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giovedì 31 dicembre 2015

Bluewater Addresses Consumer Concerns About Tap Water Quality With New Range of Water Purifying Products Launching at KBIS 2016



Overland Park, Kansas, December 31, 2015 -- Bluewater, which sells its unique residential second-generation reverse osmosis water purifiers in key markets globally, will showcase its new U.S. product lineup at the Kitchen and Bathrooms Show in Las Vegas from January 19 – 21, 2016. At KBIS, Bluewater is showing its latest contemporary, point-of-use water purifiers that address consumer concerns about emerging contaminants in drinking water, including pesticides and herbicides, prescription drugs and detergents.

“A study by the NSF water standards organization showed 82 percent of consumer respondents reported they were concerned about new contaminants in drinking water, which is an issue Bluewater’s water purifiers are designed to address,” said Niclas Wullt, Managing Director of the Bluewater Group. He said Bluewater’s advanced Spirit and Pro water purifiers with SuperiorOsmosis™ technology inside address consumer concerns by removing most prescription drugs, over-the-counter prescriptions, detergents and new types of herbicides and pesticides that are now being increasingly found in residential drinking water.

Mr. Wullt said Bluewater will demonstrate its leadership role in delivering transformational point-of-use tap water delivery solutions for both home and kitchen use on its stand (N1475_NH) at the KBIS 2016 trade show. The company will reveal its fully re-designed water purifier product portfolio and demonstrate how Bluewater is exploring ways to move its residential water purifying solutions into the ‘Internet of Things’.

Bluewater is fully geared to meet the growing inadequacies in the planet’s urban water supply systems, ranging from increased pollution by pharmaceutical, agricultural fertilizer and other compounds to fast ageing, nineteenth century municipal residential water treatment and delivery infrastructures, according to Mr. Wullt.

“Over 80 percent of Americans live in towns and cities today, which places huge pressure on urban water cleaning and delivery systems, a problem Bluewater helps individual homewoners and businesses overcome with its patented second-generation reverse osmosis SuperiorOsmosis™ technology,” said Mr. Wullt.

Background

- The U.S. Water Quality Association (WQA) says ‘water that leaves the treatment facility can become contaminated by the time it shows up at your tap’. The WQA view is supported by Consumer Reports that says ‘dangerous contaminants such as lead, chloroform, arsenic, nitrate, radon, and E. coli bacteria are common in tap water’.

- NSF International’s Water Quality Insight Survey was conducted by telephone among 1,014 adults, 509 men and 505 women, aged 18 years and older, living in the continental United States. Founded in 1944, NSF is a global independent organization that writes standards, and tests and certifies products for the water, food, health sciences and consumer goods industries. (http://www.nsf.org/newsroom/emerging-contaminants-in-drinking-water-cause-consumer-health-concerns)

Festa di inaugurazione per l'apertura del Laboratorio Urbano CulturAmbiente Lab. Veglie, 5 gennaio 2016

       
  
A VEGLIE RICOMINCIA LA FESTA CON CULTURAMBIENTE LAB

2 e 5 gennaio - ore 18.30 
Via Salice – Veglie (Le)


Si inaugura alla vigilia dell'Epifania il Laboratorio Urbano di Veglie (Le) gestito dall'associazione EMS - Ente Modelli Sostenibili, una delle realtà di CulturAmbiente Group.

Laboratori per bambini, performance musicali, finger food a km0, reading, 
un angolo dedicato alle innovazioni e uno alle associazioni del territorio per un pomeriggio di festa durante il quale sarà presentata la programmazione delle attività del LU.

Si inaugura martedì 5 gennaio alle ore 18.30 il Laboratorio Urbano "CulturAmbiente Lab" in via Salice di Veglie (Le).

Laboratori per bambini, live set, finger food a km0, reading, un angolo dedicato alle innovazioni e uno alle associazioni del territorio: è questo il ricco programma della giornata organizzata negli spazi affidati all'associazione di promozione sociale EMS – Ente Modelli Sostenibili, vincitrice dell'Avviso Pubblico per la concessione dello stabile affidato senza nessun contributo economico. 

Alla cerimonia di apertura interverranno Claudio Paladini, sindaco di Veglie e Ilaria Calò, presidente di EMS, che presenterà la programmazione delle attività del Laboratorio Urbano, frutto della fase di ascolto dei bisogni del territorio attivata nelle scorse settimane. 

Al taglio del nastro e alle presentazioni ufficiali seguirà "Veglie... le parole, le storie, la storia", a cura del locale Presidio del Libro, un reading di prose e poesie degli autori vegliesi e di quanti hanno raccontato la storia e le vicende di Veglie e del territorio circostante: da Vincenzo Patera a Vittorio Bodini, un viaggio alla scoperta delle parole e delle storie che hanno caratterizzato la nostra terra. 

Tante le attività proposte: il Social talk show, l'angolo dedicato allo scambio e all'incontro tra le associazioni del territorio, uno spazio relax incubatore di progetti in cui promuovere le proprie iniziative, incontrarsi e progettare insieme; Kids Lab, una stanza dei giochi dedicata ai bambini per dare libero spazio alla creatività con i giocattoli realizzati con materiale di recupero di Claudio Procopio e il laboratorio creativo per bambini dai 5 ai 10 anni in italiano e in Lingua dei segni a cura di Urban Lab e associazione Olivia; Innova Lab, esperienze dedicate alla realtà virtuale in 3D con ITS VR e alla produzione di gadget realizzati con la stampante 3d di Ecofesta Puglia, la certificazione volontaria che riduce l'impatto ambientale degli eventi. 

Spazio alla musica, infine, con il live set di Alberto Piccinni, il poliedrico musicista salentino che suona strumenti non convenzionali homemade ottenuti con materiali di risulta. Per tutti, finger food a km0 offerto da EMS e realizzato in collaborazione con le aziende Conte Cavour, Durante - Vini del Salento, Mille Foglie - Pasticceria Caffetteria Gelateria e Amaro Salento.

