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giovedì 27 ottobre 2016

GESTIONE DEGLI SCARTI NELLA FOOD INDUSTRY - Business Intelligence: con gli algoritmi customizzati di ITREVIEW - le aziende possono risparmiare milioni di euro

Business Intelligence:

con gli algoritmi customizzati di ITREVIEW

 le aziende possono risparmiare milioni di euro

Possibilità di analisi illimitate, 
calcoli in tempi più rapidi e rappresentazioni a colori 
di immediata comprensione. Il caso Gruppo Poli.


Padova. La food Industry produce quotidianamente scarti, un fenomeno che alle aziende costa milioni di euro, e mancati ricavi, e che rappresenta anche un problema sociale, ambientale ed etico.

La Business Intelligence, che l'Italia inizia a "scoprire" in ritardo rispetto ai competitor mondiali, consente di raccogliere informazioni dai processi aziendali - categorie e sottocategorie/punti vendita/segmenti/aree geografiche, etc. - per evitare una gestione che produca scarti.
In particolare, grazie alla metodologia e alla programmazione customizzata di ITRERVIEW, forte di oltre 10 anni di esperienza nella Business Intelligence, e alla semplicità e completezza degli strumenti di B.I. utilizzati dai suoi Data Scientist, si prevedono ad oggi risparmi  fino al 15% dei costi sostenuti per il gettato nell'arco temporale di un anno. 
Analizzare i sintomi (il gettato in termini di costi e sprechi), effettuare una diagnosi, individuare la 'cura' (si agisce sulle variabili dei processi) con gli stumenti di ITREVIEW diventano attività semplici e si possono compiere scelte mirate.
Il software di Business Intelligence applicato per l'implementazione dell'ambiente di analisi è QlikView della QlikTech, che Gartner Group, la più autorevolesocietà di  ricerca e analisi nel campo dell'Information Technology, con il suo annuale Magic Quadrant Report,  posiziona nel 'quadrante magico' in alto a destra per BI e per BI e Analytics Platformsda 6 anni.
Specializzati nella Data Visualization, nell'ambito della data discovery, gli esperti di ITREVIEW ricorrono a indicatori customizzati con colori ad hoc per  una visione 'a colpo d'occhio' dei fenomeni. 
Grazie alla collaborazione con DGM, partner strategico per lo studio dei modelli matematici e dell'analisi dei processi, ITREVIEW ha realizzato un modello previsionale partendo dalla identificazioni di tutte le variabili possibili che possono influire sul processo. 

Funziona così: si identifica il perimetro, viene costruito un modello e si prepara un prototipo, e attraverso la reiterazione di questi passi si giunge al modello definitivo. Ogni passo è sottoposto ad una analisi matematica e in termini di valenza previsionale.

"Guardare al futuro, incontrare partner, investire nel "Try", sistemi intelligenti sempre più raffinati e veloci permettono a ITREVIEW di supportare nuove frontiere di ricerca e sviluppo", dichiara Andrea De Rossi, Business Intelligence and Data visualization senior consultant di ITREVIEW. "l'evoluzione di questi sistemi fa pensare alla storia dei computer, delle telecomunicazioni negli ultimi tren'anni per la velocità di sviluppo. Le possibilità sono enormi".
In generale le soluzioni di ITREVIEW rendono la Business Intelligence un'esperienza ancora più profonda ed efficace. 

Case history

Un progetto basato sulla business intelligence nella grande distribuzione è quello sviluppato per Gruppo Poli con l'obiettivo di ridurre il così detto 'gettato', gli scarti. 

Il Gruppo Poli, attore della Grande distribuzione organizzata dal 1938, con oltre 5 società, 73 punti vendita, 1700 dipendenti, 470 milioni di euro di vendite. 

Il gettato rappresenta una spesa  fissa di smaltimento e mancate entrate per un ammontare superiore ai 10 mln. Su un fatturato di  circa 600 Mln l'anno.

"Abbiamo lavorato sulla referenze a peso, come salumeria, pescheria, carne e ortofrutta, e anche sulle referenze confezionate, per definire un gettato standard per ogni singolo segmento e in base al negozio, prendendo in considerazione diverse variabili, tra cui anche la zona del punto vendita e il suo contesto", spiega Sergio Del Pin, finance controller del Gruppo Poli. 

"Il progetto ha coinvolto tutta la filiera, dai buyer ai product manage. Il risultato è in termini di vantaggi economici, perché ha consentito di ridurre il gettato e abbiamo compreso diverse cose, per esempio, quali erano i prodotti che non giravano nei negozi, in modo da razionalizzare gli assortimenti sia a livello generale sia dei singoli punti vendita".


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