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sabato 29 settembre 2012

Acqua rubinetto, Hera risponde in chat ai cittadini

Martedì 2 ottobre dalle 16,30 alle 18,30, confronto in diretta con i cittadini sul sito Hera per rispondere ai quesiti sulla qualità dell'acqua di rubinetto, controllata 1600 volte al giorno   

Dalla metà di settembre le bollette dell'acqua emesse da Hera riportano sul retro la "carta d'identità" della qualità dell'acqua: un'etichetta a garanzia dell'affidabilità di ciò che si beve ogni giorno, con 13 parametri chimici confrontati con i limiti di legge. Una nuova iniziativa a servizio del cittadino, personalizzata per ognuno dei 170 comuni in cui Hera gestisce il servizio di acquedotto, come ulteriore garanzia di un'acqua sicura, conveniente e di qualità.

Sarà questo uno dei temi affrontati con Hera nella chat sulla qualità dell'acqua che si terrà sul sito della multiutility martedì 2 ottobre, dalle 16.30 alle 18.30. Collegandosi al sito www.gruppohera.it e cliccando sul banner della chat, chiunque potrà rivolgere domande sulla qualità dell'acqua potabile a tecnici dell'azienda ed esperti esterni di Arpa e Università, ricevendo in diretta le risposte.  L'interfaccia di dialogo sarà semplice, rapida e intuitiva, per facilitare lo scambio di informazioni e promuovere una maggiore trasparenza.

Hera ripropone così la chat come opportunità per un confronto diretto con i cittadini, dopo averla già utilizzata per dialogare sui risultati presentati nel Bilancio di Sostenibilità e lo fa su un tema di particolare delicatezza e interesse per i cittadini. La disponibilità a rispondere in diretta agli interrogativi degli utenti nasce proprio dalla volontà di sfatare dubbi e pregiudizi residui su un'acqua che per qualità è del tutto paragonabile alle minerali in commercio (il cui costo è però sensibilmente più elevato).

Oggetto della chat sarà anche il report "In buone acque" che, in questa quarta edizione, ospita per la prima volta anche i risultati delle analisi effettuate dalle Aziende Usl sulla rete di distribuzione dell'acqua. Il report è disponibile on line, nel nuovo canale del sito Hera dedicato all'acqua. Può essere poi consultato nei principali sportelli clienti del Gruppo Hera e viene distribuito nelle scuole che collaborano con la multiutility nei progetti di educazione ambientale. 

http://www.gruppohera.it/inbuoneacque







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V CONTO ENERGIA: pubblicata la graduatoria degli impianti fotovoltaici iscritti al primo Registro


 

V CONTO ENERGIA: pubblicata la graduatoria degli impianti fotovoltaici iscritti al primo Registro

 

Il documento disponibile su www.gse.it


Roma, 28 settembre 2012 – Il Gestore dei Servizi Energetici pubblica la graduatoria degli impianti fotovoltaici iscritti al Registro in posizione tale da rientrare nei limiti di costo, formata sulla base dei dati e delle dichiarazioni rese dai Soggetti Responsabili ai sensi del DPR 445/00 (Elenco A).

 

In considerazione del mancato raggiungimento del limite di costo di 140 milioni di euro previsto dal Decreto, non rilevando l'ordinamento basato sui criteri di priorità dallo stesso individuati, gli impianti ammessi in graduatoria sono elencati in ordine alfabetico, suddivisi in impianti in esercizio alla data di presentazione della richiesta di iscrizione al Registro e impianti non in esercizio.

 

Il GSE pubblica altresì l'elenco degli impianti esclusi dalla graduatoria in quanto carenti dei requisiti necessari (Elenco B).

 

Si precisa che l'ammissione in graduatoria non garantisce l'accesso agli incentivi che rimane subordinato alla verifica del rispetto degli altri requisiti previsti dal Decreto e dal quadro normativo di riferimento, nonché alla verifica dell'assenza delle condizioni ostative di cui agli articoli 23 e 43 del D.lgs. 28/11.

 

Si rammenta che per gli impianti ammessi in graduatoria come "impianti in esercizio", il termine di 15 giorni solari entro cui il Soggetto Responsabile è tenuto a far pervenire al GSE la richiesta di concessione della tariffa incentivante decorre dalla data odierna, data di pubblicazione della graduatoria.

Per gli impianti ammessi in graduatoria come "impianti non in esercizio", il termine di un anno entro cui l'impianto deve entrare in esercizio, a pena di decadenza dal Registro, decorre dalla data odierna, data di pubblicazione della graduatoria.

 

La cessione dell'impianto o la cessione dell'iscrizione al Registro ad esso riferita, effettuata in data precedente alla data di entrata in esercizio dell'impianto, comporta la decadenza dalla graduatoria.





