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mercoledì 31 ottobre 2018

Nasce Dipartimento Energy di OIC: Green Network prima azienda a farne parte

Nasce il dipartimento Energy di OIC: Green Network prima azienda italiana del settore a farne parte


Roma, 31 ottobre 2018 - Green Network è la prima azienda italiana del settore Energy ad entrare nel Dipartimento che l'Osservatorio Imprese e Consumatori (OIC) ha istituito per monitorare le best practice del settore Energy.


A partire dal 1° luglio 2020 entrerà in vigore ufficialmente il mercato libero dell'energia. Conoscere e comprendere il mercato futuro diventano pertanto due aspetti fondamentali per effettuare scelte consapevoli.


Il Dipartimento Energy, istituito al fine di organizzare eventi informativi, formulare proposte migliorative e organizzare convegni, permetterà quindi di concordare, progettare e attuare strategie e iniziative di varia natura finalizzate al miglioramento del comparto e dei servizi al cliente.

La collaborazione permetterà un confronto continuo per incentivare le buone pratiche, affrontare in maniera efficace le diverse problematiche del settore e individuare soluzioni condivise.


"Siamo davvero onorati di essere la prima azienda italiana ad entrare nel Dipartimento Energy di OIC. - Ha dichiarato l'Ingegnere Piero Saulli, Presidente di Green Network – Da sempre puntiamo ad offrire a tutti i nostri clienti un servizio efficiente, di qualità e soprattutto a tutela del consumatore e siamo convinti che la collaborazione con OIC, punto di contatto nevralgico tra imprese e consumatore, non potrà che aiutarci a perfezionare ulteriormente questo aspetto. L'entrata nel Dipartimento Energy di OIC. - prosegue il Presidente Saulli -  ci permetterà di mettere in campo iniziative ad hoc per la corretta informazione sulla liberalizzazione del mercato dell'energia a partire da Luglio 2020 nella massima trasparenza e tutela dei consumatori".


"Siamo soddisfatti e felici di annunciare la nascita del Dipartimento Energy di OIC. - Ha dichiarato Antonio Persici, Presidente dell'Osservatorio Imprese e Consumatori - Siamo certi che la collaborazione con Green Network, azienda impegnata da tempo a sostenere una promozione autentica e corretta dei propri servizi, permetterà di raggiungere considerevoli risultati, dando un importante e fattivo contributo al miglioramento del settore. Lo scopo primario dell'Osservatorio - prosegue il Presidente Persici - è di definire e aggiornare le buone pratiche per migliorare la collaborazione tra imprese e consumatori. Il nuovo Dipartimento rappresenta un fondamentale tassello per perseguire questo obiettivo".



Green Network è uno dei principali operatori nel mercato italiano, per volumi venduti, della vendita di energia elettrica e gas nonché il primo ed unico operatore italiano presente nel mercato del Regno Unito. Fondata nel 2003 da Piero Saulli e Sabrina Corbo a seguito della liberalizzazione del mercato dell'energia elettrica, Green Network è una società a capitale interamente italiano e presente in tutto il territorio nazionale, con una particolare concentrazione nelle aree di Milano, Roma e Torino. Il Gruppo ha una dimensione di fatturato annuo – Budget 2018 - pari a circa 2 miliardi di euro e conta complessivamente circa 700.000 clienti luce e gas, sia nel mercato domestico sia nel mercato business, di cui circa 350.000 nel regno Unito. In termini di volumi, Green Network vende oltre 10 TWh annui di energia elettrica, a fronte di 32 TWh intermediati in trading, e circa 500 milioni di metri cubi di gas.


L'Osservatorio Imprese e Consumatori (OIC), rappresenta il punto di incontro tra il mondo delle imprese e la tutela del consumatore, il suo scopo primario è di definire e aggiornare le buone pratiche per migliorare, in ogni comparto, la collaborazione tra imprese e consumatori. Ha inoltre il compito di strutturare percorsi formativi, nonché di proporre ogni strumento utile per riconciliare imprese e consumatori creando regole giuste perché favorevoli a entrambe le parti. Fanno parte dell'Osservatorio Euro Service spa, ACMI e 11 Associazioni di Consumatori: Adiconsum, A.E.C.I., Associazione Utenti Servizi Radio Televisivi, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Konsumer Italia, Lega Consumatori e U.Di.Con..


