Nota stampa ANIE/GIFI su riordino incentivi FER
Gli incentivi sono impegni presi che non possono essere negoziati
Cremona (Presidente GIFI): "Necessario un chiarimento puntuale sul percorso tecnico-finanziario che si intende intraprendere"
Milano, 30 agosto 2013 – La notizia dell'imminente riordino degli incentivi alle FER annunicato ieri dal Ministro Zanonato è stata accolta con sgomento da ANIE/GIFI. "Centinaia di migliaia di impianti fotovoltaici – dichiara Emilio Cremona, Presidente ANIE/GIFI – sono stati costruiti in Italia a fronte di un impegno dello Stato, ovvero il Conto Energia, e di un business plan calibrati su 20 anni. Gli errori fatti nella strutturazione del debito non sono da attribuire ai cittadini e alle imprese ma alla legislazione che non ha saputo gestire adeguatamente la distribuzione degli incentivi" "Ogni intervento mirato ad una gestione ottimizzata del debito – continua Cremona – deve essere strutturato in modo da tutelare, e non affossare, i cittadini, le imprese e la filiera industriale generata dal fotovoltaico, circa 100mila occupati finora rimasti attivi, allo scopo di non danneggiare la credibilità del Sistema Paese per gli investimenti in tecnologie per le fonti rinnovabili". Dalle notizie circolate dagli organi di stampa si apprende di uno scenario in cui gli incentivi saranno spalmati in 30 anni invece dei 20 già stabiliti per legge. "Sarebbe molto grave un simile intervento – asserisce Cremona – Gli incentivi sono impegni presi che non possono essere negoziati. Piuttosto, sarebbe opportuno che il Ministro Zanonato illustrasse il percorso tecnico-finanziario che si intende intraprendere per una riorganizzazione ottimale del debito, tranquillizzando tutto il Sistema" "Sono convinto che – conclude Cremona – un'apertura del Ministro a intavolare una discussione sul riordino degli incentivi a tutte le fonte rinnovabili, nessuna esclusa, e della bolletta elettrica che grava sui cittadini e sul tessuto industriale, troverebbe favorevoli tutte le associazioni di settore, ANIE/GIFI in primis. Il messaggio è che l'Italia deve poter fare quello che altri paesi hanno già sperimentato con successo e non percorrere strade che alimentino solo sfiducia negli investimenti, ulteriore disoccupazione e diminuzione di credibilità" ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ GIFI raggruppa 165 aziende che operano nell'intera filiera industriale del fotovoltaico italiano: produzione, distribuzione, vendita, integrazione, progettazione e installazione di sistemi e componenti fotovoltaici. Le aziende associate rappresentano oltre il 50% del mercato nazionale. |
Info: Federico Brucciani | 345 74 33 568 | comunicazione@gifi-fv.it | | | |
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venerdì 30 agosto 2013
GIFI su riordino incentivi FER
Fotovoltaico. SMA Solar Technology risultati finanziari I semestre 2013
Nel secondo trimestre 2013 SMA ha realizzato un utile operativo al netto di oneri straordinari
Dati salienti del primo semestre 2013:
· 2,5 gigawatt di potenza di inverter venduti (1° e 2° trimestre 2012: 4,0 GW)
· Le vendite, pari a 461,5 milioni di euro, sono in linea con le previsioni di fatturato (1° e 2° trimestre 2012: 833,7 milioni di euro)
· La quota di esportazione è pari al 67,4% (1° e 2° trimestre 2012: 53,7%)
· Il risultato operativo lordo (EBITDA) positivo, pari a 14,2 milioni di euro (1° e 2° trimestre 2012: 114,2 milioni di euro), è gravato da oneri straordinari, pari a 15 milioni di euro, dovuti alla riorganizzazione del personale
· Liquidità netta pari a 348,2 milioni di euro (31.12.2012: 446,3 milioni di euro) e quota di patrimonio netto pari al 58,3% (31.12.2012: 61,8%)
· Il Consiglio direttivo conferma le previsioni di fatturato e i risultati per il 2013
Niestetal, 30 agosto 2013 – Nel primo semestre 2013, in un contesto di mercato caratterizzato da una sempre maggiore pressione concorrenziale e da un notevole abbassamento dei prezzi, SMA Solar Technology AG (SMA/FWB: S92) ha venduto inverter fotovoltaici per una potenza complessiva pari a 2,5 gigawatt (1° e 2° trimestre 2012: 4,0 GW). Rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il fatturato è diminuito del 45%, attestandosi su 461,5 milioni di euro (1° e 2° trimestre 2012: 833,7 milioni di euro).
