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venerdì 31 gennaio 2014

BASTA CON LE FRODI ALIMENTARI! DIFENDIAMO IL BIOLOGICO ITALIANO DAL FALSO BIOLOGICO PROVENIENTE DALLE IMPORTAZIONI -CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE





 

BASTA CON LE FRODI ALIMENTARI!

DIFENDIAMO IL BIOLOGICO ITALIANO DAL FALSO BIOLOGICO PROVENIENTE DALLE IMPORTAZIONI

 

A seguito dell’ennesima frode alimentare riscontrata sul territorio marchigiano, Francesco Torriani, presidente AMAB e Consorzio Marche Biologiche, fa alcune considerazioni sulle filiere produttive locali e definisce la strada per arginare il fenomeno delle truffe in nome del biologico

 

“Apprendiamo dalla lettura dei siti di una nuova frode alimentare che coinvolge la commercializzazione di materie prime biologiche. Come produttori biologici italiani siamo ormai stanchi di subire la concorrenza sleale di imprenditori, sarebbe meglio chiamare faccendieri fraudolenti senza scrupoli, che pur di lucrare, magari con la compiacenza di qualche organismo di controllo, importano da Paesi Terzi prodotti convenzionali, destinati al mercato zootecnico ed in alcuni casi anche a quello dell’alimentazione umana, che poi vengono venduti come provenienti da agricoltura biologica.

 

Gli agricoltori biologici italiani, insieme ai consumatori, sono le prime vittime di questa frode intollerabile. E’ sempre più evidente che per garantire la veridicità delle produzioni biologiche occorre sviluppare sempre più le sinergie possibili tra “metodo produttivo” e “filiere produttive locali”, esclusivamente dedicate al metodo biologico, come già si sta facendo da alcuni anni in diverse realtà produttive a partire da quelle operanti nella Regione Marche.

Tali esperienze di filiera biologica vanno promosse e incentivate nell’ambito dei  nuovi Piani di Sviluppo Rurale al fine di favorire la conversione delle aziende agricole italiane al metodo biologico e quindi rispondere adeguatamente alla crescente domanda di materia prima biologica.

 

E’ manifesto, inoltre, che anche il sistema di controllo e certificazione previsto per le importazione dai paesi terzi vada celermente rivisto rendendolo più rigido, prevedendo anche una valutazione preventiva del rischio frode, in quanto non sono più tollerabili truffe alimentari di tale entità.

 

Ovviamente attendiamo di avere maggiori informazioni sull'accaduto, ma da subito esprimiamo solidarietà  e sostegno  alla Procura di Pesaro e alle Forze dell'Ordine impegnate nell'operazione”.

 

Francesco Torriani

(Presidente AMAB e Consorzio Marche Biologiche)

 

L’antefatto:

La Finanza pesarese ha arrestato 9 persone in tutta Italia, 35 gli indagati – 29 gennaio 2014

In due anni la Guardia di Finanza di Pesaro ha sequestrato migliaia di tonnellate di prodotti, arrestato e indagato decine di persone e smantellato associazioni a delinquere con ramificazioni in tutta Italia e nei Paesi dell’Est. L’ultimo atto di una pesante azione di contrasto delle Fiamme Gialle è l’operazione Vertical Bio, una costola dell’inchiesta GreenWar che lo scorso anno ha visto finire nei guai 30 persone in tutta Italia e un’azienda specializzata di Fano nel rilascio delle certificazioni bio. Il 29 gennaio, invece, in nove sono stati arrestati e in 35 indagati. A scoprire il maxi raggiro anche stavolta il Nucleo di Polizia tributaria di Pesaro che, in collaborazione con l’Ispettorato repressione frodi di Roma e il Corpo forestale dello Sato (150 gli uomini impiegati durante i due anni di indagine), hanno anche sequestrato beni per 35milioni di euro. Tra i nove arrestati, tutti ai domiciliari, uno solo è della provincia di Pesaro mentre gli altri sono delle province di Sassari, Campobasso, Ferrara, Forlì, Teramo, Verona. Coinvolte, come nell’altra inchiesta, aziende compiacenti nel rilasciare false certificazioni bio. In pratica, le società italiane sparse in tutta Italia (dalla Sardegna all’Emilia-Romagna, dalla Calabria al Veneto) controllavano sia dal punto di vista tecnico che finanziario le imprese estere da cui importavano le granaglie destinate ai mangimi animali e all’alimentazione dell’uomo. Non solo. L’organizzazione gestiva anche i metodi di coltivazione dei prodotti e la falsa certificazione biologica rilasciata dagli organismi preposti e complici del raggiro. Capeggiata da un ultrasettantenne emiliano, chiamato dagli affiliati «maestro Joda», la cricca importava dalla Moldavia, dall’Ucraina e dall’India granaglie destinate sia alle industrie produttrici di mangimi per bestiame sia a quelle produttrici di cibi per l’uomo a cui arrivavano la soia, il mais, il grano tenero e il lino. Il tutto era falsamente certificate come «bio». La truffa scoperta avrebbe potuto avere ripercussioni anche gravi sulla salute perché, con i mangimi non biologici dati agli animali, si sarebbe potuta alterare la catena alimentare attraverso il latte e i suoi derivati.

