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giovedì 26 aprile 2012

Habitech Fare Green "sull'acqua". Bando di selezione online

                                                                                                                        


FARE GREEN RIPARTE "SULL'ACQUA"

È online il bando per partecipare alla terza edizione di Fare Green, la mostra concorso dell'eccellenza green trentina organizzata da Habitech. Le aziende, gli enti locali e i professionisti trentini sono chiamati a presentare i loro progetti, prodotti o servizi che dimostrino un reale contributo verso la sostenibilità in relazione al tema dell'anno, l'acqua. I migliori progetti, selezionati da Habitech, saranno esposti durante la Notte Verde di Rovereto (1-2 giugno 2012) e fino al 16 giugno presso l'Urban Center della città.

Riparte con grandi novità la terza edizione di Fare Green, la mostra concorso dell'eccellenza green trentina organizzata da Habitech, in collaborazione con Do.it e Ambiente Trentino.

Quest'anno Habitech e il Comune di Rovereto hanno intrapreso un percorso di collaborazione per creare attorno a Fare Green e alla Notte Verde un nucleo di iniziative sulla sostenibilità ambientale all'interno del Festival dell'Economia di Trento. Pertanto quest'anno la mostra concorso ha come argomento specifico l'"acqua", in sintonia con il tema della Notte Verde di Rovereto, evento che si svolge in collaborazione con il concomitante Festival dell'Economia.

Fare Green invita le imprese, gli enti locali e i professionisti trentini a proporre progetti, prodotti o servizi che si pongono l'obiettivo di un risparmio e di un impiego più efficiente della risorsa idrica.  "Utilizzare la risorsa acqua in maniera intelligente è ormai diventato un imperativo anche in riferimento al fatto che la domanda di acqua sul pianeta è aumentata più del doppio rispetto al tasso di crescita della popolazione – commenta Gianni Lazzari, Amministratore delegato di Habitech - Di fronte a questa continua crescita e alla necessità di modificare i modelli di consumo, i settori produttivi e dei servizi sono chiamati, da una parte, a utilizzare tecnologie e processi sempre più avanzati per migliorare l'efficienza delle loro opera­zioni e, dall'altra, a proporre prodotti atti a migliorare l'efficienza nell'utilizzo della risorsa idrica".

Il bando di selezione scadrà il 18 maggio 2012 alle ore 24 ed è scaricabile con i relativi moduli di adesione dal sito dedicato www.faregreen.it.
Habitech giudicherà i progetti avvalendosi di un Comitato di valutazione esterno, composto da riconosciuti esperti del settore.

I progetti selezionati saranno esposti presso l'Urban Center di Rovereto (Corso Rosmini, 58) durante la Notte Verde (1-2 giugno 2012) e fino al 16 giugno.

Per informazioni sul bando e sull'iniziativa, consultare il sito www.faregreen.it, telefonare allo 0464 443459, oppure scrivere a info@faregreen.it.



Habitech è il Distretto Tecnologico Trentino per l'energia e l'ambiente riconosciuto dal Ministero dell'Università e della Ricerca: una realtà composta da oltre 300 soggetti fra imprese, enti di ricerca e agenzie pubbliche, per un totale di 8.000 addetti e un volume d'affari generato di circa un miliardo di euro.. La società è un punto di riferimento nazionale per l'edilizia sostenibile, l'energia e la mobilità alternativa. In queste aree Habitech eroga servizi, crea progetti e supporta l'innovazione. Inoltre, sviluppa soluzioni prototipali innovative in Trentino con lo scopo di diffonderle a livello nazionale ed internazionale. www.habitech.it


lunedì 23 aprile 2012

FederBio e C.I.R.P.S.: al via un progetto di indagine sulle fonti energetiche in agricoltura biologica



Bologna, 23 aprile 2012 FederBio ha firmato un protocollo d'intesa con C.I.R.P.S., Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo sostenibile - Università di Roma "La Sapienza", per la realizzazione del "Progetto di indagine sui consumi energetici e sulle tipologie di fonti utilizzate in agricoltura biologica", l'individuazione delle strategie possibili per abbattere i costi e le emissioni dovute ai consumi energetici e per la valutazione dell'impatto economico-ambientale relativo ai possibili scenari di intervento per promuovere l'uso delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica.

L'obiettivo che sta alla base di tali attività è l'adozione di un programma di interventi in attuazione della normativa comunitaria  nazionale e regionale in materia di sviluppo sostenibile e ambientale, volti a incoraggiare lo sviluppo di tecnologie orientate a migliorare la qualità dell'ambiente e della vita dei cittadini e a rendere consapevoli i propri associati delle loro forme di consumo energetico stimolandoli all'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili.

Il C.I.R.P.S., Centro Interuniversitario di Ricerca per lo Sviluppo sostenibile, costituito dalle Università di Roma "La Sapienza", Cassino, Viterbo "Università della Tuscia", di Perugia, Torino, Macerata, Palermo, Lecce e Sassari, fornisce a FederBio il sostegno strutturale per realizzare un programma articolato, sia di breve che di lungo periodo, di scelte eco-sostenibili ed in linea con i propri obiettivi. Il rapporto di collaborazione guiderà al raggiungimento di importanti progressi per quanto riguarda l'ottimizzazione energetica e le politiche orientate alla sostenibilità nel settore del biologico in Italia.

domenica 22 aprile 2012

EARTH DAY: WWF, SU FACEBOOK SEMI DI SOSTENIBILITA'

Per l'Earth Day, il WWF ieri ha inoltre lanciato su http://alimentazione.wwf.it
 'One Planet Food, la nuova piattaforma web che affronta tutte le problematiche su cibo e ambiente
con news, dati, approfondimenti per cittadini, istitituzioni e imprese

SOSTENIBILITA'

WWF E ELECTROLUX: SEMI DI SOSTENIBILITA'  DIVENTA UN
SOCIAL NETWORK PER RAGAZZI IN VISTA DI RIO + 20
REGALATI DIECI ALBERI DA FRUTTO ALLA CASCINA CUCCAGNA
E IL 29 MAGGIO A MILANO PRESENTAZIONE ITALIANA  DELLO "STATE OF THE WORLD 2012"

E' la Cascina Cuccagna di Milano la sede  scelta da WWF e Electrolux nella Giornata Mondiale della Terra per lanciare il social network di "Semi di sostenibilità", progetto nato nel 2010 per raccogliere e far crescere le buone pratiche sostenibili,  che da oggi invita i ragazzi delle scuole superiori a confrontarsi sui temi della sostenibilità, in vista del Vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile di Rio+20, a giugno.

Inoltre, all'evento di Cascina Cuccagna ospitato da BEST UP per il FUORISALONE  sono stati messi a dimora dieci alberi da frutto di varietà antiche e selvatiche di frutta, adatte a resistere al clima urbano, offerte da WWF e Electrolux. Gli alberi daranno i propri frutti in futuro e saranno visitati e utilizzati dalle numerose scolaresche che fanno attività didattica in Cascina ma soprattutto attireranno biodiversità, dagli uccelli golosi di frutta alle farfalle.

Anche i social network fanno la loro parte: si inaugura oggi un nuovo spazio di dibattito e approfondimento sui temi della sostenibilità. Su Facebook la pagina "Semi di sostenibilità" www.facebook.com/semidisostenibilita<http://www.facebook.com/semidisostenibilita>  è da oggi aperta a tutti i contributi sui temi della sostenibilità e di Rio+20. La pagina è gestita da un gruppo di liceali milanesi che hanno raccolto l'appello di WWF e Electrolux e affiancheranno il progetto contaminandolo con il loro linguaggio.
Su Twitter con #semi da oggi in poi è possibile contribuire al dibattito e condividere proposte.
Il progetto "Semi di sostenibilità" ha fatto propria la definizione coniata dallo State of the World nel 2010: Con Semi di sostenibilità definiamo le numerose esperienze realizzate dalle scuole, dalle aziende, dalle amministrazioni, dalle istituzioni religiose, dai mass media, ecc.  che possono svilupparsi e consolidarsi e, con la loro testimonianza, facilitare il cambiamento culturale.
I giardini naturali a scuola e gli orti scolastici, i blog dedicati a questi temi, le riviste e i singoli giornalisti impegnati in quest'ambito, le aziende che realizzano prodotti con risparmio delle risorse e riduzione dell'impatto sull'ambiente, le comunità che si prendono cura del proprio territorio; tutti questi sono i "Semi di sostenibilità" che vogliamo valorizzare.
Il progetto intende far emergere in modo strutturato queste esperienze facendole diventare massa critica, modelli da replicare, facilitando contatti e aggregazioni, dialogo e sinergie, ma soprattutto favorendo riflessioni e azioni per fornire loro una cornice di riferimento sempre più documentata e partecipata.
Un Seme è un'esperienza di sostenibilità che non si è esaurita ma che cresce e si evolve, fino a diventare albero e magari foresta, è un percorso avviato o che si sta avviando e che mira ad accompagnare una comunità, piccola o grande che sia, sulla via della responsabilità nei confronti del nostro pianeta.



