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martedì 11 maggio 2021

Una linea di vini biologici dedicata all’export: la svolta green di Tinazzi

Una linea di vini biologici dedicata all'export: la svolta green di Tinazzi

Il gruppo di cantine con sede a Lazise e produzioni in Veneto e Puglia presenta la sua nuova linea biologica, composta da 10 nuovi vini di territorio e dedicata al mercato internazionale.
 
Russia, Polonia, Europa tradizionale, Cina e Usa tra i mercati di riferimento per la linea bio, caratterizzata da un packaging fresco e innovativo e dalla novità del tappo stelvin.

                               

Lazise, 11 maggio 2021_Tinazzi, importante gruppo di cantine con sede a Lazise e produzioni in Veneto e Puglia, si candida a diventare il primo produttore italiano a proporre un'intera linea di vini biologici interamente dedicata al mercato internazionale.
 
«Tinazzi investe sulla qualità, sulla ricerca e sulla comprensione dei bisogni del consumatore – afferma il titolare del gruppo Gian Andrea Tinazzi –. Mai come nell'ultimo anno, infatti, è cresciuta l'attenzione verso uno stile di vita più attento e rispettoso dell'ambiente. Questo rispetto della filiera di approvvigionamento si traduce in una maggiore attenzione alla qualità della vita: la nostra vita e quella delle nostre famiglie.»
 
I risultati della ricerca
Secondo una ricerca condotta da AstraRicerche per Tinazzi in 5 diversi mercati (Russia, Polonia, Europa tradizionale, Cina e Usa) la maggior parte dei consumatori abituali di vino reputa i prodotti biologici più sicuri per la salute (76,5%) e in grado di preservare la natura e l'ambiente (75,6%). Il 78.5% dei consumatori, inoltre, si è detto interessato al vino biologico.
 
La nuova linea Bio
La nuova linea di vini è composta dalla selezione delle migliori uve provenienti da agricoltura biologica: Cabernet Trevenzie IgpMerlot Igp Trevenezie, Corvina Verona Igp, Pinot grigio delle Venezie Dop e Garganega Igp in Veneto e Primitivo Puglia Igp, Negroamaro Puglia Igp, Rosso Puglia Igp, Chardonnay Puglia Igp e Malvasia Bianca Igp in Puglia.
 
Il packaging
Dalla selezione delle uve nascono 10 nuovi vini presentati in un packaging accattivante che richiama la natura attraverso etichette green con rimandi al mondo della natura. Gli animali di riferimento scelti per le etichette sono le farfalle per le etichette pugliesi e gli uccelli per le etichette venete. Per la linea veneta i nomi ricordano quelli dei volatili in dialetto veneto come TordinaCercero o Franguel, mentre per la linea pugliese i nomi derivano dalla storia della regione tra cui Pipièle, Mamajànna e Furèse, personaggi e identità della tradizione popolare. Il packaging si completa infine con la novità del tappo stelvin.
 
Tra gli elementi più rilevanti emersi dalla ricerca anche un interesse positivo verso il tappo a vite, considerato dagli intervistati facile da aprire e utile per poter richiudere facilmente la bottiglia, mantenendo la qualità del prodotto. Questa tipologia di chiusura, inoltre, previene le alterazioni degli aromi e del gusto del vino, più frequenti con il tappo in sughero.
 
La distribuzione
La linea di vini biologici Tinazzi sarà distribuita sia nella GDO sia nei negozi specializzati degli oltre 55 Paesi in cui l'azienda è presente, mentre in Italia i 10 nuovi vini sono già acquistabili online sull'e-commerce di Tinazzi. La GDO continua a essere un riferimento importante per il mercato del vino all'estero: alla domanda «quale canale di vendita è più conveniente o affidabile per lei» o «dove si aspetta di trovare questi vini», il 48% dei consumatori ha indicato i supermercati, il 30,8% le catene di negozi specializzati in prodotti biologici e il 21,2% le piccole enoteche.

TINAZZI - I Tinazzi, nell'antica tradizione veronese, erano recipienti simili a botti dove si metteva l'uva pigiata a fermentare: una famiglia legata al vino persino nell'origine del nome. Non può che cominciare con questo curioso aneddoto la storia di Tinazzi, che inizia alla fine degli anni Sessanta a Cavaion Veronese (Vr), grazie all'impegno e alla passione di Eugenio Tinazzi. Gian Andrea Tinazzi, figlio del fondatore, all'epoca ancora diciottenne, segue subito il padre nella conduzione dell'impresa e allarga progressivamente gli orizzonti dell'azienda sia in termini di produzione che di mercati. Animato da uno spirito vivace, intraprendente e proattivo, trasforma negli anni l'azienda di famiglia da una realtà locale, che vende vini veneti DOC a piccole realtà del lago di Garda, all'attuale importante Gruppo esteso tra Veneto e Puglia, regione di grande carattere e dalle crescenti potenzialità qualitative, in cui i Tinazzi sono presenti dal 2001. Sotto la sua guida il gruppo produce vini d'alta qualità, venduti in oltre 30 Paesi nel Mondo. Un'intuizione che ha portato l'azienda a diventare una delle più interessanti realtà della viticoltura italiana, con oltre 100 ettari di vigneti di proprietà e un'ampia proposta di iniziative legate alla cultura contadina e all'accoglienza. Gli importanti premi internazionali, come i riconoscimenti di rinomate riviste come Forbes, Wine Spectator, Wine Enthusiast e Decanter sono solo l'ultimo tassello della storia dei vini.                         


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