Economia circolare. Bianco: "Necessario dialogo tra operatori, da Anci sei azioni concrete per un ciclo integrato dei rifiuti"
Il presidente del Cn nazionale: "Associazione disponibile a facilitare una maggiore collaborazione, anche in vista del rinnovo dell'Accordo quadro Anci Conai"
Un piano con sei misure concrete che le amministrazioni comunali possono sviluppare per arrivare ad una gestione integrata del ciclo dei rifiuti, snodo centrale del futuro delle città di fronte alle sfide dell'economia circolare. A proporlo è stato il presidente del consiglio nazionale dell'Anci Enzo Bianco, intervenendo al convegno 'Le città al tempo dell'Economia circolare', svoltosi a Roma su iniziativa di Symbola e Comieco ed in collaborazione con Anci, Consiglio nazionale degli Architetti ed Ance. L'incontro è stata l'occasione per presentare uno studio realizzato da 'Stefano Boeri Architetti' e Comieco per analizzare e sviluppare il dialogo tra Architettura e corretta gestione del recupero dei materiali.
"Si tratta di una questione centrale per la qualità della vita nelle città, tanto più che – ha affermato Bianco - oggi 2/3 della popolazione italiana vive nei centri urbani". Per questo,"è molto importante far dialogare tutti coloro che operano nel comparto dell'economia circolare, dai rifiuti alla progettazione urbanistica", ha spiegato Bianco. "Nei nostri Comuni chi si occupa dei rifiuti non dialoga con chi segue l'urbanistica, mentre le imprese del settore non dialogano coi professionisti". Da qui la necessità di una "collaborazione per la quale come Anci diamo la nostra massima disponibilità, anche in vista del rinnovo dell'Accordo quadro Anci Conai in materia di rifiuti e riciclo", ha ribadito il presidente del Consiglio nazionale Anci.
Ma per poter evolvere dall'attuale situazione verso un modello di gestione dei Rifiuti sostenibile, occorre intervenire in maniera decisa "innanzitutto sulla prevenzione, ovvero sulla riduzione a monte della produzione di rifiuti"; così come "sulla definizione di strumenti economici in grado di orientare il mercato verso la produzione e l'utilizzo di prodotti durevoli, riutilizzabili, riparabili e facilmente riciclabili", ha aggiunto l'esponente Anci. Ancora secondo l'Anci è importante "definire regole chiare in materia di end-of-waste e di sottoprodotti oltre che su misure efficaci per garantire l'utilizzo dei materiali derivanti dal riciclo nella fabbricazione di nuovi prodotti". Mentre è altrettanto nodale la capacità di fornire una corretta informazione ai cittadini e la ridefinizione degli schemi di responsabilità del produttore, tanto sulla pianificazione impiantistica quanto sul miglioramento dei sistemi di raccolta".
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