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Le ultime news sull'Eco-Sostenibilità

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mercoledì 29 giugno 2011

Biordilizia a Verona

Verona bioedilizia? Da oggi è possibile anche nella città di Romeo e Giulietta  possedere un'abitazione che permette di salvaguardare il nostro ambiente.

Alla base degli interventi di Bioedilizia a Verona e provincia, stanno la ricerca dell’armonia tra l’edificio e la natura che lo circonda, dove ambiente costruito e ambiente naturale si fondono e si confondono l’un l’altro. Fondamentali in questo processo di integrazione sono i materiali, i manufatti e gli strumenti utilizzati nella bioedilizia, ecocompatibili o biosostenibili, che non producono o limitano l'inquinamento durante tutto il processo di produzione. I materiali utilizzati sono prodotti in un ambito circoscritto, quindi nella provincia di Verona, secondo il principio della filiera corta (simile a quello oggi popolare in campo alimentare).

Costruire una casa ecologica o ristrutturarla in base alla bioedilizia a Verona permette di ridurre al minimo i consumi energetici per riscaldamento e acqua calda, soprattutto nelle case in legno e nelle case passive. Le abitazioni eco-compatibili richiedono un minor tempo di realizzazione = risparmio sulla mano d’opera. Aumentano inoltre il valore patrimoniale dell’immobile.

martedì 28 giugno 2011

Award Ecohitech ‘Speciale Automation’ a Bologna con McT Alimentare


Si è fatta notare, lo scorso venerdì, durante la rassegna bolognese organizzata da EIOM sull’industria alimentare, l’iniziativa che intende premiare le aziende eco-virtuose nei comparti Factory, Process e Building Automation, attraverso la presentazione di componenti, soluzioni o applicazioni che riducano l’impatto ambientale.
L’iniziativa, promossa da Consorzio Ecoqual’it, gode del patrocinio dei Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico, delle associazioni Gisi, Anipla, Clui Exera, Consorzio PNI ed Ais Isa, ed ha ottenuto, già in questa prima tappa, la sponsorizzazione di aziende come Omron, Phoenix Contact ed Ametek.
Il tema dell’impegno ambientale è emerso più volte durante le sessioni congressuali, dimostrando di essere, oltre che attuale, anche partecipato attivamente da molte aziende.
Award Ecohitech ‘Speciale Automation’ rappresenta un’opportunità unica di dare visibilità e premiare i progetti e le soluzioni eco-compatibili delle aziende che sono già impegnate individualmente su questo tema, oltre ad essere un importante occasione di visibilità e contatto con le Pubbliche Amministrazioni (la partecipazione è infatti aperta anche a Comuni e Regioni).
Per saperne di più e partecipare al bando è possibile consultare il sito www.awardecohitech.it oppure prendere contatto diretto con gli organizzatori durante il prossimo appuntamento in campo, previsto il 30 Giugno a Milano, presso mcTER, McTER Forest e Crea Days (www.mcter.com) organizzato da EIOM.

venerdì 24 giugno 2011

Salcheto: eccellenza e sostenibilita' in un bicchiere

Salcheto: eccellenza e sostenibilità in un bicchiere

Da Montepulciano il vino che vuol bene all'ambiente

I Greenpallet Palm e le eco-cassette Palm Design, realizzati con approccio sistemico per diminuire le emissioni di CO2 sono state scelte dall'azienda vinicola Salcheto per i suoi imballaggi e le sue cassette di vino, che grazie al design speciale, a un sacchetto di semi e un pannolino ecologico, si trasformano in fioriere.

Mantova, 24 Giugno 2011 – Anche nel settore vitivinicolo si può fare moltissimo per ridurre le emissioni di anidride carbonica generate durante il ciclo produttivo. Uno degli interventi essenziali riguarda il confezionamento delle bottiglie di vino: da solo incide per il 42% delle emissioni nel vino in vetro. Le aziende virtuose, che vogliono fare della sostenibilità ambientale un'arma in più per stare sul mercato, devono quindi tenerlo in seria considerazione.

Ecco perché la Salcheto, prestigiosa azienda vinicola toscana, con sede nelle campagne che circondano Montepulciano, ha scelto il Greenpallet sano, sistemico, etico di Palm a impronta ecologica leggera e le eco-cassette per il vino Palm Design per trasportare e valorizzare il proprio vino. Una scelta dettata da una condivisione di valori: sia Salcheto sia Palm ritengono indispensabile costruire filiere produttive basate sull'uso di materie prime sostenibili e a chilometro zero. Ma la scelta è caduta su Palm anche perché l'azienda mantovana, leader nell'ecoprogettazione e produzione di Greenpallet da foreste gestite in modo responsabile, garantisce l'approvvigionamento del legname da boschi certificati Pefc e Fsc (i due sistemi di certificazione forestale a livello internazionale) e, inoltre, misura e riduce le emissioni di CO2 attraverso il carbon footprint di filiera (cioè l'impronta ecologica che l'azienda lascia sull'ecosistema Terra basata sulle emissioni di CO2). Un accorgimento che le ha permesso di ridurre del 18% le proprie emissioni tra il 2008 e il 2009.

Inoltre, l'applicazione dell'ecodesign al mondo dei pallet ha permesso a Palm di ridurre peso e volume dei propri Greenpallet (a parità, ovviamente, di prestazioni) ed ecoarredi garantendo minori impatti ambientali.

E proprio l'ecodesign è alla base dell'eco-cassetta per il vino "Salco 2005". Una cassetta ecologica per il vino unica nel suo genere. E' stata pensata e realizzata con approccio sistemico, ottimizzando gli scarti di Greenpallet Palm in legno certificato, in modo da cogliere un'occasione virtuosa di riutilizzo dei materiali destinati a un consumo "usa e getta", come spesso viene percepito il packaging. L'eco-cassetta di Salco 2005, dopo essere stata usata per la valorizzazione del vino, diventerà un orto per la cucina di casa, grazie ad un pannolino ecologico EcoWip e ad un sacchetto di salvia e rosmarino posti al suo interno, aprendo una finestra sulla problematica dello smaltimento dei rifiuti (il 35% dei rifiuti urbani è costituito da imballaggi e il 3% da pannolini usa e getta). Un premio per il consumatore che non ha dimenticato la sostenibilità ambientale, nemmeno quando ha dovuto scegliere quale vino offrire ai propri ospiti.


Assoc. Ecofriends- Viadana MN


Ecofriends: imprese per la sostenibilta'

Ecco "Ecofriends": l'anello mancante.

Ecofriends: un caso di studio per Il Ministero dello Sviluppo Economico che promuove la ricerca su

LE RETI D'IMPRESE COME STRUMENTO PRIVILEGIATO

PER LA DIFFUSIONE DI UNA SOSTENIBILITA' DI SISTEMA

Ecofriends: Cittadini e Imprese Amiche dell'Ambiente è un'Associazione che nasce grazie alla ferma volontà di un imprenditore mantovano, Primo Barzoni di Palm Spa, come evoluzione di un network informale di imprese, per contrastare la frammentazione esistente in tema di sostenibilità attraverso la creazione di una filiera responsabile legata alla materia prima Legno. Oggi Ecofriends si presenta all'opinione pubblica con l'obiettivo di allargare lo sguardo anche ad altre filiere e connettere l'impresa al cittadino-consumatore, in un dialogo vero e fondato su trasparenza e partecipazione.

Questo progetto di network è diventato motivo di studio per un gruppo di lavoro formato dal Dott. Matteo Caroli (Coordinatore Scientifico) – Ordinario di Economia e Gestione delle Imprese Internazionali LUISS Guido Carli, dalla Dott.sa Caterina Tantalo – Ph.D. Candidate in Management LUISS Guido Carli e con la collaborazione della Dott.ssa Maria Gentilucci e del Dott. Giovanni Luca Licitra della Luiss Business School.

La crescente attenzione dedicata al fenomeno della Sostenibilità e delle Reti d'Impresa negli ultimi anni ha generato l'esigenza di approfondire tale tematica attraverso lo sviluppo di un percorso di ricerca specifico capace di comprendere se e in che modo la co-operazione tra imprese può rappresentare uno strumento privilegiato per la diffusione di una sostenibilità di sistema.

