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domenica 30 giugno 2019

Rifiuti elettrici ed elettronici: il Centro di Coordinamento premia i Comuni italiani più virtuosi a "Comuni Ricicloni 2019"

Curno, Arese e Trento sono i Comuni più virtuosi 

nella raccolta RAEE


In occasione della manifestazione "Comuni Ricicloni2019" promossa da Legambiente, il Centro di Coordinamento RAEE ha premiato gli enti locali che nel 2018 si sono distinti per la raccolta di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche

 

 

Roma, 27 giugno 2019 - Il Centro di Coordinamento RAEE ha premiato oggi i tre Comuni italiani che si sono distinti per aver registrato le migliori performance di raccolta di Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) nel corso del 2018. La premiazione è avvenuta nell'ambito di "Comuni Ricicloni", iniziativa promossa da Legambiente, giunta quest'anno alla XXVI edizione. 

 

La selezione si è basata su diversi requisiti, il primo dei quali è stata la fascia di popolazione residente servita: una prima inferiore a 10mila abitanti, una seconda tra 10mila e 40mila abitanti e la terza superiore a 40mila abitanti. 

Ulteriore requisito preso in considerazione è stata la capacità da parte delle amministrazioni comunali di raccogliere almeno il quantitativo atteso in tutti e cinque i raggruppamenti RAEE, privilegiando i centri di raccolta in cui è maggiore la raccolta in R4 (elettronica di consumo e pannelli fotovoltaici), raggruppamento che storicamente ha un tasso di ritorno minore e quindi una dispersione maggiore di apparecchiature.

 

Sulla base di questi parametri, i vincitori per ciascuna delle tre fasce individuate - aree piccole, medie e grandi - sono stati rispettivamente il Comune di Curno, in provincia di Bergamo (7.574 abitanti), che ha raccolto 32 tonnellate di RAEE corrispondente a una raccolta pro capite di 4,22 kg per abitante; il Comune di Arese,in provincia di Milano (19.347 abitanti), che ha totalizzato 103 tonnellate di RAEE pari a una raccolta pro capite di 5,31  kg per abitante; il Comune di Trento(117.997 abitanti) che ha registrato 754 tonnellate di RAEE  complessive pari a 6,39 kg per abitante.

 

Commenta il Direttore generale del Centro di Coordinamento RAEE Fabrizio Longoni"Una delle maggiori difficoltà per chi effettua la raccolta dei RAEE è diffondere tra i cittadini la coscienza che la dispersione dei rifiuti elettrici ed elettronici è causa di un grande danno per l'ambiente e impedisce il recupero dei materiali contenuti nei RAEE stessi.

Per questo motivo si è scelto di riconoscere come più virtuosi i Comuni che hanno raccolto tutte le cinque categorie di RAEE secondo quanto atteso: in proporzione, 

 

 

cioè, a quanto è stato immesso sul mercato e acquistato quindi dai cittadini. In particolare, si è deciso di premiare le amministrazioni comunali nelle quali è stata maggiore la raccolta dell'elettronica di consumo (R4), raggruppamento generalmente più soggetto alla dispersione.

Meritano, quindiun plauso tutti quei Comuni che s'impegnano nel contrastare questi fenomeni e di ricevere un premio i migliori tra questi.

 

Ai Comuni vincitori il Centro di coordinamento RAEE haconsegnato un attestato per l'eccellente lavoro svolto nel corso dell'anno 2018.

 

 

 

Centro di Coordinamento RAEE 

Il Centro di Coordinamento RAEE è un consorzio di natura privata, gestito e governato dai Sistemi Collettivi sotto la supervisione del Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministero dello Sviluppo Economico. È costituito dai Sistemi Collettivi dei produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE), in adempimento all'obbligo previsto dal Decreto Legislativo n. 49 del 14 marzo 2014. 

Il compito primario del Centro di Coordinamento RAEE è garantire su tutto il territorio nazionale una corretta gestione dei RAEE originati dalla raccolta differenziata, assicurando che tutti i Sistemi Collettivi lavorino con modalità ed in condizioni operative omogenee; il Centro di Coordinamento RAEE stabilisce, inoltre, come devono essere assegnati i Centri di Raccolta RAEE ai diversi Sistemi Collettivi.