L'inaugurazione sarà anticipata da un pomeriggio di laboratori e attività in piazza Umberto I a Veglie giorno 2 gennaio alle ore 18 realizzati da Ente Modelli Sostenibili. In azione il Laboratorio Mobile Ecofesta Puglia provvisto di impianto fotovoltaico a isola all'interno del quale la stampante 3D che produrrà gadget ecologici recuperando bicchieri compostabili in PLA (amido di mais). La stampante sarà alimentata dall'energia fotovoltaica del laboratorio mobile. Non mancherà l'animazione per bambini e laboratori di riuso e riciclo creativo. In vista dello scambio di regali per la Befana, ci sarà anche la Cianfrusoteca, un mercato permanente dell'usato dove si favorisce lo scambio di qualsiasi bene, senza impegnare il denaro, con l'obiettivo di allungarne la vita. 

"CulturAmbiente Lab" è cantiere aperto di progetti condivisi e iniziative a respiro sociale e culturale che mantiene sempre un occhio di riguardo alla tutela dell'ambiente. EMS, infatti, è una delle tre realtà operanti all'interno del network non profit CulturAmbiente Group, unite da una storia decennale per la sostenibilità ambientale, insieme all'omonima organizzazione di volontariato e alla cooperativa InnovAction. 

Un gioco di squadra che ha portato nel tempo a raggiungere importanti risultati, tra cui l'ideazione della certificazione volontaria che riduce l'impatto ambientale degli eventi Ecofesta Puglia, l'introduzione della prima compostiera elettromeccanica di comunità in Puglia e la realizzazione del Quanto Basta, un dispositivo brevettato a livello europeo per la riduzione dello spreco idrico.


Per info sull'evento: http://culturambientelab.instapage.com/



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mercoledì 30 dicembre 2015

INQUINAMENTO CITTA’ - WWF: BENE INCENTIVI E RINNOVO MEZZI PUBBLICI, MA SIA AVVIO PER INTERVENTO STRUTTURALE CHE LIBERI CITTA’ DALLE AUTO

"Puntali, Puliti e popolari": applicare la regola delle 3 P per i mezzi pubblici
Positivo il giudizio del WWF sull'approccio collegiale per l'emergenza e la gestione dei problemi inquinamento grandi città  

Una gestione unitaria dell'emergenza e misure strutturali per limitare inquinamento è il presupposto indispensabile per affrontare e gestire il problema delle città inquinate.  
Il WWF riconosce al Ministero dell'Ambiente l'impulso positivo per l'omogeinità di interventi, a dimostrazione che il ruolo della gestione sostenibile dell'ambiente deve tornare ad essere centrale nelle politiche del Governo.  Speriamo che a questo coerentemente seguino investimenti necessari per sostenere questa politica e a tale proposito il WWF ricorda ancora una volta che la Legge di Stabilità 2016 solo 1,5% degli stanziamenti è destinato agli interventi in campo ambientale (523 milioni su 35 miliardi).
Alla luce delle soluzioni proposte e dei fondi messi a disposizione  il WWF chiede ai Sindaci che dovranno implementare tali misure  di spingere ulteriormente e con maggiore convinzione sugli incentivi all'utilizzo dei mezzi pubblici da parte dei cittadini. Questo deve avvenire non solo nei periodi di emergenza smog, ma in maniera strutturale per tutto l'anno.  
Chiediamo di concentrare le risorse disponibili soprattutto su questo fronte ,non solo rinnovando i mezzi pubblici più obsoleti e con campagne informative e incentivi ma anche predisponendo dei veri e propri piani di mobilità metropolitana che assumano il rango di opere pubbliche prioritarie. Oltre a ciò il WWF chiede una Strategia coordinata per gli interventi sistematici quali l'abbassamento dei limiti di velocità delle auto o piani di controllo delle caldaie con responsabilità dirette da attribuire ai gestori di condominio e/o ai proprietari.
Attenzione però a liquidare il tema del blocco del traffico: se è vero da un lato che le condizioni meteo-climatiche non hanno consentito di raggiungere in questi giorni il beneficio sperato,  è altrettanto vero che con blocchi e targhe alterne le città hanno prodotto meno inquinanti e dunque sono state più vivibili. Peraltro lo sforzo fatto per favorire l'uso dei mezzi di trasporto pubblico  con scontistica sui biglietti  ha dimostrato che esiste un significativo margine di miglioramento possibile che va tradotto in gestione ordinaria.       
I cittadini utilizzerebbero volentieri i mezzi pubblici se meno costosi e purtroppo sono passati quasi sotto silenzio i forti rincari avvenuti in questi anni degli abbonamenti e biglietti del trasporto pubblico avvenuti in molte città, Roma compresa  dove sono state addirittura abolite le fasce di tariffe agevolate (studenti, etc). 
Il portafoglio degli italiani ormai è svuotato, e anche l'acquisto di nuove auto meno inquinanti, anche se incentivato, potrebbe avvenire solo per i redditi ancora alti. Inoltre, sostituire il parco auto private con incentivi alla rottamazione continuerebbe a non risolvere il problema di 'spazio' vitale' all'interno delle città, soffocate non solo dallo smog ma anche da un numero complessivo di auto ormai insostenibile
Se i mezzi pubblici rispetteranno  la regola delle 3 P,  'Puntuali, Puliti e Popolari", le città potranno finalmente liberarsi dalle 4 ruote, i cittadini torneranno a respirare aria pulita e a muoversi con libertà e in orario con bus, metro, tram o in bici.

