DICHIARAZIONE UFFICIALE DI DANILO BONATO, DIRETTORE GENERALE DI REMEDIA, SUL CROLLO DEI PREZZI DELLE MATERIE PRIME
“La situazione attuale mette in difficoltà l’industria del riciclo e l’affermazione di un reale modello di economia circolare”
Milano,
03 febbraio 2016 – “Giusto pochi mesi fa, l’Unione Europea ha varato un
nuovo e ambizioso pacchetto di misure che si propone di 'rafforzare la
competitività, stimolando la crescita economica sostenibile e la
creazione di nuovi posti lavoro'. Un passo importante verso lo sviluppo
di un’economia sostenibile a beneficio dell’ambiente dove il riciclo e
il riutilizzo sono punti cardine. Si tratta, infatti, di un vero piano
d’azione che include tutte le fasi di vita del prodotto: produzione,
consumo, gestione dei rifiuti e mercato delle materie prime secondarie.
Un
approccio che rappresenta il futuro, ma che deve essere sempre più
calato nel presente. Le imprese europee stanno già investendo
nell’economia circolare, come è emerso nel recente appuntamento del
World Economic Forum di Davos, dove l’analisi dei rischi per l’economia
mondiale ha messo al primo posto gli impatti causati dai cambiamenti
climatici. Restano però molte incognite da affrontare, come le
conseguenze della continua discesa dei prezzi delle materie prime.
La
Banca Mondiale, nel suo Commodity Markets Outlook, ha tagliato le stime
per 37 su 46 materie prime a livello mondiale prevedendo un’ulteriore
diminuzione: i prezzi delle materie prime non energetiche caleranno del
3,7% nel 2016, con i metalli in ribasso del 10% dopo il calo del 21% nel
2015. Più nel dettaglio, i prezzi del ferro – contenuto in grandi
quantità negli elettrodomestici – potrebbero diminuire del 25% entro la
fine del 2016, mentre il rame – presente ad esempio negli smartphone –
potrebbe scendere del 9%.
Questo
scenario mette in condizioni di forte difficoltà l’industria del
riciclo – e in particolare la filiera di gestione dei RAEE (Rifiuti di
Apparecchiature Elettriche e Elettroniche), poiché gli impianti di
trattamento faticano a trovare mercati di sbocco per i materiali
ottenuti dalle operazioni di riciclo.
Si
sta dunque comprendendo che un’economia basata sul riciclo può
funzionare in modo efficace e in una prospettiva di lungo periodo solo
se si sarà capaci di attribuire il giusto ‘prezzo’ legato all’utilizzo
di materie prime vergini da parte dell’industria, che non deve
considerare soltanto i costi di produzione, ma anche gli impatti
ambientali, quali il consumo di suolo, di energia e di acqua, componenti
essenziali del capitale naturale che dobbiamo tutelare per le
generazioni future.
Una
politica di sostegno all’industria del riciclo e, più in generale, ai
modelli di economia circolare deve essere dunque in grado non solo di
agire sulla prevenzione dei rifiuti e la progettazione ecocompatibile
dei prodotti ma, allo stesso tempo, di stimolare la domanda per tali
prodotti, attraverso incentivi efficaci e una corretta contabilizzazione
dei costi ambientali sostenuti dalla collettività”.
Informazioni su ReMedia
ReMedia
è tra i principali Sistemi Collettivi italiani no-profit per la
gestione eco-sostenibile di tutte le tipologie di RAEE (Rifiuti
Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche), pile e accumulatori e
impianti fotovoltaici. Nato nel 2005 grazie alla volontà di 44 aziende
leader nel settore dell’Elettronica di Consumo e dell’ICT il Consorzio
conta oggi oltre 1200 iscritti e rappresenta, per quota di mercato e
struttura, un punto di riferimento nella gestione dei RAEE. Oltre ad
essere senza scopo di lucro, il Consorzio è certificato ISO 9000 e ISO
14000, una ulteriore garanzia di trasparenza e serietà nei confronti dei
consorziati, dei partner e dei consumatori.
www.consorzioremedia.it
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