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Cav. Andrea Pietrarota
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sociologo della comunicazione, giornalista e consulente di comunicazione integrata
direttore responsabile di AlternativaSostenibile e fondatore del CorrieredelWeb.it
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venerdì 28 settembre 2012

The Evolution of Natural Gas Markets in Europe



Lunedì 1 ottobre, alle ore 11,30, Aula Magna Università Bocconi - via Gobbi, 5 - Milano

all’incontro

‘The Evolution of Natural Gas Markets in Europe’

in occasione della Lectio Inauguralis dell’eni Chair in Energy Markets, la nuova cattedra intitolata e permanente, finanziata con un fondo di dotazione da Eni, per rafforzare lo studio e l’analisi in Bocconi del mercato dell’energia.

Organizzato da Eni e dall’Università Bocconi

partecipano:

Jonathan Stern, chairman Natural Gas Research Programme e Senior Research Fellow, Oxford Institute for Energy Studies, University of Oxford

Salvatore Sardo, chief corporate operations officer Eni

Guido Bortoni, presidente Autorità per l'energia elettrica e il gas

Michele Polo, Eni Chair in Energy Markets, Università Bocconi

Per accrediti e info:
ufficio stampa Eni         tel. 02.52031287 ufficio.stampa@eni.com

giovedì 27 settembre 2012

"Innovazione e Sviluppo": 27-09 Conversazione Nuova Sede Sempla-TO


INNOVAZIONE E SVILUPPO IN UN CONTESTO POST INDUSTRIALE

Nella cornice della nuova sede di Torino, Sempla apre un nuovo dialogo

tra i protagonisti del mondo accademico, industriale e associativo della città

 

Milano-Torino 27 Settembre - Oggi viene inaugurata la nuova sede di Sempla nella città di Torino, un'occasione prestigiosa per la quale Sempla ha voluto dare vita a un confronto tra gli attori chiave nel percorso di innovazione del territorio e del suo assetto competitivo futuro.

 

"La nuova sede di Torino di Sempla, nella Fabbrica di Corso Regio Parco, si configura come un paesaggio urbano in miniatura, con spazi "pubblici" e "privati", strade principali e secondarie da percorrere liberamente. Punti di forza del modello lavorativo di Sempla sono la flessibilità e l'orizzontalità della comunicazione, tra la società e il cliente, ma anche tra i diversi membri dei team operativi che trovano perfetta coerenza nell'architettura della nuova sede. In questo modo, abbiamo voluto dare un nuova forza uno spazio ricco di memoria e di suggestioni di un passato industriale ancora vivo e dinamico"-  dichiara  Alfio Puglisi.

 

Parteciperanno alla Conversazione:

 

Alfredo Pasquinelli, Presidente Sempla - Alfio Puglisi, Amministratore Delegato Sempla - Pier Luigi Curcuruto, Presidente Associazione Prospera e CIO di importanti società IT multinazionali e bancarie italiane - Enrico Macii, Vice Rettore per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico, Delegato del Rettore per l'Internazionalizzazione del Politecnico di Torino - Gianpiero Zannier, Responsabile Marketing e Comunicazione di Reale Mutua Sergio Poma, Direttore Generale di Luoghi di Relazione e Paolo Danelli, DAP Studio.

 

Durante l'evento verrà presentata la nuova monografia di Sempla, uno spunto per raccontare l'essenza della società, ricca di storia, valori e casi di successo.

 

 




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Cav. Andrea Pietrarota
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Acqua: a Siemens l’impianto di depurazione di Assago, il più grande in Europa con l’innovativa tecnologia a membrane MBR.


Il Settore Industry di Siemens Italia - attraverso la Business Unit Water Technologies - si è aggiudicato un ordine del valore di circa sei milioni di Euro, per la fornitura di un sistema di ultrafiltrazione a membrane con tecnologia MBR, nell'ambito della gara per l'ampliamento e il potenziamento dell'impianto di depurazione acque di Assago.

Al termine dei lavori, previsto entro il 2015, l'impianto - gestito dalla Società TASM (Tutela Ambientale Sud Milanese) - rappresenterà la più ampia e significativa referenza in Europa e seconda al mondo (dopo Pechino) di Siemens nel campo del trattamento biologico mediante bioreattori a membrana MBR.
La fornitura di Siemens consentirà di trattare acque reflue per una popolazione di ben 160.000 abitanti.

Di seguito il comunicato stampa

Acqua: a Siemens l'impianto di depurazione di Assago, il più grande in Europa con l'innovativa tecnologia a membrane MBR.

Il Settore Industry di Siemens Italia - attraverso la Business Unit Water Technologies - si è aggiudicato un ordine del valore di circa sei milioni di Euro, per la fornitura di un sistema di ultrafiltrazione a membrane con tecnologia MBR, nell'ambito della gara per l'ampliamento e il potenziamento dell'impianto di depurazione acque di Assago.
Al termine dei lavori, previsto entro il 2015, l'impianto - gestito dalla Società TASM (Tutela Ambientale Sud Milanese) - rappresenterà la più ampia e significativa referenza in Europa e seconda al mondo (dopo Pechino) di Siemens nel campo del trattamento biologico mediante bioreattori a membrana MBR.

