TOP TEN -CONDIZIONATORI D'ARIA
WWF: "CON IL CALDO TORNA LA LOTTA TRA
TEMPERATURE ROVENTI E BOLLETTE SALATE"
Il sito TopTen del WWF (www.eurotopten.it) aiuta a orientarsi nell'acquisto (se indispensabile) del condizionatore più efficiente
Una guida all'acquisto ancora più preziosa:
2012 è l'anno di transizione verso la nuova etichettatura 2013
Ancora temperature di fuoco ci attendono in questi giorni: il nuovo anticiclone sembra che farà salire la colonnina di mercurio fino ai 40 gradi alla fine della settimana e l'estate che ci aspetta secondo i metereologi non pare potrà fare sconti sul fronte del caldo.
In queste condizioni di solito si è spinti all'acquisto di un nuovo climatizzatore: in realtà, ricorda il WWF, esistono misure 'a buon mercato' contro il caldo e facili da applicare, come lasciare le finestre aperte nelle ore più fresche, ad esempio di notte, e conservare la frescura abbassando le tapparelle nelle ore calde del giorno. Anche creare correnti d'aria da una stanza all'altra o con ventilatori a soffitto, da tavolo, proteggere i vetri con frangisole regolabili a seconda dell'inclinazione dei raggi solari e spegnere all'interno degli uffici fonti di calore inutilmente accesi (macchine che non si usano come stampanti, macchine del caffè, fotocopiatrici) sono misure 'anticalore' che non costano quasi nulla.
Ma se proprio non si riesce a combattere il caldo con questi accorgimenti e si è decisi ad acquistare un climatizzatore, come possiamo conciliare questa esigenza con una bolletta elettrica destinata a diventare più salata e il rispetto per l'ambiente? In questi tempi di crisi saremmo spinti a cercare il condizionatore più economico, o magari di medie dimensioni per non incappare in problemi di installazione. E' bene sapere che gli apparecchi più economici e più piccoli presenti sul mercato non sono i più efficaci. Ad esempio, alcuni condizionatori emettono calore nel locale stesso, abbassando l'efficienza della loro funzione: un effetto collaterale, insieme al rumore che riduce drasticamente la loro utilità.
UNA GUIDA ALL'ACQUISTO: TOP TEN. L'acquisto di un condizionatore comporta una spesa piuttosto elevata e l'offerta è molto ampia: per orientarsi meglio sul tipo di condizionatore da acquistare il sito Top Ten http://www.eurotopten.it/ , creato dal WWF per dare consigli sugli elettrodomestici più ecologici e convenienti (insieme a numerosi ecoconsigli), ha aggiornato in questi giorni le pagine dedicate a questo tipo di apparecchi. Entrando nel sito è possibile trovare il prodotto che consuma meno energia, rispettoso dell'ambiente.
In generale i condizionatori con inverter (che impiegano solo la potenza necessaria per raggiungere un valore di temperatura impostata) oggi utilizzano la migliore tecnologia disponibile sul mercato. I modelli più efficienti raggiungono performance molto alte (denominate EER – Indice Efficienza di Raffreddamento, o COP – Indice efficienza di Riscaldamento, etc.) .
Sul sito Top Ten i condizionatori sono classificati tra PORTATILI, MONOSPLIT PER AMBIENTI MEDIO PICCOLI e quelli per AMBIENTI MEDIO GRANDI. E' possibile comparare i diversi tipi di condizionatori, le marche su cui siamo orientati per l'acquisto.
Per ogni marca viene indicato il livello di efficienza di raffreddamento, di riscaldamento, la capacità di raffreddamento, la rumorosità, il consumo energetico, oltre alla classe energetica e i prezzi indicativi (che possono variare a seconda della distribuzione). Un elemento prezioso per la scelta all'acquisto è quello del costo elettrico in bolletta su 10 anni di funzionamento: per un condizionatore d'aria il peso sulla bolletta può oscillare dai 560 euro per un portatile fino a 1580 per un fisso destinato a grandi ambienti.
GLI EUROPEI AMANO I CONDIZIONATORI: GLI ITALIANI DI PIU'. I cittadini europei 'amano' i condizionatori d'aria e la loro presenza è anche diventata parte integrante di alcuni paesaggi urbani con i loro bocchettoni e cassettoni che costellano tante facciate dei palazzi. Si pensa che l'attuale stock europeo di condizionatori (circa 40 milioni di unità) crescerà entro il 2020 fino a circa 110 milioni. Il consumo totale annuale di elettricità in Europa dovuto a questi apparecchi è stato nel 2010 di oltre 40 TWh : per alimentare questi consumi è necessario tenere accese una decina di centrali a ciclo combinato a gas ognuna della potenza di 800 MW.