La quota di esportazione, che ha raggiunto il 67,4% del fatturato (1° e 2° trimestre 2012: 53,7%) rispecchia lo straordinario posizionamento internazionale di SMA, dovuto a una capillare rete di vendita e assistenza tecnica nonché a una vasta gamma di prodotti. Nei primi sei mesi dell'anno, i principali mercati di esportazione sono stati gli USA, il Giappone, l'Australia e la Thailandia. In Europa sono state registrate spinte positive alla crescita provenienti dai mercati dell'est, dai paesi del Benelux e dalla Gran Bretagna.
Nel complesso, tuttavia, la domanda in Europa ha evidenziato il persistere di una tendenza al ribasso, condizionata dalla riduzione degli incentivi (in particolare in Germania e Italia), alla tuttora irrisolta crisi del debito così come ai dazi doganali sui moduli fotovoltaici di provenienza cinese.
Nonostante la forte riduzione di fatturato, nel periodo di riferimento SMA è riuscita a raggiungere un risultato operativo lordo (EBITDA) positivo, pari a 14,2 milioni di euro (1° e 2° trimestre 2012: 114,2 milioni di euro). Il risultato operativo aziendale (EBIT) del primo semestre 2013 è stato pari a -23,3 milioni di euro (1° e 2° trimestre 2012: 83,7 milioni di euro).
L'EBIT include anche gli oneri per la riorganizzazione del personale, pari a 15 milioni di euro. Ciò si traduce in un EBIT margin pari al -5,0% (1° e 2° trimestre 2012: 10,0%). Nel secondo trimestre 2013 i costanti sforzi per la riduzione dei costi e l'aumento della produttività hanno mostrato effetti positivi. A seguito degli oneri per la riorganizzazione del personale, il risultato operativo aziendale nei primi tre mesi dell'anno è pari a 0,2 milioni di euro.
L'utile operativo, tuttavia, non è stato ancora sufficiente per compensare la diminuzione di fatturato registrata nel primo trimestre 2013 e gli effetti delle previste modifiche alla struttura interna. Nel periodo di riferimento, il risultato del Gruppo si è attestato su -16,2 milioni di euro (1° e 2° trimestre 2012: 59,4 milioni di euro). Il netto calo del risultato operativo rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è da ricondursi soprattutto a una sensibile riduzione del fatturato, al calo dei prezzi e agli effetti legati alla nuova struttura del personale.
Con una liquidità netta di 348,2 milioni di euro (31.12.2012: 446,3 milioni di euro) e una quota di patrimonio netto pari al 58,3% (31.12.2012: 61,8%), SMA continua ad avere una solida struttura patrimoniale ed è finanziariamente indipendente.
"SMA continuerà ad investire nello sviluppo tecnologico al fine di ridurre ulteriormente i costi di produzione, grazie nuove piattaforme per i nostri prodotti. Svilupperemo ulteriormente la strategia d' internazionalizzazione dell'azienda,e, grazie a una forte presenza in loco, saremo in grado di sfruttare al meglio le spinte positive alla crescita provenienti dai mercati fotovoltaici extraeuropei. Un'ulteriore riduzione dei costi e la riorganizzazione del personale saranno inevitabili a causa della sensibile riduzione della domanda in Europa.
