Dalla raccolta e dal corretto trattamento di telefoni cellulari, computer, televisori, forni a microonde, lavatrici o tostapane prossimi a essere sostituiti con apparecchi nuovi, infatti, si possono ricavare materie prime seconde utilizzabili nel ciclo produttivo al posto delle materie prime vergini, ottenendo così un concreto risparmio sul consumo di risorse ambientali e di energia.
Basti pensare all'alluminio, al ferro e all'acciaio ottenuti dagli elettrodomestici e riciclati al 100% in siderurgia, oppure al vetro proveniente dai vecchi schermi CRT di televisori e monitor, che viene riciclato al 100% per additivi impiegati nella produzione di pavimenti di pregio, collanti, resine e vernici di qualità, o ancora alla plastica, che rinasce sia sotto forma di tubi e guaine per l'edilizia sia nella produzione di bitumi per asfalti e coperture impermeabilizzanti.
Infine le pile monouso e ricaricabili contengono metalli, che se opportunamente trattati, possono essere recuperati e riutilizzati al 100%, tra questi acciaio, ferro, e biossido di manganese molto utilizzati nell'industria siderurgica.
La maggior parte dei consumatori è ben lontana dall'immaginare che dal riciclo di apparecchiature destinate al disuso è possibile recuperare anche piccolissime quantità di metalli preziosi come oro, argento e platino: un regalo degno dei "Re Magi" che non costa nulla, ma ha un grande valore per tutti.
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