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giovedì 20 dicembre 2018

MSC mette in tavola il suo Natale sostenibile

MSC mette in tavola il suo Natale sostenibile

Tre video ricette eseguite da un piccolo chef per ricordare ai grandi quanto è importante rispettare il mare

Milano, Dicembre 2018 L'Italia si colloca tra primi paesi al mondo per il consumo di pesce
Come evidenziato in una recente ricerca GlobeScan effettuata per conto di MSC, infatti, il 95% degli italiani sono consumatori abituali di prodotti ittici, soprattutto al Sud e nelle Isole (97%) seguiti da Nord Est e Centro (entrambi 94%) e Nord Ovest (93%); e il 44% dei consumatori possono essere identificati come autentici "seafood lovers". 
Questo dato pone il nostro paese ai primi posti come percentuale di appassionati di prodotti ittici, seguiti da Francia e Svezia e ben distanti dalla media globale (34% seafood lovers).
Durante le feste il consumo di pesce aumenta ulteriormente: secondo una ricerca di Federcoopesca-Confcooperative (2017)3 italiani su 4 il 24 dicembre prevedono almeno una portata a base di pesce, e mediamente nel periodo natalizio gli italiani spendono complessivamente poco meno di 1 miliardo di euro per i prodotti ittici.
Nell'ambito di questa "corsa al pesce" è però opportuno ricordare che gli oceani stanno vivendo una condizione critica, e la diffusione di sempre nuove occasioni e abitudini di consumo sta provocando uno svuotamento del mare: modalità di pesca e approvvigionamento di prodotti ittici, se non sostenibili, possono avere dirette conseguenze sulle riserve future di questo bene prezioso per l'uomo.
Se MSC si impegna tutto l'anno per sensibilizzare i consumatori sull'importanza di acquistare prodotti ittici sostenibili, col picco di consumi natalizi è opportuno rafforzare il messaggio. 
Per questo MSC ha ideato una serie di video, on air in questi giorni sui canali social (Facebook, Instagram, Twitter) in cui il protagonista è un bambino: Filippo Guidi, 11 anni, piccola stella di Junior Bakeoff 2, è il piccolo chef che si cimenta nel cucinare ricette di pesce realizzate con prodotti ittici sostenibili.
Le ricette sono state fornite da Fabrizio Ferrari, chef stellato italiano ambassador di MSC, da Juan Arbelaez, chef francese, e da Joaquín Felipe, chef spagnolo, e contengono spunti per cucinare piatti semplici da realizzare ma estremamente gustosi, ideali per le feste natalizie, e rispettosi del mare perché cucinati con prodotti ittici sostenibili.
Coinvolgere un bambino a cucinare i piatti vuole essere un messaggio simbolico, perché coinvolge direttamente le nuove generazioni, che si troveranno a dover affrontare in modo diretto tutti i temi ambientali legati al pianeta.
Fabrizio Ferrari, lo chef italiano che ha regalato una delle ricette a MSC, esprime questo concetto in modo chiaro:
"Per continuare a godere della straordinaria biodiversità degli oceani, dobbiamo supportare chi se ne prende cura. MSC svolge un lavoro importante per noi e per le generazioni future. E' fondamentale che i bambini colgano il valore della pesca sostenibile, per costruire insieme un futuro pieno di vita. E' per questo che ho mandato volentieri la mia ricetta per un bimbo: l'ho trovata un'idea piena di significato."

The Marine Stewardship Council (MSC) 
Marine Stewardship Council (MSC) è un'organizzazione internazionale non-profit. 
La nostra visione è che gli oceani siano pieni di vita – oggi, domani e per le generazioni future. 
Il nostro programma di etichettatura e certificazione riconosce e premia le pratiche di pesca sostenibili con l'obiettivo di creare un mercato di prodotti ittici sostenibile.
Il marchio blu pesca sostenibile MSC indica che i prodotti:
• derivano da un'azienda di pesca certificata indipendentemente, su base scientifica, seguendo lo standard MSC per la sostenibilità ambientale della pesca.
• sono tracciabili e riconducibili a un approvvigionamento sostenibile. 
Più di 300 aziende di pesca in 34 paesi sono certificate secondo lo standard MSC per la pesca sostenibile
Queste aziende pescano circa nove milioni di tonnellate all'anno, che rappresentano il 12% del pescato globale.  
Più di 20.000 prodotti ittici nel mondo hanno il marchio blu MSC.


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mercoledì 19 dicembre 2018

COP24-Slow Food: «Un quasi-fallimento, ora l’impegno di tutti per applicare l’Accordo di Parigi entro il 2020 deve intensificarsi»

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COP24-Slow Food: «Un quasi-fallimento, ora l'impegno di tutti per applicare l'Accordo di Parigi entro il 2020 deve intensificarsi»
 

 

 Si è chiusa da poche ore a Katowice (in Polonia) la Conference of the Parties - COP 24, con un giorno di ritardo e un accordo raggiunto in extremis. I rappresentanti di 196 Stati, riuniti dal 3 dicembre scorso nell'intento di stabilire le regole vincolanti per l'applicazione dell'Accordo sul Clima di Parigi, hanno evitato un insuccesso che avrebbe avuto conseguenze "suicide", secondo le parole usate dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.

 

Alla fine, un testo di 156 pagine definisce gli strumenti di monitoraggio con cui i paesi misureranno la progressiva riduzione delle emissioni di carbonio, il sostegno da dare ai paesi poveri per mitigare le conseguenze del cambiamento climatico già in atto e per avviare misure di transizione energetica, e i meccanismi di controllo della situazione globale.

