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giovedì 28 marzo 2019

eBay e Mercatino insieme per un’economia sostenibile

eBay e Mercatino insieme per un'economia sostenibile

E-commerce: nuova frontiera di salvaguardia dell'ambiente

 

Caserta, 27 marzo 2019 - L'online contribuisce a rendere il commercio più sostenibile. È questo il messaggio che emerge dalla partnership tra Mercatino, il più grande network dell'usato in Italia che conta una rete in franchising di 186 punti vendita, ed eBay, leader nell'eCommerce con oltre 179 milioni di acquirenti attivi a livello globale.


La partnership, annunciata lo scorso 24 marzo al Golden Tulip Plaza di Caserta in occasione della Convention Nazionale del network, prevede l'apertura di un nuovo store di Mercatino sulla piattaforma eBay. I due attori potranno in questo modo alimentare un modello di economia più sostenibile. Ad animare la Convention quest'anno sono state proprio le tematiche della sostenibilità e dell'economia circolare, sempre più presenti nelle strategie di business delle imprese. In questo scenario, il tema del riuso delle risorse, con un focus al settore dell'usato, rappresenta un fattore chiave sia in termini di rispetto per l'ambiente sia come opportunità di riduzione dei costi per lo smaltimento dei prodotti. 


È in questo campo che Mercatino Franchising si pone come promotore di un modello sostenibile, che in sei anni è stato in grado di vendere un volume di oggetti – oltre 11 milioni di metri cubi - che, secondo il Rapporto ISPRA 2017, equivalgono al volume totale di rifiuti urbani conferiti nel 2016 nelle discariche italiane, e che grazie ad un paniere di 7 milioni di oggetti movimentati nell'ultimo anno ha permesso di evitare emissioni in atmosfera per circa 45.000 tonnellate di gas serra e di risparmiare circa 30.000 kg di PM2.5.


A rendere ancora più efficace questo meccanismo virtuoso ci pensa l'E-commerce, che grazie alla sua capacità di rendere più efficiente e remunerativo il processo di vendita può essere considerato come la nuova frontiera per la salvaguardia dell'ambiente, innovando i format aziendali attraverso l'unione tra "usato digitale" e "usato fisico". "Lo sviluppo è anche questo - secondo Sebastiano Marinaccio, Presidente Mercatino srl - dare spazio alla ricerca per offrire alle nuove generazioni modelli di consumo sostenibili e al tempo stesso tecnologici, esperienze di acquisto originali ed innovative, digitali e fisiche al tempo stesso. È la via dell'omnicanalità per rispondere alla crescente esigenza del 'nuovo' che avanza."


Attraverso la partnership con Mercatino, eBay prosegue il suo impegno verso la promozione di un modello di economia sostenibile, puntando al commercio circolare per arrivare a evitare 2,5 milioni di tonnellate di emissioni entro il 2020 e per sviluppare, sempre entro lo stesso periodo, un impatto positivo di 2,5 miliardi di dollari. "Grazie a questa partnership – afferma José Luis Manzano, Onboarding and Acquisition Manager New B2C sellers di eBay in Italia e Spagna – offriamo ai nostri 179 milioni di clienti nel mondo la possibilità di fare un gesto verso l'ambiente, e lo facciamo attraverso un accordo con il più importante attore del settore in Italia. Siamo particolarmente felici di poter annunciare l'avvio di questo percorso che, in linea con gli obiettivi di eBay a livello globale, genererà importanti benefici per l'economia e per l'ambiente."


Alla presentazione dell'accordo sono intervenuti Margot Olifson e Marco Sepulcri, rispettivamente Responsabile del business C2C e Acquisition and Onboarding Manager di eBay in Italia, oltre che rappresentanti di Legambiente, Codacons, Mercato Circolare e Giardino Forbito.

 

Informazioni su Mercatino S.r.l.

Mercatino S.r.l., società di Verona, opera dal 1995 nel settore dell'intermediazione dell'usato, ed è distribuita sull'intero territorio nazionale tramite una rete in franchising di 186 punti vendita secondo il modello dell'Economia Circolare. Mercatino Franchising registra mediamente un giro d'affari annuo pari a 80.000.000 di euro per 9,5 milioni di oggetti venduti.

