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sabato 20 aprile 2013

II° CORSO SULLA COLTIVAZIONE DEI TARTUFI - 18 Maggio - Foiano - Arezzo

II° CORSO SULLA COLTIVAZIONE DEI TARTUFI
A distanza di un anno eccoci al secondo appuntamento dedicato alla COLTIVAZIONE DEL TARTUFO. L'obiettivo generale è aiutare gli aspiranti coltivatori di tartufi a minimizzare i rischi per l'avvio di questa attività.
La coltivazione del tartufo continua a riscuotere molto interesse non solo tra gli agricoltori professionisti. Tuttavia, si conoscono bene evidenti casi di insuccesso, ma è difficile avere dati reali sui casi di successo.
Quest'anno approfondiremo, grazie al contributo di esperti del settore, delle esperienze reali di coltivazione del tartufo cercando di capire meglio le cause sia dei successi che degli insuccessi.

L'obiettivo del corso è: produrre tarufi 
da impianti arborei coltivati


Per informazioni scrivere a info@fattoriasantavittoria.net
I temi trattati:
1- Terreno e ambiente adatti alla coltivazione del tartufo:
a- Le tartufaie naturali della Provincia d'Arezzo: I terreni e l'habitat dei tartufi in natura. b- Valutazione del luogo dove coltivare tartufi: flora e tartufi spontanei, microclima, caratteristiche (chimiche, strutturali ed orientamento) del terreno.
c- Test per l'autovalutazione preliminare del proprio terreno/ambiente.

2- Studi scientifici ed esperienze dirette sulle Tartufaie coltivate:
a- Esperienze di coltivazione dei tartufi in Umbria: casi di successo ed insuccesso e loro analisi.
b - Le pratiche colturali dall'impianto alla produzione alla luce dell'esperienza umbra: irrigazione, sarchiatura, potatura, pacciamatura concimazioni, inoculo sporale.
c- Statistiche di successo ed insuccesso e produttività di tartufaie coltivate e monitorate.
d- Cure colturali generali
3- Scegliere ed addestrare il cane da tartufi
a- Caratterstiche generali del cane da tartufi
b- Elementi base per l'addestramento del proprio cane da tartufi
c- Dimostrazione pratica

4- Le regole della raccolta e della commercializzazione
a- Normativa nazionale e locale.
b- L'associazione ATVA
Il corso sarà tenuto da esperti, che hanno dimostrato con i risultati, la loro professionalità.
Temi trattati e relatori
1- Apertura dei lavori.
Relatore: Andrea Cutini. Assessore allo sviluppo economico, ambiente, ecologia e energia, agricoltura, foreste e coordinamento attività promozionali. La coltivazione del tartufo in provincia d’Arezzo, la storia, lo stato dell’arte ed i suoi possibili sviluppi futuri.
2- Introdurre il tartufo in agricoltura.
Relatore: Giorgio Del Pace. Dir. CIA Arezzo. Come e perché avviare la coltivazione, opportunità e finanziamenti.
3- Terreno e ambiente adatti alla coltivazione del tartufo:
Relatore: Lorenzo Gardin Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali, consulente della Regione Toscana Settore tartuficoltura, ha completato nel 2012 su incarico della Provincia d'Arezzo la prima mappatura delle Tartufaie naturali della Provincia.
4- Studi scientifici ed esperienze dirette sulle Tartufaie coltivate:
Relatrice: Domizia Donnini, ricercatrice dell'Università di Perugia ha parteciapto alla pubblicazione del “Manuale di Tartuficultura – Esperienze di coltivazione dei tartufi in Umbria”.
5- Cure colturali generali.
Relatore: Giampaolo Vecchi. Titolare di Vecchi Vivai di Vigarano Mainarda, Ferrara, è il vivaista di fiducia dell’ATVA. Riflessioni sugli impianti da lui forniti in diverse parti d'Italia.
6- La scelta e l'addestramento del cane da tartufo.
Relatore: Luca Rondinini. Allevamento lagotto romagnolo “Campoleone”. Ha allevato e addestrato diversi campioni Italiani categorie Lavoro e Riproduzione.
7- Le regole della raccolta e della commercializzazione.
Relatore: Moreno Moroni Presidente ATVA (Associazione Tartufai delle Valli Aretine) e presidente dell’Urat (Unione regionale associazione dei tartufai toscani) Agricoltore, tartufaio, addestratore, in questa molteplice veste ha seguito negli anni il crescere del fenomeno tartufo in Toscana ed oggi nelle sue diverse cariche continua a fornire un contributo importante per la crescita della cultura del tartufo e della sua tutela.