L'aumento di consumi che potrebbe nascere dall'incremento del mercato previsto farebbe salire il consumo di elettricità europeo fino a 140 TWh : se tutti gli apparecchi 'futuri' disponessero delle migliori tecnologie disponibili il consumo di energia si ridurrebbe di circa la metà. Le attuali misure di riduzione (normative, etc.) in Europa consentono di salvare appena il 25% dell'incremento previsto: occorrono misure più restrittive di efficienza per questi prodotti per ottenere un risultato valido in termini di risparmio energetico.
Il mercato è particolarmente florido in paesi più mediterranei (non solo per gli ovvi motivi climatici): Italia, Spagna e Grecia sono i paesi dove l'acquisto è maggiore: l'Italia (33%) è al top e insieme alla Spagna (21%) copre oltre il 50% dell'intero mercato europeo.
La classe energetica A (quella considerata a maggior efficienza) è ormai la più diffusa nelle vendite europee, un' evoluzione che sembra dettata proprio dall'introduzione di etichette energetiche per questi prodotti avvenuta nel 2002, ma dato che la classificazione è vecchia di 10 anni il modello classe A non corrisponde più ad un effettivo modello efficiente. Il sito Top Ten consente di controllare, nel gruppo classe A, gli apparecchi che consumano realmente meno energia.
ANNO 2012: TRANSIZIONE VERSO NUOVA ETICHETTATURA. Nel 2013 entrerà in vigore in via obbligatoria la nuova etichettatura che prevede nuove classi (da A+++ a G) e un nuovo modo di calcolare l'indice di efficienza. Il nuovo indice prenderà in considerazione il funzionamento stagionale dell'apparecchio e non, come ora, il suo funzionamento "massimo". I nuovi condizionatori non funzionano sempre al massimo, ma si adattano alla temperatura esterna. Per questo il vecchio indice non è più adatto. Su Top Ten è possibile orientarsi nonostante anche su questo aspetto.
TOP TEN: PER TROVARE IL MEGLIO PER SE' E PER L'AMBIENTE. Il sito è nato nel Topten nasce nel 2000 in Svizzera e rapidamente si diffonde in tutta Europa. Oggi ne fanno parte ben 17 paesi europei. Nel 2011 Topten ha varcato i confini europei ed è sbarcato negli USA e in Cina, tanto che oggi Topten raggiunge circa 2 miliardi di persone. I 17 siti europei di Topten sono visitati da circa 2.2 milioni di visitatori l'anno. Il sito permette ai consumatori di trovare velocemente i migliori elettrodomestici per il luogo di lavoro o per la casa. Il consumo di energia dovuto ad apparecchi poco efficienti contribuisce al fenomeno dei cambiamenti climatici, peggiorando così la salute del pianeta e la nostra.
I test sugli apparecchi, effettuati dalle stesse case produttrici e verificati dagli esperti di Top Ten, seguono standard europei. I prodotti selezionati in maniera trasparente vengono distribuiti in Italia. Le indicazioni di produttori e importatori non sono soggette ad alcuna forma di pagamento: il sito Top Ten è assolutamente indipendente da qualunque forma di condizionamento economico ed è al tempo stesso uno strumento efficace per trasformare il mercato verso le soluzioni tecnologiche più avanzate e più 'leggere' per il pianeta mitigando così gli effetti dei cambiamenti climatici. Il settore elettrico è responsabile nel mondo di almeno il 37% delle emissioni globali. L'efficienza energetica è uno degli strumenti più efficaci per affrontare la sfida del riscaldamento globale. Ad esempio: se in Cina tutti i frigoriferi fossero sostituiti con modelli più efficienti si risparmierebbero all'atmosfera globale almeno 40 milioni di tonnellate di CO2 all'anno.
Sono oltre 294 le categorie di prodotti selezionate, tutte appartenenti agli elettrodomestici o oggetti che utilizzano l'energia elettrica più comuni: lavatrice, frigoriferi, lampadine, etc..Nel 2011 oltre 5 milioni di persone hanno visitato il sito Top Ten. Topten EU+Cina+USA contribuiscono per il 55% delle emissioni mondiali di CO2.
Roma, 26 giugno 2012