 

Con Marche Bio – Consorzio Marche Biologiche

IL CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE SOSTIENE IL BIOLOGICO MARCHIGIANO

E VALORIZZA I PROTAGONISTI DELLA FILIERA BIOLOGICA REGIONALE

 

Dal 2010 un supporto concreto fatto di assistenza, formazione e promozione agli oltre trecento produttori e cinque cooperative agrobiologiche associate

 

Cresce e si diffonde cospicuamente l’agricoltura biologica nelle Marche: da produzione di nicchia si conferma settore trainante dell’agricoltura regionale. Con 52.000 ettari circa di SAU (pari all’11% della superficie agricola utilizzata) e oltre 2.000 aziende agricole coinvolte, è evidente il ruolo fondamentale del settore primario nella tutela del territorio, dell’ambiente e nella preservazione del paesaggio rurale tipico marchigiano. Anche al di fuori del contesto regionale continua a registrarsi l’espansione inarrestabile della domanda di prodotti biologici, sia a livello nazionale che mondiale. Nel primo semestre del 2013, infatti, gli acquisti domestici di biologico confezionato sono aumentati dell’8,8% in valore, nonostante una flessione del 3,7% della spesa nel settore agroalimentare. Questo avviene anche all’estero, con percentuali maggiormente significative. Alla luce di questo scenario è sorto il Consorzio Marche Biologiche (www.conmarchebio.it) riunendo in un’unica filiera gli agricoltori biologici della Regione. Con Marche Bio - promosso da Gino Girolomoni Cooperativa, Italcer, La Terra e il Cielo Cooperativa, Montebello Cooperativa e Terra Bio - progetta e realizza nuove strategie comuni per rafforzare il biologico marchigiano, favorendo il miglioramento della qualità gestionale delle aziende agricole attraverso azioni specifiche come: l’informazione agli operatori della filiera, la promozione, lo sviluppo di nuovi prodotti, l’assistenza agli agricoltori per la partecipazione al sistema di controllo e certificazione, nuovi investimenti strutturali e tecnologici. “Si, l’intento è di far conoscere sempre di più e meglio le caratteristiche qualitative delle produzioni biologiche marchigiane al fine di sostenere la crescita della domanda, interna ed estera, a prezzi di mercato remunerativi dei costi di produzione” spiega Francesco Torriani, presidente del Consorzio Marche Biologiche, e aggiunge: “Le principali colture praticate sono rappresentate da varietà cerealicole, foraggere, leguminose da foraggio o da granella, che ben si prestano alle caratteristiche del terreno e assecondano la corretta rotazione colturale. Trasformate, a loro volta,  in una vasta gamma di tipi di pasta, perfetti per qualsiasi condimento; ma anche saporite zuppe con cereali (orzo, miglio, avena, farro) e legumi e, per la prima colazione, fiocchi di cereali, muesli e un delizioso caffè d’orzo. Tutti alimenti soggetti al controllo particolareggiato di ogni fase produttiva per una tutela globale del consumatore, e garantiti da certificazioni di qualità riconosciute in Italia e nel mondo”.

  

 

CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE

Con Marche Bio

Via N. Abbagnano 3

60019 Senigallia (AN)

Tel. 071 668244

Fax 071 6611272

www.conmarchebio.it

 


Hera: in un anno 50.000 adesioni alla bolletta on-line


Traguardo raggiunto con un anno di anticipo: si eviteranno più di un milione di fogli di carta all’anno. E il prossimo autunno arriveranno altri 500 alberi

 

Con un anno di anticipo rispetto agli obiettivi iniziali, il progetto di Hera “Regala un albero alla tua città” ha raggiunto, e superato, le 50.000 adesioni. Partita a novembre 2012, la campagna promuove il passaggio dalla bolletta cartacea a quella on-line, legando il risultato alla piantumazione di alberi.

 

La campagna “Regala un albero alla tua città” ha una durata quadriennale e si concluderà nel 2016, con l’obiettivo finale di arrivare a quota 100.000 passaggi a bollette on-line. Chi aderisce al progetto riceve, invece della bolletta cartacea, un file pdf nella propria casella di posta elettronica. La scelta ecologica (si evita l’utilizzo di carta e vengono impegnate minori risorse per spedizione e trasporto) verrà premiata con la piantumazione di 2.000 alberi complessivi (1 ogni 50 adesioni) nelle aree individuate nei rispettivi territori dai Comuni che collaborano con Hera alla realizzazione dell’iniziativa attraverso azioni di sensibilizzazione e informazione nei confronti della propria cittadinanza.

 

La bolletta on-line porta benefici rilevanti rispetto alle tradizionali bollette cartacee. Le circa 53.000 nuove adesioni raggiunte permetteranno di evitare già ora l’utilizzo di oltre 1.250.000 fogli di carta all’anno. Inoltre, in termini di CO2, grazie alle nuove adesioni si evita l’emissione di 23 tonnellate di CO2 all’anno e, tramite la piantumazione degli alberi, vengono assorbite 106 tonnellate di CO2 all’anno. 

 

I Comuni coinvolti nel territorio servito da Hera sono 69. Grazie alle oltre 50.000 adesioni arrivate fino a oggi, si prevede che già nell’autunno 2014 verrà realizzata la piantumazione di ulteriori 500 alberi, dopo i primi 500 messi a dimora tra dicembre 2013 e gennaio 2014. Sono stati 17 i Comuni più virtuosi che si sono aggiudicati i primi 500 alberi; tra questi Bologna, Ferrara, Modena, Imola, ma anche Comuni più piccoli come San Lazzaro di Savena, Formigine, Riccione come è riscontrabile nel canale web dedicato. Le 17 aree verdi saranno inaugurate in primavera con laboratori didattici che coinvolgeranno gli studenti delle scuole elementari.