 

Nata con un obiettivo piuttosto tecnico, questa COP si è caricata di un forte aspetto politico, dovuto all'allarme crescente suscitato dal rapporto degli scienziati dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) che ha constatato un aumento più veloce del previsto della temperatura del pianeta, e al fatto che Stati Uniti, Russia, Arabia Saudita e Kuwait hanno unito le forze per impedire che la conferenza accogliesse pienamente i risultati dell'IPCC. L'Australia si è unita agli Stati Uniti in una celebrazione del carbone, e il Brasile ha segnalato il suo scetticismo climatico con Jair Bolsonaro ritirando l'offerta di ospitare i colloqui del prossimo anno. Una situazione paradossale, in cui un ristretto gruppo di paesi teneva in ostaggio gli altri 190, in totale disprezzo dei gravi rischi che i cambiamenti climatici stanno già facendo vivere all'umanità.

 

«In altri tempi e in un contesto ambientale meno preoccupante, avremmo forse potuto considerare positivamente l'accordo raggiunto a conclusione della Conferenza. Tuttavia, tenuto conto degli allarmi dell'IPCC, che si fanno ogni giorno più drammatici, e sapendo quanto i Governi tendano a stare al di sotto di quanto previsto da questo tipo di accordi, non possiamo dirci né soddisfatti né ottimisti»: è questo il primo commento di Slow Food, l'associazione internazionale presente in 160 Paesi del mondo, impegnata da oltre 30 anni sui temi del cibo, dell'agricoltura, dell'ambiente, dei diritti.

 

«A questo punto occorre fare pressione su tutti i Governi affinché si mettano immediatamente al lavoro per rispettare almeno gli impegni assunti a Katowice, con la speranza che questo possa creare condizioni migliori per gli accordi che si dovranno raggiungere alla prossima COP (che si terrà nel novembre 2019 in Cile). Al contempo è fondamentale che i cittadini, le imprese, la società civile, siano sempre più protagoniste della transizione urgente dall'attuale modello di sviluppo fondato sulle energie fossili verso un modello di economia decarbonizzata. Slow Food, anche attraverso la campagna Food for Change, invita a considerare il cibo, a partire dalle nostre scelte quotidiane, come primo strumento per il cambiamento: il nostro attuale sistema alimentare è tra le principali cause di emissione di gas clima-alteranti (e l'agricoltura è tra le prime vittime del cambiamento climatico), per cui attraverso scelte più consapevoli e responsabili possiamo tutti contribuire concretamente alla rapida inversione di rotta di cui ha bisogno il genere umano per garantire la propria sopravvivenza».

 





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Rinnovabili: Repower collabora con Omnes attraverso il suo fondo Capenergie3 nell’ambito della recente joint venture Repower Renewable

Repower collabora con Omnes attraverso il suo fondo Capenergie3 nell'ambito della recente joint venture Repower Renewable 


Milano, dicembre 2018 - Attraverso la sua filiale italiana, Repower Italia, l'operatore energetico grigionese e Omnes, primario investitore con sede a Parigi che opera su scala europea a livello di private equity e infrastrutture, attraverso il suo fondo Capenergie 3, annunciano la loro joint venture, Repower Renewable, finalizzata alla gestione del portafoglio di impianti e allo sviluppo di nuovi progetti di produzione nel settore delle energie rinnovabili. La costituzione di Repower Renewable era già stata comunicata il 6 dicembre 2018.

Il portafoglio di Repower Renewable comprende impianti idroelettrici, solari ed eolici realizzati negli ultimi 15 anni da Repower o da Elettrostudio Energia, con una capacità produttiva totale di circa 90 MWe. Tutti gli impianti e le future attività di Repower Renewable si concentreranno nel mercato italiano.

Repower Renewable è detenuta al 65% da Repower Italia e al 35% da Capenergie 3 (un fondo dedicato alle energie rinnovabili e gestito da Omnes). Il valore complessivo dell'operazione è di circa 100 milioni di euro. La costituzione di Repower Renewable è in linea con gli ultimi orientamenti di mercato che indicano una ripresa generale del settore delle energie rinnovabili in Italia. È inoltre coerente con gli obiettivi strategici di Repower che mira a una produzione che derivi al 100% da fonti rinnovabili.

Fabio Bocchiola, Direttore della filiale italiana di Repower, commenta: «Repower Renewable rappresenta un elemento chiave della strategia di crescita nel settore della produzione di energia verde e conferma l'interesse di Repower nel mercato italiano. Il nuovo gruppo, creato con il fondo di Omnes, valorizzerà l nostro impianto e progetti esistenti nonché un gruppo significativo di impianti realizzati da Elettrostudio Energia nel corso di anni di sviluppo in progetti di piccole e medie dimensioni inerenti diverse tecnologie».

Serge Savasta, socio accomandatario di Omnes, dichiara: «Con i fondi Capenergie, Omnes è stata fra i primi a finanziare la transizione energetica in Europa. Per più di 10 anni la strategia coerente di investimento di Omnes è stata sviluppare capacità di produzione di energia pulita in partnership con PMI francesi ed europee. Abbiamo trovato in Repower un partner perfetto per realizzare questo obiettivo ambizioso».


Repower

Repower è un'azienda specializzata nella vendita e nella fornitura di servizi nel settore energetico. Con oltre 100 anni di storia, la società è presente su tutta la filiera elettrica,
dalla produzione alla distribuzione, dal trading alla vendita. È attiva anche nel settore del gas. I principali mercati in cui Repower opera sono la Svizzera (con sede principale a Poschiavo
nel Cantone dei Grigioni e uffici a Bever, Ilanz, Küblis, Landquart e Zurigo), che comprende anche le attività di origination in Germania, e l'Italia (Milano). Il Gruppo sviluppa inoltre sistemi intelligenti a supporto della svolta energetica. Grazie a un solido know-how Repower offre i propri servizi anche ad altri clienti e svolge incarichi per terzi. Il Gruppo Repower impiega circa 600 persone, alle quali si aggiungono circa 30 apprendisti in Svizzera e 600 consulenti dell'energia in Italia. Nel 2017 Il Gruppo Repower ha realizzato un fatturato di circa 1,7 miliardi di euro, dei quali 1,1 miliardi circa sono stati generati in Italia.

