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venerdì 31 gennaio 2014

BASTA CON LE FRODI ALIMENTARI! DIFENDIAMO IL BIOLOGICO ITALIANO DAL FALSO BIOLOGICO PROVENIENTE DALLE IMPORTAZIONI -CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE





 

BASTA CON LE FRODI ALIMENTARI!

DIFENDIAMO IL BIOLOGICO ITALIANO DAL FALSO BIOLOGICO PROVENIENTE DALLE IMPORTAZIONI

 

A seguito dell’ennesima frode alimentare riscontrata sul territorio marchigiano, Francesco Torriani, presidente AMAB e Consorzio Marche Biologiche, fa alcune considerazioni sulle filiere produttive locali e definisce la strada per arginare il fenomeno delle truffe in nome del biologico

 

“Apprendiamo dalla lettura dei siti di una nuova frode alimentare che coinvolge la commercializzazione di materie prime biologiche. Come produttori biologici italiani siamo ormai stanchi di subire la concorrenza sleale di imprenditori, sarebbe meglio chiamare faccendieri fraudolenti senza scrupoli, che pur di lucrare, magari con la compiacenza di qualche organismo di controllo, importano da Paesi Terzi prodotti convenzionali, destinati al mercato zootecnico ed in alcuni casi anche a quello dell’alimentazione umana, che poi vengono venduti come provenienti da agricoltura biologica.

 

Gli agricoltori biologici italiani, insieme ai consumatori, sono le prime vittime di questa frode intollerabile. E’ sempre più evidente che per garantire la veridicità delle produzioni biologiche occorre sviluppare sempre più le sinergie possibili tra “metodo produttivo” e “filiere produttive locali”, esclusivamente dedicate al metodo biologico, come già si sta facendo da alcuni anni in diverse realtà produttive a partire da quelle operanti nella Regione Marche.

Tali esperienze di filiera biologica vanno promosse e incentivate nell’ambito dei  nuovi Piani di Sviluppo Rurale al fine di favorire la conversione delle aziende agricole italiane al metodo biologico e quindi rispondere adeguatamente alla crescente domanda di materia prima biologica.

 

E’ manifesto, inoltre, che anche il sistema di controllo e certificazione previsto per le importazione dai paesi terzi vada celermente rivisto rendendolo più rigido, prevedendo anche una valutazione preventiva del rischio frode, in quanto non sono più tollerabili truffe alimentari di tale entità.

 

Ovviamente attendiamo di avere maggiori informazioni sull'accaduto, ma da subito esprimiamo solidarietà  e sostegno  alla Procura di Pesaro e alle Forze dell'Ordine impegnate nell'operazione”.

 

Francesco Torriani

(Presidente AMAB e Consorzio Marche Biologiche)

 

L’antefatto:

La Finanza pesarese ha arrestato 9 persone in tutta Italia, 35 gli indagati – 29 gennaio 2014

In due anni la Guardia di Finanza di Pesaro ha sequestrato migliaia di tonnellate di prodotti, arrestato e indagato decine di persone e smantellato associazioni a delinquere con ramificazioni in tutta Italia e nei Paesi dell’Est. L’ultimo atto di una pesante azione di contrasto delle Fiamme Gialle è l’operazione Vertical Bio, una costola dell’inchiesta GreenWar che lo scorso anno ha visto finire nei guai 30 persone in tutta Italia e un’azienda specializzata di Fano nel rilascio delle certificazioni bio. Il 29 gennaio, invece, in nove sono stati arrestati e in 35 indagati. A scoprire il maxi raggiro anche stavolta il Nucleo di Polizia tributaria di Pesaro che, in collaborazione con l’Ispettorato repressione frodi di Roma e il Corpo forestale dello Sato (150 gli uomini impiegati durante i due anni di indagine), hanno anche sequestrato beni per 35milioni di euro. Tra i nove arrestati, tutti ai domiciliari, uno solo è della provincia di Pesaro mentre gli altri sono delle province di Sassari, Campobasso, Ferrara, Forlì, Teramo, Verona. Coinvolte, come nell’altra inchiesta, aziende compiacenti nel rilasciare false certificazioni bio. In pratica, le società italiane sparse in tutta Italia (dalla Sardegna all’Emilia-Romagna, dalla Calabria al Veneto) controllavano sia dal punto di vista tecnico che finanziario le imprese estere da cui importavano le granaglie destinate ai mangimi animali e all’alimentazione dell’uomo. Non solo. L’organizzazione gestiva anche i metodi di coltivazione dei prodotti e la falsa certificazione biologica rilasciata dagli organismi preposti e complici del raggiro. Capeggiata da un ultrasettantenne emiliano, chiamato dagli affiliati «maestro Joda», la cricca importava dalla Moldavia, dall’Ucraina e dall’India granaglie destinate sia alle industrie produttrici di mangimi per bestiame sia a quelle produttrici di cibi per l’uomo a cui arrivavano la soia, il mais, il grano tenero e il lino. Il tutto era falsamente certificate come «bio». La truffa scoperta avrebbe potuto avere ripercussioni anche gravi sulla salute perché, con i mangimi non biologici dati agli animali, si sarebbe potuta alterare la catena alimentare attraverso il latte e i suoi derivati.