 

Informazioni su eBay

eBay (NASDAQ: EBAY) è uno dei più grandi e dinamici mercati online esistenti. Da oltre 23 anni, eBay innova il commercio globale e connette milioni di venditori e acquirenti in tutto il mondo, creando notevoli opportunità per tutti. La nostra offerta di prodotti, supportata da una piattaforma di vendita semplice ed efficace, è la più completa e la più rilevante con oltre 1.2 miliardi di inserzioni live a livello globale. L'80% di questi prodotti sono nuovi e oltre il 90% del valore totale dei beni venduti deriva da oggetti a prezzo fisso. eBay in Italia conta oltre 5 milioni di acquirenti attivi, 35.000 venditori professionali e 100 milioni di prodotti nuovi in vendita in ogni momento.


sabato 23 marzo 2019

Al via il progetto di Eni gas e luce nelle scuole per sensibilizzare i giovani a un uso più consapevole dell’energia

Al via il progetto di Eni gas e luce nelle scuole per sensibilizzare i giovani a un uso più consapevole dell'energia

Roma, 22 marzo – Sensibilizzare gli studenti a fare un uso più efficiente e sostenibile dell'energia. È questo l'obiettivo del progetto avviato da Eni gas e luce in collaborazione con Eniscuola, in diversi istituti scolastici primari e secondari, di Roma e di Milano, che prevede una serie di attività didattiche innovative per i bambini e i ragazzi. Nello specifico, il progetto si declina in due iniziative: "+ controllo, - consumo", dedicato alle scuole primarie, e "Tecnologie sostenibili ed energia per la scuola", destinato agli istituti superiori.

L'iniziativa "+ controllo, - consumo" di robotica educativa ha l'obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni su tematiche di sostenibilità e di promuovere un uso migliore e più consapevole dell'energia. L'iniziativa coinvolge 180 studenti, tra i 7 e 10 anni, degli istituti primari Daniele Manin, Levi Montalcini e Alessandro Manzoni di Roma, per un totale di sei classi. Il progetto prevede la formazione dei docenti coinvolti e un ciclo di 3 incontri in ogni classe, tenuti da esperti del settore, con l'obiettivo di realizzare prototipi robotici progettati secondo criteri di ottimizzazione delle prestazioni e riduzione dei consumi energetici. Le classi lavoreranno divise in gruppi da 4/6 bambini. Ogni gruppo riceverà un kit composto da una scheda Arduino, breadboard, led e sensori da montare e programmare, senza schemi o modelli predefiniti da seguire. I bambini potranno così creare i loro prototipi spaziando con la fantasia e comprendendone i meccanismi di funzionamento.

Grazie anche al supporto di esperti, l'iniziativa "+ controllo, - consumo" racconta l'efficienza energetica attraverso la robotica creativa e il coding: un metodo di apprendimento non convenzionale, versatile, innovativo e coinvolgente, basato sul concetto di edutainment ovvero educare giocando.

Rivolto agli studenti delle scuole superiori milanesi e con il coinvolgimento, oltre che di Eniscuola, anche della Fondazione Eni Enrico Mattei, la seconda iniziativa "Tecnologie sostenibili ed energia per la scuola" di Eni gas e luce ha come obiettivo quello di coinvolgere studenti di scuola superiore sul tema dell'efficienza energetica sostenibile e sulla corretta gestione dell'energia. All'iniziativa partecipano due Istituti Tecnici Industriali: l'ITIS Feltrinelli di Milano e l'ITIS Mattei di San Donato Milanese.  Le classi coinvolte saranno chiamate a raccogliere, analizzare e interpretare i dati relativi ai consumi energetici dei loro edifici scolastici.  L'analisi di questi dati permetterà ai ragazzi di creare una relazione tra l'utilizzo delle risorse a disposizione e le abitudini all'interno degli spazi educativi, individuandone eventuali inefficienze. Si potranno così costruire strategie e nuovi comportamenti indirizzati a minimizzare tali inefficienze. L'iniziativa si concluderà a fine maggio con un evento finale durante il quale le due scuole milanesi coinvolte condivideranno l'esperienza svolta, i dati raccolti e i risultati ottenuti.

