti rinnovabili. Oltre che lasciare spazio all'ormai sempre più inspiegabile scelta nucleare del Governo".
Il WWF punta il dito anche verso l'Autorità dell'Energia e la bolletta elettrica.


"Non si capisce proprio -sottolinea Midulla - come mai il Ministero dello Sviluppo Economico, che pure dovrebbe, secondo quanto annunciato, avviare il processo per una Strategia Energetica senza nucleare per arrivare a un piano subito dopo l'estate, non pensi al contrario a un piano industriale integrato su come promuovere e innalzare la produzione derivante da fonti rinnovabili, insieme a un piano straordinario per l'efficienza energetica. Né come mai l'Autorità non si occupi delle altre voci in bolletta, a cominciare dall'eliminazione delle regalie ai combustibili fossili attraverso il trucco delle 'assimilate'. Alla fin fine, pare che l'unica voce che si ascolti sia quella di una parte di Confindustria, quella degli interessi di posizione ".

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WWF-INEA: LE FARFALLE INDICANO VIA PER AGRICOLTURA SOSTENIBILE AMICA DELLA BIODIVERSITA' - Siglata convenzione INEA e WWF Italia


Siglata convenzione INEA e WWF Italia


WWF e INEA: LE FARFALLE INDICANO LA VIA PER UN'AGRICOLTURA SOSTENIBILE AMICA DELLA BIODIVERSITA'


I Lepidotteri come bioindicatori delle aree agricole ad Alto Valore Naturale


Parnassius apollo, Macaone, Cavolaia, Pieride del biancospino, Vanessa del carciofo, sono alcune delle farfalle associate ad ambienti agricoli e ai pascoli del nostro paese che indicano una gestione sostenibile. Saranno loro al centro dei monitoraggi che si avvieranno grazie alla convenzione siglata oggi tra INEA Istituto Nazionale di Economia Agraria e il WWF Italia per definire una metodologia che consenta di valutare l'apporto fornito dall'agricoltura alla tutela della biodiversità, servendosi delle farfalle come bioindicatori.


Le farfalle con il loro ciclo biologico caratterizzato dalla metamorfosi da bruco che trova ospitalità su specifiche piante ad esemplare adulto che svolge un ruolo essenziale nel processo dell'impollinazione rappresentano insieme agli uccelli il gruppo di animali più adatti a monitorare la sostenibilità ambientale delle pratiche agricole e zootecniche. Non era mai stato definito prima però un protocollo per il monitoraggio delle farfalle associato ai sistemi agricoli che caratterizzano le aree agricole ad elevato valore naturale e non è ancora attiva una rete di monitoraggio a livello nazionale che metta in relazione i dati raccolti dagli esperti del mondo accademico ed i numerosi appassionati.


L'allenza tra INEA e WWF vuole proprio sopperire a questa mancanza, concentrandosi sulle aree agricole ad Alto Valore Naturale (AVN) in Italia e definendo un metodo per l'analisi della loro qualità ambientale. Le aree agricole AVN sono infatti quelle zone in cui l'agricoltura si lega alla presenza di un'elevata numerosità di specie, ad una diversità di habitat o alla presenza di specie di interesse per la conservazione.


« Questa convenzione – ha dichiarato il Presidente dell'INEA, Tiziano Zigiottonasce dalla convinzione che per sviluppare un tema così complesso e politicamente rilevante come la biodiversità, sia necessario ampliare la prospettiva di analisi unendo forze ed esperienze diverse, come quelle del WWF Italia e dell'INEA. Con questa convenzione l'INEA conferma la sua particolare attenzione e sensibilità al tema della conservazione della Biodiversità, nella consapevolezza dell'importanza del contributo dell'agricoltura al raggiungimento di questo obiettivo globale».


«L'Unione Europea pone al centro della sua politica agricola comune la conservazione della biodiversità – ha dichiarato il Presidente del WWF Italia, Stefano Leonipriorità che viene ulteriormente rafforzata nell'annunciata riforma della PAC post 2013. Con questa collaborazione con INEA cerchiamo di dare una prima risposta all'esigenza di verificare con efficacia e semplicità l'impatto che i diversi sistemi agricoli hanno sugli ecosistemi naturali per orientare le nostre pratiche agricole e zootecniche verso modelli sempre più sostenibili per l'ambiente. Le farfalle per la loro sensibilità agli impatti sull'ambiente naturale ci indicano la via per una agricoltura amica della biodiversità».


Grazie all'analisi delle banche dati geografiche e tecniche disponibili saranno elaborate cartografie in ambiente GIS, destinate a mappare la distribuzione dei Lepidotteri e delle tipologie di habitat in relazione con l'uso del suolo agricolo, con particolare riferimento alle aree agricole AVN.


Il progetto fornirà, inoltre, indicazioni su alcune pratiche necessarie per la conservazione delle farfalle a livello europeo e di specie e comunità particolarmente rare o minacciate e strettamente legate agli agro-ecosistemi.


I risultati dello studio saranno messi a disposizione delle Regioni a supporto del processo di monitoraggio e valutazione della Politica di Sviluppo Rurale.


«L'INEA – ha dichiarato, infine, Tiziano Zigiotto – intende, così, fornire un contributo di conoscenza sulle relazioni tra agricoltura e biodiversità e consentire al sistema agricolo nazionale di affrontare su basi più salde il nuovo periodo di programmazione della politica agricola comune che si prospetta ancora più orientato alla tutela dell'ambiente e della biodiversità».


Il WWF Italia ha già avviato nel suo sistema di Oasi alcune prime esperienze di monitoraggio ambientale utilizzando sia le farfalle diurne e notturne sia le api domestiche e metterà a disposizione della collaborazione con INEA la sua decennale esperienza nella conservazione della biodiversità.


«Il WWF Italia – ha dichiarato, infine Leoni – promuove da tempo un nuovo approccio alla conservazione della Natura, denominato Conservazione Ecoregionale, che cerca di unire la migliore conoscenza scientifica disponibile con il coinvolgimento del maggior numero possibile di attori sociali ed economici. La convenzione con INEA che abbiamo sottoscritto oggi rafforza ulteriormente il nostro impegno per un coinvolgimento attivo degli agricoltori nelle sfide per la conservazione della biodiversità».