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Eni gas e luce e Digital Magics: la startup U-Earth Biotech vince la Call for Innovation

Eni gas e luce Innovation Day: conclusa la Call for Innovation aperta a Startup e PMI per l'efficienza energetica dei condomini

 

Si è conclusa presso il Talent Garden di Milano, la prima Call for Innovation di Eni gas e luce. La Call Smart&Efficient Buildings, realizzata in collaborazione con Digital Magics, importante incubatore di startup digitali "Made in Italy" attivo su tutto il territorio italiano, ha coinvolto startup e PMI innovative in grado di sviluppare prodotti e servizi all'avanguardia nel settore dei condomìni per rendere gli edifici più efficienti, autonomi, sicuri e confortevoli per le persone che li abitano.

 

L'obiettivo della Call for Innovation Smart&Efficient Buildings è quello di far evolvere l'attuale offerta di Eni gas e luce per l'efficienza energetica dei condomini e permettere alle persone di vivere meglio la propria casa. L'iniziativa è dunque in linea con la mission di Eni gas e luce che intende trasformare la relazione tra le persone e l'energia, per usarla meno e meglio.

 

La Call Smart&Efficient Buildings è stata declinata in 3 aree d'interesse: Energy Efficiency for a sustainable building, per progetti di riqualificazione energetica, soluzioni per la diagnosi evoluta, la simulazione e modellizzazione degli interventi e il miglioramento dell'isolamento termico e acustico; Safety and Security, per soluzioni innovative per interventi antisismici, controllo intelligente degli accessi, previsione e gestione delle emergenze, soluzioni per il monitoraggio qualità dell'aria, delle condizioni ambientali e per la protezione della persona; infine Digital Services for a Better Living per servizi innovativi pensati per le esigenze delle persone nel loro ambiente abitativo.

 

Delle oltre 70 startup e PMI che hanno inviato la propria candidatura tramite il portale Open Innovation di Eni gas e luce, 10 sono state selezionate per accedere alla fase finale dell'Innovation Day e hanno avuto la possibilità di presentare il proprio progetto durante la fase di presentazione. La giuria, composta da un totale di 15 persone tra manager Eni gas e luce, partner specialistici ed esperti di Digital Magics, si è riunita per decretare la startup che accederà alla fase di co-design con Eni gas e luce.

 

U – Earth Biotech è stata decretata come startup vincitrice e avrà accesso alla fase di co-design, della durata di un mese, durante la quale si potrà valutare l'integrazione della proposta nel portfolio di servizi e prodotti di Eni gas e luce. U-Earth Biotech è un'azienda specializzata nella purificazione dell'aria di ambienti chiusi e aperti attraverso bioreattori (apparecchiature in grado di fornire un ambiente adeguato alla crescita di organismi biologici) che, grazie a batteri non patogeni, digeriscono tutti i contaminanti e allergeni dispersi nell'aria, di qualunque dimensione, trasformando il tutto in materiale inerte tramite un processo di bio-ossidazione.

 

Una startup che si è particolarmente distinta nella selezione meritando una menzione speciale è stata Immodrone, che offre una rete capillare di oltre 1.500 piloti di droni certificati ENAC in Italia, equipaggiati con telecamere ad alta risoluzione e termiche insieme a una piattaforma di Intelligenza Artificiale in cloud per raccogliere dati e produrre report che aiutino la programmazione degli interventi sul miglioramento dell'efficienza energetica. Infine, la seconda menzione speciale è andata invece alla PMI Perry Electric con la soluzione C.Dom, un sistema sempre connesso che consente di programmare, gestire e controllare il comfort dei diversi ambienti domestici adattandosi alle esigenze degli utenti riducendo i consumi energetici grazie all'intelligenza artificiale.  

Inoltre, Eni gas e luce mette a disposizione la propria piattaforma di Open Innovation per centri di ricerca, startup, PMI e grandi aziende. Chiunque abbia un'idea innovativa e voglia sottoporla all'attenzione di Eni gas e luce potrà quindi proporre la propria soluzione, in una delle 6 aree di interesse, sul sito. 



