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venerdì 29 agosto 2014

Italia protagonista al Water World Week con Eco-Sistemi


Italia protagonista alla Settimana Mondiale dell'Acqua con Eco-Sistemi

 
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La start-up trentina presenterà al più grande evento sull'acqua di Stoccolma il primo depuratore di acque ultra efficiente che sfrutta tappi di plastica di bottiglia riciclati. Savini «Un sistema innovativo ideale per associazioni umanitarie, imprese di tutte le dimensioni e comunità remote, applicabile ovunque».

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L'oro del XXI secolo è l'acqua, questo è il motto del World Water Week di Stoccolma (www.worldwaterweek.org) il più grande evento mondiale sul futuro dell'acqua organizzato dall'Istituto Internazionale per le Acque (SIWI). Giunto alla sua 23esima edizione il World Water Week richiama più di 200 tra NGOs grandi e piccole aziende da tutto il mondo per discutere nuove soluzioni sulla gestione delle risorse idriche del nostro pianeta, tra cui: World Bank, IUCN, Nestlè, Coca-Cola, ESA- European Space Agency, FAO, HSBC, Rockfeller Foundation, UNEP, UNESCO, VEOLIA.  Durante una settimana di lavori si terranno convegni e fiere legate alla problematica della conservazione e della depurazione delle acque.

L'Italia quest'anno sarà protagonista nel settore innovazione sostenibile presentando "RCBR-Rotating Cell Biofilm Reactor" un sistema di depurazione delle acque, a basso consumo e di dimensioni ridotte, che sfrutta invece che tecnologie costose semplici tappi di plastica di bottiglia riciclati.

«Tappi di plastica riciclati per ripulire le acque di scarico. Ovvero, rifiuti per pulire rifiuti» spiega Dario Savini, amministratore della start-up Eco Sistemi nata dentro l'incubatore clean tech Progetto Manifattura. «I tappi funzionano in maniera molto semplice. Invece di costosi dispositivi prestampati ove possa vivere e crescere lo spesso film di colonie batteriche responsabili della depurazione, ovvero di organismi che si mangiano "lo sporco", abbiamo impiegato banali tappi di plastica riciclati che per forma e materiale sono perfetti come "case" – carrier in termini tecnici – per i batteri. Poi intorno ci abbiamo adattato un contenitore efficiente per massimizzare la resa».

Eco-sistemi sarà con il suo team al World Water Week per presentare l'invenzione e altri prodotti (settore B04:20 Exposition Hall) e incontrare imprese e ONG. Si potrà vedere di persona un prototipo in scala della macchina RCBR-Rotating Cell Biofilm Reactor (www.rcbr-water.com).

Come già detto RCBR è un sistema ultra compatto ed economico per la depurazione dei reflui civili e industriali che, riutilizzando tappi di plastica di bottiglia, ripulisce le acque inquinate.  Questa nuova tecnologia, brevetto italiano con estensione PCT (mondiale), risolve in maniera totalmente eco-sostenibile la problematica della depurazione dei reflui biodegradabili, dove per motivi geografici o economici risulta impossibile la connessione alla rete fognaria municipale.

«il sistema è particolarmente di interesse per paesi in via di sviluppo e per le ONG che lavorano nel settore della sicurezza idrica, visti i costi limitati e la sua sostenibilità», continua Savini. «Ma anche per comunità montane dove non è semplice installare grandi impianti, imprese con importanti quantità di refluo che cercano sistemi sostenibili oppure per municipalità che vogliono ridurre i costi e limitare gli impatti ambientali».

ECO-SISTEMI ha al suo attivo una medaglia d'oro al Premio Start-Cup Milano Lombardia 2012 per il settore Clean Tech, una medaglia d'argento Premio Euregio Trentino Alto Adige 2013. Ha ottenuto un contributo Seed Money EU FESR 2007-2013 dalla Provincia Autonoma di Trento per la realizzazione del prototipo di macchina RCBR. Nella primavera-estate 2014 ha realizzato e immesso sul mercato le macchine RCBR  che verranno presentate per la prima volta al pubblico internazionale proprio in occasione della settimana mondiale dell'acqua di Stoccolma.

Copyright © Eco-Sistemi All rights reserved



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Redazione del CorrieredelWeb.it

giovedì 28 agosto 2014

CONAI_Il contributo della filiera del riciclo dei rifiuti urbani alla crescita dell’occupazione




Il contributo della filiera del riciclo dei rifiuti urbani alla crescita dell'occupazione

 

 

Lo studio sull'occupazione nel settore del riciclo realizzato da CONAI rileva che in uno scenario realistico di sviluppo della filiera del riciclo si potranno creare entro il 2020 circa 90.000 nuovi posti di lavoro

 

 

 

Rimini, 28 agosto 2014 – Lo studio "Ricadute occupazionali ed economiche nello sviluppo della filiera del riciclo dei rifiuti urbani", realizzato da CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi – in collaborazione con Althesys è stato illustrato oggi, nell'ambito del convegno "Creare Occupazione Quali Garanzie?" e alla presenza di Giuliano Poletti - Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

 

L'obiettivo dello studio è quello di valutare quali ricadute occupazionali ed economiche per il nostro Paese si possano conseguire dal raggiungimento degli obiettivi europei al 2020, che fissano al 50% il riciclo dei rifiuti urbani e domestici.




