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sabato 31 gennaio 2015
PLATFORM GREEN, la prima piattaforma che parla di natura e paesaggio attraverso l’arte, il design e l’architettura.
venerdì 30 gennaio 2015
Trasformazione E45 in Autostrada: Legambiente all'attacco della segreteria del PD.
Le grandi opere stradali un'idea di sviluppo vecchia e dannosa.
Un Consiglio Grande autorevole - Alla Sala dei Notari lunedì scorso c'erano, eccome, autorevoli rappresentanti della società civile e un pezzo importante della politica locale – risponde Legambiente Umbria al Pd locale che ha lamentato la mancanza al Consiglio Grande di gran parte delle voci autorevoli e rappresentative della città tra cui i referenti di istituzioni, le associazioni di categoria e le forze sociali – C'erano i cittadini e le associazioni che in questi anni non hanno avuto spazio nei luoghi istituzionali per esprimere il loro dissenso verso un progetto costoso e dannoso dal punto di vista ambientale, economico e sociale.
Basta con le solite favole a cui nessuno più crede - Perché le associazioni di categoria, le forze sociali di cui parla il PD e i rappresentanti istituzionali non sono venuti a spiegare il loro punto di vista dando un contributo al dibattito? Perché hanno disertato questa assemblea pubblica se le loro ragioni erano così autorevoli e determinanti per lo sviluppo di questa regione? Legambiente Umbria un'idea ce l'ha. Evidentemente questi autorevoli referenti istituzionali e queste prestigiose e qualificate forze sociali - commenta l'associazione ambientalista - si vergognano un po' di raccontare ancora, dopo tutti questi anni, che lo sviluppo economico e turistico dell'Umbria passa per la costruzione di un'autostrada. Perché sanno che nessun cittadino pensante e nemmeno gli imprenditori con un po' di senno, credono più alla menzogna che gli umbri non pagheranno il pedaggio visto che la UE si è espressa chiaramente e nettamente sull'impossibilità di esimere i residenti dal pagamento. E' evidente poi che a favoleggiare ancora dell'isolamento dell'Umbria siano una evidente minoranza, compresa la segreteria del PD.
Valutare i veri bisogni del territorio - Farebbe bene la Segreteria del Pd a soffermarsi ad ascoltare con più attenzione le istanze che arrivano dai cittadini, dalle imprese e dai territori – conclude Legambiente Umbria - Ci sono tantissime piccole e medie imprese, quelli che rappresentano il 60% del traffico della E45, che chiedono semplicemente che la strada venga messa in sicurezza e sono preoccupati dei costi che dovranno sostenere a causa dei pedaggi, in una situazione di grave crisi economica. Ci sono i pendolari umbri che chiedono collegamenti ferroviari regionali e interregionali più efficienti. Ci sono tantissimi cittadini umbri che chiedono la sicurezza stradale, la salute delle persone, la vivibilità delle strade, l'equità sociale, la salvaguardia del territorio, la "rapidità diffusa" frutto di un sistema di trasporti che funziona e non da una velocità eccessiva e fuori controllo.
Da Kiev a Roma per scoprire la più grande centrale geotermica d’Europa
Roma, 30 gennaio 2015 – Una missione in Italia alla scoperta del nostro know-how in materia di energie rinnovabili: una delegazione del governo ucraino, guidata dai vertici dell'Agenzia statale per l'efficienza energetica, ha visitato oggi il Rione Rinascimento nel quartiere Talenti a Roma, sede della più grande installazione europea di geotermico a bassa entalpia ad uso residenziale, realizzata dalla società Pietro Mezzaroma e figli.
Da quasi tre anni, all'interno del complesso abitativo che sorge tra la Nomentana e la Salaria, l'impiego della geotermia fornisce agli appartamenti la gran parte del fabbisogno necessario per il riscaldamento e il raffrescamento. Ciò avviene attraverso un campo di geoscambio composto da 190 geosonde che raggiungono i 150 metri di profondità, senza interferire con la falda acquifera.
Il terreno durante l'inverno cede calore e nel periodo estivo lo assorbe: in questo modo la capacità di accumulo termico sotterranea viene utilizzata come principale fonte rinnovabile di energia; nel contempo una parte cospicua dell'energia termica viene prodotta senza utilizzare l'energia elettrica.