 

Omnes

Omnes è un primario investitore con sede a Parigi che opera su scala europea a livello di private equity e infrastrutture. Con 3,6 miliardi di euro di patrimonio gestito, Omnes fornisce alle PMI il capitale necessario per finanziare la crescita. La società dispone di unità di investimento dedicate in tre aree principali: venture capital, buyout e capitale di crescita, infrastrutture. Con la creazione nel 2006 di Capenergie, il suo primo fondo dedicato alle energie rinnovabili, Omnes è stata un pioniere della transizione verso un'energia sostenibile. Da allora, la sua unità nel ramo infrastrutture ha firmato più di 40 investimenti in progetti e società legati alle energie rinnovabili in tutta l'Europa, per un totale di 900 milioni di euro. Nel 2016 Omnes ha ampliato la sua offerta di prodotti per la transizione energetica lanciando Construction Energie Plus, il primo fondo francese interamente rivolto alla costruzione di edifici a elevato rendimento ambientale. Omnes è di proprietà dei suoi dipendenti. Omnes è impegnata nelle tematiche ambientali, sociali e di buon governo aziendale (ESG) e ha creato la Omnes Foundation in favore delle organizzazioni di beneficenza che assistono i bambini. Ha inoltre aderito ai Principi di investimento responsabile delle Nazioni Unite (PRI). 



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INDAGINE SOLE 24 ORE SULLA QUALITA’ DELLA VITA 2018: MILANO LA PROVINCIA IN CUI SI VIVE MEGLIO. VIBO VALENTIA LA PEGGIORE. STABILE ROMA, IN 21° POSIZIONE, NAPOLI RISALE DI 13 POSIZIONI E SI CLASSIFICA 94°

INDAGINE SOLE 24 ORE SULLA QUALITA' DELLA VITA 2018:

MILANO LA PROVINCIA IN CUI SI VIVE MEGLIO. VIBO VALENTIA LA PEGGIORE. STABILE ROMA, IN 21° POSIZIONE, NAPOLI RISALE DI 13 POSIZIONI E SI CLASSIFICA 94°

 

 

Milano vince la 29ª edizione della Qualità della vita. Un risultato inedito nell'indagine annuale del Sole 24 Ore. La provincia si piazza ben sette volte su 42 nei primi tre posti per le performance conseguite negli indicatori del benessere e conquista così lo scettro di provincia più vivibile d'Italia, dopo averlo sfiorato per quattro volte, fermandosi al secondo posto nel 2003 e 2004 e poi nel 2015 e nel 2016.

Come ogni anno l'indagine del Sole 24 Ore scatta una fotografia delle città italiane, scegliendo di inquadrare la questione della vivibilità urbana tramite 42 parametri per ciascuna provincia (107 in tutto), suddivisi in sei macro aree tematiche (Ricchezza e consumi, Affari e lavoro, Ambiente e servizi, Giustizia e sicurezza, Demografia e società, Cultura e tempo libero), riferiti all'ultimo anno appena trascorso.

 

Milano svetta negli indicatori reddituali, di lavoro e per i servizi. Al primo posto per depositi in banca pro capite, celebra un buon tasso di occupazione e vince l'iCityrate 2018 come migliore smart city. Anche la cultura sale sul podio, con la spesa media dei milanesi al botteghino. Tra i punti deboli la sicurezza (scippi, borseggi e rapine) e l'indice di litigiosità nei tribunali.

Al secondo ed al terzo posto si piazzano Bolzano, in risalita dalla quarta posizione del 2017, e Aosta, in discesa di una posizione dallo scorso anno.

 

In coda alla graduatoria, invece, si ritrova Vibo Valentia. È la quarta volta che compare sul fondo, circondato da numerose città del Sud. La città è penalizzata dalle performance legate alla giustizia, ai servizi e alle variabili reddituali. Ultima per durata media dei processi e pendenze ultra-triennali nei tribunali, registra anche una delle più basse spese medie degli enti locali per minori, disabili e anziani. In controtendenza i risultati della città sul fronte del turismo, con una permanenza media nelle strutture ricettive tra le più lunghe e un mercato molto accessibile per l'affitto di case.

 

Resta stabile la qualità della vita nella Capitale. Roma si piazza al 21° posto, in linea con l'anno precedente (24° posto) in cui il numero di province saliva da 107 a 110. La ricchezza viene confermata dal dato medio dei prezzi delle case, in media il più elevato d'Italia, e dalla maggiore propensione agli investimenti fotografata dall'elevata percentuale di impieghi sui depositi. Pesano purtroppo sulla città il numero dei protesti pro capite, l'indice di litigiosità nei tribunali e le denunce per reati legati agli stupefacenti.

 

Tra le altre grandi città, più a sud spicca la risalita di Napoli che conquista 13 posizioni: nonostante continuino a peggiorare le performance legate a Giustizia e sicurezza e Affari e lavoro, la città festeggia il miglioramento sul fronte della ricchezza e dei consumi, grazie ai prezzi di vendita delle case. Migliorano anche Venezia, Torino, Catania, Bari e Bologna, in controtendenza solo Genova e Firenze che perdono rispettivamente otto e dieci posizioni.



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NEMI: IMMERSI NEL LAGO DI NEMI SI BRINDA AL 2019 RICORDANDO CALIGOLA E IL MISTERO DELLA TERZA NAVE.


 

IMMERSI NEL LAGO DI NEMI  SI BRINDA AL 2019 RICORDANDO CALIGOLA E  IL MISTERO DELLA TERZA NAVE.


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A Nemi si brinda  immersi nelle acque del famoso lago. Tra storia e leggenda della Terza Nave si  omaggia Caligola.


I sub dei Castelli Romani e di Anzio e Nettuno, Gruppo Under Water Team Italy e Centro Immersioni Nettuno, come ogni anno poco prima della fine dell'anno, si sono immersi nelle gelide acque del lago di Nemi.