La fornitura Siemens comprenderà un comparto a membrane di ultrafiltrazione MBR a fibra cava costituito da 6 celle di filtrazione in grado di trattare una portata media di 50.424 m3/d ed una massima di 5.000 m3/h. Ogni cella sarà costituita da 608 moduli per una superficie totale di filtrazione di circa 138.624 mq. Questo consentirà di trattare acque reflue per una popolazione di ben 160.000 abitanti.

Grazie all'utilizzo della tecnologia a membrane MBR sarà possibile ridurre drasticamente i volumi e gli spazi richiesti dal comparto biologico raggiungendo inoltre un'elevata qualità dell'acqua filtrata con valori di Solidi Sospesi in uscita, inferiori a 5 mg/l, cioè sensibilmente al di sotto della soglia imposta dal regolamento regionale. In termini pratici questo permetterà di realizzare uno schema depurativo il più compatto possibile e di minimizzare l'impatto ambientale.

"Siamo molto soddisfatti di questo risultato che rafforza la nostra presenza nel mercato Water in Italia. La Business Unit Water Technologies, che ha acquisito e implementerà il progetto – ha dichiarato Giuliano Busetto, Industry Sector Lead di Siemens Italia - è in possesso di elevate competenze tecniche, di esperienze consolidate e di capacità professionali atte alla realizzazione di un impianto di tali dimensioni. L'ordine di TASM conferma ancora una volta l'unicità e l'esclusivo contenuto innovativo della tecnologia Siemens".




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Cav. Andrea Pietrarota
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CLIMA: WWF, SUBITO IN ITALIA UN ITER TAGLIA-EMISSIONI AL 2050


CLIMA-ENERGIA

WWF: "SUBITO IN ITALIA UN ITER TAGLIA-EMISSIONI AL 2050:
CE LO CHIEDE L'EUROPA, MA CONVIENE ALL'ITALIA!"

 

Presentato oggi, alla presenza del Ministro Clini, il nuovo dossier WWF

"Obiettivo 2050 - Per una roadmap energetica al 2050: rinnovabili, efficienza, decarbonizzazione"

 

Primo scenario energetico per l'Italia al 2050.  Alcune cifre: - 40% di consumi; aumento al 43% di quota elettrica; 100% rinnovabili nell'elettrico con 7-9 miliardi di euro l'anno di investimenti (0,5% del PIL) e - 97% emissioni CO2

 

OGGI SUI SOCIAL: dalle 15.30-16.30 dibattito aperto ai cittadini sulla pagina facebook del WWF

Twitter #obiettivo2050wwf

 

 In coda link per grafici, video e immagini

 

Il WWF Italia illustra al Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, il restyling dei mercati energetici italiani amico del clima, motore di crescita economica e alleato dei lavoratori. Un iter 'taglia-emissioni' tracciato per i prossimi 40 anni, fino al 2050, e formulato per la prima volta su misura per l'Italia, che il Paese deve imboccare sin da ora come unica opportunità di crescita in chiave sostenibile, non solo perché lo vogliono gli ambientalisti, ma perché, come per la riduzione del debito pubblico, 'ce lo chiede l'Europa'. Eccolo in sintesi.

Puntare sull'efficienza energetica diminuendo i consumi del 40% al 2050 rispetto al 2010, introducendo un obiettivo vincolante di riduzione in termini assoluti (e non in termini relativi o indicativi come fino ad oggi previsto); dirottare la domanda di energia, soprattutto del comparto industria e trasporti, dalle fonti primarie non rinnovabili (combustibili fossili, nucleare ecc.) sul settore elettrico, incrementando il contributo di quest'ultimo dall'attuale 20% al 43% nel 2050 (il 30% in più rispetto al 2010); raggiungere il 100% di rinnovabili nel settore elettrico che, con una 'iniezione' di energia pulita di 8TWh in più ogni anno, ridurrà del 97% le proprie emissioni di CO2 rispetto al 1990. Sono i tre capisaldi del percorso 'salva-clima' che l'Italia dovrà intraprendere -  seguendo l'esempio di Germania e Regno Unito - per attenersi alla tabella di marcia con cui l'Unione Europea mira a ridurre le proprie emissioni di gas serra dell'80-95% entro il 2050 rispetto ai livelli del 1990. Tra gli strumenti proposti dal WWF (vedi scheda di approfondimento in coda), una 'fiscalità taglia-emissioni' che regoli, per esempio, l'IMU sulla base della classe energetica della casa, il bollo dell'auto sulle emissioni inquinanti anzichè sui kW del veicolo e che sostituisca l'IVA sui prodotti con l'Imposta di Carbonio Emesso (ICE), ovvero la tassa sul loro contenuto di CO2 nelle varie fasi di processo.