Nella foto: Piero Saulli, Presidente di Green Network e Antonio Persici, Presidente dell'Osservatorio Imprese e Consumatori

Il Festival Giacimenti Urbani 2018: economia circolare e lotta allo spreco di risorse: ogni scarto è un bene prezioso

23-25 novembre 2018 - Cascina Cuccagna - Milano


Il Festival di Giacimenti Urbani

Edilizia circolare, lotta allo spreco alimentare e al cambiamento climatico

Tre giorni di incontri, mostre e laboratori e green market


Torna a Milano, alla Cascina Cuccagna, il Festival di Giacimenti Urbani, appuntamento dedicato all'economia circolare e al contrasto allo spreco di risorse. Giunto ormai alla sua sesta edizione, fa parte della della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (la più importante campagna europea sulla riduzione degli sprechi ed economia circolare) e della Make Something Week (movimento di persone che scelgono di creare insieme, per riscoprire la bellezza di condividere e riparare insieme agli altri).

L'edizione 2018 fa riferimento ad alcuni dei 17 SDGSustainable Development Goals, gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite:

GOAL 12 "Consumo e produzione responsabili": Edilizia circolare: riuso dei materiali come opportunità per ridurre l'impatto ambientale. Il mondo delle costruzioni, infatti, produce all'incirca il 40% dei rifiuti generati nell'Unione Europea. In questa direzione, la mostra "Miniere Urbane", che sarà in esposizione per tutti e tre i giorni, presenta una selezione di opere architettoniche realizzate da 20 studi di architettura specializzati nell'utilizzo di materiali di riuso, evidenzia la possibilità di utilizzare scarti industriali e non per nuove applicazioni finalizzate a scopi diversi da quello per il quale gli oggetti sono stati creati: pale eoliche che fungono da strutture per parchi giochi, porte e finestre diventano pareti o ancora segnali stradali utilizzati come rivestimento di facciate di edifici.

GOAL 10 "Ridurre le disuguaglianze". Tra le novità di quest'anno "Side by Side", una performance inclusiva dove design e scarti industriali si incontrano per rielaborare oggetti che mettono in relazione persone sorde e udenti. I performer di Laboratorio Silenzio, attraverso le "sedute relazionali" realizzate da T12-lab con scarti di produzione industriale, animeranno lo spazio di Cascina Cuccagna creando interazioni con gli oggetti e invitando il pubblico a una partecipazione attiva, alla riscoperta di se stessi, del proprio corpo, dell'altro.

GOAL 13 "Lotta contro il cambiamento climatico". Appuntamento ormai imperdibile del Festival, anche quest'anno, in attesa della Conferenza delle Parti sul Clima, che si terrà il prossimo dicembre a Katowice, si farà in punto sulla lotta al cambiamento climatico con Stefano Caserini, climatologo (Italian Climate Network). A seguire, Francesco Cara porterà l'esperienza de "Il Raggio Verde", rassegna cinematografica dedicata al clima e Pietro Porro (Nessuno ferma le stelle – Ape San Frontieres) presenterà il suo viaggio da Milano fino a un piccolo villaggio in Togo a bordo di un'Apecar del 1987. Sabato 24 novembre alle ore 17. Durante i tre giorni del Festival, Casa per la pace distribuirà piccole piante al pubblico invitandolo a intraprendere azioni di "guerrilla gardening" contro il cambiamento climatico.

GOAL 2 "Sconfiggere la fame". Venerdì 23 alle ore 17, durante l'inaugurazione del Festival, verrà presentata la nuova "Bancarella di Recup": grazie alla collaborazione tra Recup, Giacimenti Urbani ed Eco dalle città e con il contributo di Amsa-A2A il recupero di cibo ancora edibile diventerà strutturato e stabile in 11 mercati rionali di Milano. L'obiettivo è quello recuperare il cibo invenduto o danneggiato, selezionarlo e rimetterlo a disposizione delle persone nel rispetto delle esigenze di tutti.

GOAL 12 "Consumo e produzione responsabili". Nella tre giorni dedicata all'economia circolare non mancherà il "Green Market" dove si potranno trovare e acquistare borse, gioielli, biciclette e arredo realizzati da artigiani, creativi e realtà che hanno come denominatore comune le 5R Riusa, Ripara, Riduci, Riutilizza e Ricicla – e il rispetto per l'ambiente: dall'upcycling all'utilizzo di materiali compostabili e biodegradabili, dai tessuti naturali agli abiti rigenerati, dal rici-cashmere ai prodotti cosmetici bio e vegan.