La giornata del 22 è anche l'occasione per annunciare che è  dedicato ai temi della necessaria conversione alla sostenibilità delle nostre società e quindi, in sostanza, agli argomenti che sono oggetto della Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile che avrà luogo a Rio de Janeiro nel prossimo giugno, il rapporto annuale sullo Stato del Pianeta.
L'edizione italiana dello "State of the World 2012 - Verso una prosperità sostenibile" del prestigioso Worldwatch Institute sarà presentata martedì  29 maggio a Milano dalle 9.30 al Museo della Scienza e della Tecnologia.

Sarà presente uno degli autori Michael Renner, figura storiche del Worldwatch Institute, in un evento organizzato da WWF Italia, Electrolux con il patrocinio del Museo stesso.
A chiusura della mattinata ci sarà la premiazione delle scuole vincitrici del concorso WWF Panda Club "Nei limiti di un solo pianeta – semi di sostenibilità a tavola" che ha raccolto ricette sostenibili da tutta Italia.
Nel pomeriggio un appuntamento aperto a tutti con Gianfranco Bologna Direttore scientifico WWF Italia, dedicato ai temi di Rio+20, per unire le forze e fare la differenza in un mondo che ha bisogno di sviluppo più sostenibile.

Il rapporto State of the World è stato presentato  a Washington l'11 aprile scorso e, per la prima volta da quando viene pubblicato annualmente dal 1984, non è stato pubblicato a gennaio, per avvicinarlo di più alla data della Conferenza ONU di Rio di giugno. In questa edizione offre un quadro ampio e puntuale dello stato della situazione globale e locale della sfida della sostenibilità, in tutti gli ambiti delle nostre attività, dai  sistemi di insediamento ai trasporti, dall'uso dell'energia allo sviluppo urbano, dall'economia alla gestione della biodiversità.


Tottoi, cartone animato ecologista



La riscoperta di Tottoi  il cartone animato ecologista prodotto dai giapponesi che racconta la storia del bambino che salvò l'ultimo cucciolo di Foca Monaca in Sardegna

Chi ha salvato l'ultimo cucciolo di Foca Monaca delle Grotte del Bue Marino? Tottoi (in sardo), Giovanni Antonio (in italiano). Sfortunatamente non è un ragazzino vero ma un eroe di un romanzo (prima) e di un cartone animato (dopo). Un anime giapponese (doppiato in inglese per gli Stati Uniti e in spagnolo) ma inedito in Italia e in italiano nonostante la storia sia ambientata in Sardegna (a Cala Gonone nella costa orientale). Anche se da oggi c'è una versione italiana grazie ai bambini della scuola media di Dorgali (il paese della frazione marina Cala Gonone) che guidati dai loro docenti hanno adottato  il  Tottoi giapponese, doppiando la storia ecologista. 
 
Il racconto, riprodotto dai giapponesi nella Nippon Animation, è tratto dal romanzo Tottoi di Gianni Padoan (scrittore scomparso ma tra i più conosciuti per i racconti per ragazzi è tradotto in molte lingue, a iniziare dal giaponese) è racconta la storia di questo ragazzo sardo che nato in Germania ritorna nel paese del padre (emigrato in terra tedesca) e s'innamora della natura sarda. La spiaggia di Cala Luna, le Grotte del Bue Marino e soprattutto la Foca Monaca. Un mammifero misterioso e che tutti danno per scomparso ma Tottoi grazie alle sue esplorazioni scopre una mamma di Foca e il suo cucciolo dentro la grotta (nella spiaggia delle foche che esiste veramente) e li adotta. Un vero rapporto di amore. 
Fino a quando arriva il cattivo (un ricco americano) che vuole rapire il cucciolo per venderlo come attrazione da circo. Un piano che Tottoi riesce a mandare all'aria e ridare libertà a Zabaione (il nome del cucciolo). Questa la storia che Padoan ha pubblicato all'inizio degli anni ottanta e che i giapponesi hanno trasformato in cartone animato (con la riproduzione quasi fedele dell'ambiente e dei personaggi sardi, si vede anche un ballo tradizionale nel porto di Cala Gonone) ma che nel paese 'location' della storia è rimasto sconosciuto fino ad ora. Poi il Comune di Dorgali lo ha scoperto e proposto uno spezzone mentre gli studenti della scuola media Salvatore Fancello, guidati dal docente Francesco Ticca, ne hanno curato il doppiaggio. 
Un lavoro scolastico ma che ha permesso di riscoprire un eroe nella narrativa ecologica per ragazzi caduto nel dimenticatoio. Insomma una bella riscoperta per il cartone che sarà proiettato, dopo una anteprima alla rassegna Cinema Musica Società e Ambiente curata da Gian Basilio Nieddu, nel mese di giugno a Dorgali. 

sabato 21 aprile 2012

EARTH DAY: WWF, ON LINE 'ONE PLANET FOOD', NON MANGIAMOCI IL PIANETA! Aggiungi un link a tavola!


Roma, 21 aprile 2012 - Da oggi sul web 'One Planet Food', la nuova piattaforma WWF dedicata all'alimentazione, per aiutare cittadini, imprese, istituzioni e tutti gli 'affamati' di news su consumo consapevole a migliorare il rapporto del cibo con il pianeta. Con numeri, consigli pratici, menù green e spesa 'anticrisi'

Su http://alimentazione.wwf.it esplora il legame tra cibo e Pianeta per scoprire un'agricoltura sostenibile, i 'veleni nel piatto', storie e iniziative di chi ha scelto uno stile green a tavola e sul mercato

Alcune cifre: 10mila specie 'mangiate' finora dall'uomo, 130mila kmq di foreste persi ogni anno, 100mila composti chimici immessi in natura dall'uomo… ma il cibo può essere un alleato del pianeta!

"Non 'mangiamoci' il Pianeta, aggiungi un link a tavola". Con questo slogan oggi, in vista della Giornata Mondiale della Terra del 22 aprile e nell'ambito della road map WWF di avvicinamento a Rio+20 dedicata al tema "Food, Water, Energy for all. For ever", il WWF Italia lancia su http://alimentazione.wwf.it  "One Planet Food", la nuova piattaforma web interamente dedicata all'alimentazione e a tutti gli 'affamati' di news sul rapporto tra cibo e ambiente: dal cambiamento climatico all'agricoltura, dalla salute umana ai consigli per menù green a basso contenuto di acqua e CO2 e una spesa 'anticrisi' con prodotti di stagione e a km ø per attrezzarsi contro il recente caro-carburante e favorire l'economia locale. Una guida  per esplorare e migliorare a 360 ° il legame tra il cibo, i sistemi naturali della Terra  e la salute umana con tante informazioni e strumenti dedicati a cittadini, istituzioni e imprese, come ad esempio eco-ricette, video-lezioni per ragazzi e adulti e il "carrello della spesa  virtuale" per calcolare quanta acqua e CO2 mettiamo nel piatto (www.improntawwf.it/carrello), e a arricchita dalle storie e iniziative di chi ha già scelto uno stile green a tavola, sul mercato e nelle attività istituzionali.

'ONE PLANET FOOD': UN'ECO-SFIDA GLOBALE TUTTA DA GUSTARE. L'obiettivo della piattaforma è avviare un processo di cambiamento che conduca a modelli alimentari a basso impatto ambientale che contribuiscano: alla conservazione della biodiversità e degli ecosistemi, ottimizzando la gestione delle risorse naturali, alla sicurezza alimentare e nutrizionale nonché a una vita sana per le generazioni presenti e future, al rispetto della cultura e delle tradizioni e al conseguimento di una maggiore equità nella gestione globale del cibo.

"La mission del WWF è realizzare un futuro in cui le persone e la natura possano vivere in armonia: questo non può prescindere dal riconsiderare la qualità e quantità di cibo che mangiamo e dove e come questo venga  prodotto – spiega Eva Alessi, Responsabile Sostenibilità del WWF Italia -. Le priorità di intervento del WWF riguardano la riduzione dell'insostenibilità delle filiere alimentari, non solo per la tutela della nostra salute, ma anche per ridurre gli impatti sugli ecosistemi, gestire correttamente le risorse naturali rinnovabili, preservare specie animali e vegetali, sia domestiche sia selvatiche".

Ecco i dati sugli ambiti strategici legati all'alimentazione attraverso i quali è possibile incidere, anche a tavola, sulla salvaguardia del Pianeta e del proprio benessere:

AGRICOLTURA: IL NOSTRO 'PESO' ECOLOGICO A TAVOLA. "Mangiare e' un atto agricolo ed ecologico", è il motto coniato dall'agricoltore poeta e filosofo Wendell Berry, che riassume la relazione tra alimentazione, agricoltura e sostenibilità ambientale. L'agricoltura è infatti il settore fondamentale per poter incidere sull'impatto ambientale della nostra alimentazione, indirizzando le proprie scelte alimentari verso cibi coltivati con tecniche rispettose della biodiversità, dell'uso responsabile dell'acqua e del clima (grazie anche a strumenti normativi come la Politica Agricola  Comune dell'Unione Europea) e favorendo i cultivar antichi, cioè le forme delle specie di piante alimentari in via di estinzione. Una convivenza possibile come dimostrato dal WWF con il progetto di conservazione 'Terre dell'Oasi', promosso in collaborazione con LegaCoop, esempio di un'economia in grado di coniugare agricoltura e tutela della natura creando occupazione locale e recuperando prodotti tipici del posto.
Queste le cifre del nostro 'peso' a tavola sulla natura: il 92% del territorio europeo è occupato da aree rurali e in Italia le aree agricole di elevato valore naturale interessano circa 6 milioni di ettari, il 32% della superficie agricola totale, circa il 50% delle specie animali selvatiche minacciate o in declino sono dipendenti in varia misura dagli ambienti agricoli, 3 colture - riso, mais and grano - forniscono il 60% delle calorie e proteine vegetali, il 12% della popolazione mondiale vive quasi esclusivamente dei prodotti provenienti dai ruminanti, il 20% delle razze zootecniche è a rischio estinzione (solo in Italia delle 30 razze di bovini, 8 sono in via di estinzione con meno di 350 capi ciascuna); il 26% della superficie terrestre è occupata dai pascoli; il 33% della produzione agricola è utilizzato per la produzione di mangimi; 13 milioni di ettari di foresta sono stati convertiti ogni anno nell'ultimo decennio ad altri usi o perduti; il settore zootecnico è il più grande utilizzatore di suolo del mondo, il 25% della superficie agricola mondiale è degradata; 90 i kg di carne che mangia ogni italiano in un anno (di cui circa un quarto è carne bovina).

