Eolico sotto accusa
La risposta di Marco Roveda
Fondatore di LifeGate
Merone, 15 luglio 2009 – Marco Roveda, Fondatore di LifeGate, commenta le recenti accuse sorte contro l'Eolico.
«L'energia è una delle priorità per la civiltà, anzi il primo fabbisogno per alimentare la nostra società interdipendente, in cui ognuno dipende dal lavoro e dalle operazioni altrui. In Italia solo ora si stanno comprendendo i confini dell'emergenza ambientale. Stiamo migliorando, un po' a fatica, forse anche perché il problema ambientale è un problema relativamente nuovo. Per quanto riguarda le pale eoliche: tutti a dire che non sono belle, rovinano l'ambiente. Ma allora, quando è arrivata l'elettricità, i pali della luce non avevano lo stesso impatto visivo? Eppure ora sono ovunque. È solo un problema di apertura mentale, e un peccato di presunzione di cultura, che denota solo una mancanza di consapevolezza in campo eco-ambientale» commenta Marco Roveda.
«Per ora nessuna fonte energetica rinnovabile alternativa è decisiva da sola . Però saranno queste che sicuramente dovranno sostituire le attuali fonti convenzionali, petrolio, carbone e il nucleare. – continua Roveda – Dire che l'eolico sia "marginale" è totalmente errato, perché è al momento la fonte energetica a maggiore tasso di crescita, come potenza installata, nel mondo. Il costo di produzione è già vicino al costo di generazione delle convenzionali e scende di anno in anno. È una visione ottusa quella secondo cui le turbine eoliche siano brutte, antiestetiche. Dire che il paesaggio sarebbe più bello senza le pale eoliche è come dire che, vedere un bel corpo nudo sia meglio che vederlo con un cappotto, protetto dal freddo. Siamo obbligati a proteggerci dal freddo in inverno, così come lo siamo a produrre energia. Mi infastidiscono molto di più le migliaia di brutti, vecchi tralicci che portano i cavi della corrente ad alta tensione, piuttosto che la rasserenante visione di queste girandole. Sono più preoccupato dello scempio architettonico di brutte case e capannoni, giustificati semplicemente col "ci vogliono"».
«A chi è preoccupato per gli uccelli – conclude Marco - possiamo affermare che il problema è marginale se gli impianti non saranno collocati sulle rotte migratorie e comunque ricordare che muoiono molti più uccelli contro i vetri dei palazzi: e allora cosa facciamo, togliamo le finestre? Produrre invece energia convenzionale inquinante vorrà dire non sacrificare qualche uccello ma farli morire tutti e non solo loro!"
Dati:
I venti Usa coprirebbero il fabbisogno del mondo. Una rete di turbine da 2,5 megawatt di potenza che operino ad appena il 20% della loro capacità sarebbe sufficiente per produrre un quantitativo di energia sufficiente a coprire il fabbisogno globale. (School of Engineering and Applied Sciences, Harvard University di Boston, giugno 2009)
L'eolico conta oltre 200.000 occupati nel mondo e un fatturato di 18 miliardi di euro (nel 2007).
Eolico, Italia 6/a al mondo nel 2008. Con 3.750 Mw di potenza eolica l'Italia ha raggiunto nel 2008 la sesta posizione mondiale. L'entrata in esercizio di oltre 1.000 Mw nel solo 2008 ha consentito di superare la Francia, ferma a 3.400 Mw. La capacità installata in Italia è passata da 1.100 Mw nel 2004 a 3.750 Mw nel 2008 (Bocconi-GSE)
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