 

Grazie alle adesioni alla campagna alberi e al lancio dei nuovi servizi web, è aumentato il numero degli iscritti ai servizi on line di Hera, saliti al 12,7% del totale dei clienti Hera (erano il 9,5% a pochi mesi dall’avvio dell’iniziativa), e pari a circa 192.000. Sul sito del Gruppo è infatti attivo un portale dedicato ai clienti dove, una volta registrati, si possono svolgere 24 ore su 24 comodamente seduti da casa e nel momento scelto tutta una serie di pratiche. Attualmente i clienti con invio elettronico della bolletta sono oltre 95.000, più del 6% dei clienti totali.

 

Un’ampia informazione aggiornata sul progetto è fruibile nel canale web dedicato e accessibile all’indirizzo www.alberi.gruppohera.it.

 

    



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Redazione del CorrieredelWeb.it


giovedì 30 gennaio 2014

APC e Terranostra premiano l'Agriturismo "Il Campo" (PR) per la migliore area di sosta camper


APC e Terranostra premiano l’Agriturismo “Il Campo” (PR)

per la migliore area di sosta camper 

 

Nell’ambito dell’accordo siglato tra le due associazioni, che ha previsto la sosta gratuita in camper

per una notte negli Agriturismi aderenti, la struttura ricettiva parmense riceverà un camper service

con il quale potenziare il proprio progetto di ospitalità dedicato ai camperisti.

 

Il progetto di area di sosta camper presentato dall’Agriturismo “Il Campo”, a Lesignano de’ Bagni, in provincia di Parma, è risultato vincitore del Bando “Agriturismi en plein air 2012-2013”, promosso nell’ambito dell’accordo di programma siglato tra APC-Associazione Produttori Caravan e Camper e Coldiretti per promuovere l’ospitalità in camper presso gli Agriturismi Campagna Amica di Terranostra.

La struttura parmense gestita da Maria Pagani è stata tra gli oltre 130 Agriturismi che, con l’adesione alla convenzione, hanno offerto la sosta gratuita ai camperisti per 24 ore e hanno potuto concorrere all’assegnazione di un camper service (sistema per il carico e lo scarico delle acque reflue) presentando il proprio progetto di ospitalità dedicata ai turisti itineranti all’aria aperta.

L’Agriturismo “Il Campo” verrà premiato per i criteri adottati nella progettazione dell’area di sosta camper, che comprenderà 5 piazzole per una superficie di 40 mq, come integrazione della struttura ricettiva con il territorio e offerta di servizi multifunzionali per i turisti itineranti. Oltre ai consueti servizi fondamentali, come 3 colonnine per il rifornimento elettrico e servizi igienici anche per disabili, infatti, i camperisti potranno fruire di un’apposita area picnic e barbecue all’interno di 15mila mq di natura incontaminata, ricca di ciliegi, albicocchi e ulteriori piante da frutto.

È stata particolarmente apprezzata dal Comitato selezionatore, inoltre, l’identità green del progetto grazie alla presenza di accorgimenti per il risparmio idrico ed energetico, all’installazione di pannelli fotovoltaici, alla possibilità di acquistare presso l’Agriturismo prodotti a km0 e di fruire della ristorazione tipica.

 La collaborazione con Terranostra - dichiara Paolo Bicci, Presidente APC-Associazione Produttori Caravan e Camper - ha avuto l’intento di incentivare l’ospitalità en plein air in camper all’interno del circuito turistico rurale, una delle mete più apprezzate dalla community dei camperisti. L’Associazione Produttori Caravan e Camper, infatti, ha voluto sostenere gli Agriturismi Campagna Amica di Terranostra affinché scoprissero le potenzialità economiche e turistiche legate a questa modalità di viaggio e siamo lieti di premiare proprio una struttura della provincia parmense, che accoglie ogni anno con entusiasmo il Salone del Camper”.

Agriturismo e “camper” è un binomio che si rafforza sempre più - afferma Alessandro Chiarelli, Presidente di Terranostra - ed anche una scommessa per il futuro. La nostra ospitalità per chi sceglie di viaggiare con il camper è sempre più curata per offrire i servizi richiesti. Avere la possibilità di gustare i prodotti dell’agriturismo, conoscere la storia e le tradizioni del luogo grazie alle conoscenze di chi gestisce l’agriturismo è un obiettivo che perseguiamo da Nord a Sud con grande determinazione”.

Poggibonsi, 29 gennaio 2014

Un Bosco sotto Casa! Domenica 23 febbraio



Un Bosco sotto Casa

Domenica 23 febbraio alle ore 10: facile passeggiata alla scoperta di Bosco Barbieri, un piccolo gioiello alle porte di Gropello Cairoli (PV)

 

Un abitato lomellino dominato da un castello e da due chiese, appoggiato sul margine del terrazzo fluviale del Fiume Azzurro, una Valle incantata miracolosamente immersa in una delle aree più industrializzate d’Europa, un piccolo frammento di foresta ancora legato alle foreste del Ticino che ospita caprioli e daini selvatici, tassi, volpi, picchi verdi e picchi rossi, allocchi, civette e gufi comuni, poiane, albanelle reali, gheppi e sparvieri … un vero gioiello, purtroppo non valorizzato, di proprietà del Parco del Ticino, grazie ad una donazione dell’Università di Pavia in memoria di Francesco Barbieri, un docente prematuramente scomparso, dopo una vita dedicata allo studio ed alla conservazione della Natura.

