Il KWS rinforza il suo impegno nella conservazione della flora e della fauna con nuove strategie antibracconaggio
Le sfide che il KWS si trova ad affrontare sono molteplici e vanno dal cambiamento climatico al degrado degli habitat, dall'impatto della crescita demografica alla modifica delle abitudini delle comunità locali, oltre ovviamente alla lotta al bracconaggio.
A livello nazionale, infatti, solo nell'anno 2014 sono stati persi 16 esemplari di rinoceronte nero, 3 per cause naturali e 13 per bracconaggio (lo scorso anno erano stati 59 in totale). Nel caso degli elefanti, invece, dal 2012 al 2013 si è verificato una riduzione del numero di animali uccisi, passando da 382 a 302: un dato sempre troppo alto, ma abbastanza incoraggiante che il percorso intrapreso stia dando dei frutti.
Il KWS, infatti, continua a definire nuove strategie per contrastare il bracconaggio e tutti i reati contro la natura: ha creato una Unità di Intervento Rapido che fornisce supporto alle squadre di ranger in settori ritenuti altamente vulnerabili e lavora in cooperazione con le squadre anti bracconaggio presenti nei Parchi di Tsavo, Narok e Isiolo; presso l'Accademia di Manyani sottopone i propri ranger a continui aggiornamenti; attraverso la collaborazione con le altre forze dell'ordine kenyane raccoglie e condividere informazioni su presunte bande di bracconieri, si occupa di sorvegliare ingressi e uscite dal Paese e coopera in attività di controllo nelle zone fuori dai Parchi; ha stabilito legami con la Magistratura e la Pubblica Accusa, per offrire il proprio supporto affinché i colpevoli di reati contro l'ambiente vengano adeguatamente puniti. |
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