RINGRAZIAMO TUTTI QUELLI CHE HANNO RESO POSSIBILE LA REALIZZAZIONE DI QUESTO PRIMO CORSO SULLA COLTIVAZIONE DEL TARTUFO.
PER RICHIEDERE CONSULENZA AI RELATORI O PER PROPORRE COLLABORAZIONI POTETE CONTATTARCI AI SEGUENTI RECAPITI:
Giorgio Del Pace: g.delpace@cia.it
Lorenzo Gardin: lorenzo@studiogardin.it
Giampaolo Vecchi: info@vecchivivai.it
Luca Rondinini: luca.rond@alice.it
Moreno Moroni: moroni.moreno@libero.it
Domizia Donnini: domizia@unipg.it
Mauro Pieri: info@fattoriasantavittoria.net
18 MAGGIO FATTORIA SANTA VITTORIA, FOIANO DELLA CHIANA AREZZO.

giovedì 4 aprile 2013

ReLoad - Il mercato del baratto

Lodi, 4 aprile 2013

 

 

Lodi torna al baratto! Domenica 7 aprile alle ore 10.00 al cinema Fanfulla (Viale Pavia 4, Lodi) cominciano i mercati del baratto organizzati dal progetto ReLoad.

 

Lo scenario italiano è segnato da una progressiva crescita della produzione totale di rifiuti urbani che dal 1998 al 2004 sono aumentati complessivamente del 16% in Italia e del 12% nel Nord-Ovest. Mediamente nel Comune di Lodi la produzione totale di rifiuti urbani è circa 1,4 kg al giorno per ogni  abitante e costa ad ogni lodigiano circa 150€ (Fonte: Comune di Lodi).

In un contesto sempre più segnato oltre che da questioni ambientali da una netta riduzione del potere di acquisto dei cittadini a causa della grave crisi economica che sta interessando l'Italia e l'intera eurozona, sperimentare nuove forme si scambio sta diventando una necessità.


Si possono recuperare e riutilizzare molti oggetti prima che diventino un rifiuto, e per farlo c'è un'alternativa antica come l'uomo: il baratto!

 

"Il baratto costituisce un'importante risorsa ambientale – dice Giulia Detomati di Venti Sostenibili - esso permette dare una risposta al problema dei rifiuti agendo a monte, evitando che i rifiuti diventino tali."  Dall'altra parte in un momento di crisi riscoprire oggetti superflui e scambiarli con oggetti che ci potrebbero essere utili o semplicemente ci piacerebbe avere instaura un circolo virtuoso non sono ambientale ma anche economico, permettendo allo stesso tempo alle persone di riappropriarsi anche della dimensione sociale e comunitaria dello scambio.

 

Il mercato del baratto del 7 aprile presso il cinema Fanfulla (Viale Pavia 4, Lodi) sarà l'occasione per i lodigiani e riappropriarsi di questo metodo di scambio. Durante la mattinata saranno anche organizzati due laboratori legati alla cultura del riutilizzo e del recupero: uno su come aggiustare e fare manutenzione della propria bici, l'altro su come assemblare un pc. Partecipare è semplice e gratuito basta rispettare quattro semplici regole: 1. chi porta oggetti rimane sul posto, lo scambio non è tra oggetti ma tra perso; 2. l'oggetto che scambio ha ancora un valore e funziona: scambiandolo senza denaro, la sua storia si rinnova; 3. se non riesco a scambiarlo, il proprietario lo riporta a casa con sé; 4. se si vogliono scambiare oggetti ingombranti, seguire le istruzioni sul sito.

 

Il mercato del baratto è organizzato nell'ambito di ReLoad è un progetto di Venti Sostenibili, Microcosmi, Nastro Verde, il Faro e Monte Oliveto realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo che intende ridurre gli sprechi e i costi della gestione dei rifiuti incentivando la cultura del baratto, del recupero e del riutilizzo a Lodi. ReLoad ha avviato nei primi mesi del 2013 la ciclofficina "Tribe" e una PCofficina che stanno permettendo ai lodigiani di scoprire come riparare e utilizzare al meglio le proprie bici e i propri computer. Tra aprile e settembre 2013 ReLoad allestirà sei mercati del baratto in cui le persone potranno scambiarsi fisicamente i propri oggetti, e a partire da aprile arriverà BarattaLo, una vera e propria piattaforma online del baratto, dove il baratto sarà facilitato da un algoritmo innovativo realizzato appositamente per il progetto da Venti Sostenibili.

