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martedì 31 luglio 2018

MOBILITÀ ELETTRICA: SONEPAR ITALIA FORNISCE 18 COLONNINE di RICARICA A SAN MARINO CON APP DI GESTIONE ZAPGRID

MOBILITÀ ELETTRICA: SONEPAR ITALIA FORNISCE 18 COLONNINE di RICARICA A SAN MARINO CON APP DI GESTIONE ZAPGRID


San Marino, 31 luglio 2018 – Inaugurate oggi le 18 colonnine di ricarica per auto elettriche fornite da Sonepar Italia all'AASS, Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, dotate di sistema gestione, con App ZapGrid di GMT. Sonepar Italia, azienda leader della distribuzione elettrica, ha fornito una consulenza specialistica a Enerlight Srl e Energreen.sm, che sono le due società sammarinesi appartenenti ad AER.sm, l'Associazione Energia Rinnovabile di San Marino, vincitrice del bando indetto dall'AASS per il progetto di mobilità sostenibile E-Way.

Le colonnine scelte per il progetto sono a basamento in corrente alternate bifacciale, consentendo quindi la ricarica di due veicoli  contemporaneamente. Ogni presa potrà erogare fino a 22 kW, che rappresenta la massima potenza erogabile per colonnine del tipo AC, quindi adatte a tutti i tipi di autovettura con possibilità di ricarica veloce. Le colonnine sono connesse via fibra alla rete internet, permettendo di essere raggiunte e supervisionate dal gestore AASS in qualunque momento.
Le colonnine sono gestite dalla APP ZapGrid - scaricabile gratuitamente per Android e IoS - che permette non solo la geolocalizzazione delle colonnine, ma anche la visualizzazione della disponibilità delle stesse, di effettuare la scelta del tempo di ricarica e di monitorarne dati e statistiche, visualizzando su telefonino i report delle ricariche.

"Siamo orgogliosi di aver preso parte ad un progetto così all'avanguardia per la Repubblica di San Marino -  dichiara Ivano Benedet, coordinatore nazionale della linea Energie Rinnovabili e HVAC di Sonepar Italia – grazie alla consulenza specialistica fornita, la rete dei punti ricarica sul territorio è funzionale, interconnessa e di facile accesso per gli utenti. Sonepar Italia ha fortemente investito negli ultimi anni nel campo delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile, nel primo semestre 2018 questo settore ha infatti registrato una crescita di fatturato a doppia cifra. Catalogo specializzato, un programma di formazione continua per gli specialisti addetti vendita e collaborazioni per sviluppare tecnologie a supporto, come ZapGrid, danno la dimensione del servizio che offriamo ai nostri clienti e questa realizzazione ne è una prova tangibile."

"Il sistema Zap Grid è la risposta efficace al principale limite alla diffusione su larga scala della mobilità elettrica in Italia, l'interoperabilità tra le infrastrutture, gestite da operatori differenti – dichiara Alessandra Chiari, Amministratore delegato di GMT spa – A San Marino abbiamo collegato 18 nuovi punti di ricarica dislocati sul territorio, gli utenti che vorranno accedere al servizio potranno spostarsi liberamente sfruttando una rete connessa, senza più bisogno di preoccuparsi delle differenti modalità di accesso alle colonnine. Un ulteriore servizio che l'AASS strategicamente mette a disposizione dei propri cittadini, con vantaggi chiari anche nella gestione da remoto dei punti di ricarica, perché grazie a ZapGrid è possibile monitorare costantemente lo stato delle colonnine ed intervenire prontamente in caso di guasto."

            

Più informazioni sulle aziende:

Sonepar Italia S.p.A., azienda leader nel mercato italiano della distribuzione elettrica, fa parte del Gruppo Internazionale Sonepar, è presente sul territorio con una rete capillare di 100 punti vendita e 1.400 dipendenti, con un fatturato 2017 che supera i 570 milioni di euro. Il Gruppo Sonepar conta su oltre 43.000 collaboratori in tutto il mondo ed è il primo distributore nazionale in 15 paesi nel mondo tra cui l'Italia. L'attività di Sonepar in Italia è iniziata nel 1988 con l'acquisizione della padovana Elettroingross, per poi svilupparsi costantemente negli anni attraverso la crescita interna ed una serie di acquisizioni, l'ultima delle quali è avvenuta a giugno 2018 con un ramo d'azienda del Gruppo Edif Spa in Puglia, composto da tre filiali: Barletta, Modugno e Foggia. 

G.M.T. SpA è una Energy Service Company certificata Uni CEI 11352, qualità ambiente e sicurezza. L'azienda è attiva nello scenario nazionale nell'applicazione di tecnologie efficienti per l'uso razionale dell'energia al fine di ridurre i consumi energetici e concorrere al raggiungimento degli obiettivi previsti dal protocollo di Kyoto e dal Pacchetto Europeo Clima-Energia. G.M.T si occupa di elaborare studi di fattibilità tecnico-economica di interventi di efficienza energetica, nonché della loro realizzazione anche attraverso il Finanziamento Tramite Terzi. L'azienda è in forte sviluppo nel settore smart energy attraverso la propria divisione di sviluppo IT e data analysis che affianca la divisione Energia che si occupa di applicazione dei sistemi BI per Energy Auditing. 




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AMIANTO: M5S OK INCENTIVI PER BONIFICHE ‘SOLARI’, MA SERVE MAPPATURA IN TUTTE REGIONI E SMALTIMENTO KM ZERO.

