OLBIA, 27 SETTEMBRE 2016 - 264 tonnellate di oli lubrificanti usati raccolte in Provincia di Olbia nel 2015, su un totale di 3.260 tonnellate recuperate nella Regione Sardegna.
Sono i dati resi noti dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati nella conferenza stampa che si è tenuta nell’ambito di CircOLIamo,
la campagna educativa itinerante che punta a sensibilizzare l’opinione
pubblica e le amministrazioni locali sul corretto smaltimento dei
lubrificanti usati.
Questa mattina i ragazzi delle scuole hanno visitato il villaggio CircOLIamo partecipando agli educational loro dedicati e sfidandosi a “Green League”, il progetto che prevede un sistema di giochi online finalizzati all’educazione ambientale.
“Siamo
onorati della presenza del Coou nella nostra città - dichiara
l’assessore ai servizi per la tutela dell’ambiente e del verde Gesuino Satta.
E’ importante la campagna di sensibilizzazione che fate coinvolgendo i
bambini, che sono gli uomini e le donne del futuro. La scommessa che
facciamo, col vostro supporto, è quella di fornirvi, quando tornerete,
dei dati di raccolta più importanti. Creeremo le condizioni adeguate
potenziando l’ecocentro, ed educheremo la gente a livello capillare nei
territori, insieme a voi – conclude Satta - diffondendo questo
tema in tutte le scuole e frazioni, organizzando delle giornate mirate,
calendarizzandole da subito e propagandando il vostro messaggio
attraverso i nostri centri mobili”.
Nel
2015 il Consorzio – che coordina l’attività di 73 aziende private di
raccolta e di 4 impianti di rigenerazione – ha raccolto in tutta Italia
167.000 tonnellate di olio lubrificante usato, un dato vicino al 100% del potenziale raccoglibile.
“I risultati sono soddisfacenti – ha spiegato Marco Paolilli, responsabile della rete di raccolta del COOU - ma
il nostro obiettivo resta quello di raccoglierne il 100%”.
“La
piccola parte che sfugge ancora alla raccolta – ha continuato Paolilli –
si concentra soprattutto nel ‘fai da te’: per intercettarla abbiamo
bisogno del supporto delle amministrazioni locali per una sempre
maggiore diffusione di isole ecologiche adibite anche al conferimento degli oli lubrificanti usati”.
Attivo dal 1984, il COOU ha contribuito con il proprio lavoro a ridurre
in misura significativa non solo l’inquinamento ambientale, ma anche i
consumi di acqua, materia e suolo.
L’effetto positivo sul consumo di
acqua (water footprint) ha portato a un risparmio netto cumulato
di 2,3 miliardi di m3 di oro blu; trent’anni di recupero degli oli usati
hanno consentito inoltre di evitare il consumo di 6,4 milioni di
tonnellate di materia prima vergine (material footprint), mentre dall’analisi di carbon footprint del
sistema emerge un risparmio netto cumulato di emissioni climalteranti
di 1,1 milioni di tonnellate di CO2 equivalente; grazie al riciclo degli
oli come basi lubrificanti rigenerate sostitutive di basi lubrificanti
vergini, è stato risparmiato il consumo di 7.306 ettari di suolo (land footprint).
Telefonando al numero verde del Consorzio, 800 863 048 o collegandosi al sito www.coou.it,
è possibile avere informazioni su come smaltire correttamente il
proprio olio usato e il recapito del raccoglitore più vicino.
L’olio
usato può essere estremamente dannoso per l'ambiente e per la salute
umana: 4 kg d'olio - il cambio di un'auto - se versati in acqua
inquinano una superficie grande quanto un campo di calcio.
Ma questo
rifiuto costituisce al contempo una importante risorsa economica per il
nostro Paese, perché può essere rigenerato e tornare a nuova vita con le
stesse caratteristiche del lubrificante da cui deriva; dal 1984 ad oggi
la rigenerazione dell’olio lubrificante ha consentito un risparmio complessivo di 3 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio del nostro Paese.
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