Eco guida Greenpeace: prima Nokia, ultima Nintendo. Precipita Sony |
| ROMA. La dodicesima edizione dell´Eco-guida di Greenpeace ai prodotti elettronici vede Nokia resiste al primo posto con 7,4 punti su 10. In recupero Samsung e Sony Ericsson, rispettivamente al secondo e terzo posto, mentre crolla la Sony che precipita dal quinto al dodicesimo posto, penalizzata soprattutto per lo scarso impegno nel riciclo del materiale dismesso. Ultima si conferma Nintendo.
Miglioramenti per LG, Toshiba e Motorola. Va male invece per Hewlett Packard (HP), Dell e Lenovo che non hanno mantenuto la promessa di eliminare Pvc e ritardanti di fiamma bromurati (Bfr) entro il 2009.
«Gli impegni volontari delle aziende non sono un gioco – spiega Greenpeace international- Le promesse devono essere mantenute. Non ci sono scuse. Rispettare gli impegni è possibile visto che alcune imprese lo stanno facendo. La nuova linea di prodotti Apple, per esempio, è assolutamente priva di Pvc e senza Bfr. Alle aziende chiediamo di eliminare completamente Pvc e Bfr da tutti i loro prodotti. Si tratta di elementi che possono accumularsi nel corpo di animali ed esseri umani e provocare danni irreversibili alla salute».
Senza queste sostanze pericolose è possibile ridurre l´inquinamento durante il ciclo di produzione e i rifiuti elettronici possono essere riciclati più facilmente, in modo responsabile: «ai grandi marchi chiediamo di impegnarsi anche per il clima, riducendo le emissioni di gas serra e facendo pressione sui governi del Pianeta affinché, al Summit sul Clima che si terrà a Copenhagen il prossimo dicembre, si decidano accordi vincolanti per limitare al massimo l´innalzamento delle temperature».
Ecco la classifica con i punteggi ed i giudizi di Greenpeace per ogni multinazionale dell'elettronica di consumo:
NOKIA mantiene la prima posizione grazie al programma di ritiro dell'usato in funzione in 84 Paesi (quasi 5.000 punti di raccolta). Buone informazioni ai clienti e ottimo punteggio per la bassa tossicità delle componenti e per l'impegno contro il cambiamento climatico. Meno bene per la bassa percentuale di riciclaggio effettivo dei prodotti (3-5%).
SAMSUNG aumenta il suo punteggio da 6,9 a 7,1 grazie al suo impegno a diminuire le emissioni di gas a effetto serra. Il punteggio è relativamente buono per tutti i criteri. Dal novembre 2007 i nuovi modelli sono senza PVC e sono stati lanciati modelli senza ritardanti di fiamma bromurati. Sta lavorando anche all'eliminazione di composti alogenati nei chips di memoria e nei semiconduttori, ftalati e altre sostanze, entro il 2012. Buono il livello di riciclaggio dei prodotti e di uso di materiali riciclati (16,1% della plastica).
SONY ERICSSON mantiene il terzo posto, aumentando il punteggio a 6,5 grazie a miglioramenti sul versante dei consumi e delle emissioni di CO2. In generale, il punteggio è buono per i criteri relativi alla chimica e all'energia, ma insufficiente per quel che riguarda la produzione di rifiuti e il riciclaggio.
LG ELECTRONICS passa dal 6° al 4° posto aumentando il punteggio a 5,7 anche se rispetto all'edizione precedente perde punti sui criteri legati alla chimica per essersi rimangiato l'impegno a eliminare PVC e ritardanti di fiamma entro il 2010 (l'impegno adesso è limitato solo ai telefonini). Il riciclo di materie plastiche è all'11% con obiettivo 25% al 2025. Ha assunto l'impegno di diminuire le emissioni di gas serra (rispetto al 2008) del 5% entro il 2012 e del 10% entro il 2020.
TOSHIBA guadagna due posizioni e si piazza al 5° posto con un punteggio che aumenta di poco a 5,5. Buono l'impegno a ridurre le emissioni di gas serra e nell'efficienza energetica dei prodotti. Male invece rispetto all'uso di energie rinnovabili (solo lo 0,1%). Buono il punteggio per la chimica, con l'impegno a eliminare ftalati, berillio e antimonio al 2012. Meno bene (poco chiari) i dati sul riciclo.
MOTOROLA raggiunge il 5° posto con 5,5 punti grazie ad un 15% di energia per la produzione proveniente da fonti rinnovabili, con impegno a raggiungere l 20% al 2010 e il 30% al 2020. Ottimo punteggio anche per l'efficienza energetica. Relativamente bene il punteggio sulla chimica e sul riciclaggio dei prodotti.
PHILIPS arretra dal 4° al 7° posto, con un punteggio che si riduce lievemente a 5,3. Anche se ha assunto impegni sul versante del riciclo, questi impegni devono ancora realizzarsi. Bene anche il punteggio sulla chimica ma meno quello sui alcuni dei criteri energetici.
