Quinto conto energia, il governo Monti segua le indicazioni europee
Andrea Zanoni (Eurodeputato IdV) invita il Governo italiano a fare un passo indietro sui tagli agli incentivi per le rinnovabili previsto dal Quinto Conto Energia. "La nuova strategia di ripresa economica Ue prevede di investire sulla green economy. Non possiamo andare in senso contrario"
"Il governo Monti faccia un passo indietro sui tagli agli incentivi alle rinnovabili e segua le indicazioni della nuova strategia Ue "Verso un crescita ricca di lavoro" presentata ieri pomeriggio a Strasburgo". E' l'invito di Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV, al Premier Monti e al Ministro dell'Ambiente Clini, in merito al Quinto conto energia contro il quale cittadini e associazioni hanno manifestato ieri di fronte a Montecitorio. "L'Ue scommette proprio su green economy, salute e nuove tecnologie per rilanciare l'economia europea. Mi auguro che il Premier Monti, europeista convinto, faccia altrettanto".
Sotto accusa i tagli agli incentivi per il fotovoltaico e il solare e la troppa burocrazia prevista dal Quinto conto energia al vaglio del Governo, una decisione che danneggerebbe l'intero settore in Italia, anche in quelle Regioni che hanno fatto delle energie rinnovabili il proprio fiore all'occhiello. "Ieri il Presidente della Commissione Ue José Manuel Barroso ha sottolineato che proprio puntando sulla green economy l'Europa potrà raggiungere l'ambizioso traguardo dei 20 milioni di posti di lavoro in più entro il 2020 – aggiunge Zanoni – Ecco che investire nelle rinnovabili diventa uno strumento indispensabile per la ripresa economica dell'Europa e della sua uscita dal guado della disoccupazione oggi in costante aumento".
"In tempi di crisi alcuni tagli sono inevitabili, ma questi non possono riguardare proprio quei settori chiave per la ripresa come le energie rinnovabili", aggiunge l'Eurodeputato, che esprime solidarietà "a tutti quei cittadini e associazioni che ieri a Roma hanno manifestato il proprio dissenso e la volontà di assicurare al nostro Paese uno sviluppo green".
Zanoni conclude invitando i rappresentanti del Governo "ad un dialogo costruttivo e paritario con le parti sociali e produttive toccate dal Quinto conto energia".
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