I funzionari delegati - grazie alla spiegazione degli ingegneri e degli architetti che hanno realizzato l'impianto - hanno avuto modo di conoscere le modalità di funzionamento della centrale: obiettivo della missione è quello di acquisire know-how in materia di efficienza energetica e di edilizia sostenibile, in vista di una possibile esportazione della tecnologia italiana in Ucraina.
Rinascimento Terzo, il complesso residenziale costruito dall'impresa romana, è servito da tre anni da un impianto di ultima generazione che abbatte i consumi e le emissioni nocive e ha consentito di produrre da fonte rinnovabile il 64,7% del fabbisogno energetico complessivo, con un risparmio in bolletta del 40% rispetto a edifici analoghi che sfruttano energia da fonti rinnovabili.
Se per appartamenti tradizionali il costo medio in bolletta è di 1.770 euro l'anno, gli inquilini di Rinascimento Terzo spendono circa 1.000 euro, potendo costantemente controllare i flussi di consumo in tempo reale, grazie ai sistemi di controllo e monitoraggio di cui ogni appartamento è dotato.
Al completamento di tutte le residenze previste nel piano edilizio, saranno ben 20 gli edifici alimentati dalla centrale, per un totale di circa 950 appartamenti e 3.000 abitanti: numeri che non hanno eguali in Italia e in Europa, poiché le centrali geotermiche tradizionalmente servono piccoli complessi residenziali.
I dati di Mal'Aria 2015 in Toscana/ foto blitz antismog
Polveri, biossido e ozono
migliorano complessivamente le città toscane ma ci sono ancora molte criticità
Mal'Aria 2015
Legambiente Toscana presenta i dati regionali sull'inquinamento atmosferico
Blitz antismog, i dimostranti: "Vendesi aria pulita!"
"Vendesi aria pulita!"con questo slogan alcuni attivisti, alla presenza del presidente regionale di Legambiente Fausto Ferruzza, dotati di mascherina e con in mano cartelloni e striscioni hanno dato vita ad un blitz antismog. L'iniziativa, organizzata da Legambiente, in occasione della giornata nazionale di Mal'Aria, si è svolta stamane in viale Giovine Italia (davanti all'Archivio di Stato di Firenze). Un'azione simbolica contro le polveri sottili e l'inquinamento atmosferico che è consistito nell'esporre una serie di barattoli di vetro in stile retrò con in vendita l'aria pulita per pochi dei primi del 1900 ed altri barattoli con dentro fumo nero a rappresentare l'aria sporca per tutti e attualmente inquinata.
"I dati del dossier mostrano un lieve miglioramento in Toscana rispetto allo scorso anno, quando, dalla stessa classifica di Legambiente diversi capoluoghi erano largamente sopra il limite consentito dalla legge sia per il PM10 che per il PM2,5 oltre che per l'Ozono troposferico (O3) e il Biossido di Azoto (NO2). In quest'ultimo Firenze vantava nel 2013 addirittura il primato nazionale. Ci viene da pensare che questo miglioramento è da attribuirsi con tutta probabilità alle particolarissime condizioni climatiche del 2014 (l'anno più caldo della storia della meteorologia, con picchi di piovosità assolutamente abnormi nei due mesi che dovrebbero invece rappresentare la quintessenza dell'inverno e dell'estate: gennaio e luglio). Non vogliamo sminuire l'impegno degli enti locali, ma di fronte ad una situazione climatica così eccezionale, è difficile pensare a meriti particolari del sistema della PA nel porre in essere contromisure concrete contro lo smog. In ogni caso, non è certo il momento di cullarsi sugli allori e anzi dobbiamo pretendere di più. Sulle politiche di sistema contro l'inquinamento, sulla mobilità sostenibile, sugli stili di vita di tutti noi – dichiara Fausto Ferruzza, Presidente di Legambiente Toscana.