 



 







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Redazione del CorrieredelWeb.it


martedì 26 agosto 2014

Legambiente: “Per il Piemonte lo Sblocca Italia rischia di essere un’occasione persa"




 

Piemonte, Legambiente sulle opere da inserire nel decreto Sblocca Italia

 

"Lo Sblocca Italia rischia di essere un'occasione persa per il Piemonte ancora impantanato nel mantra delle grandi opere"

 

L'associazione chiede ai parlamentari piemontesi di spendersi per il completamento delle stazioni Dora e Zapata del Servizio Ferroviario Metropolitano, il prolungamento ad Ovest della metro e per l'ammodernamento della linea Chivasso-Ivrea-Aosta

 

 

"Nonostante la notizia positiva dello sblocco, con pesanti e colpevoli ritardi, dei fondi per salvare la Cuneo-Nizza e per la copertura del passante ferroviario di Torino, il decreto Sblocca Italia rischia di essere un'occasione persa per il Piemonte". E' questo il commento di Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, sulle anticipazioni relative alle opere che il Governo avrebbe intenzione di inserire nel decreto Sblocca Italia.

 

"Ancora una volta ci si ritrova legati a doppio filo al mantra della Torino-Lione e del Terzo Valico, due grandi opere devastanti per il territorio, che continuano a paralizzare qualsiasi ragionamento sulle opere davvero prioritarie per garantire un futuro alla nostra regione –dichiara il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta-. In questi giorni i parlamentari piemontesi hanno l'obbligo morale e di mandato a battersi per far sì che il decreto riguardi opere davvero strategiche: non solo il prolungamento della metropolitana fino a Rivoli, ma anche il completamento delle stazioni Dora e Zapata del Servizio Ferroviario Metropolitano torinese e l'ammodernamento della linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta".

 

A giugno Legambiente ha presentato al Governo Renzi il dossier #sbloccafuturo, una lista di 101 piccole e medie opere incompiute in tutta Italia la cui mancata realizzazione pesa negativamente sulla salute dei cittadini, sulla loro libertà di movimento, sulla possibilità di migliorare la qualità della vita, l'economia locale e nazionale. Le opere individuate dall'associazione sono tra di loro molto diverse, sia per impegno finanziario che per consistenza dell'intervento e il viaggio nell'Italia bloccata parte proprio dal Piemonte e dalla Valle d'Aosta.

 

Gli interventi segnalati nelle due regioni riguardano principalmente il settore dei trasporti. A saltare subito all'occhio sono i 521 milioni di euro previsti nell'ultima manovra finanziaria per l'ammodernamento della linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta che, per l'inerzia degli enti locali e di RFI, ed in assenza di un progetto definitivo, rischiano di essere persi. Restando in tema di trasporti Legambiente sottolinea come per rendere più funzionale il nodo di Torino del Servizio Ferroviario Metropolitano siano ancora da completare le stazioni ferroviarie sotterranee di Dora e Zapata, i cui fondi -  39 milioni e 750 mila euro già stanziati con il decreto FARE - sono stati in gran parte utilizzati per coprire gli extracosti legati al completamento della linea 1 della metropolitana torinese. Da diversi anni giace nei cassetti anche il progetto tecnico preliminare per il prolungamento verso Ovest della metropolitana, tra la stazione Fermi di Collegno e Cascine Vica di Rivoli per una lunghezza di circa 3.800 metri e dal costo di 304 milioni di euro.

 

Capitolo a sé, per importanza e urgenza, il paradosso delle bonifiche dall'amianto a Casale Monferrato in cui molti interventi previsti nel Piano del Sito di Interesse Nazionale (SIN) sono ancora da avviare nonostante i finanziamenti ci siano. La colpa è del blocco dovuto al Patto di stabilità. Per Legambiente un'impasse da cui uscire al più presto.

 

 

Il dossier #sbloccafuturo è scaricabile all'indirizzo http://www.legambiente.it/sblocca-futuro



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Andrea Pietrarota
Cavaliere al merito della Repubblica Italiana

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sociologo della comunicazione, giornalista e consulente di comunicazione integrata
direttore responsabile di AlternativaSostenibile e fondatore del CorrieredelWeb.it
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Isola della Sostenibilità - Roma


Al via la prima edizione di "Isola della Sostenibilità" il 10, 11 e 12 Settembre a Roma, presso l'Isola Tiberina

Roma, Italia - 19 Agosto 2014 – Apre i battenti "Isola della Sostenibilità", primo evento interamente dedicato allo sviluppo sostenibile che si svolge su Roma.

 

Organizzata con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero delle Politiche Agricole, del Ministero dell'Ambiente e in collaborazione con la Regione Lazio e Roma Capitale, Isola della Sostenibilità è volta a focalizzare l'attenzione dei vari attori sociali sulle nuove forme di sviluppo economico compatibili con la salvaguardia dell'ambiente.

 

Convegni e workshop tematici di approfondimento su quattro specifiche aree, ("Energia ed efficientamento", "Città sostenibile e mobilità", "Food", "Sport e lifestyle"), coinvolgono personalità istituzionali e del mondo accademico, nonché imprese, tecnici ed esperti di settore, opinion leaders, giornalisti e media.