Milano. Un Bosco in citta'


Rubrica in collaborazione con la rivista Casa Naturale http://www.casanaturale.info/



Un Bosco in città


Casa Bosco, idea nata da Stefano Boeri e Camillo Agnoletto, raggiunge la fase esecutiva. Milano ospiterà l'innovativo esempio di edilizia sociale, sintesi di bioarchitettura e compartecipazione

di ANTONIA SOLARI



Ad un anno dalla presentazione presso la Triennale di Milano, il progetto Casa Bosco, nato da un'idea di Stefano Boeri e Camillo Agnoletto, entra in una nuova fase progettuale: è notizia recente l'avvio della prima realizzazione in Via Prenzo, lungo il Naviglio Grande. Il progetto propone un nuovo tipo di edilizia sociale in affitto, a densità medio-bassa e con tipologie residenziali miste, inglobando piccole aree urbane e periurbane in parte dismesse o utilizzate male.

I moduli abitativi scelti dalla squadra di architetti dello studio Stefano Boeri, Chiara Quinzii e Corrado Longa, sono a basso costo e di rapida realizzazione, grazie all'uso di moduli costruttivi prefabbricati che assemblano pannelli realizzati con legname proveniente da boschi certificati. Casa Bosco rappresenta un'innovazione progettuale ed un esperimento architettonico e urbanistico, sia dal punto di vista compositivo, rispetto ai temi della modularità e flessibilità interna, sia dal punto di vista tecnico-costruttivo, rispetto all'uso di sistemi di prefabbricazione in legno e di accorgimenti per il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale. Verrà infatti usato il sistema X-Lam, predisponendo preventivamente gli elementi complessi (come le pareti portanti e le pareti con porte e finestre) e assemblandoli a secco in cantiere.

Il progetto, nel suo primo capitolo, consiste in circa 11 alloggi di varie dimensioni per circa 1000 metri quadrati di superficie costruibile; le residenze saranno a bassa densità edificatoria che, date le esigue dimensioni (da un minimo di 1.500 ad un massimo di 3.000 mq), non risultano appetibili per grandi complessi residenziali. Contenere il consumo di territorio è stato fra le priorità dei progettisti: verrà sfruttato solo il 67% della potenzialità edificatoria complessiva, al fine di valorizzare lo spazio aperto e di pertinenza e quello dedicato alla collettività. Lo sviluppo dell'edificio, infatti, è limitato in altezza (avrà al massimo 2,5 piani fuori terra) mentre in profondità sfrutta il massimo ingombro. L'impronta a terra, inoltre, risulta molto contenuta (425 mq su 1.530 mq disponibili), per dare maggior spazio ai giardini p rivati, ai camminamenti pubblici e agli orti urbani. L'area di Via Parenzo è già dotata di infrastrutture di servizio e il nuovo intervento favorirà la riqualificazione del quartiere, sia in termini di funzionalità che di integrazione sociale.

Dal punto di vista economico, gli alloggi verranno dati in locazione per trenta anni; passati otto anni e, a condizione che i requisiti di reddito non aumentino oltre i parametri stabiliti nella convenzione con il Comune di Milano, gli abitanti avranno la possibilità di avvalersi del patto di futura vendita, acquistando il proprio alloggio al prezzo di una normale edilizia convenzionata (raggiungendo il prezzo massimo di 2.000 euro al metro quadrato). Questo sistema offre alle categorie di cittadini a reddito contenuto l'opportunità di accedere alla proprietà della prima casa, dopo un periodo a locazione moderato. Il progetto è dunque rivolto a single, giovani coppie, studenti lavoratori, anziani e fasce deboli che non hanno accesso alle case in vendita attraverso il libero mercato.

Parte dell'innovazione è anche il coinvolgimento dei futuri inquilini nel progetto, in modo da definire le esigenze e le richieste, mettendo in pratica il concetto di progettazione partecipata, coordinata da una cooperativa sociale, per ottimizzare l'uso degli spazi e proporre una nuova qualità dell'abitare. Rispettando ogni criterio, i progettisti prevedono di completare la costruzione dell'edificio in sette mesi e in piena sicurezza. La costruzione verrà realizzata da un'associazione temporanea di imprese, costituita dall'impresa di costruzioni e sviluppo immobiliare Agnoletto ed Ecosisthema, azienda specializzata nella realizzazione di edifici ecosostenibili.

Sunday presenta MELODY: il nuovo concetto di cucina da esterno, facile, accessibile e versatile!

Sunday di MCZ Group presenta Melody, una delle tante novità della collezione 2011 dedicate a tutti gli appassionati di cottura all’aperto.




Melody è il nuovo concetto di cucina da esterno, facile, versatile e accessibile con i suoi ampi piani lisci nella finitura Crystal che facilitano la pulizia. Il sistema modulare su cui si basa Melody comprende moltissime possibilità di realizzazione, in grado di rispondere alle più diverse esigenze di uso e pensato per sfruttare gli spazi a disposizione con la massima libertà e creatività. Melody permette di coniugare tutte le funzionalità di una vera cucina con una strumentazione di alto livello, associando diversi i moduli disponibili:
• Barbecue funzionante a legna e carbonella, dotato di griglia biologica per una cottura senza grassi, con la possibilità di predisposizione di spiedo e braciere ventilato “easy Fire” per ottenere braci in metà tempo
• funzione cottura con fornello ad incasso, per evitare che i cattivi odori rimangano in casa…
• funzione lavello, per poter preparare il cibo direttamente in giardino

• piano di appoggio in Crystal, con porta in legno massiccio

• dimensioni: L 74cm, P 64 cm, A 90 cm.

Per ulteriori informazioni:
Sunday di Mcz Group
www.sundaygrill.com
0434 599599

patrizia.fabretti@bluwom-milano.com

martedì 26 aprile 2011

OLIMPIA SPLENDID PRESENTA LA GAMMA ELLISSE: I PORTATILI DALLE GRANDI PRESTAZIONI

Olimpia Splendid, azienda specializzata leader nei mercati della Climatizzazione, Riscaldamento, Trattamento dell’aria e dei Sistemi idronici, presenta Ellisse Silent, Green ed Elisse HP.
Disegnata da Dario Tanfoglio, la Gamma Ellisse di Olimpia Splendid è stata progettata con l’ausilio dei più moderni strumenti di simulazione fluidodinamica e termodinamica, utilizzando una camera di prova nella quale è stata mappata la distribuzione della temperatura dell’aria, così da affinare differenti soluzioni tecnologiche e selezionare quella ottimale per la perfetta distribuzione dell’aria. L’aria fredda non investe direttamente gli occupanti della stanza, ma il getto molto alto e profondo arriva ad un’altezza di più di 4 metri e a più di 3 metri di ampiezza creando una temperatura ambiente più uniforme.