A far scattare l'emergenza smog durante i mesi invernali sono sempre le polveri fini, ovvero il PM10 e il PM2,5. Il particolato atmosferico è da molti anni ormai considerato tra gli inquinanti di maggior impatto sulla salute delle persone, per via delle sue "capacità" di essere facilmente inalato dall'apparato respiratorio e per le alte concentrazioni che si registrano specialmente in ambiente urbano. Nonostante il complessivo miglioramento ed i valori sotto la norma anche il 2015 si è comunque aperto con diverse città toscane all'insegna dello smog. Secondo la classifica di Legambiente "PM10 ti tengo d'occhio" (dati disponibili e diffusi sui siti delle Arpa Regionali) tra i capoluoghi di provincia monitorati prendendo come riferimento la centralina peggiore (ovvero che ha registrato il maggior numero di superamenti nel corso dell'anno) nessuna città toscana ha superato il bonus di 35 giorni previsto dalla legge (cit. DL 155/2010: limite giornaliero di protezione per la salute umana del PM10 di 50 µg/m3) ma restano comunque alti i livelli di PM10 nell'aria. Il quadro della situazione mostra dati preoccupanti in città come Lucca (centralina Micheletto) con 34 e Arezzo (centralina Repubblica) con 31 giorni di sforamento. Appena sotto la soglia ma comunque non meno allarmanti i numeri di Prato nelle due centraline di via Roma con 30 e di via Ferrucci con 28 giorni di superamento. Miglioramenti anche per le centraline di Firenze Gramsci (19) e Ponte alle Mosse (11) che, nella classifica nazionale di Mal'Aria dello scorso anno era la località toscana che aveva registrato la quantità di giorni più alta per il superamento del limite consentito dalla legge. Pisa Borghetto invece chiude l'anno varcando la soglia dei 18 giorni sforati. (Fonte: elaborazione Legambiente su dati Arpat).
Ma se guardiamo i numeri registrati sulla qualità dell'aria nelle città toscane nei primi giorni dell'anno la situazione risulta essere particolarmente critica. Prendendo come riferimento le centraline peggiori nelle aree urbane notiamo che la centralina di Lucca Micheletto ha varcato la soglia dei 10 giorni di superamento prima della fine del mese di gennaio mentre nella piana lucchese la centralina di Lucca Capannori ha sforato 14 volte. Dal sito ARPAT emerge che nei primi giorni del 2015 e precisamente aggiornati al 28 gennaio sono già numerose le giornate di superamento in quasi tutte le centraline delle città capoluogo toscane. Nella centralina di Firenze (Gramsci) si sono già registrati 6 giorni di superamento, a Prato (via Roma) 9 giorni di sforamento e 7 nella centralina di Prato (Ferrucci), 7 a Pisa (Borghetto), 5 a Pisa (Passi), e ben 11 giorni di sforamento nella centralina di Pistoia Montale.
Per quanto riguarda i dati del particolato fine (PM2,5) a livello normativo, con l'entrata in vigore del D.Lgs. 155/2010, che recepisce la Direttiva Europea 2008/50/CE, erano stati fissati dei limiti di anno in anno sempre più stringenti, indicanti una media annuale da non superare, che poneva come valore ultimo 25 μg/m3, entrato in vigore dal 1 gennaio 2015. Per il 2013 (l'ultimo anno di cui è possibile avere dati ufficiali come media annuale) vigeva il margine di tolleranza stabilito in 26 μg/m3 come media annuale da non superare e nella nostra classifica abbiamo adottato questo valore come riferimento. Va evidenziato come il valore limite di legge di 25 μg/mc previsto dalla normativa europea sia ampiamente superiore a quanto previsto invece dalle raccomandazioni dell'Organizzazione mondiale della Sanità che, considerato il PM2,5 come il particolato atmosferico maggiormente rischioso per la salute dell'uomo, fissa a 10 μg/mc la media annuale da non superare. Se prendessimo il valore dell'OMS come valore di riferimento, la classifica dei capoluoghi toscani vede Prato (via Roma) con una media di 20 μg/m3 e Firenze con 19 μg/m3 . Fonte: elaborazione Legambiente su dati Arpa o Regioni
La concentrazione nell'aria di biossido di azoto (NO2), gas particolarmente irritante per gli occhi e l'apparato respiratorio, costituisce, insieme al particolato fine e all'ozono, uno tra i maggiori problemi rilevati. Le emissioni di biossido di azoto derivanti dai processi di combustione e, specialmente nei centri urbani, dal traffico automobilistico e dal riscaldamento domestico, nel corso degli ultimi anni, non hanno subito la riduzione che ha invece caratterizzato altre emissioni inquinanti. La media dei valori medi annuali, registrati dalle centraline urbane sul territorio comunale dimostrano come ci sia stata un notevole miglioramento in positivo per Firenze che negli anni passati vantava il primato nazionale in negativo invece quest'anno scende nella classica al 14° posto con 41,8 µg/m3 (nel 2012 era al 1°nella classifica con 59,7 µg/m3 ), superando di poco il limite indicato dalla legge con un valore medio di 40 μg/m3. Le altre città toscane, per la maggior parte, si trovano a metà classifica. (Fonte: Legambiente, rapporto Ecosistema Urbano XXI edizione 2013, Comuni, Dati 2013).