 

Forte impulso alla condivisione delle best practices e grande risalto alle imprese impegnate nello sviluppo sostenibile: i suddetti meetings rappresentano, per le più virtuose, il terreno privilegiato per comunicare il proprio concreto impegno nella riduzione dell'impatto ambientale, nell'ambito dei propri cicli produttivi. E' inoltre prevista la possibilità di spazi espositivi per incontrare cittadini, imprese, media e istituzioni.

 

Ponendosi come importante momento di incontro tra domanda e offerta nell'ambito della Green Economy, Isola della Sostenibilità intende diventare l'appuntamento annuale volto a valorizzare le attività economiche a partire dalla dimensione etica e ambientale.



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Andrea Pietrarota
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venerdì 22 agosto 2014

GO GREEN WITH LUMIA!



Usare Lumia significa avere un occhio di riguardo per l'ambiente, ecco perché.

Innanzitutto, gli smartphone Lumia sono realizzati con materiali riciclati, in conformità con le norme ambientali (per maggiori dettagli clicca qui).

Inoltre, grazie alle app dedicate, è possibile misurare in qualsiasi momento il proprio "impatto ambientale", e trovare tanti consigli utili per ridurre le emissioni prodotte e adottare uno stile di vita sostenibile.

Questa app permette di calcolare il proprio carbon footprint, indicatore che rappresenta l'emissione di gas serra, e avere numerose informazioni utili sugli effetti prodotti sull'ambiente e i cambiamenti climatici. Rispondendo ad alcune semplici domande, My Carbon Footprint! stilerà un profilo personalizzato, calcolando i livelli di CO2.



Grazie a Personal Carbon Calc è possibile inserire informazioni dettagliate sulle proprie abitudini e quelle del proprio nucleo famigliare (da ciò che si mangia ai tipi di vestiti che si indossa, agli spostamenti quotidiani), perché l'app possa elaborare una stima verosimile dell'impatto ambientale. Ora non resta che ridurlo, magari lasciando a casa la macchina più spesso!



Ogni volta che si accede, l'app propone nuovi tips per contribuire attraverso piccoli gesti quotidiani a ridurre il consumo di CO2.  I consigli sono associati ad un meccanismo di gamification, che rende il compito divertente e stimolante, guadagnando punti e confrontandosi con gli altri giocatori.



Riciclare e scoprirsi creativi, reinventando materiali e oggetti per nuovi usi. Questa app permette di sfruttare l'ingegno e allo stesso tempo ridurre i consumi, grazie a numerosi e pratici consigli per rendere il mondo meno inquinato e più eco-friendly.


Go green with Lumia!

Per maggiori informazioni, leggi il post su conversation http://conversations.nokia.

domenica 17 agosto 2014

Loom band e Rainbow loom, i braccialetti fatti di elastici nascondono pericoli e possibili danni all'ambiente?