 

Con Marche Bio – Consorzio Marche Biologiche

IL CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE SOSTIENE IL BIOLOGICO MARCHIGIANO

E VALORIZZA I PROTAGONISTI DELLA FILIERA BIOLOGICA REGIONALE

 

Dal 2010 un supporto concreto fatto di assistenza, formazione e promozione agli oltre trecento produttori e cinque cooperative agrobiologiche associate

 

Cresce e si diffonde cospicuamente l’agricoltura biologica nelle Marche: da produzione di nicchia si conferma settore trainante dell’agricoltura regionale. Con 52.000 ettari circa di SAU (pari all’11% della superficie agricola utilizzata) e oltre 2.000 aziende agricole coinvolte, è evidente il ruolo fondamentale del settore primario nella tutela del territorio, dell’ambiente e nella preservazione del paesaggio rurale tipico marchigiano. Anche al di fuori del contesto regionale continua a registrarsi l’espansione inarrestabile della domanda di prodotti biologici, sia a livello nazionale che mondiale. Nel primo semestre del 2013, infatti, gli acquisti domestici di biologico confezionato sono aumentati dell’8,8% in valore, nonostante una flessione del 3,7% della spesa nel settore agroalimentare. Questo avviene anche all’estero, con percentuali maggiormente significative. Alla luce di questo scenario è sorto il Consorzio Marche Biologiche (www.conmarchebio.it) riunendo in un’unica filiera gli agricoltori biologici della Regione. Con Marche Bio - promosso da Gino Girolomoni Cooperativa, Italcer, La Terra e il Cielo Cooperativa, Montebello Cooperativa e Terra Bio - progetta e realizza nuove strategie comuni per rafforzare il biologico marchigiano, favorendo il miglioramento della qualità gestionale delle aziende agricole attraverso azioni specifiche come: l’informazione agli operatori della filiera, la promozione, lo sviluppo di nuovi prodotti, l’assistenza agli agricoltori per la partecipazione al sistema di controllo e certificazione, nuovi investimenti strutturali e tecnologici. “Si, l’intento è di far conoscere sempre di più e meglio le caratteristiche qualitative delle produzioni biologiche marchigiane al fine di sostenere la crescita della domanda, interna ed estera, a prezzi di mercato remunerativi dei costi di produzione” spiega Francesco Torriani, presidente del Consorzio Marche Biologiche, e aggiunge: “Le principali colture praticate sono rappresentate da varietà cerealicole, foraggere, leguminose da foraggio o da granella, che ben si prestano alle caratteristiche del terreno e assecondano la corretta rotazione colturale. Trasformate, a loro volta,  in una vasta gamma di tipi di pasta, perfetti per qualsiasi condimento; ma anche saporite zuppe con cereali (orzo, miglio, avena, farro) e legumi e, per la prima colazione, fiocchi di cereali, muesli e un delizioso caffè d’orzo. Tutti alimenti soggetti al controllo particolareggiato di ogni fase produttiva per una tutela globale del consumatore, e garantiti da certificazioni di qualità riconosciute in Italia e nel mondo”.

  

 

CONSORZIO MARCHE BIOLOGICHE

Con Marche Bio

Via N. Abbagnano 3

60019 Senigallia (AN)

Tel. 071 668244

Fax 071 6611272

www.conmarchebio.it

 


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