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Redazione del CorrieredelWeb.it
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Lo studio sull'occupazione nel settore del riciclo realizzato da CONAI rileva che in uno scenario realistico di sviluppo della filiera del riciclo si potranno creare entro il 2020 circa 90.000 nuovi posti di lavoro
Rimini, 28 agosto 2014 – Lo studio "Ricadute occupazionali ed economiche nello sviluppo della filiera del riciclo dei rifiuti urbani", realizzato da CONAI – Consorzio Nazionale Imballaggi – in collaborazione con Althesys è stato illustrato oggi, nell'ambito del convegno "Creare Occupazione Quali Garanzie?" e alla presenza di Giuliano Poletti - Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L'obiettivo dello studio è quello di valutare quali ricadute occupazionali ed economiche per il nostro Paese si possano conseguire dal raggiungimento degli obiettivi europei al 2020, che fissano al 50% il riciclo dei rifiuti urbani e domestici.
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Piemonte, Legambiente sulle opere da inserire nel decreto Sblocca Italia
"Lo Sblocca Italia rischia di essere un'occasione persa per il Piemonte ancora impantanato nel mantra delle grandi opere"
L'associazione chiede ai parlamentari piemontesi di spendersi per il completamento delle stazioni Dora e Zapata del Servizio Ferroviario Metropolitano, il prolungamento ad Ovest della metro e per l'ammodernamento della linea Chivasso-Ivrea-Aosta
"Nonostante la notizia positiva dello sblocco, con pesanti e colpevoli ritardi, dei fondi per salvare la Cuneo-Nizza e per la copertura del passante ferroviario di Torino, il decreto Sblocca Italia rischia di essere un'occasione persa per il Piemonte". E' questo il commento di Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta, sulle anticipazioni relative alle opere che il Governo avrebbe intenzione di inserire nel decreto Sblocca Italia.
"Ancora una volta ci si ritrova legati a doppio filo al mantra della Torino-Lione e del Terzo Valico, due grandi opere devastanti per il territorio, che continuano a paralizzare qualsiasi ragionamento sulle opere davvero prioritarie per garantire un futuro alla nostra regione –dichiara il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta-. In questi giorni i parlamentari piemontesi hanno l'obbligo morale e di mandato a battersi per far sì che il decreto riguardi opere davvero strategiche: non solo il prolungamento della metropolitana fino a Rivoli, ma anche il completamento delle stazioni Dora e Zapata del Servizio Ferroviario Metropolitano torinese e l'ammodernamento della linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta".
A giugno Legambiente ha presentato al Governo Renzi il dossier #sbloccafuturo, una lista di 101 piccole e medie opere incompiute in tutta Italia la cui mancata realizzazione pesa negativamente sulla salute dei cittadini, sulla loro libertà di movimento, sulla possibilità di migliorare la qualità della vita, l'economia locale e nazionale. Le opere individuate dall'associazione sono tra di loro molto diverse, sia per impegno finanziario che per consistenza dell'intervento e il viaggio nell'Italia bloccata parte proprio dal Piemonte e dalla Valle d'Aosta.
Gli interventi segnalati nelle due regioni riguardano principalmente il settore dei trasporti. A saltare subito all'occhio sono i 521 milioni di euro previsti nell'ultima manovra finanziaria per l'ammodernamento della linea ferroviaria Chivasso-Ivrea-Aosta che, per l'inerzia degli enti locali e di RFI, ed in assenza di un progetto definitivo, rischiano di essere persi. Restando in tema di trasporti Legambiente sottolinea come per rendere più funzionale il nodo di Torino del Servizio Ferroviario Metropolitano siano ancora da completare le stazioni ferroviarie sotterranee di Dora e Zapata, i cui fondi - 39 milioni e 750 mila euro già stanziati con il decreto FARE - sono stati in gran parte utilizzati per coprire gli extracosti legati al completamento della linea 1 della metropolitana torinese. Da diversi anni giace nei cassetti anche il progetto tecnico preliminare per il prolungamento verso Ovest della metropolitana, tra la stazione Fermi di Collegno e Cascine Vica di Rivoli per una lunghezza di circa 3.800 metri e dal costo di 304 milioni di euro.
Capitolo a sé, per importanza e urgenza, il paradosso delle bonifiche dall'amianto a Casale Monferrato in cui molti interventi previsti nel Piano del Sito di Interesse Nazionale (SIN) sono ancora da avviare nonostante i finanziamenti ci siano. La colpa è del blocco dovuto al Patto di stabilità. Per Legambiente un'impasse da cui uscire al più presto.
