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domenica 16 giugno 2013

AIAB su semina OGM Fidenato

Roma,  16 giugno 2013                                                                                             Comunicato stampa

Semine OGM:
uno show annunciato che nè il Governo nè la Regione hanno voluto prevenire

"A forza di aspettare che qualcun'altro agisca si è lasciato, in tutti  i sensi,  campo libero a chi importa solo fare show e delegittimare  leggi e posizioni della maggioranza dei cittadini". E? amaro il  commento del presidente di AIAB, Alessandro Triantafyllidis  all?iniziativa di Fidenato di seminare mais  OGM a Vivaro in Friuli.
?Non si riesce a comprendere, infatti, come i Ministeri della Salute,  delle Politiche Agricole e dell'Ambiente, non siano riusciti a  concretizzare nei tempi opportuni quella clausola di salvaguardia che  avrebbe messo in sicurezza tutto il Paese e su cui si è già  pronunciato, all'unanimità il Senato? ? aggiunge il presidente AIAB - .

Non si riesce proprio a capire nemmeno l'inerzia della Regione, il  cui governo appena insediato si è ripetutamente proposto come  promotore di un modello agricolo basato sulla valorizzazione della  biodiversità e delle eccellenze - prosegue Cristina Micheloni,  vice-presidente AIAB - . E? vero che la situazione legale non è né  chiara né semplice, ma non fare nulla davanti a questa sfida  annunciata è stata la scelta peggiore. Essa non solo mette a  repentaglio la qualità ambientale ed agricola del territorio friulano,  ma soprattutto dà il colpo di grazia alla fiducia dei cittadini nelle  istituzioni".
??Ora i simbolici semi germinano, ma qualcuno interverrà prima che le  infiorescenze liberino quel polline, fallimento di tanti impegni  politici disattesi? Saranno questi, infatti, che manderanno in fumo le  potenzialità di un'agricoltura (quella  biologica, ma anche quella dei  tanti prodotti tipici) che avrebbe potuto essere il punto da cui  ripartire per l'ambiente, l'occupazione e l'economia friulana e  nazionale. ? conclude il presidente AIAB, Triantafyllidis ?. Quello  che ci auguriamo, dunque, è che il piccolo appezzamento di Vivaro non  diventi simbolo dell'arroganza cui le istituzioni non sanno opporsi.  Dovranno essere loro, insieme alla classe politica a procedere, ora,  spediti per l'istituzione della clausola di salvaguardia sugli OGM e a  mandare un segnale inequivocabile e conseguente alle tante  dichiarazioni d'intenti?




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Redazione del CorrieredelWeb.it


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