AMIANTO: M5S OK INCENTIVI PER BONIFICHE 'SOLARI', MA SERVE MAPPATURA IN TUTTE REGIONI E SMALTIMENTO KM ZERO

 

ROMA 31 LUGLIO - "Bene fa il Ministro per l'ambiente Sergio Costa insieme al presidente della Commissione Attività Produttive del Senato Gianni Girotto (M5S) e tanti altri esponenti del mondo ambientalista, civile ed istituzionale a ricevere a braccia aperte le firme dei cittadini riuniti nella petizione #BastaAmianto. Questo è un tema sul quale tutto il Movimento 5 Stelle si è speso in questi anni e sul tema c'è una proposta di legge a mia prima firma" lo dichiara Alberto Zolezzi parlamentare del Movimento 5 Stelle. "Concordiamo con il ripristino degli incentivi per chi bonifica tetti e passa la fotovoltaico, ma è importante affermare la necessità che tutte le Regioni avvino in maniera uniforme il monitoraggio sulle aree ed edifici da bonificare e la rimozione e collegato smaltimento avvenga sempre a 'filiera corta-km zero'" conclude Zolezzi.


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MoVimento 5 Stelle Camera dei Deputati
Ufficio Comunicazione


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lunedì 30 luglio 2018

LA FINANZA PER L'AMBIENTE: UN MERCATO IN ESPANSIONE- InvestEQ, il nuovo fondo d'investimento nel settore energetico

LA FINANZA PER L'AMBIENTE: UN MERCATO IN ESPANSIONE  

Nasce InvestEQ, il nuovo fondo d'investimento nel settore energetico   L'efficienza energetica è ormai diventata un elemento fondamentale della politica energetica europea che non esita a ribadire la necessità di nuovi investimenti (dall'ultima relazione annuale dell'Unione europea) stimati in 177 miliardi di euro ogni anno a partire dal 2021. 

Per colmare l'enorme divario si renderà indispensabile, e in larga parte già lo è, la mobilitazione di fondi privati oltre che pubblici. 

Il mondo della finanza può dare, e sta dando, un grosso contributo alla trasformazione in corso del mercato dell'energia in Italia e in Europa. In questo contesto è stato lanciato "InvestEQ Energy Efficiency", un Fondo di "impact investing" studiato per ottenere un rendimento finanziario interessante e al contempo un impatto positivo su ambiente e società. 

Questo nuovo prodotto finanziario è il frutto di un'attività di sviluppo e finanziamento di progetti di efficienza energetica nel settore industriale, terziario e agricolo in Italia, maturata negli ultimi tre anni grazie al coinvolgimento di fondi specializzati, family office, utilities e società di leasing.  

Ma cos'è un progetto di efficienza energetica? 
Un intervento che tramite l'implementazione di una soluzione tecnologica – per esempio impianto di cogenerazione, caldaie a biomassa, sistemi illuminotecnici a LED, -   porta ad una riduzione dei consumi energetici e conseguentemente ad una riduzione dei relativi costi. InvestEQ, con una dotazione target fino a 80 milioni di euro si posiziona come una fonte di finanziamento flessibile ed intelligente per progetti di efficienza energetica di dimensione media-piccola in Italia per aziende che operano nel settore privato o pubblico. 

Tramite la condivisione del risparmio conseguito dalle aziende, InvestEQ è in grado di offrire ai propri investitori un rendimento attrattivo con distribuzioni continuative in un contesto come quello attuale che continua ad essere contraddistinto da rendimenti bassi. Il rendimento, che deriva dalla condivisione del risparmio conseguito che può raggiungere più del 60% dei consumi iniziali, è direttamente correlato al livello di efficienza energetica dell'azienda antecedente all'intervento di efficientamento. 

Quanto più sono inefficienti i processi aziendali dal punto di vista energetica, tanto maggiore è il rendimento conseguibile tramite il finanziamento di un intervento di efficientamento, tanto maggiore è la riduzione di CO2 rispettivamente l'impatto favorevole sull'ambiente.  

Inoltre, il risparmio conseguito dall'azienda, senza dover usare risorse finanziarie proprie, porta ad un incremento immediato della profittabilità dell'azienda stessa e ad un incremento della competitività a medio termine. 

«Il focus di InvestEQ è su progetti che richiedono un investimento tra 200 mila euro e 2 milioni e mezzo di euro per aziende medio-grandi. Questa tipologia di progetti rappresenta circa il 70% del mercato dell'efficienza energetica in Italia - spiega Franco Hauri (Managing Partner di InvestEQ) -. InvestEQ ha sviluppato negli ultimi anni un importante network commerciale in Italia con "i.a. ESCo's", fornitori di tecnologia e altri operatori di mercato, che assicura un flusso importante di opportunità di investimento, che vengono valutate tramite un processo di due diligence standardizzato, che permette una valutazione efficiente dei numerosi progetti di efficientamento».


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Proclamata la nuova Riserva della Biosfera MAB "Ticino Val Grande Verbano". Legambiente: “Importante occasione per affermarsi polo d’eccellenza del turismo sostenibile e della protezione della biodiversità”


 

Proclamata la nuova Riserva della Biosfera MAB "Ticino Val Grande Verbano". Legambiente: "Importante occasione per affermarsi polo d'eccellenza del turismo sostenibile e della protezione della biodiversità"

 

 

E' stata proclamata questa mattina a Milano la nuova Riserva della Biosfera MAB "Ticino Val Grande Verbano". Una grande area naturale e di biodiversità, con un patrimonio impagabile di servizi ecosistemici, culturali e sociali, che raggiunge nel complesso oltre 332.000 ettari di estensione a cavallo tra Piemonte e Lombardia. Un importante risultato che premia il lavoro della Riserva della Biosfera Valle del Ticino, che nel 2017 ha presentato una nuova candidatura per estendere l'area MAB sino al confine svizzero includendo l'intero ambito del Lago Maggiore, dei Comuni rivieraschi e il territorio afferente al Parco Nazionale della Val Grande e del Parco regionale del Campo dei Fiori.