Chi quest'estate camminando per le località turistiche o sulle spiagge non si è imbattuto in gruppi di bambini intenti ad intrecciare con le proprie ditine o con un telaietto coloratissimi elastici per formare braccialetti e gadget dai colori dell'arcobaleno da mettere al polso di loro stessi e dei propri genitori? Si tratta dei 'loom band' ed il relativo telaio che non sono altro che, rispettivamente braccialetti fatti di piccoli cerchi di plastica elastica colorata ed il semplice marchingegno per comporli. Sembrerebbe un innocuo e divertente passatempo per bambini e non, un vero e proprio fenomeno dell'estate 2014, ma anche una nuova moda giacchè sono stati avvistati al polso di vip come Harry Styles della boy band One Direction, ma persino al braccio della duchessa di Cambridge, Kate Middleton. E persino a quello della più attempata duchessa di Cornovaglia, Camilla, così per dimostrare che non conoscono età. Il fenomeno nasce negli Usa nel 2013, poco dopo il lancio sul mercato da parte dell'ideatore Cheong Choon Ng, una malese immigrato negli Stati Uniti ed ex dipendente Nissan, che mentre osservava la figlia dedicarsi alla manifattura di braccialetti gli venne la felice idea di inventare e brevettare il telaio che ha conosciuto poi una diffusione globale. Con un investimento di circa 10 mila dollari il ritorno economico è stato così ingente da non essere ancora quantificabile tanto che la società da questi fondata ha dovuto intentare diverse cause per violazione del brevetto. A distanza dal lancio sul mercato, ossia un anno dopo è difficile non trovare bambini e ragazzini a partire da 4 - 5 anni  che non abbiano neanche un braccialetto, o che non sappiano come crearli. Anche perchè al di là dei piccoli uncini di plastica, ganci o del telaio brevettato, molti si cimentano con la semplice manualità, e quindi senza bisogno di alcun tipo di aiuto o supporto: in rete ci sono persino dei tutorial che dimostrano com'è semplice realizzarli. Si infilano tre piccoli elastici di plastica intorno a indice e medio della mano (il primo della serie che 'formi un otto'), e poi via, si parte a chiudere elastici su se stessi fino a che il braccialetto prende forma. Eppure, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", sono bastate poche settimane dall'inizio dell'estate 2014 perché già da subito s'innescassero una serie di polemiche  intorno a questo fenomeno. Infatti, mentre cresce il numero di chi li indossa o di chi li realizza aumenta parallelamente il novero di chi, a ragione, s'interroga circa i potenziali pericoli ed i rischi per i piccini e per l'ambiente, dapprima per paura degli effetti dell'apparentemente innocuo procedimento di realizzazione sulla circolazione del sangue e poi per i possibili danni ambientali: i braccialetti venduti sinora sono, infatti, fabbricati con plastica non riciclabile. Venendo al primo punto c'è da segnalare il caso di un bambino balzato agli onori delle cronache inglesi che si è addormentato mentre stava costruendo un braccialetto con gli elastici avvolti intorno alle dita: la madre lo ha ritrovato con la mano blu e lo ha dovuto portare all'ospedale. Al di là di quest'episodio, molti genitori hanno sollevato dubbi circa i pericoli di soffocamento, specie tra i più piccoli, che sono soliti utilizzare anche la bocca mentre si adoperano nel costruire i loom band. La polemica Oltremanica si è estesa anche alle scuole, dove insegnanti, presidi e genitori agguerriti hanno messo al bando il loom band, perché pericolosi, perchè distraggono i bambini e troppo spesso vengono abbandonati per terra. Analoghe diatribe erano accadute in Usa già nel 2013. Il problema più serio è in realtà quello dello smaltimento: è sempre più comune trovare braccialetti, collane, orecchini di loom band gettati a terra, non solo nelle scuole ma con l'espansione del fenomeno anche per le città. «Con il lavaggio delle strade», ha spiegato la giornalista Lucy Siegle dalle colonne del giornale inglese the Guardian, «i loom band finiscono nei tombini, e vanno dritti dritti al mare». I piccoli elastici di plastica sarebbero considerati all'estero già alla stregua di una vera e propria bomba ecologica pronta a esplodere non appena saranno passati di moda e la gente se ne vorrà liberare: il pericolo è per gli animali domestici, come cani e gatti, che rischiano di ingoiare i bracciali gettati a terra, ma anche per la fauna marina. E se per rimediare a parte dell'inquinamento ambientale basterebbe un comportamento più civile, il problema dello smaltimento dei loom band resta: la plastica sintetica e fatta di silicone di cui sono composti non è riciclabile. Una soluzione, secondo la giornalista inglese, sarebbe proprio quella di iniziare a utilizzare un materiale diverso, una plastica smaltibile e a basso impatto ambientale come quella prodotta da alcuni surfisti della Patagonia, chiamata 605 Yulex Biorubber, e prodotta dalla pianta guayaule tipica del deserto di quello Stato. Il materiale sarà in vendita nel Regno Unito da settembre, al costo di 500 sterline: troppo perché spopoli come gli attuali loom band, venduti sulle strade inglesi al prezzo di 1 pound (circa 1,2 euro) per 600 piccoli elastici. 

Lecce, 17 agosto 2014

                                                                                                                                                                                       



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Redazione del CorrieredelWeb.it


giovedì 14 agosto 2014

Reportage fotografico del viaggio di Goletta Verde nei mari italiani

A conclusione del tour 2014 di Goletta Verde, Legambiente presenta il reportage fotografico "La culla dell'Italia tra illegalità e offesa.

Il viaggio di Goletta Verde nei mari italiani". Ventitré scatti - realizzati da Marco Valle - che raccontano il mare, ancora troppo spesso sfruttato e oltraggiato, e il lavoro svolto in questi ultimi due mesi dal laboratorio mobile di Legambiente. 

Le foto del reportage sono disponibili per usi giornalistici e sono scaricabili ai seguenti link (si prega di citare l'autore Marco Valle/Legambiente):
Immagini in alta risoluzione (per cartaceo): https://www.dropbox.com/sh/6y79kj4ynq4w9uq/AADPqS_1kvtxvGHHoQLFUJLja
Immagini ottimizzate per il web: https://www.dropbox.com/sh/1dmka8dgq6u7aql/AAAAPTK2unWZ3wjjo_ASsHuSa


Qui una breve descrizione del reportage fotografico.
"Evocatore di sogni e voglia di viaggiare, di perdersi e di tornare. È la culla dell'Italia che accarezza da nord a sud le nostre coste. Il mare, una risorsa inestimabile che ha rappresentato nei secoli ricchezza, lavoro e indipendenza. Lo stesso mare che oggi viene spesso sfruttato e offeso, oltraggiato da chi pensa che questo patrimonio sia inesauribile; e le sue coste soffocate dal cemento, dall'incuria e dall'illegalità per mano di chi ha la presunzione di credere che questo immenso bene comune possa essere facilmente privatizzatoe sfruttato.
Con Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente che dal 1986 naviga i mari italiani, ogni estate analizziamo la qualità delle acque e denunciamo l'inquinamento, le speculazioni edilizie e la cattiva gestione delle nostre coste. Goletta Verde è accompagnata da un team di tecnici che conducono il monitoraggio scientifico a caccia dei punti più critici; raccolgono le segnalazioni dei cittadini denunciando le situazioni che mettono maggiormente a rischio il nostro mare.
Questi scatti, realizzati da Marco Valle, cercano di raccontare questo grande viaggio, il lavoro portato avanti dai tecnici del nostro laboratorio mobile anche quest'anno per proteggere il mare e le coste italiane dalle illegalità e valorizzare le unicità del nostro Paese".