 

Il baratto

 

Di fronte ad un mondo in cui il superfluo diventa un problema, ci sono molte tracce di una crescente diffusione della cultura del baratto in Nord America ed in Europa, in Italia questa pratica stenta però ancora a diffondersi, nonostante il trend appaia in crescita sulla scia delle 450 banche del tempo con ventimila associati capaci di donarsi milioni di ore in servizi. Si moltiplicano anche gli "swap parties" ( 31mila voci su internet solo per il 2011), incontri informali nelle case, in cui si arriva con oggetti o vestiti da scambiare, liberando così armadi e scantinati e tornando con qualcosa di nuovo e inatteso. Crescono i negozi di abbigliamento dove si comprano e vendono capi senza contanti e persino le grandi aziende stanno iniziando a fare rete scambiandosi servizi, per tagliare i costi. Crescono anche i siti internet dedicati a scambi non monetari. La dimensione del baratto permette di riutilizzare oggetti favorendo un risparmio economico e ambientale e nel contempo richiamando la cultura dello scambio diretto, del rapporto tra chi compra e chi vende, della dimensione sociale nel commercio e nel consumo.

"Il territorio lodigiano – commenta Simona Bernasconi di Microcosmi - pur essendo ricco di iniziative nell'ambito della creazione di pratiche di sostenibilità  non ha però ancora né il know how né un luogo fisico o virtuale che permetta ai cittadini di recuperare oggetti che riempiono i nostri armadi e le nostre cantine in attesa di finire in un prossimo futuro in una discarica".

 

Le attività ReLoad

 

Mercati del baratto (aprile-settembre 2013)

Nel 2013 da marzo a settembre ci saranno 6 mercati del baratto in cui i lodigiani potranno scambiarsi le proprie cose. I mercati si terranno all'interno del Cinema Fanfulla (Via Pavia 4, Lodi) il 24 marzo,  il 7 e il 21 aprile, il 5 e il 26 maggio, il 9 e il 30 giugno e il 15 settembre.

 

BarattaLo (a partire da aprile 2013)

A fine aprile arriverà BarattaLo, una piattaforma del baratto dedicata ai lodigiani, basata su un algoritmo innovativo creato appositamente da Venti Sostenibili. BarattaLo si baserà sul concetto di asta, già utilizzato in molte piattaforme di scambio monetarie e non, ma supererà completamente la necessità di utilizzare una qualsiasi forma di moneta reale o virtuale per permettere lo scambio.

 

BC Officina "Tribe" (gennaio – settembre 2013)

La BC officina mette a disposizione dei cittadini lodigiani un punto di riferimento per chi vuole riparare la propria bici ma non sa come fare e per raccogliere e recuperare vecchie bici.

DOVE : Comunità il Pellicano Castiraga Bilargo (Monte Oliveto, 8)

 

PC Officina (gennaio – settembre 2013)

I computer invecchiano in fretta e sono rifiuti molto inquinanti, la PC Officina permette di rimettere in funzione vecchi pc obsoleti ma ancora totalmente o in parte funzionanti. Ma non solo, la PcOfficina sarà un punto di formazione per i lodigiani al mondo del software libero, dei tablet e delle app. Corsi gratuiti (da gennaio ad aprile) verranno organizzati tutti i venerdì dalle 15.00 alle 18.00
presso la sede di Microcosmi (Via Fissiraga 9, Lodi)

 

Per informazioni

www.re-load.it

 

Sportello ReLoad (gennaio-settembre 2013)
(presso Microcosmi – Via Fissiraga 9, Lodi )
Orari apertura
lunedì e mercoledì dalle 14.30 alle 17.00
martedì dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 17.00.




Il FuoriSalone prende il via con “T-RICICLO”, la mostra di design ecologico e sociale che si inaugura venerdì 5 al quartiere Isola di Milano

Il FuoriSalone prende il via con "T-RICICLO", la mostra di design ecologico e sociale che si inaugura venerdì 5 al quartiere Isola di Milano

VENERDI 5 aprile alle 18.30 all'Atelier Uroburo di via Thaon di Revel 19, quartiere Isola di Milano, si inaugura "T -RICICLO", mostra di design ecologico e sociale prodotto da cooperative sociali di tipo B che inseriscono al lavoro sofferenti psichici.

Oltre che per originalità e qualità del design i prodotti delle cooperative sociali esposti si caratterizzano per l'utilizzo di materiali di riciclo.

 

L'Atelier Uroburo della coop.sociale Città e Salute di Milano presenterà una nuova linea di gioielli realizzati con pvc di scarto e ritagli di metallo.

La cooperativa sociale LA.CO.SA di Mantova proporrà borse, sacche,borselli prodotti con stendardi e banner in pvc riciclati.