OBESITA', FAME E 'VELENI' NEL PIATTO: ECATOMBE IN CUCINA. 2 miliardi le persone mal-nutrite al mondo, di cui 1 miliardo sono obese e un altro miliardo soffre la fame. L'obesità, infatti, è al 5° posto tra le 10 principali cause di morte al mondo. Un'ecatombe che potrebbe essere scongiurata se si considera che il 60% delle morti registrate a livello globale potrebbe essere evitato con una corretta alimentazione e una moderata attività fisica e che il 5% dei problemi di salute sono causati da scorrette abitudini di vita e cattiva alimentazione.  Secondo la dieta mediterranea, infatti, solo il 12-15% delle calorie dovrebbe provenire dalle proteine. Alle cattive abitudini si aggiungono i rischi nel piatto: l'alimentazione è la via principale di esposizione a sostanze chimiche potenzialmente tossiche; sono 100mila i composti chimici immessi nell'ambiente, negli ultimi 50 anni, dalla specie umana, tra cui sostanze con capacità di interferire con il sistema endocrino presenti anche nei cibi e negli imballaggi.

BIODIVERSITA' E HABITAT: 10MILA SPECIE FA'. Si stima che, durante la storia dell'umanità, siano state utilizzate circa 10mila specie per l'alimentazione umana e l'agricoltura (solo in cento anni, tra il 1900 ed il 2000, è andato perso il 75% della diversità delle colture che ci alimentano). Sono invece 12 le specie vegetali e 5 quelle animali che forniscono circa il 75% degli alimenti; 6 razze di animali domestici vengono perse ogni mese e, per quanto riguarda la pesca, l'82% degli stock ittici del Mar Mediterraneo è sovra sfruttato.

CAMBIAMENTI CLIMATICI: MENU' A BASE DI GAS SERRA E CO2. Per ogni kg di cibo si emettono in media  4,5 Kg di CO2, mentre 1/3 delle emissioni globali di gas serra sono attribuibili al settore agroalimentare (impronta di carbonio). Inoltre il 18%  di tutte le emissioni di gas serra provengono dalla zootecnia; nel 2010, sul pianeta c'erano 26,7 miliardi di animali da allevamento di cui 1,4 miliardi di bovini: una mucca può produrre dai 100 ai 500 litri di metano al giorno.

DALL'IMPRONTA IDRICA AI RIFIUTI: APPETITI 'INSOSTENIBILI'. 15.500 i litri di acqua che occorrono per produrre 1 kg di carne di manzo (impronta idrica), 200 i kg di imballaggi che ciascuno getta tra i rifiuti ogni anno in Italia e il 98% della produzione agricola fresca italiana percorre oltre 50 km dal luogo di produzione fino alle nostre tavole. In termini di spreco invece: 1/3 del cibo prodotto per il consumo umano viene perduto o sprecato ogni anno, 20 milioni le tonnellate di cibo buttate ogni anno solo in Italia, mentre il 40% dello spreco dei paesi ricchi avviene a livello della distribuzione e dei consumi.

CITTADINI, ISTITUZIONI E IMPRESE: INIZIATIVE 'GREEN'. Tra cittadini, istituzioni e imprese, c'è già chi ha scelto uno stile green con iniziative e azioni concrete.

Per le attività istituzionali si va dall'incontro 'Voci dalle fattorie', organizzato dal WWF a Bruxelles martedì prossimo, 24 aprile, tra 30 agricoltori, di cui 3 italiani, con i parlamentari UE impegnati nella riforma della Politica Agricola Comune (PAC) e successivamente quello con il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, Paolo De Castro.
Nel settore delle imprese, va segnalato l'impegno di Mutti, azienda leader nella produzione di prodotti  a base di pomodoro. Attraverso la collaborazione con il WWF,  Mutti ha calcolato i propri consumi dandosi poi come obiettivo entro il 2015 di ridurre del 19% le proprie emissioni inquinanti e del 3% la propria impronta idrica. Mutti supporta i propri fornitori agricoli nella razionalizzazione dell'uso delle risorse idriche impiegate per la coltivazione, attraverso attività di formazione e la fornitura di strumenti per la riduzione dell'impronta idrica. Per l'Earth Day del 22 aprile, sono inoltre previsti la presentazione del social network 'Semi di sostenibilità nell'ambito dell'iniziativa di WWF ed Electrolux a Cascina Cuccagna (Milano), che invita i ragazzi del liceo a confrontarsi sui temi della sostenibilità, in vista del Vertice mondiale sullo Sviluppo Sostenibile di Rio+20, a giugno, e l'esordio dei menù 'verdi' di Ikea a base dei prodotti "Terre dell'Oasi", progetto di conservazione di WWF e LegaCoop, nato per difendere la biodiversità e i paesaggi agrari grazie ad un'agricoltura naturale e sostenibile.
Al tema alimentazione è legato anche il materiale didattico per le scuole rivolto alle classi WWF  Panda Club, dedicato per quest'anno scolastico al tema "Nei limiti di un solo Pianeta, Educazione alla sostenibilità a tavola" realizzato con il contributo di Electrolux. Rivolto alle Scuole primarie e secondarie di primo grado il  programma affronta  i temi che legano alimentazione, ambiente, vita quotidiana e salute, nell'ambito del quale l'insegnante può scegliere fra i temi e le attività proposte per costruire, a seconda dell'area disciplinare e del programma annuale, il percorso più utile per il proprio lavoro.
DIECI MOSSE 'SALVA-PIANETA'A TAVOLA

1.      Acquista prodotti locali
2.      Mangia prodotti 'di stagione'
3.      Diminuisci i consumi di carne
4.      Scegli i pesci giusti!
5.      Privilegia prodotti biologici
6.      Riduci gli sprechi: se l´hai acquistato, mangialo!
7.      Cerca di non acquistare prodotti con troppi imballaggi
8.      Cerca di evitare i cibi eccessivamente elaborati
9.      Bevi l'acqua del rubinetto
10.     Evita gli sprechi anche ai fornelli



venerdì 20 aprile 2012

Disidrat, l’impianto che ridà vita ai rifiuti



Inaugurata a Ravenna la piattaforma di trattamento fanghi, fra le più importanti d'Europa. Grazie all'impianto raddoppierà la quota di materia recuperata, con riduzione conseguente dei conferimenti in discarica

Ricavare valore dal fango, contribuendo allo stesso tempo alla salvaguardia dell'ambiente. E' questa l'ambizione del nuovo Disidrat, l'impianto di trattamento fanghi industriali inaugurato questa mattina a Ravenna.

L'impianto, gestito da Herambiente (società del Gruppo Hera dedicata a trattamento e smaltimento rifiuti), tratterà, come da Autorizzazione Integrata Ambientale, circa 150.000 tonnellate di rifiuti speciali, pericolosi e non pericolosi, liquidi e solidi, complessivamente intesi come "fanghi". Grazie alle tecnologie impiegate, gran parte del materiale in ingresso potrà essere recuperato e riutilizzato come copertura per le discariche in sostituzione del terreno vegetale o come materiale di consolidamento per le miniere.

Complessivamente il materiale recuperato a seguito del processo, attualmente attorno al 25% nel vecchio Disidrat, potrà all'incirca raddoppiare, comportando una drastica riduzione dei conferimenti in discarica controllata. Il nuovo Disidrat, realizzato in 24 mesi  con un investimento complessivo di 13 milioni di euro, per varietà dei rifiuti trattabili, dimensioni e caratteristiche tecnologiche, si pone fra le eccellenze europee nel settore.

La piattaforma è stata realizzata con le migliori tecnologie disponibili sul mercato, nel pieno rispetto dell'ambiente. E' stata garantita la protezione della falda e del suolo mediante impermeabilizzazione con telo in polietilene ad alta densità (HDPE) sotto l'intera area dell'impianto. Grazie alla realizzazione di tre impianti di aspirazione e trattamento aria, si è potuto garantire il contenimento degli odori e delle emissioni. Inoltre è stato realizzato un sistema fognario a tenuta in HDPE per la raccolta e l'invio delle acque delle aree di lavorazione all'adiacente impianto di trattamento chimico-fisico. La progettazione della struttura ha tenuto conto anche dell'impatto acustico, che con apposite soluzioni, è stato minimizzato, nel pieno rispetto delle normative vigenti.