Da ciò prende spunto tale progetto di ricerca con l'obiettivo di meglio comprendere:

· le logiche e le modalità di funzionamento sottostanti ai "progetti di rete" in cui si

concretizza la trasposizione dell'orientamento sostenibile dei singoli soggetti nell'ambito

di una visione di sistema che coinvolge molteplici realtà aziendali.

· I benefici creati dai progetti svolti in co-operazione con altri soggetti sia rispetto ai

beneficiari del progetto, sia con riferimento alla singola impresa attivamente coinvolta nel

progetto.

· Il profilo di sostenibilità caratterizzante i molteplici attori appartenenti alla filiera,

operanti in essa con diverso ruolo.

· L'intensità del "meccanismo di contaminazione" tra i diversi attori appartenenti al

network e le modalità di trasmissione di questo. Ciò al fine di favorire una migliore

comprensione di come le azioni di ogni singola entità possono influenzare il grado di

responsabilità sociale degli altri attori appartenenti alla rete, e, specularmente, come la

costituzione del network influenza la capacità dei singoli componenti di implementare

sistemi strutturati di sostenibilità.

· Il ruolo e il grado di rilevanza delle politiche pubbliche per lo sviluppo e

l'implementazione di progetti di sostenibilità in co-operazione con altri attori non solo in

termini di tipologia di politiche (strumenti operativi e finanziari) ma anche in ambito di

azione (locale, nazionale, comunitario, internazionale).

Il rapporto di ricerca completo lo si puo' leggere qui...


Assoc. Ecofriends- Viadana MN


Ecopneus: PFU, sistema nazionale gestione di pneumatici fuori uso

Nasce il sistema nazionale di gestione di pneumatici fuori uso (PFU): per l'Italia obiettivo raccolta 100%

In vigore dal 9 giugno il D.M. 82 dell'11 aprile 2011, che attribuisce ai produttori/ importatori di pneumatici la responsabilità della raccolta e recupero di questo prezioso materiale.

Chiari gli obiettivi alla base del provvedimento, in linea con gli indirizzi UE: evitare la dispersione, sviluppare impieghi nuovi ed esistenti del materiale, ottimizzare e rendere efficiente il sistema.

Ecopneus effettuerà raccolta, valorizzazione e monitoraggio dei PFU pari ai quantitativi di immesso nel mercato del ricambio dai principali produttori/importatori in Italia.

Milano, giugno 2011

Il decreto: il via al sistema nazionale di gestione e monitoraggio dei PFU

Obiettivo prioritario per il nostro Paese: intercettare il 100% degli pneumatici che ogni anno arrivano a fine vita in Italia (PFU), eliminando flussi illegali e non controllati di questo prezioso materiale dalle molteplici potenzialità di reimpiego.

Con questo mandato prioritario nasce il sistema per la gestione dei PFU, che vedrà responsabili i produttori/importatori di pneumatici, seguendo una linea già adottata in molti altri Paesi europei, tra cui Spagna, Francia, Portogallo, Svezia e Norvegia. Il principio della "producer responsibility" prevede che ciascuna azienda interessata dalla normativa sia responsabile e garantisca la gestione di PFU per una quota corrispondente a quanto immesso sul mercato nell'anno solare precedente. Tale responsabilità può essere assolta direttamente dalla aziende o attraverso "strutture associate".

E' partito, quindi, l'avvio di tutte le procedure e gli adempimenti organizzativi, tra cui la dichiarazione presso il Ministero dell'Ambiente da parte delle aziende dei propri quantitativi di immesso sul mercato ed eventuale dichiarazione di adesione a "strutture associate";

tra 90 giorni si entrerà nella fase gestionale vera e propria e sarà avviato il ritiro gratuito dei PFU presso oltre 30.000 tra gommisti, autofficine, sedi di flotte di veicoli su tutto il territorio nazionale e il successivo invio agli impianti di trattamento e/o di valorizzazione.

Chiari ed impegnativi gli obiettivi di raccolta che i produttori/importatori dovranno raggiungere in breve tempo:

  • entro il 2011: 25% di recupero rispetto al quantitativo immesso nel 2010
  • entro il 2012: 80% di recupero rispetto al quantitativo immesso nell'anno solare precedente
  • dal 2013: 100% di recupero rispetto al quantitativo immesso nell'anno solare precedente

La situazione oggi

Ogni anno in Italia arrivano a fine vita circa 380.000 tonnellate di pneumatici: si tratta di materiale che non può essere inviato a ricostruzione e che è senza altra possibilità di reimpiego tal quale, proveniente principalmente dal settore del ricambio ed in parte da demolizione di veicoli a fine vita.

Fino ad oggi circa il 20% di questi PFU veniva raccolto ed avviato ad impianti per il recupero del materiale, circa il 50% finalizzato a recupero energetico e il 25% si immetteva in circuiti non controllati, facendo sì che se ne perdessero le tracce.

In Italia sono circa 50 le aziende che trattano, con diverse modalità e caratteristiche, i PFU e alcune centinaia i trasportatori autorizzati operanti; sono invece poche ancora le aziende che lo utilizzano in nuovi impieghi, per esempio nella realizzazione di arredi urbani, edilizia, pavimentazioni stradali.

Il ruolo di Ecopneus

Ecopneus è la società consortile per azioni costituita ad inizio 2009 dalle principali aziende produttrici o importatrici di pneumatici in Italia: Bridgestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni, Michelin, Pirelli. Rappresentando oltre l'80% del mercato nazionale di pneumatici, di fatto Ecopneus costituisce il principale interlocutore e responsabile dello sviluppo e gestione di un sistema che dovrà garantire raccolta, recupero e monitoraggio dei PFU su tutto il territorio nazionale.

Il primo passo sarà quello di selezionare con appropriati criteri di qualità, efficienza, affidabilità e sostenibilità economica gli operatori (per logistica ed impianti), attraverso confronti e verifiche improntati alla massima trasparenza e con l'obiettivo di selezionare le professionalità migliori a copertura di tutto il territorio nazionale.

"Ecopneus è pronto ad affrontare, con tutti gli operatori coinvolti, questa nuova sfida per la tutela ambientale nel nostro Paese – ha dichiarato il Direttore Generale, Giovanni Corbetta; soprattutto, siamo orgogliosi di partecipare all'avvio di un percorso di sviluppo delle applicazioni del PFU che può diventare materia "prima-seconda" dalle caratteristiche eccellenti, per esempio, per la realizzazione di manti stradali e che, invece, ha ancora troppa poca attenzione e poco spazio in Italia.

Plaudiamo, quindi, agli sforzi del Ministero dell'Ambiente, che hanno reso possibile la pubblicazione del Decreto, consentendo all'Italia di allinearsi alle più avanzate esperienze internazionali, grazie a professionalità e competenze già oggi sviluppate e operanti nel nostro Paese e che attendono valorizzazione e nuove occasioni di sviluppo".

giovedì 23 giugno 2011

Monza. Flash Habitat Clima

A Monza l'estate 2011 si conclude con la festa per la sostenibilità nell'abitare

Dal 17 al 19 settembre prenderà il via la VI edizione di Habitat Clima, una mostra-convegno che mette in festa il tema della sostenibilità "dalla costruzione all'arredo".

L'evento sarà realizzato in concomitanza con la 66° edizione della MIA, la Mostra Internazionale dell'Arredamento, vedendo quindi come loco la sede della Confartigianato di Monza, in Viale Stucchi 64.

Organizzata dalla giovane e dinamica realtà di Eco-network e dall'Ente Mostre di Monza, la manifestazione si presenta assolutamente innovativa e stimolante, nel tentativo di creare qualcosa che sia più vicino a una "festa per la sostenibilità" dello spazio abitativo.

Attraverso una ricca proposta di eventi, la volontà è quella di stimolare contemporaneamente la cooperazione tra le diverse facce del mondo imprenditoriale nel campo dell'edilizia o dell'arredamento, di cui saranno messi in mostra i prodotti e i servizi eco-compatibili, oltre al rapporto tra i diversi pubblici, dal professionista al consumatore, con il tema dela sostenibilità nell'abitare.