Prenderemo diversi provvedimenti per migliorare la nostra competitività a lungo termine. Sul medio periodo, grazie all'esperienza tecnologica nel settore fotovoltaico, SMA potrà trarre vantaggio dai nuovi trend legati alla gestione intelligente dell'energia, alla costruzione di grandi impianti fotovoltaici e all'integrazione dei generatori diesel con sistemi fotovoltaici tradizionali" spiega Pierre-Pascal Urbon, CEO SMA.
Il Consiglio direttivo di SMA conferma le proprie previsioni di fatturato e utili per il 2013. Per il gruppo SMA si prevede un fatturato compreso fra 0,9 e 1,3 miliardi di euro. Per quanto riguarda il risultato operativo al netto degli oneri per la prevista riorganizzazione del personale, il Consiglio direttivo di SMA si attende nella migliore delle ipotesi un pareggio di bilancio, senza però escludere eventuali perdite.
Il report finanziario semestrale per il periodo gennaio - giugno 2013 è disponibile sul sito web www.SMA.de/IR/Finanzberichte.
Schneider Electric a Sport E2: progetto europeo per l'efficienza energetica nelle strutture sportive
Schneider Electric partecipa a Sport E2
Sport E2 è un progetto europeo per portare l'efficienza energetica nelle strutture sportive. l'Italia ospita uno dei edifici pilota in cui si sperimenta un nuovo sistema di gestione intelligente dell'energia.
Stezzano (BG), 30 agosto 2013 - La filiale italiana di Schneider Electric, lo specialista globale nella gestione dell'energia, partecipa al progetto europeo "Sport E2 – Energy Efficiency for European Sport Facility", finanziato dalla Comunità Europea. Si tratta di una iniziativa multi-disciplinare dedicata allo sviluppo di sistemi di gestione intelligente negli edifici destinati alla pratica sportiva, integrando controllo, generazione, consumo e scambio dell'energia che essi utilizzano. (Sito web: http://www.sporte2.eu/)
L'impatto potenziale del progetto è elevatissimo. In Europa vi sono circa un milione e mezzo di strutture sportive indoor e outdoor, che costituiscono circa l'8% del patrimonio edilizio europeo (EU 48). Gli edifici sono responsabili del 40% dei consumi di energia a livello globale, e gli interventi per renderli green sono uno degli strumenti più efficaci a disposizione per raggiungere gli obiettivi 2020 dell'Unione Europea, che prevedono una riduzione del 20% dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra nel continente.
L'obiettivo del progetto Sport E2 è sviluppare servizi e soluzioni basati sull'ICT per ridurre il consumo energetico e le emissioni di gas serra del 30% in questo tipo di edifici, con un sistema che permetta un ritorno sull'investimento (ROI) di massimo cinque anni.
I partner del progetto stanno realizzando un sistema ICT integrato, modulare e scalabile per gestire: il consumo, la generazione e lo scambio (locale e sulla smart grid) di energia. Al cuore di questo sistema vi è la creazione di quattro moduli che possono essere utilizzati separatamente o in modo integrato, a seconda delle esigenze. Questi moduli si occupano di come, quando, dove viene impiegata l'energia e quindi di come gestirla al meglio:
· Sport E2 How: misurazione intelligente per determinare come avviene il consumo di energia);
· Sport E2 When: sistemi di controllo integrati che permettano di gestire la fornitura e il consumo di energia;
· Sport E2 Why: sistema per decidere in modo intelligente ed ottimale sulla gestione dell'energia, in base ai dati e grazie alle funzioni di controllo disponibili;
· Sport E2 Where: un portale per la gestione di più strutture o più edifici nella stessa struttura.
Per l'integrazione dei sistemi e il test è disponibile un edificio-ambiente di laboratorio a dimensioni reali (KubiK) che si trova presso la sede del centro di ricerca spagnolo Tecnalia.