Gli studenti che si saranno distinti nell'ambito di entrambe le iniziative "+ controllo, - consumo" e "Tecnologie sostenibili ed energia per la scuola" verranno premiati a riconoscimento del loro impegno.

Attraverso questo progetto rivolto agli studenti delle scuole di Roma e Milano, si riconferma la volontà di Eni gas e luce di aiutare le persone, partendo proprio dai più giovani, a fare un uso più consapevole dell'energia, per usarne meno e usarla meglio. 



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mercoledì 20 marzo 2019

Giornata Internazionale delle Foreste: in Italia 42.500 ettari di bosco distrutti dai cambiamenti climatici


Giornata Internazionale delle Foreste: in Italia 42.500 ettari di bosco distrutti dai cambiamenti climatici


"Sostenere le comunità forestali e le aree interne del NordEst, duramente colpite dai cambiamenti climatici". È questo l'appello che il PEFC Italia lancia in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, che si celebra il 21 marzo.

 

La superficie forestale sta ancora crescendo a seguito dell'abbandono dell'agricoltura nelle aree montane marginali, ma il 2018 è stato un anno terribile per le foreste italiane che hanno subìto il peggior evento atmosferico di sempre: la tempesta Vaia - con piogge e raffiche di vento stimate oltre i 150 km/h - ha provocato enormi danni in un'area complessiva di 42.500 ettari di foreste. Sono 494 i comuni coinvolti - tra Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e marginalmente Lombardia.

 

Si tratta dell'area dove sono concentrate le foreste che producono 2/3 del legno da opera italiano e la stima dei danni prevede che siano stati abbattuti almeno tanti alberi quanti se ne tagliano normalmente in 5-7 anni. Il danno si aggiunge a quelli già fatti negli scorsi anni dai cambiamenti climatici: nel 2016 a causa di gelate tardive, nel 2017 per incendi invernali e moria di vegetazione naturale dovuta alla siccità.

 

"In ogni parte del mondo il 21 marzo si festeggia la Giornata Internazionale delle Foreste e non c'è occasione migliore per ricordare il dramma che stanno vivendo i boschi nel nostro Paese", dichiara Maria Cristina d'Orlando, presidente del PEFC Italia. "Da quasi 5 mesi ormai, 8,5 milioni di m3 cubi di alberi - in un'area dove se ne tagliano meno di 1,5 all'anno - giacciono a terra a causa degli effetti della terribile tempesta Vaia, figlia dei cambiamenti climatici. Mai le nostre foreste avevano subìto un fenomeno distruttivo di tale portata e, in questo senso, il tema della Giornata Internazionale delle Foreste 2019, che è "Foreste ed educazione - imparare ad amare le foreste", ci suggerisce il percorso che va intrapreso per tornare ad una situazione di normalità per queste aree. Un percorso che, come recentemente ribadito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ci costringe a fare i conti con la realtà della vita quotidiana, e a cercare di prendere atto dell'esigenza di una maggiore comprensione dei fenomeni in atto".

 

Il danno è catastrofico per l'economia di tutto il settore: i proprietari pubblici e privati con i boschi distrutti dovranno ora sostenere maggiori costi di taglio ed esbosco del legname, perdita di valore del legno, programmazione da rivedere, costi del ripristino. Anche lavorare in bosco, in queste condizioni, sarà più costoso (+30%) e pericoloso. Infine, per almeno 2-3 anni si dovrà lavorare con volumi di legname straordinari e fare investimenti importanti, in zone dove la viabilità è stata compromessa dalle rovinose piogge associate alla tempesta di vento.

 

"Raccogliendo le sollecitazioni di associazioni e singole persone e per contribuire al ripristino dei danni, PEFC Italia ha sin da subito lanciato il progetto Filiera Solidale, proponendo un logo per il legname proveniente dall'allestimento delle piante abbattute da Vaia che lo accompagnerà fino ai prodotti finali con la tracciabilità attraverso le varie trasformazioni", prosegue d'Orlando. "PEFC chiede alle imprese di utilizzare il legno proveniente da Vaia, sostituendo in parte le importazioni, e ai consumatori di scegliere i prodotti fatti con questo legno: un'azione di solidarietà per il ripristino delle foreste distrutte da parte di tutto il settore del legno e della società civile italiana".