Roma, 30 dicembre 2015


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LIQUIGAS APPROVA LE PROPOSTE PER LA SOSTITUZIONE DELLE CALDAIE A COMBUSTIBILE FOSSILE CONTRO L’INQUINAMENTO

Milano, 30 dicembre 2015 – In relazione all'iniziativa del Ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, che ha convocato per oggi, 30 dicembre 2015, una riunione di coordinamento degli interventi nelle città italiane finalizzati a fronteggiare l'emergenza inquinamento, Liquigas, società leader in Italia nella distribuzione di GPL e GNL per uso domestico, commerciale e industriale - approva l'iniziativa di ANCI insieme ai Governatori delle Regioni attraverso l'elaborazione di 10 proposte con le quali si punta, tra l'altro, alla sostituzione delle vecchie caldaie per riscaldamento attraverso l'incentivazione alla sostituzione di quelle a combustibile fossile.

Liquigas ha inoltre apprezzato le importanti dichiarazioni del Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che ha richiamato l'attenzione verso una diversa strategia contro lo smog ricordando che il problema delle emissioni non riguarda soltanto i veicoli a motore, ma anche il riscaldamento in ambito civile. E' infatti il riscaldamento una delle fonti principali di inquinamento, soprattutto a livello dei condomini, gran parte dei quali sono altamente inefficienti.

Come confermato da numerosi studi di istituti autorevoli e riconosciuti a livello internazionale, la combustione in ambito domestico contribuisce in modo determinante all'inquinamento atmosferico a livello globale. Secondo uno studio del Max Planck Institute for Chemistry di Magonza, l'attività di combustione domestica è la fonte principale di inquinamento atmosferico, essendo responsabile in misura superiore rispetto all'industria e al settore dei trasporti.

Anche adottando una prospettiva più locale, ovvero il nostro Paese, la responsabilità del settore civile ha le stesse proporzioni: come ha recentemente messo in evidenza uno studio ENEA ("Gli impatti energetici e ambientali dei combustibili nel settore residenziale", 2015),  già oggi le emissioni di PM2,5 in Italia sono preponderanti.

ENEA e Ministero della Salute hanno infine evidenziato gli effetti dannosi per l'ambiente e la salute della popolazione della combustione delle biomasse legnose per riscaldamento, a causa delle emissioni di particolato. Un'analisi sanitaria del Ministero della Salute individua nelle biomasse per riscaldamento uno dei principali combustibili verso cui indirizzare misure preventive.

Andrea Arzà, Amministratore Delegato di Liquigas, ha dichiarato: "Con la riunione di domani tra Governo, Regioni e Sindaci forse si avvierà una nuova fase nelle lotta all'inquinamento delle nostre città. Per troppo tempo si è affrontato il problema con azioni parziali, legate alle emergenze  e senza una visione strategica capace di affrontare le ragioni strutturali del fenomeno. Finora in Italia le politiche pubbliche, a livello sia nazionale che locale, hanno affrontato il problema dello smog a colpi di misure tampone, per contrastare i picchi di inquinamento. Provvedimenti utili nel breve ma sostanzialmente inefficaci a determinare un cambio definitivo nella qualità dell'aria dei nostri ambienti urbani mentre si tende a trascurare il settore del riscaldamento residenziale, responsabile in misura preoccupante di danni anche alla salute della popolazione laddove la combustione è di biomasse e legna, soprattutto se con tecnologie tradizionali".

Liquigas è il primo operatore sul mercato in Italia nella distribuzione di GPL (Gas di Petrolio Liquefatti) e GNL (Gas Naturale Liquefatto), attivo nel nostro Paese da circa 80 anni. Con un fatturato di 549 milioni di euro nel 2014, Liquigas annovera circa 350.000 clienti in ambito domestico e industriale e detiene circa il 20% del mercato nazionale. L'azienda opera sul territorio attraverso oltre 30 stabilimenti e depositi, circa 50 uffici vendita,  14 consociate, una rete capillare di oltre 7.500 rivenditori di GPL, una flotta di 200 autobotti di proprietà, 2 terminali marittimi e uno ferroviario. Liquigas si pone come un consulente dell'energia e si impegna ad offrire la soluzione energetica più adatta alle esigenze del cliente sia esso un privato o un'azienda, garantendo il miglior rapporto tra qualità e prezzo. 


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lunedì 28 dicembre 2015

Giovanni Galli e i calciatori a impatto zero

«I CALCIATORI NON VIAGGIANO SOLO IN SUV: COL LORO ESEMPIO LA MOBILITA' ELETTRICA PUO' DIVENTARE UNA MODA» 

L'ex portiere di Fiorentina, Milan e Nazionale Giovanni Galli, oggi DS della Lucchese, racconta la scelta green dei giocatori-bikers toscani e abbraccia lo stile di vita sostenibile in sella allo scooter elettrico "viola": «E' l'ideale per la città»  

"Non è sempre vero che i calciatori viaggiano su macchine appariscenti o di grossa cilindrata. Alcuni giocatori della Lucchese, ad esempio, vengono agli allenamenti in bicicletta. Del resto la bici, soprattutto elettrica, è il mezzo ideale per muoversi in città, soprattutto nelle zone a traffico limitato".

Per Giovanni Galli, ex portiere di Fiorentina, Milan e Nazionale ed oggi DS della Lucchese e opinionista Mediaset, i cambiamenti nella mobilità stanno contaminando anche il mondo del calcio, da sempre un modello di comportamento per milioni di persone, tifosi e non.

"Gli sportivi,  e i calciatori in particolare, affascinano il grande pubblico e orientano gli stili di vita e le opinioni degli appassionati  - afferma Giovanni Galli -. Per lanciare messaggi positivi spesso ci si affida agli appelli lanciati dagli allenatori durante le trasmissioni sportive domenicali. Per questo motivo credo che il mondo del calcio può far tanto per diffondere, specie nelle giovani generazioni, modelli e stili di vita positivi. La mobilità sostenibileconclude Galli - può diventare una moda e credo che l'esempio dato dai calciatori della Lucchese sia davvero importante".