 

"Un segno evidente della volontà del territorio di non perdere l'occasione di far parte di un circuito mondiale di luoghi di grande valore naturale e culturale, ma anche una risposta ai cambiamenti climatici e alla tutela delle acque di uno dei patrimoni ambientali più vasto d'Europa -dichiarano, in una nota congiunta, la presidente di Legambiente Lombardia Barbara Meggetto e il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta Fabio Dovana-. Per questo vogliamo ringraziare gli Enti parco che si sono spesi positivamente per questo risultato e ci auguriamo che il cappello dell'Unesco contribuisca a far sì che quest'area si affermi come polo d'eccellenza per lo sviluppo del turismo sostenibile e per la protezione della biodiversità. Per dare sostanza a questo riconoscimento è auspicabile inoltre che ora si lavori alla creazione di un unico parco interregionale con risorse certe da parte delle due Regioni coinvolte".



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Gruppo CAP: PIANIFICARE LE CITTÀ DEL FUTURO PUNTANDO SULLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE METEORICHE

PIANIFICARE le città del futuro PUNTANDO SULLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE ACQUE METEORICHE

Gruppo CAP mette a disposizione kwow how e risorse per supportare i Comuni dell'hinterland milanese nello sviluppo di piani territoriali sulla base del nuovo Regolamento sull'invarianza idraulica

 

Prevenire ondate di piena attraverso forme di drenaggio sostenibile. Progettare sistemi di gestione delle acque meteoriche urbane. Ideare nuove strategie e impiegare nuove tecnologie per ridurre i fenomeni di allagamento urbano. Ridurre il degrado qualitativo delle acque. Rileggere il territorio sotto la lente della gestione sostenibile delle acque meteoriche puntando su prevenzione e pianificazione. Sono queste le sfide al centro del tavolo tecnico che ha visto riuniti Regione Lombardia, ATO Città Metropolitana di Milano, Gruppo CAP e i Comuni dell'hinterland milanese per misurarsi sulle nuove normative in tema di sistemi di drenaggio urbano.

 

"I cambiamenti climatici impongono nuove sfide su fronti solo apparentemente opposti: la necessità di tutelare la risorsa idrica dai fenomeni siccitosi, e l'urgenza di trovare soluzioni agli eventi metereologici estremi, ha sottolineato durante l'incontro Michele Falcone, direttore generale di Gruppo CAP. Sono temi che è possibile gestire e affrontare solo attraverso una governance del territorio su scala più ampia del singolo comune o città. In questa prospettiva è centrale il superamento della settorializzazione e della frammentazione delle competenze e l'avvio di un processo di integrazione tra pianificazione urbanistica comunale e previsioni del piano d'ambito a scala di agglomerato".

 

Gruppo CAP, il gestore del servizio idrico integrato dell'area metropolitana di Milano, mette a disposizione delle amministrazioni comunali e degli uffici tecnici le proprie competenze e le risorse necessarie nella redazione di documentazione e studi che andranno inseriti nei Piano di Governo del Territorio, partendo dalla costruzione di una pianificazione territoriale che tenga nella giusta considerazione la gestione delle acque meteoriche in un'ottica soprattutto di prevenzione di fenomeni come alluvioni o bombe d'acqua.

 

La base di partenza è il Regolamento Regionale 7/2017 sull'invarianza idraulica, che stabilisce un principio fondamentale per la pianificazione urbanistica e territoriale: se una porzione di territorio, prima di realizzare un intervento di trasformazione, produce una certa quantità di acqua in occasione di precipitazioni meteoriche, dopo la trasformazione urbanistica dovrà mantenere costante la quantità di acqua prodotta.

 

Questo significa che se si impermeabilizzano o disboscano porzioni di territorio, riducendo quindi le naturali capacità del terreno di ritenere e smaltire le acque piovane, è necessario realizzare opere di immagazzinamento delle acque di pioggia, per poi restituirle alla natura successivamente alla piena dell'evento meteorico, in modo da evitare i danni da alluvione. Come? Attraverso le diverse forme di drenaggio urbano sostenibile. Le aree metropolitane diventano così laboratori di sostenibilità dove, a partire dalla consapevolezza dell'interdipendenza sui temi idrici delle aree urbane e di quelle agricole, è necessario costruire sinergie volte alla migliore gestione quantitativa e qualitativa della risorsa.



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Gruppo Cosentino: Rapporto sulla Responsabilità Sociale d'Impresa 2017

Il Gruppo Cosentino punta tutto sull'innovazione per contribuire al piano d'azione della Spagna rispetto all'Agenda 2030

 

Il Gruppo Cosentino sigla il suo impegno verso gli obiettivi dell'Agenda 2030 promossa dalle Nazioni Unite. La multinazionale spagnola, leader nella produzione e distribuzione di superfici innovative per l'architettura e il design, ha presentato la propria relazione sulla Responsabilità Sociale d'Impresa  (CSR) 2017, nella quale ripercorre tutti gli impegni sociali e quelli sostenuti per il rispetto dell'ambiente, in ottemperanza degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Con questo documento, Cosentino presenta i propri successi e tutti gli sforzi attuati per dare un impulso al Piano d'azione rispetto all'Agenda 2030, che la Spagna ha presentato alle Nazioni Unite nel mese di luglio.

 

"La Spagna ha messo sul tavolo un progetto ambizioso, che richiede il contributo di tutti gli individui e di tutte le istituzioni. In Cosentino siamo coscienti che il nostro ruolo di leader presuppone anche l'obbligo di alimentare la leva della sostenibilità", ha sottolineato Santiago Alfonso, vicepresidente del dipartimento marketing e comunicazione del gruppo di Almería. "Possiamo lavorare ancora molto per il raggiungimento degli obiettivi dell'Agenda, impegnandoci per il raggiungimento di obiettivi strategici per la nostra attività, quali la salute (OSS 3), l'istruzione di qualità (OSS 4), il lavoro dignitoso (OSS 8), l'innovazione (OSS 9) o la produzione sostenibile (OSS 12)" – conclude Santiago Alfonso.



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LEGAMBIENTE: AICS, GOLETTA DEI LAGHI O GOLETTA DEI FOSSI?