I moduli saranno implementati all'interno di tre progetti pilota in strutture sportive significative in Italia, Spagna e Portogallo: in esse si potranno anche testare gli elementi relativi alla smart-grid in quanto sono presenti energie rinnovabili e co-generazione.
"La nostra partecipazione a questo progetto europeo rientra nelle azioni di sviluppo del business legato ai Green Building" – spiega Ivan Mangialenti, Building Automation Business Support Manager, Schneider Electric. – "Vi collaboriamo insieme a università, progettisti e aziende appartenenti a diversi Paesi, allo scopo di sviluppare metodologie e tecnologie dedicate al risparmio energetico. L'oggetto di studio sono i centri sportivi multifunzionali, che sono strutture per definizione estremamente energivore."
"Un ulteriore risultato dell'iniziativa sarà lo sviluppo di conoscenze, best practice e linee guida che possano essere messe a disposizione di tutti coloro che intendano rendere più efficienti ed ecologici gli impianti sportivi" aggiunge Mangialenti. "E non ultimo, la possibilità di praticare l'attività sportiva all'interno di strutture attente al risparmio energetico ed all'ambiente, avrà un impatto positivo sulle persone che se ne serviranno e che vi lavoreranno, incoraggiando comportamenti ecologicamente responsabili".
Gli altri partner del progetto sono lo studio d'ingegneria D'Appolonia, lo studio di ingegneria e architetture Starting (di cui è proprietario Pierluigi Marzorati, star della pallacanestro italiana), lo studio tecnico portoghese ISA; il centro di ricerca spagnolo Tecnalia; l'Università Politecnica delle Marche, l'Università inglese di Cardiff; inoltre il centro sportivo A.S. Fidia di Roma, la ESCO SelfEnergy che gestisce il centro sportivo di Santa Maria de Lamas in Portogallo, la spagnola EMTE Sport che gestisce un centro sportivo multifunzionale a Bilbao.
I progetti Pilota
I tre progetti pilota sono previsti in strutture presenti in Italia, Spagna e Portogallo
AS FIDIA – Cesano (Roma): un centro sportivo fondato nel 1983, via via ampliato per attività fitness e competitive. Ha una piscina indoor da 25m, una piscina di addestramento coperta, una palestra con macchinari elettrici, un campo da volley al coperto, due campi da tennis/calcetto scoperti con spogliatoi.
Per provvedere al riscaldamento dell'acqua in piscine e docce, al riscaldamento di tutto l'ambiente indoor, all'illuminazione interna ed esterna della struttura, si adotta un sistema di co-generazione a biomasse (35kW), pannelli solari termici su 40mq (25.000 kW/anno), un impianto di cogenerazione a diesel (60kW)..
Santa Maria de Lamas (Portogallo) - Struttura al coperto composta da due piscine indoor e due palestre.
Per provvedere al riscaldamento dell'acqua per le piscine e per le docce, al riscaldamento dell'aria in tutta la struttura e all'energia per l'illuminazione interna ed esterna e per i macchinari sono utilizzati: due boiler a gas naturale (che producono 1070 KW l'uno), un sistema di co-generazione a gas naturale (130kW) e pannelli solari termici su un'area di 32mq che producono 22.500 kWh. Secondo la normativa portoghese sulla produzione e vendita di energia in co-generazione, l'impianto può immettere sulla rete fino al 50% della produzione elettrica annuale totale, utilizzando il restante 50% per le proprie esigenze.
Centro polifunzionale di Extebarrì (Spagna) – E' una struttura di oltre 1000 metri quadrati, che comprende due piscine coperte, una piscina estiva scoperta, una struttura per sport indoor con posti per 1.500 spettatori, aree interne ed esterne; include una palestra di roccia, campi da tennis, una palestra, stanze multiuso; sauna e solarium; un giardino estivo.