Hanno riportato in superfice le anfore, che sono riproduzioni di contenitori di salsa balsamica romana e Garum e le bottiglie di vino locale.


"E' stato fatto un percorso di ricerca e recupero di bottiglie ed anfore con le salse e il Garum, messe in profondità in precedenza, in modo da conservarne la salubrità e la genuinità, nell'ambiente lacustre a diversi metri di profondità, per poterle degustare subito dopo sul posto", dicono i coordinatori dei sub Josè Amici e Cristian Mandici.


Alla simpatica iniziativa presso il centro sportivo Catarci hanno partecipato numerosi cittadini, associazioni sportive e il vice sindaco di Nemi Edy Palazzi. 

 

L'iniziativa - dichiara il sindaco di Nemi Alberto Bertucci - nasce con l'istituzione nel 2012 nell'occasione del bimillenario della nascita dell'imperatore Caligola per ricordarne le grandi gesta. 

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AL VIA L'ITALIA CHE RINNOVA: CAMPAGNA DIRETTA AI CITTADINI SUL "CALORE VERDE CHE NASCE DA LEGNO - promossa da Legambiente, AIEL, RisorsaLegno, ANFUS e ASSOCOSMA

AL VIA "L'ITALIA CHE RINNOVA": CAMPAGNA DIRETTA AI CITTADINI SUL "CALORE" VERDE CHE NASCE DA LEGNO

Promossa da Legambiente, AIEL, RisorsaLegno, ANFUS e ASSOCOSMA ha l'obiettivo di dare una corretta informazione sulle biomasse legnose per il riscaldamento domestico.

Una nuova generazione di apparecchi a legna e pellet ad alto rendimento e basse emissioni, combustibili legnosi di qualità certificata, installazioni e manutenzioni a regola d'arte, con queste credenziali si presenta la campagna "L'Italia che rinnova" con l'obiettivo di dare voce all'impegno di un settore con solide radici ma proiettato al futuro.

L'iniziativa, promossa da AIEL (Associazione Italiana Energie Agroforestali), RisorsaLegno, ANFUS (Associazione nazionale Fumisti e Spazzacamini) e ASSOCOSMA (Associazione Nazionale Costruttori Stufe) e da Legambiente tra le più importanti associazioni ambientaliste del nostro paese, si rivolge ai cittadini con l'obiettivo di fornire una concreta risposta all'esigenza di riscaldarsi in modo sostenibile e conveniente attraverso gli apparecchi domestici a legno e a pellet, che già oggi rappresentano la seconda fonte di riscaldamento per le famiglie italiane.

Il legno è una risorsa irrinunciabile e rappresenta un terzo delle energie rinnovabili in Italia. Insieme a eolico, fotovoltaico, idroelettrico e solare contribuisce in maniera significativa al raggiungimento degli obiettivi europei che per il 2030 si prefiggono di raggiungere il 32% di produzione di energia da fonti rinnovabili.  

Ma con questa campagna i promotori vogliono anche dare una risposta alle istituzioni impegnate a garantire una migliore qualità dell'aria attraverso una strategia di rottamazione delle vecchie stufe obsolete con le nuove tecnologie, che riducono le emissioni nocive fino all'80%.

 "L'abbiamo chiamata L'Italia che rinnova, sia per sottolineare la necessità che il nostro Paese raccolga e vinca la sfida della crescita delle energie rinnovabili, di cui le bioenergie  sono parte essenziale, sia perché proprio il rinnovarsi del settore, in particolare con i moderni generatori di calore a biomasse legnose , consenta di raggiungere obiettivi di una vera rivoluzione energetica per contrastare gli effetti del cambiamento climatico in atto" – spiega Marino Berton, direttore Generale di AIEL, che sottolinea: "serve l'impegno di tutti, dai cittadini alle istituzioni, affinchè il futuro della valorizzazione energetica delle biomasse sia costruito nel rispetto di una gestione forestale sostenibile e responsabile".

"Legambiente sostiene e promuove 'L'Italia che rinnova' perché è, non solo una importante opportunità per diffondere una cultura attenta all'uso delle rinnovabili e comportamenti di consumo consapevoli e sostenibili, ma anche per raccontare che oggi esistono già alternative valide e sostenibili alle fonti fossili. E se vogliamo puntare davvero ad un futuro 100% rinnovabile dobbiamo far sì che queste tecnologie siano sempre più diffuse" - dichiara Katiuscia Eroe, Responsabile Energia di Legambiente. 

La campagna partirà nei prossimi giorni in circa duemila punti vendita di tutta Italia con manifesti e materiale informativo per far conoscere ai cittadini "la più antica e la più moderna delle energie rinnovabili" che, raccogliendo la sfida dell'innovazione, vuole dare il suo contributo al miglioramento della qualità dell'aria. 



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sabato 15 dicembre 2018

Irritec S.p.A. - Premiate con gli IrriGo Kit di Irritec tre classi aderenti al progetto “Orto in condotta” di Slow Food

Premiate con gli IrriGo Kit di Irritec tre classi aderenti al progetto "Orto in condotta" di Slow Food

 

Capo d'Orlando, 16/12/2018  Martedì Grande successo per la giornata "Orto in condotta" di Slow Food, giunta ormai alla sua undicesima edizione, che con un contest didattico ha voluto trasmettere ai bambini un rapporto sano con terra e alimentazione. Un'iniziativa che Irritec ha sposato in toto, mettendo a disposizione delle scuole partecipanti degli IrriGo™ Orto Kit per l'irrigazione a goccia dell'orto.

 

Il progetto ha coinvolto oltre 500 scuole, 177 comuni, 37.575 alunni, 1503 insegnanti e 18.788 genitori. La sfida prevedeva la costruzione di un riparo per uccelli con materiali di recupero. In palio, per le tre classi vincitrici, dei kit di irrigazione a goccia pronti all'uso che permettono una distribuzione uniforme dell'acqua e dei nutrienti vicino alle radici delle piante per far crescere in quantità e qualità l'orto di casa. 