A preoccupare maggiormente nei mesi estivi, ci sono i livelli di ozono un composto la cui presenza nelle porzioni più basse (la troposfera) non è di origine naturale e risulta essere dannosa per la salute dell'uomo. I limiti previsti dalla normativa (D.Lgs. 155 del 2010) per le emissioni di ozono troposferico (O3) che consentono un massimo di 25 giorni di superamento della soglia giornaliera pari a 120 µg/m3 mediata su otto ore consecutive. In Toscana, i limiti, sono stati superati da città come Lucca (23°nella classifica nazionale) con 50 giorni di superamento, Livorno (43°) con 35, Pisa (45°) e Firenze (46°) con rispettivamente 32 e 31 giorni di sforamento. Grosseto (49°) con 29 giorni. Migliora nella classifica, rispetto allo scorso anno, Arezzo che non supera i giorni consentiti per legge. (Fonte: Legambiente, rapporto Ecosistema Urbano, Comuni, dati 2013).
In Europa il nostro paese vanta il triste primato delle morti premature dovute ad inquinamento da ozono ("Rapporto sulla Qualità dell'aria 2014" redatto dell'Agenzia Europea per l'Ambiente): circa 3.400 vittime all'anno (dato relativo al 2011), mentre per quanto riguarda le morti premature dovute alle polveri sottili (Pm2,5), nello stesso anno ci siamo attestati al secondo posto con circa 64.000 vittime, dietro solo alla Germania. Secondo le ultime stime dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e della Commissione Europea l'inquinamento atmosferico in Europa ha causato oltre 400 mila morti premature con costi ingentissimi per i vari sistemi sanitari che oscillano tra i 330 e i 940 miliardi di euro all'anno. Ad ulteriore conferma dell'impatto sanitario arriva anche la decisione dello IARC (l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro) di inserire l'esposizione all'inquinamento dell'aria, e in particolare ad elevati livelli di particolato atmosferico, come cancerogeno di gruppo 1. "A livello europeo sarà determinante l'approvazione del pacchetto europeo sulla qualità dell'aria presentato a fine 2013, che rischiava di essere cancellato dalle priorità del parlamento, ma che, grazie anche all'azione congiunta di tante associazioni, comitati e cittadini, è tornato al centro della discussione. Uno strumento che, seppur migliorabile in alcuni aspetti, come specificano le proposte ripo rtate nel presente dossier, porterebbe a livello europeo alla riduzione di 58mila morti premature ed a benefici economici stimabili in 40 – 140 miliardi di euro per anno".
Ma non è il solo tipo di inquinamento che preoccupa i Paesi europei, come evidenziano le stime del recente rapporto dell'Agenzia Europea per l'Ambiente, "Noise in Europe 2014" infatti, quasi il 20% della popolazione dell'Unione europea (oltre 125 milioni di persone) è sottoposta a livelli di inquinamento acustico considerati inaccettabili, per lo più derivanti dal traffico. L'Italia su questo fronte è ancora in grande ritardo, come dimostra anche in questo caso l'apertura di una procedura di infrazione specifica avviata nell'aprile del 2013 ed in fase di messa in mora: l'inadempienza riguarda l'incompletezza dei dati forniti sulla mappatura del territorio, dei piani di azione per la riduzione dell'inquinamento da rumore e l'inadeguatezza della comunicazione ai cittadini, previsti dalla normativa.
