Lo dichiara Vincenzo Pepe presidente nazionale di FareAmbiente - Movimento ecologista europeo.
"Da anni – continua Pepe – ci battiamo a favore della mobilità elettrica ma, nonostante fossimo stati promotori della Legge Ghiglia, poi approvata e rimasta inapplicata, le istituzioni italiane continuano a fare orecchie da mercante".
"Eppure la tecnologia fa passi da gigante, oggi è possibile ricaricare la batteria di un'auto elettrica in soli 30 minuti e, se enti pubblici, aziende è privati che ne fanno uso prettamente urbano, usassero autovetture, autocarri, motocicli e bus con motori elettrici, il tasso di inquinamento diminuirebbe significativamente e il livello dell'aria delle nostre città sarebbe di gran lunga migliore con benefici enormi sulla salute dei cittadini".
"Evidentemente gli interessi in gioco sono tali che non consentono la diffusione di questa tecnologia che continua tutt'oggi ad avere costi non competitivi e a mancare delle necessarie strutture di rifornimento contrariamente a quanto invece accade per i tradizionali motori termici".
"Dal canto nostro – conclude Pepe – continueremo a batterci affinché tutto questo si realizzi, tant'è vero che siamo stati promotori di una seconda proposta di Legge, presentata dal deputato Oreste Pastorelli, che prevede incentivi per il trasporto pubblico leggero che si avvalga di mezzi elettrici, nel frattempo continueremo a tutelare i cittadini portando avanti l'idea della class action contro la VolksWagen e nominando un perito che effettuerà dei test su tutti i marchi in commercio per verificare che le emissioni dichiarate corrispondano al vero".
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