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sabato 29 giugno 2019

Versalis (Eni) lancia un nuovo grado di polistirene espandibile (EPS) per ridurre la dispersione di materia plastica - Versalis (Eni) to launch a new type of expandable polystyrene (EPS) to prevent plastic leakage

Versalis (Eni) lancia un nuovo grado di polistirene espandibile (EPS) per ridurre la dispersione di materia plastica


Milano, 28 giugno 2019 – Versalis, società chimica di Eni e produttore integrato di polimeri stirenici, ha sviluppato un innovativo grado di polistirene espandibile (EPS) dal nome Extir® FL 3000 con il quale offre al mercato una possibilità concreta di aumentare la sostenibilità dei propri prodotti destinati ad esempio ai settori degli imballaggi alimentari, di quelli industriali (per elettrodomestici, mobili, automotive), contenitori, caschi protettivi, sedili. Le particolari proprietà di questo nuovo materiale permettono la riduzione al minimo della dispersione di granulo nell'ambiente durante l'utilizzo del polistirene espanso.

Extir® FL 3000 è dotato di proprietà meccaniche che ne riducono il peso, in ottica di eco-design e di efficienza, e che si prestano alla creazione di imballaggi riutilizzabili o in grado di incorporare una quantità sempre maggiore di materiale riciclato. Il ridotto contenuto di agente espandente permette inoltre di abbattere le emissioni e il consumo energetico durante il processo di trasformazione.

Infine, come tutti i gradi EPS di Versalis, Extir® FL 3000 è riciclabile al 100%. FL3000 è inoltre idoneo al contatto con gli alimenti, non contiene bromo e può essere lavorato con macchinari normalmente impiegati per la produzione di EPS.

Per Versalis la circolarità è un fattore strategico applicato lungo tre direttrici fondate sull'innovazione: l'eco-design, la diversificazione del feedstock e lo sviluppo di tecnologie di riciclo dei polimeri.

Extir® FL 3000 è un esempio di tale impegno in ambito economia circolare, in particolare nello sviluppo di prodotti che consentano di ridurre la dispersione di materiali plastici lungo tutta la catena del valore, aumentandone così la sostenibilità nelle fasi di produzione, trasformazione, utilizzo e fine vita. 



Versalis (Eni) to launch a new type of expandable polystyrene (EPS) to prevent plastic leakage

 

Milan, 29th June 2019 - Versalis, a chemical company and integrated producer of styrenic polymers owned by Eni, has developed and launched an innovative type of expandable polystyrene (EPS), under the trademark Extir® FL 3000. This material offers the industry an opportunity to increase sustainable products in sectors such as food packaging, industrial packaging (for appliances, furniture, and automotive vehicles), containers, protective helmets, and seats. It also minimizes the risk of plastic granules leaking into the environment when expanded polystyrene is used.

Extir® FL 3000 features enhanced mechanical properties that enable weight reduction, with a view to eco-design and efficiency, and lend themselves to creating reusable packaging, or incorporating more recycled materials. The low levels of blowing agent reduce emissions and energy consumption during the transformation process.

Finally, like all Versalis' types of EPS, Extir® FL 3000 is 100% recyclable. Moreover, FL3000 is suitable for food contact, bromine free, and can be made using standard EPS machinery.

Versalis views circularity as part of its strategy, which it applies in three different innovation-based areas: Eco-design, feedstock diversification and polymer recycling.

Extir® FL 3000 is an example of efforts made in the area of circular economy, particularly through the development of products that help prevent plastic leakage throughout the whole value chain, thus increasing sustainability through all stages of production, transformation, consumption, and disposal.  



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venerdì 21 giugno 2019

LifeGate PlasticLess(R): Gaeta sceglie di sostenere la battaglia alle plastiche nei mari

LifeGate PlasticLess®: Gaeta sceglie di sostenere 
la battaglia alle plastiche nei mari
 
 
Con il sostegno di Volvo, il dispositivo "mangiaplastica" Seabin di LifeGate è stato posizionato nel Porto Antico di Gaeta e sarà in grado di catturare dalla superficie dell'acqua oltre mezza tonnellata di rifiuti all'anno.
 
Il posizionamento del Seabin a Gaeta, alla presenza delle autorità locali
20 giugno 2019 – LifeGate PlasticLess® approda a Gaeta che sceglie di aderire al progetto dedicato alla salvaguardia dei mari italiani, nei quali convogliano quasi 90 tonnellate di plastica ogni giorno.
 
Grazie al sostegno di Volvo, è stato posizionato oggi, nella splendida cornice del Porto Antico presso l'approdo turistico Santamaria della famiglia Vagnani, l'innovativo Seabin di LifeGate, dispositivo in grado di catturare dalla superficie dell'acqua circa 1,5 chilogrammi di detriti al giorno, ovvero oltre mezza tonnellata di rifiuti all'anno, comprese le microplastiche fino a 2 millimetri di diametro e le microfibre fino a 0,3 mm.
 