Tra le diverse proposte che assumono particolare interesse vi sono le installazioni degli architetti Villa e Sallemi, "Il condominio sostenibile" e "La casa del colore", e il concorso indetto da Eco-network "Progetta la casa divisibile", in cui sarà premiato uno tra i progetti di case strutturalmente flessibili e mutabili, realizzati da giovani architetti e ingegneri.

Punto centrale della VI edizione di Habitat Clima rimane la serie di convegni proposti parallelamente agli altri eventi: tra questi spiccano la tavola rotonda sul tema "Il nuovo amministratore per un territorio sostenibile", organizzato con l'Anaci di Monza e Brianza, oltre al dibattito "Pensare a una casa divisibile: una proposta per il mondo familiare che cambia", pensato con l'associazione Papà Separati Lombardia Onlus.

Infine, dopo il successo dell'anno scorso, durante la manifestazione si terrà l'assegnazione del Premio Sostenibilità Ambientale di Monza e Brianza, giunto alla seconda edizione, con il quale verrà riconosciuto l'impegno a favore della sostenibilità ambientale di una personalità del territorio.

mercoledì 22 giugno 2011

Energia: Accordo Confindustria-ENEA su efficienza energetica e rinnovabili

Energia: Accordo Confindustria-ENEA su efficienza energetica e rinnovabili


Marcegaglia: dopo no a nucleare serve piano energetico vero

Lelli: accelerare i processi di innovazione tecnologica per competere



Roma, 22 giugno 2011 - Analizzare i possibili scenari energetici futuri, individuare le opportunità di crescita e sostenibilità ambientale, supportare le imprese nella ricerca tecnologica per ottimizzare i processi riducendo le emissioni e migliorando l'efficienza energetica: questi gli obiettivi dell'accordo di collaborazione siglato oggi dalla Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e dal Commissario dell'Enea Giovanni Lelli.

"Questo accordo operativo - ha commentato Emma Marcegaglia - arriva in un momento delicato. Dopo il referendum che ha sancito l'uscita dal nucleare e con il rafforzamento delle richieste dell'Unione europea di tagliare le emissioni di gas serra, dobbiamo guardare avanti. Siamo convinti che al nostro paese serva un mix diversificato di fonti che includa il gas, che diventerà sempre più strategico, le rinnovabili e l'efficienza energetica. La sostenibilità ambientale può diventare un'occasione di sviluppo che le nostre imprese sono pronte a cogliere, ma serve un politica energetica razionale che non alimenti squilibri e speculazioni che ricadrebbero sul sistema produttivo. L'alto costo dell'energia è un fardello che pesa sui cittadini e sulle imprese: in una fase di crisi e di rincaro delle materie prime, questa situazione rischia di frenare la nostra competitività e di paralizzarci ulteriormente. È necessario un piano energetico vero, che garantisca stabilità al quadro normativo e fissi obiettivi di medio-lungo periodo. È essenziale sostenere l'attività di ricerca e di innovazione e promuovere buone pratiche che riducano i consumi energetici. Dobbiamo abbandonare l'approccio congiunturale dei provvedimenti "una tantum" degli ultimi anni per evitare che la sfida ambientale europea si trasformi in un salasso per le imprese. Occorre affrontare seriamente e laicamente - ha concluso la Marcegaglia - un dibattito che è fermo ormai da troppo tempo".



L'ing. Giovanni Lelli, Commissario dell'ENEA, ha evidenziato: "Il Piano operativo che firmiamo oggi sancisce la volontà comune di rendere più organico il rapporto tra l'Agenzia ENEA e Confindustria, al fine di accelerare i processi di innovazione che accrescono il livello tecnologico e la competitività del sistema industriale nazionale." "L'ENEA mette così a disposizione delle associate di Confindustria servizi avanzati di consulenza e supporto tecnico nel settore dell'efficienza energetica, delle fonti rinnovabili e dell'innovazione tecnologica, proponendo anche accordi per l'utilizzo dei suoi brevetti e di laboratori congiunti per la realizzazione di progetti innovativi."

N.B. Dal portale di Confindustria è possibile accedere alla sezione "Servizi alle imprese" del sito ENEA, dove sono disponibili informazioni dettagliate e i referenti di contatto dell'ampia gamma dei servizi offerti, principalmente afferenti all'efficienza energetica, alle fonti rinnovabili e all'innovazione tecnologica.

Per ulteriori informazioni consultate http://www.enea.it/it/servizi/servizi-alle-imprese-1


martedì 21 giugno 2011

Protocollo ITACA. Certificazione di sostenibilita' ambientale degli edifici (Roma, 24/06/2011)


Protocollo ITACA - La certificazione di sostenibilità ambientale degli edifici

Convegno organizzato da Kyoto Club, in collaborazione con iiSBE Italia, AICEn, ESIT e con il patrocinio del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e della Regione Lazio.

Città dell'AltraEconomia (Sala "Renato Biagetti")
Largo Dino Frisullo - Lungotevere Testaccio, Roma

Venerdì 24 giugno 2011
(orario: 9,30-13,00)

La partecipazione al convegno è gratuita, è necessaria la registrazione.

Maggiori informazioni e registrazione.



Lotta biologica su fiori. Relazione tecnica

Relazione tecnica Diffusione Lotta Biologica su fiori

Periodo iniziale da febbraio a maggio 2010

Introduzione

Il progetto "Diffusione Lotta Biologica su Floricole" coinvolge, in questa primissima fase, due attori principali: il Con.Flo.Mer. e un primo pool di 8 aziende agricole che, in questa fase, saranno tutte aziende produttrici di fiore reciso di rosa.

1-Descrizione delle Aziende:

Nappa Salvatore

l'azienda è sita sul suolo del Comune di Mariglianella (NA) della frazione Spiniello, è l'unica a non adottare il fuorisuolo tra quelle scelte. La serra ha una dimensione totale di 5400 mq dei quali 2500 saranno oggetto di studio. Questi equamente divisi tra le seguenti varietà:

Varietà Superficie (m2) Età (anni,mesi)
Vendela 500 5
Leandro 500 5
Suela 500 5
Prima Donna 500 3
Boheme 500 2

L'irrigazione viene effettuata attraverso il sistema "a goccia"e i concimi vengono somministrati mediante la fertirrigazione. Le dimensioni della serra sono 60 x 90, su quest'ultimo lato vi è un'apertura di 1,1 metri, oltre all'apertura al colmo. Il titolare, pur avvalendosi della collaborazione di OTD, svolge personalmente tutte le operazioni più delicate (trattamenti, preparazione delle vasche per la concimazione, ec.). Ha cominciato ad utilizzare gli insetti per la difesa integrata quattro anni fa.

La Rocca Gennaro

L'azienda è sita sul suolo del Comune di Castello di Cisterna (NA), tutta in fuorisuolo. La struttura è tipo tunnel con copertura in plastica. La serra ha una dimensione totale di 2520 m2 (120 * 21). Questi divisi tra le seguenti varietà:

Varietà Superficie (m2) Età (anni,mesi)
Tropical 400 4
Review 400 5
Stella polare 400 2
Jupiter 400 4
Red France 800 5

L'irrigazione viene effettuata attraverso il sistema "a goccia"e i concimi vengono somministrati mediante la fertirrigazione, il substrato utilizzato è il lapillo. Le dimensioni della serra sono (m x m) 120 x 21, sui lati, soluzione piuttosto inusuale, non sono presenti le classiche aperture per avvolgimento delegando il ricambio d'aria esclusivamente all'apertura al colmo. Il titolare, pur avvalendosi della collaborazione di OTD, svolge personalmente tutte le operazioni più delicate (trattamenti, preparazione delle vasche per la concimazione ecc.). Ha cominciato ad utilizzare gli insetti per la difesa integrata circa cinque anni fa, dopodiché ha interrotto a Gennaio 2008.

