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sabato 29 febbraio 2020

AMORIM CORK ITALIA: La dimostrazione scientifica che i tappi in sughero hanno impronta di carbonio negativa

BUON TAPPO IN SUGHERO NON MENTE
Amorim Cork Italia certifica i suoi tappi con l'impronta di carbonio negativa, significa che non solo non pesano sull'ambiente, ma riescono ad attenuare l'impatto delle filiere in cui sono inseriti!

 

Amorim Cork Italia ha ottenuto da un ente indipendente esterno la dimostrazione scientifica che ogni suo singolo tappo in sughero ha un'impronta di carbonio negativa (detta carboon footprint).  È stato infatti dimostrato dalla Ernst & Young e PWC che un singolo pezzo consente di trattenere tra i 309 e i 562 g di CO2. Ciò significa che, per un effetto di compensazione, l'uso di un tappo in sughero attenua l'impatto ambientale delle filiere in cui è coinvolto: ad esempio, nell'enologia, l'impronta di carbonio delle bottiglie di vetro, che rilasciano in media tra 300 e 500 g di CO2 durante la produzione a seconda del loro peso, può essere addirittura annullata se per la chiusura si sceglie il sughero.

 

Le analisi delle diverse fasi del ciclo di vita hanno coinvolto l'intera filiera, quindi l'attività di gestione forestale, quella di trattamento del sughero, compreso il trasporto dalla foresta, la produzione di tappi in sughero naturale, la finitura e il confezionamento degli stessi. È stata inclusa anche la distribuzione del prodotto e informazioni aggiuntive sull'incameramento del carbonio da parte della foresta di querce da sughero, per fornire una prospettiva più ampia sul bilancio complessivo dei gas a effetto serra. L'impatto ambientale che un prodotto provoca è ormai diventato discriminante nelle scelte d'acquisto quotidiane. Anche in tal senso, il tappo in sughero Amorim Cork Italia si è dimostrato inattaccabile, commenta così l'ad Carlos Veloso dos Santos: "Oggi il mondo richiede sempre di più prodotti amici dell'ambiente e a questo livello il sughero ha delle credenziali ineguagliabili, scientificamente dimostrate".

 

Nel dettaglio, lo studio ha quantificato i potenziali impatti ambientali legati alla produzione di 1000 tappi di sughero naturale (Neutrocork, Spumante e Sughero Monopezzo) realizzati nelle attività di Corticeira Amorim (dimensioni medie 45mm x 24 mm; peso medio: 3,8 g; composizione media: 99,7% di sughero, 0,3% prodotti di personalizzazione). L'eclatante risultato è frutto di dieci anni di percorso: era il 2010 infatti quando Amorim Group commissionò un'analisi a Ecobilan, appartenente a PriceWaterhousdeCoopers (PWC) per fare l'analisi del ciclo di vita del sughero in paragone con la plastica e l'alluminio (LCA). I dati, già all'epoca, sono stato schiaccianti a favore del sughero.

 

 

Il Gruppo Amorim è la prima azienda al mondo nella produzione di tappi in sughero, in grado di coprire da sola il 40% del mercato mondiale di questo comparto, e il 26% del mercato globale di chiusure per vino; conta 22 filiali distribuite nei principali paesi produttori di vino dei cinque continenti.

 

Amorim Cork Italia, con sede a Conegliano (Treviso), filiale italiana del Gruppo Amorim, si è confermata nel 2018 azienda leader del mercato del Paese. Con i suoi 42 dipendenti e una forza commerciale composta da 35 agenti, nel 2018 ha registrato oltre 590.000.000 di tappi venduti per un fatturato, in crescita, di 62 milioni di euro (+8% rispetto al 2017). La sua leadership è dovuta ad una solida rete tecnico-commerciale distribuita su tutto il territorio della penisola, ad un efficace servizio di assistenza pre e post vendita ma anche all'avanguardia dei suoi sistemi produttivi e gestionali e soprattutto del suo reparto Ricerca&Sviluppo, al quale si associa una spiccata sensibilità per la tutela dell'ambiente e in particolare per la salvaguardia delle foreste da sughero. Lo sguardo al futuro vede una sempre più solida alleanza tra Tecnologia e Natura, con importanti risultati anche in termini di sostenibilità sociale: con il progetto Etico, Amorim Cork Italia ha infatti portato a compimento il primo circolo virtuoso di tutta la nazione, realizzando una granina per la bioedilizia generata dai tappi usati e raccolti dalle onlus che aderiscono all'iniziativa e ricevono dall'azienda un contributo per i propri progetti. Con l'iniziativa Eticork, invece, ha introdotto un riconoscimento per le aziende vitivinicole che assumono atteggiamenti virtuosi nella loro attività quotidiana.

 

 

Conegliano, 26 febbraio 2020-02-26



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venerdì 28 febbraio 2020

Al via Sapereambiente, la rivista che racconta il mondo a basso impatto ambientale

Cultura e sostenibilità: nasce Sapereambiente, la rivista che racconta il mondo “a basso impatto”

Mercoledì 4 marzo (ore 17.30 – 21.00) appuntamento a Binario F di Facebook, alla Stazione Termini di Roma, per una serata speciale: un gioco di ruolo progettato dal MIT per sperimentare “in tempo reale” l’effetto delle scelte politiche sul clima e sugli equilibri del Pianeta.
Al termine il taglio del nastro della nuova testata d’informazione culturale su natura, innovazione e sostenibilità, edita da Saperenetwork – Hub48.



Sapereambiente, la nuova testata che raccontare le produzioni culturali, le notizie di taglio scientifico, i processi d’innovazione che guardano verso la sostenibilità.

E condividere strumenti utili a interpretare in maniera consapevole i fenomeni ambientali sempre più al centro del discorso pubblico.
Nasce con queste finalità Sapereambiente, il magazine rivolto a quanti agiscono nella società civile, all’interno delle agenzie educative, nel mondo delle imprese e nelle istituzioni, nel proprio percorso di vita verso modelli di convivenza a basse emissioni di carbonio, coerenti con i bisogni del Pianeta, per la tutela della biodiversità e degli equilibri eco-sistemici.

Diretta da Marco Fratoddi, firma del giornalismo ambientale e formatore, la rivista esce ogni giorno online (www.sapereambiente.it) e due volte l'anno su carta, con altrettanti numeri di approfondimento. Sapereambiente, edita da Saperenetwork, società del gruppo Hub48 di Alba (Cn), comprende storie, interviste, schede, recensioni, approfondimenti che rileggono con lo sguardo dell’ecologia quanto emerge nei diversi campi: arte, scienza, letteratura, cinema, danza e teatro, musica, design, architettura, culture digitali.
Indaga inoltre nelle politiche culturali in atto nel nostro paese, nei processi di apprendimento utili a costruire la mentalità ecologica e nelle pratiche quotidiane coerenti con il benessere personale e con quello degli habitat.