Apparecchio di raccolta dei rifiuti galleggianti, ideato da due australiani, il "cestino del mare" può funzionare 24 ore al giorno ed è straordinariamente efficace in aree come i porti, all'interno dei quali convergono i rifiuti in mare grazie all'azione dei venti e delle correnti. Da settembre 2018, i dispositivi hanno raccolto più di due tonnellate di rifiuti galleggianti, pari al peso di quasi 140 mila bottigliette di plastica.
 
"Gaeta è una meta turistica tutto l'anno e salvaguardare il nostro mare ed il paesaggio circostante, significa garantire un futuro migliore alle future generazioni. In questi anni, in sinergia con le Istituzioni preposte del territorio e non solo, abbiamo adottato tutte quelle misure per salvaguardare l'ambiente e soprattutto la risorsa mare - spiega il Sindaco Cosmo Mitrano - Il progetto LifeGate PlasticLess® per la lotta alle plastiche nei mari italiani è un'iniziativa lodevole. È necessario, infine, un percorso di crescita culturale finalizzato ad aumentare la consapevolezza che dobbiamo tutelare e salvaguardare l'ambiente anche attraverso una mobilità sostenibile per arrivare ad un trasporto, sia pubblico che privato, che non produca emissioni nocive ed inquinanti".
 
"Siamo felici di consolidare la nostra collaborazione con Volvo Car Italia che prosegue nell'impegno rivolto alla sostenibilità e negli obiettivi del progetto LifeGate PlasticLess®, la prima sfida italiana volta alla pulizia dei mari dai rifiuti plastici - il commento di Enea Roveda, CEO di LifeGate - dopo il successo del primo anno di attività, l'obiettivo è quello di continuare questo percorso per diffondere la presenza dei Seabin di LifeGate PlasticLess® in tutto il territorio nazionale e nel resto di Europa''.
 
"Il nostro company purpose è ben definito: Freedom to Move in a Personal, Sustainable and Safe way- afferma Chiara Angeli, Direttore Sales & Marketing Volvo Car Italia - La sostenibilità, ancora una volta è ribadita elemento fondamentale della filosofia di Volvo ed è condivisa da tutti gli elementi della filiera, a partire dalla Casa madre. Per questo motivo come filiale nazionale abbiamo deciso di contribuire concretamente al progetto di pulizia dei mari, rafforzando il nostro impegno nell'iniziativa LifeGate PlasticLess in Italia, talvolta coadiuvati dai nostri concessionari. È uno dei modi con i quali Volvo contribuisce a migliorare la qualità della vita nell'ambiente che ci circonda, nel territorio nel quale viviamo e operiamo, coerentemente con l'attenzione alle persone che è propria del nostro Brand."

LifeGate è considerata il punto di riferimento della sostenibilità in Italia e conta su una community di 5 milioni di persone. Ogni giorno LifeGate lavora con passione e determinazione per mettere a disposizione informazioni, progetti e servizi coinvolgendo una rete sempre più ampia di persone, imprese, ong, istituzioni che vogliono impegnarsi attivamente al cambiamento per un futuro sostenibile.

lunedì 17 giugno 2019

GSE: Fotovoltaico, in Italia aumentano gli impianti. Dal sole il 20% dell’energia elettrica verde


Fotovoltaico, in Italia aumentano gli impianti
Dal sole il 20% dell'energia elettrica verde

Pubblicato il Rapporto Statistico 2018 del GSE. Con oltre 800mila installazioni, l'Italia ha prodotto quasi 23mila GWh di energia solare. Il primato per produzione va alla Puglia, quello per numerosità alla Lombardia. L'autoconsumo è al 22,7% della produzione

 

Roma, 17 giugno 2019. In Italia, a fine 2018, risultano complessivamente installati 822.301 impianti fotovoltaici per una potenza totale di 20.108 MW e una produzione di 22.654 GWh, che rappresenta circa il 7% del Consumo Interno Lordo di energia elettrica. Su un totale di quasi 115.000 GWh prodotti dalle fonti rinnovabili in Italia, il fotovoltaico copre circa il 20%. Il 58% degli impianti installati ha potenza tra 3 e 20 kW, il 34% tra 1 e 3 kW e il 7% tra 20 e 200 kW. Gli impianti fino a 200 kW rappresentano il 99% del parco installato e il 42% della potenza totale.

