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sabato 31 ottobre 2015

IL PIEMONTE PER L'AUTOMOTIVE - Per il workshop finale del progetto Ca(R)vour (coordinato dal Politecnico di Torino), presentati i risultati dei progetti finanziati nella piattaforma automotive della Regione

Nel corso del workshop finale del progetto Ca(R)vour (coordinato dal Politecnico di Torino), sono stati presentati i risultati dei progetti finanziati nella piattaforma automotive della Regione Piemonte

 

Torino, 31 ottobre 2015 – Sostenibilità e affidabilità saranno le parole chiave dell'automotive del futuro in Piemonte. Sono queste, infatti, le caratteristiche comuni dei 6 progetti finanziati nell'ambito della piattaforma automotive della Regione Piemonte e presentati oggi nel corso del workshop finale del progetto Ca(R)vour, coordinato dal Politecnico di Torino: Biomethair, Drapò, iDea, Piè Verde, Thor e, appunto, Ca(R)vour.

Il seminario è stato infatti l'occasione per raccogliere i risultati di tutti i progetti della piattaforma e delineare le prospettive future del settore automotive, con un confronto tra i soggetti coinvolti insieme al Direttore della Direzione Competitività del Sistema regionale Giuliana Fenu e al Delegato Nazionale H2020 "Smart, green and integrated transport", Angela Di Febbraro. 

L'automotive rappresenta un settore produttivo e tecnologico fondamentale per la nostra Regione, nel quale la ricerca gioca oggi un ruolo ancora più importante, soprattutto nell'ottica della maggiore sostenibilità ambientale dei veicoli. 

Lo studio di nuovi propulsori sarà quindi strettamente legato alla realizzazione di sistemi di risparmio e stoccaggio dell'energia. Con questo scopo nasce il progetto Ca(R)vour, iniziativa realizzata da 8 partner (Agenform, Lithops S.r.l., LM Gianetti S.r.l., Mavel S.r.l.,  Opac S.r.l., Santer Reply S.p.A., Università di Torino, VI-Grade S.r.l.) coordinati dal Politecnico di Torino. Il progetto aveva come obiettivo lo sviluppo di batterie a ioni di litio ad alta potenza partendo da materiali innovativi, sicuri ed ecocompatibili, per veicoli elettrici. Cuore del progetto è anche lo sviluppo di un powertrain elettrico integrato con il telaio del veicolo per ottenere notevoli significativi miglioramenti delle perfomance.

Commenta la professoressa Silvia Bodoardo (docente del Dipartimento Scienza Applicata e Tecnologia , Politecnico di Torino), responsabile del progetto Ca(R)vour: "Il prototipo-dimostratore realizzato nell'ambito del progetto può essere considerato come un interessante laboratorio modulare, che potrà avere sviluppi nella ricerca futura del settore. Proprio per confrontarsi sulle prospettive future in Piemonte e con un occhio all'Europa, magari guardando a nuovi progetti o altre forme di collaborazione, abbiamo pensato di organizzare un momento per presentare i risultati del lavoro di ricerca ed i prototipi sviluppati da tutti i progetti finanziati nella piattaforma automotive e una tavola rotonda a cui hanno preso parte Regione, Politecnico, Università di Torino, General Motors, Centro Ricerche Fiat, Iveco, Cecomp".

Per quanto riguarda le altre iniziative della piattaforma presentate nel corso del seminario, anche i progetti Piè Verde e Thor si sono concentrati sui motori elettrici: il primo, coordinato da Iveco, aveva l'obiettivo di studiare e sviluppare componenti altamente innovativi per veicoli commerciali elettrici e sviluppare adeguati modelli di utilizzo e i relativi servizi di supporto, in grado di agevolare il lavoro degli operatori logistici e di rendere gli spostamenti più confortevoli, ecologici e sicuri; il secondo, che ha come capofila Bitron, si è invece concentrato su tecnologie e sistemi abilitanti del sistema motopropulsore, del sistema veicolo e delle infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica.

Combustibili di tipo differente sono stati invece oggetto di studio dei progetti Biomethair e iDea.

iDea, coordinato da General Motors Powertrain Europe, ha lavorato su applicazioni innovative della propulsione diesel. Le soluzioni tecnologiche studiate si sono concretizzate in un prototipo di nuova generazione per le esigenze post 2020 e la loro applicazione in una piattaforma ibrida multimodale.

Biomethair, basato su un powertrain evoluto a metano e coordinato dal Centro Ricerche Fiat, si è concentrato sulla filiera piemontese, capace non solo di sviluppare una vettura a bassissimi consumi e con un impatto ambientale quasi nullo, ma anche capace di produrre il combustibile necessario alla sua alimentazione partendo da biomasse di scarto.

Infine, il progetto Drapò (coordinato dal Centro Ricerche Fiat), si è concentrato su sistemi ausiliari integrati ad alta efficienza per migliorare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni inquinanti di veicoli ad uso prevalentemente urbano.





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ENEL ENERGIA ED ANCI INSIEME PER L’EFFICIENZA ENERGETICA

Siglato un Accordo Quadro per diffondere le tecnologie sostenibili nei Comuni italiani

 

Promuovere l'utilizzo di tecnologie sostenibili e ad alta efficienza sui territori comunali attraverso sensibilizzazione dei cittadini, semplificazione delle procedure e adozione di misure che favoriscano l'utilizzo di mobilita' a zero emissioni: sono questi gli obiettivi dell'Accordo Quadro sottoscritto oggi dal Responsabile Mercato Italia Enel Nicola Lanzetta e dal Segretario Generale ANCI Veronica Nicotra a Torino, nell'ambito della XXXII Assemblea Nazionale dell'ANCI.

L'Accordo, in linea con gli obiettivi nazionali ed europei per la riduzione delle emissioni di CO2, l'aumento di utilizzo di fonti rinnovabili e la promozione dell'efficienza energetica, mira al coinvolgimento attivo dei Comuni come attori protagonisti del cambiamento.

Tra gli strumenti previsti, il monitoraggio dei territori per individuare le "best practice" in ambito urbano e il grado di efficienza delle abitazioni, l'adozione di misure mirate su viabilita' e traffico per favorire l'utilizzo di veicoli elettrici, campagne informative per far conoscere i benefici ambientali ed economici derivanti dall'utilizzo di tecnologie efficienti come lampade a LED, caldaie a condensazione, pompe di calore, biciclette e auto elettriche e accompagnare il cittadino in un percorso di semplificazione delle pratiche amministrative.

Al riguardo, l'Accordo prevede, tramite ANCI,  la diffusione, in linea con le strategie attuate da molti Comuni e agli strumenti da questi realizzati, nonche' in coerenza con le diverse iniziative predisposte dalle Regioni, dell'innovativo applicativo MEP – Map for Efficiency Permitting, basato su una mappatura effettuata da Enel Energia, che permette al personale comunale di supportare i cittadini attraverso la consultazione e visualizzazione delle prescrizioni e delle procedure vigenti sul territorio comunale per l'installazione di impianti da fonti rinnovabili. Il MEP e' stato gia' sperimentato ed e' attualmente disponibile per quaranta Comuni.