 

Le classi si sono dimostrate molto creative nella costruzione dei nidi per uccelli. A trionfare alla fine sono state la casetta della Scuola dell'Infanzia Comunale Azzurra di Trieste, la zucca-nido della Scuola Primaria di Piozzo (CN) e la creazione della Scuola Primaria Montecchio A. Capitini dell'IC Cortona II (AR). Ma a vincere sono stati tutti coloro impegnati in un progetto che vuole tramandare alle nuove generazioni i valori legati alla salvaguardia dell'ambiente e alla cultura del cibo.

 


Slow Food è un'associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo nel rispetto di persone, ambiente e tradizioni locali.

 

Migliorare l'efficienza dell'irrigazione in agricoltura e giardinaggio, riducendo l'impatto ambientale. È la mission di Irritec, nata in Sicilia nel '74, oggi leader mondiale della smart irrigation. Scarsità d'acqua e crescente domanda alimentare, esigono in tutto il mondo l'uso dell'irrigazione a goccia, di cui Irritec è punto di riferimento a livello globale. Irritec progetta, produce e distribuisce prodotti e impianti completi per l'irrigazione a pieno campo, in serra e per il settore residenziale. Ha sedi produttive e commerciali in Italia, Spagna, Messico, Brasile, Stati Uniti, Algeria, Germania e Cile. Nel suo impegno per l'ecosostenibilità, l'azienda ha lanciato il progetto Green Fields, che incoraggia gli agricoltori a smaltire correttamente i prodotti in plastica dopo l'uso, assicurandone una seconda vita. Iniziativa che ha reso Irritec un'eccellenza dell'economia circolare. Innovazione e sostenibilità sono valse numerosi premi internazionali ad un'azienda che, attraverso la professionalità degli oltre 700 dipendenti che lavorano nel mondo, si rivolge a coltivatori, distributori e dettaglianti, puntando sempre al massimo risultato preservando il bene più prezioso del pianeta, l'acqua.



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venerdì 14 dicembre 2018

3M ENTRA NEL DOW JONES SUSTAINABILITY INDEX PER IL DICIANNOVESIMO ANNO CONSECUTIVO

3M ENTRA NEL DOW JONES SUSTAINABILITY INDEX PER IL DICIANNOVESIMO ANNO CONSECUTIVO

Attraverso un impegno costante volto al miglioramento della vita, 3M si posiziona anche quest'anno tra le società più sostenibili al mondo.

Conferme anche da EcoVadis e Reputation Institute.

 

Pioltello (MI), dicembre 20183M si conferma nuovamente azienda leader in tema di sostenibilità: per il diciannovesimo anno consecutivo il Dow Jones Sustainability Index ha riconosciuto all'azienda di St. Paul l'eccellente livello del suo impegno, inserendola nel ristrettissimo numero di società costantemente presenti nell'Index (DJSI).

3M, società che traduce la scienza in soluzioni che migliorano la vita, vanta un impegno di lunga data nella sostenibilità. Tutto è iniziato negli anni '70 con il Programma 3P (Pollution Prevention Pays), una serie di impegni che si sono tradotti sia in azioni concrete nel rispetto dell'ambiente sia in centinaia di miglioramenti di prodotto e processo, formando così le basi di una la cultura permeata nell'organizzazione. Oggi l'azienda traguarda agli Obiettivi di Sostenibilità 2025 in un percorso che si concentra su acqua, clima ed energia, per continuare a dimostrare concretamente che le buone pratiche, oltre ad essere positive per il pianeta, sono anche positive per il business.

"L'impegno volto a trovare soluzioni alle grandi sfide globali è alla base di tutto ciò che facciamo in 3M," ha dichiarato Dirk Lange, MD di 3M Italia "Siamo infatti una società con un forte orientamento all'obiettivo e la sostenibilità è uno dei driver per creare soluzioni innovative utili ai nostri clienti ed in generale per migliorare la vita delle persone".

La sostenibilità è oggi un approccio integrato nelle pratiche di business di 3M: nello sviluppo di nuove soluzioni per i clienti l'azienda mantiene il proprio impegno a ridurre l'impatto in termini ambientali attraverso prodotti e soluzioni, ma anche aiutando i clienti ad essere sostenibili a loro volta con vantaggi economici.

Questo impegno ha permesso a 3M di raggiungere numerosi importanti obiettivi nel 2018:

·         riduzione del 68,1% delle emissioni di gas serra rispetto al 2002

·         energia elettrica ricavata per il 30% da fonti rinnovabili

·         investimenti per la tutela dell'ambiente, programmi di formazione e programmi per le comunità di entità superiore a 70 milioni di dollari

·         nuovo processo di valutazione dei fornitori che ne misura il livello di sostenibilità sociale e ambientale

·         lancio di un prodotto innovativo - i granuli riducismog 3M™- che, applicato sulle tegole, sfrutta la luce del sole per ripulire l'aria dallo smog.

 

Il DJSI – creato da analisti e ricercatori che studiano in modo approfondito le strategie ambientali, sociali ed i risultati economici delle imprese – non è però l'unica classifica a premiare 3M.

Per il 2018 l'azienda è stata infatti inserita da EcoVadis nella categoria «Gold», tra le primissime aziende al mondo (1% della classifica) in termini di responsabilità sociale (ambiente, sociale, etica e catena logistica) per tutte le categorie industriali. EcoVadis gestisce la prima piattaforma collaborativa che permette alle aziende di verificare la performance di sostenibilità dei fornitori, in 150 settori e 110 paesi, con l'obiettivo di migliorare le pratiche ambientali e sociali sfruttando l'influenza delle catene logistiche globali.

