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venerdì 24 aprile 2020

CORONAVIRUS. SIMA: SE C'E' INQUINAMENTO POSSIBILI FUTURE RECIDIVE

CORONAVIRUS. SIMA: COVID-19 IN PARTICOLATO ATMOSFERICO, INDICATORE PER FUTURE RECIDIVE /VIDEO
MIANI ALLA 'DIRE': UTILIZZO MASCHERINE E DISTANZIAMENTO ALMENO 2 METRI
 
Roma - A poco piu' di un mese dalla pubblicazione di un position paper sulla 'Valutazione della potenziale relazione tra l'inquinamento da particolato atmosferico e la diffusione dell'epidemia da Covid-19', la Societa' Italiana di Medicina Ambientale (Sima) fa sapere che il Coronavirus Sars-Cov-2 e' stato ritrovato sul particolato (PM). "Questa prima prova - commenta all'agenzia Dire Alessandro Miani, presidente Sima - apre la possibilita' di testare la presenza del virus sul particolato atmosferico delle nostre citta' nei prossimi mesi come indicatore per rilevare precocemente la ricomparsa del Coronavirus e adottare adeguate misure preventive prima dell'inizio di una nuova epidemia". Questa prima parte della ricerca, prosegue il professor Leonardo Setti, coordinatore del gruppo di ricerca scientifica insieme al professor Gianluigi De Gennaro e al professor Miani, mirava "espressamente a cercare la presenza dell'Rna del Sars-CoV-2 sul particolato atmosferico. Le prime evidenze relative alla presenza del coronavirus sul particolato provengono da analisi eseguite su 34 campioni di PM10 in aria ambiente di siti industriali della provincia di Bergamo, raccolti con due diversi campionatori d'aria per un periodo continuativo di 3 settimane, dal 21 febbraio al 13 marzo".
I campioni sono stati analizzati dall'Universita' di Trieste in collaborazione con i laboratori dell'azienda ospedaliera Giuliano Isontina, che hanno verificato la presenza del virus in "almeno 8 delle 22 giornate prese in esame. I risultati positivi - precisa Setti- sono stati confermati su 12 diversi campioni per tutti e tre i marcatori molecolari, vale a dire il gene E, il gene N ed il gene RdRP, quest'ultimo altamente specifico per la presenza dell'Rna virale Sars-CoV-2. Possiamo confermare di aver ragionevolmente dimostrato la presenza di Rna virale del Sars-CoV-2 sul particolato atmosferico rilevando la presenza di geni altamente specifici, utilizzati come marcatori molecolari del virus, in due analisi genetiche parallele".
Secondo il professor De Gennaro questa e' "la prima prova che
l'Rna del Sars-CoV-2 puo' essere presente sul particolato in aria
ambiente, suggerendo cosi' che, in condizioni di stabilita' atmosferica e alte concentrazioni di PM, le micro-goccioline infettate contenenti il coronavirus Sars-CoV-2 possano stabilizzarsi sulle particelle per creare dei cluster col particolato, aumentando la persistenza del virus nell'atmosfera come gia' ipotizzato sulla base di recenti ricerche internazionali. L'individuazione del virus sulle polveri potrebbe essere anche un buon marker per verificarne la diffusione negli ambienti indoor come ospedali, uffici e locali aperti al
pubblico. Le ricerche hanno ormai chiarito che le goccioline di
saliva potenzialmente infette possono raggiungere distanze anche
di 7 o 10 metri, imponendoci quindi di utilizzare per precauzione
le mascherine facciali in tutti gli ambienti".
La prova che l'Rna del Sars-CoV-2 puo' essere presente sul particolato in aria ambiente, aggiunge ancora De Gennaro, "non
attesta ancora con certezza definitiva che vi sia una terza via di contagio. Tuttavia, occorre che si tenga conto nella cosiddetta fase 2 della necessita' di mantenere basse le emissioni di particolato per non rischiare di favorire la potenziale diffusione del virus".
A tal proposito, l'epidemiologo Prisco Piscitelli spiega: "Ad oggi le osservazioni epidemiologiche disponibili per Italia, Cina e Stati Uniti mostrano come la progressione dell'epidemia Covid-19 sia piu' grave in quelle aree caratterizzate da livelli piu' elevati di particolato. Esposizioni croniche ad elevate concentrazioni di particolato atmosferico, come quelle che si registrano oramai da decenni nella Pianura Padana, hanno di per se' conseguenze negative sulla salute umana, ben rilevate e quantificate dall'Agenzia Europea per l'Ambiente, rappresentando anche un fattore predisponente a una maggiore suscettibilita' degli anziani fragili alle infezioni virali e alle complicanze cardio-polmonari. È arrivato il momento di affrontare il problema".
Commenta infine all'agenzia Dire Miani: "Siamo in stretto contatto con l'Organizzazione Mondiale della Sanita' e con la Commissione Europea per condividere i risultati delle nostre analisi. Sono in corso ulteriori studi di conferma di queste prime prove sulla possibilita' di considerare il PM come 'carrier' di nuclei contenenti goccioline virali, ricerche che dovranno spingersi fino a valutare la vitalita' e soprattutto la virulenza del Sars-CoV-2 adesso al particolato. Intanto, la presenza del virus sulle polveri atmosferiche e' una preziosa informazione in vista dell'imminente riapertura delle attivita'
sociali, che conferma l'importanza di un utilizzo generalizzato
delle mascherine da parte di tutta la popolazione. Se tutti indossiamo le mascherine, la distanza inter-personale di 2 metri e' da considerarsi ragionevolmente protettiva permettendo cosi' alle persone di riprendere una vita sociale".