La cooperativa sociale Pensieri e Colori presenterà i suoi prodotti di grafica e computer design tra cui il nuovo sito di Uroburo che verrà inaugurato per l'occasione.

Il tutto allietato da salami e vini mantovani durante l'inaugurazione.

 

L'iniziativa che sarà in mostra per tutta la seguente settimana (quella del FuoriSalone) è stata patrocinata dal Consiglio di Zona 9 nell'ambito della rassegna "FuoriSalone partecipato" promossa dalle associazioni di via "Isola Revel" e "Borsieri Isola Garibaldi".

 




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Andrea Pietrarota
Cavaliere al merito della Repubblica

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martedì 2 aprile 2013

BECCATO L'AVVELENATORE


Comunicato stampa Coordinamento Protezionista Vicentino del 01 aprile 2013.

LE GUARDIE ZOOFILE  IN COORDINAMENTO CON LE GUARDIE VOLONTARIE FIPSAS, INDIVIDUANO UN AVVELENATORE A SAN GERMANO DEI BERICI E LO CONSEGNANO ALLA GIUSTIZIA.

 

La storia inizia il mese di aprile 2012, una segnalazione circostanziata arriva in sede ENPA, le indicazioni sono precise e riguardano un diffuso avvelenamento individuato a San Germano dei Berici.

La persona segnalante lamentava di avere comunicato a più riprese la situazione di pericolo potenziale al Comune di San Germano, all'U.S.L.L., alla Provincia, e per ultima all'E.N.P.A. ma solo quest'ultima si è mossa per scongiurare il pericolo.

Le Guardie Zoofile dell'ENPA e della LAC, il sei di aprile duemiladodici, si sono recate sul posto, la zona si trova in zona valliva, presso Rio Vanezza, nel comune di San Germano Dei Berici.

Con la collaborazione e l'appoggio delle guardie volontarie FIPSAS, del bacino di pesca, hanno rintracciato l'area segnalata.

Gli agenti giunti sul posto, si sono trovati di fronte a una vasta area disseminata di esche multicolore,  ne sono state raccolte ben novantuno, disseminate su un'area di circa cinquanta, metri quadrati. I bocconi colorati, erano stati riversati anche sulla sponda del fossato, la zona è ricchissima d'acqua, e il percolato delle esche, avrebbe potuto finire in acqua, scatenando un inquinamento ben più grave.

Dopo un'ora di lavoro, i bocconi sono stati raccolti tutti e messi sotto sequestro in attesa dei test di tossicità, agli agenti è parso subito chiaro, che l'avvelenatore avesse come obbiettivo le nutrie, ma qualsiasi animale selvatico avrebbe potuto diventare vittima di questo prodotto. Non solo, la zona è frequentata da persone che passeggiano con animali d'affezione e bambini conseguentemente l'azione è da ritenersi estremamente grave.

Le guardie Zoofile hanno segnalato il fatto alla procura, il P.M. Paolo Pecori, che l'undici di febbraio  2013 ha dato ordine agli agenti dell'ENPA di effettuare le indagini e, all'USL di effettuare le opportune analisi sulla tossicità del prodotto.

Le indagini effettuate dagli agenti ENPA in collaborazione con le guardie FIPSAS hanno portato all'individuazione della persona responsabile del reato, si tratta di P.P. residente a San Germano Dei Berici. L'agricoltore interrogato, si è difeso asserendo che avere disperso il veleno perchè voleva uccidere le nutrie, responsabili a suo dire, dei danni alle colture.

Le analisi effettuate dall'Istituto Zooprofilattico, hanno catalogato il prodotto come anticoagulante, quindi una sostanza pericolosa, e non detenibile. Ora l'agricoltore di San Germano, rischia quanto previsto dal Regio Decreto del 37 che cita: "Chiunque distribuisce sostanze velenose, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa prevista dall'articolo 113, primo comma legge 189".

Renzo Rizzi portavoce CPV ha dichiarato: "La piaga degli avvelenamenti negli ultimi anni è esplosa, non si contano gli animali d'affezione che ogni anno vengono avvelenati per i motivi più futili, ma anche animali selvatici cadono vittime di questi vigliacchi, che vanno combattuti in ogni modo". Ringrazio, per questa fattiva collaborazione tra le guardie volontarie di diversa estrazione,

queste persone, deputate dal Prefetto ad essere le vere sentinelle dell'ambiente, a costo zero per la comunità, animate dalla passione per l'ambiente naturale, e formate per imporre il rispetto delle regole, possono portare il loro contributo per rendere un paese più vivibile, civile e tollerante".

Portavoce CPV,

Renzo Rizzi.  348 9952822

 



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Redazione del CorrieredelWeb.it


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