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Redazione del CorrieredelWeb.it

Per Ferragosto è boom del ride sharing: oltre 300.000 posti auto condivisi su BlaBlaCar.it



Esodo estivo

Per Ferragosto è boom del ride sharing: oltre 300.000 posti auto condivisi su BlaBlaCar.it

BlaBlaCar, il social network leader in Italia e in Europa per la condivisione dell'auto, registra un aumento del 480% nelle offerte di passaggio in occasione del week end lungo del 15 agosto.

Milano, 14 agosto 2014 – Gli italiani confermano anche per il 2014 il trend delle vacanze nel Bel Paese. Complice la crisi, sono in molti a rinunciare a destinazioni esotiche e decidere invece di spostarsi in auto verso le località di villeggiatura dello Stivale. Su BlaBlaCar, sito leader in Europa per la condivisione di posti in auto, è boom di offerte di passaggio: si registra un aumento del 480% rispetto all'estate 2013. In particolare, nelle due settimane a cavallo di Ferragosto, complice anche il week end lungo che spinge anche chi non è in ferie a spostarsi per qualche giorno, si nota  un picco di offerte di passaggio. Durante questa settimana sono circa 300.000 i posti in auto offerti, l'equivalente di oltre 520 treni ad alta velocità pieni in partenza verso le spiagge del Bel Paese.

Secondo le offerte e le richieste di passaggio pubblicate dalla community di BlaBlaCar.it , le mete principali dei vacanzieri italiani sono quelle costiere, e i viaggi più frequenti  quelli da Nord a Sud. Tra le tratte più popolari figurano quelle verso la Puglia e le Marche con offerte di passaggio per Milano-Bari, a 45 €, e Milano-Ancona a soli 22 €. Tariffe convenienti rispetto ai tradizionali mezzi di trasporto come treni ed aerei, che registrano in questi giorni notevoli aumenti nei prezzi e scarse disponibilità in termini di posti liberi per i vacanzieri dell'ultimo minuto.

Sono in tanti a spostarsi dalle città alle spiagge anche in occasione del week end lungo di Ferragosto, che quest'anno cade di venerdì. Una vera e propria fuga, con partenze particolarmente concentrate nelle grandi città: Roma e Milano sono infatti le città da cui parte la maggioranza di auto condivise. Le destinazioni per questo week end mordi e fuggi? Più vicine, per massimizzare il tempo da passare in spiaggia: Milano-Venezia a 12€, Milano-Genova a 7€, Roma-Bari a 22€. 

I vantaggi del condividere l'auto e le relative spese di viaggio non si fermano però al semplice risparmio economico e alla possibilità di prenotare last minute e senza aumenti delle tariffe. In occasione del week end del 15 agosto sono previste, come sempre in questo periodo, code da bollino rosso sulle principali autostrade e secondo i dati elaborati da BlaBlaCar.it, se ogni vacanziero in partenza condividesse un posto a bordo della sua auto, il numero dei veicoli circolanti potrebbe diminuire di oltre 6 milioni
Viaggiare con BlaBlaCar è facile. Ci si iscrive gratuitamente  tramite il sito o la nuova app per Android e iOS e, dopo aver inserito la città di partenza e quella di arrivo  in pochi istanti compariranno tutte le offerte di posti in auto inserite dagli utenti iscritti alla community con relativi prezzi e le informazioni aggiuntive quali i feedback ricevuti del conducente, la disponibilità a trasportare animali e il "livello di chiacchiera". Una volta individuata l'offerta più adatta alle proprie esigenze, è possibile mettersi in contatto con il conducente, darsi appuntamento e iniziare il viaggio in compagnia. Spostarsi con BlaBlaCar è estremamente conveniente, specialmente per gli spostamenti last minute.









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Redazione del CorrieredelWeb.it

sabato 9 agosto 2014

Legambiente Umbria risponde al Sindaco di Castiglione del Lago


E' assolutamente vero, il Trasimeno è balneabile, ma i problemi e le criticità che anche il sindaco conosce bene vanno risolti


"E' assolutamente vero, il Lago Trasimeno, così come quello di Piediluco, sono balneabili – scrive nella nota Legambiente Umbria rispondendo al comunicato stampa pubblicato ieri dai giornali del Sindaco Batino e di Arpa Umbria – ma le analisi del laboratorio mobile di Goletta dei Laghi, che ha fatto tappa nel mese di Luglio in Umbria, ha riscontrato che ci sono delle criticità che dipendono da problemi già noti a tutti, al sistema depurativo, ma possono essere imputabili anche alla presenza di allevamenti zootecnici intensivi. Questi problemi, localizzati alle foci dei fossi, non mettono in secondo piano le eccellenze e la balneabilità del Trasimeno e quindi la sicurezza dei bagnanti: il lago fortunatamente gode di buona salute anche grazie al recupero dei livelli idrici."

