Un Parco d'Esperienze: da Simulacro ad Opportunità
La notizia del furto di legna in un'area boschiva ad alto valore paesaggistico nel comune di Camerota ed il relativo arresto dei soggetti sorpresi in fragranza di reato, è una delle tante notizie che oramai ci si è abituati a ricevere in relazione ad abusi di varia natura verso l'ambiente.
D'altro canto non è possibile pensare di avere una guarda ambientale per ogni cittadino incivile (o peggio), né di alzare le braccia in segno di resa.
Un contributo nell'affrontare il grave problema si vuol offrire attraverso il progetto format "Un Parco d'Esperienze: da Simulacro ad Opportunità" (https://www.facebook.com/events/1432219267075619/) realizzato dalla commissione ambiente di AICS e che vedrà la prima presentazione, preludio all'implementazione, nel Parco della Majella, in Abruzzo in occasione del workshop che si terrà il 4 maggio presso la sede del parco in Sulmona.
Si tratta di mettere intorno ad un tavolo il Parco come risorsa centrale; la scuola per incrementare le visite scolastiche nel parco attraverso il riconoscimento di un valore di credito a questo tipo di gita ed un innovativo panel di attività progettato da AICS; lo sport perchè lo sportivo è solitamente già dotato di una buona coscienza ambientale e dunque può fruire il parco senza abusarne; i produttori e gli artigiani del settore agroalimentare, e non, per pianificare ed incrementare gli eventi legati alle tipicità del territorio ed infine albergatori e tour operator per offrire concrete opportunità di business attraverso l'incontro tra domanda ed offerta.
"Fare sinergia, all'interno del parco, modulando però in modo innovativo le relazioni tra i vari soggetti interessati. Il parco della Majella ha una estensione di circa 500 kmq e coinvolge 38 comuni ed un gran numero di operatori del comparto turistico diretti ed indiretti; l'idea è quella di rivolgere verso l'interno tutte le iniziative di marketing e commerciali" spiega Andrea Nesi responsabile nazionale ambiente di AICS
"Guardare verso l'interno può sembrare limitativo ma non è così. Coinvolgere il mondo della ristorazione nel privilegiare il consumo di prodotti locali, ad esempio, aiuta l'economia locale, incrementa il consumo a corto raggio che aiuta l'ambiente; ma aiuta anche a caratterizzare l'offerta eno-gastronomica agli occhi dei turisti italiani e stranieri. Così come l'organizzazione di eventi sportivi per tutti consente di unire una sana ma non esagerata attività fisica a percorsi naturali/culturali/eno-gastronomici. Il tutto con l'intento di aumentare la frequentazione del Parco per farlo percepire sempre più come opportunità dalle comunità locali e non solo come un insieme di limiti e divieti. Aumentare la frequentazione significa anche aumentare le occasioni di presidio e tutela contro incivili ed eco-delinquenza" continua Nesi
"Il workshop consentirà di spiegare con cura come mettere in moto questo meccanismo virtuoso, in modo molto concreto, con il contributo di tutti, compresa la tecnologia, visto un innovativo sistema di mappatura multilingua che utilizza architetture open source. Implementato nel parco della Majella, il format verrà portato anche in altri parchi che si dimostrino interessati ad uno sviluppo concreto, economico nell'attuazione, rispettoso del territorio" conclude Nesi.
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