''L'ANCI negli ultimi anni e' impegnata massivamente nell'accompagnare e seguire da un punto di vista istituzionale e progettuale le amministrazioni locali sul tema dell'efficienza energetica e dell'utilizzo delle rinnovabili, - illustra il Segretario Generale dell'Associazione Veronica Nicotra - fornendo ai Comuni standard, modelli e metodologie operative e tecniche, nonche' amministrative, semplificate e utili anche ai non addetti ai lavori, per rafforzare la governance e le competenze degli Enti locali, sia per facilitare il dialogo e le scelte quotidiane dei cittadini. D'altro canto tali iniziative trovano gia' nella maggior parte dei Comuni piani e strategie mirate allo sviluppo intelligente delle citta', sia delle infrastrutture che dei servizi, nelle direttrici di sostenibilita', innovazione e semplificazione''.

''L'efficienza energetica rappresenta un fattore di crescita economica, benessere e progresso tecnologico e sociale - ha spiegato Lanzetta – L'Accordo siglato con ANCI prevede il coinvolgimento attivo dei Comuni che possono giocare un ruolo fondamentale nella diffusione di tecnologie efficienti e rinnovabili. Si tratta di tecnologie che possono cambiare significativamente in meglio la nostra vita quotidiana e l'ambiente in cui viviamo, a beneficio del singolo cittadino e della collettivita'''.



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I migliori marchi ecobio di cosmesi in Italia.

Il mercato dell’ecobio e una realtà un continua ascesa, un fenomeno che di certo non si può ignorare. All’interno di questo mercato, un comparto che sembra trainante dopo quello alimentare, è quello della bellezza e della cosmetica.

venerdì 30 ottobre 2015

Pentapolis partecipa allo Smart Mobility World

Pentapolis Onlus sostiene attraverso il patrocinio lo Smart Mobility World, giunto alla sua dodicesima edizione, il più importante evento a livello europeo dedicato alla mobilità del XXI secolo come sostenibile, connessa e integrata. Massimiliano Pontillo, Presidente Pentapolis Onlus, interverrà il 30 ottobre con la relazione "Sharing economy e sharing mobility". 

Eco in città è Media partner dell'iniziativa, unica nel suo genere, che unisce esperti, aziende e istituzioni impegnati nello sviluppo di nuove forme di trasporto sempre più connesse, digitali e sostenibili, per tracciare uno scenario attuale e futuro della smart mobility a livello internazionale.

Queste caratteristiche sono confermate dall'ampia agenda di Smart Mobility World 2015 che si compone di decine di convegni e workshop riservati a temi quali la logistica, i servizi digitali, il mobile payment e l'e-ticketing, l'infomobilità, la gestione delle flotte, lo smart parking e l'accesso intelligente ai centri urbani, la telematica di bordo e i sensori auto, lo sviluppo della mobilità elettrica e di forme di alimentazione alternative. Un approccio a 360 gradi che attraverso l'incontro tra le aziende e la condivisione delle esperienze consentirà la creazione di importanti sinergie per l'implementazione della smart mobility, siano esse partnership o definizione di linee guida. 

Il programma di quest'anno vede l'introduzione di alcune tematiche innovative, mai prima affrontate in Italia nel corso di una manifestazione di questo tipo. La prima è la sicurezza, nella doppia accezione di safety e di security. La novità degli ultimi anni è stata l'apparizione e la diffusione di sistemi di sicurezza attiva che si sono affiancati a dotazione ormai standard come ABS e ESC (Enhanced Stability Control): a Smart Mobility World verrà presentata una carrellata dei sistemi e tecnologie più interessanti ed efficaci per la sicurezza attiva, sistemi grazie ai quali il conducente si trova ad essere affiancato da una assistente instancabile e sempre vigile che lo aiuta a viaggiare sicuro e sereno.

Per questa edizione 2015, che si terrà dal 28 al 30 ottobre, una location d'eccezione: l'Autodromo di Monza. Info su www.smartmobilityworld.net.

Il Codice Sconto per Connected Automobiles è CAMP10.

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Building Energy avvia i lavori per la costruzione del suo primo impianto a biomasse in Serbia

La centrale a biomasse alimentata con la legna di recupero dei boschi serbi produrrà 38,4GWh di energia elettrica e 86GWh di energia termica all'anno.


Milano, 30 ottobre 2015 - Building Energy, multinazionale che opera come Global Integrated IPP nel settore delle energie rinnovabili, e il Comune di Krusevac annunciano l'inizio della costruzione di una centrale a biomasse a Krusevac, nella Serbia centrale. Si tratta del primo impianto combinato di energia elettrica e termica del Paese con una capacità installata rispettivamente di 4,8MWe e 20MWt, progettato per generare 38,4GWh di energia elettrica e 86GWh di energia termica all'anno.

Lo sviluppo del progetto, del valore di 27 milioni di euro, nasce dal memorandum di intesa siglato tra Building Energy e il Comune di Krusevac, che prevede una stretta collaborazione per la creazione di un polo di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

L'impianto sarà alimentato da cippato legnoso derivante dal recupero della legna proveniente dalla pulizia dei boschi serbi. La vendita dell'energia termica, frutto di un contratto decennale tra Building Energy e la termocentrale di Krusevac, contribuirà per larga quota a soddisfare il fabbisogno di calore della città, che conta circa 110.000 abitanti. La vendita di energia elettrica sarà, invece, regolata da un contratto con EPS (gestore di rete statale) secondo le regole della feed in tariff vigenti in Serbia.

Il progetto contribuirà anche alla crescita dell'occupazione nel territorio, grazie alla creazione di 70 posti di lavoro nella fase di costruzione dell'impianto e all'assunzione di circa 40 persone, tra personale specializzato e operai, per l'attività di gestione e manutenzione dell'impianto. A questi si aggiungerà l'indotto derivante dal lavoro di pulizia dei boschi e al trasporto della biomassa in centrale.

Oltre alla ricaduta economica si aggiungerà un grande beneficio in termini di risparmio di anidride carbonica stimata in circa 38.400 tonnellate all'anno, riduzione ottenuta sia dalla maggiore efficienza del ciclo sia dalla riduzione dell'uso di carbone come fonte energetica del teleriscaldamento attuale.

Si prevede la fine dei lavori di costruzione e l'avvio della produzione elettrica e termica già a partire dalla stagione invernale 2017/2018.

Building Energy è presente nel mercato dei Balcani dal 2014 con la sede di Belgrado, dalla quale gestisce e coordina lo sviluppo e la realizzazione dei progetti in Serbia, Croazia, Rep. Srpska, Romania, Montenegro, Polonia, Ucraina, Bielorussia, Azerbaijan e Armenia.

"Siamo lieti di sviluppare, con il supporto della città di Krusevac, il più grande impianto combinato di energia elettrica e termica del Paese nel settore delle energie rinnovabili. – ha dichiarato Paolo Rossi, Managing Director di Building Energy Eastern Europe – Riteniamo, infatti, che questo progetto possa contribuire ad aiutare i Paesi dell'area balcanica a sfruttare a pieno le potenzialità e le risorse di cui è ricco il territorio. La notevole disponibilità di biomassa da legna di recupero presente in Serbia, unita al nostro know-how e alla nostra esperienza nell'utilizzo di tecnologie diversificate, consentirà, infatti, di iniziare un percorso di modernizzazione e sostituzione delle termocentrali esistenti alimentate da combustibile fossile, contribuendo così ad allineare il Paese agli standard europei in materia di emissioni di CO2 nell'atmosfera".