Il contesto industriale in cui è inserito il Disidrat gode già della certificazione ambientale ISO 14001, della registrazione EMAS e della certificazione per la sicurezza OSHAS 18001. Già da quest'anno si prevede di ricomprendere nelle suddette certificazioni anche l'impianto inaugurato oggi.

 "Un impianto di questo tipo avvicina l'Italia alle migliori esperienze europee", spiega il Ministro dell'Ambiente Corrado Clini. "Dimostra in particolare che è necessario e possibile investire per realizzare una diffusa dotazione impiantistica al servizio del ciclo rifiuti, in grado di preservare l'ambiente e trattenere in Italia la ricchezza economica che il recupero di energia e materia può fornire".

"L'impianto inaugurato oggi, che adotta le migliori tecnologie oggi disponibili per trattamenti di questo tipo, conferma Herambiente come assoluto leader nazionale nel trattamento e smaltimento rifiuti", afferma il Presidente di Hera Tomaso Tommasi di Vignano. "Ritengo inoltre che rappresenti un'opportunità importante per l'intero sistema Paese, non solo per il valore che consente di ricavare da rifiuti diversamente inutilizzabili e per gli indubbi benefici ambientali, ma anche in considerazione del forte fabbisogno ancora espresso dalle imprese per quanto attiene lo smaltimento di rifiuti speciali con modalità trasparenti, professionali ed efficienti".



 Maggiori informazioni  on-line su www.gruppohera.it/herambiente.

PADOVA. NOTTE VERDE: sostenibilita' per due giorni


PADOVA, CITTÀ SOSTENIBILE
VENERDì 4 E SABATO 5 MAGGIO 2012: LA "NOTTE VERDE DEL NORDEST"

La sostenibilità ambientale per due giorni al centro di convegni,
dibattiti, mostre, performance artistiche, laboratori per bambini.
ATTESO IL  MINISTRO DELL'AMBIENTE CORRADO CLINI.


Padova, 20 aprile 2012 - Anche a Padova la "Notte Verde". Il Comune di Padova, infatti, insieme ad altre 19 città del Triveneto (Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige) aderisce alla "Notte Verde del Nordest" proponendo un proprio articolato programma, che nelle due giornate di venerdì 4 e sabato 5 maggio vedrà succedersi numerosi appuntamenti tra convegni, dibattiti, mostre, performance artistiche, laboratori per bambini e adulti e altro ancora.

È la sostenibilità ambientale il filo rosso della due giorni padovana, promossa dal Comune con la collaborazione del Coordinamento Agende 21 Locali italiane, del Festival della Cittadinanza e della Fondazione Lanza e il sostegno della Camera di Commercio di Padova, AcegasAps e Aps Holding. Ampio il coinvolgimento di istituzioni, associazioni di categoria, imprese e realtà del non profit: soggetti impegnati tutti, a vario titolo e nei differenti ambiti, a promuovere modi diversi di produrre, consumare, acquistare, viaggiare, gestire il territorio, abitare il pianeta…

La "Notte Verde del Nordest" è un evento promosso da Nordesteuropa e Sette Green, con la media partnership di Ansa, Radio 24 e IcMoving Channel, nell'ambito della quinta edizione del "Festival Città Impresa" che si svolgerà dal 2 al 6 maggio.
L'iniziativa padovana, che ne è una tappa significativa, ben si inserisce nel lungo percorso intrapreso dall'amministrazione comunale per rendere Padova "città sostenibile":  sarà anche un'occasione per far conoscere all'intera cittadinanza gli interventi e le scelte fatte finora in questa direzione, nonché i progetti in programma per assicurare un futuro sempre più verde alla nostra città.

Già dalla fine degli anni '90 il Comune si è distinto a livello nazionale proprio per la sua politica ambientale. In tema di energia è stato uno dei primi in Italia (1999) a dotarsi di un Piano energetico comunale, e grazie all'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di 52 scuole ha ottenuto il premio "Campionato solare" (2011); oggi, con il "Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile" approvato nel 2011, l'obiettivo è ancora più ambizioso: Padova vuole essere una città a basse emissioni di CO2. Intenso l'impegno sul fronte della raccolta differenziata dei rifiuti, numerose le azioni per rendere più intelligente la mobilità (adozione del "Piano Urbano della Mobilità dell'Area Metropolitana", tram, zone a traffico limitato e aree pedonali nel centro storico, piste ciclabili, incentivazione dell'uso della bicicletta, bike sharing, car sharing e car pooling). Resta poi fondamentale il ruolo dell'Ufficio Informambiente sul versante dell'educazione ambientale e della promozione dei temi della sostenibilità.

Padova è il nono Comune capoluogo italiano, e il primo in Veneto, ad aver presentato il proprio Piano d'Azione sui 700 aderenti al "Patto dei Sindaci"; gestisce, inoltre, il gruppo di lavoro nazionale "Agende 21 locali per Kyoto" del Coordinamento Agende 21. Grazie alle scelte attuate sono numerosi i riconoscimenti ottenuti sia a livello nazionale che internazionale.

Fitto davvero il programma della "Notte verde" padovana, che vede in calendario tantissimi appuntamenti dislocati in diverse zone della città. Dai seminari rivolti agli operatori (come la "scuola di AltRa amministrazione" dedicato alle PA) ai dibattiti sui temi della decrescita, della riduzione degli imballaggi, i GAS (i gruppi di acquisto solidali), i danni alla salute da onde elettromagnetiche dei cellulari,…
Tra i grandi ospiti è atteso il ministro dell'Ambiente Corrado Clini, che interverrà sabato mattina al convegno "Green Economy: le politiche, gli attori, le opportunità per un futuro sostenibile", organizzato dal Comune in collaborazione con il Coordinamento Agende 21 e Fondazione Lanza. Un momento di approfondimento e dibattito che vede la partecipazione di esperti di caratura nazionale, oltre agli interventi di Flavio Zanonato, sindaco di Padova, Ivo Rossi, vicesindaco e assessore all'Urbanistica e alla Mobilità, Alessandro Zan, assessore all'Ambiente e Agenda21, Giuseppe Zaccaria, rettore dell'Università di Padova,  Roberto Furlan, presidente della Camera di Commercio, e Filiberto Zovico, direttore del Festival Città Impresa.

Ampio spazio alle esperienze dirette che coinvolgono i cittadini e fanno loro comprendere come le strade della sostenibilità siano infinite e percorribili nel quotidiano da ciascuno; numerosi e diversi i laboratori per ogni  età proposti a tale scopo: da quelli in forma di gioco dedicati ai più piccoli per spiegare loro il risparmio energetico e scoprire insieme la biodiversità urbana, a quelli per i grandi per imparare a produrre in casa ecodetergenti, coltivare un orto urbano, fare il pane, e ancora i "Green lab" che fanno conoscere tutti i trucchi del mestiere per un gelato artigianale e dolci con ingredienti a filiera corta; con il progetto "Yes we bike!", invece, lezioni per imparare a riparare il proprio mezzo a due ruote, oltre al servizio di marchiatura per contrastare i furti di biciclette.

Ancora, numerose altre le iniziative rivolte a tutti i cittadini come il bio buffet a lume di candela, visite guidate al Parco delle energie rinnovabili Fenice, una biciclettata lungo l'anello fluviale di Padova, esposizioni dei GAS, la presentazione del "Premio impatto zero" promosso da Arci Padova e dal Comune di Padova per valorizzare le buone pratiche amiche dell'ambiente esistenti sul territorio padovano e insieme per diffondere la cultura della sostenibilità.

Non mancheranno nel programma, infine, momenti di teatro, con gli spettacoli "Ex Aqua" e "Terrestri, istruzioni per l'uso", e di musica, con il concerto "Treremoto" e la sfilata per le vie cittadine dei percussionisti Bloko Unido Maravilha, per dire la sostenibilità utilizzando i linguaggi dell'arte e della cultura.

Sul liston stand allestiti con i progetti dei diversi settori del Comune di Padova, nonché dello sportello Energia, di aziende di produzione green e associazioni ambientali (venerdì 10-19.30 e sabato 10-24).


Europa: inceneritori verso addio e maggior protezione della biodiversità


Verso l'addio agli inceneritori in Europa e una maggior protezione della biodiversità

Il Parlamento europeo ha approvato un rapporto sulle linee guida del prossimo programma ambientale Ue. Previsto il divieto di incenerimento dei rifiuti a vantaggio del riciclaggio. Passa anche un rapporto sulla tutela della biodiversità. Zanoni (IdV): "Misure concrete per arrestarne la perdita. I rifiuti devono diventare una risorsa"

Passano al Parlamento europeo due importanti rapporti su ambiente e biodiversità "Una pietra miliare per l'Europa. Adesso la Commissione segua la linea indicata dal Parlamento e compia azioni concrete per salvaguardare la biodiversità, proteggere l'ambiente e chiudere una volta per tutte con pratiche obsolete e pericolose come l'incenerimento dei rifiuti". Così  Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, commenta l'approvazione dei due rapporti da parte dell'Aula di Strasburgo. Si tratta della relazione "sulla revisione del sesto programma d'azione in materia di ambiente e la definizione delle priorità per il settimo programma" (stragrande maggioranza) e di quella sulla "Strategia europea per la biodiversità 2020" (414 favorevoli, 55 contrari e 64 astenuti).