 

È qui che domenica 23 febbraio – nell’ambito del programma territoriale La Via dei Cairoli - inaugureremo un calendario di facili passeggiate alla scoperta della straordinaria natura che ci circonda, a due passi da casa.

Sì questa è la dimensione che vogliamo far emergere da questa passeggiata: la natura non è qualcosa di lontano e da contemplare – magari in vacanza – una volta all’anno.

 

La natura è tutt’intorno a noi, siamo immersi nella natura, ne siamo parte e da essa dipendiamo per la nostra qualità della vita e la nostra stessa sopravvivenza. E la natura, oggi, dipende da questa nostra consapevolezza per poter essere difesa e continuare a svolgere le sue vitali funzioni.

 

Diamo dunque appuntamento  a grandi e piccoli alle ore 10 in via Mincio a Gropello Cairoli per una facile passeggiata di poco più di un’ora. Consigliamo un abbigliamento comodo e caldo.

 

La partecipazione è gratuita, è però richiesta la prenotazione scrivendo a: segreteria@uomoeterritoriopronatura.it

 

LA VIA DEI CAIROLI

 

La Via dei Cairoli è un programma territoriale che mette in rete persone, natura, economie sostenibili, cultura, identità e storia locali, intorno ad un programma di tutela e di valorizzazione

di un territorio unico nel Parco del Ticino.

 

Sei i comuni coinvolti: Carbonara al Ticino, Garlasco, Gropello Cairoli, Villanova d'Ardenghi, Zerbolò e la prestigiosa città di Pavia.

Un cicloitinerario lungo oltre 60 km agganciato alle Vie Verdi del Parco del Ticino e alla Via Francigena: castelli, chiese e cascine centenarie, edicole votive, canali irrigui del Seicento, le più estese foreste di Ontano nero della Lombardia che ospitano specie di interesse conservazionistico (alcune endemiche), inserite in una matrice agricola dominata dal riso.

Un progetto promosso dall’Associazione Uomo e Territorio Pro Natura che mira al coinvolgimento e alla partnership con gli operatori turistici locali, le associazioni, le amministrazioni e le comunità locali.



Partecipa al Premio Impresa Ambiente


Premio Impresa Ambiente  VII edizione - iscriviti al Premio su www.premioimpresambiente.it

 



Il Premio Impresa Ambiente si rivolge alle aziende
 che fanno dello sviluppo sostenibile una delle leve essenziali 
per essere competitive a livello nazionale e internazionale.

I vincitori delle 4 categorie parteciperanno
all'European Business Awards for the Environment,
promosso dalla Commissione Europea (DG Ambiente).


Il termine per presentare candidature è fissato al 10 febbraio 2014.

La partecipazione è gratuita.


www.premioimpresambiente.it

per ulteriori informazioni su categorie, candidature e per scaricare il bando.

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mercoledì 29 gennaio 2014

NOZZE AD OGNI COSTO - Gli sposi viaggiano in Ape


A Roma gli sposi contro la crisi viaggiano in Ape

L'Ape come simbolo della lotta contro la crisi. Quattro coppie di sposi, infatti, nella giornata di sabato 1° febbraio, si muoveranno per le principali vie della capitale a bordo di altrettante “Ape Calessino” elettriche, allo scopo di promuovere l'evento “Nozze ad ogni costo”, la contro-fiera dedicata ai matrimoni che si terrà a Roma presso l'SGM Conference Center, l'8 e il 9 Febbraio 2014.

L'evento punta a diffondere la cultura della sostenibilità economica e dare la possibilità alle giovane coppie, che desiderano sposarsi, di poter organizzare matrimoni da sogno anche con budget limitati.
Per questo “l'Ape Calessino” elettrico, oltre che ad essere un veicolo originale e popolare, simbolo dell'Italia, diventa l'emblema di questa cultura per la sua semplicità ed il basso costo.

Nella contro-fiera ci saranno molti fornitori e artigiani che operano nel settore “wedding”, troppo spesso esclusi dalle grandi kermesse dedicate alle nozze, poiché troppo costose e che non offrono un panorama completo alle future coppie.

Sarà possibile vedere e toccare con mano le possibilità offerte dai matrimoni a basso costo, proponendo anche ai partecipanti di sfilare in abiti da sposa, dedicando un'intera passerella anche per quegli abiti da cerimonia ideati per le persone con disabilità, alla presentazione di libri su matrimoni e corsi gratuiti per coppie e professionisti.

Nel sito ufficiale dell'evento (www.nozzeadognicosto.com) gli interessati potranno trovare tutte le informazioni sui tour seguiti dagli sposi, realizzati in collaborazione con “Ape Roma Tour”, dove poterli incontrare e a quale orario.