Ellisse permette così di essere avvolti da una dolce brezza che ricade come una sottile pioggia di benessere sulle persone presenti nella stanza creando un comfort straordinario. Tutti i modelli della Gamma Ellisse scaricano automaticamente la condensa nebulizzata verso l’esterno
così da non rendere necessaria la presenza di una tanica per la raccolta dell’acqua.

La performance aero-acustica dei portatili Ellisse è unica. Grazie a un ventilatore tangenziale di nuova concezione, che permette di muovere una elevata quantità d’aria con il minimo rumore e il minimo consumo elettrico, la Gamma Ellisse è estremamente silenziosa ed altamente efficiente.

Su Ellisse Silent, in particolare, è stata sviluppata un’innovativa soluzione tecnica, unica tra i portatili, che consente di incrementare la silenziosità del prodotto. Durante il sonno i bioritmi rallentano e c’è quindi minor necessità di freddo e maggiore esigenza di silenzio. Ecco allora che Ellisse Silent fa corrispondere all’attivazione della minima velocità del ventilatore interno, una minima velocità del ventilatore esterno, riducendo notevolmente il livello sonoro.



Ellisse Gree
n è un portatile che garantisce un’alta efficienza e bassi consumi, con un rapporto resa in affreddamento/consumi tra i migliori del mercato. Ellisse Green è pensato e sviluppato per soddisfare le esigenze dei clienti più sensibili e interessati ai consumi contenuti.


Ellisse HP
è il cli
matizzatore a doppia funzionalità, caldo e freddo, da usare 12 mesi all’anno: d’estate rinfresca mentre nelle stagioni intermedie, grazie alla pompa di calore, è un valido aiuto al riscaldamento tradizionale.
Ellisse HP, attraverso l’inversione del ciclo, è infatti in grad
o di sviluppare ben 2,4 Kw di potenza in riscaldamento.




Per ulteriori informazioni:

Olimpia Splendid
www.olimpiasplendid.it

Tel: 0522 22601

patrizia.fabretti@bluwom-milano.com

mercoledì 20 aprile 2011

EARTH DAY - WWF: STRUMENTI PER LA SOSTENIBILTA' PER AIUTARE IL PIANETA


22 APRILE – GIORNATA DELLA TERRA
WWF: STRUMENTI PER LA SOSTENIBILTA' PER AIUTARE IL PIANETA
Sul sito WWW.wwf.it eco consigli, motori di ricerca green, interviste agli esperti .
Attivo per i dipendenti delle aziende un calcolatore delle emissioni di C02

Anche il WWF Italia contribuisce al "Miliardo di azioni verdi" a cui è dedicata quest'anno la 41esima edizione della giornata della Terra del 22 aprile.
Gli esseri umani e i sistemi naturali del Pianeta sono tra di loro indissolubilmente legati. Per vivere in armonia con la natura è necessario che l'umanità investa in essa e nella sua tutela, non considerandola scontata.
L'Impronta ecologica, il nostro "peso" sulla Terra, indica che dagli anni '60 le attività dell'uomo sono raddoppiate: è cresciuta la domanda di risorse necessarie per l'alimentazione, l'energia, i trasporti, i prodotti elettronici, gli spazi in cui vivere e in cui smaltire rifiuti, soprattutto l'anidride carbonica derivante dai combustibili fossili.
Cercando di mettere i limiti ecologici al centro dei processi decisionali, il Wwf opera per porre fine al sovrasfruttamento dei sistemi naturali e per creare società in cui tutte le persone possano vivere bene, entro i limiti biofisici del nostro pianeta. Pertanto il Wwf ha intrapreso un percorso di coinvolgimento di cittadini, imprese, istituzioni per analizzare la propria "impronta", il proprio "peso" sulla natura e cercare di avviare soluzioni concrete. Dobbiamo infatti essere sempre più consapevoli che ogni prodotto e ogni filiera di produzione trascinano con sé un vero e proprio "zaino ecologico" di energia e di risorse consumate e di inquinanti prodotti, che non vediamo e che non sono mai resi palesi al momento dell'acquisto.
Diviene imprescindibile ripensare i nostri stili di vita per passare da una cultura dello spreco ad una cultura del consumo sostenibile, cominciando dai singoli gesti quotidiani adottando comportamenti responsabili, (tanti se ne possono trovare sul sito
www.wwf.it ), affinché il tuo sforzo per ridurre l'impatto sull'ambiente, unito a quello di molte altre persone, conduca ad una riduzione drastica della nostra impronta, soprattutto per quanto riguarda l'utilizzo dei combustibili fossili le cui emissioni sono tra i principali responsabili dei cambiamenti climatici in atto.
PER LE AZIENDE
Prosegue anche in occasione di Earth day il percorso promosso dal WWF per l'attivazione dei dipendenti delle aziende nella riduzione delle emissioni e degli impatti ambientali. L'obiettivo del WWF è quello di creare delle community aziendali green, sfruttando l'incredibile potenziale di riduzione rappresentato in Italia dal settore ufficio.
Secondo i dati del CNR, ad esempio, il consumo di materiali cartacei negli uffici italiani è pari a 1,2 milioni di tonnellate, con un consumo per dipendente di 80 kg; per un totale di 240 miliardi di fogli utilizzati ogni anno equivalenti a 4 milioni di tonnellate di C02 emesse. Si calcola che se ogni dipendente potesse ridurre di 1/3 il numero di stampe, adottando, per esempio, la stampa fronte e retro o eliminando le stampe inutili, si potrebbero risparmiare 1,3 milioni di tonnellate di C02, equivalenti a quelle prodotte dai consumi elettrici di una città come Perugia o Modena .
In occasione dell'Earth Day, il WWF, in collaborazione con l'Università della Tuscia, ha realizzato un calcolatore delle emissioni di C02 collegato alla vita lavorativa che consente ad ogni dipendente (rispondendo a semplici domande su uso del PC e illuminazione, viaggi aziendali, uso
della carta, spostamenti casa/ufficio) di scoprire la propria impronta di carbonio. Il calcolatore, inoltre, propone ai dipendenti di cambiare alcuni semplici comportamenti, evidenziando la riduzione di emissioni che questi determinano
PER I CONSUMATORI
Ma non solo i dipendenti di un'azienda possono fare qualcosa a favore del nostro Pianeta.
Sul sito del WWF Italia sono disponibili moltissimi eco consigli per la casa, l'ufficio, la mobilità, l'alimentazione per avvicinarsi a uno stile di vita più sostenibile e per calcolare l'impronta di carbonio delle nostre scelte quotidiane e quanto "pesa" il proprio carrello della spesa virtuale, per verificare come le nostre scelte alimentari impattano sul clima.
Topten è uno strumento di ricerca online rivolto ai consumatori che permette di confrontare tutti i tipi di apparecchi che consumano energia. Nato nel 2000 in Svizzera, finanziato dal programma UE Intelligent Energy Europe, ora copre 15 paesi europei, tra cui l'Italia, oltre a Cina e Stati Uniti, paesi che emettono ben il 40% dei gas serra mondiali. Con un semplice click si possono trovare informazioni sempre aggiornate sui prodotti a minor consumo energetico dai frigoriferi, ai televisori, passando per i climatizzatori e schermi pc e stampanti. Il sito dedicato è
http://www.topten.info/
Per i più piccoli WWF e Disney in questa speciale occasione presentano la shopping-bag riciclabile, appositamente studiata per sensibilizzare i bambini sul tema del rispetto dell'ambiente. La shopping bag sostiene i progetti WWF per la conservazione delle foreste.
PER APPROFONDIRE
Per approfondire i temi della sostenibilità i navigatori del web hanno ora a disposizione una serie di video interviste:
Jim Leape, Direttore Generale di WWF International, percorre i temi principali del futuro prossimo, come Rio 2012, la Conferenza delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile dove i decisori politici hanno l'opportunità di segnare una svolta nelle scelte globali.
L'economista Tim Jackson, autore di "Prosperità senza crescita" (Ed. Ambiente) illustra il suo modello economico che ci chiede di rinnovare gli equilibri a cui siamo abituati: tra interesse privato e bene pubblico, tra individui e comunità, tra locale e globale.
Sebastiano Maffettone, Preside della facoltà di Scienze Politiche della LUISS racconta la sostenibilità e le sue radici filosofiche. Il Presidente dell'Istat Enrico Giovannini su come si misura la sostenibilità. Stefano Leoni, presidente di WWF Italia, parla delle vie per migliorare il modo di abitare il pianeta: dalla biodiversità alle energie rinnovabili, dalla conservazione dei beni ambientali alla lotta al nucleare.
Questi gli spunti del nuovo programma"Trasforming Cultures" tutto online sul sito WWF che ha l'obiettivo di contribuire a nuova cultura della sostenibilità che porti ad un cambiamento dei comportamenti di cittadini, aziende e istituzioni attraverso la creazione di una consapevolezza ambientale, sociale ed economica, incentrata sul concetto di sostenibilità e di benessere.
PER I VIDEO MAKER
Da segnalare un ulteriore strumento di coinvolgimento:
Itali@mbiente il progetto in collaborazione con Telecom Italia, AVOICOMUNICARE e Cinemambiente di Torino per la creazione del primo film sull'ambiente in Italia "web generated", progetto condiviso dal WWF Italia.