Le regioni che hanno il maggior numero d'installazioni sono la Lombardia con 125.250 impianti, il Veneto con 114.264 e l'Emilia Romagna con 85.156. In termini di potenza e di produzione, invece, è la Puglia a detenere il primato nazionale con 2.652 MW di potenza installata e 3.438 GWh di energia elettrica prodotta. La maggiore concentrazione di impianti si rileva al Nord (55% circa del totale italiano), nel Sud è installato il 28%, nel Centro il restante 17%.

Sono questi alcuni dei dati riportati nel Rapporto Statistico Solare Fotovoltaico 2018 del Gestore dei Servizi Energetici, società guidata dall'Amministratore delegato Roberto Moneta e dal Presidente Francesco Vetrò. Il Rapporto è disponibile sul sito gse .it, nella sezione Dati e Scenari/Statistiche.

Per quanto riguarda l'autoconsumo nel 2018 è stata rilevata una produzione di 5.137 GWh pari al 22,7% della produzione complessiva degli impianti fotovoltaici.

Nel corso del 2018, in Italia, sono entrati in esercizio oltre 48.000 impianti fotovoltaici per una potenza complessiva di circa 440 MW. La maggior parte dei nuovi impianti installati nell'anno è relativa alla classe di potenza tra 3 e 20 kW, seguita dalla classe tra 1 e 3 kW. Rispetto a quanto accaduto nel 2017, il numero d'impianti entrati in esercizio nel 2018 è aumentato del 9,8% (oltre 4.000 impianti in più rispetto ai circa 44.000 entrati in esercizio nel 2017) e, parallelamente, la potenza installata è cresciuta del 6,2%.  La Lombardia è la regione con il numero più alto di impianti entrati in esercizio nel 2018 (17,8% del totale nazionale), seguita dal Veneto (16,7%) e dall'Emilia Romagna (11%). Al Centro primeggia il Lazio (8,2%), mentre al Sud la maggiore concentrazione di nuove installazioni si rileva in Sicilia (6,0%).

In termini di produzione, i 22,7 TWh generati nel 2018 fanno registrare un calo di oltre 1,7 TWh rispetto al 2017, che si era peraltro contraddistinto per un notevole incremento (+2,4 TWh) rispetto al 2016. Tali oscillazioni sono principalmente imputabili alla variazione dell'irraggiamento solare. Nel 2018 il parco impianti nazionale ha lavorato in media 1.141 ore, in diminuzione dell'8,8% rispetto alle ore del 2017. La collocazione geografica e le caratteristiche degli impianti incidono profondamente sulla loro producibilità, con situazioni che variano dalle circa 1.300 ore medie degli impianti a terra in Sud Italia alle 1.050 ore medie degli impianti su edificio del Nord Italia.

Pramerica SGR: sostenibilità a tutto tondo

Pramerica SGR: sostenibilità a tutto tondo

 

Dall'ampliamento della raccolta attraverso i prodotti SRI a nuove strategie ESG, passando per la partnership con Legambiente: la società segna nuovi traguardi in ambito di responsabilità sociale.

 

Milano, 17 giugno 2019 - Nel primo trimestre del 2019, in Italia, i fondi SRI hanno registrato una crescita in termini di raccolta: 583,8 milioni di euro in aumento di oltre il 70% rispetto ai 342,6 milioni del quarto trimestre 2018.

Pramerica SGR con i suoi 119 milioni di raccolta netta dei prodotti SRI nel primo trimestre (84,5 nel quarto trimestre 2018) si posiziona tra i primi tre operatori in Italia nella classifica di Assogestioni dei fondi aperti sostenibili[1].

 

Sono attualmente cinque le strategie socialmente responsabili di Pramerica SGR, che dal 2005 ad oggi hanno contribuito al raggiungimento di questi importanti traguardi. Inoltre, attraverso due di esse, Pramerica Sicav Social 4 Future, che investe nei principali megatrend di sviluppo mondiale e Pramerica Sicav Social 4 Planet, con focus azionario sull'economia circolare - ossia su quel modello che si basa sulla valorizzazione degli scarti dei consumi, sull'estensione del ciclo di vita dei prodotti, sulla condivisione delle risorse e sull'utilizzo di fonti rinnovabili - la SGR contribuisce al raggiungimento di molti dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile definiti  dalle Nazioni Unite ("Sustainable Development Goals" - SDGs).