E' quanto indicato dal WWF Italia nel nuovo dossier  "Obiettivo 2050 - Per una roadmap energetica al 2050: rinnovabili, efficienza, decarbonizzazione", realizzato da REF –E, (Economics Engineering Energy Environment)  che l'associazione del Panda ha consegnato oggi al Ministro dell'Ambiente, Corrado Clini, durante una conferenza stampa a Roma - e consegnerà nei prossimi giorni al Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e al Sottosegretario con delega all'Energia Claudio De Vincenti, per offrire al Governo, anche in occasione della nuova Strategia Energetica Nazionale, una soluzione concreta e una visione di lungo termine che permetta all'Italia di salvaguardare allo stesso tempo le prerogative delle politiche sui cambiamenti climatici e  quelle legate al mondo del lavoro, restando coerente con gli obiettivi europei e internazionali di riduzione delle emissioni inquinanti.

 

"La Roadmap 2050 nasce dalla consapevolezza che la crisi climatica rischia di travolgere il Pianeta come lo conosciamo – ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia - I rimandi alle responsabilità altrui non funzionano più, ognuno deve fare la propria parte. Siamo anche coscienti dei forti problemi di sicurezza energetica per l'Europa e per l'Italia in particolare. Questi due aspetti rendono quella tracciata dalla Roadmap una strada obbligata. Del resto, in un contesto di forte cambiamento di equilibri e condizioni, il nostro Paese non può continuare a vivere alla giornata e sull'emergenza continua. Bisogna rilanciare il ruolo della politica e del Governo per la definizione di obiettivi ambientali e di sicurezza energetica, ormai strettamente intrecciati. Come si dice nel rapporto, niente è dannoso per le imprese e per l'economia quanto il repentino cambio di rotta delle politiche".

"La Roadmap 2050 è anche una risposta all'uscita dalla crisi: 'stranamente' nel dibattito  in Italia non si dice mai che il solo settore fotovoltaico nel 2011 ha creato oltre 60mila posti di lavoro - ha aggiunto Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia del WWF Italia -. Partendo dagli obblighi dell'Unione Europea, con lo scenario 2050, abbiamo proposto per l'Italia alcuni passi aggiuntivi, come ad esempio la necessità di darsi anche propri obiettivi vincolanti, come i target per arrivare alla diminuzione di almeno il 40% dei consumi finali entro il 2050. Le bozze della nuova Strategia Energetica Nazionale in circolazione guardano al 2020, praticamente domani, e non operano scelte nette, avviando addirittura 'trivellazioni selvagge'.  Occorre, invece, definire anche egli obiettivi di medio e lungo periodo, in modo da orientare in base alla visione del futuro le scelte dell'oggi. Sia chiaro che la roadmap non è il libro dei sogni, ma un percorso realizzabile  che ci auguriamo possa essere superato dalla velocità del cambiamento e dell'innovazione, ma che certamente va orientato e accompagnato.  Tra le scelte da fare oggi, quella di bandire le centrali più inquinanti, a cominciare da quelle a carbone; e un dibattito serio sulla riforma del mercato dell'energia che sospenda i sussidi alle centrali che bruciano combustibili fossili (il Capacity Payment introdotto nella Legge Sviluppo approvata ad Agosto), almeno fino a quando non si definisce il sistema di remunerazione nel suo complesso, adattandolo alle rinnovabili, in collegamento con la discussione a livello europeo, nonché tempi certi per i sistemi di accumulo".

MENO CONSUMI, MOBILITA' SOSTENIBILE E CASE 'GREEN': COSI' L'OBIETTIVO 2050 PASSA PER IL TRAGUARDO DEL 2030. Lo scenario energetico indicato dal WWF Italia fino al 2050, agganciandosi all'obiettivo '20-20-20' del pacchetto clima ed energia dell'Unione Europea (che stabilisce per gli Stati dell'Eurozona il raggiungimento entro il 2020 del 20% di riduzione dei gas serra, risparmio energetico e rinnovabili), individua nel 2030 una tappa fondamentale, con target specifici, in grado di creare i presupposti per realizzare i risultati del 2050 (Vedi tabella sotto).

1. Efficienza energetica. La prima 'corsia' del triplice percorso proposto dal WWF per l'Italia riguarda l'efficienza energetica e prevede entro il 2050 la riduzione dei consumi energetici del 40% rispetto a quelli del 2010 con due tappe intermedie: - 5% al 2020 e -16% al 2030 (laddove queste percentuali sono da intendersi in termini assoluti e non relativi come prevede l'attuale normativa) con  una diminuzione dello 0,5% l'anno fino al 2020 e dell'1,2% nel periodo 2020 – 2030.