A supporto di questa missione anche un canale video, SapereambienteTv, con una programmazione centrata sugli eventi d’interesse ambientale e produzioni che traducono in linguaggio video l’approccio al giornalismo educativo che caratterizza l’intera testata.
La redazione centrale è a Roma, con collaboratori su tutto il territorio italiano e corrispondenti da diversi paesi stranieri.

Il lancio della rivista avverrà a Roma, mercoledì 4 marzo, dalle ore 17.30 presso la Stazione Termini, Binario F, Sala Facebook, via Marsala 29H (c/o Hub di LVentureGroup e Luiss Enlabs)
La presentazione della nuova testata sarà decisamente “unconventional”: i partecipanti infatti saranno coinvolti in un gioco di ruolo proveniente dal MIT di Boston. Si tratta di En Roads (Energy Rapid Overview And Decisions Support), un’attività di simulazione interattiva sviluppata da Climate interactive, MIT Sloan e da Ventana Systems. Grazie ad un facilitatore qualificato, En Roads permette ai giocatori di verificare come, al mutare delle politiche globali, si modifichino gli scenari climatici e l’escalation della temperatura al 2100.

“Il gioco è scientificamente fondato, perché riassume e contempla dati e variabili provenienti da numerosi modelli scientifici – spiega Riccardo Parigi, facilitatore qualificato En Roads e rubrichista di SapereambienteAnche se naturalmente il modello non fornisce soluzioni certe ma aiuta le persone a riflettere, comprendere e sperimentare tutte le soluzioni possibili diventando sempre più consapevoli del proprio ruolo”
Il risultato dell’attività, ancora in versione Beta e sperimentata per la prima volta pubblicamente in Italia, sarà lo scenario che deriva dall’azione comune concertata durante il role-play e sarà pubblicato sul sito di Climate Interactive con la foto dei partecipanti che terranno a battesimo, in questa maniera, Sapereambiente.

Dopo il role-play e la pubblicazione della testata è previsto un light dinner, rigorosamente a base di prodotti biologici e stoviglie compostabili.

Nei giorni a seguire, Sapereambiente sarà presente al “Festival del giornalismo ambientale” (organizzato da Ministero dell’Ambiente, Ispra, Enea e Federazione italiana dei media ambientali), che convocherà a Roma, dal 6 all’8 marzo, giornalisti e comunicatori da tutta Italia:

“Con Sapereambiente vogliamo portare il nostro contributo verso un giornalismo utile al cambiamento – dice Marco Fratoddi Un giornalismo competente e originale, un giornalismo di formazione che favorisca nuovi paradigmi interpretativi e accompagni le generazioni di questo secolo nella grande sfida che abbiamo difronte: quella per una convivenza planetaria rispettosa degli equilibri ambientali, intorno ai quali ci porta a riflettere anche l’epidemia da coronavirus che le cronache di questi giorni hanno trattato soltanto nei suoi effetti, spesso con colpevole allarmismo, anziché leggerne la complessità e interpretarla come il sintomo, l’ennesimo, delle alterazioni globali provocate da un modello insostenibile”.
Saperenetwork è una start-up innovativa del gruppo Hub48 che realizza attività editoriali, fornisce servizi di comunicazione integrata, progetta e anima programmi di formazione, organizza eventi pubblici curando l’allestimento e la gestione a basse emissioni di carbonio attraverso soluzioni e tecnologie proprietarie per produrre energia sul posto. È specializzata nella comunicazione culturale della sostenibilità e dell’innovazione. La sede legale si trova ad Alba (Cn), nell’ambito della piattaforma Hub48, ha una sede operativa con redazione giornalistica a Roma e collaborazioni attive nelle principali città d’Italia. Al suo attivo Saperenetwork ha la Scuola di ecologia (www.scuoladiecologia.it) a Perugia, un ciclo d'incontri con laboratori di progettazione educativa realizzato in collaborazione con Arpa Umbria, il patrocinio del Comune di Perugia e l'Università degli studi di Perugia.

Climate Interactive è un Think Tank indipendente e no profit creato da una costola del M.I.T. - Massachusetts Institute of Technology - che crea degli strumenti accessibili e scientificamente rigorosi per aiutare le persone a vedere connessioni, interagire con degli scenari e capire come le loro azioni possano contribuire ad affrontare la più grande sfida che abbiamo di fronte, il riscaldamento globale del pianeta.

Riccardo Parigi si occupa di comunicazione ambientale e di formazione motivazionale da molti anni. Collabora con industrie energetiche e manifatturiere per attivare un dialogo rispettoso e collaborativo con il personale addetto e con la popolazione sulle tematiche ambientali e di sicurezza. Laureato in Filosofia, ha scoperto EN Roads recentemente, grazie alla segnalazione di un cliente. Il progetto è arrivato da poco in Italia e Riccardo Parigi ne è uno dei primi tre Ambassador nel nostro Paese.
Appuntamento a Roma, mercoledì 4 marzo, ore 17.30.
Binario F, Sala Facebook, via Marsala 29H (c/o Hub di LVentureGroup e Luiss Enlabs).
La prenotazione è obbligatoria, a numero chiuso (max 40 persone).
Info e prenotazioni via mail a segreteria@sapereambiente.it o whatsapp: +39 3714634125.

Imballaggi insostenibili. 50 kg ogni anno: è il peso dei pack che ogni italiano deve smaltire dopo la spesa. Lo rivela l’Osservatorio Immagino.

50 Kg in 12 mesi: è il peso delle confezioni accumulate da ogni italiano che fa la spesa in GDO

Cresce l'attenzione dei consumatori per il packaging dei prodotti e per il suo impatto ambientale. E così il 42% dei prodotti che rientrano nel carrello medio della spesa indica sulle etichette come smaltirlo in modo corretto.

 

Milano, 28 febbraio 2020 – Fino a pochi anni fa era un tema da addetti ai lavori. Oggi, invece, il packaging è una questione rilevante anche per i consumatori. Ed è sempre più determinante nella scelta dei prodotti da acquistare. Lo conferma l'ultima edizione dell'Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che ha voluto approfondire questo tema di grande attualità, misurando – per la prima volta – quanto, come e dove la riciclabilità degli imballaggi viene segnalata sulle etichette dei prodotti in vendita nei supermercati e negli ipermercati di tutta Italia.

