Diritto del mare, inquinamento, acidificazione, responsabilità e pesca illegale:
LE 5 PROPOSTE WWF AL VERTICE DI RIO+20
Oggi è la giornata mondiale degli Oceani. Il WWF coglie l'occasione per suggerire ai grandi della Terra che dal 20 al 22 giugno si incontreranno alla conferenza sullo sviluppo sostenibile di "Rio+20", le 5 azioni da applicare al più presto per la salvaguardia degli oceani e dei mari di tutto il pianeta.
"Gli oceani e i mari sono essenziali per l'intero pianeta e per la popolazione globale – ha detto Marco Costantini, responsabile Programma Mare del WWF Italia – Le acque marine e oceaniche regolano il clima, forniscono servizi eco sistemici, quali cibo e sicurezza alimentare e, quindi, anche sviluppo economico, ospitano una ricchezza di biodiversità senza pari. Le economie "Blu" e "Verde" sono interdipendenti e Rio+20 non può non tenerne conto."
Ecco dunque le 5 proposte del WWF per il vertice di Rio+20, che possono garantire la salute a lungo termine dei nostri mari ed oceani.
1. Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare - UNCLOS: a Rio l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite deve decidere di convocare, con urgenza, una conferenza per offrire un nuovo accordo finalizzato all'attuazione di misure atte alla gestione e conservazione della biodiversità marina nelle aree fuori delle giurisdizioni nazionali (che includa la definizione di High Seas MPAs – aree marine protette d'alto mare, e valutazioni d'impatto e strategiche per le attività di sfruttamento delle risorse marine)
2. Convenzione Internazionale per la prevenzione dell'inquinamento da navi (The International Convention for the Prevention of Pollution from Ships) – MARPOL: tale convenzione deve essere ratificata e, soprattutto applicata da tutti gli Stati.
3. Lotta contro l'acidificazione degli oceani: Una rete internazionale di osservatori del fenomeno denominato acidificazione degli oceani è assolutamente necessaria.
4. Supervisione e responsabilità globale: Gli Stati devono essere ritenuti responsabili nei confronti della comunità internazionale per il modo in cui operano in acque internazionali in relazione ai loro propri diritti e responsabilità come da Convenzione UNCLOS.
5. Lotta alla pesca illegale, non dichiarata e non regolamentata (IUU): gli Stati membri devono ratificare e ad applicare l'accordo FAO sulle Port State Measures Agreement. Tutto il pesce consumato deve essere tracciabile e legato ad un porto di sbarco.
Il WWF è da sempre impegnato nella tutela degli ecosistemi marini a livello nazionale e internazionale. L'anno scorso l'associazione ha lanciato la piattaforma online e il manifesto "per un Mediterraneo di Qualità" (mediterraneo.wwf.it). Quest'anno è ripartita dai litorali italiani, con il dossier e la campagna per salvare le "Coste, profilo fragile dell'Italia" e nei mesi estivi avvierà nuove azioni e attività di sensibilizzazione per coinvolgere tutti gli attori del mare, dalle istituzioni al settore economico fino a turisti e bagnanti, in un nuovo modo di viverlo, sostenibile e rispettoso di ambienti e biodiversità. Dopo l'avvio della Turtle Summer, dedicata alle tartarughe marine, il prossimo appuntamento è per il 16 giugno a Venezia per il Turtle Day wwf.it/tartarughe e wwf.it/turtle
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