Questi obiettivi sono stati annunciati nel 2015 in occasione dell'adozione da parte dell'Assemblea Generale dell'ONU dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, sono interconnessi tra loro e bilanciano le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile, quella economica, sociale e ambientale e hanno il fine ultimo di  realizzare pienamente i diritti umani di tutti.

 

In particolare, tra le soluzioni di investimento di Pramerica SGR, la strategia Social 4 Planet offre un'esposizione ai settori maggiormente coinvolti dai vantaggi derivanti dall'adozione di modelli di economia circolare e alle società che meglio sono riuscite a tradurre i principi dell'economia circolare in pratiche di business, contribuendo al raggiungimento dell'obiettivo 12, "Responsible consumption and production".

Al contempo, Pramerica Sicav Social 4 Future contribuisce al raggiungimento di numerosi obiettivi di lungo periodo: investe, infatti, in emittenti globali che affrontano in modo positivo i cambiamenti che impatteranno sull'uomo negli anni a venire, i cosiddetti megatrend - come l'invecchiamento della popolazione mondiale e la speranza di vita in continua crescita, i mercati emergenti in termini di beni di consumo ed educazione, la scarsità delle risorse e la loro equa distribuzione e i cambiamenti climatici - concorrendo così al raggiungimento di ben 13 dei 17 SDGs promulgati dall'ONU.

 

In aggiunta a ciò, Pramerica SGR sta lavorando per lanciare nel corso dell'anno due strategie ESG che investono in società che per loro natura o nello sviluppo del proprio business concorrono rispettivamente alla riduzione delle emissioni di CO2 in atmosfera e alla limitazione dello spreco idrico.

 

A chiudere il quadro, dando ulteriore coerenza a quanto fino ad ora fatto e a quanto la società si propone di raggiungere, la partnership per il 2019 con Legambiente per i progetti "Goletta Verde" e "Civico 5.0". Le due campagne si occupano rispettivamente di tutela dell'ecosistema marino, costiero e di monitoraggio scientifico delle acque, e di informazione e sensibilizzazione sul vivere in condominio in modo nuovo e più sostenibile. Questi due progetti, infatti, sono sostenuti grazie alla devoluzione di parte delle commissioni di gestione di alcuni dei prodotti sostenibili gestiti e distribuiti da Pramerica SGR.

 

Tutte queste azioni sono il risultato della profonda convinzione che Pramerica SGR, come operatore dell'industria del risparmio gestito in Italia, debba farsi promotore di azioni di responsabilità sociale sia attraverso il proprio business, sia fornendo il proprio contributo in termini di sensibilizzazione, per cercare di innescare un vero e proprio cambiamento culturale in cui la sostenibilità rappresenti il primo pilastro del fare impresa, oltre a un'interessante opportunità di investimento. Questo perchè, come afferma Andrea Ghidoni, Amministratore Delegato della società, "sostenibilità e performance degli investimenti non rappresentano due elementi tra cui scegliere, bensì due facce della stessa medaglia. A tendere, infatti, sarà il mercato stesso a escludere quelle realtà che non perseguono obiettivi sostenibili che di conseguenza saranno penalizzate e non rappresenteranno più una valida scelta per i portafogli dei nostri investitori".

 

1 Fonte: Mappa trimestrale Assogestioni, I trimestre 2019

 

(Nota stampa e foto di Andrea Ghidoni, Amministratore Delegato di Pramerica SGR e Vice Presidente di Assogestioni)

Biodiversità e qualità della vita: la montagna chiede rispetto | Al via la rassegna d'alta quota “Crocevia. Sentieri e autori che si incontrano”

AL VIA GIOVEDì 20 GIUGNO LA RASSEGNA D'ALTA QUOTA

«CROCEVIA, SENTIERI E AUTORI CHE SI INCONTRANO»

 

TURISMO RESPONSABILE, TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ, ARTIGIANALITÀ E AMBIENTE ALPINO: IN LOMBARDIA QUATTRO INCONTRI CON I GRANDI ALPINISTI E SCRITTORI DELLA MONTAGNA.

 

In cattedra Ruggero Meles, Enrico Camanni, Nives Meroi, Irene Borgna e Paolo Cognetti.