"Nel testo che detta le linee guida del Settimo programma sull'Ambiente si legge chiaramente che la Commissione deve prevedere "obiettivi di prevenzione, riutilizzo e riciclaggio più ambiziosi, tra cui una netta riduzione della produzione di rifiuti, un divieto di incenerimento dei rifiuti che possono essere riciclati o compostati", spiega Zanoni. "Finalmente troviamo nero su bianco l'impegno del Parlamento a spingere l'intera Ue nella direzione della sostenibilità ambientale".

"Con l'approvazione del rapporto sulla biodiversità abbiamo sottolineato il bisogno di un maggior impegno Ue per fermare la perdita di biodiversità entro il 2020 – continua l'Eurodeputato – Il rapporto del collega Alde Gerben-Jan Gebrandy invita l'Ue a compiere passi fondamentali come restaurare gli ecosistemi danneggiati e rafforzare la protezione di specie animali ed habitat minacciati dall'inefficienza delle politiche attuali - spiega Zanoni - Tra i provvedimenti più urgenti, rientra un'attività di pesca e agricoltura finalmente sostenibili, e lo stop allo sfruttamento indiscriminato di foreste e territorio".
"Da questo punto di vista l'Europa può e deve giocare un ruolo chiave nella protezione della biodiversità e nella lotta ai fenomeni che minacciano anche la nostra salute come l'incenerimento dei rifiuti – aggiunge Zanoni – La nuova strategia di ripresa economica Ue presentata questa settimana a Strasburgo va nella direzione giusta – conclude l'Eurodeputato – Mi auguro che anche il governo italiano voglia seguirne le indicazioni, in merito a  green economy, salute e nuove tecnologie, alla lettera".

Consorzio CARPI protagonista a PLAST 2012

Consorzio CARPI tra i protagonisti di PLAST 2012
In occasione della manifestazione, CARPI promuoverà il Codice Etico Plastic Eco Villagetm,
il sistema di certificazione su tutta la filiera del riciclo della plastica

Zero Branco (TV), 20 aprile 2012CARPI, consorzio “di sistema” sussidiario al sistema vigente in Italia, che riunisce alcune delle più importanti realtà nazionali che operano nell’ambito della raccolta, del riciclo e della produzione di materie plastiche provenienti da superficie privata, sarà tra i protagonisti della prossima edizione di PLAST, la più importante fiera al mondo dedicata all’industria delle materie plastiche e della gomma, che si terrà a Rho FieraMilano dall’8 al 12 maggio 2012.

CARPI sarà presente con un proprio spazio espositivo al padiglione 11 stand C15, dove presenterà le proprie attività e iniziative per ridurre l’impatto ambientale dei rifiuti in plastica su tutto il territorio nazionale, principalmente attraverso il riciclo degli imballaggi in plastica secondari e terziari e, più in generale, di quelli che non rientrano espressamente nel circuito dei rifiuti urbani e/o domestici.

La manifestazione sarà inoltre l’occasione per promuovere il Codice Etico di PLASTIC ECO VILLAGEtm (PEV), il sistema di certificazione su tutta la filiera del riciclo della plastica (raccoglitori, riciclatori, produttori) sviluppato dal Consorzio CARPI, finora rivolto alle sole consorziate CARPI e oggi aperto a tutte le aziende del settore che prestano attenzione alla sostenibilità ambientale.

Plastic Eco Villagetm favorisce l’impiego di plastica riciclata di qualità, mettendo a disposizione del consumatore tutte le informazioni sensibili sull’identità del prodotto, con particolare attenzione alla gestione del fine vita, al risparmio di fonti non rinnovabili, alla riduzione delle emissioni climalteranti. La certificazione Plastic Eco Villagetm viene assegnata a quelle aziende in grado di garantire il rispetto delle norme vigenti, l'effettiva rispondenza dei prodotti ai requisiti qualitativi dichiarati, la sostenibilità dei propri processi produttivi e la territorialità delle proprie attività. Per ottenere il marchio, sottoposto a verifica di TUV Italia, le aziende devono dimostrare di approvvigionarsi di materie prime seconde provenienti da filiera corta, ovvero almeno il 60% entro 150 km (nel caso della raccolta dei rifiuti) o 250 km dalla propria sede (nel caso di riciclatori e trasformatori).


A proposito del Consorzio CARPI

Il Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia (CARPI), operativo dal 2007, è un consorzio di servizi che riunisce alcune delle più importanti realtà nazionali che operano nell’ambito della raccolta, del riciclo e della produzione di materie plastiche provenienti da superficie privata, dunque un Consorzio che non interviene nella superficie pubblica di competenza dei Comuni che si occupano della differenziata.
CARPI è un consorzio “di sistema”, sussidiario al sistema vigente in Italia, ed è impegnato in un dialogo continuo sia con le aziende sia con le istituzioni e altre strutture, in grado di rappresentare tutti gli attori di questo complesso settore in una logica che va dalla tutela ambientale a quella della creazione di un nuovo e proficuo mercato, che crei l'equilibrio necessario per favorire lo sviluppo adeguato dell'intero comparto. Le imprese che CARPI rappresenta non vogliono muoversi in un quadro di anarchia, ma di disciplina paritaria e trasparente coerente alla normativa UE, assumendosi oneri e onori per un ruolo attivo e responsabile.
In questo contesto, CARPI è promotore di una visione completamente diversa rispetto al passato, nella quale le aziende che si occupano del riciclo della plastica allungano e modificano il ciclo di vita dell’imballaggio e lo trasformano nella propria materia prima. Secondo questo principio, si passa dall’usa e getta all’usa e recupera, minimizzando e differendo sempre più nel tempo il momento dello smaltimento finale.
Per maggiori informazioni www.consorziocarpi.com.

Siemens Italia citta' intelligenti Convegno Piacenza 20 aprile


Al convegno di Piacenza sulla costruzione di un modello smart city per le città medie

La ricetta di Siemens Italia per le città intelligenti
Milano, Piacenza, 20 aprile 2012 – Energia, mobilità ed edifici sono tre delle principali leve su cui intervenire per la sostenibilità di una città. E' questa – in estrema sintesi - la ricetta di Siemens per lo sviluppo delle città intelligenti, presentata oggi al convegno di Piacenza sulla costruzione di un modello Smart City, organizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e dal Comune di Piacenza con il contributo di Tecnoborgo.
 "Guardando al primo elemento dell'equazione, l'energia, è indispensabile promuovere un sistema di distribuzione di nuova gestione e concezione", spiega Enzo Calabrese, Head of Cities Account Management di Siemens Italia.  
Le smart grid giocheranno un ruolo chiave nelle città di domani perché le fonti rinnovabili di energia sollecitano sempre più le reti di distribuzione elettrica. Le reti intelligenti sono decentrate e la potenza da esse erogata alla rete è fortemente oscillante, per questo è una vera sfida realizzare una loro agevole integrazione. "Noi stiamo sviluppando applicazioni in grado di farlo. Ossia soluzioni di reti intelligenti che consentono migliori comunicazioni tra i generatori di energia elettrica e gli utenti. In questo modo si migliora la gestione delle risorse della rete di distribuzione, così da garantire una maggiore stabilità di rete e sicurezza di approvvigionamento" continua Calabrese.
"Sul fronte della mobilità, bisogna puntare su sistemi complessi di gestione del traffico in cui le informazioni possano essere scaricate dai passeggeri in tempo reale e da più fonti, fino ad arrivare ai sistemi di ricarica intelligente dei veicoli elettrici. Pensiamo infine al sistema automatizzato di gestione degli edifici. Potremmo risparmiare il 40% dei consumi energetici mondiali, se tutti gli edifici fossero equipaggiati con le tecnologie più avanzate in questo campo".
Le soluzioni per le Smart Cities fanno parte del portfolio ambientale di Siemens. Nell'anno fiscale 2011, il fatturato derivante da tale Portfolio ha registrato un totale di circa 30 miliardi di Euro, attestando Siemens quale primo fornitore al mondo di tecnologie ecofriendly. Nello stesso periodo, i prodotti e soluzioni hanno permesso ai clienti di ridurre le proprie emissioni di gas serra di quasi 320 milioni di tonnellate, una cifra pari al totale delle emissioni di CO2 prodotte ogni anno da Berlino, Delhi, Hong Kong, Istanbul, Londra, New York, Singapore e Tokyo.