"I rilievi del laboratorio mobile di Legambiente – continua l'associazione ambientalista - non si sostituiscono a quelli degli enti istituzionalmente competenti, ma vogliono integrarli con una fotografia puntuale e accendono spie su alcuni problemi che sarebbe bene che il Sindaco Batino non sottovalutasse, ma anzi si rimboccasse le mani per risolvere".

Per quanto riguarda la Guida Blu e le vele, che ogni anno Legambiente e Touring club assegnano alle località marine e lacustri, sintetizzano in maniera visibile un'analisi e una valutazione complessa fatta su oltre 100 indicatori non riconducibili esclusivamente al criterio della balneabilità. Vi concorrono indicatori relativi alla qualità dell'ambiente, alla qualità delle spiagge, alla gestione dei rifiuti, all'integrità del paesaggio rispetto alla pressione edilizia e ai flussi di traffico, e altri specificatamente inerenti alla qualità dell'accoglienza turistica, dai servizi ricettivi con etichette ambientali certificate alla mobilità sostenibile, alla gestione dei luoghi di interesse culturale e o naturalistico.

"Quindi nessuna contraddizione nelle valutazioni - ribatte Legambiente Umbria – il Sindaco dovrebbe essere contento se la Guida Blu, pubblicata e redatta ormai da 14 anni e che è considerata da molti turisti italiani e stranieri una mappa autorevole di orientamento per la scelta delle proprie vacanze, ha riconfermato anche quest'anno le 5 vele al Comune di Tuoro e 4 vele a quelli di Castiglione del Lago, di Passignano e Magione, perché tra i laghi italiani sicuramente il Trasimeno è un'eccellenza".

"Le bordate scomposte di Batino sono assolutamente ingiustificate - conclude Legambiente Umbria - con Goletta dei Laghi la nostra associazione non cerca nè pubblicità o nè visibilità, ma intende sollecitare sindaci, amministrazioni e organi competenti alla salvaguardia dell'ambiente e degli ecosistemi lacustri".

venerdì 8 agosto 2014

LA LEGGE ITALIANA FUNZIONA: CALA L’INCIDENZA DEI FRAMMENTI DI SHOPPER NEI RIFIUTI MARINI RISCONTRATI DA GOLETTA VERDE



Secondo l'indagine di Goletta verde sul marine litter dei mari italiani, quasi il 90% dei rifiuti marini è plastica, ma i sacchetti della spesa pesano meno del 30%

Novara-Venezia, 8 agosto 2014 - Sono quasi 700 i rifiuti rilevati sulle tratte costiere italiane prese in considerazione da Goletta Verde e Accademia del Leviatano durante il monitoraggio del marine litter che assedia i nostri mari. Dopo 87 ore di osservazione dei rifiuti galleggianti nei mari italiani e 1700 km di mare analizzati, questo è il risultato: rifiuti per lo più plastici con una percentuale di quasi il 90%.

Nota positiva sulla presenza dei frammenti di sacchi e sacchetti nei rifiuti marini, che si è ridotta in modo rilevante: nel Mar Tirreno, dove Goletta Verde ha riscontrato una densità di rifiuti pari a 26 ogni kmq con il 91% di rifiuti di plastica, balzano al primo posto le bottiglie (bevande e detergenti) che rappresentano il 34% seguita dalle buste di plastica (29%) che, invece, fino all'anno scorso avevano il sopravvento con il 41% dei residui individuati.

Significativo il raffronto con il Madre Adriatico sulle cui coste si affacciano paesi che non hanno adottato il provvedimento di divieto della commercializzazione dei sacchi non biodegradabili e compostabili: sono stati riscontrati, dal progetto di Goletta Verde con l'Accademia del Leviatano, 27 rifiuti galleggianti ogni kmq di mare con al primo posto le buste di plastica (41%) seguita dai residui di prodotti per la pesca (reti e polistirolo) al 21%.

Come noto, con l'introduzione del bando in Italia, l'immissione in commercio delle buste (biodegradabili e non) ha registrato una forte contrazione complessiva, da 180.000 a 118.000 tonnellate pari a una riduzione del 35% rispetto ai valori del 2010, (dati Plastic Consult). Questo, oltre a migliorare la qualità della raccolta differenziata in Italia, incide in modo rilevante sulla riduzione del rischio di inquinamento dell'ambiente marino come evidenziato anche da questa indagine pluriennale.

"Le attività svolte dalla Goletta Verde sono a nostro parere fondamentali per restituirci un quadro organico e chiaro dei principali fattori di rischio nel marine litter - sottolinea Andrea Di Stefano, responsabile Progetti Speciali di Novamont, azienda che ha sostenuto le attività di ricerca di Goletta Verde -. Le bioplastiche stanno dimostrando un crescente ruolo a sostegno di una riduzione del rischio come evidenziato dalle ultime ricerche scientifiche svolte da Hydra Institute che hanno permesso di verificare che il Mater-Bi si decompone  per circa il 90% in 8 mesi in quei luoghi dell'ambiente marino in cui le plastiche disperse tendono ad accumularsi. Successive prove di biodegradazione supervisionate dall'Istituto Italiano dei Plastici (IIP) indicano che la plastica biodegradabile Mater-Bi(R) di quarta generazione ha raggiunto una biodegradazione superiore all'80% in circa 220 giorni. Le prove di laboratorio simulano le condizioni ambientali del fondo marino e della battigia, habitat in cui finiscono molti rifiuti plastici. Questo è il primo passo di un iter che porterà alla definizione di un processo di certificazione da parte di IIP".