Negli ultimi 60 anni la popolazione italiana è cresciuta di circa 12 milioni di persone, ma la montagna ha perso oltre 900 mila abitanti. Tutta la crescita si è divisa tra pianura (8,8 milioni di residenti) e collina (circa 4 milioni). Ma un futuro diverso è possibile, purché si faccia leva sulla sostenibilità.

Investire nella gestione più sostenibile dei luoghi di montagna, significa anzitutto riconoscerne le peculiarità, imparando a comprenderne e accettarne l'essenza. E non c'è modo migliore per farlo se non attraverso la lettura.

Per questo, quattro tra gli scrittori alpini più apprezzati di sempre, dialogheranno con l'aplinista e scrittore Ruggero Meles durante i 4 appuntamenti di «CROCEVIA, Sentieri e autori che si incontrano», la rassegna itinerante, organizzata da Orobie e patrocinata da Regione Lombardia, in programma da giugno a settembre a Bergamo, Monza, Lecco e Morbegno. 

 

IL PROGRAMMA

Si inizia giovedì 20 giugno alle 20.45 nel suggestivo Monastero di Astino, alle porte di Bergamo, con Enrico Camanni, torinese, giornalista collaboratore della rivista Orobie, approdato alla scrittura attraverso l'alpinismo. Ha scalato molte volte le Alpi, aprendo una decina di vie nuove e ripetendo circa 800 itinerari di roccia e ghiaccio. Ad Astino dialogherà mettendo al centro la montagna come luogo di accoglienza, la sua storia, l'arte e le tradizioni, ma soprattutto la sostenibilità.

L'incontro, come tutti quelli della rassegna, sarà a ingresso gratuito su prenotazione (i posti sono limitati) inviando una mail a redazione@orobie.it, telefono 035.240.666.

 

Gli autori porteranno in profondità un ragionamento spesso affrontato solo in maniera superficiale, indagando quel rapporto sfidante e adrenalinico che lega l'uomo alle alte vette. Una relazione spesso fatta di cammini leggendari, di vie aperte e sentieri battuti, ma anche di tempi difficili ed esperimenti resilienti come racconteranno il 30 agosto Nives Meroi allo Spazio Oto Lab a Lecco (Via Mazzucconi, 12), il 16 settembre a Monza Irene Borgna, un dottorato di ricerca in antropologia alpina, ha fatto della montagna la sua passione e il suo mestiere. Conclude la rassegna e Paolo Cognetti, vincitore nel 2017 del Premio Strega con Le otto montagne, che il 20 settembre interverrà nell'auditorium del convento di Sant'Antonio e Santa Marta a Morbegno. Incontri con la consapevolezza che il rischio di estinzione della montagna, nella sua identità territoriale, economica e sociale, sarebbe una grave perdita anche per le città.

giovedì 13 giugno 2019

Efficienza energetica e benessere dei cittadini: al via la campagna crowdfunding di Welfare Efficiency Piemonte

Efficienza energetica e benessere dei cittadini: al via la campagna crowdfunding di Welfare Efficiency Piemonte

Primo progetto in campagna per Ecomill, la prima piattaforma italiana di equity crowdfunding per energia, ambiente e territorio

 

Milano, 12 giugno 2019

Ecomill, prima piattaforma italiana di equity crowdfunding dedicata a progetti nei settori dell'energia, dell'ambiente e del territorio, lancia la sua prima campagna con Welfare Efficiency Piemonte, WE(Y).

WE(Y) nasce dall'iniziativa congiunta di tre diverse realtà: Infinity Hub, Reabilitiamo e Accademia dell'Efficienza. L'obiettivo della società è quello di efficientare dal punto di vista energetico una vecchia fabbrica tessile presente a Chieri, nel torinese, dove sorgerà un nuovo centro fisioterapico riabilitativo all'avanguardia, volto al benessere del cittadino.

Infinity Hub è un acceleratore di startup attento a iniziative innovative di vocazione green e si configura come soggetto promotore, gestore della campagna di equity crowdfunding e del progetto stesso.

Reabilitiamo è la società proprietaria del nuovo centro di recupero funzionale e fisioterapico. Nasce da un'esperienza decennale nella cura della persona e dalla volontà di fornire al cittadino un luogo accogliente e un team di esperti professionisti.

Accademia dell'Efficienza è una ESCO specializzata nella realizzazione di interventi di efficienza energetica di immobili e cicli produttivi aziendali e si occuperà dei lavori di ristrutturazione e dell'intervento di efficientamento energetico.