SHARP continua la sua scalata alla classifica e raggiunge il 7° posto con un punteggio che arriva a 5,3 grazie alla buona efficenza energetica dei suoi prodotti. Bene anche le politiche e pratiche sull'uso di composti chimici tossici (ma non soddisfa la definizione data del principio di precauzione) e il programma di ritiro di prodotti usati negli USA.
ACER passa dall'11° al 9° posto, aumentando il punteggio a 4,9 punti, mettendo sul mercato 16 modelli di monitor in gran parte senza PVC, plastiche viniliche e ritardanti di fiamma bromurati. Bene anche l'impegno a eliminare ftalati, berillio e antimonio ma meno positivo il riscontro sulla produzione di rifiuti e sul riciclaggio. Un po'' meglio i criteri energetici.
PANASONIC aumenta il punteggio a 4,9 e passa al 9° posto. Molto bene l'efficienza energetica dei prodotti e l'eliminazione di PVC e ritardanti di fiamma bromurati da molti prodotti (compresi i lettori di DVD e simili): questa eliminazione però riguarda solo una pare del catalogo. Male il versante dei rifiuti elettronici.
APPLE mantiene il punteggio di 4,7, ma perde una posizione piazzandosi all'11° posto. Tutti i prodotti Apple sono ormai senza PVC e ritardanti di fiamma bromurati, tranne alcuni cavi in attesa di certificazione. Si attendono tuttavia impegni riguardo ad altre sostanze tossiche. E' migliorato il sistema di ritiro dei prodotti usati e l'obiettivo è di raggiungere il 50% al 2010. Ha ridotto I consumi energetici del 3% dal 2006 al 2007. Dati incompleti su efficenza energetica e fonti alternative.
SONY precipita dal 5° al 12° posto con un punteggio ridotto da 5,5 a 4,5! I punti sono stati persi sul criterio del principio di precauzione, sulla scadenza per l'eliminazione di PVC e ritardanti di fiamma bromurati (spostata ad oltre il 2010), sul fatto che non sostiene il principio della Responsabilità individuale del produttore e per non aver esteso il suo programma di ritiro di prodotti usati oltre il Nord America. Debole anche il supporto ai tagli di emissioni di CO2, ma buona l'efficenza energetica dei prodotti.
DELL resta al 13° posto, con un lieve miglioramento del punteggio che sale a 3,9. Nell'edizione precedente il punteggio di Dell era precipitato per lo scarso impegno ad eliminare totalmente PVC e ritardanti di fiamma bromurati (eliminati solo in alcuni prodotti). Bene il fatto che il 26% dell'energia dei processi produttivi deriva da fonti rinnovabili e buono anche l'impegno a ridurre del 40% (rispetto al 2007) le emissioni di gas serra.
HP si piazza al 14° posto ma il punteggio si abbassa a 3,5 per non aver rispettato l'impegno a eliminare PVC e ritardanti di fiamma bromurati al 2009, spostato al 2011. Buona l'efficenza energetica dei prodotti e l'impegno a ridurre le emissioni di gas serra (16% rispetto ai livelli del 2005, nel 2010). Rispetto ai rifiuti elettronici bene anche il sostegno alla Responsabilità Individuale del Produttore e l'impegno al riciclaggio anche se il programma di ritiro dei prodotti usati resta sempre debole.
MICROSOFT resta al 15° posto ma il suo punteggio si riduce a 2,5 soprattutto per non aver dato sostegno al principio della Responsabilità Individuale del Produttore e disinteressarsi del destino dei rifiuti elettronici. La maggior parte dei punti sono raccolti sui criteri della chimica (impegno a ridurre PVC e ritardanti di fiamma bromurati prima del 2010 e ftalati entro il 2010).
LENOVO scende al 15° posto con 2,5 punti a causa di una penalità imposta per non aver rispettato l'impegno a eliminare da tutti i prodotti , entro il 2009, PVC e ritardanti di fiamma bromurati. Buono il programma di ritiro dei prodotti usati ma meno bene sul riciclaggio effettivo dei prodotti (informazioni non chiare). Male invece sui criteri energetici e climatici.
FUJITSU debutta nella graduatoria al penultimo (17°) posto con 2,4 punti guadagnati soprattutto con I criteri dell'energia (sostegno al taglio delle emissioni di gas serra, efficenza energetica) anche se gli impegni dell'impresa sembrano ancora non soddisfacenti. Male anche la gestione dei rifiuti elettronici (ma c'è un programma volontario di ritiro dei prodotti). La nota dolente è la chimica, dove gli impegni a eliminare sostanze tossiche sono solo parziali.
NINTENDO resta il fanalino di coda della classifica ma aumenta il punteggio a 1 (da 0,8) per aver prodotto console da gioco con cavi senza PVC. Non usa ftalati e monitora l'uso di berillio e antimonio. Nintendo perde punti sui criteri energetici, aumentando le sue emissioni di gas serra per il secondo anno consecutivo. | | |
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