Earth Day 2012, Marevivo: "Occasione per ricordare a tutti la necessità di tutelare il Pianeta"



Earth Day 2012
MAREVIVO: "UNA SOLA TERRA, UNA SOLA ACQUA"
Un'occasione per ricordare a tutti la necessità di tutelare le risorse naturali del Pianeta

Roma, 20 aprile 2012 - La Terra è tanto grande: è mai possibile che l'uomo con le sue azioni possa riuscire a renderla inabitabile?  E anche se ci ostiniamo a chiamare il nostro pianeta "Terra", siamo consapevoli del fatto che è composto da oltre il 70% di "Acqua"? Queste domande, che spesso ci poniamo in maniera distratta, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Terra, dovrebbero scuotere ognuno di noi perché c'è di cosa preoccuparsi, se non si contrastano i principali fattori che determinano l'eccessivo consumo e il deterioramento delle risorse fondamentali per la vita.
"Nonostante gli oceani rappresentino più dei due terzi della superficie del nostro pianeta, ben poco è stato fatto per proteggerli: sono colpiti dalla contaminazione e dal cambiamento climatico, dato che assorbono l'80% del calore generato dai gas dovuti all'effetto serra e il 30% delle emissioni globali di CO2 -rileva la presidente di Marevivo Rosalba Giugni - Sono necessarie delle misure coordinate e urgenti per arrestare questo pericolo".
A puntare l'attenzione, invece, sulle ripercussioni della crescita della popolazione mondiale è Silvano Focardi, professore di Ecologia all'Università di Siena e membro del Comitato Scientifico di Marevivo, che domenica a Roma analizzerà lo stato di salute del pianeta, durante uno degli appuntamenti in programma per la manifestazione "EARTH DAY: UNA SOLA TERRA UNA SOLA ACQUA", promossa sul Tevere da Marevivo, NoiXRoma, Corpo Forestale dello Stato e Ente Roma Natura.
"Per quanto ancora sarà sostenibile la crescita della popolazione mondiale  - quattro miliardi di persone nel 1975, 7 miliardi nel 2011, ovvero un miliardo di abitanti in più ogni 12 anni sulla Terra - se non fermiamo l'uso indiscriminato delle risorse e non contrastiamo l'inquinamento crescente? Abbiamo a disposizione un solo pianeta e per molti anni ancora non siamo in grado di raggiungerne un altro", commenta Focardi.


Zoomarine festeggia Earth Day. Domenica 22/4



Domenica 22 aprile si festeggia l'Earth Day, la giornata dedicata interamente all ambiente e alla salvaguardia del nostro pianeta.

Zoomarine, da sempre impegnato nella sensibilizzazione e educazione ambientale, rinnova la partecipazione alla Giornata Mondiale della Terra con molteplici iniziative.

Sostenendo il tema ufficiale dell evento  Mobilitiamo il Pianeta - Un Miliardo di Azioni Green , Il Parco divertimenti di Roma invita i propri utenti Facebook a diventare Ambasciatori della Terra, attraverso un piccolo gesto  green , promosso sulla fanpage ufficiale del Parco. Allo spettacolo dei delfini una bellissima foto d effetto permetterà di urlare al mondo intero: anch io c ero!

Grande coinvolgimento del pubblico nella giornata dedicata ai temi ecologici e ambientali, attraverso laboratori e percorsi tematici a stretto contatto con la natura, accompagnati da biologi e educatori.

L Apepita: uno sguardo a 360° sul mondo dell apicoltura. A disposizione dei visitatori strumenti e tecniche utilizzate per imparare a raccogliere il miele e assaggiarlo. E per i più piccoli, coloriamo la casa delle api: bambini e educatori insieme per decorare un arnia.
I saponi di Yoghi: un modo per scoprire come produrre artigianalmente dentifricio, sapone da barba, gel per capelli e, per deliziare anche il palato oltre che la pelle, il lievito madre, fondamentale per ottenere un pane dal gusto unico.
Per Corsi: una serie di attività ludiche sul riciclo di materiali con semplici strumenti, oltre a laboratori di Truccabimbi con colori ad acqua atossici e anallergici.
Dimani Domani: una sfilata di abiti ecologici, indossati da bambine, introdurrà gli spettacoli. Dimani Domani è un marchio artigianale nato da una relazione indissolubile tra natura e territorio per sfociare in tutta una serie di abiti realizzati esclusivamente a mano e con tessuti naturali.
Era Glaciale: una mostra a cielo aperto composta da animali estinti migliaia di anni di anni fa, testimoni di un Era passata quando l uomo era ancora in equilibrio con gli animali e con l ambiente in cui viveva. Le sculture sono ricostruite sulla base di ossa recuperate nella cava di Settepolesini di Bondeno (Ferrara).
FareVerde: una serie di dimostrazioni di compostaggio domestico e informazione su tutte le iniziative e campagne per la tutela e salvaguardia delle dune di Torvaianica e del Parco della Sughereta di Pomezia. Fare Verde è un associazione di protezione ambientale riconosciuta dal Ministero dell Ambiente.

Domenica 22 aprile scopri a Zoomarine il fascino di un mondo  green .


I contenitori per la raccolta differenziata

Una dei mezzi che abbiamo per poter salvaguardare l'ambiente che circonda sono sicuramente i contenitori raccolta differenziata.

La politica dei rifiuti non è possibile senza separazione dei rifiuti.
I rifiuti non esistono "da soli", li creiamo durante la miscelazione dei nostri scarti. Se i nostri scarti sono separati non sono un rifiuto ma una risorsa. È per questo che il secondo passo nella gestione dei rifiuti (dopo aver fatto tutto il possibile per evitare che i rifiuti) è la separazione dei rifiuti.

I rifiuti possono essere separati alla fonte, l'unione europea disciplina  il cittadino su rifiuti o alla fine-ie un'azienda rifiuti separa i rifiuti dopo che è stata mista. Quando si confrontano entrambe le opzioni separati alla fonte i sistemi in modo significativo non solo fuori eseguire collezioni mescolati sia sulla qualità dei materiali e tasso di diversione, ma anche costano meno.

Ad esempio, per rifondere vetro in nuovi contenitori, un elevato livello di purezza e del colore sono richiesti. Vetro misto o schiacciato non serve per fondere nuovamente ed è venduto solitamente molto più conveniente per l'uso come aggregato, che non ha alcun beneficio clima.

Vi è un grande vantaggio ambientale per il riciclaggio del vetro - per ogni tonnellata di vetro re-fuso nel Regno Unito consente di risparmiare 314kg di CO2 - quindi se possibile, di vetro devono essere separate in base al colore dalla loro raccolta. Ecco perché la nuova direttiva quadro sui rifiuti dell'Unione europea richiede di separali alla fonte di raccolta, tranne quando si può dimostrare che non è "tecnicamente, ambientalmente ed economicamente praticabile" (art.11).


Petizione Roma Verso Rifiuti Zero

21 aprile: Natale di Roma

La Rinascita ambientale arriva con la raccolta differenziata:
raccogliamo le firme per fare la differenza!



Sabato 21 aprile sarà possibile firmare in tutta la città per la Deliberazione di iniziativa popolare "Roma verso Rifiuti Zero" per proteggere il paesaggio, tutelare l'ambiente, salvaguardare la salute dei nostri figli e anche delle nostre tasche.

La città di Roma produce ogni giorno 5.000 tonnellate di rifiuti. Di questi solo il 15-20% viene differenziato e trattato, il resto finisce nelle megadiscariche, come Malagrotta, anche se la legge prevede che i rifiuti urbani debbano essere trattati in impianti adeguati.

Risultato:
- si recupera e si ricicla pochissimo sprecando materie prime (in un Paese che non ne ha), come la carta e la plastica,
- si continua a devastare ed avvelenare il territorio mettendo in serio pericolo la salute delle persone e dell'ambiente con discariche di mondezza ed incenerendo plastica e carta,
- si pagano alla UE le sanzioni (che gravano come onere fiscale sui cittadini) perché si continua a conferire i rifiuti non trattati in megadiscariche, pur avendo recepito la normativa europea che vieta tale pratica (alla fine dell'anno in corso ROMA deve raggiungere il 65% di differenziata , ma siamo ancora fermi al 25%).

L'alternativa c'è ed è già stata adottata in grandi città: è il percorso verso Rifiuti Zero, ovvero il percorso verso la chiusura del ciclo dei rifiuti senza inceneritori e con piccole discariche temporanee per le sole frazioni residue non riciclabili. Il primo passo è avviare subito in tutta la città di ROMA l'estensione della raccolta differenziata porta a porta, che già funziona in alcuni quartieri, la massimizzazione del riciclo/recupero di rifiuti con impianti di riciclo degli imballaggi e di compostaggio dell'organico.
Impianti ad impatto zero che costano 20 volte meno degli inceneritori e delle discariche.

La raccolta differenziata a regime consentirà in futuro di risparmiare grazie alla riduzione della Tariffa comunale per coloro che produrranno meno rifiuti, premiandocomportamenti virtuosi in base la principio "che meno inquina, meno paga".

Stiamo raccogliendo le firme perché Roma scelga questo percorso: chiediamo che il Sindaco e la Giunta Capitolina, consapevoli del ruolo nazionale in materia di rispetto dell'ambiente e di tutela della salute dei cittadini, assumano l'impegno di intraprendere il percorso verso "Rifiuti Zero" al 2020 stabilendo il raggiungimento del livello minimo del
65% di raccolta differenziata entro il 31/12/2012 come previsto dalla legge vigente.