Il dossier #sbloccafuturo è scaricabile all'indirizzo http://www.legambiente.it/sblocca-futuro
Roma, Italia - 19 Agosto 2014 – Apre i battenti "Isola della Sostenibilità", primo evento interamente dedicato allo sviluppo sostenibile che si svolge su Roma.
Organizzata con il patrocinio della Commissione Europea, del Ministero delle Politiche Agricole, del Ministero dell'Ambiente e in collaborazione con la Regione Lazio e Roma Capitale, Isola della Sostenibilità è volta a focalizzare l'attenzione dei vari attori sociali sulle nuove forme di sviluppo economico compatibili con la salvaguardia dell'ambiente.
Convegni e workshop tematici di approfondimento su quattro specifiche aree, ("Energia ed efficientamento", "Città sostenibile e mobilità", "Food", "Sport e lifestyle"), coinvolgono personalità istituzionali e del mondo accademico, nonché imprese, tecnici ed esperti di settore, opinion leaders, giornalisti e media.
Forte impulso alla condivisione delle best practices e grande risalto alle imprese impegnate nello sviluppo sostenibile: i suddetti meetings rappresentano, per le più virtuose, il terreno privilegiato per comunicare il proprio concreto impegno nella riduzione dell'impatto ambientale, nell'ambito dei propri cicli produttivi. E' inoltre prevista la possibilità di spazi espositivi per incontrare cittadini, imprese, media e istituzioni.
Ponendosi come importante momento di incontro tra domanda e offerta nell'ambito della Green Economy, Isola della Sostenibilità intende diventare l'appuntamento annuale volto a valorizzare le attività economiche a partire dalla dimensione etica e ambientale.
Lecce, 17 agosto 2014
E' assolutamente vero, il Trasimeno è balneabile, ma i problemi e le criticità che anche il sindaco conosce bene vanno risolti
"E' assolutamente vero, il Lago Trasimeno, così come quello di Piediluco, sono balneabili – scrive nella nota Legambiente Umbria rispondendo al comunicato stampa pubblicato ieri dai giornali del Sindaco Batino e di Arpa Umbria – ma le analisi del laboratorio mobile di Goletta dei Laghi, che ha fatto tappa nel mese di Luglio in Umbria, ha riscontrato che ci sono delle criticità che dipendono da problemi già noti a tutti, al sistema depurativo, ma possono essere imputabili anche alla presenza di allevamenti zootecnici intensivi. Questi problemi, localizzati alle foci dei fossi, non mettono in secondo piano le eccellenze e la balneabilità del Trasimeno e quindi la sicurezza dei bagnanti: il lago fortunatamente gode di buona salute anche grazie al recupero dei livelli idrici."
"I rilievi del laboratorio mobile di Legambiente – continua l'associazione ambientalista - non si sostituiscono a quelli degli enti istituzionalmente competenti, ma vogliono integrarli con una fotografia puntuale e accendono spie su alcuni problemi che sarebbe bene che il Sindaco Batino non sottovalutasse, ma anzi si rimboccasse le mani per risolvere".
Per quanto riguarda la Guida Blu e le vele, che ogni anno Legambiente e Touring club assegnano alle località marine e lacustri, sintetizzano in maniera visibile un'analisi e una valutazione complessa fatta su oltre 100 indicatori non riconducibili esclusivamente al criterio della balneabilità. Vi concorrono indicatori relativi alla qualità dell'ambiente, alla qualità delle spiagge, alla gestione dei rifiuti, all'integrità del paesaggio rispetto alla pressione edilizia e ai flussi di traffico, e altri specificatamente inerenti alla qualità dell'accoglienza turistica, dai servizi ricettivi con etichette ambientali certificate alla mobilità sostenibile, alla gestione dei luoghi di interesse culturale e o naturalistico.
"Quindi nessuna contraddizione nelle valutazioni - ribatte Legambiente Umbria – il Sindaco dovrebbe essere contento se la Guida Blu, pubblicata e redatta ormai da 14 anni e che è considerata da molti turisti italiani e stranieri una mappa autorevole di orientamento per la scelta delle proprie vacanze, ha riconfermato anche quest'anno le 5 vele al Comune di Tuoro e 4 vele a quelli di Castiglione del Lago, di Passignano e Magione, perché tra i laghi italiani sicuramente il Trasimeno è un'eccellenza".
"Le bordate scomposte di Batino sono assolutamente ingiustificate - conclude Legambiente Umbria - con Goletta dei Laghi la nostra associazione non cerca nè pubblicità o nè visibilità, ma intende sollecitare sindaci, amministrazioni e organi competenti alla salvaguardia dell'ambiente e degli ecosistemi lacustri".
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