Il punto di partenza è il (pesante) ruolo del packaging sul carrello della spesa: in Italia l'acquisto dei prodotti di largo consumo realizzato nei punti vendita della distribuzione moderna genera in un anno quasi 3 milioni di tonnellate di confezioni da smaltire.

Limitandosi ai prodotti grocery comprati in supermercati e ipermercati – i due canali commerciali più importanti, nonché quelli rilevati dall'Osservatorio Immagino – sono 1,2 i milioni di tonnellate di tara che ogni anno arrivano nelle case degli italiani. Si tratta soprattutto di contenitori per bevande (500 mila tonnellate) e per prodotti della drogheria alimentare (450 mila tonnellate). 

Riparametrando questi dati in base alla numerosità della popolazione nazionale e all'incidenza del largo consumo sulla quantità totale di rifiuti prodotti ogni anno nel nostro paese, l'Osservatorio Immagino stima che, in 12 mesi, ogni italiano (neonati compresi) si trova con 50 kg di packaging da smaltire

Come gestire questo volume di confezioni e materiali diversi? E come i produttori del largo consumo aiutano i consumatori a smaltirli correttamente? Per rispondere a queste domande l'Osservatorio Immagino ha analizzato le etichette di oltre 106 mila prodotti tra alimentari, cura casa, cura persona e petcare, scoprendo che un prodotto su quattro (il 25,4%) fornisce le istruzioni per lo smaltimento delle confezioni.

Queste indicazioni sono presenti soprattutto sulle confezioni realizzate con materiali che possono essere effettivamente recuperati tramite il circuito della raccolta differenziata. Di questo 25,4%, infatti, nell'82% dei casi il pack è indicato come "totalmente riciclabile" o "largamente riciclabile", mentre solo nel 6,2% dei casi viene definito "non riciclabile" (Figura 1). Inoltre, circa metà degli oltre 27 mila prodotti che indicano in modo esplicito se e come il packaging può essere smaltito, è venduto in confezioni composte da un solo materiale.

In particolare, l'acqua minerale - con il 100% delle referenze dichiarate "totalmente riciclabili" o "largamente riciclabili" - guida la classifica dei prodotti "virtuosi", ossia con il maggior grado di materiale recuperabile comunicato in etichetta. La seguono da vicino il cura casa (come detergenza bucato e detergenza stoviglie) e le bevande (piatte e gassate).

L'analisi per tipologia di produttore, condotta dall'Osservatorio Immagino, ha inoltre rilevato che i prodotti delle grandi marche e le private label sono i prodotti dove maggiormente compaiono informazioni sullo smaltimento del pack. Partendo quindi dal fatto che il basket "medio" di spesa è composto per il 51,4% dai prodotti delle marche leader (top 20) e delle private label, ponderando le vendite per il numero effettivo di confezioni vendute per ogni prodotto, l'Osservatorio Immagino ha calcolato che le indicazioni sullo smaltimento del pack sono presenti sul 42,3% dei prodotti che entrano "effettivamente" nel carrello della spesa. E, di questo 42,3%, nell'86% dei casi le confezioni sono interamente o largamente riciclabili.

 



GS1 Italy è l'associazione che riunisce 35 mila imprese di beni di consumo. Ha l'obiettivo di facilitare il dialogo e la collaborazione tra aziende, associazioni, istituzioni per creare valore, efficienza, innovazione, per dare più slancio alle imprese e più vantaggi al consumatore. Offre soluzioni concrete come i sistemi standard GS1, per favorire la visibilità e l'efficienza della catena del valore. Il più conosciuto è il codice a barre, usato in Italia e in oltre 150 paesi al mondo, permette lo scambio di informazioni tra Industria e Distribuzione con chiarezza, semplicità e senza errori. Propone inoltre tecniche, strumenti, strategie operative: sono i processi condivisi ECR.



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Efficienza energetica: Philips Combo Charge Controller è la nuova soluzione di illuminazione a energia solare di Signify

Signify presenta Philips Combo Charge Controller: la nuova soluzione di ricarica ibrida per liberare il potenziale dell'illuminazione a energia solare nei Paesi nordici

È in crescita il numero di paesi e mercati che, grazie a Signify, potranno disporre dell'illuminazione a ricarica solare come alternativa a quella tradizionale

Ciascun apparecchio di illuminazione è compatibile con il monitoraggio da remoto

Philips Combo Charge Controller assicura un miglioramento del flusso luminoso fino a 24.000 lumen

Eindhoven, Olanda –  Signify (Euronext: LIGHT), in precedenza Philips Lighting, leader globale nel settore dell'illuminazione, ha annunciato di voler presto estendere i vantaggi dell'illuminazione a energia solare a un numero sempre più ampio di paesi e mercati grazie al lancio del nuovo Philips Combo Charge Controller, che permette di implementare sistemi di illuminazione di tipo ibrido. Ciò consente ai nostri apparecchi di illuminazione pensati per le città di ricaricarsi con la luce del sole e utilizzare l'energia elettrica ove non sia possibile. In aggiunta ai paesi in cui Signify ha fatto dell'illuminazione a energia solare una realtà concreta – Asia, Africa, Sud America, Australia e Spagna, si stima che presto anche nuovi mercati potranno passare a un'illuminazione più sostenibile.

 

L'illuminazione con alimentazione solare è un elemento fondamentale del nostro impegno per la sostenibilità poiché, giorno dopo giorno, affianchiamo i nostri clienti nella transizione a tecnologie più pulite. In questo contesto, la diffusione di Philips Combo Charge Controller in nuove località ci consentirà di fornire alle comunità di tutto il mondo un'illuminazione a energia solare rinnovabile e di alta qualità.

 

Il nuovo Philips Combo Charge Controller consente inoltre di migliorare il flusso luminoso degli apparecchi fino a 24.000 lumen, tutti facilmente monitorabili da remoto tramite tecnologia wireless. Infine, questa nuova soluzione di ricarica ibrida sarà integrata in tutti i prodotti per l'illuminazione solare che Signify lancerà nel corso del 2020.

 

"Ci sono ancora più di un miliardo di persone che vivono in comunità che non hanno accesso alla rete elettrica. Pertanto, l'illuminazione a energia solare svolge un ruolo fondamentale per migliorare notevolmente la sicurezza stradale e trasformare la vita nelle zone rurali", ha dichiarato Harsh Chitale, Head of Signify's Business Group Professional. "Inoltre, il nuovo Philips Combo Charge Controller può offrire numerosi vantaggi anche ai 6,5 miliardi di persone che hanno già accesso all'alimentazione elettrica. Infatti, la batteria può ridurre la dipendenza dalla rete durante i periodi di picco della domanda, eliminando quindi la necessità di doversi dotare di generatori aggiuntivi".