DOVE PUOI FIRMARE:
I Municipio:
Largo Argentina (Feltrinelli) dalle 9.00 alle 20.00
Piazza Vittorio (portici Oviesse) dalle 16.00 alle 19.00
Parco del Colle Oppio 15.00 alle 19.00
Ex cineteatro VOLTURNO via Volturno, 36 dalle 17.30 alle 02.00 "Fuori sede-contro ogni rifiuto"

III Municipio:
Piazza Bologna, (davanti alle Poste) dalle 10.00 alle 18.00

IV Municipio:
Via V. Talli (ingresso del mercato Serpentara 2) dalle 9.00 alle 13.00
Via F. Sacchetti (all'ingresso del mercato) dalle 9.00 alle 13.00
Via Conca d'Oro (ingresso del mercatino Conca d'Oro adiacente Parco delle Valli) dalle 9.00 alle 13.00
Viale Adriatico (all'ingresso dell'Ufficio Postale) dalle 9.00 alle 13.00
Via Alberto Lionello (all'ingresso del Centro commerciale Porta di Roma) dalle 9.00 alle 13.00
Via F. Enriquez (all'ingresso della COOP) dalle 9.00 alle 13.00

V Municipio
Via Fermo Corni, snc, traversa via Galbani adiacente parrocchia s. Gelasio Presso il Centro di Cultura Ecologica dalle 9.00 alle 1300 e dalle 17.00 alle 19.00

VI Municipio:
Via dei Savornian presso la IV Festa der Giro dalle 10.00 alle 20.00

X Municipio:
Piazza Don Bosco (giardino dello square centrale – lato basilica S. Giovanni Bosco) dalle 9.00 alle 13.00

XI Municipio:
Circonvallazione Ostiense di fronte mercato dalle 9.00 alle 14.00

XII Municipio:
Via di Mezzocammino mercato Spinaceto /Casal Brunori dalle 9.00 alle 13.00

XV Municipio:
Viale Marconi (davanti Max Mara) dalle 10.00 alle 19.00
Via Crocco (altezza Todis) dalle 10.00 alle 19.00

XVII Municipio:
Via Andrea Doria (davanti al mercato Trionfale) dalle 10.00 alle 13.00
Via G.Venticinque (Davanti alla Posta, vicino all'uscita dalla metro Cipro) dalle 10.00 alle 13,00
Piazza Cola di Rienzo (davanti al cinema Eden) dalle 18.00 alle 21.00

XIX Municipio
Via Federico Borromeo n.4 dalle 10.00 alle 12.30
XX Municipio
Via Riano (Centro commerciale) dalle 11.00 alle 15.00



Per conoscere tutte le iniziative e gli appuntamenti www.diamocidafare.com

giovedì 19 aprile 2012

Rinnovabili, ora sostenere le eccellenze italiane. il ministro Clini al Rapporto Irex

"RINNOVABILI, ORA SOSTENERE LE ECCELLENZE ITALIANE".
IL MINISTRO CLINI AL RAPPORTO IREX


Dalle delusioni sugli incentivi alla conquista dei mercati con le tecnologie. Da importatori ad esportatori, se le politiche industriali sosterranno la filiera produttiva. Esiste già uno sbocco naturale verso l'area mediterranea. Il Rapporto annuale IREX di Althesys, presentato oggi a Roma nella sede del Gse.


Roma, 19 aprile – "L'industria delle rinnovabili non sarà danneggiata dal taglio degli incentivi se le politiche industriali si orienteranno a sostenere la competitività italiana. L'industria italiana ha delle eccellenze che sono già indicate nel nostro Rapporto Annuale e che potrebbero essere valorizzate per rispondere alla domanda di tecnologia ed innovazione che arriva, ad esempio, dall'area del Mediterraneo. Siamo già in grado di passare dal ruolo di importatori netti di tecnologie, al ruolo di esportatori, ma dobbiamo capire che le rinnovabili non sono materia di filosofia ambientale ma una vera industria dell'energia"

E' uno dei passaggi dell'intervento di Alessandro Marangoni, ceo di Althesys e capo del team di ricerca, durante la presentazione del Rapporto Annuale IREX (italian renewable index) presso la sede del GSE a Roma, questa mattina.

Un concetto ribadito durante il convegno anche dal ministro dell'Ambiente, Corrado Clini: "Le rinnovabili sono un'opzione necessaria e strategica per la crescita e i dati del Rapporto Althesys lo confermano. Nelle rinnovabili, specie nel fotovoltaico, sta accadendo quello che è successo nei cellulari o nei computer. Si sono abbattuti i costi di produzione e quindi i prezzi. Ora bisogna che le industrie ripensino i prodotti e le tecnologie ed il Governo, che ha rimodulato gli incentivi sulla base dei nuovi prezzi, sostenga le eccellenze italiane in modo che siano competitive anche all'estero".

Dal tema degli incentivi di questi giorni, legato alla presentazione del Quinto Conto Energia, il dibattito sulle rinnovabili si sposta alla filiera industriale.

"E' stato un errore garantire rendite finanziarie che non avevano nulla a che vedere con la produzione di energia o con lo sviluppo tecnologico – ha detto il ministro Clini - Dobbiamo dare una direzione certa agli incentivi, puntando sulla generazione distribuita dell'elettricità e del calore, incardinata sull'efficienza energetica e sulle rinnovabili".

"L'Italia produce già molta tecnologia - afferma Marangoni - molti degli impianti fatti da altri paesi, hanno pezzi rilevanti, turbine e motori, di design e realizzazione italiana. E' come se aprendo il cofano di una Mercedes ci trovassimo dentro un motore italiano".

Sul tema degli incentivi, il Rapporto IREX evidenzia ora una posizione equilibrata rispetto al resto del mondo e presenta una stima costi e ricavi complessivi delle rinnovabili al 2011 in dieci paesi europei: Italia, Germania, Francia, Spagna, Grecia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Polonia, Romania e Danimarca.

LA FILIERA VERDE ITALIANA: 5 GW DI INVERTER E 30MILA OCCUPATI NELL'EOLICO

La forte diffusione delle rinnovabili in Italia ha portato allo sviluppo di un'industria nazionale, con un indotto crescente nel manifatturiero e nei servizi. Nel fotovoltaico, per esempio, la produzione italiana di moduli vale oltre 1 GW e quella di inverter quasi 5 GW. L'eolico ha generato nel 2011 nel nostro paese un volume d'affari intorno ai 3,8 miliardi di euro e conta quasi 30mila occupati. "Gli interventi dei decreti ministeriali hanno senso – commenta Marangoni. – Questo però è un settore dove non ci sono più soltanto i pannelli cinesi, ma un'industria italiana che avrebbe bisogno di essere rafforzata. In quest'ottica è discutibile la creazione del registro degli impianti superiori a 12 kW. È veramente difficile, se non impossibile, da realizzare. Si tratta di un aggravio di burocrazia che non fa bene alla filiera. Se per gli incentivi ci portiamo nella media europea, per la burocrazia continuiamo ad essere tra i primi al mondo".

Altre tecnologie in cui l'Italia è all'avanguardia: solare termodinamico, geotermia e biomasse (ad esempio nelle turbine Orc, Organic rankine cycle) e teleriscaldamento. Particolare attenzione, avverte Althesys, dovrebbe anche essere dedicata al rapporto con l'agricoltura valorizzandone i sottoprodotti: il loro potenziale arriva a oltre 116 TWh annui, pari al 7% dell'obiettivo in termini di consumi finali da rinnovabili.

IL BILANCIO COSTI-BENEFICI DELLE RINNOVABILI

Secondo una stima prudente, le rinnovabili generano benefici netti al sistema-paese tra 22 e 38 miliardi di euro al 2030. Il calcolo – aggiornamento di una rigorosa analisi scientifica che Althesys realizza da quattro anni – si fonda su un approccio differenziale che compara due scenari. I dati storici di generazione da rinnovabili dal 2008 e l'evoluzione al 2030 si confrontano con una situazione ipotetica in cui la produzione elettrica sia solo con fonti fossili.

Le voci di costo considerate sono gli incentivi e i costi delle carenze infrastrutturali. Voci di beneficio sono gli effetti sull'occupazione, la riduzione delle emissioni di CO2 (fino a 83 milioni di tonnellate al 2030), altre emissioni evitate, l'indotto, gli effetti sul Pil e la riduzione del fuel risk.


Chi è e che cosa fa Althesys

Althesys è una società professionale indipendente specializzata nella consulenza strategica e nello sviluppo di conoscenza. Opera con competenze di eccellenza nei settori chiave: ambiente, energia, infrastrutture, utility, nei quali assiste imprese e istituzioni.

Ambiente: il Salento EcoDay 2012

Obiettivo: spiagge, campagne e città a nuovo per accogliere i turisti

Fissato per il 19/20 maggio il Salento EcoDay

In migliaia a pulire tutto il territorio

I ragazzi di Rep. Salentina invitano Comuni, associazioni, scuole, aziende

e gruppi di volontari ad effettuare interventi liberi di raccolta e pulizia

www.repubblicasalentina.it/ecoday

Dopo il successo e le grandi soddisfazioni delle passate edizioni, che hanno visto complessivamente 2.261 "puliziotti" volontari ripulire in 4 giorni ben 84 diversi siti distribuiti su tutto il territorio salentino, raccogliendo e differenziando quintali di rifiuti di ogni genere, torna il "Salento EcoDay" nella versione 2012. I ragazzi di Rep. Salentina, studenti dell'Istituto Costa di Lecce, hanno infatti fissato per i giorni 19 e 20 maggio la prossima edizione della giornata ecologica salentina.