PER INFO SUL DOSSIER MAL'ARIA 2015: www.legambiente.it
giovedì 29 gennaio 2015
Presentazione 1° Report di Attività Comitato PFU - 17.02.15
Il Comitato per la Gestione degli Pneumatici Fuori Uso ha il piacere di invitarvi alla presentazione del suo primo report di attività riguardante la raccolta di pneumatici provenienti dai veicoli fine vita nel biennio 2013-2014. La presentazione avverrà martedì 17 febbraio 2015, alle ore 10.30 presso la sede ACI-Automobile Club d'Italia, in via Marsala n. 8 a Roma. Hanno confermato la propria partecipazione all'evento: • On. Gian Luca Galletti - Ministro dell'Ambiente • Ing. Angelo Sticchi Damiani - Presidente di ACI • Dott. Vincenzo Pensa - Presidente del Comitato PFU Maggiori dettagli sono presenti nel "Save The Date" in allegato. Per accreditarsi contattare la Segreteria organizzativa dell'evento, presso Extra comunicazione (06 98966361 - segreteria@extracomunicazione.it) |
La sostenibilità di Ricoh è di nuovo al top
· introduzione e implementazione di guideline complete relative al riutilizzo e al riciclo del prodotti
· sviluppo di prodotti efficienti da un punto di vista energetico
· compliance dei prodotti a criteri ambientali stringenti in materia di utilizzo di sostanze chimiche
· incremento del recupero, riutilizzo e riciclo dei prodotti
Le aziende possono dare un contributo positivo nella realizzazione di una società sostenibile.
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Redazione del CorrieredelWeb.it
AMIANTO: FASSINO (ANCI) A GALLETTI, ANCORA SITUAZIONE CRITICHE, AUSPICHIAMO CHIARIMENTI
Dopo aver apprezzato ''lo sforzo operato dal Governo in sede di approvazione della legge di stabilita' 2015 circa la messa in sicurezza delle aree del nostro Paese che ormai da decenni subiscono gli effetti della presenza di amianto'', Fassino porta ad esempio ''il caso di Broni che, secondo la tabella pubblicata dal ministero della Salute si dati Inail, risulta il Comune con la piu' alta incidenza di casi di mesoteliomi in proporzione alla popolazione''.
''Si attende ora – conclude Fassino – il decreto del ministero dell'Ambiente che dovra' definire le modalita' per il trasferimento delle risorse, su cui auspichiamo un confronto anche in relazione ai chiarimenti necessari circa l'esclusione di questi interventi dal computo del Patto di stabilita' interno''.
Roma, 29 Gennaio 2015
mercoledì 28 gennaio 2015
Ridurre la quantità di stampa negli uffici grazie a un “assistente alla sostenibilità”
martedì 27 gennaio 2015
ECO STORE A LUME DI CANDELA PER M'ILLUMINO DI MENO 2015.
IL 13 FEBBRAIO, PER LA GIORNATA DEL RISPARMIO ENERGETICO, IN ECO STORE SI LAVORERÀ A LUME DI CANDELA E, PER TUTTA LA SETTIMANA, NEGLI OLTRE 330 NEGOZI DEL BRAND VERRANNO OMAGGIATE CANDELE PER INCENTIVARE IL CONSUMO CONSAPEVOLE.
Eco Store, la catena di negozi in franchising, presente in tutta Italia, specializzata nella vendita di consumabili re-use per stampanti garantiti dal suo stesso marchio, scende in campo anche quest'anno per "M'illumino di meno", la più grande campagna radiofonica di sensibilizzazione sulla razionalizzazione dei consumi energetici, ideata dalla trasmissione Caterpillar di Radio2.
Eco Store, all'insegna della razionalizzazione dei consumi energetici, promuoverà una grande iniziativa per tutti i punti vendita del Bel Paese. Durante la settimana di M'illumino di meno, i 330 store regaleranno, infatti, una candela ai clienti che acquisteranno prodotti Eco Store. Le candele, caratterizzate dai colori del brand arancio e blu, sono completamente Made in Italy e sono state realizzate dall'azienda LUMEN di Seregno (MB) che utilizza per le proprie lavorazioni energia pulita, derivante da impianti fotovoltaici.
Il sostegno di Eco Store alla Giornata del Risparmio Energetico, che quest'anno cade il 13 febbraio, non si ferma qui. Per l'occasione, infatti, l'azienda inviterà i 330 punti vendita a spegnere la luce per 30 minuti, contribuendo così al "silenzio energetico", mentre nel quartier generale milanese si lavorerà a lume di candela per l'intera giornata. Si tratta di un gesto simbolico che testimonia un forte impegno a favore della riduzione dei consumi energetici e della salvaguardia ambientale e che invita a riflettere su un impiego più responsabile dell'energia.