 

Numerose segherie hanno già aderito al progetto di filiera solidale, impegnandosi a comprare il legno delle aree danneggiate al posto di quello di importazione; alcuni imprenditori della trasformazione successiva acquisteranno il legname proveniente dai boschi danneggiati per il fabbisogno dei prossimi anni; e vari soggetti stanno pensando a progetti da realizzare con il legname Vaia, sostenendo e dando visibilità al progetto.

Chi è PEFC Italia

PEFC Italia è un'associazione senza fini di lucro che costituisce l'organo di governo nazionale del sistema di certificazione PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), cioè il Programma di Valutazione degli schemi di certificazione forestale. Il PEFC è un'iniziativa internazionale basata su una larga intesa delle parti interessate all'implementazione della gestione forestale sostenibile a livello nazionale e regionale. Partecipano allo sviluppo del PEFC i rappresentanti dei proprietari forestali e dei pioppeti, organizzazioni ambientaliste, dei consumatori finali, degli utilizzatori, dei liberi professionisti, della ricerca, del mondo dell'industria del legno e dell'artigianato. Tra i suoi obiettivi si segnala quello di migliorare l'immagine della selvicoltura e della filiera foresta–legno-carta, fornendo di fatto uno strumento di mercato che consenta di commercializzare legno, carta e prodotti della foresta derivanti da boschi e impianti gestiti in modo sostenibile.




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giovedì 14 marzo 2019

Capire il cambiamento climatico supporta #FridaysForFuture e lo sciopero globale di venerdì 15 marzo per sensibilizzare sui cambiamenti climatici

Global Climate Strike, venerdì 15 marzo

Biglietto omaggio alla mostra sul cambiamento climatico per i ragazzi che parteciperanno alla mobilitazione: basta un selfie

 

Venerdì 15 maggio, giorno del Climate Strike mondiale, la mostra "Capire il cambiamento climatico" - Experience exhibition al Museo di Storia Naturale di Milano, sarà aperta gratuitamente a tutti i ragazzi delle scuole primarie e secondarie che avranno partecipato alla mobilitazione globale.

 

Basterà condividere sui social un selfie e un pensiero in cui si aderisce al Global Strike, utilizzando gli hashtag #FridaysForFuture#ClimateStrike #CapireIlCambiamentoClimaticogeolocalizzarsi alla mostra e mostrarlo in biglietteria.

 

Il Climate Strike sul clima coinvolgerà i ragazzi di tutto il mondo, un evento globale che contribuirà a informare e sensibilizzare i più giovani sugli sconvolgimenti in atto sul nostro pianeta e a renderli parte attiva per salvare il nostro futuro. La mostra "Capire il cambiamento climatico" è ispirata alla stessa filosofia di fondo: aiutare le persone a comprendere gli effetti del cambiamento climatico e li invitarle ad agire attraverso piccoli gesti quotidiani.

 

"Il Climate Strike è un evento gigantesco – afferma Luca Mercalli, curatore scientifico della mostra – non ci siamo riusciti noi scienziati in trent'anni a smuovere i ragazzi e ce l'ha fatta la giovanissima Greta Thumberg e il suo movimento #FridaysForFuture. Migliaia di ragazzi scenderanno finalmente in piazza per dire: vogliamo un futuro". 

 

"Capire il cambiamento climatico" è la prima mostra dedicata al cambiamento del clima, uno spazio narrativo ed esperienziale in cui i visitatori scoprono le cause e gli effetti attuali e futuri del riscaldamento globale, attraverso il linguaggio fotografico di National Geographic e tecnologie digitali immersive e interattive.        

 

La mostra "Capire il cambiamento climatico" - Experience exhibition è promossa e prodotta dal Museo di Storia Naturale di Milano, Comune di Milano - Cultura, OTM Company e Studeo Group in collaborazione con National Geographic Society con la curatela scientifica di Luca Mercalli, Presidente Società Meteorologica Italiana.  La mostra sarà aperta al pubblico fino al 26 maggio 2019.