Lampade fluorescenti esauste: come smaltirle


I servizi gratuiti del Consorzio Ecolamp per i professionisti dell'illuminotecnica

Ecolamp ha attivato tre servizi gratuiti rivolti agli installatori di impianti elettrici di illuminazione e ai grossisti rivenditori di materiale illuminotecnico. Lo scopo dei tre nuovi servizi Ecolamp è quello di agevolare la raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste. Eccoli nel dettaglio.

Se sei un installatore e hai più di 100 kg di sorgenti luminose esauste, Ecolamp le ritira direttamente presso il tuo magazzino e si occupa del loro corretto trattamento.
Richiedere il ritiro gratuito delle lampade esauste è semplice: basta registrarsi gratuitamente al servizio Extralamp sul sito www.ecolamp.it/extralamp. Inoltre per tutto il 2011 Ecolamp fornirà gratuitamente gli imballi per confezionare sia le lampade compatte che i tubi fluorescenti.

Ecolamp ha attivato anche una rete di raccolta, chiamata Collection Point, per venire incontro alle esigenze di professionisti, aziende e installatori, che desiderano conferire direttamente e senza costi qualsiasi quantitativo di lampade esauste presso i centri di raccolta convenzionati in tutta Italia. Per scoprire il punto di raccolta più vicino: www.ecolamp.it/collectionpoint

Ecopoint è l’iniziativa promossa da Ecolamp in accordo con FME, Federazione Nazionale Grossisti e Distributori di Materiale Elettrico, dedicato ai grossisti di materiale elettrico, a seguito dell’obbligo del ritiro “uno contro uno” dei rifiuti elettrici ed elettronici da parte dei rivenditori, come previsto dal D.M. 65/10 in vigore dal 18 giugno 2010.
Per agevolare i grossisti aderenti all’iniziativa, Ecolamp fornisce gratuitamente appositi contenitori per raccogliere in totale sicurezza le lampade esauste restituite dai propri clienti al momento dell’acquisto di quelle nuove, e appositi materiali di comunicazione per promuovere il servizio che distinguerà il tuo punto vendita.
Per conoscere gli oneri previsti dalla normativa, non incorrere in sanzioni e aderire al servizio: www.ecolamp.it/ecopoint

martedì 19 aprile 2011

Ecolamp: 40mila visitatori alla mostra Lamp&Rilamp

Si chiude la terza edizione di Lamp&RiLamp,

raggiungendo quota 40.000 visitatori complessivi!

Sono 40 mila gli italiani che visitando la mostra itinerante in questi tre anni si fanno portatori di un messaggio di eco sostenibilità e attenzione all'ambiente

Milano, 19 aprile 2011 - Si è conclusa domenica 17 aprile a Trieste, con un totale di circa 40.000 visitatori complessivi di cui 14.000 studenti, la terza edizione del tour della mostra polisensoriale Lamp&RiLamp promossa da Ecolamp allo scopo di sensibilizzare gli italiani riguardo il corretto comportamento da adottare nel momento in cui una lampadina a basso consumo si esaurisce. La terza edizione della mostra ha toccato undici piazze italiane, che si sommano alle nove tappe dello scorso anno e alle undici del 2009.

