Milano, 19 novembre 2020 – Ha raccolto circa 430mila euro nella sua prima settimana di campagna di crowdfunding su CrowdFundMe – unica piattaforma di Crowdinvesting (Equity Crowdfunding, Real Estate Crowdfunding e Corporate Debt) quotata a Piazza Affari – PoshWash, il format italiano di lavanderie automatiche ed ecologiche.
PoshWash è una startup innovativa che ha sviluppato un concept di lavanderie automatiche caratterizzato da strumenti hi-tech e dal basso impatto ambientale (quest'ultimi prodotti da Mentasti, un'azienda di Milano considerata dal 1911 all'avanguardia delle tecnologie del lavaggio e dello stiro industriale) che consumano 7,2Kw contro la media di 14Kw della concorrenza e consentono di recuperare tra i 70 e100 litri di acqua (a seconda del modello utilizzato) a ogni lavaggio. Inoltre, le lavanderie della società a breve avranno a disposizione un macchinario – M19 – per la sanificazione (con brevetto internazionale in licenza d'uso esclusivo), attualmente in test presso il comando Vigili del Fuoco di Milano e, nei mesi scorsi, studiato e sperimentato con successo da un prestigioso ateneo e un rinomato ospedale per analizzarne l'efficacia nella rigenerazione delle mascherine e nel contrasto al Covid-19.
Forte dei fondi raccolti e della scalabilità del suo business che prevede bassi costi, a fronte di stime di guadagno elevato, PoshWash sta programmando la sua espansione, in Italia e all'estero, attraverso il franchising e punti vendita diretti, che si andranno ad aggiungere ai quattro già operativi in Nord Italia e al flagship store di Milano, inaugurato con successo qualche mese fa e già considerato un "luogo di tendenza", scelto da noti artisti e band musicali per girare dei video.
Il format di lavanderie ha incassato il plauso di alcuni dei più importanti attori del mondo delle utility: due gruppi hanno già manifestato interesse a cooperare con la catena quando raggiungerà una determinata massa critica di punti vendita. La forte fiducia degli investitori in questo progetto - manifestata da una raccolta fondi record di circa 430mila euro nella prima settimana di equity crowdfunding, con il superamento del primo obiettivo economico di 400mila euro - è dovuta al fatto che si tratta di una ottima scelta di diversificazione, in un settore dell'"economia reale" promettente, dai rischi limitati e in grado di generare un ritorno concreto e importante, che potrà sostanziarsi in utili distribuiti ai soci. Del resto, il business presenta una marginalità elevata, dal momento che non richiede l'impiego di personale, che i consumi sono tra i più bassi sul mercato e che gli unici costi sono gli affitti, le utilities (luce-acqua-gas) e i saponi. Di conseguenza, con un canone di affitto non esoso e con un buon ricavo la somma dei costi può raggiungere il 60-65% dei ricavi, con un margine (EBITDA) intorno al 35-40% per ogni negozio.
La campagna di equity crowdfunding su CrowdFundMe, che terminerà a gennaio, servirà per finanziare tra le 10 e le 20 nuove aperture in Italia e all'estero e a sostenere spese di ricerca e sviluppo, operatività e gestione e marketing.
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