BUILDING ENERGY
Building Energy è una multinazionale che opera come Global Integrated IPP nel settore delle energie rinnovabili presente in 4 continenti. L'azienda è verticalmente integrata sulla catena del valore, dallo sviluppo di progetti alla vendita di energia. Con una pipeline complessiva in 24 paesi di oltre 2.900MW, ed asset generativi in costruzione nei prossimi due anni per oltre 500MW (progetti Near Notice to Proceed e Backlog), si posizione come uno dei maggiori player nel panorama internazionale del settore dell'energia rinnovabile.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.buildingenergy.it.


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Il Brunello "green" di le Macioche si aggiudica i 5 grappoli Bibenda 2016

IL BRUNELLO 2010 LE MACIOCHE SI AGGIUDICA I 5 GRAPPOLI DI BIBENDA 2016 

L'ultima edizione della guida sul vino più venduta al mondo premia l'azienda di Montalcino con il massimo punteggio

Si tratta di un importante riconoscimento per Le Macioche, che premia l'eccellenza della produzione, l'impegno e il percorso di crescita intrapreso dalla nuova proprietà, che ha acquisito l'azienda a settembre 2014, dando vita a un importate processo di innovazione, nel rispetto della tradizione.

"E' per noi una grande soddisfazione ricevere i 5 grappoli di Bibenda 2016", ha affermato Stefano Brunetto, che insieme a Massimo Bronzato e Riccardo Caliari, rappresenta la nuova proprietà. "E' la conferma che stiamo lavorando nella giusta direzione, con l'obiettivo di continuare a produrre un vino di altissima qualità che rispecchi il territorio d'origine, arricchendolo al tempo stesso del nostro entusiasmo e della nostra propensione all'innovazione". 

L'azienda ha avviato un'importante azione di restyling con la creazione di un nuovo logo e di una nuova etichetta e al tempo stesso è stato intensificato il percorso di sostenibilità – di fatto già in atto - per arrivare in breve alla certificazione biologica

Oggi l'azienda vanta un approccio "green" per tutte le fasi di lavorazione: dal calcolo dell'impronta ambientale (Carbon Footprint e Water Footprint) all'uso di bottiglie in vetro riciclato al 95%, dai cartoni da imballaggio a fustella unica ai bancali ecosostenibili, in materiale riciclato e pressato.   

Bibenda – la prestigiosa guida curata dalla FIS - Fondazione Italiana Sommelier - si conferma un punto di riferimento per professionisti e semplici wine lover.
La premiazione dei vini avverrà ufficialmente Sabato 21 Novembre 2015, a Roma, nella consueta cornice dell'Hotel Rome Cavalieri.

Per maggiori informazioni su LE MACIOCHE, visitare il sito www.lemacioche.it


BRUNELLO DI MONTALCINO 2010
Denominazione: D.O.C.G.
Note sensoriali: da un'annata perfetta non poteva che nascere un vino perfetto. Di uno splendido rosso rubino con riflessi granata, questo Brunello racchiude profumi intensi e speziati, tannini fitti e sinuosi con un finale lunghissimo. La sintesi perfetta di potenza ed eleganza.



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RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI: UN’OPPORTUNITÀ UNICA PER DIMEZZARE CONSUMI, COSTI ED EMISSIONI INQUINANTI

Al Future Build di Bergamo Rete Irene ha illustrato le metodologie e tecnologie più avanzate per intervenire sul patrimonio edilizio esistente secondo i dettami dei nuovi decreti attuativi in materia. 
  
Milano, 30 ottobre 2015. Un progetto di riqualificazione energetica efficace e integrato porta a una riduzione dei consumi di energia di circa il 50%, dimezzando i costi di manutenzione e riducendo drasticamente l'emissione di Co2. Significa rivalutazione patrimoniale dell'immobile, miglioramento nella classificazione energetica dell'edificio e maggior comfort abitativo per le famiglie. E chi meglio dei progettisti può valutare il piano di intervento più adeguato?

Lo ha spiegato Rete Irene, il network di imprese lombarde specializzato in Riqualificazione Energetica degli Edifici, in occasione della tappa di Bergamo del Future Build meeting 2015, due giorni di convegni e workshop, dove Rete irene è intervenuta nella giornata giovedì 29 ottobre. Ma qual è la metodologia più corretta per individuare il miglior piano di intervento? E come possono i professionisti nel settore edilizio trasferire al meglio le informazioni ai cittadini e alle amministrazioni private e pubbliche, alla luce dei nuovi obblighi normativi dettati dai decreti attuativi del 26 giugno 2015?

 "Con i decreti attuativi del 26 giugno 2015, spiega Manuel Castoldi, Presidente di Rete Irene, la riqualificazione energetica è diventata un obbligo normativo e il progettista è il primo attore chiamato a valutare il piano di intervento. Avvalendosi di partner esperti e capaci che siano in grado di realizzare una diagnosi energetica completa e profonda sull'immobile esistente considerando la componente edile, quella impiantistica e i vantaggi per gli utenti finali, offrendo garanzie dei lavori effettuati e formazione degli inquilini sulle buone pratiche dell'efficienza energetica".

Riqualificare un edificio significa infatti programmare un intervento integrato sull'immobile esistente, alla luce di uno scenario più restrittivo dal punto di vista normativo. Il decreto ministeriale del 26/06/2015 definisce infatti le nuove linee guida da rispettare per dare vita a opere di adeguamento energetico: dai requisiti minimi alle modalità di classificazione fino al nuovo attestato di certificazione. 

I requisiti minimi sono parametri più severi e forniscono delle precise indicazioni sull'obbligo di efficientare energeticamente gli immobili in caso di interventi di manutenzione anche di una solo porzione o componente del condominio. In Regione Lombardia la nuova normativa entrerà in vigore il 1° gennaio 2016, e occorre quindi agire con estrema rapidità per conoscere e attuare le disposizioni contenute all'interno dei decreti ministeriali.

Ma cosa determina l'efficacia di un piano di intervento sull'edificio esistente? "Essenziale è l'indagine energetica preliminare, che serve per fare il check-up dell'edificio e definire gli interventi appropriati, spiega Nicola Stefani, direttore tecnico presso Mascherpa Tecnologie Gestionali Srl, tra le società fondatrici di Rete Irene, prendendo in considerazione tutte le superfici dell'edificio che concorrono alla dispersione del calore". Questo significa considerare l'intero involucro in tutte le sue componenti, oltre ovviamente all'impianto di riscaldamento, che spesso risulta essere costituito da vecchie tecnologie e non efficiente. Analizzando inoltre i dati storici dei consumi e dei costi di gestione, si arriva a determinare lo stato di fatto.