Come i "suoi" calciatori, anche Giovanni Galli ha deciso di muoversi in città con un mezzo di trasporto a "zero emission" e per farlo ha scelto uno scooter Askoll (eS1) di colore viola, proprio come la maglia della "sua" Fiorentina, vestita dal 1977 al 1986.

"La sfida imprenditoriale di Askoll mi ha davvero sorpreso – prosegue Galli -. Ha reso concreto il sogno di un futuro più sostenibile e attento alle esigenze dell'ambiente. Sei anni fa parlare di mobilità elettrica sembrava utopia; oggi, invece, vedo sempre più persone in sella a mezzi elettrici. Askoll ha investito tanto nella mobilità elettrica perché crede nella bontà delle proprie idee; se fosse una squadra di serie A, sarebbe la sorpresa del campionato, perché si comporta come quelle neopromosse che hanno idee e organizzazione e giocano un bel calcio".

Askoll, da oltre trent'anni produttore di motori elettrici e riferimento per le più importanti case di elettrodomestici e con quasi 900 brevetti depositati, ha scelto di diversificare la propria produzione e lanciare una sfida ai grandi della mobilità. "In questi ultimi tre anni racconta Elio Marioni, presidente del gruppo vicentino - abbiamo investito oltre 60 milioni di euro nella ricerca e nello sviluppo di una gamma di veicoli elettrici, una bicicletta, uno scooter, e, a partire dal prossimo anno, una citycar, totalmente Made in Italy e in grado di ridurre in maniera drastica i costi per gli spostamenti urbani. Muoversi in città in modo ecosostenibile non sarà più soltanto una scelta responsabile, ma diventerà finalmente una scelta vantaggiosa."


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CLIMA, LAGHI PER I 3/4 SVUOTATI, DA MAGGIORE A GARDA


Non solo smog nelle città è allarme anche per la disponibilità di acqua poiché per la mancanza di pioggia i grandi laghi sono svuotati fino ai ¾  su livelli addirittura peggiori dei mesi estivi con la percentuale di riempimento che va da appena il 27,5% per il lago Maggiore al 35,2 % per il lago di Garda fino al 45% per quello di Iseo. E' quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti sulla situazione dei grandi laghi il cui livello si sta pericolosamente avvicinando al minimo storico del periodo a causa del perdurare del lungo periodo di siccità. Una situazione di difficoltà confermata dal livello del fiume Po che a si trova al di sotto di 3 metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo le rilevazioni della Coldiretti a Pontelagoscuro. A causare la siccità nelle campagne e lo smog nelle città in Italia è stato - sottolinea la Coldiretti - un mese di dicembre senza vento in cui è caduto il 95% di acqua in meno rispetto alla media del periodo dopo un mese di novembre con piogge praticamente dimezzate (-49%) ma con punte di meno 80% al Nord. L'anomalia – precisa la Coldiretti - è evidente anche nelle temperature che sono salite a dicembre di 2,5 gradi sopra la media del periodo dopo un novembre che aveva fatto registrare uno scarto analogo. Una situazione che - sottolinea la Coldiretti - sta provocando una preoccupazione diffusa anche in campagna per la siccità a causa dello stato dei principali bacini idrici e dei terreni anche perché sta mancando la neve che rappresenta una importante scorta per le riserve idriche. L' acqua è necessaria - precisa la Coldiretti - per ristabilire le risorse idriche indispensabili nella fase di crescita delle coltivazioni e diffusa in tutta la Penisola. Dal Piemonte alla Lombardia, dall'Emilia al Veneto fino in Friuli le campagne sono in allarme e si teme possano ripetersi i drammi del 2003, 2007, 2012 che sono stati catastrofici per la siccità in agricoltura. "Siamo di fronte agli effetti dei cambiamenti climatici che si stanno manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi con pesanti effetti sull'agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro tra alluvioni e siccità" ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che "bisogna intervenire prima che sia troppo tardi". Ad aggravare il problema – continua la Coldiretti – è anche il caldo anomalo perchè si aspettano nella stagione produttiva per le coltivazioni forti infestazioni degli insetti patogeni che non sono stati limitati dal tradizionale freddo invernale. Per il mancato abbassamento delle temperature nelle campagne il grano - conclude la Coldiretti - è piu' alto del normale e si teme per i raccolti mentre le gemme delle piante sono rigonfiate come in prefioritura e se dovesse verificarsi adesso un forte ed improvviso abbassamento della temperatura si avrebbe una seria compromissione dei raccolti.




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Swedish fuel cell developer PowerCell receives its first order of the PowerCell S2 fuel cell stack platform from France

[Gothenburg, Sweden, December 28, 2015.] Nordic leading fuel cell company PowerCell Sweden AB (publ) has received the first order from France from the PowerCell S2 stack platform.

The leading fuel cell company PowerCell Sweden AB launched the latest fuel cell stack platform, PowerCell S2, at the Hannover Fair in April this year, which gained great interest from the industry. This has now led to the company receiving its first order for the PowerCell S2 platform from France. A French company has ordered one fuel cell stacks of the PowerCell S2 platform of 25 kW. The fuel cell stacks will be delivered in Q1.

"The France automotive market is important for PowerCell and we are happy to announce that a first order of our latest fuel cell stack platform has been placed by a company in France", said Andreas Bodén, Director of Marketing and Sales at PowerCell Sweden AB.

The PowerCell S2 platform complements the company's first generation fuel cell stack, the PowerCell S1 (1-5 kW), as it covers a larger power range from 5 kW up to 25 kW, still with the same tolerance towards CO and reformate gas as PowerCell S1. Another feature is the capability for extensive starts and stops. This feature means that battery buffers can be kept to a minimum. PowerCell S2 fuel cell stack platform is; efficient, unique, patented and designed for low-pressure drop.