 

I pannelli solari utilizzano l'energia del Sole per produrre e immagazzinare energia elettrica durante il giorno e per poi rilasciarla di notte alimentando gli apparecchi LED. Pertanto, in caso di esaurimento delle batterie, i LED vengono alimentati con energia derivante dalla rete elettrica. Con l'introduzione però dei sistemi solari ibridi, è sufficiente un singolo pannello solare e una capacità della batteria non superiore a un giorno poiché è possibile alimentarsi persino durante le giornate più grigie e la stagione invernale, diversamente da quanto accade con i tradizionali sistemi di illuminazione solare che in media richiedono fino a cinque giorni di capacità del pannello e della batteria. Di conseguenza, ciò rende l'illuminazione solare una soluzione fattibile anche in zone con luce naturale ridotta, contribuendo così a un notevole risparmio energetico.

 

Complessivamente, Philips Combo Charge Controller è straordinariamente efficiente e stabile. Consente infatti di combinare i LED in modo più efficiente, riducendo ulteriormente dimensioni e costi di batterie e pannelli, aumentando al tempo stesso l'affidabilità dell'intero sistema.

 

La nuova generazione di ricarica ibrida supporta apparecchi di illuminazione da 5.000 a 24.000 lumen. Ciò consente un'elevata versatilità in termini di applicazione, dai percorsi pedonali fino alle strade principali della città. Inoltre, Philips Combo Charge Controller garantisce una maggiore autonomia, pari al numero di giorni in cui l'energia è immagazzinata nella batteria. Infine, il driver LED integrato assicura un'efficacia del sistema fino a 170 lumen/Watt, confermandosi quindi il più alto del settore e superando il precedente livello di 140 lumen/Watt.

 

Signify investe in tecnologie e competenze in campo illuminotecnico con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita e consentire alla comunità globale di prosperare. Abbiamo quindi avviato diverse attività di sensibilizzazione sull'importanza dell'illuminazione a energia solare, compreso il suo contributo ai fini del raggiungimento dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile numero 7, che renderà le città e le comunità stesse non solo più sicure ma anche più green.



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CLIMA, SOS API IN INVERNO BOLLENTE SENZA PIOGGIA

CLIMA: COLDIRETTI, SOS API IN INVERNO BOLLENTE SENZA PIOGGIA

 

La temperature anomale e le ripetute giornate di sole di questo febbraio anomalo hanno anche risvegliato in anticipo di almeno un mese le api presenti sul territorio nazionale che sono state ingannate dalla finta primavera ed ora rischiano di essere duramente colpite dal ritorn0o del freddo. E' quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti sugli effetti di un inverno bollente con una temperatura che fino ad ora è stata in Italia superiore di 1,65 gradi la media storica secondo le elaborazioni su dati Isac Cnr relativi al mesi di dicembre e gennaio.

 

Le temperature sopra i 15 gradi hanno fatto uscire le api dal milione e mezzo di alveari presenti in Italia, che hanno subito ricominciato il loro prezioso lavoro di bottinatura ed impollinazione ma ora – sottolinea la Coldiretti – il rischio è che ritorni di freddo possano far gelare i fiori e anche far morire parte delle api. Un pericolo grave per la biodiversità considerato che le api sono un indicatore dello stato di salute dell'ambiente e servono al lavoro degli agricoltori con l'impollinazione dei fiori. In media una singola ape – precisa la Coldiretti – visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di visite floreali per produrre un chilogrammo di miele. 3 colture alimentari su 4 dipendono in una certa misura per resa e qualità dall'impollinazione dalle api, tra queste ci sono le mele, le pere, le fragole, le ciliegie, i cocomeri ed i meloni secondo la Fao.

 

Ma a rischio è anche il miele dopo una delle peggiori annate con la produzione nazionale stimata praticamente dimezzata attorno a 12 milioni di chili del 2019 mentre le importazioni sono stimate pari a 25 milioni di chili nello stesso anno secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat dalle quali si evidenzia che poco meno della metà arriva dall'Ungheria e oltre il 10% dalla Cina.

Per evitare di portare in tavola prodotti provenienti dall'estero, spesso di bassa qualità occorre verificare con attenzione l'origine in etichetta oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica" consiglia la Coldiretti. Il miele prodotto sul territorio nazionale dove non sono ammesse coltivazioni Ogm (a differenza di quanto avviene ad esempio in Cina) è riconoscibile attraverso l'etichettatura di origine obbligatoria fortemente sostenuta dalla Coldiretti. La parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell'Unione Europea, l'etichetta – continua la Coldiretti – deve riportare l'indicazione "miscela di mieli originari della CE"; se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta "miscela di mieli non originari della CE", mentre se si tratta di un mix va scritto "miscela di mieli originari e non originari della CE".

In Italia – spiega la Coldiretti – esistono più di 50 varietà di miele a seconda del tipo di "pascolo" delle api: dal miele di acacia al millefiori (che è tra i più diffusi), da quello di arancia a quello di castagno (più scuro e amarognolo), dal miele di tiglio a quello di melata, fino ai mieli da piante aromatiche come la lavanda, il timo e il rosmarino. Nelle campagne italiane – conclude la Coldiretti – ci sono 1,5 milioni gli alveari curati da sessantamila apicoltori di cui circa 2/3 produce per autoconsumo.



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sabato 22 febbraio 2020

GSE: Efficienza energetica e sostenibilità GSE al fianco dei Comuni del Veneto - COMUNICATO STAMPA


Efficienza energetica e sostenibilità GSE al fianco dei Comuni del Veneto

 

Giornata di formazione a Venezia per i tecnici della PA e per i liberi professionisti, sul tema della riqualificazione degli edifici pubblici. Fornita assistenza a oltre 100 Enti locali

 

Venezia, 21 febbraio 2020. Far conoscere ai tecnici comunali e ai professionisti le opportunità offerte dagli incentivi per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici. È questo l'obiettivo della giornata di formazione organizzata a Venezia presso l'Auditorium Business Center di Marghera – dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), società del Ministero dell'Economia che in Italia promuove lo sviluppo sostenibile.

Oltre a spiegare le modalità di accesso agli incentivi del Conto Termico, fornendo una panoramica anche sui meccanismi dell'Autoconsumo fotovoltaico, della Cogenerazione e dei Certificati Bianchi, durante la giornata sono stati illustrati casi di studio concreti per facilitare la comprensione dei meccanismi incentivanti e rendere i professionisti capaci di guidare la PA, oltre che nella presentazione delle richieste dei contributi, anche nella scelta dell'intervento più adatto.