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venerdì 8 marzo 2019

La rete dei giornalisti ambientali Greenaccord: la buona informazione è il miglior alleato delle foreste mondiali

La rete dei giornalisti ambientali Greenaccord: la buona informazione è il miglior alleato delle foreste mondiali

Al 15° Forum Greenaccord dell'informazione ambientale, i 100 giornalisti provenienti dalle varie parti del mondo si sono confrontati sul ruolo dei media per spiegare il pericoloso legame tra deforestazione, crisi ambientali e aumento dei profughi climatici

 

San Miniato, 8 marzo 2019 - I media di tutto il mondo hanno un ruolo fondamentale nel raccontare il dramma della deforestazione che è una delle condizioni principali che produce un aumento dei cambiamenti climatici, dei problemi sociali, sanitari e che porterà ad un incremento esponenziale dei profughi ambientali. E questo dovere deontologico non ha frontiere. Un comune sentire, condiviso dal network di giornalisti ambientali presenti al 15esimo Forum Internazionale dell'Informazione per la Salvaguardia della Natura organizzato da Greenaccord e dalla Regione Toscana a San Miniato (PI). Diversi esperti nella comunicazione ambientale hanno sottolineato il legame, stretto eppure sottovalutato dal ricco Occidente, tra le foreste che cadono e le persone che emigrano.

 

Per Davide Demichelis, documentarista Rai, "uno degli ostacoli più importanti che si trova fronte  chi vuole parlare di deforestazione sono gli enormi interessi economici e politici sottostanti al fenomeno". Resta quindi "una cornice stretta nella quale muoversi. Motivo in più per sforzarci di trovare storie forti e positive per il pubblico. Penso che debba essere condiviso da tutti il motto della Bbc: informare, educare e divertire. È la modernità a chiedercelo. Viviamo nell'età dell'America First e del 'Prima gli italiani'. Ma noi abbiamo il dovere di raccontare il dramma dei profughi ambientali e come la deforestazione nel mondo sta accrescendo la massa di persone che sono costrette a fuggire dai propri Paesi a causa dei cambiamenti climatici".

 

Per la tedesca Katharina Seuser, ex presidente dell'Enaj (European Network of Agricultural Journalists), organizzazione europea di giornalisti e comunicatori che si occupano di agricoltura, "l'obiettivo di tutti deve essere quello di vegliare sull'indipendenza della stampa e sull'etica dei giornalisti che devono essere messi nelle condizioni di ascoltare tutti i punti di vista". Occorre sostenere "una gestione sostenibile delle foreste per mantenere le risorse naturali senza depauperarle a danno delle future generazioni", ha sottolineato Seuser.

 

L'esigenza di un approccio internazionale alle tematiche ambientali "è qualcosa di non più rinviabile", ha spiegato Stefania Falasca, giornalista del quotidiano Avvenire. In Italia questo approccio ha ricevuto una grande spinta dall'Enciclica Laudato Si' di papa Francesco, "un'enciclica profetica della quale si fa ancora fatica a capire pienamente il valore. Non a caso ora il Santo Padre ha deciso di fissare un sinodo per il prossimo ottobre espressamente dedicato all'Amazzonia". Un tema globale che imporrà una sfida ai giornalisti italiani. La questione ambientale in Italia comincia infatti ad essere trattata dai media nei primi anni 70, "ma solo dopo Chernobyl si ha un risveglio dei quotidiani italiani, che si concentra però soprattutto sulle emergenze locali. Oggi invece quello che occorre è promuovere la cultura ambientale a 360° e avvicinare a questi temi tutti i cittadini". 

 

Per Delfina Santoro, esperta di Gamificationlab dell'Università La Sapienza di Roma, "è fondamentale definire una nuova cornice entro la quale la comunicazione deve muoversi, raccogliendo la sfida di raccontare storie positive. La tecnologia non è un rifugio e gli approcci tecnologici asettici non creano una vera connessione fra le persone. Ma per fare ciò serve il coinvolgimento diretto delle persone e la capacità dei mass media di diventare ambasciatori delle tematiche ambientali".



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