2. Incremento della quota elettrica nella domanda di energia. Parallelamente alla progressiva riduzione di consumi del 40%, la seconda corsia del percorso WWF 'viaggia' verso un aumento della quota elettrica del bilancio energetico partendo dall'attuale 20% per arrivare, con un incremento annuo dello 0,7% , al 28% nel 2030 e al 43% nel 2050, il 30% in più rispetto al 2010.

Trasporti, industria e abitazioni sono settori strategici d'intervento per l'aumento della quota di elettricità. In particolare per i trasporti, che ricoprono ben 1/3 dei consumi energetici, il WWF Italia prevede, contestualmente alle altre forme di mobilità sostenibile, il trasferimento al 2050 del 50% della domanda di energia dai combustibili fossili all'elettrico attraverso l'incremento di auto elettriche, per i privati, e della trazione elettrica nel settore merci, oltre al ricorso ai biocombustibili e ad altre azioni correttive come il decentramento dei servizi, una pianificazione urbanistica più efficiente e politiche per la distribuzione oraria della domanda di punta. Per l'industria e le abitazioni invece la strategia 'taglia-emissioni' del WWF indica nel 2050 l'aumento della quota di elettrico della domanda di calore al 35%, per i consumi domestici, e al 50% per quelli industriali.

3. 100% rinnovabili al 2050 nel settore elettrico. La terza strada maestra per la decarbonizzazione indicata dalla roadmap WWF è quella che porta al 100% di energie rinnovabili nel settore elettrico entro il 2050: partendo da una quota del 25% del 2010, pari a circa 77 TWh, si arriva a raggiungere, con un incremento medio di 8 TWh l'anno dal 2020,  il 60% nel 2030  (pari a 219 TWh) fino al traguardo nel 2050 del 100%, per un totale di 400 TWh. Un'operazione che comporterebbe investimenti che vanno dai 7 ai 9 miliardi di euro l'anno nel periodo 2020-2050, corrispondenti allo 0,5% del PIL.

Le emissioni di CO2 del settore termoelettrico italiano diminuirebbero così nel 2030 del 50% rispetto a quelle attuali (- 60% rispetto al 1990) per un totale di 55 Mega tonnellate (Mt) e, nel 2050, del 97% rispetto ai livelli del 1990, ridotte cioè a circa 5 Mt legate agli interventi di riserva di centrali a gas. Un toccasana per il clima che potrebbe alimentare la'rivoluzione green' da parte di cittadini e imprese: l'autoproduzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che con questi interventi raggiungerebbe i 68 TWh nel 2030, raddoppiando nel 2050 con 134TWh.

 

CHI E' GIA' SULLA ROADMAP 2050 DELL'UE: GERMANIA E REGNO UNITO. C'è chi in Europa, come Germania e Regno Unito, ha già avviato un percorso di lungo termine in linea con la tabella di marcia dell'Unione Europea che mira all'80-95% in meno di emissioni inquinanti entro il 2050. E lo sta realizzando puntando in alcuni casi persino ad obiettivi più ambiziosi di quelli indicati nel dossier WWF per l'Italia finora qui esposto. Ad esempio, la roadmap 2050 della Germania<




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Cav. Andrea Pietrarota
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mercoledì 26 settembre 2012

A ECOMONDO, TEKNECO, IL GIORNALE DELLA "CITTA' SOSTENIBILE"

A ECOMONDO, TEKNECO, IL GIORNALE DELLA "CITTA' SOSTENIBILE"

Arriva una testata di cronaca, fatti e novità per raccontare quanto accadrà a uno degli eventi più importanti della manifestazione

 

Rimini 26 settembre 2012 - «Tekneco racconterà la cronaca, le novità e i fatti di una città grandissima, sostenibile e ricca di innovazioni composta da 600 comuni italiani con i loro cittadini, le aziende, gli enti e le associazioni» spiega Pierluigi Fanghella, editore della rivista e del portale Tekneco presentando il progetto editoriale frutto dell'accordo fra la testata ed Ecomondo 2012 (Rimini Fiera, 7-10 novembre) per raccontare Città sostenibile, la ricostruzione di come dovrebbe essere il quartiere di una smart city ecologica  (...) 

Leggi online.



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"RAEE: MINACCIA ECOLOGICA O MINIERA URBANA?" che si terrà il 2 ottobre a Roma presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati.

Salve,

vi invitiamo a partecipare al prossimo convegno di Symbola, intitolato "RAEE: MINACCIA ECOLOGICA O MINIERA URBANA?" che si terrà il 2 ottobre a Roma presso la Sala del Refettorio della Camera dei Deputati.

 

Fondazione Symbola organizza un incontro nazionale allo scopo di presen­tare e approfondire le opportunità di sviluppo del sistema di gestione dei rifiuti elettrici ed elettronici a partire dallo studio "Evoluzione dei flussi e dell'asset­to strategico del sistema nazionale di gestione dei RAEE" realizzato dal Consorzio ReMedia, con il contributo di ANCI, Andec, Assoraee, Federam­biente.