Eco Store investe, da sempre, nella lotta contro gli sprechi. È, attualmente, in corso un piano di conversione con illuminazione esclusivamente a LED di tutti i punti vendita mentre i negozi di nuova apertura, da due anni a questa parte vengono già realizzati con questa tecnologia. Una gestione intelligente delle risorse è necessaria per pensare a un futuro davvero sostenibile.
Per maggiori informazioni sull'iniziativa visitare il sito:
http://www.ecostore.it/it/servizi/millumino_di_meno_2015.htmlSMART ENERGY PER ARROWHEAD, IL PROGETTO DI SMART CITY
INDRA LANCIA A BARCELLONA IL PILOTA DI SMART ENERGY PER ARROWHEAD, IL PROGETTO EUROPEO DI R&S PER SMART CITY
Indra, una delle principali multinazionali di tecnologia e consulenza in Europa e America Latina, effettuerà quest'anno a Barcellona il deployment dei due demostrators del progetto pilota di Smart Energy per Arrowhead, la maggior iniziativa europea nell'ambito di R&S orientata allo sviluppo delle tecnologie per l'erogazione di servizi avanzati nelle città del futuro o Smart City. Il Centro Civico della "Sagrada Familia" e i giardini di Antoni Puigverd sono stati selezionati insieme al Comune per ospitare il monitoraggio e l'on site testing delle soluzioni di Smart Building (efficienza energetica per edifici) e Smart Urban Lighting (illuminazione pubblica intelligente).
La multinazionale di consulenza e tecnologia ha appena completato la prima fase del progetto che comprende la progettazione e sviluppo in laboratorio (prototipo web) dei demonstrators. Inoltre, è stata effettuata l'integrazione iniziale dei due progetti pilota attraverso il framework (architettura tecnologica) di Arrowhead. Questo framework permette la comunicazione e lo scambio di informazioni tra i diversi servizi e si basa sui precedenti progetti ARTEMIS come SOFIA (Smart Objects for Intelligent Applications) a cui Indra ha partecipato attivamente. Dopo la fase costitutiva, si prevede che entrambi i pilota diventino operativi a settembre del 2015.
Con un budget di 80 milioni di euro e la partecipazione di 78 enti di 11 paesi, Arrowhead conta sul cofinanziamento dell'Unione Europea e del Ministero dell'Industria, Energia e Turismo all'interno del Progetto Artemis del Settimo Programma Quadro. Si tratta di un progetto il cui obiettivo principale è aumentare l'efficienza energetica e rendere flessibile l'uso dell'energia tramite l'automatizzazione cooperativa negli edifici, infrastrutture pubbliche, processi industriali e il settore energetico attraverso l'uso delle tecnologie integrate.
Indra, presieduta da Javier Monzón, è una delle principali multinazionali nell'ambito della tecnologia e della consulenza in Europa e in America Latina ed è in piena espansione in altri paesi e in molte economie emergenti. L'innovazione è alla base del suo business, focalizzato sul cliente, e della sua sostenibilità. La multinazionale è posizionata tra le prime aziende europee del suo settore per investimenti in R&S, con oltre 570 milioni di euro investiti negli ultimi tre anni. Con un fatturato di circa 3 miliardi di euro, ha più di 43.000 dipendenti e clienti in 138 paesi.
In Italia Indra ha sedi a Roma, Milano, Napoli, Bologna e Matera e offre soluzioni e servizi di alto valore nei settori Finance; Energia e Utilities; Telecomunicazioni; Pubblica Amministrazione e Sanità; Industria e Media; Trasporto e Traffico; Sicurezza e Difesa. La Società ha un Software Lab a Napoli connesso ad altri 25 Software Lab che operano in Europa, Asia e America Latina come avanzati laboratori di R&S.
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Rete Solida: i risultati di un progetto Acli che coniuga lotta allo spreco e solidarietà
lunedì 26 gennaio 2015
ARRIVANO I “SALVACARTA” NELLE SCUOLE DI MILANO PER PROMUOVERE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE
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