                                                                                                                                                                ***

Novamont è leader nello sviluppo e nella produzione di materiali e biochemicals attraverso l'integrazione di chimica, ambiente e agricoltura. Con 370 addetti (circa il 20% dei quali impegnato in attività di R&S), ha chiuso il 2013 con un turnover di 136 milioni di euro ed investimenti costanti in attività ricerca e sviluppo (6,2% sul fatturato 2013); detiene un portafoglio di circa 1.000 brevetti. Ha sede a Novara, stabilimento produttivo a Terni e laboratori di ricerca a Novara, Terni e Piana di Monte Verna (CE). Opera tramite sue consociate a Porto Torres (SS), Bottrighe (RO), Terni e Patrica (FR). È presente attraverso sedi commerciali in Germania, Francia e Stati Uniti e attraverso propri distributori in Benelux, Scandinavia, Danimarca, Regno Unito, Cina, Giappone, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

giovedì 7 agosto 2014

GREENPEACE, IL PREMIO OSCAR EMMA THOMPSON IN VIAGGIO PER DIFENDERE L’ARTICO

MAR GLACIALE ARTICO, 07.08.14. L'attrice britannica Emma Thompson, due volte premio Oscar e famosa per film come Saving Mr. Banks e per la saga di Harry Potter, ha deciso di unirsi alla campagna di Greenpeace SaveTheArctic, imbarcandosi sulla nave Esperanza insieme alla figlia. 

Durante il viaggio in corso nell'Artico, oltre a incontrare trichechi, foche e renne, la Thompson sta avendo modo di verificare in prima persona fenomeni preoccupanti come la riduzione dei ghiacci e l'accumulo di plastica nei nostri oceani.

«Ci è stato detto che il riscaldamento globale è tutta colpa nostra, che abbiamo bisogno di benzina, che vogliamo le nostre macchine e che l'industria petrolifera non sta facendo altro che rispondere alle esigenze di un pubblico avido», afferma Emma Thompson. 

«Ma questo semplicemente non è giusto. Molti di noi vogliono vivere in modo pulito, ma i nostri governi certamente non aiutano a rendere semplici certe scelte. La spinta al cambiamento di cui abbiamo bisogno, di cui l'Artico ha bisogno, deve arrivare sia dall'alto che dal basso. Abbiamo bisogno di governi che resistano alle pressioni delle industrie 'sporche', che per tanto tempo li hanno finanziati e controllati, e che ci diano la possibilità di vivere la nostra vita in modo più sostenibile».

La Thompson ha aggiunto la propria voce a quella di oltre 5 milioni di persone che in soli due anni in tutto il mondo hanno aderito al movimento globale SaveTheArctic. Greenpeace, nell'ambito di questa campagna, chiede l'istituzione nell'Artico di un santuario marino attorno al Polo Nord all'interno del quale siano bandite attività pericolose, per quest'area tanto meravigliosa quanto fragile, come trivellazioni petrolifere e pesca industriale.

«Dobbiamo farci sentire, essere consapevoli del nostro potere. Dobbiamo tenere a mente che i politici spesso perdono di vista questioni che non sono sempre evidenti davanti ai loro occhi. In questo modo, essi possono addirittura arrivare a ignorare i cambiamenti climatici, forse la sfida più urgente per i nostri tempi. Per questo dobbiamo essere tutti più audaci. 

Partecipate a manifestazioni, scrivete a chi vi governa. Se decine di milioni di noi scrivessero ai nostri leader chiedendo politiche di intervento per la salvaguardia dell'Artico, e per trovare soluzioni ai cambiamenti climatici, sicuramente le cose potrebbero cambiare», conclude Emma Thompson.



mercoledì 6 agosto 2014

Campi boa nel Parco nazionale de La Maddalena, sistemi di ormeggio sempre più ecocompatibili

Uno dei servizi più importanti che da alcuni anni nel periodo estivo l'Ente Parco offre ai visitatori e che ha l'obiettivo di garantire una più efficace tutela della prateria di Posidonia oceanica – habitat protetto dalle direttive dell'Unione Europea – è il posizionamento nelle acque del Parco di attrezzature necessarie per una efficace tutela delle coste e dei fondali più interessati dal transito di imbarcazioni e mezzi nautici.
 
In tale ambito l'Ente – soprattutto grazie alla riscossione del biglietto d'ingresso nell'area protetta – si è orientato verso sistemi di ormeggio ecocompatibili, dando seguito alla volontà espressa negli anni scorsi di individuare soluzioni alternative all'utilizzo dei corpi morti in cemento, di cui è stata dunque avviata la progressiva sostituzione: un impegno che è proseguito anche per la stagione 2014, nella quale si sta provvedendo ad ultimare l'allestimento dei campi boa.  