Serre Sperimentali "De Cillis" gestite dal ConFloMer

Situate nel quartiere Ponticelli del Comune di Napoli, zona storica di produzione delle Rose. La struttura è in metallo con copertura in vetro. La serra ha una dimensione totale di 2000 mq. Questi divisi tra le seguenti varietà:

Purple Power, Girlie Folies, Eudora, SR05/631, Autumn Breeze, Sudoku, Sultana, Prestige, Ocean Song, Miss Paris, Lovely red, SR 05/639, Sweetness, Star Red, Incenso, Topaz, Sun Remo, Stella, Sourire, Ritz.

Il gran numero di varietà si spiega data la natura della struttura: essendo un centro sperimentale la priorità è saggiare il maggior numero di varietà, sia come qualità e quantità prodotte, sia per quanto concerne la sensibilità ai vari patogeni. Le rose prodotte vengono regolarmente vendute al mercato all'ingrosso, questo per saggiare la risposta del mercato alle varie tipologie introdotte. Ognuna viene coltivata sia su lapillo che su perlite, i due substrati utilizzati per la coltivazione di questo diffusissimo fiore.

L'irrigazione viene effettuata attraverso il sistema "a goccia"e i concimi vengono somministrati mediante la fertirrigazione. Non sono presenti le classiche aperture per avvolgimento in quanto è adottato il sistema di raffreddamento/umidificazione denominato "cooling", presenti invece le aperture al colmo. Il Con.Flo.Mer., in questo caso, fa da incubatore per le numerose tecniche che dopo brevissimo tempo (a volte durante il primo anno di saggio) vengono trasferite nelle aziende dagli stessi agricoltori. Vi si utilizzano gli insetti per la difesa integrata da circa sei anni, in pratica la prima struttura in Europa che utilizza solo Fitoseidi per combattere il Tetranicus.


Ascione Emilio

L'azienda è sita sul suolo del Comune di Barra nella immediata periferia di Napoli, tutta in fuorisuolo. La struttura è tipo tunnel con copertura in plastica. La serra ha una dimensione totale di 2850 mq (57*50). Questi divisi tra le seguenti varietà:

Varietà Superficie (m2) Età (anni,mesi)
Magnum 225 2
Eutopia 225 0,2
Gran Galà 1050 3
Gran Galà 450 0,5
Gran Galà 450 7
Enni 225 0,2
Vendela 225 0,2

L'irrigazione viene effettuata attraverso il sistema "a goccia"e i concimi vengono somministrati mediante la fertirrigazione, il substrato utilizzato è il lapillo. Le dimensioni della serra sono (m x m) 57 x 50, sui lati sono presenti le classiche aperture per avvolgimento con un massimo di 1 metro lungo il lato da 57, oltre all'apertura al colmo. Il titolare, pur avvalendosi della collaborazione di OTD, svolge personalmente tutte le operazioni più delicate (trattamenti, preparazione delle vasche per la concimazione ecc.). Tra le aziende pioniere, ha cominciato ad utilizzare gli insetti per la difesa integrata circa cinque anni fa, in parallelo al progetto "Con.Flo.Mer.".

Del Gaudio Enrico

L'azienda è sita sul suolo del Comune di Pompei, tutta in fuorisuolo. La struttura è tipo tunnel con copertura in plastica. La serra ha una dimensione totale di 3000 mq. Questi divisi tra le seguenti varietà:

Varietà Superficie (m2) Età (anni,mesi)
Better Time 176 3
Talea 176 3
Bianca 88 1
Avalanche 88 2
Incanto 352 1
Aqua 176 1
Milva 352 2
Vendela 705 5
Canaline vuote 880 0

L'irrigazione viene effettuata attraverso il sistema "a goccia"e i concimi vengono somministrati mediante la fertirrigazione, il substrato utilizzato è il lapillo. Sui lati sono presenti le classiche aperture per avvolgimento con un massimo di 80 cm di apertura, oltre all'apertura tipo "ali di gabbiano". Il titolare, pur avvalendosi della collaborazione di OTD, svolge personalmente tutte le operazioni più delicate (trattamenti, preparazione

delle vasche per la concimazione ecc.). Per il titolare è il primo incontro con la lotta integrata. (persona con forti problemi di allergia ai prodotti chimici).

Del Gaudio Giovanni (Iodice Maria).

L'azienda è sita sul suolo del Comune di Pompei, tutta in fuorisuolo. La struttura è tipo tunnel con copertura in plastica. La serra ha una dimensione totale di 500 mq. Questi divisi tra le seguenti varietà:

Varietà Superficie (m2) Età (anni, mesi)
Nobles 333 0,5
Jupiter 166 0,5

L'irrigazione viene effettuata attraverso il sistema "a goccia"e i concimi vengono somministrati mediante la fertirrigazione, il substrato utilizzato è il lapillo. Sui lati sono presenti le classiche aperture per avvolgimento con un massimo di 100 cm di apertura, oltre all'apertura al colmo. E' inoltre munita di Cooling e sistema di ombreggiamento "Svenson". Il titolare, pur avvalendosi della collaborazione di OTD, svolge personalmente tutte le operazioni più delicate (trattamenti, preparazione delle vasche per la concimazione ecc.). Il titolare, dopo aver adottato la tecnica per quattro mesi circa (un tempo molto breve per una tecnica che da i suoi frutti migliori dal secondo anno) cinque anni fa, era tornato al chimico. Il suo può essere considerato il primo incontro con questa tecnica.

Coppola Ferdinando

L'azienda è sita sul suolo del Comune di Eboli, tutta in fuorisuolo. La struttura è tipo tunnel con copertura in plastica. La serra ha una dimensione totale di 2000 mq tutti con una varietà rossa molto diffusa, la Miss Paris.

Varietà Superficie Età (anni,mesi)
Miss Paris 2000 2000

L'irrigazione viene effettuata attraverso il sistema "a goccia"e i concimi vengono somministrati mediante la fertirrigazione, il substrato utilizzato è il lapillo. Sui lati sono presenti le classiche aperture per avvolgimento con un massimo di 120 cm di apertura, oltre all'apertura tipo "ali di gabbiano". Tutte le operazioni colturali, ad esclusione della preparazione delle vasche per la concimazione, vengono eseguite da operai. Il titolare, dopo aver adottato la tecnica per tre mesi circa (un tempo molto breve per una tecnica che da i suoi frutti migliori dal secondo anno) cinque anni fa, era tornato al chimico. Il suo può essere considerato il primo incontro con questa tecnica.

Annunziata Ciro

L'azienda è sita sul suolo del Comune di Eboli, tutta in fuorisuolo. La struttura è tipo tunnel con copertura in plastica. La serra ha una dimensione totale di 2000 mq tutti con una varietà rossa molto diffusa, la Miss Paris.

Varietà Superficie Età (anni,mesi)
Miss Paris 2000 2000

L'irrigazione viene effettuata attraverso il sistema "a goccia"e i concimi vengono somministrati mediante la fertirrigazione, il substrato utilizzato è il lapillo. Le dimensioni sono 72 m di lunghezza per il lato con le aperture ad avvolgimento 32 m di lunghezza sul lato campata, presente anche l'apertura al colmo. Il titolare, pur avvalendosi della collaborazione di OTD, svolge personalmente tutte le operazioni più delicate (trattamenti, preparazione delle vasche per la concimazioni ecc.). Ha cominciato ad utilizzare gli insetti per la difesa integrata circa tre anni fa.

Criteri di scelta

Dopo aver descritto per sommi capi le aziende coinvolte è doveroso dare alcune delucidazioni sui criteri di scelta delle aziende. Il primo criterio è stato dettato da motivazioni di natura geografica. Originariamente la stragrande maggioranza delle aziende floricole che producono rose da mazzetteria si concentravano nella periferia del capoluogo campano e i particolare nel quartiere di Ponticelli e nei comuni di Barra, San Giovanni, Volla. Parallelamente nelle zone floricole dell'agro Nocerino-Sarnese, tradizionalmente rivolte più alla produzione di bulbose (iris, gladiolo, ranuncolo) svariati produttori anche di discreta importanza hanno visto nella rosa la loro cultivar d'elezione. Nella zona del Napoletano, a causa della diminuzione degli spazi disponibili per l'agricoltura e il conseguente incremento dei prezzi dei terreni agricoli, si è assistito ad una "emigrazione" dei produttori verso zone in cui il prezzo per mq dei terreni e la disponibilità rendesero molto più appetibile la costruzione di nuovi impianti serricoli. Sono nate così nuove aziende in due zone produttive: la pianura Acerrano-Nolana e la Piana del Sele. Le otto aziende rappresentano queste quattro zone produttive.