PowerCell has developed fuel cell technologies for more than a decade, and has perfected a unique design that enables the production of a light, versatile and reliable source of power for automotive, transportation and stationary applications. PowerCell's S2 fuel cell stack can run on pure hydrogen, but also be part of a fuel cell system, 'PowerPac', which converts diesel into electricity in an energy efficient and environmentally friendly manner, with minimal exhaust emissions and quiet operations.


About PowerCell Sweden AB (publ)

PowerCell Sweden AB (publ) is the leading fuel cell company in the Nordics, which develops and produces environmentally friendly power systems for stationary and mobile customer applications. 

PowerCell has developed a modular system of fuel cell platforms, powered by clean environmentally friendly produced hydrogen where only electricity, heat and water are emissions. The fuel cells are also designed to handle the reformed hydrogen from e.g. biogas, natural gas, biodiesel or standard diesel.                                                                                                      

In case hydrogen infrastructure is missing, PowerCell has combined its leading fuel cell and reformer technology and developed a fuel cell system, PowerPac, which converts standard diesel, with hydrogen, into electricity. This is done in an energy-efficient and environmentally friendly way, in which emissions of carbon monoxide, nitrogen oxides and particles are completely eliminated and the carbon dioxide is greatly reduced compared with a conventional diesel engine.

PowerCell Sweden AB (publ) is listed on First North at Nasdaq Stockholm and is an industrial spinout from the Volvo Group. Among the largest owners are Midroc New Technology, Fouriertransform, Finindus and Volvo Group Venture Capital. For additional information, please visit: www.powercell.se





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Artico: trovati gas serra anche nella stagione fredda

Le emissioni di metano dalle regioni artiche avvengono anche in inverno e primavera: a dimostrarlo uno studio dell'Ibimet-Cnr pubblicato su Pnas. Importanti le conseguenze sui processi climatici

 

L'Artico rappresenta un anello critico per l'equilibrio del sistema climatico globale, in quanto contiene immense quantità di carbonio immagazzinate sotto forma di permafrost, che con l'aumento della temperatura rischiano di essere degradate ed emesse in grande quantità in atmosfera, amplificando l'effetto serra ed il riscaldamento globale. Nella stagione fredda, queste emissioni di metano, gas serra con un potenziale di riscaldamento globale ben maggiore dell'anidride carbonica, sono sorprendentemente uguali o addirittura maggiori a quelle dell'estate. A rivelarlo uno studio guidato da Beniamino Gioli dell'Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibimet-Cnr) e da Donatella Zona, dell'University of Sheffield e San Diego State University, pubblicato su Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America (Pnas).

"Le conoscenze disponibili finora lasciavano credere che gli ecosistemi artici fossero emettitori di gas serra solo nella stagione calda, quando il permafrost riesce a scongelarsi in superficie e la sostanza organica viene decomposta, causando il rilascio di metano", spiega Gioli. "Gli studi condotti a supporto di questa assunzione si concentravano però sui mesi estivi, trascurando quelli invernali e primaverili che rappresentano il 70-80% dell'anno nelle regioni artiche".

Per colmare questa lacuna i ricercatori hanno istallato cinque torri Eddy covariance (Ec) e utilizzato le piattaforme aeree della Nasa (già usate nell'ambito dei programmi Carve-Carbon in Arctic Vulnerability Experiment e Hippo-Hiaper Pole-to-Pole Observation), che hanno sorvolato le aree studiate in diversi momenti dell'anno. "Contrariamente a quanto si era ipotizzato finora, le emissioni nella stagione fredda dominano il budget annuale di CH4 nei siti, precisa il ricercatore dell'Ibimet-Cnr. "Il motivo della persistenza di emissioni biogeniche in inverno risiede nella cosiddetta zero curtain, una condizione fisica in cui strati di suolo a media profondità, confinati in basso dal permafrost ed in alto dagli strati superficiali di neve-ghiaccio, riescono a permanere a temperature prossime allo zero, mantenendo attivi i processi biologici anche con temperature dell'aria estremamente più basse".

I dati raccolti, che saranno assimilati in nuove parametrizzazioni delle emissioni di metano nei modelli climatici globali, contribuiranno al miglioramento delle strumentazioni e dei metodi atti a prevedere il ruolo degli ecosistemi nei processi climatici. "Come è noto, una maggiore emissione di gas serra in atmosfera provoca un aumento della temperatura, che a sua volta rende degradabili frazioni di permafrost conservate nel suolo da lungo tempo, provocando un nuovo innalzamento delle emissioni", conclude Gioli. "Se alcuni ecosistemi terrestri come le foreste oggi stanno mitigando le emissioni antropogeniche assorbendo carbonio a livello globale, altri ecosistemi come la tundra artica potranno rilasciare in atmosfera crescenti quantità di carbonio accumulate nei secoli, di fatto amplificando le emissioni globali, con conseguente accelerazione del cambiamento climatico".



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AMBIENTE: ALTHESYS E ASSORINNOVABILI, ECCO IL BILANCIO COSTI/BENEFICI DELLE RINNOVABILI


ALTHESYS E ASSORINNOVABILI FANNO IL BILANCIO TRA BENEFICI E COSTI DELLE ENERGIE RINNOVABILI

Se i costi delle esternalità delle fonti fossili fossero correttamente calcolati, le fonti di energia rinnovabile sarebbero già le più convenienti
  
Il costo dell'energia rinnovabile è già più basso del costo dell'energia prodotta con combustibili fossili se, come correttamente si dovrebbe, si considerassero anche le esternalità negative, come le emissioni di anidride carbonica, principale fattore del cambiamento climatico, e le polveri sottili, responsabili di un elevato numero di morti premature ogni anno. Lo documenta lo studio Althesys dell'economista Alessandro Marangoni.