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algoWatt alla guida del progetto PASCAL su aggregatori e smart grid


algoWatt alla guida del progetto PASCAL su aggregatori e smart grid

  • Il consorzio con capofila la società greentech ha ottenuto un finanziamento complessivo di Euro 1,6 milioni, dei quali 0,5 milioni come quota parte di algoWatt
  • Sarà sviluppato un innovativo servizio IaaS (Infrastructure-as-a-Service) per il funzionamento e l'ottimizzazione di cluster di risorse energetiche distribuite per la fornitura di servizi ausiliari alla rete elettrica

 

algoWatt, greentech solutions company quotata sul mercato telematico azionario (MTA) di Borsa Italiana, coordinerà un nuovo progetto sugli aggregatori per la gestione di più unità di produzione e consumo, di impianti "virtuali" (Virtual Power Plant), in grado di erogare servizi sia di modulazione della domanda (Demand Response) e bilanciamento. algoWatt si è, infatti, aggiudicata, in qualità di coordinatore, un finanziamento nell'ambito dell'Azione 1.1.5 del Por Fesr Sicilia 2014-2020 "Sostegno all'avanzamento tecnologico delle imprese attraverso il finanziamento di linee pilota e azioni di validazione precoce dei prodotti e di dimostrazione su larga scala". Il progetto, denominato PASCAL "Piattaforma Abilitante per Servizi Commerciali di gestione Aggregata delle risorse nel sistema eLettrico", ha ottenuto un finanziamento complessivo da parte della Regione Sicilia a valere su fondi UE pari a Euro 1,6 milioni circa, dei quali Euro 0,5 milioni come quota parte relativa alle attività svolte dalla stessa algoWatt.

Grazie al progetto sarà possibile perseguire lo sviluppo e la validazione di un innovativo approccio IaaS (Infrastructure-as-a-Service) per il funzionamento e l'ottimizzazione di cluster di risorse energetiche distribuite per la fornitura di servizi ausiliari alla rete elettrica. L'impostazione rientra, dunque, pienamente nel paradigma delle smart grid che sfruttano tecnologie informatiche e telecomunicazione e puntano all'intelligenza distribuita per garantire maggiore flessibilità e miglioramento nella gestione della rete elettrica.

I partner del progetto, oltre ad algoWatt, sono Col Giovanni Paolo S.p.A., specializzata nella realizzazione di apparati per il sistema elettrico, la startup innovativa Sfera S.r.l., che offre servizi per la gestione delle infrastrutture di rete ad alta affidabilità e distribuite, e il Consorzio Cometa, attivo nel settore ICT e, in particolare, nel calcolo ad alte prestazioni, quale HPC, Grid, Cloud e GPU Computing, che include le Università di Catania, Messina e Palermo, l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ed il Consorzio S.C.I.R.E..


 

algoWatt (ALW), greentech solutions company, progetta, sviluppa e integra soluzioni per la gestione dell'energia e delle risorse naturali, in modo sostenibile e socialmente responsabile. La Società fornisce sistemi di gestione e controllo che integrano dispositivi, reti, software e servizi con una chiara focalizzazione settoriale: digital energy e utilities, smart cities & enterprises e green mobility. algoWatt è nata dalla fusione di TerniEnergia, azienda leader nel settore delle energie rinnovabili e dell'industria ambientale, e di Softeco, un provider di soluzioni ICT con oltre 40 anni di esperienza per i clienti che operano nei settori dell'energia, dell'industria e dei trasporti. La società, con oltre 200 dipendenti dislocati in 7 sedi in Italia e investimenti in ricerca e innovazione per oltre il 12% del fatturato, opera con un'efficiente organizzazione aziendale, focalizzata sui mercati di riferimento: Green Energy Utility: energie rinnovabili, energia digitale, reti intelligenti; Green Enterprise&City: IoT, analisi dei dati, efficienza energetica, automazione degli edifici e dei processi; Green Mobility: elettrica, in sharing e on demand. Mercati diversi, un unico focus: la sostenibilità. algoWatt è quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA) di Borsa Italiana S.p.A..




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