Il secondo criterio di scelta è stato dettato dallo stato di avanzamento della lotta integrata. Dal punto di vista tecnico questa tipologia di intervento dà i primi risultati a circa due mesi dal primo lancio; dal punto di vista economico il vantaggio è evidente dal secondo anno di coltivazione. Sono quindi presenti aziende già "a regime" (Con.Flo.Mer., Ascione Emilio, Nappa, Annunziata), aziende che avevano interrotto dopo due anni proficui (La Rocca), aziende che qualche anno fa, a un primo impatto, si erano mostrate "non favorevoli" (Iodice, Coppola) che aziende al primo contatto con questa tecnica (Del Gaudio).

Evoluzione fitosanitaria

Di seguito verranno descritte le condizioni di partenza, la cronologia dei trattamenti e dei lanci e l'evoluzione delle condizioni fitosanitarie.

Aziende della piana Acerrano-Nolana

Nappa Salvatore

In quest'azienda, l'unica che non si avvale di fuorisuolo, la Lotta integrata è stata avviata quattro anni fa e l'azienda, a inizio sperimentazione, già si avvantaggiava dei benefici di una popolazione di Phytoseius p. Insediata. E' inoltre doveroso ricordare che le Rose in piena terra costituiscono un ambiente molto più favorevole per il predatore rispetto al fuorisuolo: ritmi vegetativi meno serrati, una maggiore umidità generale e la funzione di "volano" climatico svolta dal terreno. Inoltre la fitta vegetazione favorisce sicuramente la diffusione del predatore. Stranamente, a differenza del "vicino" La Rocca, e pur essendo una struttura più aperta, anch'essa posta in una zona orticola, l'azienda non ha mai subito attacchi di Frankliniella di rilevanza economica tale da giustificare un trattamento dedicato.

Trattamenti antecedenti la prima visita:

Data Prodotto Bersaglio
25/02/10 Metthaumittel + zolfo Oidio
11/03/10 Metthaumittel + zolfo Oidio

Com'è possibile intuire la serra subirà attacchi di Oidio in questo periodo e come vedremo, fino a inizio Maggio. Sono presenti attacchi di Tetranicus sulla varietà "prima donna", all'inizio blandi (pochi parassiti per foglia, ovature consistenti assenti) e diffusi su un 10% della vegetazione, ma in modo uniforme su tutta la superficie da questa occupata. L'unico lancio effettuato ha visto l'utilizzo di una modica quantità di Phytoseius (2000 individui) solo su questa varietà. Al 2 Aprile l'attacco, osservando i sintomi fogliari, si presentava raddoppiato per intensità e diffusione, ma ad un esame più attento delle foglie è stato possibile constatare, oltre ad una drastica diminuzione del numero totale di fitofagi, una presenza di predatore più che sufficiente a contrastare la presenza di quelli rimasti. Già all' 8/4 la "prima donna" si presentava libera da ragno rosso.

23/04

Il malfunzionamento dell'ultimo metro di ala gocciante di n° 3 filari di rose, sulla varietà Suelo, ha favorito lo sviluppo di tre focolai di 3-4 piante. La ridotta dimensione di tali (1 metro lineare di fila circa ognuno) e la forte presenza di Fitoseide ha spinto l'agricoltore a non intervenire neanche localmente con un acaricida, semplicemente ha "lavato" i focolai con acqua ogni due giorni per contrastare l'avanzata del ragnetto e distruggerne le ragnatele, salvaguardando il gran numero di predatori sviluppati.

La Rocca Gennaro

Una delle aziende con la "storia fitopatologica" più interessante. Ha cominciato ad utilizzare gli insetti per la difesa integrata circa cinque anni fa, nella stessa serra oggi interessata dalla sperimentazione, dopodiché ha interrotto a Gennaio 2008. Da Giugno 2008 a Marzo 2010 la serra "integrata" è stata trattata come le altre serre aziendali, utilizzando cioè tutti i prodotti chimici consentiti, di seguito i soli trattamenti di Marzo2010 antecedenti la prima visita tecnica (25/03):

Data Prodotto Bersaglio
01/03/10 Olio vegetale emulsionato Aleurodidi, spore oidio
02/03/10 Rovral Botrite
05/03/10 Floramide Ragno rosso
10/03/10 Vertimec + Olio vegetale Ragno rosso
18/03/10 Ridomil + Forum Peronospora
20/03/10 Floramide Ragno rosso

Ai primi focolai (4-5 su Tropical e Jupiter)è stato interessante notare che, nonostante gli acaricidi (tre trattamenti nel solo mese di Marzo!) e l'assenza di lanci dalla primavera 2007, c'era del Fitoseide più che sufficiente a controllare il danno in atto. Dopo due visite i focolai su queste due varietà erano stati completamente debellati, sulle restanti cultivar altri ne erano comparsi ma su tutti vi era una presenza di fitoseide (ovviamente indigeno) tale da scongiurare lanci integrativi o trattamenti. Altro aspetto degno di nota è l'inoculo spontaneo sulla varietà Stella Polare: questa nel 2007 non era stata ancora impiantata ma, probabilmente, sia la presenza nelle canaline di uova e fitoseidi che gli esemplari portati dal passaggio degli operatori tra le piante, hanno fornito un mezzo di difesa efficace, pulito e, cosa no da poco, gratuito. E' evidente che, in un ambiente favorevole (sia per la rosa che per il predatore) due anni di trattamenti non sono riusciti né a debellare né a ridurre sensibilmente la presenza di un predatore ben insediato. Dal 15/04 l'azienda, soprattutto sulla Jupiter, ha subito un attacco di Mosca Bianca (Trialeurodes vaporariorum). L'attacco è stato tenuto sotto controllo con Teppeki (un trattamento) e oli vegetali emulsionati (due trattamenti). Quest'ultimo prodotto, unitamente all'azione del riscaldamento (utilizzato per portare a maturazione le rose rosse per la Festa della Mamma) ha causato un leggero danno (margini dei petali esterni ripiegati ma non necrotici) sulla Red France.

Ascione Emilio

Uno dei pionieri della lotta integrata su Rosa, ha apportato continui aggiustamenti sulla coltivazione nel corso degli anni (ad esempio quest'anno, oltre all'aspersione dall'alto, ha aggiunto un sistema di ugelli al centro della canalina, in modo da poter dare acqua anche nelle ore più calde della giornata). Alla prima visita l'unica problematica presente in azienda è un leggero attacco di Oidio su Eutopia, controllato da un incremento del tempo di utilizzo dei solforatori (da tre a quattro ore per notte) e piccoli focolai su Gran Galà, efficacemente tamponati con il lancio di 5000 fitoseidi (6/mq). Il lancio di circa 20 fitoseidi/mq è stato effettuato su Vendela e Enni, varietà da poco trapiantate, le uniche a presentare problemi di Frankliniella o.. Sempre ad inizio Aprile l'agricoltore ha scelto di effettuare un lancio doppio rispetto al normale utilizzo (100/mq) di Amblyseyus, predatore di tripidi.

Iodice Maria

L'azienda, data l'esperienza non positiva di cinque anni fa, ha scelto di optare per il sistema integrato in una piccola (ma ben attrezzata) serra di 500 mq. Durante il mese di Marzo gli unici trattamenti effettuati hanno riguardato Peronospora (Ridomil e Botrite) e Oidio (Melthaumittel). Le piante, piccole ma con una vegetazione fitta, hanno favorito l'azione del predatore anche se la zona, molto ventilata, ha incentivato la comparsa di ragnetto lungo l'apertura ad Ovest, sulla varietà Nobles. In questa occasione (10/05), per velocizzare l'opera del Fitoseide, l'imprenditrice ha effettuato un trattamento con oli vegetali emulsionati. Lo stesso trattamento, ma attivato con abamectina (Vertimec), è stato eseguito sulle serre convenzionali. La cosa interessante è che nella serra "integrata si è avuta una mortalità del 25% (quasi tutti ragnetti di 2° e 3° età), nelle altre serre, nonostante l'addizione del Vertimec, la mortalità non ha raggiunto il 5%. In seguito ai risultati ottenuti l'imprenditrice ha scelto di iniziare i lanci su una nuova serra, di circa 2000 metri quadri. Nonostante il tecnico Con.Flo.Mer. le abbia elencato i rischi di un inizio tardivo su piante grandi (3-4 anni) l'imprenditrice ha insistito per continuare.