Ulteriori conferme per 3M arrivano anche da Eu5 RepTrak di Reputation Institute (Ri), che inserisce 3M al 42esimo posto. EU5 RepTrak® 2018 – pubblicato per la prima volta quest'anno - è considerato il più grande studio di reputazione aziendale cross-Paese. Basato su oltre 87.000 valutazioni individuali tra i consumatori dei cinque paesi europei più industrializzati - Italia, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito - analizza 140 aziende multinazionali valutandone il legame emotivo con gli stakeholder, i loro comportamenti nei confronti delle aziende stesse, l'intenzione di acquisto, la probabilità di raccomandare e la volontà di lavorarci. Tra i primi fattori valutati per definire l'impatto reputazionale, l'importanza delle attività di responsabilità sociale.

Questi riconoscimenti confermano e consolidano la valutazione che Ethisphere Institute, leader globale nella definizione e nello sviluppo di standard per pratiche commerciali etiche, ha dato di 3M a inizio 2018. Per il quinto anno consecutivo 3M è stata infatti riconosciuta come World's Most Ethical Company, una delle poche società industriali a livello mondiale a essersi distinta in modo continuativo per la sua eticità e integrità nella condotta di business. 

 

3M

3M traduce la scienza in soluzioni capaci di migliorare concretamente la vita di tutti i giorni.

Con un fatturato di 32 miliardi di dollari USA e oltre 91 mila dipendenti, opera in 200 paesi del mondo. Dalla base di 46 piattaforme tecnologiche, 3M presenta soluzioni innovative in aree di eccellenza; solo qualche esempio: salute, automotive, sicurezza, industria, interior decoration, transportation, grafica, energia, industria e consumo.

In Italia 3M ha una presenza consolidata da più di 50 anni di attività, circa 700 collaboratori, un fatturato di oltre 455 milioni di euro ed una vastissima gamma di soluzioni tecnologiche. I più elevati standard di sostenibilità caratterizzano la sede di Pioltello Malaspina (Milano), con un Customer Innovation Center, 2 stabilimenti, un Centro Distribuzione e 6 Centri Tecnici.



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Ambiente ed energia. E&S Group PoliMi: le pompe di calore ad alta temperatura come strumento per una città a emissioni zero e con minor consumo energetico


Energy&Strategy Group - School of Management  Politecnico di Milano

Datato, mal conservato, con impianti di riscaldamento inquinanti e classi di efficienza energetica basse: il patrimonio edilizio italiano non supera l'esame 
Ma le pompe di calore ad alta temperatura potrebbero azzerare le emissioni

Nel 2017 ne sono state vendute circa 50.000 per un valore di appena per 271 milioni di euro, invece sono una soluzione che permetterebbe di riqualificare il parco residenziale,
  ridurre notevolmente le bollette energetiche e l'inquinamento nelle aree urbane

 

Milano, 13 dicembre 2018 - Gli edifici residenziali registrati in Italia sono circa 12 milioni, con oltre 31 milioni di abitazioni, e il 77% è stato costruito da almeno 38 anni. Appena il 32%, poco meno di 4 milioni, può considerarsi in uno stato di conservazione ottimo, mentre il 22% è valutato mediocre o pessimo. Ciò implica impianti di riscaldamento a radiatore per il 90% dei casi, con superfici di cambio limitate e l'adozione di caldaie a combustibile fossile per raggiungere temperature elevate.

A conferma di ciò, i dati relativi agli edifici residenziali collocati nelle regioni settentrionali, che sono circa 5 milioni, cioè il 42%: del 18,8% di questi è noto l'APE e solamente il 7,4% appartiene alle classi energetiche B, A o A+. Al contrario, più di un edificio su due (58%) è di classe G o F, la sola classe energetica G riguarda il 42% del totale.

In questo contesto, le pompe di calore appaiono come una tecnologia indispensabile per conseguire obiettivi di efficienza e ridurre gli effetti negativi dell'inquinamento nelle città: gli impianti termici degli edifici sono infatti responsabili del 50-75% delle emissioni totali di CO2 nei mesi invernali nei contesti urbani.

Inoltre, la SEN prevede una riduzione dei consumi finali da realizzare in parte proprio nel residenziale: questo, insieme ai meccanismi di sostegno come ecobonus, sismabonus, conto termico, potrebbe favorire la riqualificazione del patrimonio edilizio, con un chiaro vantaggio in termini di riduzione delle bollette energetiche e dell'inquinamento. Le pompe di calore ad alta temperatura possono contribuire in maniera significativa al processo di efficientamento del patrimonio edilizio, così come al bilanciamento della rete elettrica in caso di elettrificazione dei consumi per il riscaldamento.

Sono alcuni dei dati presentati ieri dall'Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano durante la mattinata di studio dedicata alle pompe di calore ad alta temperatura come strumento per una città a emissioni zero e per la riqualificazione del patrimonio edilizio. Il convegno era organizzato in partnership con TEON, azienda italiana che sviluppa soluzioni innovative per il riscaldamento e il raffrescamento rinnovabile degli edifici.

Nel 2017 in Italia il mercato della climatizzazione e delle pompe di calore in ambito residenziale e terziario ha registrato vendite per un valore di 2,1 miliardi di euro e 2,075 milioni di "pezzi": il 18% di questo mercato (circa 0,37 milioni di unità) riguarda il raffrescamento, quindi i climatizzatori portatili, quelli non reversibili e i gruppi refrigeratori di liquido a compressione. Il resto, circa 1,71 milioni di unità, per un valore di 1,43 miliardi di euro, riguarda invece il riscaldamento, ma solo il 3% sono effettivamente pompe di calore (il resto sono climatizzatori split e multisplit): circa 50 mila unità vendute, per un volume d'affari di 271 milioni di euro.

