Ci chiamiamo Emob e ci occupiamo di mobilità sostenibile (www.microveicolielettrici.it). Ogni giorno ci interfacciamo con diverse tipologie di clientela che richiedono svariati prodotti elettrici come bici, scooter, monopattini, golfcar, tosaerba ecc. Le nostre iniziative e i nostri prodotti vengono accolti con entusiasmo dal pubblico, ma ci siamo accorti che esistono ancora diverse perplessità riguardo il post-vendita, ovvero tutto quello che il cliente deve affrontare dopo aver acquistato il suo veicolo elettrico. Una delle perplessità maggiormente condivise riguarda la possibilità di ricaricare questi mezzi a energia alternativa. “Come posso ricaricare la mia bici elettrica? Dove trovo le stazioni di ricarica per alimentare il mio scooter? Come posso ricaricare la mia auto se ne ho bisogno mentre sono lontano da casa? E’ possibile ricaricare in modalità domestica?”. Queste ed altre le domande che ci pongono clienti e non, ai quali vorremmo dare una risposta rassicurante, completa e corretta.
Il mondo della mobilità sostenibile si sta affacciando da poco al pubblico di massa e avere qualche incertezza è lecito. Ma se si guarda bene da vicino, la soluzione si trova dietro l’angolo, soprattutto per quanto riguarda le BICI ELETTRICHE. Infatti esistono diverse modalità di ricarica, scopriamo insieme i loro vantaggi:
- puoi attaccare la tua bici elettrica ad una semplice presa di casa e alimentarla COME e QUANDO VUOI;
- se la presa è troppo lontana dal punto dove vuoi ricaricare la bici, puoi utilizzare le colonnine di ricarica per uso domestico. Le metti dove vuoi e ti daranno MAGGIOR AGIO a ricaricare.
Esistono anche piattaforme di ricarica pubbliche che, pur essendo ancora in via di sperimentazione, possono alimentare i veicoli utilizzando un connettore elettrico e una tariffazione informatizzati funzionanti 24 ore su 24.
Ecco che il problema della ricarica delle bici si risolve facilmente e, anzi, si rivela un importante vantaggio perché permette al veicolo elettrico di essere sempre pronto e ricaricato ad ogni occasione.
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Claudia Cividini
Ufficio Stampa
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