La giornata è proseguita con una sessione dedicata al territorio regionale dove GSE, Enea e ANCE Venezia hanno presentato quei servizi utili a contribuire a fronteggiare i danni provocati dall'importante ondata di maltempo di novembre scorso.

"Come Società che promuove la sostenibilità ambientale attraverso la promozione delle fonti rinnovabili e l'efficienza energetica, stiamo potenziando la nostra presenza su tutto il territorio nazionale puntando sempre di più al consolidamento di una struttura di presidi mobili per raggiungere dal piccolo comune alle città metropolitane, con particolare attenzione ai territori più vulnerabili." ha dichiarato Roberto Moneta, Amministratore Delegato del GSE. "Per questo oggi siamo in Veneto, per raccontare le opportunità esistenti per la riqualificazione del patrimonio immobiliare pubblico che vanno oltre gli incentivi a fondo perduto del GSE., e per fornire agli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP), ai Punti di ascolto per i cittadini e agli Sportelli Energia dei Comuni gli strumenti utili a indirizzare i cittadini verso il risparmio energetico e l'utilizzo degli incentivi statali per l'efficienza e l'integrazione delle fonti rinnovabili nel settore residenziale" ha concluso l'AD.

Per quanto riguarda gli edifici pubblici, tra gli strumenti incentivanti più efficaci presentati dal GSE c'è il Conto Termico, che mette 200 milioni di euro l'anno a disposizione della PA per interventi di efficienza energetica. Si tratta di un'opportunità per i Sindaci che vogliono riqualificare scuole, edilizia ex-IACP ed edifici pubblici del proprio territorio, recuperando fino al 65% dell'investimento sostenuto in 3-5 anni. Grazie a questo strumento, il GSE ha intercettato e sta offrendo assistenza per lo sviluppo sostenibile a oltre 100 pubbliche amministrazioni in Regione, tra cui oltre il 18% degli Enti Locali del territorio. In Veneto, dal 2012 a dicembre 2019, il GSE ha accolto positivamente 530 richieste, riconoscendo quasi 29.000.000 di euro di incentivi per interventi di riqualificazione energetica. La quasi totalità degli incentivi sono stati erogati negli ultimi 3 anni (quando il meccanismo del Conto Termico ha conosciuto una fase di forte sviluppo) ed hanno generato investimenti nella regione Veneto pari a 75.000.000 di euro.

A livello nazionale, in sette anni il GSE ha riconosciuto alle Pubbliche amministrazioni italiane che ne hanno fatto richiesta oltre 209 milioni di euro di incentivi in Conto Termico. Le domande di riqualificazione energetica inviate al GSE sono state 7.608, delle quali 1.542 hanno riguardato Istituti scolastici, 4.132 edifici ex IACP e le restanti richieste palestre, uffici municipali e altri edifici pubblici. I 209 milioni di incentivi in Conto Termico – cumulabili anche con altri incentivi regionali ed europei – hanno generato lavori di riqualificazione energetica per complessivi 567 milioni di euro in tutta Italia. Per quanto riguarda la riqualificazione delle scuole pubbliche, gli incentivi hanno attivato investimenti per quasi 335 milioni di euro.



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sabato 15 febbraio 2020

ECOHOUSE 2020: FREE È PRESENTE CON TRE APPUNTAMENTI: INNOVAZIONE NEL RISCALDAMENTO, NEL CONDIZIONAMENTO E GESTIONE/CONTROLLO PER L'EFFICIENZA ENERGETICA



Coordinamento FREE

 

ECOHOUSE 2020: FREE È PRESENTE CON TRE APPUNTAMENTI:
INNOVAZIONE NEL RISCALDAMENTO, NEL CONDIZIONAMENTO E GESTIONE/CONTROLLO PER L'EFFICIENZA ENERGETICA I FOCUS DEI CONVEGNI

Roma 15 febbraio 2020: Efficienza energetica. Ossia uno dei pilastri della lotta ai cambiamenti climatici assieme alle rinnovabili è un concetto semplice dalla declinazione complessa. Per comunicare al meglio l'efficienza energetica il Coordinamento FREE ha organizzato il 29 e il 20 febbraio 2020 tre convegni a EcoHouse a Verona. «L'obiettivo, enunciato dalla Commissione europea, di passare nel 2030 dal 40% al 50-55% di riduzione delle emissioni di CO2 imporrà di aumentare i già sfidanti contributi in termini di efficientamento energetico e di riscaldamento/raffrescamento con rinnovabili, previsti dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima. - afferma G.B. Zorzoli, presidente del Coordinamento FREE - Questo ulteriore impegno sarà difficilmente realizzabile senza l'impiego diffuso delle "best practice", che saranno tali quanto maggiore sarà l'apporto delle innovazioni di prodotto e di processo».

I tre convegni organizzati dal Coordinamento FREE il 19-20 febbraio alla Fiera di Verona nel quadro di «EcoHouse», cui parteciperanno qualificati rappresentanti del mondo scientifico e imprenditoriale, faranno il punto sulle nuove offerte di innovazione nell'efficienza energetica e nel riscaldamento/raffrescamento. Francesco Ferrante, Vicepresidente Coordinamento Free, parteciperà anche al convegno del 21 febbraio "I nuovi orizzonti del green building applicati alla progettazione dell'edilizia turistica: le sfide per la competitività di imprese e territori".


PROGRAMMA CONVEGNI


  INNOVAZIONE NEL RISCALDAMENTO

19 febbraio ore 15.00 -17.00

Organizzato da Coordinamento FREE e ATI

Saluti

GB Zorzoli, Presidente FREE e Alberto Mirandola, Presidente ATI sezione Veneto

Innovazione ed efficienza nei sistemi di condizionamento

Gabriele Antonioli, Area Sales Manager, Yanmar Energy System Europe

ISO 50001:2018, Novità e aspetti operativi

Leonardo Froio, Product Manager di Certiquality

La Geotermia a servizio del Teleriscaldamento domestico

Fabio Roggiolani, Presidente GIGA

Conclusioni

Livio De Santoli, Vicepresidente Coordinamento FREE


INNOVAZIONE NEL CONDIZIONAMENTO

20 febbraio ore 11.30 -13.30 

Organizzato da Coordinamento FREE

Saluti

Francesco Ferrante, Vicepresidente Coordinamento FREE

Sistemi ibridi per la climatizzazione: innovazione del settore pompe di calore

Angelo Zarrella (Professore al Dip.to di Ingegneria Industriale dell'Università di Padova)

Innovazione ed efficienza nei sistemi di produzione del calore

Francesco Fontana, Business development manager Maya Spa

Conclusioni

GB Zorzoli, Presidente Coordinamento FREE e Vincenzo Naso Presidente ATI


SISTEMI DI GESTIONE E CONTROLLO PER L'EFFICIENZA ENERGETICA

20 febbraio h 15 -17

Organizzato da Coordinamento FREE

Presiede: Francesco Ferrante (vicepresidente Coordinamento Free)