A seguito delle prime informazioni veicolate a mezzo stampa riguardo le attività della goletta dei laghi di Legambiente per il 2018, si evidenziano numerose criticità riguardanti le nostre acque interne.

Le attività consistono nel controllare la qualità delle acque in prossimità dei fossi, scarichi naturali come piccoli ruscelli, etc.

"Anche quest'anno i risultati delle analisi realizzate da Goletta dei Laghi sul lago di Bracciano, riportano criticità in prossimità di alcuni fossi presso i quali, va ricordato, è inibita la balneazione, per legge, proprio in virtù della difficoltà nell'arginarli in occasione, ad esempio, di piogge torrenziali" così Andrea Nesi responsabile ambiente di AICS

"I controlli sono importantissimi, sia ben chiaro, ma se effettuati all'interno di un'area già sottoposta a restrizioni riguardo la balneazione riportano informazioni molto poco utili in ottica di comprensione di fenomeni. Come appena detto vi è un raggio di sicurezza in prossimità dei fossi all'interno del quale la balneazione è inibita per legge proprio perchè sottoposti, i fossi, ad eventi che ne possono modificare la qualità delle acque. Forse le analisi andrebbero effettuate poco al di fuori delle zone in cui la balneazione è vietata per avere in quel caso un'utilissima indicazione riguardo un'eventuali allargamenti di forme di inquinamento" continua Nesi

"Chiediamo a Legambiente di modificare i propri protocolli di prelievo in questa ottica, e rilanciamo sui controlli con una raccolta fondi AICS Ambiente al fine di eseguire le analisi delle acque del lago di Bracciano, come già fatto nel 2014 con esiti completamente diversi da quelli di Legambiente, utilizzando appunto il metodo - vicino ma non all'interno. Infine visto che l'inquinamento qualcuno probabilmente lo produce, invitiamo Legambiente ad una risalita dei fossi in collaborazione con AICS Ambiente in data da definirsi. Insomma controlli funzionali, meno titoli roboanti più azioni on the road, così aiutiamo l'ambiente e le persone" conclude Andrea Nesi



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Mobilità sostenibile: That's Mobility 2018: in arrivo nuovi punti di ricarica per auto elettriche nei condomini italiani


In arrivo nuovi punti di ricarica per auto elettriche nei condomini italiani. A That's Mobility 2018 si discuterà delle opportunità e criticità determinate dalla rivoluzione della e-mobility

La nuova regolamentazione edilizia e l'obbligo di installazione di punti di ricarica per auto elettriche nei nuovi condomini e nelle ristrutturazioni di primo livello. Degli aspetti tecnici, normativi e delle opportunità si parlerà a That's Mobility, a Milano il 25 e 26 settembre 2018.

Milano, 30 luglio 2018 - L'introduzione di autoveicoli elettrici potrà essere in futuro causa di nuovi contenziosi in condominio? Il diritto alla ricarica del singolo condomino andrà a scontrarsi con l'occupazione esclusiva di una parte in comune degli spazi condominiali?

"Da qui al 2020 tutte le case automobilistiche, per adeguarsi ai nuovi standard di emissioni di CO2 di 95 g/km (a oggi fissati a 160 g/km) per arrivare ai 70 g/km nel 2025, dovranno necessariamente convertirsi all'elettrico plug-in; è quindi previsto che anche il mercato dei veicoli dovrà cambiare, e molto in fretta, se vorrà essere competitivo" commenta Massimiliano Pierini, Managing Director di Reed Exhibitions Italia. "Abbiamo fatto tesoro dell'esperienza di That's Smart, il laboratorio di innovazioni organizzato all'interno di MCE-Mostra Convegno Expocomfort, per immaginare e analizzare gli scenari futuri della mobilità nel nostro Paese, da ogni punto di vista."

Per adeguarsi alla rivoluzione della mobilità in corso e predisporre nuovi punti di ricarica, il d.lgs. 257/2016 (ma anche la nuova Direttiva 2018/844/UE) all'art. 15 comma 1 (che va a modificare l'art. 4 comma 1-ter del TU del D.P.R. 380/2001) introduce il principio per cui, per gli edifici di nuova costruzione con più di 10 unità abitative (condomini), debba essere prevista la predisposizione all'allaccio per l'installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli, idonee a permettere la connessione di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto, siano essi pertinenziali o no e, per i soli condomini, per un numero di spazi a parcheggio e box auto non inferiore al 20% di quelli totali.

Quello che davvero farà la differenza però sarà l'obbligo sulle ristrutturazioni nel contesto dei condomini esistenti; in una realtà come quella italiana, che vede il 75% della popolazione abitare in condominio (dati ANACI), su 10 posti auto, 2 dovranno prevedere la predisposizione delle stazioni di ricarica. La normativa riguarda tutti i condomini coinvolti in ristrutturazioni importanti di primo livello, che secondo il succitato decreto sono gli interventi che "oltre a interessare l'involucro edilizio con un'incidenza superiore al 50% della superficie disperdente lorda complessiva dell'edificio, comprende anche la ristrutturazione dell'impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva asservito all'intero edificio".

"Un punto di ricarica domestica normalmente ha una taglia di potenza che si attesta sui 7 kW, quindi una ricarica lenta tipica dello stazionamento oltre le 4 ore. – dichiara il geom. Marco Bandini, Presidente di ANACI LeccoNel caso di un condominio, si può ragionevolmente prevedere che nei prossimi 2 anni ci sarà una richiesta di allaccio al contatore condominiale (con opportuni contabilizzatori) abbastanza contenuta, che non preveda interventi strutturali di grande portata all'impianto esistente, considerando che normalmente i contatori esistenti hanno dei margini di potenza abbastanza ampi."

L'installazione di una wall box (la stazione di ricarica a parete) per il garage ha costi medi che variano tra i 1.000 e i 2.000 euro, mentre una stazione da parcheggio esterno condominiale, dotata di "intelligenza" , cioè in grado di riconoscere l'utente autorizzato, si attesta al massimo intorno ai 3.000 euro.

