Nasce la coalizione italiana in vista di Parigi 2015.
Già 50 le associazioni aderenti
Tante
associazioni diverse per storia, cultura, obiettivi e ragioni sociali, insieme con
un unico obiettivo: contrastare i cambiamenti climatici dando vita a una
coalizione aperta a tutti quelli che condividono l'obiettivo di costruire
iniziative e mobilitazioni comuni e diffuse, così da raggiungere la massima sensibilizzazione possibile sulla lotta ai cambiamenti
climatici e sul prossimo appuntamento con la COP21 di Parigi.
La
Coalizione italiana "Parigi 2015: mobilitiamoci per il clima", organizzerà eventi
nazionali e territoriali per sollecitare all’azione contro i cambiamenti
climatici, per favorire la conversione del modello agricolo verso il
biologico valorizzando il contributo dell'agricoltura alla riduzione delle
emissioni, per bloccare il programma governativo di sviluppo delle
trivellazioni, per avviare la costruzione nei diversi settori industriali di
un modello produttivo che acceleri la transizione energetica in corso,
garantendo i livelli occupazionali, per un futuro pulito, efficiente e
rinnovabile.
Per raggiungere questo obiettivo, sarà necessario interloquire
con il governo italiano e con l'Unione Europea perché assumano posizioni utili
in sede di COP 21, a cominciare dal formale riconoscimento che la ‘Just
Transition’ debba essere parte integrante del quadro politico che l’UE adotterà
per organizzare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio
oltre il 2020.
La terza
azione della coalizione riguarderà invece la comunicazione, con iniziative mirate
all’informazione verso l'opinione pubblica e i giornalisti, per diffondere la consapevolezza delle sfide
che si giocheranno a Parigi, degli effetti dei cambiamenti climatici sul
pianeta e sulla vita di tutti, e delle prospettive che serie politiche di
mitigazione e adattamento potrebbero portare nel nostro paese come in tutti i
paesi del globo.
Ecco,
in sintesi, gli impegni che le 50 associazioni che hanno dato vita oggi alla
coalizione "Parigi
2015: mobilitiamoci per il clima", hanno deciso di affrontare in vista
dell’appuntamento di Parigi.
“I
cambiamenti climatici rappresentano oggi un'emergenza globale e locale, che mette
a rischio la vita di persone, specie ed ecosistemi – si legge nel documento
approvato dalla Coalizione -. In pericolo c’è la sicurezza di intere
popolazioni in ogni area del pianeta, costi economici, difficoltà crescenti
nell’accesso all’acqua, riduzione della produzione agricola, aggravamento delle
condizioni di povertà e nuove cause di conflitto e di fuga: oggi si pongono
esplicitamente questioni di giustizia climatica nel mondo.
Se
le cause antropiche sono ormai condivise a livello scientifico mondiale e si è
tutti concordi sul fatto che in gran parte dipendono dall'esplosione negli
ultimi secoli dell'utilizzo delle fonti energetiche di origine fossile e della
deforestazione, oggi esistono le conoscenze e le soluzioni tecnologiche per
sviluppare un'economia fossil free, che apre prospettive di nuovi settori
produttivi con importanti ricadute occupazionali e che sviluppa una nuova
democrazia energetica”.
La
COP21, che si terrà a Parigi il prossimo dicembre, rappresenta allora una tappa
molto importante nella battaglia contro i cambiamenti climatici, ma molte sono
le resistenze, guidate soprattutto dalle lobby delle vecchie fonti energetiche,
e molte sono le timidezze che i governi stanno dimostrando. Per questo non si può dare per scontato che
l'esito della COP21 sia positivo, e sia cioè varato un accordo efficace,
equo e incisivo, che permetta davvero di raggiungere l’obiettivo di mantenere
il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2°C.
“Per noi oggi è necessario e urgente agire perché, grazie alla pressione dell'opinione pubblica e delle organizzazioni della società civile, si riesca a strappare un accordo legalmente vincolante e in linea con le indicazioni della comunità scientifica – dichiarano le associazioni della coalizione -. Per questo è nata la Coalizione italiana "Parigi 2015: mobilitiamoci per il clima", perché Parigi apra un percorso concreto e condiviso da tutti i Paesi, nel quadro di una responsabilità comune e differenziata in rapporto al contributo storicamente dato alle emissioni di CO2.
Vogliamo arrivare con una grande partecipazione alle
mobilitazioni internazionali del 28 novembre prima e di dicembre a Parigi poi”.
Primi promotori
ACLI,
AIAB, AIIG, ARCI, ARCI CACCIA, ARCI SERVIZIO CIVILE, ASUD, AUSER, CEVI - CENTRO
DI VOLONTARIATO INTERNAZIONALE DI UDINE, CGIL, CIA, COLDIRETTI, CTS,
FEDERCONSUMATORI, FIAB, FIOM, FOCSIV, FONDAZIONE CULTURALE RESPONSABILITA'
ETICA, FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L'ACQUA, GREENPEACE, ISDE-MEDICI PER
L'AMBIENTE, ISTITUTO NAZIONALE URBANISTICA – INU, ITALIAN CLIMATE NETWORK,
KYOTO CLUB, LA NUOVA ECOLOGIA.IT, LEGA PESCA, LEGAMBIENTE, LINK, LIPU, LUNARIA,
MAREVIVO, MOVIMENTO CONSUMATORI, MOVIMENTO DIFESA CITTADINO, OXFAM, PRO NATURA,
RETE DEGLI STUDENTI MEDI, RETE DELLA CONOSCENZA, RETE PER LA PACE, RINNOVABILI.IT,
RSU ALMAVIVA, SALVIAMO IL PAESAGGIO, SBILANCIAMOCI, SI' RINNOVABILI NO
NUCLEARE, SLOW FOOD ITALIA, SPI – CGIL, TOURING CLUB ITALIANO, UIL, UISP,
UNIONE DEGLI STUDENTI, UNIONE DEGLI UNIVERSITARI, WWF ITALIA
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