Se il fine di un progetto di riqualificazione integrato è quello di intervenire in modo drastico ed efficace al tempo stesso, le previsioni  di risparmio nel bilancio energetico devono essere più che convincenti. Per esempio, per un edificio di 25 appartamenti, con un consumo annuo di  39.500 mc di gas metano, è  possibile tagliare i consumi di circa il 50%, arrivando a un risultato ottimale di 19.900 mc di gas metano con un risparmio non soltanto in termini di denaro, ma anche di emissioni inquinanti, pari addirittura a 37,4 tonnellate di CO2. Il calcolo sul cost saving è presto fatto: partendo da uno stato di fatto dove la spesa è di 32.050 €/a si arriva a un risultato pari a 17.470 €/a, che fa registrare un riduzione dei costi del 45,5%.

I vantaggi non finiscono qui. Le opere di efficientamento energetico portano a una rivalutazione economica dell'immobile, che permette di avere un aumento di capitale personale, rappresentando un investimento sicuro sulla propria casa. In termini monetari il valore dell'immobile sul mercato cresce fino al 9,7%*, rispetto a un appartamento con le stesse caratteristiche ma non riqualificato. (*Fonte: "Rapporto sugli effetti dell'efficienza energetica sul mercato immobiliare" di ENEA, I-com e Assoimmobiliare, 2013). In questo senso, la nuova normativa deve essere vista come una grande opportunità per migliorare tanto la qualità dell'abitare, quanto il rating degli edifici e l'ambiente nel quale viviamo.



Chi siamo
Rete Irene è un network di imprese per un nuovo concetto di Riqualificazione Energetica degli Edifici. E' composta da 12 aziende con know-how e competenze professionali di primordine, date dall'esperienza consolidata di interventi sugli immobili esistenti. Le aziende di Irene operano nel settore, studiando attentamente ogni singolo edificio al fine di rendere le abitazioni "economicamente intelligenti", proponendo progetti all'avanguardia nel settore degli interventi sugli immobili residenziali e non. L'obiettivo di Rete Irene è quello di diventare il punto di riferimento, in Lombardia e non solo, per chi, dai piccoli proprietari ai condomini, fino ai gestori di grandi patrimoni immobiliari e alle pubbliche amministrazioni,  desidera adeguare alloggi ed edifici ai migliori standard europei di efficienza energetica. Di più, per tutti coloro che vogliono avere abitazioni e immobili in grado di risparmiare, ma anche di guadagnare.

La visione di Rete Irene intende superare il semplice concetto di riqualificazione energetica, proponendo un innovativo ed esclusivo sistema integrato di interventi sia sulla componente edile, sia su quella impiantistica, in grado di trasformare la casa, rendendola più efficiente dal punto di vista energetico, rispettosa dell'ambiente, con conseguente riduzione dei costi di gestione e garanzia del risultato atteso. Un nuovo e più ampio concetto di smart building, che significa una casa in cui le spese energetiche possono essere ridotte fino al 50%, e il cui valore patrimoniale aumenta. Il metodo Rete Irene è inoltre un sostegno completo alle famiglie, in grado di accompagnare l'utente nel percorso di scelta tecnica ed economica della migliore proposta di intervento e offrire la possibilità di accedere a strumenti di sostegno finanziario pluriennali.
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Mitsubishi Electric, come essere una "green company"

Per il prossimo triennio l'impresa nipponica amplierà il suo contributo alla riduzione delle emissioni derivanti dall'utilizzo dei sui prodotti fino a 92 milioni di tonnellate di CO2.

Agrate Brianza (MB), 30Ottobre 2015 – Mitsubishi Electric ha un importante traguardo, diventare una tra le maggiori green company a livello mondiale.

Lanciato lo scorso aprile il proprio Piano Ambientale, l'ottavo su base triennale, l'impresa nipponica prosegue nel suo programma di attenzione verso l'ambiente, in accordo con un progetto a lungo termine che si concluderà nel 2021, anno in cui ricorre il centenario della nascita di Mitsubishi Electric.

L'attenzione e la sensibilità alla salvaguardia del pianeta si trasformano concretamente in precisi piani ambientali ove si dettano linee guida di comportamento, si comunicano le attività di ricerca e gli investimenti finalizzati al continuo miglioramento delle performance di prodotto e di azienda, nell'ottica del rispetto e tutela dell'ecosistema.

Ecco il piano di Mitsubishi Electric per i prossimi tre anni.

Gas serra. Entro l'anno fiscale che terminerà nel Marzo 2018 il Gruppo si prefigge di ridurre il totale annuale delle emissioni di gas serra, compresi i gas come l'anidride carbonica, l'esafluoruro di zolfo, i perfluorocarburi e gli idrofluorocarburi a 1,37 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente, rapportandosi positivamente ad un benchmark di 2,64 milioni di tonnellate, riferite all'anno fiscale 1991.

Efficienza energetica. Ci si attende che gli sforzi per migliorare l'efficienza energetica dei prodotti del Gruppo Mitsubishi Electric contribuiscano a ridurre le emissioni di anidride carbonica generate dall'utilizzo di questi prodotti del 35% in media. Migliorando le prestazioni di risparmio energetico dei prodotti nuovi e favorendo la sostituzione di quelli più vecchi, l'impresa amplierà il suo contributo alla riduzione delle emissioni derivanti dall'utilizzo dei prodotti fino a 92 milioni di tonnellate.

Smaltimento rifiuti. Oltre all'aumento della condivisione all'interno di tutto il Gruppo di studi analitici e di informazioni tecniche riguardanti il riciclo dei materiali, Mitsubishi Electric punta a dimezzare i tassi di smaltimento finale dei rifiuti presso le filiali al di fuori del Giappone. Competenze avanzate per la raccolta differenziata e il riciclo della plastica saranno attivate presso quelle fabbriche che hanno maggior necessità di miglioramento. Inoltre, l'utilizzo di risorse sarà ridotto al 40% del livello dell'anno fiscale 2001 grazie alla fabbricazione di prodotti più leggeri e compatti.

Sensibilizzazione pubblica. L'azienda estenderà i propri programmi di e-learning per la corretta gestione ambientale a circa 140 filiali nel mondo, con l'obiettivo di aumentare la sensibilità sull'argomento fra i propri dipendenti. Anche al di fuori sono previste azioni: in Giappone le attività di sensibilizzazione pubblica in ambito naturalistico dei prossimi tre anni hanno l'obiettivo di attrarre un totale complessivo di 30.000 partecipanti, 10.000 in più del triennio precedente.

Un triennio importante e impegnativo dunque. Ma per Mitsubishi Electric non si tratta solo del raggiungimento di un obiettivo. Essere una vera green company sarà come fare un passo nel futuro, quello migliore per tutti, l'unico possibile per poter far vivere il pianeta.

giovedì 29 ottobre 2015

Ener-G presenta DEP: la cogenerazione finanziata per l'industria


Risparmio fino al 70% sul prezzo dell'energia ed efficienza dei consumi

 
ENER-G fornitore leader in tutto il mondo di sistemi di cogenerazione e trigenerazione, presenta DEP  - Discount Energy Purchase, il nuovo servizio di acquisto energia per gli impianti di cogenerazione.

DEP prevede che i costi dell'installazione dell'impianto siano totalmente a carico di ENER-G, mentre il cliente si impegna a pagare all'azienda esclusivamente l'acquisto dell'energia elettrica prodotta dall'impianto per il periodo definito nel contratto.