Tutti coloro che si recheranno nelle zone di passaggio degli sposi nella capitale, avranno una cartolina calamitata dell'evento. In cambio, i partecipanti potranno fotografare questo incontro e condividerlo attraverso immagini e post sui principali social network (Facebook, Twitter con l'hashtag ufficiale #nozzeadoc e Pinterest).

Legambiente Umbria su trasformazione E45 in autostrada


Legambiente Umbria su trasformazione E45 in autostrada: quella del consiglio regionale è una visione arretrata e inadeguata.

L'autostrada è un progetto devastante e inutile.

Una visione arretrata e inadeguata, espressione di una classe politica ferma ad un'idea di sviluppo anacronistica legata all'idea che cemento, infrastrutture viarie, consumo di suolo portano progresso e benessere – è il commento di Legambiente Umbria dopo l'ultimo sostegno bipartisan in consiglio regionale alla trasformazione della E45 in autostrada.

L'unica preoccupazione della maggior parte dei consiglieri di maggioranza e minoranza è che gli umbri non paghino il pedaggio e che ci siano sufficienti uscite ed entrate lungo il percorso – continua l'associazione ambientalista – Nessun allarme e attenzione per le devastazioni ambientali che questa strada procurrà con i 396 km di lunghezza, i 139 km di ponti e viadotti, le 64 km di gallerie, i 20 cavalcavia, i 226 sottovia, i 83 svincoli, le 2 barriere di esazione, le 15 aree di servizio. Senza contare l'impatto su Perugia del “nodo”, anch'esso ampiamente caldeggiato dai sostenitori dell'autostrada”.

"Questa opera è inutile e dannosa – ribadisce Legambiente Umbria – economicamente insostenibile, provocherà gravi danni ambientali, consumo inutile di suolo, inquinamento e privilegia, in contrasto con gli indirizzi comunitari in materia di trasporti, il trasporto su gomma a scapito di quelli ferroviario molto più sostenibile. In una regione dove il trasporto ferroviario è insufficiente e dove i pendolari pagano il prezzo maggiore per servizi inadeguati e inefficienti, non si sente proprio la necessità di un'opera che non porterà nessun beneficio né agli spostamenti interni, né verso altre regioni. La politica locale farebbe bene a misurarsi con un'idea di sviluppo e un modello di pianificazione del territorio più moderno e sostenibile dal punto di vista ambientale, ma anche sociale ed economico”.

Intanto il coordinamento nazionale Stop Orte-Mestre(1) si ritroverà sabato 8 febbraio a Cesena per coordinarsi e decidere le azioni da intraprendere contro la realizzazione dell'Autostrada Orte Mestre.

(1) Alla Rete nazionale Stop Orte Mestre aderiscono

Le associazioni nazionali: WWF, Legambiente Nazionale, Italia Nostra Onlus, Movimento Nazionale Stop al Consumo di Territorio, Federazione Nazionale Pro Natura, Forum Ambientalista, Mountain Wilderness Italia, Associazione Nazionale VAS (Verdi Ambiente Società), LIPU Nazionale

Le associazioni regionali e locali: Legambiente Veneto, Legambiente Emilia Romagna, Legambiente Umbria, Legambiente provincia di Ravenna, Circolo Legambiente Perugia, Circolo Legambiente di Bologna, Circolo Legambiente Ravenna, Circolo Legambiente Adria, Circolo Legambiente Ferrara, Circolo Legambiente Comacchio, Circolo Legambiente Alta Valle del Tevere, Circolo Legambiente Terni, Circolo Legambiente di Piove di Sacco, Circolo Legambiente Sarmazza (Saonara - PD), Circolo Legambiente Riviera del Brenta, Circolo Legambiente Venezia, WWF Veneto, WWF Emilia Romagna, WWF Umbria, WWF Toscana, WWF Lazio, WWF Marche, WWF Forlì, LIPU Veneto, Comitato Opzione Zero, Italia Nostra Umbria, Italia Nostra Perugia, Attac Ravenna, ATTAC Perugia, Collettivo Byzanthium Ravenna, Gruppo Regionale Movimento 5 stelle Emilia Romagna, Movimento 5 Stelle Ravenna, Movimento 5 Stelle Rovigo, Movimento 5 Stelle Chioggia, Associazione Naturalisti Ferraresi, Gente di Sinistra Ferrara, Associazione Ravenna Viva, Gruppo Regionale Verdi Emilia Romagna, Ecoistituto del Veneto Alex Langer, Rete dei Comitati del Polesine, ALTROVE (Rete dei Comitati del Veneto), Associazione Zone Onlus Venezia, Associazione Ambiente Venezia, Assemblea Permanente NO Mose, Circolo Legambiente Padova, Movimento Cesena Bene Comune Italia Nostra Veneto, Italia Nostra Venezia, Italia Nostra Riviera del Brenta. Sinistra Critica Perugia, Circolo Culturale Primo Maggio Bastia Umbra, Movimento 5 Stelle Riviera del Brenta, Movimento 5 Stelle Conegliano, Costituente Ecologista Ferrara, VAS Venezia, sezione di Ravenna di Salviamo il paesaggio, meetup cittadini attivi Ravenna, Comitato NO Debito Terni, Eddyburg, Comitato Vitalaccia Dura Ravenna, i Verdi provincia di Forlì-Cesena, Federazione regionale dei Verdi Emilia Romagna.