Questa nuova situazione produttiva sarà oggetto di studio e verrà integrata nell'attuale lavoro.

Del Gaudio Enrico

Per il titolare è il primo incontro con la lotta integrata, per il tecnico ConFloMer questa era la situazione più a rischio per la riuscita della lotta integrata. Buona parte della serra è infatti ocupata da Vendela grandi, con foglie sporcate da residui di zolfo (per l'oidio) e rameici (per la peronospora), ma il fattore che presentava più preoccupazione era la forte presenza di ragnetto già da Marzo: sia su Vendela, con una diffusione pressocchè

totale di media intensità, che sulle piante più piccole, in particolare su Bianca, Avalanche e Aqua. E' stato effettuato, tre giorni prima del lancio, un primo trattamento di "azzeramento" (vertimec + floramide), questo per impedire che il predatore parta già in netto svantaggio rispetto al fitofago. In realtà l'azzeramento aspettato si è rivelato una mera riduzione del 40% della carica di Tetranicus. Nonostante lo stato delle rose, il

predatore ha iniziato da subito a diffondersi, aiutato da bagnature mattutine (1-2 minuti di accensione dell'impianto a pioggia) e, nei focolai più preoccupanti, da bagnature localizzate realizzte con una semplice pompa, senza vaporizzare l'acqua. Sulle varietà più voluminose (Vendela, Better Time, Talea) nell'arco di tre settimane (20/03 – 8/04) sono stati lanciati circa sessanta predatori/mq, trenta/quaranta su tutte le altre (a seconda del grado di infestazione). Solo alla quinta settimana la situazione si mostrava tranquillizzante: pochi i ragnetti rimasti, fitoseide diffuso e in sovrannumero rispetto alla preda. I lanci sono stat accompagnati da trattamenti settimanali di zolfo bagnabile (oidio) e oli vegetali emulsionati, oltre a due trattamenti effettuati con Ridomil (metalaxil) per la peronospora. Danni economici diretti rilevanti (danni sugli steli da recidere) non se ne sono avuti, anche il danno sul "polmone", pur essendo evidente, rientrerà nell'arco di una trentina di giorni. Interessante anche notare, nonostante il clima secco) l' impossibilità a rilevare la presenza di Frankliniella.

Coppola Ferdinando

Anche quest'azienda non ha avuto un'esperienza positiva cinque anni fa. Nonostante questo, data la forte onerosità dei trattamenti chimici e il prezzo, in termini di vigore vegetativo, pagato dalle piante, l'hanno spinto ad aderire al progetto. I trattamenti invernali con Acarstin hanno avuto la loro efficacia: l'azienda si presenta, alla prima visita, scevra da qualsiasi presenza di fitofagi, oltre ad essere libera anche da infestazioni fungine. Tutte le operazioni colturali, ad esclusione della preparazione delle vasche per la concimazione, vengono eseguite da operai. Questo aspetto ha spinto il tecnico a spendere un po' di tempo in più sull'"addestramento" dei due operai all'utilizzo e al monitoraggio degli insetti utili. Dopo i primi due lanci (40 fitoseidi/m2 al 13/04) in assenza di ragnetto, si sono avute tre settimane senza la comparsa di alcun patogeno. Il primo, intenso focolaio è comparso ai primissimi giorni di Maggio, e verso il 7 appariva già sotto controllo, con una presenza di fitoseide più che sufficiente. Tra il 20/04 e il 15/05 si è verificato un forte attacco di oidio, anche in questo caso il prodotto utilizzato è stato il Melthaumittel, purtroppo con risultati non proprio eclatanti e con una certo "indurimento" (sensazione di secchezza al tatto delle foglie, aspetto opaco) della vegetazione.

http://www.sito.regione.campania.it/agricoltura/meteo/meteo.htm

Rose: ecco le nuove varietà del 2011. Presentazione risultati giovedì 23 giugno ore 17,00

Rose: ecco le nuove varietà del 2011

giovedì 23 giugno ore 17,00

Mercato dei Fiori, sala Capri – Ercolano (Napoli)

Sarà la rosa la protagonista indiscussa dell'incontro tra floricoltori di giovedì 23 giugno al Mercato dei Fiori di Ercolano (sala Capri), in provincia di Napoli. O meglio, le rose, visto che al mondo ne esistono più di 170 specie e di 2mila varietà. Bianche, gialle, rosse, rosa pallido: non c'è che l'imbarazzo della scelta per il colore, ma anche per il profumo, del fiore più amato dalle donne. E ogni anno le aziende ibridatrici sperimentano sempre nuove varietà che gradualmente conquistano importanti fette di mercato. Per i coltivatori dunque, è fondamentale conoscere in anticipo le novità del settore per sottoporle ai gusti della propria clientela, specie quella più esigente.

"Ecco perché abbiamo deciso di offrire agli operatori del settore un ciclo di incontri tematici su singole varietà floreali – spiega Salvatore Colonna presidente Conflomer (Consorzio per lo sviluppo della Floricoltura nel Meridione) abbiamo iniziato il 17 marzo scorso parlando di anemoni, fresie e ranuncoli insieme a Biancheri Creations, Comptoir Paulinois, Michele Schettino e Van den Bos, mentre il 23 giugno ospiteremo le più importanti aziende ibridatrici sul mercato europeo Bartels Roses, Meilland, Nirp international, Schreurs, Vivai Villatella Rosen Tantau Italia, che presenteranno le nuove varietà di rose".

La giornata prevede l'esposizione dei fiori (ore 17), a cui seguirà un seminario tecnico (ore 18) sulla lotta biologica e integrata ai parassiti delle rose coltivate in serra e, infine, la serata si chiuderà con una pizza offerta a tutti i presenti. Le rose resteranno in esposizione anche nei giorni successivi.

"Con questo ciclo di incontri – spiega Piergiovanni Navarro, direttore di Flora, il salone internazionale della floricultura - il Mercato dei Fiori di Ercolano, gestito dalla Cooperativa Masaniello, diventa sempre più punto di riferimento per tutti gli operatori del settore e naturale luogo di confronto sulle ultime novità e approfondimento sull'andamento del mercato".

"Nell'incontro sulla rosa, infatti, – prosegue Colonna – presenteremo anche un importante studio per ridurre l'uso dei pesticidi in agricoltura, così come ci chiede una direttiva quadro dell'Unione europea che diventerà operativa nel 2014. Risultati ottenuti applicando tecniche di lotta integrata (anziché chimica con l'uso di fitofarmaci) ai parassiti delle piante presso alcune aziende collegate al Conflomer che, nell'ambito dei programmi di sviluppo in floricoltura della Regione Campania, da anni collauda e diffonde applicazioni di lotta biologica nelle coltivazioni floricole. I risultati che siamo riusciti a raggiungere nei tre centri florovivaistici di Ponticelli (Napoli), Eboli e Salerno sono davvero sorprendenti: nella coltivazione della rosa, ad esempio, l'utilizzo di insetti predatori per i principali parassiti (ragnetto rosso, mosca bianca e tripide) ci ha consentito di avere terreni meno inquinati (7 volte in meno la presenza di pesticidi per ettaro) e migliori condizioni di salute per i lavoratori che operano nelle serre".

I prossimi incontri tematici saranno dedicati alle bulbose, ai crisantemi e ai garofani.

Info su www.mercatofiori.it oppure allo 081.7322950.