In questo modo ENER-G diventa un vero e proprio fornitore efficiente di energia autoprodotta in loco, con una tariffa inferiore rispetto a quella che il cliente corrisponderebbe al tradizionale fornitore di rete.

Questo vantaggio economico è possibile grazie all'efficienza di un sistema di cogenerazione dimensionato sui reali fabbisogni di processo e gestito sotto il profilo manutentivo da ENER-G.

La selezione dei fornitori gas ed energia elettrica, inoltre, rimane a completa discrezione del cliente.

Nicola Miola, Sales & Marketing Manager di ENER-G Italia presenta la novità: "Il denaro è una risorsa scarsa, per questo ENER-G ha scelto di andare incontro alle esigenze del mercato, offrendo il servizio di acquisto DEP con il quale ci impegniamo a finanziare completamente l'installazione e la manutenzione del cogeneratore, senza oneri aggiuntivi da parte del cliente. L'acquisto dell'energia elettrica, in questo modo, risulta essere molto più conveniente costando fino a un quarto del prezzo attuale dei tradizionali fornitori, perché beneficia dell'efficienza di un impianto di cogenerazione ENER-G. Questa soluzione contrattuale, abbinata ad una tecnologia Made in Britain, consente al cliente un pieno controllo sui costi, visibilità sul contratto di fornitura e permette di fissare con certezza un livello di risparmio economico annuo minimo garantito."

Il canone DEP, fissato alla stipula del contratto e inclusivo dei costi di manutenzione, può generare un risparmio rispetto all'attuale prezzo dell'energia elettrica fino al 70%, pari a circa il 15% medio di risparmi complessivi globali sulla gestione precedente (gas ed energia elettrica). 

Conclude Miola: "Al momento circa il 70% dei nostri impianti sono gestiti con canone DEP".

OMS: COLDIRETTI, CAFFE’ DOPO CARNE, PER ALLARMISMI PERSI 12 MLD IN 15 ANNI

Dopo la carne tocca al caffè, ma gli allarmi veri e presunti a tavola sono costati al Made in Italy quasi 12 miliardi di euro negli ultimi 15 anni soprattutto per effetto del taglio degli acquisti provocato da psicosi ingiustificate.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti nel sottolineare che, ad oggi, secondo l’indagine on line, solo l’11 per cento ha contenuto il proprio consumo di carne e insaccati dopo le notizie diffuse con la pubblicazione del rapporto Oms, mentre è ancora presto per valutare gli effetti dell’annuncio degli studi sul caffè.

“Si tratta di un segnale importante che dimostra il buon lavoro di informazione che è stato fatto a partire dalle Istituzioni, ma è anche il frutto delle precisazioni della stessa Oms che ha chiarito che nessun alimento deve essere eliminato dalla dieta”, ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che occorre ora intervenire con misure strutturali a partire dall’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della carne anche nei trasformati come i salumi.

Sotto accusa infatti - sottolinea la Coldiretti - è il ritardo dell’Unione Europea nell’adottare misure di trasparenza dell’informazione al consumatore, come l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza delle materie prime utilizzate che l’esperienza ha dimostrato essere un efficace strumento di garanzia. L’inizio del secolo - riferisce la Coldiretti - è stato segnato dall’emergenza mucca pazza del 2001 che è quella che ha pesato di più sulla filiera alimentare, seguita dal 2003 dall’allarme aviaria che si è riproposta anche nel 2005.

Sono state stimate dalla Coldiretti pari a 2 miliardi le perdite subite dal sistema della produzione, trasformazione e commercio della carne subite solo a seguito dell’emergenza mucca pazza nel 2001 principalmente per il crollo dei consumi che si sono quasi dimezzati nel momento piu’ acuto della crisi per poi riprendersi molto lentamente nonostante le misure di prevenzione adottate.

In questa direzione particolarmente efficace - sostiene la Coldiretti - si è dimostrata l’introduzione dell’obbligo di indicare in etichetta la provenienza della carne bovina in vendita. Una misura che è stata introdotta in Italia con successo anche per la carne di pollo (2005), in occasione dell’emergenza influenza aviaria dopo un calo dei consumi che ha superato il 60 per cento nella fase piu’ critica e danni valutabili complessivamente in quasi un miliardo di euro secondo la Coldiretti.

Nel 2008 è stata invece la volta della carne alla diossina, a seguito della contaminazione nei mangimi, e del latte alla melamina in Cina. Due anni più tardi (2010) - conclude la Coldiretti - è arrivata la mozzarella blu a spaventare i consumatori mentre nell’estate del 2011 è comparso il batterio killer, che fece salire ingiustamente i cetrioli sul banco degli imputati e poi nel 2013 è stata la volta delle polpette di carne di cavallo spacciata per manzo.

Top Buddhists sign landmark statement on climate change to global leaders

Fifteen of the world´s most senior Buddhists have issued a landmark call to political leaders to adopt an effective climate change agreement at the UN negotiations in Paris starting 30 November.
 
“We are at a crucial crossroads where our survival and that of other species is at stake as a result of our actions” the Statement´s initial section warns. Eminent Signatories (full list below) include His Holiness the Dalai Lama, Zen Master Thich Nhat Hanh, His Holiness the 17th Karmapa, as well as Supreme Heads of Buddhism in Bangladesh, Japan, Korea, Malaysia, Mongolia, Myanmar, Sri Lanka, Vietnam, Secretary General of the International Buddhist Confederation (IBC), President of the Buddhist Association of the USA, President of the UBF (l’Union Bouddhiste de France) and Her Royal Highness Princess Ashi Kesang Wangmo Wangchuk of Bhutan. 
 
This urgent call for action on climate change, from leaders representing over a billion Buddhists worldwide, is unprecedented. This is the first time so many Buddhist luminaries have come together on a global issue to speak with one voice.
 
The Buddhist Climate Change Statement to World Leaders (text and list of signatories in annex to this release and at www.gbccc.org) urges the twenty-first session of the Conference of the Parties (COP21) to the UN Framework Convention on Climate Change (UNFCCC) to act with wisdom and compassion, and agree to phase out fossil fuels and move towards 100 percent renewable and clean energy.
 
The Statement also calls on world leaders to find the political will to close the emissions gap left by national climate pledges tabled with the UNFCCC Secretariat, to ensure that the global temperature increase remains below 1.5 degrees Celsius relative to pre-industrial levels. To help vulnerable, developing countries address the cost of mitigating climate change (reducing emissions) and adapting to its devastating impacts, Buddhist leaders have asked for finance to be increased above the currently promised US$100 billion per year as from 2020 through the Green Climate Fund amongst other instruments.
 
“Everyday life can easily lead us to forget that we are inextricably linked to the natural world through every breath we take, the water we drink and the food we eat,” Lama Lobzang stated, Secretary of the International Buddhist Confederation (IBC). “Humanity must act on the root causes of this crisis, which is driven by greed, thoughtlessness and a lack of concern about the consequences of our actions.” 
 