L'intervento, nello specifico, prevederà la messa in opera di tecnologie volte all'autoproduzione, come un cogeneratore ad alto rendimento che fornirà l'energia elettrica necessaria alla struttura e al riscaldamento dell'acqua sanitaria, l'installazione di un impianto solare, illuminazione a LED e pannelli solari.

WE(Y) rappresenta il primo intervento di efficientamento energetico volto alla riqualificazione di una struttura legata ai servizi alla persona (riqualificazione sociale). L'unione di aspetti riguardanti la riqualificazione sia ambientale che sociale permette la generazione di valore aggiunto sul territorio, che è uno degli aspetti maggiormente perseguiti da Ecomill.

L'origine del progetto deriva da un'esperienza decennale in diversi rami della cura fisioterapica della persona e dalla volontà di fornire al territorio di Chieri una struttura completa, accogliente, pronta, dotata di strumenti all'avanguardia come la piscina riabilitativa.

Il commento di Massimiliano Braghin di Presidente di Infinity Hub:

"Nel libro del benessere, la pagina della salute è vicina alla pagina dell'energia, soprattutto se quest'ultima viene risparmiata e prodotta in modo sostenibile.
In questo libro tutti hanno la possibilità di diventare scrittori, beneficiarne quindi direttamente con il crowdfunding, e dimostrarne il beneficio ad altri, orbene WE(Y) ne rappresenta la rilegatura, altrimenti le singole pagine si perderebbero".

Afferma Chiara Candelise, partner e founder di Ecomill:

"Il lancio della campagna di WE(Y) rappresenta per Ecomill un importante punto di partenza: l'inizio dell'operatività della piattaforma. Da questo momento in poi cittadini e imprese italiane avranno a loro disposizione la prima piattaforma online tramite cui investire e diventare soci di progetti e imprese sostenibili nel settore energetico e ambientale, beneficiandone economicamente e contribuendo a ridurre emissioni e impatti ambientali".

Conclude Fabio Malanchini, partner di Ecomill:

"Siamo molto contenti che il primo progetto di Ecomill sia legato ai temi dell'efficienza energetica. E' un settore in cui crediamo molto e che pensiamo possa costituire un settore di investimento molto interessante per imprese e cittadini, capace di coniugare rendimenti finanziari interessanti con un impatto ambientale estremamente positivo."

 

A proposito di Ecomill

Ecomill è la piattaforma di equity crowdfunding che permette a cittadini, famiglie ed aziende di diventare investitori e soci di imprese ad alto valore innovativo nel settore dell'energia, dell'ambiente e del territorio promuovendo sostenibilità e l'innovazione.

Ecomill è una piattaforma specializzata in progetti e investimenti sostenibili, rappresentativa di una community e un network di attori che include investitori, imprese, istituzioni, finanza, associazioni e autorità locali operanti nel mondo della sostenibilità e dell'innovazione.

Nel panorama del crowdfunding italiano Ecomill rappresenta un soggetto nuovo, e una opportunità di disintermediazione dei processi di investimento nel settore energetico e ambientale.

Ai cittadini investitori Ecomill offre la possibilità di investire in modo diretto e disintermediato anche piccole somme di denaro in progetti, imprese e start-up nel settore energetico e ambientale. Consente di investire e contributiore allo sviluppo di progetti ad ampio potenziale ambientale e sociale, creando valore e beneficiando al tempo stesso di ritorni economici adeguati e con profilo di rischio contenuto.

Ai promotori di progetti imprenditoriali Ecomill offre accesso a capitale, fornendo un canale innovativo e alternativo di finanziamento. Inoltre, garantisce la possibilità di coinvolgimento di cittadini, investitori e stakeholders locali. Ciò permette di ampliare il bacino dei potenziali investitori e permette di dare visibilità a progetti generando partecipazione nei territori e mercati di riferimento.

Ecomill si inserisce nel filone della disintermediazione dei prodotti finanziari, favorendo l'accesso a investimenti altrimenti non avvicinabili dal piccolo investitore.

 

A proposito di Welfare Efficiency Piemonte

Welfare Efficiency Piemonte è una società che nasce con l'obiettivo di effettuare una riqualificazione energetica in modalità partecipata della sede di Reabilitiamo a Chieri (TO), un centro medico polifunzionale che offre servizi sanitari innovativi di riabilitazione e prevenzione volti a migliorare la salute ed il benessere dei cittadini del territorio.



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sabato 8 giugno 2019

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