Ufficio stampa

Luisa Maradei

luisamaradei@libero.it

Fiori campani, ridurre uso di pesticidi

Fiori campani, ridurre l'uso di pesticidi

Gli esperti: terreni 7 volte meno inquinati con la lotta biologica ai parassiti

Presentazione dei risultati giovedì 23 giugno ore 17,00

Mercato dei Fiori - Ercolano (Napoli)

Ridurre l'uso dei pesticidi in agricoltura si può. Lo hanno dimostrato gli esperti del Conflomer (Consorzio per lo sviluppo della floricoltura nel Meridione) che giovedì 23 giugno (ore 17,00, Mercato dei fiori di Ercolano) presenteranno i risultati di uno studio sulla lotta biologica ai parassiti delle rose. "I risultati che siamo riusciti a raggiungere nei tre centri florovivaistici di Ponticelli (Napoli), Eboli e Salerno sono davvero sorprendenti - spiega Salvatore Colonna, presidente Conflomer - l'utilizzo di insetti predatori per i principali parassiti della rosa, ad esempio (ragnetto rosso, mosca bianca e tripide) ci ha consentito di ridurre l'inquinamento dei terreni (7 volte in meno la presenza di pesticidi per ettaro) e di offrire migliori condizioni di salute ai lavoratori".

Del resto la lotta chimica nelle aziende florovivaistiche ha raggiunto livelli ormai insostenibili, sia dal punto di vista ambientale sia per la salute degli operatori che spesso lavorano nel chiuso delle serre. Ed è per questo che l'Unione europea, con la direttiva n. 128 del 21 ottobre 2009, ha imposto ai Paesi membri di ridurre entro il 2014 l'uso di pesticidi in agricoltura, nel rispetto dell'ambiente e della salute umana. Il Conflomer, grazie a un protocollo d'intesa con la Regione Campania nell'ambito dei programmi di sviluppo in floricoltura, da anni collauda e diffonde applicazioni di lotta biologica nelle aziende floricole. "Dal 2008 confrontiamo l'attività di lotta biologica ai parassiti sulle rose nel nostro centro florovivaistico di Ponticelli (Napoli) con quella chimica messa in atto da un'azienda di tipo tradizionale - spiega Colonna - Risultati? Noi abbiamo impiegato solo 8 chilogrammi di pesticidi su una superficie di 2mila metri quadrati, l'azienda tradizionale ne ha usati ben 56 (sette volte di più!) su un'area di pari dimensioni".

Lo studio dimostra che la lotta chimica ai parassiti costringe i floricoltori a utilizzare fitofarmaci sulle piante anche 4-5 giorni a settimana, mentre la lotta integrata consente di ridurre i trattamenti anche dell'80 per cento e, comunque, di intervenire in maniera mirata su alcuni focolai di infezioni lanciando gli insetti-predatori o utilizzando le piante-trappola (es. piante di tabacco) solo laddove occorre. "Con queste tecniche - continua Colonna - abbiamo prodotto fiori di elevata qualità, liberi da residui chimici, venduti a un prezzo superiore (20% in più) rispetto a quelli prodotti da altre aziende e, naturalmente, abbiamo ottenuto un ambiente di lavoro meno tossico per gli operai".

Al momento le aziende campane che hanno sostituito la lotta chimica con quella integrata sono 7 (Salvatore Nappa di Marigliano, le serre dell'Istituto tecnico agrario statale "De Cillis" gestite dal Conflomer a Ponticelli, Emilio Ascione a San Giorgo a Cremano e Pomigliano, Enrico Del Gaudio a Castellammare e Giovanni Del Gaudio a Pompei, Ferdinando Coppola e Ciro Annunziata, entrambe a Eboli, in provincia di Salerno) per un totale di circa 3 ettari coltivati. Nel corso del 2011 il Conflomer selezionerà altre dieci aziende campane a cui estendere le tecniche di lotta integrata ai parassiti della rosa, felicemente sperimentate nel centro florovivaistico di Ponticelli mettendo a disposizione un proprio tecnico che calibrerà gli interventi su ciascuna coltivazione. Per informazioni info@conflomer.it oppure 081.7322950.

I risultati saranno presentati nel corso di un incontro tematico sulla rosa con le più importanti aziende ibridatrici presenti sul mercato europeo (Bartels Roses, Meilland, Nirp international, Schreurs, Vivai Villatella Rosen Tantau Italia) che esporranno al Mercato dei Fiori di Ercolano le nuove varietà di rosa del 2011. La giornata prevede l'esposizione dei fiori (ore 17), a cui seguiranno incontri tecnico-commerciali (ore 18) e si chiuderà con una pizza offerta a tutti i presenti dagli organizzatori. Il materiale resterà in esposizione anche nei giorni successivi. "Con questo ciclo di incontri – spiega Piergiovanni Navarro, direttore di Flora, il salone internazionale della floricultura - il Mercato dei Fiori di Ercolano, gestito dalla Cooperativa Masaniello, diventa sempre più punto di riferimento per tutti gli operatori del settore e naturale luogo di confronto sulle ultime novità e approfondimento sull'andamento del mercato".


venerdì 17 giugno 2011

WWF ELECTROLUX SEMI DI SOSTENIBILITA' A TAVOLA. CONVEGNO-CORSO DOCENTI-PREMIAZIONE SCUOLE. MARTEDI 21 A MILANO -

Nei limiti di un solo Pianeta: semi di sostenibilità a tavola, è il secondo appuntamento di Semi di sostenibilità, un progetto promosso da Electrolux e WWF per contribuire ad una sempre più diffusa sensibilizzazione e consapevolezza sulla necessità di uno sviluppo sostenibile. Il tema per il 2011 è l'alimentazione e l'evento di presentazione, in programma per martedi 21 giugno al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, è organizzato in collaborazione con l'equipe scientifica del Museo stesso.

L'alimentazione è un seme di sostenibilità di fondamentale importanza per l'equilibrio del pianeta perché il problema dell'insicurezza alimentare globale costituisce uno dei grandi temi della sostenibilità ed è strettamente collegato a cambiamento climatico, perdita e trasformazione del suolo e problemi dell'agricoltura centralizzata.

L'evento è aperto al pubblico e si propone di coinvolgere interlocutori diversi,dalle istituzioni alle associazioni, dai media al mondo dei commerci. Alla scuola e al mondo dell'educazione informale è dedicato un apposito momento formativo nel pomeriggio.

Alle 12 verranno presentati i nuovi programmi scolastici per l'anno 2011-12, tutti dedicati all'alimentazione e premiate le scuole che hanno partecipato a due concorsi Semi di sostenibilità e La mia scuola non inquina il pianeta organizzato in collaborazione con La Repubblica.

Siamo infatti convinti che dalla condivisione prima e dall'unione delle forze per fare sistema poi derivi il metodo più efficace per una rivoluzione nello stile di vita, che parta dalla vita quotidiana del singolo individuo per avere sempre più una risonanza globale.

Il progetto prende anche quest'anno ispirazione dal rapporto State of the world dedicato nel 2011 all'alimentazione con il titolo Nutrire il pianeta.

Realizzato dopo due anni di ricerche in 25 Paesi africani, racconta le pratiche agricole innovative, a basso costo e sostenibili sotto il profilo ambientale, che applicate localmente possono migliorare la produttività, ridurre gli sprechi e sfamare centinaia di milioni di persone, dando alle comunità più povere del pianeta, e in particolare alle donne, la chiave per vincere la fame nel mondo nel rispetto degli equilibri naturali. Oggi si produce più cibo che mai, ma ancora oltre 900 milioni di esseri umani soffrono la fame. Per aumentare la produzione di cibo a larga scala, si è sviluppata un'agricoltura intensiva, meccanizzata e fortemente inquinante, che compromette la fertilità dei suoli, la disponibilità delle risorse idriche, la diversità delle colture da cui dipendiamo, e complessivamente è responsabile di un terzo delle emissioni globali di gas serra. Ma il 40% del cibo prodotto a livello mondiale viene sprecato prima ancora di essere consumato. Da qui prende le mosse il convegno a cui sono tutti invitati per martedi 21 giugno.

Ufficio stampa

ALAM PER COMUNICARE Tel. (+39) 02.3491206 alamsas@tuttopmi.it

WWF Italia tel 02 83133233 – 329 8315718 – 06 84497377

Il progetto Semi di sostenibilità

Il progetto nasce nel 2010, ispirato al rapporto State of the World 2010 Trasformare le culture dal consumismo alla sostenibilità .