“When we harm the earth, we harm ourselves,” according to Sister Chan Khong, of the Plum Village International Community of Engaged Buddhists. “The earth is not just our environment. The earth is our mother. We are all children of the earth, and we must help one another as brothers and sisters of one big planetary family. We must take action, not out of a sense of duty but out of love for our planet and for each other. The Buddha has shown us that we can all live simply and still be very happy.”
 
The Buddhist Leaders Climate Statement amplifies “The Time to Act is Now: A Buddhist Declaration on Climate Change,” which has been endorsed in 2015 by more than 300 eminent Buddhist leaders and teachers representing the main schools and traditions of Buddhism from 37 countries, as well as thousands of Buddhist practitioners. It also welcomes and supports the climate change statements of other religious traditions. Buddhists are encouraged to show their support and join the conversation online using #Buddhists4Climate.
 
 
 
NOTES
1.  Founded in September 2015, the Global Buddhist Climate Change Collective (GBCCC) is a coalition of Buddhists and interfaith organizations: Buddhist Climate Action Network (BCAN), Buddhistdoor Global, Dharmagiri, Ecobuddhism, Eco-Friendly Volunteers, GreenFaith, International Buddhist Confederation (IBC), International Network of Engaged Buddhists (INEB), Inter-Religious Climate & Ecology (ICE) Network, Plum Village, One Earth Sangha, OurVoices, Shambhala, and Sokka Gakkai International.  Our purpose is to respond to, and to facilitate a Buddhist contribution to the crucial 21st Conference of Parties (COP21) to the UN Framework Convention on Climate Change, and beyond. Further information can be found at www.gbccc.org
2. The Buddhist Climate Change Statement to World Leaders is an initiative of Global Buddhist Climate Change Collective (GBCCC).  See below the Buddhist Climate Change Statement to World Leaders and its signatories (www.gbccc.org). The text of the Statement is available in many languages on the website including: Burmese, Chinese, French, German, Hindu, Korean, Sinhala, Thai, and Tibetan.
3. In addition to the above Statement to World Leaders, in 2009, The Time to Act is Now: A Buddhist Declaration on Climate Change was endorsed by HH Dalai Lama, HH Karmapa and Zen Master Thich Nhat Hanh, Sixty-five Dharma teachers & over 5000 Buddhists co-signed it (www.ecobuddhism.org). In 2015, the GBCCC has facilitated it being signed by more than 300 (www.gbccc.org/signatures-2015) highly respected Buddhist leaders and teachers representing the main schools of Buddhism from 37 countries.
 

Global Footprint Network Mediterranean Report 2015

New Study: Mediterranean countries fall short of achieving
region’s vision of sustainable development
Food and cities offer opportunities to manage resources more sustainably.
BARCELONA, SPAIN—No country in the Mediterranean region meets two key minimum conditions for global sustainable development: living within the planet’s natural resource budget and satisfactory well-being for its residents, according to a new brief to be launched at the SwitchMed Connect conference October 29 by international think tank Global Footprint Network.
Global Footprint Network monitors the first condition by tracking humanity’s demand for renewable resources and ecological services (Ecological Footprint) against the planet’s ability to provide for this demand (biocapacity). The United Nations’ Human Development Index (HDI) tracks human well-being nation by nation.
Global Footprint Network’s brief—titled How can Mediterranean societies thrive in an era of decreasing resources?—shows that the overall Mediterranean region is using approximately 2.5 times more renewable resources than its ecosystems can provide. Meanwhile, the majority of Mediterranean countries have improved the quality of life for their residents in recent years, as measured by HDI.
The brief, produced with the support of the MAVA Foundation and UNESCO Venice Office, highlights increasingly protein-intensive diets among the contributors to the region’s growing Ecological Footprint. Based on a Footprint analysis of 12 cities, the brief also identifies housing and transportation in cities as major opportunities to build a more sustainable Mediterranean region.
“On the heels of the United Nations approving the 17 Sustainable Development Goals last month, it is encouraging to see that human development for all Mediterranean countries has been climbing,” said Alessandro Galli, Mediterranean region director of Global Footprint Network. “However, truly fulfilling the vision of the Mediterranean Strategy for Sustainable Development—ensuring a high quality of life without degrading the environment—requires taking full account of physical limits at all levels of decision-making.”
“The good news is that by targeting food, transportation and housing, the region has numerous opportunities to manage its resources more sustainably and become more economically resilient,” Galli added.
Galli will co-host a SwitchMed Connect session on sustainable food at 10:30 a.m. CET on October 29. 

The Mediterranean brief is available online in English, French and Arabic.

B series in a new, environmentally friendly design


BBA strives to produce the world's best performing and environmentally friendly pump systems. Following the recent innovations made to our other pump series –– we are now introducing a new design to our B series self-priming pumps.

The design of the larger B pumps (6" to 10") has been thoroughly modified, resulting in a higher pump efficiency and a larger passage for solids. For the smaller models – like the very popular electrically driven B40 to B70, we have made enhancements to the production process. A good example of which are the changes being made in our spraying process. BBA aims to reduce its ecological impact and the generation of waste materials by replacing spraying as far as possible with a more effective powder coating process.

Environmentally friendly design for the B40 to B70:
  • The pump housing will now be powder coated as standard
  • The motor keeps the factory colour of the supplier
  • All new deliveries will have hot-dip galvanized inspection covers  
  • A clever modification to the packaging material ensures that the steel motor plate, previously used to prevent transport damage is no longer required
Cost savings passed on to the end user
"In many cases these changes have a positive impact on the costs", explains Roland Berns, CEO of BBA Group. "The recommended retail prices will be recalculated for each model. For the main models we can report some savings in cost which we will of course pass on to the end user."


Studio Banca Mps: mercato dell’auto elettrica in forte crescita nei prossimi 10 anni

MERCATO DELL'AUTO ELETTRICA IN FORTE CRESCITA NEI PROSSIMI 10 ANNI

Secondo uno studio del Servizio Studi e Ricerche di Banca Mps nel 2015, a livello globale, saranno venduti oltre 500.000 veicoli elettrici, destinati a diventare 3 milioni nel 2021 e 5 milioni nel 2025.

Nel 2025 l'8% delle automobili nel mondo saranno elettriche, contro lo 0,6% attuale


Siena, 29 ottobre 2015 –  Quello della green mobility è un mercato in grande espansione.
Questo, in sintesi, il risultato di uno studio elaborato dal Servizio Studi e Ricerche di Banca Monte dei Paschi di Siena che stima a fine 2015 una vendita di 500 mila automobili elettriche nel mondo, destinate a diventare 3 milioni nel 2021 e 5 milioni nel 2025. In soli dieci anni le cifre del business dell'automobile elettrica sono quindi destinate a decuplicare e, contestualmente, la quota di mercato sul totale delle automobili nel mondo passerà dallo 0,6% all'8%.

L'Europa, che attualmente controlla soltanto il 18% del mercato contro il 46% degli USA, nel 2021 supererà il paese a stelle e strisce sia come numero di auto elettriche vendute che come quota di mercato nel mondo.

In Italia il mercato dell'auto elettrica è partito nel 2009, in un momento di particolare sofferenza per l'automotive, che tra il 2007 ed il 2014 ha visto le vendite dimezzate.