 

Per confermare la presenza info@symbola.net

 


 

 




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Solare, prove di compromesso tra Cina ed Europa

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24Ore Formazione ed Eventi organizza in formula weekend la terza edizione del Master di specializzazione Energie Rinnovabili (Milano, dal 12 ottobre 2012).
Forte del successo delle prime due edizioni, quest'anno il Master oltre ad analizzare le principali normative applicabili al settore e gli strumenti di finanziamento a disposizione degli investitori più largamente utilizzati, si arricchisce di un modulo dedicato alle possibilità di investimento nei mercati esteri. La docenza degli Esperti del Sole 24 ORE costituisce il valore aggiunto del percorso formativo che, attraverso la giusta sinergia tra conoscenze teoriche ed applicazione pratica, mira a fornire strumenti e competenze per operare in un mercato complesso.

Analisi
Solare, prove di compromesso tra Cina e Ue
Pechino e Bruxelles hanno firmato un memorandum per aumentare la cooperazione in materia di concorrenza

Manifestazioni
L'auto a idrogeno si ritaglia un ruolo nella mobilità del futuro
A Bolzano, presso Klimamobility, ha fatto tappa l'European Hydrogen Road Tour. Nel capoluogo altoatesino sta nascendo un grande centro per la produzione e lo stoccaggio dell'H2

Riconoscimenti
Siram diventa una società certificata per i servizi energetici
Ha ricevuto dall'Icim l'attestato secondo le norme europee UNI CEI 11352. L'Enea intanto sta promuovendo i professionisti verdi con il progetto Compener

Installazioni
Energia fotovoltaica per il Centro Agroalimentare di Bologna
Il progetto da 6 MW, realizzato da Unendo Energia con Cpl Concordia, è il primo step di un piano che prevede la completa autosufficienza energetica del Caab

Tecnologie
La Sicilia rilancia il solare a concentrazione
A Palermo è nata la "Carta del sole" con il beneplacito del ministro Clini, mentre Enel Green Power costruirà un impianto termodinamico da 30 MW a Catania

Iniziative
Gucci entra nel gruppo di aziende votate all'economia verde
Firmato l'accordo volontario con il ministero dell'Ambiente per ridurre l'impronta di CO2 delle filiere produttive

Progetti
La raffineria di Venezia diventa green
Terminata la fase di conversione degli impianti, la produzione di biocarburanti dovrebbe iniziare nel 2014

Bandi
Alpiq, Gala ed Edison vincono la gara per l'energia alla Pa
La convenzione per la fornitura di elettricità alla Pubblica amministrazione vale circa 480,5 milioni di euro

Strategie
Per le biomasse la crescita si annuncia di taglia mini
Nel piano industriale del Gruppo Terrae figurano 60 impianti da 300 kW, seguendo i dettami dell'ultimo decreto sulle rinnovabili

Offerte
Per Punto Fotovoltaico il solare conviene anche senza incentivi
Una formula del gruppo prevede di combinare i benefici della detrazione fiscale del 50% ai vantaggi dello scambio sul posto

Smaltimento
In Italia quasi la metà dei rifiuti finisce ancora in discarica
I dati sono allarmanti soprattutto nel Sud, anche se la Campania ha migliorato il proprio sistema di gestione

Solare
Il fotovoltaico Usa non ferma la sua corsa
Nel secondo trimestre 2012 sono stati installati 742 MW, soprattutto grazie agli investimenti delle utility

Società
Enel Green Power raggiunge i 140 MW di solare
Sono recentemente entrati in funzione 4 impianti in Molise per 2,3 MW e altri 1,5 MW in Abruzzo

Eco mobilità
Un pacchetto chiavi in mano per auto elettrica ed energia
Nissan ed Enel mettono a disposizione un'offerta completa comprendente mezzo a batteria, home station, contratto di fornitura e ricarica pubblica

Progetti
Un mega tetto fotovoltaico per Mercatone Uno distribuito su 33 capannoni
L'installazione, ralizzata da Enerray con pannelli Suntech, occupa quasi 70.000 metri quadri per una potenza di 9,8 MW

Ricerca
Per uscire dalla crisi l'industria italiana deve fare più efficienza
Un'indagine condotta da Cresv Bocconi e Accenture conferma che i consumi delle imprese sono calati, ma non per azioni di efficientamento. Servirebbero detassazione e incentivi mirati

Aziende
Nuovo piano industriale per TerniEnergia
Dopo la fusione con TerniGreen la società umbra punta anche sull'internazionalizzazione

Previsioni
Il futuro del solare in Italia si giocherà sulla grid parity al Centro Sud
Probabile spaccatura geografica del mercato: se ne parlerà l'11 ottobre a Milano nella conferenza "Il futuro del Solare: Italia", organizzata da SolarPlaza