Non mancheranno laboratori per tutti, come il Restart Party dove imparare a riparare vecchi apparecchi elettronici grazie ai consigli degli esperti restarter di PCOfficina e Restarter Milano e gli ecolaboratori realizzati da GreenPeace.

Da venerdì a domenica, durante il festival, i visitatori potranno portare teli di ombrelli dismessi, fogli A4 usati solo da una parte, tappi di plastica e di sughero e floppy disk. Questi oggetti verranno ritirati da alcune associazioni per essere riciclati o utilizzati per creare nuovi oggetti e manufatti. Ad esempio grazie all'associazione La Nostra Comunità i tappi di sughero diventeranno pannelli di isolamento termico e acustico; Casa per la Pace utilizzerà i teli degli ombrelli per creare borse per la spesa e infine La casa editrice libera ed senza impegni produrrà manufatti e cover riutilizzando i vecchi floppy disk.


L'ingresso è gratuito.


Il Festival è un progetto di Giacimenti urbani in collaborazione con Cascina Cuccagna, nell'ambito della Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti e della Make Something Week, con il contributo di Fondazione Cariplo e Municipio 4, con la partecipazione di Amsa-A2A e Greenpeace.

Cnr: gli effetti dell’inquinamento indoor sugli Sherpa

Gli effetti dell'inquinamento indoor sugli Sherpa

 

Uno studio del Consiglio nazionale delle ricerche svolto in un villaggio dell'Himalaya abitato dalla popolazione Sherpa dimostra che una cattiva qualità dell'aria in ambiente interno può causare danni al sistema respiratorio e cardiocircolatorio. 

La ricerca, realizzata in collaborazione con l'Università di Ferrara e l'Università di Pisa, è in via di pubblicazione su European Journal of Internal Medicine.

 

Ricercatori del Consiglio nazionale delle ricerche hanno condotto uno studio sulla montagna himalayana per verificare gli effetti dell'inquinamento indoor sul sistema respiratorio e cardiocircolatorio della popolazione locale. Il lavoro, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di scienze biomediche e chirurgico specialistiche dell'Università di Ferrara e con l'Università di Pisa, è in via di pubblicazione sulla rivista European Journal of Internal Medicine.


Il tema è oggetto in questi giorni a Ginevra della prima conferenza globale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sugli effetti dell'inquinamento dell'aria sulla salute. Secondo i dati dell'Oms, la presenza in atmosfera del particolato atmosferico fine di origine antropica (PM2.5, generalmente definito 'polveri sottili') costituisce il sesto fattore di rischio per la salute umana e ha causato nel 2016 a livello globale 4,1 milioni di morti per disturbi respiratori, cardiovascolari e per cancro polmonare. Un numero di decessi maggiore rispetto a quello dovuto a più noti fattori di rischio quali abuso di alcool o inattività fisica, e simile a quello per elevati livelli di colesterolo nel sangue o obesità.


"Meno noto è che circa 2 milioni di decessi annui addizionali sono originati dall'esposizione all'inquinamento negli ambienti domestici, fenomeno particolarmente preoccupante nei continenti asiatico e africano, dovuto principalmente all'utilizzo, per riscaldamento e preparazione dei pasti, di combustibili di bassa qualità (sterpi, residui agricoli, sterco animale) con stufe altamente inefficienti e in ambienti non adeguatamente ventilati", spiega Sandro Fuzzi,  ricercatore dell'Istituto di scienze  dell'atmosfera e del clima (Cnr-Isac) e coautore dell'articolo. "Precedenti ricerche hanno già esaminato questo fenomeno in India, Cina e America Latina. La particolarità di questo studio, condotto nel villaggio di Chaurikharka, a 2.562 metri di altezza, abitato dalla popolazione Sherpa, sono la lontananza da altre possibili sorgenti di inquinamento, nonché la bassissima propensione al fumo, e la rarità dei fenomeni di obesità e diabete nella popolazione. L'assenza di questi fattori rende possibile una valutazione più precisa del rapporto causa-effetto fra l'inquinamento indoor e le affezioni riscontrabili nella popolazione".