Ciò nonostante lo scorso anno sono state vendute più di 21 mila auto elettriche (+25% rispetto al 2013), quasi totalmente ibride. Ad oggi le auto elettriche immatricolate nel nostro paese sono circa 60 mila unità. Analizzando il trend e rapportandolo con le auto immatricolate nel 2014 in Italia (1 milione e 300 mila unità) emerge un futuro ricco di traguardi importanti per l'automobile elettrica anche in Italia.

Intanto i costruttori stanno aumentando l'offerta, proponendo un numero sempre crescente di modelli realizzati con le diverse "green-technology" oggi a disposizione, e tutti i governi europei, compreso quello italiano, si stanno adeguando per supportare tale scelta.

Con il costo delle batterie in calo (si stima che il calo sarà del 50% nei prossimi 10 anni), le nuove tecnologie che permetteranno di ricaricare l'auto in meno di 10 minuti e le previsioni di aumento della base installata, sono stati stanziati, soltanto in Italia, 50 milioni di euro per la realizzazione di 130 mila punti di ricarica, al fine di garantire adeguata autonomia anche per le auto esclusivamente elettriche.

Lo studio completo è disponibile al link http://b.mps.it/go/greencar1015

30 days left to save whales in Southern Sri Lanka from risk of extinction




Friend of the Sea urges Sri Lanka and the World Shipping Council
to shift lanes 15 nautical miles south to stop deadly whales strikes


Picture by Sopaka Karunasundara – Dead whale on shipping vessels’ bowl - ColomboEach year, the estimated 300 whales feeding near the Southern coast of Sri Lanka are hit over 1.000 times by up to 300 meters long carrier vessels. 50 of these strikes are likely to be lethal for the rare Pygmy blue whales. 2016 could be the ‘year of no return’ for the whales in the area, unless the Sri Lankan authorities, in collaboration with the World Shipping Council agree to submit, before the 27th of November deadline, a proposal to the International Maritime Organization (IMO) to shift the current lanes 15 Nautical Miles South.  Proposals submitted after this deadline would be enforced only 24 months later. 
Friend of the Sea has urged the Sri Lankan Government, the World Shipping Council and the top ten shipping companies (NYK, Maersk, Evergreen Marine Corporation, CMA-CGM, MSC, Hapag-Lloyd, APL, Cosco, Hanjin, and CSCL) to submit the proposal to IMO to shift the lanes 15 nautical miles South. The international NGO has offered its help to coordinate a meeting between the parties in the next few weeks.
“The shipping industry has greatly reduced its environmental impact over the years,” explains Paolo Bray, Founder and Director of Friend of the Sea. “It is now time to deal with its silent impact on whales which are being decimated by ship strikes. Shifting the lanes 15 nautical miles South would reduce whales’ strikes by over 90%. The artisanal fisheries and the whale watching industry, which is driving tourism in the area, would also benefit. Coastal pollution would be reduced. Ships would in the end have to add only an average 5 miles to their trips. By meeting the 27th of November deadline, Sri Lanka could become an example to be followed globally in environmental protection and whales’ conservation.”


Friend of the Sea
Friend of the Sea is an international certification program for products from sustainable fisheries and aquaculture. Over 450 companies in more than 50 countries have relied on Friend of the Sea to assess the sustainability of their seafood origins. Audits, based on best and most updated available scientific data, are run by accredited independent certification bodies.
info@friendofthesea.org
www.friendofthesea.org

Siram Energy Smart Solutions

Grande partecipazione all'evento istituzionale del Gruppo Siram alla Triennale di Milano
L'appuntamento ha riunito esperti dell'efficienza energetica e dell'innovazione urbana

 

Milano, 29 ottobre 2015 - Si è svolto a Milano il 27 ottobre con grande successo l'evento Energy Smart Solutions organizzato da Siram, azienda italiana leader nei servizi energetici, con l'obiettivo di radunare in un'unica, prestigiosa sede, oltre 100 esperti del settore, principali rappresentanti delle istituzioni, pubblici e privati, per confrontarsi sui nuovi progetti di efficienza energetica e innovazione urbana attualmente in corso in Italia. Tecnologia, sostenibilità e digitalizzazione sono stati i concetti chiave dell'evento che ha trattato il tema delle Smart City, nell'ambito di un percorso che mira ad ottimizzare le risorse energetiche e preservare e rispettare l'ambiente.

Ad aprire i lavori, Frédéric Van Heems, Amministratore Delegato di Siram, con un intervento volto ad approfondire le trasformazioni del mercato energetico analizzando i cambiamenti climatici, geopolitici ed ambientali (temi chiave della prossima conferenza COP21). 

"Occorre costruire valore, orientare le politiche industriali e commerciali con una visione concreta: tecnologia, trasparenza, investimenti e risparmio possono diventare un circolo virtuoso per l'Italia", ha dichiarato Van Heems. In questo contesto, Siram, protagonista del rinnovamento, conferma la propria leadership di settore, attraverso un nuovo approccio di mercato e un portafoglio completo di soluzioni e servizi all'avanguardia in grado di rispondere alle esigenze di partner e clienti, avvalendosi di un team di ingegneri e ricercatori esperti. Infine, Van Heems ha ribadito "come la trasparenza, un approccio alla spending review più 'smart' e l'apertura alle nuove tecnologie siano la chiave per garantire qualità dei servizi e investimenti necessari per conseguire un vero risparmio in termini economici ed ambientali".

Dopo l'intervento sulle smart cities di Philip Abraham, Direttore Ricerca e Innovazione Veolia, Marco Cittadini, Responsabile Strategie del Gruppo Siram, ha introdotto e moderato la panel discussion a cui hanno preso parte noti esperti istituzionali e del mondo accademico, tra i quali Amedeo Teti, Direttore Generale Ministero Sviluppo Economico per la Politica Commerciale Internazionale; Federico Testa, Presidente ENEA; Francesco Sperandini, Presidente e AD GSE; Agostino Gambarotta, Docente Università di Parma, Centro per l'Energia; Angela Mancinelli, Senior Loan Officer di BEI; Federico Pagani, DG CGnal; Salvatore Corroppolo, dello staff del Sottosegretario di Stato all'Ambiente. 

Il panel di esperti ha dato vita ad un interessante e costruttivo confronto su tematiche rilevanti per il nostro Paese, quali lo sviluppo economico, l'efficienza energetica, la digitalizzazione e la collaborazione, in un contesto ricco di eccellenze industriali e capacità innovative in grado di favorire crescita culturale economica, preservando ambiente e risorse. 

In particolare, Federico Testa, Presidente ENEA, ha dichiarato "L'efficienza energetica può essere un eccezionale 'motore' di sostenibilità e di sviluppo economico. Nel nostro Paese sia nel settore privato che in quello pubblico ci sono enormi potenzialità di intervento. Il lavoro da fare è capire come mai fino ad oggi si è fatta meno efficienza rispetto a quella che si poteva fare. In questo senso credo che l'ENEA possa giocare un ruolo importante". 