Novità di quest'anno è l'importante e prestigioso fiancheggiamento da parte della Prefettura di Lecce. Il prefetto, S.E. Giuliana Perrotta, ha infatti incontrato i responsabili dell'Istituto Costa e ha espresso il proprio appoggio alla lodevole iniziativa ideata e così positivamente sperimentata dagli studenti della scuola leccese.

Il Salento EcoDay è, in poche parole, un fine settimana in cui le persone si organizzano in gruppi autonomi e volontari per effettuare interventi, anche di piccola entità, di raccolta rifiuti e pulizia di una o più aree di pertinenza o nelle vicinanze del proprio Comune o nelle località marittime. Ogni possibile ed immaginabile intervento di raccolta di materiali e di pulizia è benvenuta e ogni genere di location è idonea e meritevole di attenzione: margini di strade, campagne, periferie, pinete, coste, spiagge, ...

Gli studenti che coordinano la campagna (Pasquale Alemanno, Chiara Capone, Dalila Cingolani, Vincenzo De Lorenzo, Lorenzo Negro, Anastasia Pitotti, e Alessandro Quarta), invitano esplicitamente tutte le Amministrazioni Comunali del Salento e tutte le Aziende che si occupano di raccolta rifiuti e bonifica a fornire supporto logistico e a mettere a disposizione dei gruppi di volontari mezzi, materiali ed informazioni per far sì che gli interventi riescano nel migliore dei modi, quantitativamente e qualitativamente.

L'appello e la "chiamata agli spazzoloni" è rivolta a tutti: enti, istituzioni, associazioni, proloco, scuole, classi, gruppi di volontari, e anche tutti i singoli cittadini che intendono dare il proprio contributo. Ogni singola azione sarà riportata sul sito web, con la chiara indicazione di chi ha operato e con la documentazione fotografica del "prima" del "durante" e del "dopo".

Come per le passate edizioni, i ragazzi pubblicheranno sul sito www.repubblicasalentina.it/ecoday tutti gli interventi che saranno effettuati sul territorio, Comune per Comune, in maniera tale da dare supporto e visibilità alle Amministrazioni e alle cittadinanze che si dimostrano sensibili al tema. Ancora una volta i promotori sottolineano che non saranno loro ad organizzare gli interventi di pulizia, ma saranno i singoli gruppi locali ad organizzare il tutto, con l'augurato supporto del Comune e delle aziende preposte al servizio.

Questo il motto del "Salento EcoDay": Tutti per il Salento – Un Salento pulito per tutti!

Alcuni riferimenti utili:

Salento Ecoday: www.repubblicasalentina.it/ecoday
1° edizione: www.repubblicasalentina.it/bastarifiuti/salentoecoday1.html
2° edizione: www.repubblicasalentina.it/bastarifiuti/salentoecoday2.html

Questo il motto del "Salento EcoDay": Tutti per il Salento – Un Salento pulito per tutti!


5° conto energia, Zanoni: governo segua indicazioni europee

Quinto conto energia, il governo Monti segua le indicazioni europee


Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) invita il Governo italiano a fare un passo indietro sui tagli agli incentivi per le rinnovabili previsto dal Quinto Conto Energia. "La nuova strategia di ripresa economica Ue prevede di investire sulla green economy. Non possiamo andare in senso contrario"

"Il governo Monti faccia un passo indietro sui tagli agli incentivi alle rinnovabili e segua le indicazioni della nuova strategia Ue "Verso un crescita ricca di lavoro" presentata ieri pomeriggio a Strasburgo". E' l'invito di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, al Premier Monti e al Ministro dell'Ambiente Clini, in merito al Quinto conto energia contro il quale cittadini e associazioni hanno manifestato ieri di fronte a Montecitorio. "L'Ue scommette proprio su green economy, salute e nuove tecnologie per rilanciare l'economia europea. Mi auguro che il Premier Monti, europeista convinto, faccia altrettanto".

Sotto accusa i tagli agli incentivi per il fotovoltaico e il solare e la troppa burocrazia prevista dal Quinto conto energia al vaglio del Governo, una decisione che danneggerebbe l'intero settore in Italia, anche in quelle Regioni che hanno fatto delle energie rinnovabili il proprio fiore all'occhiello. "Ieri il Presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso ha sottolineato che proprio puntando sulla green economy l'Europa potrà raggiungere l'ambizioso traguardo dei 20 milioni di posti di lavoro in più entro il 2020 – aggiunge Zanoni – Ecco che investire nelle rinnovabili diventa uno strumento indispensabile per la ripresa economica dell'Europa e della sua uscita dal guado della disoccupazione oggi in costante aumento".

"In tempi di crisi alcuni tagli sono inevitabili, ma questi non possono riguardare proprio quei settori chiave per la ripresa come le energie rinnovabili", aggiunge l'Eurodeputato, che esprime solidarietà "a tutti quei cittadini e associazioni che ieri a Roma hanno manifestato il proprio dissenso e la volontà di assicurare al nostro Paese uno sviluppo green".

Zanoni conclude invitando i rappresentanti del Governo "ad un dialogo costruttivo e paritario con le parti sociali e produttive toccate dal Quinto conto energia".


Ordine Architetti Varese: QUALE CITTA' , 19 Aprile - ore 21:00

Eu carbon footprint su benzina e gasolio. Impronta ecologica costerà solo 0,005 centesimi su un pieno

La EU propone di introdurre sul mercato europeo la CARBON FOOTPRINT DI BENZINA E GASOLIO, ma l'industria del petrolio foraggia la lobby del no a Bruxelles. In gioco c'è l'arrivo in Europa delle SABBIE BITUMINOSE CANADESI.

Uno studio indipendente di Transport & Environment rivela: l'impronta ecologica costerebbe solo 0,005 Euro di più su un pieno di benzina


Milano, 19 aprile 2012 - E' entrata nel vivo a Bruxelles la trattativa per definire le regole di calcolo della carbon footprint dei carburanti, con cui la Comunità Europea ha intenzione di rendere trasparente il quantitativo di CO2 associato al greggio e agli altri carburanti a fonte fossile all'interno del quadro normativo della Direttiva sulla Qualità dei Carburanti, approvata dagli Stati Membri nel 2009. L'apertura a una carbon footprint sui carburanti permetterebbe di conteggiare anche le emissioni di CO2 del processo di estrazione, che ha impatti ambientali - e quindi emissioni serra - diversi a seconda della materia prima e dei tipi di processi estrattivi. Questa metodologia di calcolo delle emissioni serra sarebbe uno strumento determinante per coinvolgere i fornitori di carburante (raffinerie, compagnie petrolifere, etc) nelle politiche di riduzione di gas climalteranti, responsabilizzandoli verso gli obiettivi del 20-20-20, mentre l'Unione Europea rafforzerebbe la trasparenza delle sua politica energetica a vantaggio delle scelte dei consumatori.

La trattativa, che sembrava aver raggiunto il punto di svolta a fine febbraio, si è però arenata a causa della decisa azione di lobby sostenuta dall'industria del petrolio. I produttori sostengono che i costi dell'attività di reporting sulla filiera del carburante – necessari a calcolare quanta CO2 viene emessa durante il processo estrattivo – finiranno per cadere sulle spalle del consumatore. Ora però uno studio commissionato da Transport & Environment ed eseguito da tre agenzie indipendenti rivela che il costo aggiuntivo sarebbe nell'ordine di 0,005 Euro su un pieno di benzina – ovvero mezzo centesimo, - corrispondenti a 1 centesimo al barile per i produttori.
"E' evidente che l'opposizione alla metodologia di calcolo della carbon footprint nasconde altri interessi – ha commentato Veronica Caciagli, presidente di Italian Climate Network – perché stiamo parlando di costi molto contenuti. La vera posta in gioco è l'importazione in Europa del greggio derivato dalle sabbie bituminose canadesi, un deposito di petrolio "non convenzionale" composto di argilla, sabbia, acqua e bitume. Una fonte fossile ad alta intensità di carbonio: l'estrazione di questo tipo di petrolio causa il 23% di emissioni di CO2 in più rispetto al greggio tradizionale."
"L'Italia ha votato in favore delle sabbie bituminose in sede comunitaria e ce ne chiediamo il motivo - continua Federico Antognazza, vicepresidente di Italian Climate Network - Il nostro Paese ha votato contro la proposta della Direttiva che permetterebbe di raggiungere un differenziale di prezzo e un premio per i carburanti a basso contenuto di carbonio." Ma il Canada possiede i giacimenti più consistenti di sabbie bituminose e non vuole risultare svantaggiato sul mercato europeo.
Le sabbie bituminose rappresentano per l'industria petrolifera l'ultimo specchietto per le allodole nelle mani di coloro che continuano a cercare di far passare il messaggio o con il petrolio o nell'età della pietra. Non si tratta di imporre nuovi vincoli, ma di far applicare nella maniera più opportuna la Direttiva europea che già prevede la riduzione di emissioni associate ai trasporti del 6% entro il 2020. All'indomani di eventi climatici estremi in Italia, come le alluvioni di Roma, di Genova, delle Cinque Terre e della provincia di Messina, Italian Climate Network chiede chiarezza al nostro governo e il sostegno italiano alla proposta della metodologia EU di carbon footprint sui carburanti fossili".

Sul sito www.italiaclima.org è disponibile il testo completo del report sui costi amministrativi della carbon footprint per i carburanti.


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