Per provvedere al riscaldamento dell'acqua e al riscaldamento degli spazi interni e al consumo di energia elettrica per l'illuminazione interna ed esterna sono usati due boiler a gas naturale (645.000 kW), 300 mq di pannelli solari termici, 45 mq di pannelli fotovoltaici (5.000 kw/anno) ed è in corso il processo per la connessione di tali impianti alla rete elettrica.
Per maggiori informazioni: www.sporte2.eu
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Informazioni su Schneider Electric
Schneider Electric è lo specialista globale nella gestione dell'energia, con una presenza in oltre 100 paesi, offre Soluzioni integrate in diversi segmenti di mercato, con una posizione di leadership nei settori energia e infrastrutture, processi industriali, building automation e data center, vantando inoltre un'ampia presenza nelle applicazioni residenziali. Specializzata nel rendere l'energia sicura, affidabile ed efficiente con oltre 140.000 dipendenti nel 2012 Schneider Electric ha raggiunto un fatturato di oltre 24 miliardi di Euro, grazie ad un impegno attivo nell'aiutare individui e organizzazioni ad ottenere il massimo dalla propria energia.
"Make the most of your energy" - www.schneider-electric.it
EURO-SOUTH HUB, SIRACUSA "CHIAMA" LAMPEDUSA, INAUGURATO HUB LAMPEDUSA CHE PORTA IL NETWORK INTERNAZIONALE AL CENTRO DEL MEDITERRANEO
SIRACUSA "CHIAMA" LAMPEDUSA,
INAUGURATO LO SPAZIO "HUB" SULL'ISOLA DELLE PELAGIE.
Connesso al network mondiale degli Hub per promuovere innovazione sociale e sviluppo sostenibile al centro del Mediterraneo
Siracusa chiama Lampedusa. Turismo, accoglienza, solidarietà, integrazione, sviluppo, istruzione e naturalmente innovazione sociale sono le parole-chiave che ispirano l'azione del nuovo Hub di Lampedusa, nato nell'Istituto Onnicomprensivo Luigi Pirandello e "inaugurato" ufficialmente mercoledì sera, nonostante sia attivo già dallo scorso marzo. Con lo spazio/antenna Hub di Lampedusa si competa così il Progetto Euro-South Hub - sostenuto dal P.O. Italia Malta 2007-2013 e che vede capofila il Dipartimento di Architettura dell'Università di Catania e partner l'Università di Malta, il Comune di Siracusa, Confcooperative Siracusa e l'istituto Luigi Pirandello di Lampedusa – che ha portato la rete internazionale degli Hub (oltre 40 in tutto il mondo) al centro del Mediterraneo, prima a Siracusa e adesso a Lampedusa.
Con Hub Lampedusa, l'isola delle Pelagie può contare adesso su uno spazio di aggregazione e di confronto a disposizione di tutta la comunità locale e interconnesso con la rete internazionale (the-hub.net), in primis con Hub Siracusa. Obiettivo, innescare l'innovazione sociale in un'ottica di sviluppo sostenibile.
«Oggi finalmente inauguriamo questo spazio – ha detto Mariella Rubino, host di Hub Lampedusa insieme con Rino Dragonetti e Maxime Cambal – ma sull'isola ci siamo già fatti conoscere. Ritengo che questo spazio possa essere molto importante perché a Lampedusa c'è tanta voglia di fare e ci sono tante idee». L'Hub potrà metterle insieme, condividerle anche con le altre realtà del network e farle diventare realtà. Come lo sono già alcune attività che Hub Lampedusa ha messo in atto in questo spazio ricavato nell'aula magna del liceo Pirandello, arricchito con un palco, colori vivaci, librerie realizzate con materiali di riciclo: cineforum, mercatino permanente, corsi di inglese, corsi di maglia e di cucito, corsi di informatica, di yoga, mentre in progetto ci sono incontri letterari e persino una ludoteca rivolta alla comunità.