"Altri incentivi si avranno dai costi di una ricarica di energia. Considerando un consumo medio attorno ai 14,10 kWh/100 km e utilizzando il costo al kWh dell'energia elettrica aggiornato all'ultimo trimestre così come determinato dall'AEEGSI, il calcolo è semplice: un'auto elettrica costa, solo di componente luce, 0,88 €/100 km (tariffa monoraria di 0,06243 €/kWh) o 0,84 €/100 Km (tariffa bioraria fascia F2, F3 per la ricarica notturna). Tali costi presuppongono la piena efficienza della batteria e del sistema di ricarica, senza dispersioni. Un'auto alimentata a benzina ci costa dai 5 ai 10 €/100 Km." - conferma i dati elaborati da Qualenergia l'arch. Annalisa Galante del Politecnico di Milano.

"Alla luce dell'evoluzione in corso e degli evidenti vantaggi che la e-mobility saprà introdurre, la vera questione non sarà di ordine tecnico, ma si rivela essere quella del possibile contenzioso tra il "diritto alla ricarica" del singolo condomino e l'occupazione esclusiva di una parte comune. Ma con regole chiare e condivise la questione saprà trasformarsi da criticità a un'opportunità per l'intero settore dell'automotive elettrico" - conclude Marco Bandini.

That's Mobility è l'evento che si svolgerà a Milano il 25 e 26 settembre 2018; ideato e realizzato da Reed Exhibitions Italia sarà il palcoscenico di incontro e dibattito dedicato alla pubblica amministrazione, nazionale e locale, alle multi-utility attive nella produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e a tutti i player dell'automotive. L'evento si rivolge a fleet manager, responsabili TPL, mobility manager, ai quali offre un momento di confronto e esclusive analisi di scenario della mobilità elettrica, una visione prospettica dell'evoluzione del mercato in Italia, e le opportunità di network e di business tra gli operatori coinvolti. Fulcro dell'evento sarà l'e-Mobility Report 2018 realizzato dell'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, che presenterà i dati aggiornati del mercato italiano, il benchmark internazionale e le previsioni di sviluppo per il triennio 2018/2020.


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Sostenibilità. Torino capitale mondiale di Climathon 2018, iscrizioni aperte fino al 15 agosto

Torino capitale mondiale di Climathon 2018, iscrizioni aperte fino al 15 agosto


Le città che vogliono partecipare all'hackathon di Climate-KIC, contribuendo con le loro idee per combattere i cambiamenti climatici nei centri urbani, hanno ancora tre settimane per iscriversi

Sarà la città di Torino il main stage 2018 di Climathon, la maratona mondiale di 24 ore organizzata da Climate-KIC, che si terrà il 26 ottobre prossimo con l'obiettivo di attivare i cittadini per raccogliere proposte per contrastare i cambiamenti climatici e rendere le nostre città sempre più sostenibili.

 

L'appuntamento promosso da Climate-KIC, la più importante partnership europea pubblico-privata di imprese, Università e Centri di ricerca che raccoglie idee per contrastare i cambiamenti climatici attraverso l'innovazione, ha già raccolto l'adesione di molti centri urbani. L'edizione del 2018 è di particolare rilievo per il nostro Paese, che avrà per la prima volta l'onore di ospitare la sede principale dell'evento a livello mondiale, a Torino.

 

Per tutte le città che vogliano realizzare un Climathon c'è tempo fino al 15 agosto per formalizzare l'iscrizione. Possono candidarsi amministrazioni locali, università, centri di ricerca, enti privati, associazioni, fondazioni: è sufficiente accedere al sito ufficiale e compilare l'iscrIzione. 


Climathon è il più grande hackathon dedicato alla creazione di soluzioni innovative per arginare gli effetti del clima che cambia. Le città, grandi o piccole, distribuite in tutti i continenti, lanciano la sfida che sta loro particolarmente a cuore, come per esempio ridurre il traffico, aumentare gli spazi verdi, migliorare l'efficienza energetica e ridurre lo spreco di risorse. Sta ai cittadini, agli innovatori, agli studenti, agli imprenditori, ai ricercatori, agli sviluppatori, ai policy maker, ai professionisti e ai semplici appassionati raccoglierla e proporre una soluzione, nelle 24 ore di durata della manifestazione.

 

Un team di esperti aiuterà le diverse squadre a rendere fattibile l'idea iniziale che, allo scoccare della 24esima ora, dovrà essere presentata alla giuria, che selezionerà la vincitrice.

 

Ad oggi le città già iscritte sono 75, e rappresentano tutti e cinque i continenti. Ci sono le maggiori metropoli europee: Londra, Parigi, Amsterdam, Atene, Monaco, Stoccolma, Lisbona, Dublino, Riga, ma si segnalano anche Montreal, San Francisco, Indianapolis, Huancayo (Perù), Puebla (Messico). In crescita le adesioni dall'Africa e dall'Asia con Abuja (Nigeria), Khartoum (Sudan), Rabat (Marocco), Nuova Delhi (India), Suzhou (Cina), Karachi (Pakistan); folta anche la rappresentanza di Australia e Nuova Zelanda, con Sidney, Melbourne, Perth, Adelaide, Wellington.

In Italia hanno già aderito a Climathon, tra le altre, le città di Torino, Ferrara, Genova, Lecce, Matera, Pesaro, Salerno e Carpi (Modena).

