A settembre prende il via la Summer School sullo sviluppo sostenibile all'Università di Siena
Due settimane di lezioni, seminari e lavori di gruppo interamente dedicate ai temi dello sviluppo sostenibile: è la prima edizione della `Summer School on Sustainable Development' che si terrà all'Università di Siena, dal 10 al 21 settembre prossimi
La scuola è organizzata dall'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS), in collaborazione con Fondazione Enel, Leonardo, Rete delle Università per lo Sviluppo Sostenibile, Sustainable Development Solutions Network Italia e del Mediterraneo, Santa Chiara Lab dell'Ateneo senese. Obiettivo del nuovo corso è di formare alti profili sui temi della sostenibilità, che è economica ma anche ambientale e sociale. La Scuola è coordinata dal portavoce dell'ASviS, professor Enrico Giovannini, e dal Presidente della Fondazione PRIMA, professor Angelo Riccaboni.
"Per promuovere e realizzare uno sviluppo sostenibile è fondamentale creare figure professionali che abbiano una formazione specifica e interdisciplinare, che sappiano cioè interpretare i fenomeni nella loro complessità e individuare l'interazione tra i diversi aspetti legati alla sostenibilità", commenta il portavoce dell'ASVIS professor Enrico Giovannini. "La Summer School rientra nei programmi di educazione che l'ASviS ritiene essenziali per generare un cambiamento culturale profondo, che realizzi la transizione verso un nuovo modello di sviluppo e garantisca il futuro a questa generazione e a quelle che verranno. Affinché ciò avvenga in tempi rapidi, c'è bisogno di un forte impegno da parte delle istituzioni, delle imprese, dei cittadini e di una vera cultura per l'innovazione tecnologica e organizzativa orientata allo sviluppo sostenibile".
"Il percorso formativo rientra nelle azioni utili a promuovere l'Agenda 2030" – afferma il professore Angelo Riccaboni, tra gli ideatori della Summer school e responsabile per il Mediterraneo del Sustainable Development Solutions Network, rete promossa dalle Nazioni Unite. "Fra i driver più importanti per promuovere uno sviluppo sostenibile nell'area del Mediterraneo rientrano certamente le catene del valore dei sistemi agro-alimentari. E' necessario pertanto da un lato conoscere e contrastare le sfide ambientali, migratorie, geopolitiche che minacciano l'intera regione e dall'altro diminuire la frammentazione di tali catene".
Alla Scuola saranno ammessi 30 partecipanti, tra studenti di dottorato, ricercatori, amministratori, manager, dirigenti pubblici. Le iscrizioni sono aperte fino al 13 luglio. Si tratta di fornire un'opportunità di alta formazione sui temi della sostenibilità, settore sul quale anche le aziende puntano sempre di più per realizzare nuovi modelli di business, strategie aziendali innovative, nuove modalità di finanziamento. Tra gli insegnamenti e casi di studio della seconda settimana, quelli su Politiche settoriali (Settore pubblico, istituzioni, networks internazionali), Scienze e innovazione (Agricoltura, Nuovi materiali, Architettura e Ingegneria), Sviluppo del settore privato (B-corp, finanza sostenibile, nuovi modelli di business). Tra i docenti, i rappresentanti di importanti organizzazioni internazionali, tra cui FAO, OECD, WHO.
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