Oltre a: Edoardo Salzano (urbanista), Anna Donati (esperta in territorio e mobilità sostenibile), Ivan Cicconi, Massimo Carlotto (scrittore), Paolo Cacciari (esponente movimento Decrescita), Fabrizio Bottini, Ennio Caggiano (medico), Stefania Torre, Lucilla Rebecca, Paolo Berdini, Giuseppe Palermo, Danaro Auro Mandelli, Maria Giacometti, Matteo Bevilacqua, Fernanda Marchiori, Silvia Franchina, Annalisa Armuzzi, Oscar Mancini, Gianni Rizzato, Laura Gabrieli, Paola Porcinai, Giuseppe di Benedetto, Maria Elenea Bonfrisco, Ludovico Meneghetti, Gabriele Bollini (co-Presidente costituente ecologista Emilia Romagna), Sergio Golinelli (Costituente Ecologista Ferrara), Giacomo Casadei, Massimo Casadei, Paola Spano, Rudi Lunardi, Cinzia Filoni, Stefano Rambelli, Giuseppe Mosconi, Oscar Tordi, Andrea Morisi, Sauro Turroni




KINEXIA: autorizzato impianto di digestione anaerobica di rifiuti organici con produzione di energia da rinnovabili da 999 kW nel comune di Vigevano


KINEXIA S.p.A.:
AUTORIZZATO IMPIANTO DI DIGESTIONE ANAEROBICA DI RIFIUTI ORGANICI CON LA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTE RINNOVABILE DA 999kW NEL COMUNE DI VIGEVANO

Milano, 29 gennaio 201
Kinexia S.p.A. (“Kinexia”) rende noto che la collegata Azienda Servizi Gestioni Ambientali, società detenuta al 51% da ASM Vigevano e Lomellina S.p.A. (“ASM”) e al 49% dalla controllata Ecoema S.r.l., sub-holding per il business Ambiente di Kinexia, ha ricevuto l’autorizzazione unica - ex art. 12 del D. Lgs. N.387/2003 (“Autorizzazione”) - per la costruzione e l’esercizio di un impianto di digestione anaerobica di rifiuti organici da 999Kw situato nel comune di Vigevano (PV). 
L’ottenimento dell’Autorizzazione dell’impianto di Vigevano” ha commentato il Presidente ed Amministratore Delegato Dott. Pietro Colucci, “grazie anche all’eccellente contributo del socio di maggioranza ASM, rappresenta il raggiungimento di ulteriore importante traguardo di Kinexia nel settore Ambiente, in esecuzione del Piano Industriale 2013-2015 comunicato al mercato nel novembre 2012, oltre che un ulteriore risultato dell’esperienza e del know-how maturato dal nostro Gruppo in oltre venti anni di attività nel settore”. 
L’impianto per la valorizzazione energetica del biogas ottenuto dalla digestione anaerobica, al fine di garantire il trattamento separato dei due flussi di rifiuti previsti in ingresso, è strutturato su due linee indipendenti di digestione anaerobica e compostaggio. La potenzialità dell’impianto è di circa 44.000 ton/anno di cui i) organico da selezione meccanica: 19.000 ton/anno, ii) FORSU (“frazione organica dei rifiuti solidi urbani): 10.000 ton/anno, iii) altri rifiuti organici: 7.000 ton/anno e iv) verde strutturale: 8.000 ton/anno.

Il presente comunicato è disponibile sul sito di Borsa Italiana e sul sito della società www.kinexia.it.



Mobile Enterprise APP a Milano, 12 febbraio 2014

 

Between

 

L'incontro per fare il punto sulle strategie mobile delle aziende italiane,
il livello di sviluppo di APP enterprise, le tecnologie a supporto, le soluzioni adottate
con successo, gli elementi di criticità. Attraverso Brainstorm di gruppo, gli Executive
della funzione IT individueranno soluzioni e best practice, grazie a un confronto diretto
e coinvolgente che troverà voce nel Report finale dell’incontro.

 

 

 

programma

9.00

Registrazione Partecipanti

9.30

La strategia Mobile e la sfida per le aziende
Andrea Bartoli, Between

9.40

Innovazione e crescita digitale delle imprese italiane
Alfredo Gatti, Nextvalue -CIONET Italy

10.00

Quale strategia per il BYOD?
Marco Cattaneo, MICROSOFT

10.20

Policy, ruoli, responsabilità, privacy. Aspetti legali e tutele nella strategia mobile
Rosario Imperiali, Gruppo Imperiali

10.40

Coffee Break

11.00

Gestire l'evoluzione delle applicazioni nel contesto aziendale
Marenza Altieri-Douglas, Airwatch

11.20

Mobile Device Management (MDM) e Mobile Application Management (MAM)
Francesco Dipietromaria, BE-TECH e Massimiliano Grassi, CITRIX

11.40

EXECUTIVE BRAINSTORM

13.00

Pranzo

14.30

Il ruolo abilitante degli operatori telefonici
Alessandro Magnino, Vodafone

14.45

L'Employee è un Consumer. Un nuovo paradigma entra in Azienda
Fabio Maglioni, modomodo

15.00

Modelli di sviluppo e App Store aziendale. Il caso ENI
Oriana Benetti, ENI

15.20

Enterprise APP per le aree Sales Force e Workforce Automation. Il Caso Revello
Matteo Quagini, Revello