Secondo lo studio, nello scenario di sviluppo moderato "BAU - Business As Usual", i benefici netti (benefici – costi, attualizzati al 2015) ammontano a oltre 29 miliardi di euro. Nello studio si fa anche l'ipotesi che l'Italia investa di più nelle rinnovabili (scenario di sviluppo accelerato ADP – Accelerated Deployment Policy), una scelta che sarebbe peraltro coerente con gli obiettivi fissati dalla COP 21 e che farebbe crescere i benefici netti a oltre 104 miliardi di euro.

L'Italia, pur producendo oggi il 40% dell'energia elettrica da fonti rinnovabili, vanta ancora il primato in Europa per morti premature dovute alle emissioni di polveri sottili. Come riportato in questi giorni dall'Agenzia Europea dell'Ambiente, i morti sono oltre 84.000 all'anno, un numero di ben 25 volte superiore alle vittime per incidenti stradali (3.380 nel 2014, fonte Istat).

"Se i costi delle esternalità delle fonti fossili (cambiamenti climatici, costi sanitari e ambientali) fossero correttamente calcolati nei costi di generazione - dichiara Agostino Re Rebaudengo, Presidente di assoRinnovabili -, le fonti di energia rinnovabile sarebbero già le più convenienti, oltre ad essere ambientalmente sostenibili e in grado di garantire l'indipendenza energetica."







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#IoSonoElettrica a Impatto Zero

#IOSONOELETTRICA: IL PRIMO GIRO D'ITALIA A IMPATTO ZERO CON LIFEGATE.

L'e-tour di Mercedes Benz aderisce al progetto Impatto Zero® di LifeGate. 15.077 i metri quadrati tutelati nel Parco del Ticino.

Milano, 27 dicembre 2015. Arriva a Milano per la tappa finale, e fa visita a casa LifeGate, #IoSonoElettrica, il tour italiano a zero emissioni di Classe B Electric Drive, il lungo viaggio di Mercedes Benz iniziato il 12 ottobre a Roma, con l'obiettivo di comunicare i valori della mobilità a zero emissioni.
Una fermata speciale che celebra l'incontro con LifeGate, punto di riferimento per la sostenibilità in Italia, e l'adesione del tour al progetto Impatto Zero® compensando le emissioni prodotte dall'intera iniziativa attraverso crediti di carbonio derivanti dal settore forestale e a tutela di 15.077 metri quadrati nel Parco del Ticino.
Impatto Zero® ha l'obiettivo di calcolare, ridurre e compensare le emissioni di CO2 generate dalle attività di persone ed enti, eventi e prodotti, aziende e organizzazioni, quantificando attraverso una valutazione di impatto ambientale le emissioni di anidride carbonica (Kg di CO2 equivalente) immesse in atmosfera, proponendo progetti e azioni volte a ridurre le emissioni di CO2 attraverso strategie di ottimizzazione delle risorse e riduzione dei consumi e compensando le emissioni residue con l'acquisto di crediti di carbonio generati attraverso interventi di creazione e tutela di foreste in crescita.
Grazie a LifeGate sono stati calcolati 7.538 kg di CO2 emessi durante il tour. Il tempo di assorbimento previsto dalla compensazione è pari a un anno. Questo permetterà all'e-tour di Mercedes un "azzeramento" completo delle emissioni, per un vero e proprio Giro D'Italia a Impatto Zero®.

"A livello locale l'auto elettrica abbatte le emissioni. Poi, quelle della logistica, degli spostamenti e della produzione dell'energia sono state compensate completamente proprio grazie al progetto di LifeGate" ha spiegato Paolo Lanzoni, Responsabile Comunicazione e Stampa Mercedes Benz Italia.

La tappa, alla quale hanno preso parte Enea Roveda, Amministratore Delegato di LifeGate, Stefano Corti, Direttore generale LifeGate e Paolo Lanzoni, Responsabile Comunicazione e Stampa Mercedes Benz Italia, ha visto anche la presenza, durante un tavolo di confronto, di Simone Molteni, Direttore Scientifico di LifeGate e Direttore Editoriale di Expo Milano 2015 per i contenuti digitali, per fare un il punto sul livello di sostenibilità del pianeta e sugli scenari futuri che ci aspettano a partire dall'eredità di Expo.
Molteni ha parlato così di innovazione sostenibile riassumendo i messaggi più importanti dei 7.000 convegni scientifici svoltisi durante l'Esposizione Universale offrendo una panoramica ragionata sul tema di Expo: "Nutrire il Pianeta, Energia per la vita".

"E' cominciata una rivoluzione alimentare che modificherà il modo in cui produciamo, trasportiamo e consumiamo il cibo. Conoscenza e nuove tecnologie ci aiuteranno a produrre cibo sano, sicuro e sostenibile utilizzando meno risorse. Acquaponica, idroponica, vertical farming, precision farming, family farming: queste sono alcune delle risorse che abbiamo. Expo ci ha invitato a scoprire nuove abitudini, nuovi cibi, un nuovo ruolo per stati e grandi aziende perché questa sia una rivoluzione sostenibile e più equa a livello mondialeha spiegato Molteni.


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giovedì 24 dicembre 2015

Smog, Legambiente: "Dalla Regione Piemonte un silenzio vergognoso"

Smog, ecco il decalogo dei cittadini per Governo, Regioni e Comuni


L'emergenza smog attanaglia le nostre città e, complice il bel tempo, le polveri sottili stagnano condannando i cittadini a respirare massicce dosi di inquinanti. Da giorni infatti, i livelli di esposizione dei cittadini agli inquinanti nell'aria rimangono elevati e ancora ben oltre le soglie consentite dalla normativa. Situazione che difficilmente sarà risolta solo con gli interventi sporadici che le amministrazioni propongono in fase d'emergenza, tra targhe alterne, blocchi del traffico, mezzi pubblici gratis e nessuna politica concreta e lungimirante.