 

Cos'è successo al Climathon 2017 - L'anno scorso hanno partecipato 104 città provenienti da 44 Paesi di tutti i continenti. In Italia, in particolare, Milano ha lanciato una sfida sul tema energia per una città sostenibile; Lecce e Rimini si sono confrontate su mare, sostenibilità e turismo, mentre Venezia si è interrogata su come l'arte possa raccontare l'impatto dei cambiamenti climatici e Matera ha cercato di capire come essere una Capitale europea della cultura più sostenibile. L'utilizzo dei dati satellitari di Copernicus per lo sviluppo di reti verdi e blu in città è stato il tema scelto da Bologna, mentre il tema dell'utilizzo della IoT (Internet of Things) per migliorare la resilienza ambientale della città è stato affrontato a Torino. Firenze ha cercato soluzioni per mitigare l'impatto degli eventi meteorologici estremi e Napoli ha proposto una soluzione per proteggere la cittadinanza da un eventuale risveglio del vulcano e al tempo stesso contribuire alla tutela del territorio a valle del Vesuvio.

 

Climate-KIC Italy ha sede a Bologna presso il CNR e riunisce oltre 30 partner italiani. Ha l'obiettivo di sviluppare il capitale umano nel nostro Paese e ricercare il potenziale d'innovazione per la mitigazione e l'adattamento ai cambiamenti climatici, in armonia con gli scopi e il modus operandi della più vasta community europea di Climate-KIC.



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ARNIE PER PRODURRE MIELE IN CITTÀ E TELECAMERE INTELLIGENTI ANTI IMPATTO AEREI-UCCELLI: L’EMILIA-ROMAGNA NEL GOTHA DELLE STARTUP INTERNAZIONALI

ARNIE PER PRODURRE MIELE IN CITTÀ E TELECAMERE INTELLIGENTI ANTI IMPATTO AEREI-UCCELLI: L'EMILIA-ROMAGNA  NEL GOTHA DELLE STARTUP INTERNAZIONALI

Grazie al supporto di Aster, società della regione Emilia-Romagna per l'innovazione e la ricerca industriale, The Edge Company e BEEing sono stati selezionati per partecipare a Climb@ thecamp, un percorso di accelerazione per startup internazionali organizzato in Francia

 

Speciali arnie per produrre il miele in città senza entrare in contatto con le api e un sistema di telecamere intelligenti che impedisce l'impatto tra aerei e uccelli (birdstrike) negli aeroporti. Sono i progetti che hanno consentito alla faentina BEEing e alla riminese The Edge Company di partecipare, insieme ad altre 10 realtà provenienti da tutto il mondo, al programma di accelerazione d'impresa Climb@ thecamp, promosso in Italia da Aster, società della regione Emilia-Romagna per l'innovazione e la ricerca industriale che nel mese di maggio aveva scelto le startup italiane per le selezioni finali.

 

Il programma Climb@ thecamp, che si svolgerà da settembre a novembre a Aix-en-Provence, è stato lanciato dall'incubatore The Village Crédit Agricole Alpes Provence

 

"La partecipazione di The Edge Company e di BEEing a Climb@ thecamp – spiega Marina Silverii, direttore di Aster – conferma la qualità delle startup della nostra regione, che è una delle più innovative del Paese. Quello sottoscritto con The Village Crédit Agricole Alpes Provence è uno dei tanti accordi internazionali che Aster sta siglando con incubatori e acceleratori di impresa in diversi Paesi del mondo per creare una rete di contatti che faciliti il processo di crescita e internazionalizzazione delle nostre realtà innovative. Anche per questo Aster gestisce il presidio della Regione Emilia-Romagna a San Francisco, costituito nel 2015 per offrire un supporto alle startup interessate a conoscere le dinamiche di successo della Silicon Valley e avviare collaborazioni strategiche".

 

Gli strumenti innovativi creati da BEEing semplificano il lavoro di apicoltori professionisti e apicoltori urbani. Tra i prodotti di BEEing, B-HIVE è un'arnia progettata appositamente per il contesto urbano che si basa su un sistema brevettato per permettere ad apicoltori non professionisti di ottenere il miele in città, estratto senza entrare in contatto con le api e quindi in totale sicurezza.

 

Lo strumento sviluppato da The Edge Company (BCMS - bird concentration monitoring system) si basa su tecnologie di visione artificiale e 'machine learning' per evitare lo scontro tra uccelli e aeroplani, che può compromettere seriamente la sicurezza del volo. Si tratta di una rete di telecamere intelligenti che monitora costantemente lo spazio circostante per acquisire e analizzare informazioni relative alla concentrazione dei volatili. Il sistema è addestrabile rispetto alle specie di volatili da riconoscere ed è adattabile rispetto alle caratteristiche geografiche del sito di installazione.

 

Climb@ thecamp è il programma di accelerazione promosso da Le Village Crédit Agricole Alpes Provence, in collaborazione con alcune multinazionali (Air France, Sanofi, Vinci, Accenture ecc.) e istituzioni locali francesi (Regione PACA, Département des Bouches du Rhone ecc.). L'organizzazione offrirà a 12 startup già costituite operanti nei settori alimentare e mobilità sostenibile, provenienti da ogni parte del mondo, un pacchetto di servizi di accelerazione della durata di tre mesi presso la propria sede in Aix-en-Provence. Le imprese sono state scelte da una giuria di esperti sulla base di 4 criteri: curriculum dei fondatori, aspetti tecnologici, adeguatezza del progetto ai principi di sostenibilità di thecamp e potenziale di mercato.

 

Tra i mentor internazionali che hanno già confermato la loro adesione e che sosterranno le start up nel percorso di accelerazione spiccano nomi esperti provenienti dai principali ecosistemi dell'innovazione tra cui:  Vincent Lemoux, direttore Axians (VINCI Energies), Marseille; Emmanuel Gros, Sodexo, Marsiglia; Jonathan Reichental, CIO Palo Alto (Palo Alto); Isadora Bigourdan, AFD, Marsiglia; TM Ravi, CEO The Hive (Palo Alto); Alistair Croll, CEO Solve for the Interesting e scrittore, Montreal; Marcel Dridje, Sophia Business Angels, Sophia Antipolis; Tim Papandreou, esperto di mobilità sostenibile (San Francisco); Reza Malekzadeh, Partner Partech Ventures (San Francisco); Audra Shallal, VC BOSS Consulting (Londra); Carlos Diaz, Co-Founder di The Refiners (San Francisco).