Introduce: Gianni Silvestrini (Direttore scientifico Kyoto Club)

Intervengono:

Enel X *

Laura Bruni Direttore Relazioni Istituzionali di Schneider Electric

Riccardo Bani Founder & CEO di Veos

Mauro Roglieri Segretario Chapter Veneto-Friuli Venezia Giulia

Katiuscia Eroe Responsabile Energia di Legambiente

Marco Pezzaglia Founder & Principal Gruppo Professione Energia

Monica Frassoni Presidente EUASE*

Conclude: GB Zorzoli Presidente Coordinamento Free


I NUOVI ORIZZONTI DEL GREEN BUILDING APPLICATI ALLA PROGETTAZIONE DELL'EDILIZIA TURISTICA: LE SFIDE PER LA COMPETITIVITÀ DI IMPRESE E TERRITORI

21 febbraio h 11:30 -13:30 

Saluti Istituzionali

Mauro Roglieri – Segretario Chapter Veneto-Friuli Venezia Giulia

Francesco Ferrante - Vicepresidente Coordinamento Free

Introduce e coordina

Marco Mari – VicePresidente GBC Italia

Sostenibilità Edilizia e Accesso al Credito

Il mercato alberghiero e residenziale italiano a confronto: trend, valore ed opportunità per attrarre finanza con una riqualificazione sostenibile degli asset immobiliari

CRIF RES

Sostenibilità Edilizia Riqualificazione e Resilienza

Ricostruzione del primo Hotel ad Amatrice (RI): un caso di applicazione ad edificio ad uso ricettivo del protocollo GBC HOME®

COAF Srl

Ricostruzione post sisma di Palazzo Gulinelli a Ferrara (FE): un caso di applicazione alla riqualificazione e restauro ad edificio storico ad uso ricettivo e misto del protocollo GBC HIstoric Building®

Binariolab Srl

Sostenibilità Edilizia e Nuove Costruzioni

Nuova costruzione sostenibile a Fiumicino: il caso dell'Hotel Parco Leonardo - Building 1 Certificato con il protocollo LEED V4

Planex


Coordinamento FREE (Coordinamento Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica) è un'Associazione che raccoglie attualmente, in qualità di Soci, 27 Associazioni in toto o in parte attive in tali settori, oltre ad un ampio ventaglio di Enti e Associazioni che hanno chiesto di aderire come Aderenti (senza ruoli decisionali) ed è pertanto la più grande Associazione del settore presente in Italia. Il Coordinamento FREE ha lo scopo di promuovere lo sviluppo delle rinnovabili e dell'efficienza energetica nel quadro di un modello sociale ed economico ambientalmente sostenibile, della decarbonizzazione dell'economia e del taglio delle emissioni climalteranti, avviando un'azione più coesa delle Associazioni e degli Enti che ne fanno parte anche nei confronti di tutte le Istituzioni.



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venerdì 14 febbraio 2020

Comunicazione ambientale: OBERALP Group affida a Green Media Lab le attività di comunicazione per i marchi Fischer, Speedo, X-Bionic, X-Socks e Barts

OBERALP Group affida a Green Media Lab le attività di comunicazione per i marchi Fischer, Speedo, X-Bionic, X-Socks e Barts
                               
Milano, febbraio 2020 – Il Gruppo Oberalp, che dal 1981 opera nello sviluppo, la produzione, la vendita al dettaglio e all'ingrosso e la distribuzione di prodotti legati al mondo dello sport, ha scelto Green Media Lab come partner per la comunicazione strategica.

La media relation company, attiva nella consulenza negli ambiti sostenibilità, sport, lifestyle, tech e outdoor, ha infatti siglato un accordo con Oberalp brand experts, ramo di Oberalp Group guidato da Stefano Bovolon (BU Director Italy Distribution) e focalizzato sulla distribuzione. Green Media Lab gestirà le attività di ufficio stampa e PR sul mercato Italia, relative a diversi marchi internazionali: Fischer, tra i più importanti produttori mondiali di articoli per lo sci, Speedo, vero riferimento per il mondo del nuoto, X-Bionic e X-Socks, brand di abbigliamento tecnico ad alta performance e Barts, celebre per i suoi accessori moda dal design unico.

Ad accomunare le due realtà, che iniziano oggi un percorso di collaborazione per raggiungere importanti obiettivi di comunicazione e awareness, la passione per lo sport e l'attenzione verso il tema della responsabilità ambientale. Oberalp, costola di Oberrauch Group, è nato nel 1981 come impresa familiare e si è evoluto nel corso degli anni fino a essere presente in tutto il mondo con 216 negozi monomarca e oltre 650 dipendenti, senza perdere il proprio heritage e i propri valori. Il Gruppo crede fortemente nei risultati improntati sul lungo termine e, da sempre, basa il proprio business su un uso responsabile di tutte le risorse, l'amore per l'outdoor e il rispetto per la natura e le persone.

Green Media Lab, che negli anni ha ottenuto la fiducia di aziende provenienti da diversi ambiti, ha dimostrato fin dai suoi esordi una forte vocazione verso le tematiche green, una filosofia e una scelta di business che le hanno permesso di essere nel 2018 una tra le prime società di comunicazione certificate come B-Corporation. Nel 2020, con una consistente modifica del proprio statuto, Green Media Lab è diventata Società Benefit, compiendo un vero e proprio passo in avanti nella determinazione di un business ancora più responsabile.
OBERALP GROUP
Oberalp Group fa parte del gruppo Oberrauch, di proprietà della famiglia Oberrauch, attiva nel settore dell'abbigliamento da cinque generazioni. Oberalp Group è stato fondato nel 1981 da Heiner Oberrauch con l'obiettivo di importare nel mercato italiano abbigliamento e attrezzature sportive di alta qualità ed è diventato uno dei più importanti player nel settore. Nel 1990 Oberalp ha acquisito il gruppo Salewa, con sede a Monaco, consolidando la propria leadership nell'ambito degli articoli per l'alpinismo in Europa. Oltre a essere proprietaria di 5 brand distribuiti in 65 paesi, la società rappresenta e distribuisce anche un'ampia gamma di altri marchi europei. In totale, conta 216 negozi monomarca e oltre 650 dipendenti in tutto il mondo. Strategie di marketing autonome e un chiaro posizionamento per ogni singolo brand, uniti a una comune filosofia basata su passione, innovazione e su una forte responsabilità sociale e ambientale, hanno portato il Gruppo a importanti successi e a una consistente crescita. 