15.40

Coffe Break

16.00

Applicazioni mobile per aumentare la produttività dei dipendenti nel settore farmaceutico. Il Caso Zambon
Federico Marzio, Zambon Group

16.20

Sicurezza delle, nelle e dalle app - chi non impara dal passato è condannato a ripeterlo
Stefano Zanero, Secure Network

16.40

EXECUTIVE BRAINSTORM

18.00

Chiusura dei lavori

Iscriviti

 

EXECUTIVE BRAINSTORM FORMAT

·         Interventi di scenario e Case Study di successo

·         Brainstorm di gruppo supportati dalla tecnologia per interazioni in tempo reale con gli Speaker e l’audience

·         Confronti in plenaria

·         Report finale

 

 

 

 



Ecopneus su contributo pneumatici e comunicato On. Ermete Realacci




CONTRIBUTO PNEUMATICI & ACQUISTI ON-LINE


 Ecopneus plaude alla posizione del Ministero Ambiente in risposta all’interrogazione parlamentare dell’On. Ermete Realacci sugli acquisti on-line di pneumatici


Giovanni Corbetta, Ecopneus: “Una dimostrazione che lo Stato Italiano è all'avanguardia nell'affrontare le sfide che la rivoluzione digitale porta nell’economia reale”

  

MIlano, 29 gennaio 2014


Giovanni Corbetta, Direttore Generale Ecopneus, ha commentato molto positivamente la risposta del Ministero dell'Ambiente all’interrogazione parlamentare presentata dall’On. Ermete Realacci, Presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori pubblici alla Camera, sulle modalità di applicazione del contributo ambientale associato all’acquisto di pneumatici tramite i canali web.

 

"La questione dell’applicazione del contributo ambientale sui pneumatici che giungono nel nostro Paese tramite vendite on-line effettuate da soggetti commerciali con sede all’estero è di grande importanza perché occorre evitare qualsiasi forma di evasione del contributo ambientale connessa con l’immissione di pneumatici nel mercato nazionale e le conseguenti forme di concorrenza sleale da parte di imprese straniere a danno di imprese italiane o estere ma con presenza commerciale in Italia" spiega Corbetta.


"Ecopneus da sempre sta insistendo in ogni occasione per assicurare che tutti i flussi in entrata vengano registrati e finanzino, tramite contributo, la gestione del fuori uso. 

Siamo convinti che queste iniziative vadano nella giusta direzione. Il merito di aver sollevato il problema va senz'altro all'On. Realacci e la soluzione prospettata dimostra che lo Stato Italiano è all'avanguardia nell'affrontare le sfide che la rivoluzione digitale sta portando nell'economia reale e nella vita quotidiana di imprese e cittadini."

 

Con una quota di mercato già superiore al 3%, l’acquisto on-line di pneumatici è un fenomeno previsto in crescita nei prossimi anni. La sua regolamentazione impatta positivamente sull’intero settore del recupero dei Pneumatici Fuori Uso, un sistema basato sulla responsabilità del produttore del bene che ha contribuito in modo sostanziale alla riduzione degli abbandoni di PFU in Italia. Con la definizione delle modalità di applicazione del contributo ambientale anche per i pneumatici acquistati on-line, si potrà contare su ulteriori strumenti normativi per assicurare l’avvio a recupero di ogni singolo Pneumatico Fuori Uso generato in Italia, con le corrette quote di responsabilità, a tutela dell’ambiente, della collettività e dell'economia nazionale nel suo complesso.


Siemens inaugura gli uffici genovesi nel Parco Scientifico e Tecnologico Erzelli


Siemens inaugura gli uffici genovesi nel Parco Scientifico e Tecnologico Erzelli

- Trasferiti oltre 760 collaboratori nella nuova sede
- Layout innovativi secondo il concetto dello smart working: think tank, caffetterie, training center e demo room
- Rafforzata la software factory

A poco più di un anno dalla firma dell’accordo di locazione con Genova High Tech, come da tabella di marcia, Siemens apre le porte della nuova sede in via Melen 83, sulla collina degli Erzelli. 
Gli uffici si distribuiscono su 8.500 metri quadri con 600 postazioni di lavoro e occupano cinque dei dodici piani dell’edificio. In particolare, il centro di R&S sui software industriali, che da solo conta circa 650 dipendenti, ospita un training center costituito da tre sale da dodici postazioni ciascuna, una demo room e un laboratorio per lo sviluppo prodotti su scala mondiale. 

“La storia di Siemens in Italia è lunga e di successo. Quella a Genova e in Liguria ne è un esempio virtuoso: siamo qui da quasi un secolo, gli uffici sono stati aperti tra il 1909 e il 1918. Oggi riunire le forze agli Erzelli conferma l’impegno nel Paese e a Genova in particolare, dove l’esperienza e la qualità degli ingegneri, dei tecnici sviluppatori e della rete commerciale fanno la differenza e rappresentano il nostro valore aggiunto locale”, commenta Federico Golla, AD di Siemens Italia, in occasione dell’inaugurazione dei nuovi uffici genovesi, svoltasi oggi alla presenza delle più importanti istituzioni locali.  