Eppure, l'adozione di pompe di calore porta vantaggi estremamente interessanti dal punto di vista economico, sia che si tratti di pompe ad alta temperatura a ciclo aperto (le più redditizie) che a ciclo chiuso, in qualunque contesto abitativo vengano applicate, specialmente se in sostituzione di una caldaia tradizionale alimentata a gasolio.

Il vantaggio di ciascuna soluzione dipende però dal sistema di incentivazione scelto: a parità di tipologia abitativa e di tecnologia adottata, il conto termico permette di ottenere risparmi notevolmente migliori rispetto a quelli dell'eco-bonus.

"La SEN prevede di raggiungere al 2030 un risparmio nel settore residenziale di 3,7 Mtep/anno – commenta Vittorio Chiesa, Direttore dell'Energy&Strategy Group della School of Management del Politecnico di Milano -. Considerando i circa 8 milioni di villette e i 270.000 condomini nelle zone climatica D e E, si stima che per raggiungere il 100% degli obiettivi previsti dalla SEN si dovrebbe agire su circa 1,27 milioni di villette e 64.000 condomini. La diffusione delle pompe di calore ad alta temperatura dovrebbe riguardare quindi il 23,5% degli edifici complessivi delle zone climatiche D e E, con risparmi annui per le utenze energetiche di quasi 3,8 miliardi di euro".

"Le pompe di calore azzerano le emissioni nei centri abitati, riducono il consumo di energia primaria fossile nel bilancio 'globale' e abilitano lo sviluppo di fonti rinnovabili pulite anche nella generazione elettrica", spiega Ferdinando Pozzani AD di TEON, che ha illustrato esempi pratici e casi di successo di applicazione di questa tecnologia in diversi contesti abitativi e residenziali, dai condomini ai plessi scolastici, sempre con un abbattimento dei costi di esercizio che raggiunge il 40%. Per non parlare dei vantaggi a livello di sistema Paese, dovuti alla riduzione di importazioni di gas naturale.



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Mobilità sostenibile: arriva U Go by Leasys, prima piattaforma di mobilità integrata con car sharing e autonoleggio

Arriva U Go by Leasys! 

La prima piattaforma di mobilità integrata che offre ai privati soluzioni
di car sharing peer to peer e noleggio a breve: per muoversi in modo conveniente, sempre.
Per la società di FCA Bank un altro primato nel settore della mobilità, questa volta in chiave "social".


Roma, 13 dicembre 2018 - In linea con la propria mission di "Mobility Pioneers" Leasys, leader nel settore della mobilità appartenente al Gruppo FCA Bank, presenta U Go by Leasys, la prima piattaforma integrata di mobilità proposta in Italia da una società di noleggio a lungo termine.
U Go
- "you go" - mette a disposizione della clientela privata, in tutta Italia, soluzioni di car sharing peer to peer - da utente a utente - e vantaggiose ed esclusive formule di autonoleggio Winrent, l'operatore di noleggio a breve termine recentemente acquisito da Leasys.

In concreto, U Go by Leasys è una piattaforma che si rivolge, da un lato, ai clienti Leasys e FCA Bank che hanno noleggiato o acquistato un'auto con coperture assicurative complete e di cui vorrebbero contenere le spese condividendola nei momenti di non utilizzo (U Go Player); dall'altro, a chi non possiede un'auto o a chi si muove in altre città dove ha la necessità di un veicolo per qualche ora o qualche giorno, a una tariffa conveniente (U Go User).

Il servizio U Go by Leasys include anche le soluzioni di noleggio a breve termine di Winrent, in aggiunta ai player privati. Le auto Winrent disponibili sono inserite con vantaggiose tariffe dedicate e permettono a U Go di rispondere in maniera capillare, e con veicoli diversi, alla domanda di mobilità sul territorio.

La piattaforma Ugo.leasys .com incrocia ricerche e disponibilità: lo U Go Player si registra gratuitamente, indicando le caratteristiche della propria auto e il periodo di disponibilità (da un minimo di un'ora a qualche giorno). Anche per lo U Go User la registrazione è completamente gratuita e potrà individuare il veicolo più adatto alle proprie necessità effettuando la ricerca per città e periodo d'interesse, concordando con il Player le modalità per il ritiro e per il pagamento delle spese.

Al termine del periodo di condivisione, lo U Go User e lo U Go Player privato si dovranno recensire vicendevolmente. Ecco allora che U Go si fa davvero social, creando una community tramite sistemi di feedback diretto e recensioni che attivano meccanismi virtuosi di ricompensa e reputation online.

U Go è presente anche sui canali social Facebook e Instagram e, al fine di incentivare Player e User all'utilizzo della piattaforma, promuove l'iniziativa "Condividi con U Go" che prevede fino a 100 Euro in buoni Amazon per i Player che metteranno in condivisione l'auto e inviteranno gli amici a diventare U Go User.

Con U Go by Leasys la mobilità diventa sostenibile, all'insegna di risparmio, sicurezza e rapidità.


Leasys - Principale player nel mercato del noleggio a lungo termine e dei servizi automotive in Italia, Leasys SpA è una società nata nel settembre 2001, interamente controllata dal Gruppo FCA Bank, joint venture paritetica tra Fiat Chrysler Automobiles e Crédit Agricole. Leasys gestisce attualmente una flotta di circa 250.000 unità (di cui un terzo veicoli commerciali) nei paesi europei in cui è presente (automobili e veicoli commerciali e allestiti di tutte le marche, in gran parte dei marchi FCA) che propone a grandi aziende, piccole e medie imprese, pubblica amministrazione, liberi professionisti e privati. Attraverso Clickar, Leasys è anche tra le prime realtà italiane nella vendita dell'usato aziendale.