GREEN MEDIA LAB Srl SB
Green Media Lab è una Public Relation & Communication Company che opera nei settori sostenibilità, sport, lifestyle, tech e outdoor. Attraverso la progettazione mirata di content engagement, l'azienda offre una visione costantemente aggiornata del mondo della comunicazione e delle media relation. Green Media Lab, presente dal 2012 a Milano e attiva in Europa, USA e Cina.
 


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giovedì 13 febbraio 2020

Nexive è partner di Interporto Bologna e aderisce al servizio Mercitalia FAST: la consegna della corrispondenza è più rapida e sostenibile


                                                                                                                                                      

Nexive è partner di Interporto Bologna e aderisce al servizio Mercitalia FAST:

la consegna della corrispondenza è più rapida e sostenibile

 

L'operatore postale privato ha siglato una partnership per il trasporto di buste e pacchi sulla rete di treni ad alta velocità 

 

Grazie al trasporto ferroviario, è garantita una notevole riduzione delle emissioni e puntualità di consegna

 

Milano, 13 febbraio 2020Nexive, primo operatore privato del mercato postale nazionale, annuncia una partnership con Interporto Bologna e aderisce al servizio Mercitalia FAST, servizio di trasporto merci che fa leva sulla rete ferroviaria ad alta velocità per collegare Bologna e Marcianise (Caserta), snodi centrali per la distribuzione di prodotti e beni di consumo nel Nord e Sud del Paese. 

 

La partnership prevede l'assegnazione a Nexive di uno spazio all'interno delle carrozze del treno Mercitalia FAST sulla tratta Marcianise – Bologna che consentirà all'operatore postale di trasportare mediamente 2000 pacchi al giorno, quantità che può variare a seconda delle dimensioni dei pacchi, e di distribuirli in tutto il nord Italia in tempi più rapidi, riducendo sensibilmente l'impatto ambientale. Il servizio di Mercitalia FAST, che ha ottenuto la certificazione ISO 14064 sulle emissioni dei gas serra, nel suo complesso infatti consente una riduzione delle emissioni di CO2 pari all'80%.

 

"In uno scenario in cui l'e-commerce cresce a ritmi incalzanti, per sostenere le aziende sul territorio che vogliono vendere i propri prodotti online e al contempo offrire ai cittadini servizi evoluti, è fondamentale potenziare le consegne senza però gravare sull'ambiente. Trasportare buste e pacchi attraverso Mercitalia FAST ci consente di perseguire questo obiettivo: grazie al trasporto ferroviario ad alta velocità possiamo far viaggiare la corrispondenza Nexive in tutta Italia in tempi molto più rapidi senza gli imprevisti e i ritardi del trasporto su strada e in modo più sostenibile" ha dichiarato Carlo Angelini, Direttore Operativo Nexive. "Nexive è da sempre attenta a realizzare interventi e progetti per promuovere la sostenibilità ambientale e come Mercitalia FAST anche noi abbiamo ottenuto la certificazione ISO 14064.  Siamo convinti che un utilizzo più razionale delle risorse possa contribuire alla competitività del Paese e alla sua crescita".

 

"Interporto Bologna è una città della logistica proiettata nel futuro e la scommessa sul Mercitalia Fast non poteva che essere colta da noi" ha dichiarato Sergio Crespi, Direttore Generale di Interporto Bologna SpA. "Lo abbiamo lanciato, coltivato e difeso e ora che finalmente sta decollando siamo contentissimi in quanto riesce a far coincidere tre variabili importantissime nel mondo attuale, ecosostenibilità, time sensitive, prezzo concorrenziale. Il Mercitalia Fast è infatti uno strumento formidabile a vantaggio degli operatori più lungimiranti e aperti alle novità. E Nexive, primo operatore privato del mercato postale nazionale, ha proprio queste caratteristiche. Grazie al suo Management giovane e flessibile, ha colto la valenza rivoluzionaria del Fast e ha individuato in Interporto Bologna Spa l'azienda in grado di supportarla nell'organizzazione dei suoi trasporti. Come Interporto Bologna sono davvero orgoglioso di avere Nexive come cliente. Cresceremo insieme ancora di più".

 

NEXIVE

Nexive è il primo operatore privato del mercato postale nazionale. Con sede principale a Milano, nasce come TNT Post nel 1998 in seguito a successive acquisizioni di agenzie private di recapito e altre società di produzione e servizi del settore, tra cui lo storico marchio milanese Rinaldi L'Espresso. Nel 2014, TNT Post diventa Nexive: un cambio di nome che esprime la vision aziendale di essere la piattaforma per eccellenza nel recapito della posta e dell'e-commerce. Nexive raggiunge ogni giorno la quasi totalità delle famiglie italiane attraverso 350 milioni di buste movimentate all'anno e il 100% delle famiglie con la sua rete di distribuzione parcel che nel 2019 ha movimentato circa 8,5 milioni di pacchi. Nexive impiega oltre 8.000 addetti e presidia il territorio italiano con una rete capillare di quasi 2.000 punti tra filiali dirette, indirette e retail points.



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Altroconsumo boccia le stoviglie in bambù: non sono green e possono essere rischiose per la salute

ALTROCONSUMO BOCCIA LE STOVIGLIE IN BAMBÙ: NON SONO GREEN E POSSONO ESSERE RISCHIOSE PER LA SALUTE

Altroconsumo ha testato 14 articoli in bambù e ha riscontrato che sono prodotti di plastica e che a contatto con alimenti caldi possono rilasciare formaldeide e melamina, sostanze potenzialmente cancerogene  

Informazioni carenti e ingannevoli: l'Organizzazione ha segnalato le pratiche scorrette

all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

 

Milano, 13 febbraio 2020 – Stoviglie in bambù: leggere, pratiche, colorate, ideali per essere utilizzate dai bambini. Prodotti accattivanti che sono solo apparentemente alternative ecologiche alla plastica: è infatti impossibile realizzare piatti, posate o bicchieri utilizzando esclusivamente farina o fibra di legno ma occorre sempre una resina sintetica per tenere insieme ingredienti di questo tipo.

A fronte del successo di questa tipologia di stoviglie, Altroconsumo ha analizzato 14 prodotti acquistati nei negozi e online, scoprendo gravi carenze nelle informazioni fornite o, in alcuni casi, informazioni ingannevoli.