 
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PREMIO RI-PRODOTTI E RI-ACQUISTATI

                             

                                                         

FIRENZE, 25 SETTEMBRE                               COMUNICATO STAMPA

PREMIO RI-PRODOTTI e RI-ACQUISTATI: 
Ecco i 9 comuni e l'azienda a partecipazione pubblica (selezionati da Revet e Legambiente Toscana), che con i loro acquisti verdi (i "Ri-prodotti" derivati dalle plastiche eterogenee delle raccolte differenziate toscane), hanno valorizzato le raccolte differenziate  
fornendo un esempio concreto ai propri cittadini

Nove comuni e un'azienda a partecipazione pubblica sono i vincitori del Premio Ri-prodotti e Ri-acquistati, che Legambiente e Revet hanno promosso nell'ambito di Puliamo il mondo e in collaborazione con Regione Toscana, Corepla e Coreve, per sottolineare le azioni virtuose da parte degli enti che hanno partecipato al bando regionale 2011 sugli acquisti verdi.

 

Tra gli oltre 50 enti che hanno partecipato al bando della regione (che ne ha emesso uno analogo per il 2012, con scadenza 2 ottobre), Revet e Legambiente hanno selezionato quelle realtà che per qualità e quantità degli acquisti, si sono  distinte, ovvero i comuni di: Calcinaia, Firenze, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, Grosseto, Massa e Cozzile, Prato, San Gimignano, Siena e l'Asiu di Piombino.

 

Nel 2011 e nel 2012 una parte dei proventi dell'ecotassa è  stata infatti destinata dalla Regione Toscana a incentivare gli acquisti verdi ovvero i prodotti realizzati in materiale riciclato, in particolare con le plastiche eterogenee (vaschette, retine, shopper, piatti e bicchieri usa e getta…) delle raccolte differenziate regionali.  La Toscana ha dimostrato di poter riciclare queste plastiche meno 'nobili' (altrimenti destinate alla termovalorizzazione), recuperando la materia e trasformandola in prodotti a valore aggiunto come gli arredi urbani per parchi e giardini.

 

"Questo premio va nella direzione e segna obiettivi su cui la Regione Toscana è impegnata da tempo. Siamo soddisfatti del risultato e ci auguriamo che funzioni da incentivo e da stimolo per tutti i Comuni toscani affinché investano un sempre maggiore impegno nella raccolta differenziata e al contempo nel riciclo effettivo dei materiali. Per questo la Regione è intervenuta con finanziamenti consistenti sia per promuovere queste attività sia per supportare la gestione di impianti di trattamento destinati a questo fine. La scommessa è duplice: da un lato ridurre la produzione di rifiuti e aumentare la raccolta differenziata, dall'altro incentivare le filiere del recupero. E cioè consolidando la green economy, creando nuovi settori produttivi e aprendo nuove opportunità di lavoro, un aspetto che ci sta molto a cuore nell'attuale situazione di crescente disoccupazione". - E' quanto sostiene l'Assessore all'Ambiente della Regione Toscana, Anna Rita Bramerini.

 

In effetti in questi mesi in molti parchi pubblici toscani sono stati installati i primi arredi urbani (panchine, giochi, scivoli, staccionate, fioriere...) comprati dai comuni virtuosi che hanno partecipato al bando indetto dalla Regione che incentivava, con oltre un milione di euro, l'acquisto dei Ri-prodotti.

 

Una menzione speciale va all'Asiu di Piombino che ha effettuato direttamente gli acquisti verdi utilizzandoli poi per progetti ambientali nelle scuole e nei parchi dei comuni in cui gestisce il servizio di igiene urbana. Altra menzione speciale va poi al comune di Calcinaia, in provincia di Pisa, perché è stata l'unica amministrazione ad aver partecipato nel 2011 a tutti e tre i bandi regionali per gli Acquisti verdi . Oltre a quello sulle plastiche eterogenee infatti la Regione aveva emesso un bando per l'acquisto di contenitori per il passaggio alla raccolta monovetro, e quello per il riutilizzo del vetro fine, frazione non riciclabile nelle vetrerie, utilizzato per la realizzazione del sottofondo stradale della via Lucchesina che collega Calcinaia a Fornacette.

 

"E' con piacere che segnaliamo il comportamento virtuoso di 9 comuni toscani (di cui 4 capoluoghi di provincia FI, PO, SI, GR) e di una azienda municipalizzata come l'Asiu per aver riacquistato prodotti su plastica riciclata della RD toscana. - dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana - Le buone pratiche si stanno diffondendo ed è proprio con una buona emulazione che speriamo l'esperienza progettuale dei RI-PRODOTTI E RI-ACQUIISTATI si radichi e si rafforzi anche nei prossimi anni. Per questo, inviteremo Revet e Regione Toscana a non demordere e a continure sul sentiero di marcia già tracciato".