Per celebrare l'inaugurazione, ieri sera l'evento "Lampedusa ieri, oggi, domani" un excursus nella storia degli ultimi settant'anni dell'Isola (dalla Grande Guerra sino alla realizzazione dell'aeroporto, dai missili di Gheddafi nel 1986 che la resero famosa e paradossalmente "lanciarono" l'industria del turismo sino agli sbarchi dei migranti nel 2011 e alla recente visita del Papa), raccontata da chi l'ha vissuta in prima persona e dalle realtà che operano sul territorio e che costituiscono la community di base del nuovo Hub. Ad aprire la serata, la preside del Luigi Pirandello Rosanna Genco: «Questo sarà il luogo per fare crescere idee ed esperienze. Di idee qui ce ne sono tante, possono diventare qualcosa di importante, ma vanno condivise». A spiegare come funzionerà Hub Viviana Cannizzo, Simona Sansone e Barbara Sidoti, che fanno parte della comunità che anima Hub Siracusa e che hanno raccontato la propria esperienza e la scelta di tornare in Sicilia per scommettersi in questa nuova "impresa". Marco Sambataro, rappresentante dell'autorità di gestione del P.O. Italia Malta: «A Lampedusa abbiamo finanziato quattro progetti. Questo deve rappresentare una spinta per il futuro, vi invito a partecipare alla prossima programmazione 2014-2020 e a spendere tutte le somme finanziate». Ad esporre un tema caro alla comunità di Hub, cioè il concetto di sviluppo locale sostenibile, l'avvocato Emma Schembari, rappresentante del circolo Rifiuti Zero di Siracusa: «La sostenibilità si misura nella capacità di un territorio di affrontare e gestire situazioni complesse e per farlo serve collaborazione e coinvolgimento di istituzioni, associazioni e cittadini».
E l'inaugurazione di Hub Lampedusa - presente anche l'assessore alla Scuola del Comune di Lampedusa, Brischetto - ha funzionato proprio bene in tal senso: coinvolgendo la gente del luogo, dal maestro d'ascia Giacomo Brignone, dall'ex dirigente dell'aeroporto Gianni Sparma sino all'imprenditore turistico Angelo Mandracchia. E poi tante associazioni che operano sull'Isola: Albatros, Alternativa, Giovani Onlus e Radio Delta Lampedusa, Aria Rossa, Archivio Storico Lampedusa, Atletico Lampedusa Libera, Circolo Legambiente Ester Ada, Giglio Marino, Scubalibre "I cani di Lampedusa", Reef yoga Family Lampedusa. La base per costruire un futuro partecipato e sostenibile.
È italiano il cassonetto intelligente dell'Unione Europea
AMBIENTE: parla italiano il cassonetto intelligente dell'Unione europea
Con il sistema BURBA i cittadini imparano a gestire i rifiuti in maniera corretta ed efficiente
L'approccio dell'Unione Europea alla gestione dei rifiuti si basa su tre principi: prevenzione, riutilizzo e riciclo, miglioramento dello smaltimento e monitoraggio finale
Roma, 30 agosto 2013 – Insegnare ai cittadini a fare la raccolta differenziata in modo corretto ed efficiente: è questo uno degli obiettivi del progetto BURBA (Bottom-up selection, collection and management of URBAn waste), finanziato dall'Unione Europea che lancia un nuovo concetto di servizio di raccolta dei rifiuti.
Il progetto, che vede l'Italia tra i partner principali, utilizza un sistema di identificazione a radio frequenza (RFID, Radio frequency identification) all'avanguardia e a basso costo e tecnologie di geolocalizzazione che permettono di identificare il luogo di conferimento, controllando le modalità di separazione dei rifiuti.
Grazie a questo sistema il cassonetto può essere aperto utilizzando un carta personale RFID che permette di identificare l'utente che in quel momento sta effettuando il conferimento dei rifiuti e dare un riscontro sul corretto smaltimento effettuato.
