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mercoledì 28 febbraio 2018

ECOMAFIE, NUGNES (M5S): “ECCO I BUCHI NERI DELLA CAMPANIA SECONDO LA COMMISSIONE”


ECOMAFIE, NUGNES (M5S): "ECCO I BUCHI NERI DELLA CAMPANIA SECONDO LA COMMISSIONE"

Roma, 28 febbraio 2018 - «La relazione sulla Campania della Commissione ecomafie certifica un colossale  fallimento del piano De Luca sulla gestione dei rifiuti e sulla questione delle ecoballe. Nonostante il governatore vada a dire in giro che ora cambierà tutto... . Citando le parole di Cantone: la rimozione delle ecoballe non significa smaltimento. Sono state spostate solamente altrove: vengono spedite in giro per l'Italia e all'estero, principalmente in Portogallo e il piano De Luca che prevedeva di risolvere il problema entro la fine del 2017, dopo 2 anni in pratica non è neanche partito. E' stato smaltito, anzi rimosso, solo l'1,9% delle ecoballe », è la denuncia della senatrice del MoVimento 5 Stelle e candidata nel collegio uninominale di Napoli Pozzuoli che oggi ha annunciato l'astensione del M5S rispetto alla votazione della relazione Campania della Commissione ecomafie.

«Riteniamo  inaccettabile che in maniera carsica nel testo si insinui il concetto dell'"alternativa termica" come quella più sostenibile: anche qui, un giudizio politico. Si vuole forse far passare il concetto tanto caro al Pd dell'impossibilità di superare gli inceneritori? Ricordiamo gli annunci trionfali di De Luca secondo cui in un anno si risolverà tutto. Invece ci risulta che la Dda abbia da mesi aperto un filone di inchiesta sugli appalti. La Campania è una sequela di inchieste aperte, che non trovano conclusione se non in prescrizione, tranne quella sui Pellini. Non c'è nemmeno il tempo di chiudere quelle inchieste che se ne aprono altre, come ad esempio quelle per l'affidamento diretto per lo smaltimento dei fanghi", spiega la Nugnes.

"E si chiude male la questione su Bagnoli, con la sentenza del Tribunale sul dissequestro dei suoli ma solo a sentenza passata in giudicato, ossia al terzo grado di giudizio. Ci aspetteranno altri decenni di immobilismo?", chiede la senatrice.

"Vorremmo sottolineare – continua - che non si conoscono i costi per la Bonifica Radicale che Invitalia intende realizzare, e soprattutto non si ha contezza delle coperture, dato che i 42 milioni nella disponibilità del  comune  non si sa se sono effettivamente disponibili e quale sia il credito esigibile da Fintecna, che secondo  il Consiglio di Stato  dovrà pagare la bonifica. Per le discariche storiche quelle più importanti, quella della ex Resit, di Chiaiano, di Pianura, non siamo in grado dopo anni neanche di assicurare la messa in sicurezza d' emergenza, e quindi siamo lontanissimi dalla messa in sicurezza definitiva. Per quanto attiene agli impianti di depurazione, da almeno 6 anni  si aspettano le gare per il revamping che li metta a norma secondo gli standard europei. Sei anni in cui si è lucrato con appalti con costi maggiorati del 20-25% . Si è lasciato che i depuratori inquinassero le nostre coste e che noi continuassimo a pagare la multa all'Europa. Come d'altro canto accade anche per il ciclo dei rifiuti e le ecoballe".

"Ecco, sempre noi cittadini paghiamo costi ambientali, per la salute e costi diretti con le tariffe di acqua e rifiuti...nessuno  dei responsabili paga niente invece grazie anche alle prescrizioni. E non è certo un caso che la  proposta del MoVimento 5 Stelle di allargare il settore delle intercettazioni anche ai reati di truffa contro la pubblica amministrazione non sia passata. Come non è mai passata quella dell'introduzione dell'agente sotto copertura. Speriamo che il 4 marzo ci sia la svolta che noi cittadini ci meritiamo. La svolta che mandi definitivamente in pensione questa malapolitica", conclude la Nugnes.

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