I 40.000 visitatori, tra famiglie e studenti delle scuole medie, rappresentano un successo per un'iniziativa educational nata da un Consorzio che si occupa di un tema tanto delicato quanto di nicchia per la popolazione e che ha voluto, attraverso questa campagna itinerante di respiro nazionale, sensibilizzare l'opinione pubblica sulle nuove modalità di raccolta differenziata dei RAEE, con particolare attenzione alle lampade fluorescenti esauste. Queste, a differenza delle vecchie lampadine ad incandescenza, sono più efficienti e permettono un considerevole risparmio energetico, ma esaurendosi diventano rifiuti pericolosi da portare presso l'isola ecologica più vicina, dove si trovano gli appositi contenitori Ecolamp, o da restituire presso un punto vendita al momento dell'acquisto di quelle nuove, così come previsto dal DM "Uno contro Uno", in vigore dal 18 giugno 2010.

L'esposizione interattiva è stata ideata partendo dal coinvolgimento diretto dei visitatori: cinque moduli illustrano la storia dell'illuminazione, i numeri, le caratteristiche e il perché della necessaria raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste, ma anche le fasi successive di trattamento, che permettono di recuperare sino al 95% dei materiali e di mettere in sicurezza le sostanze pericolose, tra cui il mercurio. Alla fine del proprio ciclo di vita, infatti, le lampadine fluorescenti non devono essere gettate nel sacco dei rifiuti indifferenziati o nei contenitori per il vetro.

"La terza edizione della mostra Lamp&RiLamp ha ripetuto e superato il successo delle scorse edizioni e ciò è stato possibile grazie a un crescente interesse da parte delle amministrazioni comunali ed in particolare dei cittadini, delle famiglie e delle scuole che, nello specifico, hanno risposto con entusiasmo alla proposta di un percorso didattico interattivo come Lamp&RiLamp" afferma Fabrizio D'Amico, Direttore Generale di Ecolamp. "Il nostro impegno continuerà affinché sempre più persone vengano sensibilizzate verso un tema tanto specifico come quello del riciclo e del trattamento delle lampadine a basso consumo energetico. L'obiettivo è senza dubbio quello di portare progressivamente i cittadini ad azioni concrete e consapevoli di salvaguardia dell'ambiente e di corretta gestione di questi rifiuti giunti a fine vita."

Sito dedicato: Lamp&RiLamp Press Area: www.ecolamp.it/comunicazione/

Ufficio Stampa Ecolamp: Conca Delachi – Desiree Ferrari, dferrari@concadelachi.com Tel. 02/48193458

Marketing & Comunicazione Ecolamp: Andrea Pietrarota, pietrarota@ecolamp.it Mob. 348/5988469

Martina Cammareri, cammareri@ecolamp.it Tel. 02/37052936

lunedì 18 aprile 2011

E-moving e oltre: le proposte Rittal per l’energia alternativa in mostra a Solarexpo

Dal 4 al 6 maggio prossimi a Verona, Rittal sarà presente a Solarexpo – pad. 7 stand E7.3, per offrire una panoramica su tutte le sue proposte dedicate al mercato delle fonti alternative e delle tecnologie per le energie rinnovabili.

Tra i protagonisti principali dello stand Rittal vi sarà la colonnina di rifornimento per veicoli elettrici, basata sul concetto di modularità e disponibile in diverse esecuzioni, sia indoor che outdoor, per rispondere alle esigenze di utilizzatori privati o pubblici.

Accanto ad essa, un’ampia proposta di armadi e contenitori realizzati creati per rispondere al meglio alle esigenze degli operatori del settore energie rinnovabili. Vi saranno, ad esempio, specifici allestimenti basati sulla piattaforma TS8, dotata di una notevole solidità strutturale grazie alle 16 pieghe della lamiera in acciaio con cui sono realizzati i montanti verticali o contenitori da esterno CS New Basic, realizzati con struttura monoparete in alluminio ed adatti a qualsiasi condizione climatica.

Presso lo stand sarà inoltre possibile approfondire la propria conoscenza dell’innovativo RiCell Flex, il sistema con celle a combustibile di Rittal giunto tra i cinque finalisti per il prestigioso premio internazionale Hermes Awards 2010, in virtù delle sue eccezionali performance in termini di efficienza e flessibilità. RiCell Flex è in grado adeguare in qualsiasi momento le proprie prestazioni alle richieste e convertire l’energia chimica in energia elettrica in modo silenzioso ed ecosostenibile, senza emissioni e con un elevato rendimento energetico. Rappresenta quindi una soluzione adeguata anche alla possibile l’integrazione nelle reti elettriche intelligenti del futuro come generatore di energia.

Le home fragrance ATMOSFERA al Salone del Mobile con Europeo e Bimax

I diffusori d’essenze di design presentati
all’interno degli stand tra le nuove zone giorno e notte!




Le esclusive home fragrance ATMOSFERA, firmate Atelier & Design Fragranze, sono state esposte al Salone del Mobile 2011 all’interno degli stand di Europeo e Bimax, aziende del gruppo Petrovich specializzate nella realizzazione di arredi per la zona giorno e notte, armadi e complementi.

ATMOSFERA propone una collezione di profumi per la casa racchiusi in sfere di legno massello nei colori più di tendenza. I raffinati diffusori di essenze sono stati pensati come veri e propri complementi d’arredo di design, adatti a qualsiasi contesto grazie alla versatilità cromatica proposta e alle loro linee pulite e originali al tempo stesso. La gamma comprende ben 18 diverse fragranze: nella parte inferiore della sfera si apre la sede che accoglie il flacone di profumo per ambiente da 250 ml, acquistabile a parte. Per creare un’atmosfera ancora più esclusiva inoltre è possibile realizzare colori particolari a richiesta in quantitativi ad hoc.