I rifiuti vengono raccolti in un cassonetto intelligente (IWAC, Intelligent Waste Container) avente una capienza di 1.100 litri e destinato alla raccolta sia dei rifiuti urbani che di quelli industriali.
I dati registrati dal sistema vengono inviati ad un centro di controllo che li elabora al fine di definire un profilo dettagliato delle abitudini di conferimento per zona e orario. Sulla base di queste elaborazioni si potrà arrivare a una ottimizzazione dei percorsi dei mezzi di raccolta in modo da garantire un flusso ordinato ed efficiente verso i centri di smaltimento.
Tutte le informazioni vengono trasmesse anche ai cittadini tramite una app per smartphone e telefoni cellulari che fornisce consulenza e supporto per il corretto conferimento dei rifiuti.
Inoltre l'uso di etichette di identificazione dei rifiuti potrebbe aiutare a prevenirne lo smaltimento illegale.
Grazie alla collaborazione tra Amministrazioni locali e cittadini, il sistema BURBA prevede anche l'attivazione di programmi di incentivi per il corretto riciclo, attraverso l'attivazione di un sistema in grado di premiare i comportamenti virtuosi, ad esempio con sconti sulle tariffe e sulle tasse di smaltimento dei rifiuti.
Ad essere coinvolti nel progetto sono 9 partners provenienti da Italia, Spagna, Polonia, Portogallo e Cina con organizzazioni che includono istituti universitari di ricerca per la prototipazione di attrezzature all'avanguardia, e piccole e medie imprese (PMI) per analizzare norme di sicurezza e tecnologie di localizzazione.
"Abbiamo scelto tre città di diverse dimensioni (Camogli in Italia, Santander in Spagna e Rzeszow in Polonia) con diverse abitudini al fine di avere una buona panoramica della misura del problema in Europa", afferma Simona Bruna, tra i responsabili del progetto per "D'Appolonia S.p.a", azienda italiana che lo coordina e che rappresenta una delle componenti industriali dello studio.
I ricercatori stanno inoltre elaborando un Life Cycle Analysis (LCA) il cui scopo è quello di esaminare non solo i possibili benefici per migliorare i percorsi di raccolta della flotta di camion dei rifiuti, ma anche di garantire risparmi non controbilanciati da costi di produzione e di utilizzo del sistema.
Il team BURBA è sul punto di ultimare i primi prototipi e di effettuare il loro successivo collaudo in situazioni reali. Una rete di IWACs sarà disponibile in Italia, Polonia e Spagna. "La tecnologia sviluppata sembra essere abbastanza promettente e gli utenti del servizio sono molto interessati a convalidarlo", conclude Bruna.
Città ripulite grazie alla app del Rifiutologo: 1.000 segnalazioni a Bologna e Modena in pochi mesi
Il Rifiutologo è la app per smartphone e tablet creata a supporto dei servizi igienici ambientali dotata anche di un database che contiene tutte le informazioni per differenziare i rifiuti correttamente
Degrado ambientale: 1.000 segnalazioni da tablet e smartphone attraverso il Rifiutologo
Basta un semplice click per combattere il degrado urbano. Da inizio anno sono quasi 1.000 le foto-segnalazioni postate dai cittadini di Bologna e Modena ai Servizi Ambientali di Hera, la multiutility emiliano-romagnola che, in collaborazione con Officine Digitali, ha realizzato il Rifiutologo, la prima app in Italia a supporto dei servizi do igiene ambientale. Un pronto intervento a portata di smartphone o tablet, sia Apple che Android, che responsabilizza il cittadino e abbatte i tempi di reazione da parte degli operatori ecologici.