Il concept è quello dello smart working che Siemens ha introdotto in Italia nel 2011. Lavoro mobile e flessibile, anche grazie a uffici organizzati in spazi dove il layout è caratterizzato dalla mancanza di postazioni assegnate, un maggior numero di sale riunioni, think tank, caffetterie, vetri al posto di muri, in genere maggiore contiguità. Oltre a lavorare per obiettivi, l’integrazione tra sfera personale e professionale è uno dei cardini di questa nuova modalità: “a maggior ragione ci fa piacere che questa inaugurazione sia proprio all’inizio del 2014, anno dedicato alla conciliazione vita privata e lavoro”, aggiunge Golla. 

Con il trasferimento nella nuova sede, l’azienda rafforza ulteriormente le proprie attività sul territorio. Presente in modo significativo dal 2001 - in cui fu acquisita Orsi Automazione - quello che caratterizza la storia e lo sviluppo di Siemens nel capoluogo e nel resto della Regione è la creazione di know how locale di altissimo livello grazie a cui due team genovesi si sono meritati il riconoscimento di centri di competenza mondiali. 

Da una parte la crescente importanza del software in ambito automazione industriale ha portato alla costituzione del nuovo polo Operations Software. Per questo oggi, con 260 tecnici specializzati, quello di Genova rappresenta il centro di eccellenza globale per i sistemi di gestione della produzione. 
Un altro ambito dove nell’ultimo decennio i lavoratori genovesi si sono distinti è quello dell’automazione dell’energia. Qui oltre 60 tra tecnici e commerciali - coprendo l’intera catena del valore, dallo sviluppo della soluzione all’implementazione e service su impianti di energia -, supervisionano progetti all’estero, in paesi come Turchia e Russia. 
Infine in provincia di Savona, opera il sito di Cairo Montenotte, una fabbrica di circa 170 dipendenti che oltre a produrre trasformatori di misura in alta e altissima tensione è anche centro di competenza europeo. 
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A questo link - http://www.stampa.siemens.biz/press/eventi/siemens-inaugura-gli-uffici-genovesi-nel-parco-scientifico-e-tecnologico-erzelli.html - è possibile scaricare altro materiale stampa di approfondimento circa:
La nuova sede a Genova 
- Siemens Office - il modello di lavoro flessibile
- La ricerca a Genova - Centro software mondiale MES
- L'automazione energetica - Centro di Competenza mondiale
- Il sito a Cairo Montenotte
- Un premio all'innovazione - Elena Reggio


martedì 28 gennaio 2014

Condannati per aver interrato rifiuti speciali nel Cuneese




 

 


Condannati per aver interrato rifiuti speciali nel Cuneese

 

Legambiente, a cui è stato riconosciuto il danno morale, esprime soddisfazione per la sentenza: “Ora si proceda rapidamente con le bonifiche”

 

 

Sono stati condannati in primo grado nell’ambito del processo sull’interramento di car fluff a Barge e Revello (CN) Gian Bartolo Ambrogio, Alberto Michele Boeris e Maria Bainotti, rispettivamente alla pena di 3 anni e 50 mila euro di ammenda, 13 mesi e 6 mila euro di ammenda, 9 mesi e 4.500 euro di ammenda. Il processo ha riguardato l’interramento di rifiuti speciali provenienti dalla frantumazione di carcasse di autoveicoli in 4 nuovi siti che si vanno a sommare ai 12 del precedente procedimento che aveva già portato nel 2009 alla condanna definitiva di Gian Bartolo Ambrogio.

 

La condanna nei confronti di Ambrogio e di Boeris è per “aver realizzato e gestito, in esecuzione di un medesimo disegno criminoso ed in concorso tra di loro, più discariche non autorizzate di rifiuti speciali derivanti dalla frantumazione di carcasse di autoveicoli ed altri contenenti sostanze tossiche e nocive”; inoltre per Ambrogio e Bainotti per il “re-interramentro del car fluff già rinvenuto, estratto e sottoposto a sequestro nell’ambito del precedente procedimento penale”. La sentenza assolve invece gli imputati non con formula piena ma dubitativa dal reato di “avvelenamento di acque di falda idrica sotterranea destinate all’alimentazione umana”.

 

A Legambiente, assistita nel processo dall’avvocato Annalisa Baratto, e costituitasi insieme al Comune di Barge parte civile, viene riconosciuta la somma di 60.000 euro, che si vanno a sommare ai 75.000 euro già riconosciuti nel precedente processo (e mai corrisposti), per il “danno morale derivante dalla lesione del diritto della personalità dell'associazione al perseguimento del proprio scopo sociale di salvaguardia dell'ambiente”.

 

“Siamo soddisfatti per l’esito del processo che condanna i colpevoli dell’interramento illecito di rifiuti. Questa vicenda non fa altro che confermare le preoccupazioni che Legambiente ogni anno attraverso il rapporto Ecomafia denuncia relativamente ai reati ambientali nella nostra regione. Soltanto in Piemonte nel 2012 sono state accertate 213 infrazioni, 342 persone denunciate, 3 arresti e 52 sequestri -dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta-. Alla luce del dispositivo che assolve non con formula piena ma dubitativa gli imputati dal reato di avvelenamento della falda e in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, rimaniamo preoccupati per i valori emersi nel corso del processo relativi alla presenza di sostanze inquinanti (metalli pesanti) all'interno delle falde acquifere e alle possibili ripercussioni sulla salute dei cittadini. Inoltre auspichiamo e ci impegneremo affinché al più presto si avviino e arrivino a conclusione le bonifiche di tutti i terreni inquinati”.

 


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