"Questa situazione -ha dichiarato la presidente nazionale di Legambiente Rossella Muroni- rappresenta una emergenza ma non certo un caso eccezionale. Ogni anno in questa stagione ci troviamo a dover affrontare picchi di inquinamento e contare sulla pioggia, che prima o poi scenderà, non è proprio la soluzione più efficace e utile. Sicuramente i singoli cittadini possono mettere in campo comportamenti virtuosi che contribuiscano a diminuire le emissioni inquinanti ma la vera ricetta per cambiare le cose può venire solo dal Governo e dalle istituzioni. Solo mettendo finalmente mano a nuove politiche di mobilità incentrate su trasporto pubblico locale, treni per pendolari e mobilità alternativa potremo raggiungere migliori livelli di vivibilità e liberare i nostri centri urbani dalla cappa inquinante che, non dimentichiamolo, contribuisce all'aumento di patologie respiratorie, soprattutto nei bambini, e cardiovascolari negli anziani".

Legambiente invita quindi il Governo, i ministeri dell'Ambiente, della Salute e delle Infrastrutture, le Regioni e i Comuni a intervenire con politiche concrete ed efficaci per garantire una migliore qualità dell'aria e della vita in tutte le città, a partire da queste dieci proposte:

1000 treni per i pendolari. Annunciati nel 2006 dal Governo Prodi, che fece sperare in una nuova politica dei trasporti, ma mai arrivati. Intanto i disservizi, l'affollamento dei convogli e il forte disagio per chi viaggia, porta sempre più persone a scegliere l'auto per entrare e uscire dalle città negli spostamenti quotidiani casa-lavoro.

Fuori i diesel dalle città. Limitazione della circolazione in ambito urbano dei veicoli più inquinanti (auto e camion) sul modello adottato dalla città di Parigi: entro il 2016 divieto di circolazione di tutti i veicoli degli euro0 ed euro1, e dei diesel (auto e camion) euro2. Entro il 2017 divieto esteso a diesel euro3 e poi a crescere sino a vietare nel 2020 la circolazione dei veicoli diesel euro5 (quelli venduti sino ad oggi).

Nuovi controlli sulle emissioni reali delle auto: applicazione immediata dei nuovi criteri di prova di omologazione per i veicoli immessi sul mercato, con verifica su strada e dichiarazione obbligatoria dei risultati reali di consumo e di inquinamento risultanti. Richiesta già avanzata da Legambiente ma ancora senza risposta.

Ridurre la velocità. Imporre a livello nazionale il limite di 30 km/h all'interno dei centri abitati, con l'eccezione delle principali arterie di scorrimento. Con effetti sulla riduzione dell'inquinamento atmosferico e acustico derivante dall'uso dell'auto e grandi benefici in termini di sicurezza stradale, riducendo notevolmente il numero di incidenti.

Chi inquina paga. Prevedere, con una disposizione nazionale, l'estensione del modello dell'Area C milanese a tutte le grandi città e con una differente politica tariffaria sulla sosta, i cui ricavi siano interamente vincolati all'efficientamento del trasporto pubblico locale.

Muoversi in città… senza l'auto. Approvare un piano nazionale che imponga target di mobilità a livello urbano (sul modello della raccolta differenziata) per arrivare entro due anni ad una quota di spostamenti individuali motorizzati al di sotto del 50% del totale. A partire da questo obiettivo fissare target ambiziosi per arrivare nel giro di 6-8 anni sotto il 30%.

Prevenire è meglio che curare. Serve un serio Piano nazionale antismog in cui il governo assuma un ruolo guida importante, dotato di risorse economiche, obiettivi misurabili e declinabili. La priorità deve essere la realizzazione di nuove linee metropolitane e di tram, a cui devono essere vincolate da subito almeno il 50% delle risorse per le infrastrutture, da destinare alle città. Occorre infine una verifica dei piani di risanamento dell'aria delle regioni e delle principali città per garantire una uscita dall'emergenza entro i prossimi cinque anni.

Stop ai sussidi all'autotrasporto per migliorare il TPL. Dal 2000 al 2015 sono stati dati circa 400 milioni in media l'anno all'autotrasporto e anche per il 2016 gli aiuti diretti e indiretti saranno pari a 250 milioni di euro. Chiediamo che tali risorse siano, al contrario, destinate ad incrementare e migliorare il trasporto pubblico locale e il servizio per i cittadini.

Riscaldarsi senza inquinare. Divieto di uso di combustibili fossili, con esclusione del metano, nel riscaldamento degli edifici a partire dalla prossima stagione di riscaldamento. Obbligo di applicazione della contabilizzazione di calore nei condomini in tutta Italia a partire dalla prossima stagione di riscaldamento. Obiettivo del 3% all'anno sulla riqualificazione degli edifici pubblici e privati per attuare il piano europeo per ammodernare o ricostruire l'intero patrimonio edilizio entro 30 anni.

Ridurre l'inquinamento industriale. Occorre applicare autorizzazioni integrate ambientali (AIA) stringenti, come prevedono le norme europee e nazionali e rendere il sistema del controllo pubblico efficace. Per fare ciò occorre però sbloccare l'iter di approvazione della legge sul sistema delle Agenzie e dei controlli ambientali ferma al Senato da oltre un anno.

"Nella grave situazione per la salute pubblica in cui ci troviamo è vergognoso il silenzio della Regione Piemonte che non sta neanche facendo il tentativo di coordinare le politiche antismog sul proprio territorio -dichiarano Fabio Dovana e Federico Vozza, rispettivamente presidente e vicepresidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta-. Al Piemonte serve subito un nuovo e coraggioso piano regionale antismog che sia ambizioso e concreto oltre che integrato con le altre politiche e pianificazioni delle diverse direzioni regionali, in particolar modo con il settore dei trasporti, delle infrastrutture, dell'urbanistica e delle politiche industriali. Ma nell'attesa del nuovo piano regionale i sindaci, primi responsabili della salute pubblica, non possono restare a guardare o, al più, regalare qualche giorno gratis o scontato sui bus. Devono invece gettare basi concrete per politiche efficaci e lungimiranti, a partire dal settore della mobilità prevedendo forme di disincentivo della mobilità privata".