L’esclusività delle proposte di Atelier & Design Fragranze, destinate ad un consumatore in cerca di creazioni di grande originalità, carattere e valore artistico, si avvale di una distribuzione estremamente selettiva e di alto profilo, su differenti canali nazionali ed esteri, che comprende, oltre a profumerie di nicchia e Hotel&SPA, anche selezionati negozi d’abbigliamento e di accessori d’arredo.
L’attenzione ai dettagli, all’estetica e alla qualità sono i segni distintivi della collezione che propone prodotti ideati e realizzati interamente in Italia, a partire dalla selezione di fragranze create in esclusiva dall’atelier M&M Fragrances.
La presenza di ATMOSFERA a questo importante evento giunge a conferma del percorso di crescita dell’azienda nel settore della profumeria di nicchia, nell’ambito del quale Atelier & Design Fragranze sta consolidando la propria posizione come punto di riferimento di alta qualità Made in Italy, grazie all’introduzione di nuovo concetto di profumo per la casa. L’home fragrance diventa infatti un vero e proprio complemento d’arredo, un oggetto di design che dona agli spazi in cui viviamo una riconoscibile identità olfattiva, lasciando traccia della nostra personalità in un connubio multisensoriale.


Per ulterior informazioni:
ATELIER & DESIGN FRAGRANZE
www.atmo-sfere.it
tel: 02 49792874
patrizia.fabretti@bluwom-milano.com

giovedì 14 aprile 2011

Ecolamp ottiene la certificazione ambientale



Ecolamp ottiene la certificazione ambientale


Nuovi impegni e nuovi obiettivi per il Consorzio italiano che assicura la raccolta e il trattamento delle lampade a basso consumo e dei tubi fluorescenti in tutta Italia.



Milano, 13 aprile 2011 - Ecolamp, Consorzio per il recupero e il trattamento delle lampade fluorescenti esauste, ha ottenuto la certificazione ambientale a norma UNI EN ISO 14001/2004.


Con questa nuova certificazione, che segue quella di qualità conseguita nel Maggio 2010, Ecolamp, coerentemente con le sue finalità di servizio pubblico a tutela dell'ambiente e della salute collettiva, si assume volontariamente l'impegno verso un controllo dei fattori d'impatto ambientale causati dalle proprie attività.


"Sviluppare un sistema integrato di gestione ambientale efficiente ed efficace e soprattutto trasparente e verificabile è una responsabilità insita nella politica ambientale del nostro Consorzio - afferma Fabrizio D'Amico, Direttore Generale di Ecolamp. - Dopo quasi tre anni di piena operatività, a seguito della partenza del Sistema RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) in Italia, abbiamo analizzato tutte le implicazioni ambientali delle attività della nostra organizzazione, dalla logistica che assicura la raccolta e il trasporto delle lampade esauste su tutto il territorio nazionale, alla comunicazione, con le iniziative volte alla sensibilizzazione verso la raccolta differenziata dei rifiuti da illuminazione. Dalla fotografia delle emissioni, rifiuti e consumi attuali, abbiamo già individuato obiettivi specifici da raggiungere per ridurre ogni impatto sull'ambiente".


La norma UNI EN ISO 14001 garantisce, infatti, che il Consorzio abbia un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività e ne ricerchi sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile.


Vedi anche: Ecolamp ottiene la Certificazione UNI EN ISO 9001:2008

Tra i propri soci fondatori Ecolamp annovera le maggiori aziende, nazionali e internazionali, del settore illuminotecnico, che operano nel mercato italiano: Philips, Osram, General Electric, La Filometallica, Leuci e Sylvania, cui si sono aggiunte altre delle più rappresentative imprese del settore.

Al Consorzio aderiscono più di 140 produttori di apparecchiature d'illuminazione. Dalla fine del 2008 ad oggi Ecolamp ha già raccolto e avviato al riciclo oltre 2,6 tonnellate di lampadine a basso consumo e tubi fluorescenti, recuperando sino al 95% dei materiali trattati.


Press Area: www.ecolamp.it/comunicazione

Ufficio Stampa Ecolamp: Conca Delachi – Desirèe Ferrari, dferrari@concadelachi.com Tel. 02/48193458

Marketing & Comunicazione Ecolamp: Andrea Pietrarota, pietrarota@ecolamp.it Mob. 348/5988469

Martina Cammareri, cammareri@ecolamp.it Tel. 02/37052936

martedì 12 aprile 2011

Europeo del Gruppo Petrovich al Salone del Mobile 2011: grande afflusso di visitatori fin dal primo giorno


EUROPEO, azienda veneta specializzata nella produzione di arredamento per la zona giorno, notte e armadi, quest’anno è presente al Salone del Mobile con importanti novità per la zona giorno, notte e armadi: creatività sempre innovativa, prodotti di design, qualità di prodotto e grande entusiasmo ottenuto da subito da parte del numeroso pubblico di settore presente in questa prima giornata.
Uno stand aperto, luminoso, invitante, disposto su uno spazio di più di 650 mq, elegantemente allestito con 34 prodotti, suddivisi all’interno delle zone giorno e notte.
Di grande impatto l’alternanza tra la purezza del bianco e i cromatismi neutri. Europeo anche quest’anno si distingue per l’eleganza e la capacità di comunicare novità nei sistemi componibili e negli gli armadi ma non solo: quattro zone giorno, caratterizzate dai colori caldi e dalle linee pulite, si avvicendano con particolari realizzazioni dal forte impatto estetico per la zona notte. Gli armadi, grande novità di quest’anno, propongono innovative soluzioni per organizzare il proprio spazio in modo funzionale, ma senza tralasciare l’aspetto estetico. Innovative e decisamente originali le cabine free standing componibili che, grazie a dei pannelli a “T” e a “C”, possono essere posizionate in ogni ambiente della casa.



Per ulteriori informazioni:
EUROPEO www.europeo.it
Tel: 0421 327148
patrizia.fabretti@bluwom-milano.com

Lamp&Rilamp 11: Trieste conclude la mostra sul riciclo delle lampade a basso consumo esauste



A Trieste l'ultima tappa del mostra Lamp&Rilamp 2011

Trieste ospita l'ultima tappa della mostra polisensoriale di Ecolamp volta a sensibilizzare cittadini e scuole sulla raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste

Da martedì 12 aprile a domenica 17 aprile - dalle ore 9.00 alle 19.00 – Piazza Borsa

Ingresso libero


Milano, 11 aprile 2011 - Da martedì 12 aprile fino a domenica 17 aprile, Trieste ospiterà l'ultima tappa della mostra polisensoriale Lamp&RiLamp edizione 2011 promossa dal Consorzio Ecolamp, con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero dello Sviluppo Economico, nonché del Comune di Trieste, che si terrà in Piazza Borsa, dalle ore 9.00 alle ore 19.00 con ingresso libero. Trieste segna la fine della terza edizione della mostra che dopo undici tappe in giro per l'Italia, tra cui Lamezia, Agrigento, Palermo, Cagliari, Sassari, Cuneo, Aosta, Novara, Trento e Udine, si conclude accrescendo il successo delle passate edizioni e raggiungendo così oltre 40.000 visitatori complessivi di cui quasi 14.000 studenti.