In questi ambienti domestici le concentrazioni di PM2.5, contenente a sua volta un'elevata percentuale di black carbon (BC), un derivato dalla combustione estremamente dannoso per la salute, possono superare di molte volte i limiti fissati dall'Oms per l'aria ambiente. "Abbiamo monitorato tredici case del villaggio su un intero ciclo giornaliero per verificare i livelli di concentrazione di PM2.5 e di BC. Settantotto abitanti delle case oggetto delle misure in età compresa fra 16 e 75 anni sono poi stati oggetto di una serie di valutazioni mediche", aggiunge Lorenza Pratali, ricercatrice dell'Istituto di fisiologia clinica (Cnr-Ifc) e primo autore dello studio. "Dai risultati clinici è emerso che anche una cattiva qualità dell'aria dell'ambiente indoor può causare una precoce disfunzione a carico delle vie aeree e danno cardiovascolare subclinico. L'effetto nocivo è maggiore soprattutto dal punto di vista cardiovascolare nella popolazione con età maggiore di 30 anni, con una più prolungata esposizione al black carbon. È chiaro che semplici interventi che favoriscano l'uso di stufe più efficienti e combustibili più adeguati in queste comunità possono ridurre sostanzialmente le emissioni indoor dovute alla combustione e, di conseguenza l'esposizione degli abitanti e gli effetti sulla salute".

 


 

 

Didascalia immagine:

In milioni di abitazioni dei Paesi emergenti questo tipo di stufe, spesso senza camino, sono ancora oggi utilizzate per riscaldarsi e per preparare i pasti

 

Roma, 31 ottobre 2018

 pa CNR

Energia: Vestas raggiunge 4 GW di capacità installata in Italia e compie 20 anni di attività nel Paese

 


Vestas raggiunge 4 GW di capacità installata in Italia e compie 20 anni di attività nel Paese
La potenza installata da Vestas è pari a più del 40% dell'energia eolica totale in Italia. Dalle quattro aste indette dal 2012, Vestas ha ottenuto ordini per 1 GW di potenza.

Il futuro dell'energia eolica in Italia è di certo promettente: è quanto è emerso dall'incontro "20 anni di energia eolica in Italia: cosa ci aspetta?", tenutosi a Roma per iniziativa del leader dell'energia eolica Vestas, azienda globale danese che festeggia 20 anni di attività in Italia. Nel corso del dibattito, è risultato che innovazione tecnologica e strumenti digitali saranno i principali driver che porteranno, secondo Vestas, a un ulteriore sviluppo del mercato italiano dell'energia eolica. 
Alla discussione, insieme ai rappresentanti di Vestas in Italia e in Europa, hanno partecipato anche il Senatore Gianni Girotto - Presidente della 10ª Commissione permanente (Industria, Commercio, Turismo) e il Presidente di ANEV, Simone Togni.

 

Dopo aver installato la prima turbina eolica nel lontano 1991, facendo del mercato italiano uno dei Paesi pionieri del settore, la crescita di Vestas sul territorio nazionale è stata esponenziale. La capacità complessiva installata sul territorio è oggi pari a 4 GW, corrispondente a una quota cumulativa di mercato superiore al 40% . Ammonta a 4,1 GW la potenza manutenuta da Vestas in Italia, includendo anche impianti di brand diversi da Vestas. 
Presente in Italia con una sede centrale a Roma e un polo produttivo a Taranto, nel nostro Paese Vestas ha anche installato la maggior parte dei modelli di turbine eoliche disponibili, permettendo la realizzazione di impianti sia in territori tradizionalmente più consoni a questo tipo di energia, quali il Centro, il Sud e le Isole, ma anche in altre regioni d'Italia dalle condizioni climatiche più estreme, come la Valle d'Aosta.
A livello globale, Vestas può vantare 94 GW di potenza installati in 79 diversi stati nel mondo; in 35 nazioni è stato il primo player in assoluto a introdurre impianti ad energia eolica.