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Rinnovabili, energia solare: la rivoluzione Green Genius arriva in Italia

La rivoluzione Green Genius arriva in Italia

L'azienda, che offre a privati e imprese la possibilità di noleggiare una centrale elettrica fotovoltaica per la produzione di energia solare, permetterà di ridurre del 50% le tariffe elettriche

 

Green Genius, azienda specializzata nella fornitura di energia solare come servizio a privati cittadini e aziende, annuncia il proprio ingresso nel mercato italiano, come parte dello sviluppo internazionale del gruppo. Il modello leasing dei pannelli solari sviluppato dall'azienda offre ai consumatori la possibilità di affittare una centrale solare direttamente dal web. Gli italiani che sceglieranno Green Genius si prenderanno cura dell'ambiente e, grazie a una tariffa elettrica dimezzata, ridurranno del 20% le spese annuali per l'elettricità.

 

Attualmente il costo medio per gli italiani, che comprano l'energia elettrica dall'operatore statale di reti elettriche, è di 0,21 euro per 1 kWh, tasse incluse, mentre il costo medio dell'energia elettrica per le imprese raggiunge 0,14 euro per 1 kWh, tasse incluse. Si tratta di una delle tariffe più alte presenti in tutta l'Unione Europea.

 

Attraverso l'installazione gratuita di pannelli solari, Green Genius, che è membro dell'associazione italiana dedicata al mondo dell'energia solare (Associazione Italia Solare), ridurrà fino a 0,11 euro per 1 kWh il costo dell'elettricità per gli utenti. I proprietari di casa potranno diminuire le proprie spese annuali per l'elettricità del 20% e oltre. L'entità del risparmio dipende dal rapporto quantità di elettricità consumata direttamente versus quella conservata nella rete, dal momento che in Italia gli operatori applicano delle imposte per lo stoccaggio di energia.

 

"Tutti, indipendentemente dalla propria situazione economica, dovrebbero trarre beneficio dall'energia solare e avere la possibilità di favorire il cambiamento delle comunità di cui fanno parte. L'energia solare deve essere alla portata di tutti. Il modello della centrale solare a noleggio e della produzione energetica come servizio, già di successo in Nord Europa, può offrire numerosi vantaggi ai consumatori italiani. Grazie all'elevato numero di giornate soleggiate in Italia, la produzione e l'utilizzo dell'energia solare può essere molto efficace per privati e realtà aziendali. Con noi, è possibile davvero dare una svolta, poiché offriamo ai clienti di ridurre, sfruttando le fonti di energia rinnovabile e senza alcun investimento, i costi dell'elettricità e la possibilità di risparmiare tempo prenotando il servizio online" dichiara Lina Galatiltė, CEO Global and Italy di Green Genius.

 

Secondo quanto dichiarato dalla Galatilté, l'Italia è stata scelta da Green Genius, per le sue condizioni climatiche, per un quadro normativo conforme e per la presenza di un mercato dall'enorme potenziale; tutti elementi favorevoli alla produzione dell'energia solare. Il servizio di Green Genius, che sarà presto disponibile, diventerà un'alternativa interessante per gli italiani che sono tra quelli in Europa che pagano le più elevate tariffe di energia elettrica.

 

Green Genius installerà gratuitamente le centrali solari sui tetti e sulle terrazze delle abitazioni private dei consumatori, che non si occuperanno né della manutenzione delle centrali, né della preparazione della documentazione necessaria. Sarà Green Genius a gestire tutto. I consumatori, che potranno prenotare direttamente il servizio sul sito, pagheranno solo l'abbonamento del servizio sottoforma di kilowatt prodotti.

 

Nel caso dei privati cittadini, l'energia solare prodotta in più verrà conservata nella propria rete elettrica e sarà messa a disposizione nelle ore buie o nelle giornate nuvolose. Per la conservazione dell'energia nella rete comune, l'operatore nazionale applicherà un'imposta stabilita, per questo motivo risulterà più vantaggioso per i privati consumare in tempi brevi la maggiore quantità di energia solare possibile prodotta dalla centrale.

 

Per gli abitanti e le imprese in Italia che sceglieranno il modello leasing delle centrali solari, Green Genius fornirà tutte le consulenze necessarie, aiuterà a valutare le esigenze energetiche e proporrà una centrale solare di potenza ottimale e un piano dell'utilizzo energetico.

 

È stato calcolato che installare una centrale solare di 3 kW a proprie spese costa almeno 6.000 euro. Acquistare l'energia solare come servizio, invece, non richiede alcun investimento iniziale.

 

Green Genius è parte del gruppo internazionale Modus Group, che vanta un'esperienza decennale nel settore delle energie rinnovabili e attualmente controlla e sviluppa nuovi progetti di energia solare e a biogas in Spagna, Italia, Polonia e altri paesi.

 

 

 

Modus Group è una multinazionale che opera in quattro settori: energie rinnovabili (Modus Energy, Green Genius), servizi di car sharing (CityBee), soluzioni di smart parking (City Parking Group) e vendita di automobili. Il gruppo controlla infatti una rete di rappresentanti di 18 marchi automobilistici, tra cui anche Porsche, Bentley, BMW, Fiat, Maserati. 

 

Modus Energy International unisce diverse imprese europee che sviluppano progetti di energetica solare e a biogas. Il gruppo investe nei progetti dell'energetica green e attualmente controlla e sviluppa nuovi progetti di energia solare e a biogas in Spagna, Polonia, Lituania e atri paesi. La potenza elettrica comune alle centrali fotovoltaiche e a quelle a biogas nei diversi paesi, in cui opera il gruppo, raggiunge più di 72 MW, mentre quella termica – 15 MW. In Polonia la società costruisce parchi fotovoltaici di 50 MW e in Spagna il budget previsto per i parchi fotovoltaici raggiungerà 200 MW.


 

Green Genius è un'azienda che offre a privati e imprese la possibilità di noleggiare una centrale elettrica fotovoltaica per la produzione di energia solare. La peculiarità del servizio: centrale solare gratuita e riduzione delle spese annuali per l'elettricità del 20%. Il servizio può essere acquistato solo via internet. Green Genius è membro dell'associazione italiana dell'energia solare (Associazione Italia Solare).



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