    La fotografia del pianeta mostra una situazione di emergenza che richiede l'attivazione di un piano che non si limiti a delegare alle istituzioni la ricerca di una soluzione e che affermi la necessità , ed il valore, della partecipazione di tutti. Per passare ad un sistema di sviluppo responsabile è infatti indispensabile che ogni categoria sociale ed ogni individuo dia il proprio contributo per attivare il cambiamento. Una rivoluzione culturale che porti il singolo a lavorare in prima linea e a fianco delle istituzioni, dai governi alle associazioni, dal mondo dell'istruzione a quello delle religioni e tradizioni, dalle imprese ai mezzi di comunicazione. La buona notizia è che il piano è, nella realtà dei fatti, già in fase di attuazione perché esistono una moltitudine e molteplicità di azioni concrete e consapevoli in fase di realizzazione. Azioni che devono emergere ed essere messe a sistema per produrre un significativo salto di qualità, superando il rischio riduttivo degli ecoconsigli e la logica delle buone pratiche. L'obiettivo è farle diventare elemento fondante la sensibilità comune delle persone per sviluppare una sempre maggiore responsabilità nel prendersi cura della Terra e degli esseri viventi.

dalla presentazione di G.Bologna, Direttore Scientifico di WWF Italia _ 22 giugno 2010

La presentazione del progetto è a Milano, il 22 giugno 2010, con un giornata di incontri e riflessioni che prevede un convegno aperto al pubblico ed un seminario di formazione riservato ai docenti. La sintesi è contenuta nel Patto della sostenibilità pubblicato nella sezione Green Days nel sito www.greenspirit.it dove è possibile trovare maggiori informazioni sull'evento.

Nei mesi successivi continua il percorso di comunicazione per coinvolgere un pubblico più ampio degli addetti ai lavori. Una particolare attenzione, come è consuetudine nel programma di partnership Electrolux – WWF, viene dedicata al mondo delle scuole. Semi di sostenibilità è stato il tema del concorso Panda Club 2010-2011, per le scuole primarie e medie secondarie di primo grado, ripreso nello stesso anno scolastico da Repubblica Scuola nel concorso "La mia scuola non inquina il pianeta" per le scuole secondarie.


Programma

9.30 Benvenuto

9.45 Saluto di Riccardo Garosci, Presidente Comitato MIUR Scuola e Cibo

10.00

Nei limiti di un solo Pianeta: semi di sostenibilità a tavola Gianfranco Bologna, Direttore scientifico e responsabile area sostenibilità WWF Italia


10.45
Tavola rotonda

sulla necessità di attuare una rivoluzione alimentare basata sull'assunzione della consapevolezza dei limiti fisici e della capacità di carico degli ecosistemi per consentire la sopravvivenza del pianeta garantendo, allo stesso tempo, una corretta nutrizione a livello globale con una particolare focalizzazione sull'importanza di un programma di comunicazione e sensibilizzazione per stimolare il cambiamento

    • Eva Alessi, Responsabile Impronta e Sostenibilità WWF Italia,
    • Christian Costardi, Chef e Membro dell'Associazione Giovani Ristoratori d'Europa_Italia
    • Alberto Mantovani Direttore del reparto di Tossicologia Alimentare e Veterinaria Istituto Superiore della Sanità
    • Evaldo Porro, Head of Customer Care Electrolux Professional
    • Maria Xanthoudaki, Direttore Servizi Educativi e Rapporti Internazionali Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci

Modera Enzo Argante, giornalista e scrittore

12.00 Presentazione del progetto Panda Club 2011-2012 _Nei limiti di un solo pianeta

12.15 Premiazioni

Concorso Panda Club 2010-2011 Semi di sostenibilità

Concorso La mia scuola non inquina il pianeta organizzato in collaborazione con La Repubblica

12.30 Presentazione dell'aperitivo verde sul tema " cucinare in modo sostenibile" di Christian Costardi e Lisa Casali in collaborazione con Electrolux

12.45 Aperitivo verde




14.30 Seminario di formazione dedicato a docenti e educatori

Presentazione di un percorso didattico per approfondire i temi trattati nel corso del convegno_Antonio Bossi Ufficio educazione WWF Italia

Sono previsti i laboratori:

    • Diventiamo tutti agricoltori _Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
    • Analisi degli alimenti_Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci
    • Facciamo la spesa: l'impronta degli alimenti_ WWF Italia
    • Al supermercato:le etichette e gli imballaggi_ WWFItalia

Il WWF Italia è ente accreditato dal MIUR per la formazione docenti

17.30 Termine dei lavori

venerdì 10 giugno 2011

e-gazette: nuova pagina efficienza energetica e sportello cogenerazione

CHIEDI ALL'ESPERTO:

E-GAZETTE LANCIA LA NUOVA PAGINA EFFICIENZA ENERGETICA E LO SPORTELLO COGENERAZIONE

Notizie, approfondimenti, aggiornamenti ma anche richieste d'informazione. Il più letto settimanale web di energia e ambiente apre la nuova pagina dedicata al "giacimento nascosto" dell'efficienza energetica. E lo sportello cogenerazione con AB Energy.

www.e-gazette.it; www.e-gazette.it/cogenerazione

Milano, 10 giugno 2011 – È tempo di efficienza energetica. e-gazette (www.e-gazette.it, con 30mila lettori a numero il più letto settimanale web di energia e ambiente) apre una nuova pagina dedicata all'efficienza energetica e uno "sportello cogenerazione". La sezione è realizzata in collaborazione e con il sostegno di un partner tecnico, AB Energy.

L'efficienza energetica è uno dei tre pilastri della direttiva europea "20-20-20", in Italia rimasta in secondo piano rispetto all'incremento delle rinnovabili e alla riduzione delle emissioni. L'Ue indica una riduzione dei consumi del 20%: un -20%, quindi, che è preferibile vedere come un +20% di risparmio, perché – spiega la redazione di e-gazette – l'efficienza energetica è un giacimento ancora inesplorato dal quale si può attingere molta energia. Per di più, senza emissioni di CO2.

La nuova pagina (http://www.e-gazette.it/1/14_pag/14_PAG_20_EFFI.asp?noa=0&P00=PAG_20_EFFI&P01=313&pe=0&P02=60&P03=PAG_20_EFFI&P04=16) tratta il tema in modo ampio e trasversale per tecnologie, mercati, categorie di utilizzatori. Risparmio ed efficienza energetica sono argomenti che riguardano tutti – imprese, amministrazione pubblica e cittadini – e sono affrontabili da molteplici fronti. Si pensi, per esempio, all'utilizzo di macchine e motori più efficienti nell'industria, al recupero e utilizzo di calore ed energia nei processi, ai sistemi di illuminazione più efficienti oppure ancora all'impiego di elettrodomestici a basso consumo. Il piano nazionale di efficienza energetica si pone come obiettivo al 2016 un risparmio del 9,6%, con iniziative che riguardano tutti i settori: industriale, terziario e residenziale.

E da questo mese a Bruxelles il "gioco" si fa ancora più serio: la novità principale della nuova direttiva europea sull'efficienza energetica, infatti, consisterà nell'"obbligo" del risparmio energetico. Le società distributrici di elettricità e gas dovranno far risparmiare ogni anno ai propri clienti finali una quota di energia dell'1,5%.

Allo sportello cogenerazione di e-gazette e AB Energy (http://www.e-gazette.it/cogenerazione) si possono chiedere informazioni tecniche, valutazioni, costi e preventivi.

L'indirizzo e-mail per parlare direttamente con gli esperti è consulta@sportellocogenerazione.it.

Nata nel 1999, www.e-gazette.it viene da dodici anni di crescita di consensi, credibilità e autorevolezza. Questo grazie all'indipendenza dei suoi giornalisti e alla completezza dei contenuti distribuiti in un settimanale web ricco di rimandi logici, spunti di analisi, documenti, link e testi originali di approfondimento.

Il giornale on line conta su 30mila lettori free a numero e raggiunge gli iscritti anche con una newsletter settimanale gratuita che può contare su quasi 10mila iscritti.

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