La mostra ha come obiettivo quello di informare l'opinione pubblica sull'importanza di portare le lampadine esauste integre all'isola ecologica più vicina, dove si trovano gli appositi contenitori Ecolamp, o di restituirle presso un punto vendita al momento dell'acquisto di quelle nuove, così come previsto dal DM "uno contro uno", in vigore dal18 giugno 2010.

L'esposizione interattiva prevede il coinvolgimento diretto dei visitatori: cinque moduli illustrano la storia dell'illuminazione, i numeri, le caratteristiche e il perché della necessaria raccolta differenziata delle lampade fluorescenti esauste, ma anche le fasi successive di trattamento, che permettono di recuperare sino al 95% dei materiali e di mettere in sicurezza le sostanze pericolose, tra cui il mercurio. Alla fine del proprio ciclo di vita, infatti, le lampadine fluorescenti non devono essere gettate nel sacco dei rifiuti indifferenziati o nei contenitori per il vetro.

"Si tratta di un'importante occasione informativa – sottolinea l'assessore allo Sviluppo Economico e Turismo del Comune di Trieste, Paolo Rovische ben si inserisce nell'ambito della campagna di comunicazione sulla raccolta differenziata a Trieste. I Triestini sono sempre attenti e rispettosi delle regole, oltre ad aver maturato una spiccata sensibilità ambientale. Lamp&Rilamp avrà quindi il successo che merita".

Nella sola provincia di Trieste dal 2008 a fine 2010 Ecolamp ha raccolto 76.783 chilogrammi di lampade esauste (tra lampadine a basso consumo e tubi fluorescenti), che equivalgono a circa 3 lampadine per ogni abitante.

"La terza edizione della mostra Lamp&Rilamp ha ripetuto e superato il successo delle scorse edizioni e questo è indice di come le amministrazioni comunali e in particolare i cittadini, le famiglie e i ragazzi siano sempre più sensibili al tema del riciclo e del trattamento delle lampadine a risparmio energetico" afferma Fabrizio D'Amico, Direttore Generale di Ecolamp. "Nostro intento sarà quello di continuare a promuovere una cultura basata sull'eco sostenibilità affinché sempre più persone possano conoscerla, apprezzarla e fare di questa un modus vivendi".


Sito dedicato: Lamp&RiLamp Press Area: www.ecolamp.it/comunicazione/

Ufficio Stampa Ecolamp: Conca Delachi – Desiree Ferrari, dferrari@concadelachi.com Tel. 02/48193458

Marketing & Comunicazione Ecolamp: Andrea Pietrarota, pietrarota@ecolamp.it     Mob. 348/5988469

Martina Cammareri, cammareri@ecolamp.it  Tel. 02/37052936

 




giovedì 7 aprile 2011

ALBO GESTORI AMBIENTALI:IL RESPONSABILE GESTIONE RIFIUTI

Hai un’impresa che gestisce e trasporta rifiuti? Per l’iscrizione all’Albo dei Gestori Ambientali è necessario nel tuo organico il Responsabile Tecnico per la Gestione dei Rifiuti, il manager ambientale.
Come si diventa Responsabile Tecnico della Gestione dei Rifiuti? Per diventare Responsabile Tecnico della Gestione dei Rifiuti è necessario essere in possesso di diploma o laurea e avere esperienza in azienda del settore o frequentare un Corso specializzato organizzato dalla Regione o da un Ente riconosciuto dalla stessa. La frequentazione di un Corso per Responsabile Tecnico per la Gestione dei Rifiuti è necessaria ai sensi dei D.M. 406/98 e D.Lgs. 152/06, parte IV.
Molti i corsi attivati per qualificare questa nuova figura professionale. L’Angri, Ente di formazione accreditato e riconosciuto, organizza nella sua sede di Roma un Corso per Responsabile Tecnico Gestione Rifiuti ai sensi del D.M. 406/98. Il Corso è strutturato in moduli a seconda dalla specializzazione tecnica che si intende conseguire, (contenuti didattici previsti ai sensi della delibera Albo Gestori Rifiuti n. 3 del 16 luglio 1999), e rilascia un attestato di competenza, che consente di ricoprire il ruolo di RT per l’iscrizione all’Albo Gestori Rifiuti. Dall'11 aprile 2011 si avvierà il modulo base, obbligatorio e propedeutico per la specializzazione e, a seguire, gli altri moduli per le diverse categorie. 
Per maggiori informazioni e per scaricare il modulo di iscrizione al corso:   www.borsarifiuti.com / e-mail info@garwer.com

Etica e sostenibilita’ della Supply Chain. Bologna, Martedi 12 aprile 2011


ETICA E SOSTENIBILITA' DELLA SUPPLY CHAIN:

UNA SFIDA PER LE IMPRESE, UNA RICHIESTA DEI CONSUMATORI,

UN'OPPORTUNITÀ PER IL MADE IN ITALY

Esperti e imprese del Csr Manager Network si incontrano per parlare di strategie innovative e casi di imprese eccellenti

Bologna, Martedi 12 aprile ore 10 – c/o SCS Azioninnova Consulting - Via M. Emilio Lepido, 182/3

Rendere trasparente il processo produttivo e commerciale dell'impresa e quindi il dove e come si arriva al prodotto finale garantendo standard socio-ambientali rigorosi da parte dei propri fornitori lungo tutta la filiera. E' questa oggi la vera sfida per l'azienda eticamente all'avanguardia. Non a caso, come testimonia anche una recente indagine di Gfk Eurisko per Fondazione Sodalitas, il 76% degli italiani ritiene ormai molto importante che un'impresa garantisca la sostenibilità della propria filiera e oggi già un quarto dei consumatori sceglie quali prodotti acquistare anche in base all'eticità della filiera. Dal canto loro, oltre un terzo delle imprese considera molto importante la sostenibilità di filiera, in particolare le PMI e le aziende che operano sui mercati esteri, con il 60% di queste che valuta i fornitori anche in base a criteri di sostenibilità, spesso riconoscendo un premium price ai partner con maggiori garanzie.