Rainer Karan, Vice President, East Mediterranean, Vestas, ha commentato, "L'Italia è un mercato chiave per l'energia eolica, particolarmente ricettivo e sensibile all'importanza della sostenibilità e delle energie rinnovabili, come dimostrano i 4 GW di capacità installata che festeggiamo nel Paese. Qual è ora il futuro del settore? Dopo le prime quattro aste, del cui risultato siamo particolarmente soddisfatti, ed in preparazione alle future aste, uno dei principali driver sarà l'innovazione e l'uso delle più moderne tecnologie al servizio del miglioramento delle performance degli impianti. Il potenziale che può derivare da una migliore gestione dell'esistente è enorme. Noi di Vestas siamo convinti che l'applicazione all'eolico di tecnologie digitali, software di analisi dei dati provenienti dagli impianti e sistemi di monitoraggio delle performance energetiche siano strumenti su cui investire. Proprio per questo, siamo alla costante ricerca di nuove soluzioni di questo genere. In questa direzione si pone la recente acquisizione da parte nostra di Utopus Insights, azienda specializzata nell'analisi dati al servizio delle performance energetiche. Si tratta per noi di una grande opportunità di ulteriore sviluppo del settore eolico, non solo in Italia, bensì in tutta Europa e nel mondo."


Vestas
Vestas è il partner globale per l'industria dell'energia eolica. Si occupa di progettazione, produzione, installazione e manutenzione di turbine eoliche in tutto il mondo. Con più di 94 GW in 79 diversi stati, è il primo player globale per potenza installata. Forti di una posizione di leadership nell'interpretazione dei dati e del monitoraggio e ottimizzazione di 78 GW di turbine eoliche attualmente in servizio, Vestas utilizza i dati per prevedere l'andamento delle risorse eoliche, sfruttarle al massimo e offrire le migliori soluzioni nel campo dell'energia eolica. Vestas può vantare su oltre 24.000 addetti che, a livello globale, sono impegnati a offrire soluzioni energetiche per un futuro più sostenibile.

lunedì 29 ottobre 2018

SMOG: M5S, NUOVI DATI SHOCK DA OMS, SERVE CURA RADICALE

SMOG: M5S, NUOVI DATI SHOCK DA OMS, SERVE CURA RADICALE


ROMA 29 OTTOBRE - "C'è una emergenza in Italia e nel Mondo. Si chiama inquinamento. Una emergenza che colpisce i nostri bambini che sono tra i più esposti al Mondo, in primis quelli della pianura padana e delle grandi aree metropolitane. Una emergenza che a livello globale provoca ben 600mila morti infantili. A problemi radicali, cure radicali. E' ora che ogni forza politica abbia il coraggio di dire la verità ad i cittadini: così non si può andare avanti, moriranno e si ammaleranno sempre più persone" Lo dichiarano i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Ambiente di Camera e Senato insieme ad Alberto Zolezzi vice presidente del gruppo parlamentare pentastellato alla Camera commentando i dati diffusi dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in occasione della prima conferenza Globale sull'Inquinamento dell'aria.

"Servono immediate misure per una riconversione industriale, per cambiare il modo di produrre per ridurre i rifiuti e recuperare materia anziché bruciarla o sotterrarla, per cambiare il modo di muoversi, puntando su trasporto pubblico e mobilità sostenibile, puntando su un diverso modello energetico puntando sull'efficienza e non sullo spreco, puntando sullo stop al consumo di suolo, che va tutelato, rigenerato e arricchito di nuove grandi fasce boscate urbane" continuano i pentastellati.

"Servono non grandi infrastrutture ma manutenzione del territorio, non il Tav ma convincere le persone che la singola mobilità privata va limitata il più possibile offrendo alternative perché i livelli sono diventati insostenibili" spiega Zolezzi.

 "Nel contratto di governo ci sono tantissime proposte che vanno applicate senza cercare 'soluzioni al ribasso'. Qui non c'è più da scherzare o cercare facili consensi. E' a rischio la salute di tutti con tra l'altro enormi ricadute di costi sanitari oltre che di lutti e sofferenze personali e famigliari. Dobbiamo tutti rendercene conto ed agire di conseguenza". concludono i parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Ambiente.



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Iberdrola inaugura il parco eolico marino ‘Wikinger’ in Germania

La prima installazione eolica marina progettata e gestita al 100% da una società spagnola

 

Iberdrola inaugura il parco eolico marino 'Wikinger'che conferma la Germania come suo mercato strategico

 

• Con una potenza di 350 megawattha richiesto un investimento di 1.400 milioni di euro e ha creato lavoro per più di 2.000 lavoratori in tutta Europa

 

• I futuri parchi di Baltic Eagle e WikingerSüd andranno ad aggiungersi a Wikinger,costituendo così il maggior complesso eolico marino del mar Baltico, con una capacità installata di 836 megawatt e un investimento di 2.500 milioni di euro

 

• Il presidente di Iberdrola, Ignacio Galán,ha manifestatil proprio orgoglio per lamessa in opera di questo impiantoche è un progetto rappresentativo per l'azienda: "Continueremo a puntare sulla tecnologia eolica offshore, che ci permette di proseguire nella transizione energetica verso un'economia sostenibile e a basse emissioni dicarbonio"

 

Sassnitz (Germania)Iberdrola ha inaugurato questa mattina il parco eolico Wikingeruno degli impianti rinnovabili più importanti dell'azienda in tutto il mondocon un investimento di 1.400 milioni di euro.All'inaugurazione hanno partecipato anche la società 50 Hertz e le autorità dello Stato Meclemburgo-Pomerania Occidentale.