Sperimentazione: a Bologna e Modena in media 3 segnalazioni al giorno
Per la precisione nelle due città in cui è stata attivata sperimentalmente la app, sono 960 le segnalazioni pervenute a Hera, di queste 687 (mediamente circa 3 al giorno), sono state effettuate a Bologna, dove il servizio è partito a gennaio 2013. Le rimanenti 276, invece, riguardato Modena, dove il servizio è però partito a maggio 2013. Tra le foto più "gettonate" si registrano deiezioni di animali da compagnia, rifiuti ingombranti come divani o materassi abbandonati, bici abbandonate e richieste di pulizia della strada o cassonetti pieni. Le segnalazioni possono essere fatte ovviamente solo sui servizi gestiti da Hera (ad esempio, non possono essere considerate quelle riguardanti i graffiti sui muri).
Differenziata facilitata con la app che aiuta nel conferimento: scaricata da 35.000 utenti
Ma il Rifiutologo è anche un 'assistente multimediale' per effettuare correttamente la raccolta differenziata. L'app, infatti è stata creata nel 2011, proprio per insegnare ai cittadini la giusta collocazione dei rifiuti da recuperare. Digitando il nome di un oggetto (ad es. vaschetta di polistirolo, barattolo di latta, ecc.), l'app indica, in base al Comune di residenza fra quelli serviti dalla multiutility, il corretto conferimento. Ad agosto i download complessivi sono arrivati a quota 35.000. Considerando che il lancio della app è avvenuto nell'ottobre di due anni fa, significa che in meno di un anno e mezzo mediamente è stata scaricata da 55 persone al giorno. Un trend che, dopo l'autentico boom del 2012, anche nel 2013 ha continuato a mantenere un andamento positivo, considerando che all'inizio di quest'anno i download erano 29.000.
2.500 le chiavi di ricerca dei materiali da differenziare suggerite dai cittadini
Il dato forse più significativo, che mostra l'effettivo utilizzo dello strumento da parte dei cittadini, è il trend dei termini di ricerca disponibili nella app. Voci che possono essere integrate dagli utilizzatori, i quali suggeriscono a Hera oggetti e materiali mancanti dall'elenco che, periodicamente, viene aggiornato. Inizialmente l'app era partita con 140 chiavi di ricerca. A inizio anno le voci totali erano già salite a circa 1.000, mentre negli ultimi mesi si è assistito ad una vera e propria impennata e ad agosto i termini di ricerca disponibili sono saliti a 2.500. In pratica da inizio 2013, sono state inserite mediamente circa 7 voci ogni giorno.
| Ott. 2011 | Gen. 2013 | Ago. 2013 |
Download App Rifiutologo | - | 29.000 | 35.000 |
Termini di ricerca disponibili | 140 | 1.000 | 2.500 |
Sul sito www.ilrifiutologo.it: pagine viste salite a 40.000
Molto positivo anche l'andamento delle visite sul sito www.ilrifiutologo.it, in cui è contenuta una versione online dell'applicativo. Le pagine viste da quando è online, sono circa 40.000. Un trend in continua crescita, visto che nel primo anno di vita, erano a quota 10.800. La pagina di presentazione dell'app www.gruppohera.it/gruppo/attivita_servizi/business_ambiente/rifiutologo ha registrato inoltre circa 24.000 visualizzazioni totali.
Gli sviluppi futuri
Per il futuro, Hera sta valutando alcuni aggiornamenti per il Rifiutologo. In primo luogo, l'estensione su altre città servite, tra cui Imola. Inoltre, si sta pensando a un eventuale feedback sulle segnalazioni anti degrado. L'operatore che prende in consegna la segnalazione, infatti, potrà a sua volta scattare una foto con il cassonetto pulito e trasmettere un riscontro tramite mail o sms (in funzione del gradimento manifestato all'atto della segnalazione dal cittadino stesso) mandandolo al cittadino che aveva contattato Hera attraverso l'app, avvisandolo che la sua segnalazione è andata a buon fine
giovedì 29 agosto 2013
Castiglione d'Otranto. Notte Verde sabato 31 agosto
Fare i conti con l’ambiente 2013: meno 30 giorni al primo evento italiano “green” realizzato “dal basso”
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