Semplificazione, condivisione degli obiettivi sono le richieste che emergono da tutti i partner del mercato dell'efficienza energetica, che potrebbero essere raggiunti attraverso la certificazione da parte di soggetti terzi, come illustrato da Testa, e con una visione di lungo termine come spiegato da Sperandini. Il dibattito ha fornito a Siram l'opportunità di confrontarsi con le istituzioni presenti condividendo la necessità di accelerazione, proponendosi come promotrice del cambiamento, stimolando, sensibilizzando e promuovendo best practice, nonché processi nuovi, chiari e condivisibili con tutti gli attori di qualità.

Nella seconda parte dell'evento gli esperti Siram Marco Bongiorni, Pietro Canevari e Marco Valentini hanno preso la parola per illustrare le innovative soluzioni proposte dal Gruppo, presentando le potenzialità e i casi applicativi con l'impiego di fonti energetiche rinnovabili, in particolare le biomasse; il progetto Hubgrade, l'innovativo servizio di gestione energetica remota ideato da Siram e messo a disposizione dei clienti per consentire un migliore impiego delle risorse e garantire un risparmio energetico superiore e personalizzato; il Contratto di Performance Energetica che assicura ai clienti un miglioramento delle prestazioni espresse in risparmio garantito in totale trasparenza sia sui consumi sia sul beneficio economico conseguito.


FOCUS: IL SISTEMA HUBGRADE DI SIRAM

Il sistema Hubgrade di Siram, basato su una gestione in tempo reale dei dati energetici degli edifici (residenziali, industriali, produttivi o pubblici semplici e complessi), attraverso un centro di energy management e una sala di controllo, è in grado di raccogliere i dati, di elaborarli e di analizzarli trasformandoli in informazioni intelligenti, che permettono agli attori della manutenzione e della conduzione degli impianti di effettuare una pianificazione più efficiente degli interventi e di attuare azioni correttive, in modo programmato o tempestivo al fine di migliorare e rendere efficiente il sistema energetico. Al contempo Hubgrade, accessibile via web, consente ai clienti di essere sempre informati in tempo reale sull'andamento degli impianti e sui consumi, grazie ad una piattaforma di analisi dei dati e ad un servizio di reporting personalizzato - standard, interattivo o avanzato - che attraverso dashboard chiare, dettagliate ed intuitive, forniscono una fotografia dello status dell'impianto, permettendo di intraprendere eventuali azioni migliorative..




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iCASCO: Accordo sino-italiano sul risparmio energetico tra il Low Carbon Economy Service Commitee e Menowatt Ge, grazie ad efficiencycloud e China to Italy

Milano, 29 ottobre 2015 

La scorsa settimana è stato firmato il memorandum cooperativo sul risparmio energetico tra Menowatt Ge, importante ESCO italiana partecipante al portale efficiencycloud e il Low Carbon Economy Service Committee (LCES). 

Il documento è stato siglato nell'ambio del Low Carbon Innovation Forum, tenutosi a Milano presso il Padiglione EXPO China Corporale United, che raggruppa 20 grandi aziende cinesi forti nel campo delle risorse, della tecnologia, dell'energia e del food. L'evento, finalizzato a rafforzare la cooperazione tra Italia e Cina nel settore energetico, è stato realizzato con il supporto di China to Italy, della business community efficiencycloud, della Shanghai Service Federation e della Camera di Commercio di Milano.

Il memorandum sottoscritto da Menowatt Ge e LCES si focalizza sui temi dell'efficienza energetica, in particolare illuminazione, Smart Cities e Smart Metering.

"Siamo davvero orgogliosi di aver contribuito alla nascita di questa importante collaborazione tra Italia e Cina in ambito energetico"– ha dichiarato Pietro Valaguzza, Amministratore Delegato della società gestore di efficiencycloud. "La nostra business-unit, nata dopo il successo dell'omonimo portale, ha proprio questo scopo: facilitare l'interazione tra gli operatori della filiera dell'efficienza energetica, sia a livello nazionali che internazionale. Con Menowatt Ge abbiamo instaurato un rapporto di collaborazione per assicurare lo scambio di best practice con gli operatori interessati e questo è motivo di soddisfazione per il team coinvolto".

Menowatt Ge SpA è una società con sede a Grottammare (AP), attiva nel settore della green e white economy con progetti e prodotti brevettati, dedicati all'efficienza energetica. "Oltre a partecipare al portale, siamo tra i partner della business-unit di iCASCO dedicata all'efficienza, il che ci ha permesso di siglare questo importante memorandum"- afferma Adriano Maroni, Amministratore Delegato di Menowatt Ge Spa. "Made in Italy vuol dire tante cose, anche tecnologia e avanguardia. Siamo onorati che la Cina sia interessata alla tecnologia italiana e alle nostre soluzioni per le città intelligenti, sostenibili e capaci di utilizzare servizi Smart Metering. Il nostro impegno in innovazione e sviluppo ci sta premiando anche fuori dai confini italiani. Immagino che il nostro primo campo di prova cinese, con progetti di efficienza e Smart City, sarà Shangai: l'ex vice sindaco di questa grande città, Jiang Ping, era presente all'evento e il memorandum in questione prevede diversi progetti, fra cui uno proprio in quest'area urbana".

Il Sen. Zhu Yuhua, Direttore esecutivo e Vicepresidente del China Corporate United Pavilion (CCUP) dell'Expo Milano nonché Presidente esecutivo dell'Associazione Cina-Italia di Shanghai ha dichiarato: "Per me è un grande onore poter firmare questo memorandum che attesta la volontà di creare sinergie tra le aziende italiane e quelle cinesi, mettendo in contatto due realtà estremamente diverse, ma assolutamente complementari, con un obiettivo comune: l'efficienza delle Smart Cities. E' un grande onore perché credo fermamente nella cooperazione tra stati e realtà differenti che possono così migliorare non solo le proprie tecnologie, ma riversare le loro conoscenze nel sociale, permettendo il miglioramento degli standard di vita quotidiana. Nella speranza che questo sia solo un piccolo passo per noi qui presenti e che sia di stimolo per tutte le future collaborazioni in questo settore."

"La firma di questo memorandum testimonia che la nostra efficient innovation funziona: in questo caso, abbiamo fatto da collettori di interessi per un nostro partner e siamo riusciti a trovare per lui una controparte interessante soddisfando le sue esigenze e aprendo la strada ad una collaborazione che potrebbe rivelarsi davvero interessante" – conclude Valaguzza.


Menowatt Ge Spa è tra le prime ESCo accreditate AEEGSI/GSE ad essere certificata UNI CEI 11352. Le soluzioni proposte vanno dalla riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione con risparmio energetico garantito per le Amministrazioni locali, a progetti di efficienza energetica per impianti di illuminazione interna di medie e grandi dimensioni. I progetti, diretti sia a soggetti privati che per Enti Locali, possono essere integrati con soluzioni  Smart City e Smart Metering, alcune delle quali presentate come caso studio in contesti qualificati come l'Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano.

Il Low Carbon Economy Service Committe (LCES) nasce il 12 maggio del 2014 a Shangai. Questo organismo, attualmente presieduto da Anjie Chen, si occupa di promuovere lo scambio di best practice e la cooperazione a livello internazionale. Il Comitato, inoltre, offre consulenza e servizi di trading nell'ambito del settore energetico. Infine, l'organismo si concerta sulle tematiche di ricerca e sviluppo legate al proprio ambito di appartenenza.




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