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sabato 28 luglio 2018

RAEE. Rifiuti elettronici, arrivano a Milano le EcoIsole: nuovi cassonetti intelligenti per la raccolta dei piccoli RAEE e delle lampadine

Rifiuti elettronici, arrivano a Milano le EcoIsole: nuovi cassonetti intelligenti per la raccolta dei piccoli RAEE e delle lampadine

Quattro le postazioni che Amsa, in collaborazione con Ecolight, ha posizionato. Un progetto sperimentale che resterà attivo fino a luglio 2019

 

Si potenzia la raccolta dei rifiuti elettrici ed elettronici in città: Milano "adotta" l'EcoIsola. Amsa, in partnership con Ecolight consorzio nazionale per la gestione dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche), ha realizzato un progetto sperimentale per semplificare ancora di più il corretto conferimento di lampadine a risparmio energetico e neon, vecchi caricabatterie, ferri da stiro, phon, radioline, smartphone e altri piccoli elettrodomestici e apparecchiature elettroniche non più funzionanti.

Per un anno, fino a luglio 2019, sono state posizionate quattro Ecolsole in altrettante aree della città. Le Ecoisole sono speciali cassonetti automatizzati sviluppati da Ecolight per la raccolta dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni.

«I milanesi sono bravissimi a fare la differenziata – dichiara Marco Granelli assessore alla Mobilità e Ambiente –. Ben venga questa semplificazione per semplificare la raccolta dei rifiuti particolari ma preziosi per la differenziata e a forte impatto ambientale. Continuiamo a essere all'avanguardia».

«È un progetto che vuole non solamente incrementare la raccolta dei RAEE in città, ma incentivare la diffusione di una sempre maggiore cultura ecologica – spiega Mauro De Cillis, Direttore Operativo di Amsa, società del Gruppo A2A -. Dopo la sperimentazione fatta sempre con Ecolight con il RAEEparking, abbiamo voluto cogliere questa nuova opportunità per testimoniare l'attenzione verso l'ambiente, attraverso un crescente conferimento corretto dei rifiuti». Di fatto, nel corso del 2018 Amsa ha raccolto 1.657 tonnellate di RAEE, il 42% dei quali appartenenti alla categoria R4, ovvero i piccoli elettrodomestici. Milano rimane una delle metropoli europee più virtuose in termini di raccolta differenziata con la percentuale del 59,5% registrata nel primo semestre del 2018.

«L'EcoIsola nasce da un progetto europeo che Ecolight ha realizzato con l'esplicito scopo di facilitare il corretto conferimento dei RAEE, in particolare quelli di piccole dimensioni», aggiunge Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight. «Cellulari, telecomandi, tablet non più funzionanti sono i rifiuti elettronici più difficili da intercettare: solamente poco più del 20% segue un corretto percorso di raccolta e recupero. Eppure sono riciclabili fino a oltre il 90% del loro peso. L'EcoIsola di fatto dà ai cittadini una possibilità in più per conferirli in modo corretto».

Le EcoIsole sono state posizionate in corrispondenza di quattro sedi dei Municipi del Comune di Milano:

  • Municipio 2, in viale Zara 100
  • Municipio 3, presso la Biblioteca Valvassori Peroni, in via Valvassori Peroni 56
  • Municipio 4, in via Oglio 18
  • Municipio 5, in viale Tibaldi 55

L'EcoIsola è un cassonetto intelligente interamente automatizzato. Per utilizzalo l'utente deve strisciare nell'apposita fessura la Carta Regionale dei Servizi (tessera sanitaria) quindi selezionare il tipo di rifiuto che intende conferire, inserendolo successivamente all'interno dello sportello dedicato che si aprirà automaticamente. Una volta pieni i contenitori interni, sarà la stessa macchina ad avvisare gli operatori di Ecolight Servizi che interverranno per il loro svuotamento.

Per evitare possibili vandalismi gli sportelli, le EcoIsole sono dotate di un sistema antintrusione.

 

AMSA, società del gruppo A2A, si occupa di servizi ambientali e serve cittadini e imprese di Milano, Bresso, Buccinasco, Cesate, Cormano, Corsico, Novate Milanese, Paderno Dugnano, Pero, Pioltello, San Donato Milanese, Segrate, Settimo Milanese e Trezzano sul Naviglio con soluzioni studiate in base alle esigenze delle diverse utenze. Amsa tiene oggi pulita un'area di 315 Kmq, lavorando per oltre 2,4 milioni di persone: 1.300.000 abitanti e 800.000 city users nella città di Milano e circa 350.000 residenti nei Comuni della Provincia serviti dall'azienda. AMSA può contare su oltre 3000 dipendenti ed è proprietaria di un impianto per il trattamento dei rifiuti voluminosi e un impianto per la valorizzazione delle terre di spazzamento. AMSA dispone, inoltre, di dodici riciclerie. L'Azienda ha una flotta di circa 1.350 automezzi, il 28% dei quali alimentati a metano e il 51% con motorizzazione a norma Euro 5 ed Euro 6.

 

Ecolight - Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.700 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. È punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte le tipologie di Raee. 



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Girolomoni, con la nuova caldaia solo energia da fonti rinnovabili – comunicato per CORRIERE DEL WEB

GIROLOMONI® GREENSOLO ENERGIE RINNOVABILI PER AIUTARE L'AMBIENTE

Il pastificio marchigiano ha dato il via ad un nuovo investimento per l'installazione di una caldaia a cippato, che coprirà l'intero fabbisogno di acqua calda per l'essiccazione della pasta


(Isola del Piano (PU),  luglio 2018) – Girolomoni®, primo pastificio italiano interamente biologico, da oggi è anche completamente "green" dal punto di vista energetico. La cooperativa marchigiana, grazie all'installazione di una moderna caldaia a cippato, ha infatti raggiunto l'ambizioso obiettivo di utilizzare energia proveniente solo da fonti rinnovabili, anche per il proprio fabbisogno termico.