 

Wikinger fornisce già 350 megawatt (MW) di capacità alla rete elettrica tedesca e apporta energia rinnovabile e ad alta efficienza a 350.000 abitazioni (il che equivale al 20% della domanda di energia delMeclemburgo-Pomerania Occidentale, in cui si trova questo parco). Questo flusso di energia rinnovabile avrà un deciso impatto positivo sull'ambienteevitandol'immissione nell'atmosfera di quasi 600.000 tonnellate di CO2 l'anno.

 

Il presidente di Iberdrola, Ignacio Galán, ha celebrato l'avvio di questo parco eolico di Iberdrola, che rappresenta un progetto emblematico per l'azienda: "Wikinger rappresenta un altro passo avanti nel nostro impegno verso la fornitura di energia elettrica pulitaefficiente e sicuraContinueremo a puntare sullatecnologieolica offshore, che ci permette di proseguire nella transizione energetica verso un'economia sostenibile e a basse emissioni di carbonio". Galán ha inoltre sottolineato che "questo parco è un chiaro esempio della tecnologia d'avanguardia e dimostra il grande potenziale industriale e di innovazione del settore energetico europeo nella reindustrializzazione nel nostro continente".

 

Il progetto Wikinger segna l'entrata di Iberdrola sul mercato elettrico tedescopaese nel quale si è appena aggiudicata la costruzione di altri due parchi eolici mariniBaltic Eagle (476 MW) Wikinger Süd (10 MW). La somma di questi tre progetti, tutti situati vicino all'isola di Rügendarà luogo al maggior complesso offshore del mar Balticocon una capacità totale installata di 836 MW e un investimento complessivo di 2.500 milioni di euro.

 

In questo modonei prossimi anni la Germania diventerà un'area chiave per il gruppo Iberdrolaassieme ai suoi mercati principaliStati UnitiRegno UnitoMessico, Brasile e Spagna.

 

Wikinger è la prima installazione eolica marina progettata e gestita al 100% da una società spagnola e consolida il posizionamento di Iberdrola come azienda di riferimento nel settore delle energie rinnovabili in Europa, in grado di sviluppare progetti in mercati competitivi come quello tedesco, e rispettare i termini esigenti solitamente fissati dalle autorità tedesche. Inoltreha consentito la creazione di posti di lavoro e opportunità per le aziende spagnole fornitricicome Navantia e Windar.

 

Questo progetto è andato a buon fine grazie alla squadra multidisciplinare e multinazionale creata da Iberdrola e alla sua rete di fornitori e appaltatori internazionali di massimo livelloAl successo di questa impresa hanno partecipato utotale di più di 2.000 dipendenti di 20 paesi diversiTutti hanno dovuto superare le sfide tecnologiche di questo tipo di opere e le difficoltà derivanti dalle condizioni meteorologiche estreme del mar Baltico.

 

All'eventoche si è tenuto nel porto di Sassnitzhanno presenziato il Direttore Generale degli Affari internazionali (Business CEO) di Iberdrola, Francisco Martínez Córcoles; il ministro dell'EnergiaInfrastrutture e Digitalizzazione dello delMeclemburgo-Pomerania Occidentale, Christian Pegel, e l'Amministratore Delegato di 50 Hertz, Boris Schucht.

 

Wikinger, un emblema per Iberdrola

 

Ubicato di fronte alla costa nord-occidentale dell'isola tedesca di RügenWikinger sintetizza la strategia di Iberdrola: una grande scommessa di investimento per lo sviluppo delle energie rinnovabiliimpegno nella riduzione delle emissioniinnovazione tecnologicacrescita internazionale; apertura di nuovi business e mercati ai propri fornitorie un importante effetto trainoper il settore navale europeo.