"Cambiamo aria", le proposte di Legambiente per il nuovo Piano regionale sulla qualità dell'aria
Il documento integrale presentato il 16 maggio 2015: http://bit.ly/1EMWsSz



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Energia: oltre 10mila diagnosi presentate dalle imprese all’ENEA

Roma, 24 dicembre - Sono oltre 10mila le diagnosi energetiche presentate dalle imprese all'ENEA alla scadenza delle ore 24 del 22 dicembre prevista dall'art. 8 del decreto legislativo 102/2014 che ha recepito la Direttiva 2012/27/UE sull'Efficienza Energetica. 

I soggetti tenuti per legge ad effettuare l'audit energetico sono le grandi imprese e quelle a forte consumo di energia. Per consentire di adempiere all'obbligo di invio della documentazione, l'ENEA ha predisposto il portale AUDIT 102 (https://audit102.casaccia.enea.it/), al quale si accede previa registrazione.

Gli oltre 10mila rapporti consegnati confermano l'importanza che le imprese hanno dato allo strumento della diagnosi. Oltre all'esigenza di adempiere alle disposizioni dell'Unione europea,  infatti, le diagnosi rappresentano un'opportunità per individuare i margini di miglioramento negli usi energetici e per intervenire nel contenere i consumi, accrescendo il proprio vantaggio competitivo.

Come previsto dal decreto legislativo, l'ENEA darà ora il via alla fase di analisi, catalogazione e controllo delle diagnosi pervenute. "Il percorso che abbiamo iniziato da tempo con il Ministero delle Sviluppo Economico e le imprese obbligate ha dato, fino a questo momento, ottimi risultati che sono stati riconosciuti pubblicamente sia dalle imprese stesse che dalle associazioni di categoria", sottolinea Roberto Moneta, responsabile dell'Unità Tecnica per l'Efficienza Energetica dell'ENEA.

"Tale percorso – continua Moneta - potrà condurre a due risultati molto significativi. Da un lato, la sensibilizzazione delle aziende obbligate che, sulla scorta delle diagnosi eseguite, potranno decidere di realizzare interventi di miglioramento delle performances energetiche dei processi produttivi, ottenendo risultati sia dal punto di vista della competitività dei propri prodotti sul mercato sia della riduzione delle emissioni in atmosfera. Dall'altro, i nostri policy maker avranno a disposizione un quadro completo della situazione dei vari comparti produttivi necessario per strutturare e focalizzare meglio le politiche di regolazione ed incentivazione all'efficienza energetica per il settore".

Tutte le richieste di chiarimenti ed informazioni potranno essere inviate all'indirizzo email diagnosienergetica@enea.it




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mercoledì 23 dicembre 2015

La Cop21 vista da Twitter: un buon accordo ma… | L’accordo di Parigi cambia la visione dello scenario energetico | Il sogno possibile: 100% energia rinnovabile


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Le news della settimana
In occasione della conferenza sul clima di Parigi, Behind Energy ha dato mandato a Twig, società esperta di Data Mining, di monitorare l'andamento del clima sul web (Twitter) rispetto alla Cop21 conclusasi il 12 dicembre scorso. L'evento ha prodotto un volume abbastanza elevato di conversazioni, basti pensare che nel mondo sono stati scritti nell'ultimo mese circa 3 milioni di tweet sull'argomento con l'hastag ufficiale #cop21 o la parola chiave cop21.


Il documento emerso dalla Cop21 di Parigi è importante perché è il frutto di un lavoro collettivo di 195 Paesi, ed è il primo accordo sul clima che comprenderà una qualche forma di azione per quasi tutti i Paesi del pianeta.
Ora, il mondo deve solo metterlo in pratica.

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Le negoziazioni internazionali in tema di cambiamento climatico sono incentrate attorno al mantenimento del riscaldamento globale entro i 2°C rispetto ai livelli storici, limite oltre il quale, secondo l'Intergovernmental Panel on Climate Change della Nazioni Unite, le conseguenze del riscaldamento globale saranno catastrofiche. Nonostante i progressi fatti con gli ultimi accordi presi al fine di ridurre le emissioni, però, rimane un grosso problema: siamo a metà strada verso la soglia dei 2°C.


Le proteste e i conflitti violenti in Siria che originariamente hanno avuto inizio nel 2011 hanno colto di sorpresa gli analisti americani specializzati in tema di sicurezza. Ma gli analisti non avrebbero dovuto essere così sorpresi. Tre anni prima, un funzionario siriano aveva pubblicato un duro briefing di avvertimento destinato ai colleghi degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite sulla presenza delle condizioni per una "tempesta perfetta" che avrebbe potuto minare la stabilità del suo Paese.

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L'infografica della settimana
Il 'sogno' di avere una società alimentata con il 100% di rinnovabili non è riservato agli stati piccoli o tecnologicamente avanzati, ma è alla portata di tutti.
Alcuni ricercatori dell'università di Stanford hanno fatto i 'conti in tasca' ad ogni singolo Paese per trovare il 'mix' di energie più giusto.
Il video della settimana
Il nuovo rapporto 2015 "Empty promises G20 subsidies to oil, gas and coal production" curato da Oil Change International rivela che il G20 ha destinato ai combustibili fossili nel 2013 e nel 2014, mediamente, 452 miliardi di dollari.
Tutto questo nonostante i Paesi del G20 si siano impegnati fin dal 2009 ad eliminare gli inefficienti sussidi ai combustibili fossili.







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