La nuova caldaia copre l'intero fabbisogno di acqua calda del pastificio, necessaria all'essiccazione della pastaPer il fabbisogno elettricoGirolomoni si approvvigiona da Dolomiti Energia, azienda che fornisce energia italiana al 100% prodotta esclusivamente confonti rinnovabili, oltre che dalla pala eolica e dai pannelli fotovoltaici di proprietà (in grado di coprire l'8% del fabbisogno).

"Per noi – spiega Giovanni Girolomoni, Presidente della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola – si tratta sostanzialmente di un altro cerchio che si chiude e che ci permette, dati alla mano, di potere affermare che tutti i nostri processi di lavorazione per realizzare prodotti biologici sono effettuati con un'alta sensibilità etica, ovvero con energia proveniente da fonti rinnovabili. Questa scelta di approvvigionamento energetico, che va a sostituire il precedente impianto a GPL, porteràoggettivi vantaggi. Nell'immediato avremo un risparmio economico rispetto all'acquisto del gpl e la filiera dell'approvvigionamento del cippato sarà corta, utilizzeremo infatti in gran parte legnami marchigiani".

Il nuovo impianto installato da Girolomoni® sipresenta particolarmente innovativo sotto diversi aspetti. Il cippato di legno, proveniente da boschi gestiti in modo sostenibile, è portato presso il pastificio una volta alla settimana e scaricato in un deposito interrato. Da qui viene prelevato, tramite una serie di rastrelli, da un nastro meccanico che trasferisce il prodotto al serbatoio della caldaia. La legna cippata viene bruciata in maniera eco-tecnologica, per garantire un alto rendimento energetico alla legna stessa rispetto alle caldaie tradizionali. Con questo processo si ottengono oltre 1.200.000 calorie, sufficienti per fare raggiungere i 105°C all'acqua che entrerà negli essiccatoi della pasta.

Il nuovo impianto, peraltro, è dotato di un complesso sistema di abbattimento dei fumi,autorizzato dalle autorità locali (AsurArpam, Comune, Provincia, Regione, Inail), in modo da garantire il pieno rispetto dei valori di legge. Per le emissioni sono inoltre previste analisi annuali, con la comunicazione dei risultati alle autorità competenti. Particolarmentecontenuta, grazie all'adozione delle tecnologie più avanzate, è la dispersione delle polveri sottili, che arriva a 1/10 rispetto a quanto consentito dai limiti di legge (10 mg/Nm3 anziché 100 mg/Nm3 previsti dalla normativa per impianti di questo tipo), ed è inferiore addirittura alle emissioni di un normale caminetto a legna. Questo impianto a biomassa, inoltre, ha il vantaggio di non influire sull'effetto-serra, in quanto non aumenta la CO2 nell'atmosfera.

Con questa scelta si riduce l'impronta ecologica del pastificio, non solo a livello locale ma a livello globale. "Le biomasse legnose a filiera corta sono un sostegno all'economia del bosco– afferma Fabio Roggiolani di Ecofuturo, partner che ha guidato l'azienda nella scelta - Emissioni così ridotte inserite in un contesto montano e ventoso come quello della Girolomoni® ne confermano la scelta virtuosa e la più corretta ecologicamente, considerando l'obbiettivo tecnologico da perseguire"

L'investimento di Girolomoni® sull'energia proveniente da fonti rinnovabili nasce dalla mission e dalla vision della cooperativa marchigiana, da sempre estremamente attenta alle tematiche ambientali. Da poco inoltre sono stati avviati lavori per arrivare, entro il 2019,alla costruzione di un impianto di molitura all'avanguardia direttamente collegato al pastificio che sorge a Isola del Piano (PU). Grazie al molino di proprietà, la Girolomoni®diventa il primo pastificio biologico italiano a filiera chiusa: potrà controllare la lavorazione del grano in ogni fase, dalla coltivazione alla raccolta, per garantire la totale qualità bio della sua pasta.

 

Gino Girolomoni Cooperativa Agricola 

La storia della Gino Girolomoni Cooperativa Agricola® inizia nel 1971, quando Gino Girolomoni, giovane sindaco del comune di Isola del Piano (PU), cominciò a promuovere iniziative volte a valorizzare e sostenere l'antica civiltà contadina. Queste prime esperienze furono alla base della nascita, nel 1977, della Cooperativa Alce Nero, di cui verrà ceduto il marchio circa 25 anni dopo, diventando Montebello®. In seguito alla scomparsa del suo fondatore, avvenuta nel marzo del 2012, il marchio Montebello® cede il passo al marchio Girolomoni®. Con i suoi 200 agricoltori,cinquanta dipendenti e con oltre 12 milioni di fatturato (anno 2017), la cooperativa Gino Girolomoni ha contribuito in modo sostanziale allo sviluppo del biologico in Italia e rappresenta, oggi, uno dei punti di riferimento più importanti del panorama del biologico del nostro Paese. 

Fondazione Girolomoni
La Fondazione culturale che oggi prende il nome dal suo fondatore, Gino Girolomoni, è stata fondata nel 1996 con il nome di Fondazione Alce Nero. Il suo scopo primario è la conservazione e l'archiviazione degli scritti, dei documenti e del patrimonio librario lasciati da Gino Girolomoni, nonché la divulgazione del suo pensiero, la prosecuzione degli eventi culturali da lui avviati e la valorizzazione dei luoghi in cui la vita e il paesaggio agrario, grazie a lui e alla moglie Tullia Romani, hanno ritrovato significato e potenzialità economiche. La Fondazione trova sede presso il Monastero di Montebello, tra Urbino e Isola del Piano nella provincia di Pesaro-Urbino.



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