 

Per realizzare questo progetto sono stati installati 280 pali eolici lunghi 40 metri, con un diametro di 2,5 metri e un peso unitario di 150 tonnellatetutti costruiti dalla società spagnola Windar (Asturie)Essi sono statistate collocati su 70 fondazioni da 620 tonnellate l'una,fabbricate dalla danese Bladt e dalla spagnola Navantia nel suo arsenale di Fene (Galizia).

 

Le turbine, modello AD 5-135, sono state fabbricate da Siemens Gamesa nei suoi stabilimenti di Bremerhaven Stade (Germaniae hanno una potenza unitaria di 5 MW. Si tratta degli aerogeneratori di maggior potenza e dimensioni che Iberdrola abbia mai installatoCon un'altezza totale di 165 metrisono costituiti da una gondola da 222 tonnellate di pesoun rotore da 135 metri di diametro con pale lunghe 77,5 metri l'una, e una torre alta 75 metri.

 

Infineuna delle infrastrutture chiave di Wikinger è stata la sottostazione marina, battezzata Andalucíache verrà utilizzata da Iberdrola e da 50Hertz, operatore della rete elettrica tedescaAnche questa installazionecuore energetico del parco, è stata costruita da Navantia nella sua sede di Puerto Real (Andalusiae ha un peso complessivo di 8.500 tonnellate.

 

 

La scommessa sull'energia eolica marina

 

L'energia eolica marina è uno dei fattori chiave della crescita di Iberdrola, e l'azienda ha intrapreso notevoli progetti in questo stesso settore nel Regno Unitoin Germania e in FranciaQuesti rilevanti investimenti contribuiranno alla transizione energetica verso la decarbonizzazione e a combattere i cambiamenti climatici.

 

Ecco i principali progetti in corso:

 

West of Duddon Sands (WoDS)prima installazione marina nella quale è stato coinvolto il Gruppo Iberdrola; è stata sviluppata dall'azienda in associazione con Orsted ed è entrata in funzione nel 2014, nelle acque del Regno Unito. WoDS ha una capacità di 389 MW e gli investimenti hanno superato i 1.600 milioni di sterline.

 

East Anglia (EAO)macroprogetto in piena costruzione in acque britanniche del Mare del Nord; quando entrerà in funzione, nel 2020, sarà uno dei maggiori parchi eolici marini del mondoGli investimenti stimati sono di 2.500 milioni di sterline e avrà una capacità di 714 MW.

 

Saint-BrieucQuesto impianto da 496 MW di potenza installatasarà ubicato a 20 chilometri dalla costa di fronte alla Bretagna francesenel nord del paese, e a circa 100 chilometri dalla città di Rennes. Avrà 62 turbine da 8 MW di capacità ciascuna.

 

Vineyard Windattraverso la società Vineyard Wind, il Gruppo Iberdrola ha ricevuto l'autorizzazione delle Massachusetts Electric Distribution Companies (EDC) a costruire un grande parco eolico marino al largo della costa nord-occidentale degli Stati UnitiIl progettoche prevede lo sbarco su grande scala della società negli USA, avrà una capacità di 800 MW.

 

 

Iberdrola

 

Iberdrola è una società leader a livello mondiale nel campo delle energie alternativeil primo produttore eolico e una delle cinque principali utility per capitalizzazione di borsa del mondoIl gruppo è presente in numerosi paesi ed eroga energia a quasi 100 milioni di personeprincipalmente in SpagnaRegno Unito (ScottishPower), Stati Uniti (AVANGRID), Brasile (NeoenergiaMessico. Con un organico di 34.000 dipendenti e asset a 110.000 milioni di euronel 2017 ha fatturato 31.263 milioni di euro e ha avuto un utile netto di 2.804 milioni di euro.

 

Iberdrola guida la transizione energetica verso un modello sostenibile attraverso i propri investimenti in energie rinnovabilireti intelligentistorage di energia su grande scala e trasformazione digitale, per offrire ai propri clienti i prodotti e servizi più avanzatiGrazie alla sua scommessa sull'energia pulitaè una delle aziende con meno emissioni ed è un punto di riferimento internazionale grazie al suo contributo alla lotta contro i cambiamenti climatici e per la sostenibilità del pianetaIberdrola è inclusa in numerosi indici di sostenibilità ambientale internazionaletra cui Dow Jones Sustainability Index eFTSE 4Good, e viene considerata una delle utility più sostenibili del mondo.



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