 

I risultati dei test Altroconsumo

Dai risultati pubblicati sulla rivista Altroconsumo Inchieste di febbraio 2020 emerge innanzitutto che circa la metà dei campioni si è definita eco-friendly e biodegradabile. Questa dicitura però non può essere veritiera in quanto tutti i prodotti contengono una resina sintetica a base melaminica che non è biodegradabile né riciclabile e, visto che è impossibile separarla dalla parte in bambù, il prodotto finirà comunque in discarica o nell'inceneritore. Eppure solo 3 dei prodotti analizzati indicano in etichetta la presenza di materiali diversi dal bambù mentre gli altri prodotti non presentano informazioni specifiche lasciando credere agli acquirenti di essere realizzate interamente in bambù.

Informazioni carenti anche per quanto riguarda la sicurezza d'uso di queste stoviglie: solo 6 prodotti su 14 riportano indicazioni relative alle temperature di utilizzo dei prodotti con l'avvertenza di mantenersi entro certi limiti. Non tutti i prodotti specificano in etichetta che queste stoviglie non devono essere utilizzate nel microonde: un punto particolarmente importante visto che il caldo favorisce il rilascio di sostanze nocive.

L'Organizzazione ha anche verificato se le stoviglie rilasciassero sostanze indesiderate una volta a contatto con alimenti caldi. Formaldeide e melamina – le due sostanze ricercate potenzialmente cancerogene – sono state riscontrate in quantità inferiori ai limiti di legge tranne nel caso del kit pappa Biubu, che ha rilasciato sostanze in quantità pari ai limiti massimi previsti dal Regolamento europeo e per questo si trova all'ultimo posto della classifica.

Il massimo punteggio, ovvero 5 stelle, è stato assegnato solo a due tazze (Casa Collection e Heyholi) e a un kit pappa (Lesser & Pavey) che si sono dimostrati sicuri, non mostrando alcun rilascio di formaldeide e melamina.

 

A partire dai risultati dei test, Altroconsumo ha segnalato all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato queste pratiche volte ad influenzare in maniera scorretta gli acquisti dei consumatori, chiedendo di aprire una istruttoria e procedere con eventuali sanzioni ed interventi.

 

Lo studio tedesco e le segnalazioni al sistema di allerta europeo

A confermare le conclusioni di Altroconsumo c'è anche un recente studio dell'istituto tedesco che si occupa di sicurezza alimentare (BfR), che analizzando i dati di migrazione di centinaia di stoviglie a base di resina melaminica − con e senza bambù – ha concluso che non sono adatte a ripetuti contatti con sostanze calde. Addirittura l'ente tedesco ha evidenziato che le stoviglie contenenti bambù possono rilasciare una quantità di formaldeide e melamina negli alimenti caldi maggiore rispetto alle classiche stoviglie in sola resina melaminica.

La criticità di questi prodotti è confermata anche dai dati del sistema di allerta rapido europeo (Rasff)  che solo nel 2019 ha ricevuto circa 40 segnalazioni relative a prodotti in bambù nei quali è stata riscontrata una migrazione di formaldeide e/o melamina che superava i limiti previsti dalla legge europea (Regolamento Ue n.10 del 2011). La formaldeide è classificata dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) come «cancerogeno certo» mentre la melamina è presente nel novero dei cancerogeni possibili.

 

I consigli di Altroconsumo

·         Sconsigliamo l'utilizzo di stoviglie contenenti fibre di bambù e più in generale tutte quelle a base di melamina, che non sono adatte al contatto ripetuto con alimenti caldi.

·         Questo tipo di stoviglie, tradizionali o «di bambù», non devono essere assolutamente utilizzate nel forno a microonde, dato che l'esposizione al calore rischia di aumentare il rilascio di formaldeide e melamina.

·         In generale, Altroconsumo suggerisce sempre di controllare con attenzione tutte le informazioni d'uso impresse o allegate alle confezioni di stoviglie e contenitori per alimenti.



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mercoledì 12 febbraio 2020

L’Esercito Italiano sceglie la gomma riciclata: inaugurata la nuova palestra della Caserma del Comando Logistico a Roma

L'Esercito Italiano sceglie la gomma riciclata: inaugurata la nuova palestra della Caserma del Comando Logistico a Roma 

Un'innovativa superficie sportiva di ultima generazione, realizzata con materiale tecnologicamente avanzato e "green" grazie al riciclo due tonnellate di gomma da Pneumatici Fuori Uso provenienti anche dai veicoli utilizzati dall'Esercito.

Roma, 12 febbraio 2020

 

Inaugurata dal Comandante Logistico dell'Esercito Generale di Corpo d'Armata Francesco Paolo Figliuolo, la nuova palestra della Caserma "M.O.V.M. Emilio Bianchi", sede del Comando Logistico dell'Esercito, che ospita un'innovativa pavimentazione realizzata con 2 tonnellate di gomma riciclata dai Pneumatici Fuori Uso (PFU).

 

Al taglio del nastro sono intervenuti i Comandanti intermedi, il Capo di Stato Maggiore del COMLOG e una nutrita rappresentanza di personale del Comando Logistico.

 

La superficie tech della palestra è stata realizzata grazie ad Ecopneus, la società senza scopo di lucro di riferimento nella gestione dei Pneumatici Fuori Uso in Italia. Una collaborazione, quella con l'Esercito, già avviata con la realizzazione delle pavimentazioni in gomma riciclata per box e scuderie di cavalli e cani del Centro Militare Veterinario di Grosseto.

 

Grazie alla collaborazione con Ecopneus, per la nuova palestra del Comando Logistico è stata realizzata un'innovativa superficie sportiva di ultima generazione, con materiale tecnologicamente avanzato e totalmente riciclato attraverso il recupero di due tonnellate di gomma da Pneumatici Fuori Uso, provenienti anche dai veicoli utilizzati dall'Esercito.

 

"Siamo orgogliosi di aver potuto mettere le nostre competenze a disposizione dell'Esercito per la realizzazione della superficie antitrauma nella palestra del Comando Logistico" ha dichiarato il Direttore Generale di Ecopneus Giovanni Corbetta, intervenuto all'inaugurazione. "Le superfici sportive Tyrefield indoor realizzate con la gomma riciclata dei Pneumatici Fuori Uso consentono, infatti, di poter praticare attività sportive in tutta sicurezza e con il massimo comfort".

 

Il Comandante Logistico Gen. C.A. Figliuolo, nel suo intervento, ha espresso grande soddisfazione per la realizzazione del nuovo impianto, evidenziando l'importanza della sinergia avviata con la società Ecopneus per la promozione dell'attività sportiva nella Forza Armata. Il Generale Figliuolo, inoltre, ha sottolineato come questo progetto possa considerarsi un esempio e una base di partenza per ulteriori collaborazioni future: soluzioni utili a tutto il personale, economiche ed ecologiche, e che facciano del riuso una virtù al fine di ridurre gli sprechi in ogni campo.



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