Dopo la famosa rivoluzione industriale e l’avvento della
tecnologia, stiamo vivendo l’inizio di una nuova rivoluzione. La normativa
tecnica nel settore edile e dell’efficienza energetica si sta evolvendo verso
una nuova definizione di edificio che viene progettato o modificato in modo da
avere un fabbisogno energetico vicino allo zero. Cambiano i requisiti minimi e
si devono razionalizzare le risorse
energetiche ed economiche disponibili anche sfruttando meccanismi incentivanti
quali le detrazioni al 50 o al 65%. Sta iniziando una
nuova “Rivoluzione Energetica” che influenza tutto ciò che riguarda la produzione e l’uso
razionale dell’energia.
La normativa vigente si sta evolvendo e punta sempre più verso
edifici estremamente efficienti; questa direzione è approvata anche dall’Unione Europea che, con la
Direttiva 2010/31/CE già in vigore in Italia, ha innalzato i requisiti
minimi di prestazione energetica degli edifici di nuova costruzione o
sottoposti a ristrutturazioni importanti. Dal 1° gennaio 2019, i nuovi edifici
della Pubblica Amministrazione dovranno essere progettati e realizzati in modo
da essere edifici ad energia zero, che hanno un fabbisogno energetico annuale vicino allo zero anche grazie alla
produzione di energia da fonti rinnovabili. Dal 1° gennaio 2021 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno
essere ad energia zero che siano essi di utilizzo pubblico o privato ma già da
ora devono avere una classe energetica B
che corrisponde ad un indicatore
inferiore ai 58 kWh/mq*anno. Inoltre una verifica della prestazione termica
globale dev’essere applicata a quegli edifici che subiscono una ristrutturazione
di almeno il 50% dell’involucro esterno.
La Rivoluzione
Energetica per Habitat, E.S.Co. attiva nel settore del risparmio energetico
e degli impianti da fonti rinnovabili, si
traduce in un processo standard e
replicabile che risponde a tutte le difficoltà incontrate da professionisti e
privati nella progettazione, costruzione e gestione di edifici ad energia zero.
Un processo che aiuta a districarsi tra le complicazioni tecniche delegando
il compito di consulenza trasversale e continuo aggiornamento su tutte le
novità normative e tecnologiche ad una terza parte. E' un nuovo modo di pensare che applica i principi di efficienza energetica, produzione da fonti rinnovabili e bioclimatica alla progettazione, ristrutturazione e gestione di edifici residenziali ed industriali.
Applicando il processo di Rivoluzione Energetica ad un edificio esistente, il proprietario viene
agevolato da una consulenza tecnico-economica che lo guida verso la scelta
degli interventi più convenienti in termini di risparmio energetico e
rendimento economico dell’investimento. La ristrutturazione di un edificio
inizia con l’analisi dello stesso che porta alla luce tutte le criticità
strutturali ed energetiche. In seguito si elencano tutti gli interventi utili
alla riduzione delle dispersioni e all’aumento dell’efficienza nell’utilizzo
dell’energia termica ed elettrica. Tutta questa fase di analisi è chiamata RE-Plan e si conclude con una relazione
illustrativa nella quale si studiano tutti gli interventi più interessanti
sotto il punto di vista energetico ed economico. L’ultima fase, chiamata RE-Build, comprende tutte le attività
di realizzazione degli interventi durante le quali Habitat svolge un lavoro di
coordinamento di tutti gli attori che partecipano alla ristrutturazione. Il
proprietario, una volta approvati gli interventi, avrà di fronte un unico
interlocutore responsabile di tutti i lavori.
Al termine dei processi RE-Plan e RE-Build, Habitat conclude
con una particolare certificazione che si aggiunge agli attestati richiesti
secondo normativa (APE, AQE). Questa certificazione confronta l’energia
consumata e prodotta al termine di tutti gli interventi assegnando un
indicatore che premia gli edifici che producono e consumano energia in eguali
quantità.
Lo stesso processo può essere applicato ai nuovi edifici, supportando il
progettista esistente o svolgendo da zero le attività di progettazione che sono
fondamentali per la nascita di un edificio che si avvicini il più possibile ai
requisiti minimi richiesti dalla normativa o addirittura al concetto di “edificio
ad energia zero”.
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