Il progetto, in corso di completamento, prevede il posizionamento di 177 boe in prossimità delle aree marine più frequentate: isola di Santa Maria; Cala Giorgio Marino (isola di Budelli); Porto Madonna; Cala Granara, Cala Corsara (isola di Spargi), Cala Lunga di Razzoli; Porto Palma, Cala Portese e Cala Coticcio (isola di Caprera).

Un'importante novità introdotta quest'anno nell'allestimento dei campi boa è relativo al fatto che la maggior parte delle boe tra Cala Granara, Cala Corsara e l'isola di Santa Maria saranno posizionati corpi vivi: si tratta di manufatti – di un particolare tipo di cemento che non rilascia sostanze – di forma esagonale a basso impatto ambientale, definiti "sea friendly", che vengono assemblati sul fondale a gruppi di 5/7 in svariate combinazioni, costituendo in tal modo delle strutture stabili, che svolgono correttamente la laro funzione e che nel contempo rispettano l'ambiente giacché al loro interno sono favoriti il ripopolamento delle specie ittiche, la loro sopravvivenza e riproduzione.

A completamento dei sistemi ecocompatibili utilizzati dall'Ente Parco, altre boe sono posizionate con il sistema Ecoblue 300, consistente  in  un dispositivo che si avvita sui fondali manualmente, il cui utilizzo si rivela necessario in particolare per la tutela delle praterie di Posidonia oceanica

La fruizione delle boe all'interno dell'area protetta è gratuita per tutti coloro che sono in regola con l'autorizzazione del Parco: per facilitare il servizio delle barche da traffico e delle imbarcazioni da noleggio impegnate nel trasporto dei turisti nelle isole dell'arcipelago sono stati, inoltre, posizionati alcuni gavitelli che recano, appunto, un'apposita dicitura; le boe di colore giallo sono, invece, destinate al diporto: alcune di esse riportano le caratteristiche di tenuta della boa in relazione alla velocità del vento e alla lunghezza del mezzo che deve essere ormeggiato.

martedì 5 agosto 2014

ECOHappening - 9^ Giornata per la Custodia del Creato 31 agosto - 14 settembre 2014 Reggio Emilia - Alleati per la custodia del creato

 

 

                                                                                                                               


   www.ecohappening.it

 

 

                                                                                     

INSIEME CUSTODI DEL CREATO

2^  edizione della manifestazione nazionale in occasione della 9ª Giornata per la custodia del creato indetta dalla CEI

PARTECIPA

ECOHappening è l'insieme di connessioni e potenzialità sui temi di fede, ambiente, etica, società, l'appuntamento  dove orientarsi, leggendo i segni dei tempi  con la luce della fede, nel nostro cammino  con / per l'ambiente.

ECOhappening  è un appuntamento di collaborazione tra società civile, istituzioni  e mondo cattolico  finalizzato a sviluppare una rete di speranza ed  una rinnovata etica civile.

I temi del messaggio della Cei sono  uno stimolo e la bussola per fare ed ECOHappening  è  una esplorazione teologica e civile, un lavoro educativo, finalizzato alla formazione dei cittadini  nel loro abitare lo spazio. L'evento nella sua missione intergenerazionale  di comunicazione e partecipazione offre  nel connubio istituzioni - mondo cattolico  momenti dedicati al mondo  formativo della catechesi, alle realtà associative, alle parrocchie, ai cittadini  un itinerario culturale educativo e di incontro  che attraverso workshop,  incontri, expo, media, spettacoli  approfondirà il sapere  rendendo chiaro il giusto impegno e la responsabilità a cui tutti siamo chiamati.  Tutti  protagonisti  ad ECOHappening   per  essere sempre più custodi dell'ambiente.

 


ALLEATI a noi per la custodia del creato

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      L'HAPPENING DELL'ALLEANZA PER L'AMBIENTE

31 agosto - 1 settembre 2014

      CELEBRAZIONE EUCARISTICA   9^ Giornata per la custodia del creato

31 Agosto – 14 Settembre 2014

 

      MOSTRE TEMATICHE  nei chiostri, chiese e nelle sale del Comune di Reggio Emilia

12    – 13- 14- Settembre 2014

       ECOHAPPENING : Incontri - Exposhow - Workshop – Happening - Show  - UNIMORE Palazzo Dossetti RE -  Giardini del Popolo RE

 

               

12 – 13 -14  Settembre 2014

CONVERSAZIONI

       "CUSTODIRE IL CREATO: LA TUTELA AMBIENTALE"

       " LA BELLEZZA DELLE CITTA' STRUMENTO CONTRO IL DEGRADO AMBIENTALE"

       "ALLEANZA PER LA TUTELA AMBIENTALE CONTRO I DISASTRI AMBIENTALI"

EXPOSHOW

       "IL GIARDINO DEL BUON VIVERE": esposizioni, presentazione libri, prodotti naturali e prodotti km 0, degustazioni, incontri

WORKSHOP

       I° CORSO FORMAZIONE  "FORMARE I FORMATORI PER LA CUSTODIA DEL CREATO" per catechisti, insegnanti di religione, seminaristi

HAPPENING

I^ ECOHAPPENING SLOW FIT:  Camminata Ecologica alla scoperta della CITTA' DEL BUON VIVERE – Percorso  3 km e  8 km

 

 

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