Questo impegno assume un valore ancora più strategico per il nostro Made in Italy dove la sostenibilità può essere un asset di valore aggiunto per posizionarsi sui mercati internazionali. Basti pensare ai risvolti che le tematiche di CSR possono avere in alcuni comparti di punta come il tessile o l'alimentare parlando di sicurezza dei luoghi di lavoro e del prodotto; rispetto dei diritti umani e dei lavoratori, garanzie di standard ambientali, fino al tema più recente dell'equità economica nel trattamento dei lavoratori stranieri operanti in Italia.

Al complesso rapporto tra responsabilità sociale d'impresa e filiera sostenibile è dedicato l'incontro di martedi 12 aprile organizzato a Bologna dal Csr Manager Network, l'Associazione che riunisce i responsabili delle politiche ambientali e sociali delle maggiori imprese italiane promossa da ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica di Milano) e ISVI (Istituto per i valori d'impresa). Obiettivo dell'iniziativa è approfondire che tipo di strategie ed interventi stanno sviluppando le imprese, a partire da una serie di best practice, e come indirizzarle verso un approccio quanto più possibile innovativo, rigoroso e strategico per misurare, monitorare e tenere sotto controllo in via preventiva la catena di fornitura e produzione. In questo senso diviene fondamentale un protagonismo nuovo e attivo dei propri stakeholder, a cominciare dalle ONG.

L'incontro prenderà il via con un saluto della Presidente del Csr Manager Network, C. Torcia, a cui seguiranno gli interventi di V. Fedeli, Vice segretario di Filctem-Cgil e Presidente del sindacato europeo del Tessile con una panoramica, anche internazionale, sullo stato dell'arte della responsabilità delle imprese e di R. Ravagli, Csr Manager di Gucci, che illustrerà l'esperienza dell'azienda e il ruolo da apripista nel settore del lusso. I lavori saranno strutturati in 2 Tavole Rotonde. La prima, coordinata da Ravagli, indagherà il ruolo delle ONG e delle Associazioni per una supply chain responsabile. Interverranno: C. Campione di Greenpeace; M. R. Cutillo, segretario di Valore Sociale, che riunisce le maggiori ong italiane impegnate sul tema diritti umani e responsabilità sociale; D. Lucchetti della Clean Clothes Campaign, una della maggiori ong attive nel settore tessile con progetti molto innovativi; E. Rotta di Fondazione Sodalitas. La seconda Tavola Rotonda, moderata da C. Strasserra di Bureau Veritas, sarà dedicata alle best practice di impresa con testimonianze di:

§ A. Adriani per Illycaffè, che ha ottenuto la certificazione della sostenibilità della catena di fornitura Responsible Supply Chain Process

§ F. Cappelli (Responsabile SA8000) per Coop, tra le realtà italiane e della cooperazione più all'avanguardia su questi temi

§ P. di Rubbo (Csr Manager) per Techinip, che ha adottato un innovativo sistema di rating dei fornitori

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Ufficio stampa Csr Manager Network: Caterina Banella,
caterina.banella@fastwebnet.it – 338 8768154


Il CSR Manager Network è l'associazione che dal 2006 riunisce i professionisti che in ogni tipo di organizzazione si dedicano alla gestione delle problematiche socio-ambientali e di sostenibilità. Gli iscritti sono principalmente Responsabili CSR di aziende italiane e multinazionali http://www.csrmanagernetwork.it/?fuseaction=pagina&id=3 ma sono presenti anche fondazioni d'impresa, società professionali, PA ed enti non profit. Nata per volontà di ALTIS (Alta Scuola Impresa e Società dell'Università Cattolica di Milano) e ISVI (Istituto per i Valori d'Impresa) è oggi il punto di riferimento per la professione e le istituzioni. Ogni anno svolge un'intensa attività di ricerca, education e divulgazione anche a livello internazionale, tra cui 5 workshop tematici a porte chiuse, 2 convegni aperti al pubblico e 1 ricerca annuale. Presidente è Caterina Torcia di Vodafone Italia http://www.csrmanagernetwork.it

Ritiro 1contro1 lampade esauste: Ecolamp invia il kit gratuito per la raccolta nei negozi dei grossisti

AVVISO AI DISTRIBUTORI DI MATERIALE ILLUMINOTECNICO

ASPETTI UNA MULTA…

O VUOI ESSERE TRA I PRIMI A OFFRIRE UN SERVIZIO ESCLUSIVO?

RITIRA LE LAMPADE ESAUSTE DEI TUOI CLIENTI, TRASFORMA IL TUO PUNTO VENDITA IN ECOPOINT!

Il Consorzio Ecolamp ricorda tutti i distributori e grossisti di materiale illuminotecnico -aderenti a FME - che, con l’entrata in vigore del DM 65 del 18 giugno 2010, è obbligatorio assicurare il ritiro “1 contro 1” delle lampade fluorescenti esauste riportate dai tuoi clienti.

E’ un onere normativo che si può facilmente trasformare in un vantaggio di marketing per la propria azienda!

Richiedi SUBITO l’invio del kit gratuito del Consorzio Ecolamp con i contenitori per tubi fluorescenti e lampade compatte, nonché i manifesti e depliant per pubblicizzare il servizio offerto dal tuo punto vendita.

Ricerche di mercato dimostrano un’ elevata richiesta da parte degli installatori, che attualmente non possono conferire presso i centri di raccolta comunali, di un servizio di raccolta di sorgenti luminose esauste di provenienza domestica, o assimilata per tipologia e quantità.

ECOPOINT rappresenta la soluzione GRATIS per renderti competitivo sul mercato, fornendo una risposta adeguata ai bisogni dei tuoi clienti e per evitare le sanzioni previste per chi non effettua il “ritiro 1 contro 1” delle sorgenti luminose esauste.

Cosa aspetti a trasformare il tuo negozio in un ECOPOINT?

Contatta Ecolamp e chiedi i materiali che saranno inviati gratuitamente in due giorni!

Tel 02.37052936/7

Email operations@ecolamp.it

www.ecolamp.it/ecopoint

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