UPBIO, l'Unione dei Produttori Biologici di FederBio, l'Associazione per l'Agricoltura Biodinamica, il Fondo Ambiente Italiano, la LIPU, Italia Nostra, Pro Natura e il WWF insieme alla Società Italiana di Ecologia del Paesaggio lanciano l'allarme sulla riforma della Politica Agricola Comune dell'Unione Europea:
LA TUTELA DELL'AMBIENTE RISCHIA DI ESSERE CANCELLATA DALL'AGRICOLTURA EUROPEA
Le Associazioni degli agricoltori biologici e biodinamici (UPBIO e Associazione per l'Agricoltura Biodinamica), le Associazioni ambientaliste (FAI, LIPU, WWF, Italia Nostra, Pro Natura) e la Società Italiana di Ecologia del Paesaggio hanno inviato al Ministro dell'Agricoltura, Mario Catania, all'Assessore della Regione Puglia, Dario Stefano, in qualità di rappresentante della Conferenza delle Regioni sul tema agricoltura ed ai parlamentari delle Commissioni Agricoltura di Camera e Senato e del Parlamento Europeo una lettera aperta nella quale esprimono la loro preoccupazione per l'andamento del dibattito sulla riforma della PAC.
Mentre a Rio de Janeiro si svolge il Summit mondiale dedicato alla green economy la riforma della Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo 2014 – 2020 rischia di consegnarci un'agricoltura europea poco sostenibile per il clima e l'ambiente.
Le indicazioni del Consiglio Europeo dell'Agricoltura del 15 maggio scorso prevedono infatti una drastica riduzione dell'applicazione del "greening", l'insieme delle pratiche agricole ritenute necessarie per assicurare la conservazione della biodiversità, l'adattamento ai cambiamenti climatici e la tutela della qualità dell'acqua. Pratiche volontarie per le aziende agricole che, nella proposta della Commissione Europea, darebbero diritto per gli agricoltori virtuosi ad un premio economico supplementare del 30% del pagamento base previsto dal primo pilastro della PAC.
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