 

Nell'ultimo anno, dunque, l'attenzione della Toscana si è focalizzata sulla frazione dov'è più difficile trovare sbocchi: le plastiche eterogenee (corrispondenti al 55% degli imballaggi plastici raccolti). Dalla fase di ricerca si è arrivati alla messa in produzione e commercializzazione dei Ri-prodotti in Toscana, manufatti nella cui composizione è presente il materiale plastico da Revet processato: componenti di scooter Piaggio; articoli casalinghi in vendita nella rete Coop; arredi per esterni; parti di prefabbricati; accessori per l'agroindustria...

 

"Differenziare non è riciclare – ha detto il presidente di Revet Valerio Caramassi -  un concetto semplice, anche se troppo spesso le due parole vengono scambiate una  per l'altra. Revet ha realizzato progetti e investimenti per avviare al riciclaggio la massima quantità di rifiuti raccolti, selezionati e trattati (oltre 135.000 tonnellate l'anno di multimateriale, cioè vetro, plastiche, acciaio, alluminio, poliaccoppiati come tetra pak) in Toscana. Il nuovo piano industriale di Revet è orientato al massimo riciclaggio di queste frazioni: e se per i metalli, i poliaccoppiati e parte del vetro il riciclo è sempre stato garantito, così come per le frazioni nobili delle plastiche (il PET delle bottiglie di acqua, l'HDPE dei flaconi dei prodotti igienizzanti), sono invece determinanti gli sforzi di ricerca e industriali fatti recentemente da Revet per  arrivare ai Ri-prodotti in Toscana, che sono i nuovi manufatti o parti di prodotti realizzati dai partner Revet partendo dalle plastiche eterogenee, la frazione meno nobile delle plastiche, che altrimenti andrebbe a recupero energetico o a smaltimento".

 

"Ringraziamo la Regione perché unica in Italia ha predisposto un sistema di incentivazione – ha concluso Caramassi – che è indispensabile per riuscire a colmare quel delta di costo rappresentato dalle inevitabili spese aggiuntive della filiera industriale del riciclo: con il riciclo è necessario operare in modo simile a come si è operato per le rinnovabili".

ENERGIA: WWF, DOMANI CONFERENZA STAMPA CON MINISTRO CLINI

INVITO STAMPA

'OBIETTIVO 2050'

LA ROADMAP WWF PER DECARBONIZZARE L'ITALIA

ATTRAVERSO EFFICIENZA ENERGETICA E  100% RINNOVABILI NEL SETTORE ELETTRICO

 

IL WWF LA PRESENTA ALLA STAMPA

E AL MINISTRO DELL'AMBIENTE CORRADO CLINI

Un contributo anche in vista della nuova Strategia Energetica Nazionale


Giovedì 27 settembre, Ore 11.30
Roma, Via Po 25 C

Decarbonizzare l'Italia è possibile, seguendo un preciso percorso di lungo termine basato sull'efficienza energetica e 100% energie rinnovabili nel settore energetico. Lo dimostra il WWF mentre l'Italia si accinge a dotarsi di una strategia energetica nazionale, limitata però al 2020. Giovedì, 27 settembre, ore 11.30, presso la sede del WWF Italia, in Via Po 25/C a Roma, il WWF presenta alla stampa il rapporto "obiettivo 2050:Per una roadmap energetica al 2050, Rinnovabili, efficienza, decarbonizzazione", commissionato dal WWF Italia al  REF-E.

Sarà presente il ministro dell'Ambiente Corrado Clini a cui il WWF consegnerà il rapporto.

La proposta di un percorso di lungo termine, fino al 2050, che non solo rispetti, ma vada oltre gli obiettivi europei al 2020 è per il WWF indispensabile per informare le decisioni di oggi alla visione del futuro, dettando il quadro e l'agenda dei provvedimenti da assumere. Anche l'Unione Europea sta tracciando le linee di una Road Map per la decarbonizzazione e di una, specifica, per il settore energetico. E l'emergenza climatica attuale chiama un'azione urgente sia a livello globale che locale. La Roadmap 2050 è lo strumento indispensabile per avviare una transizione che attenui i problemi ambientali, energetici, industriali del nostro Paese garantendo una migliore prospettiva sociale e cogliendo nuove opportunità economiche.

 

Interverranno:

CORRADO CLINI, Ministro dell'Ambiente

Stefano Leoni, presidente WWF Italia

Adriano Paolella, Direttore generale WWF Italia

Mariagrazia Midulla, Responsabile Clima ed Energia del WWF Italia

Matteo Leonardi, Coordinatore del Report Obiettivo 2050 per il REF-E

Pia Saraceno, Direttore REF-E

 

E' possibile accreditarsi contattando l'Ufficio Stampa del WWF Italia ai seguenti recapiti: email: r.lella@wwf.it; tel.: 06 84497 265; cell.: 349 1702762

Roma, 26 settembre 2012

 

 

 


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