"Il Consiglio Ue dice di voler dare ai Paesi membri il diritto di vietare le colture transgeniche sul loro territorio, ma il testo concordato non dà ai governi solide basi legali per poterlo fare. I Paesi che vogliono bandire la coltivazione di OGM non potranno usare evidenze di danni ambientali. Questo li lascia esposti ad attacchi legali da parte dell'industria biotech" dichiara Federica Ferrario, responsabile campagna Agricoltura Sostenibile di Greenpeace Italia.
Il testo concordato è giuridicamente debole [1] e ignora le richieste del Parlamento europeo di ripristinare il diritto dei Paesi di utilizzare motivazioni di carattere ambientale per giustificare i bandi nazionali [2].
Il Parlamento europeo dovrebbe approvare l'accordo a gennaio in una votazione in plenaria .
Note:
[1] Commento di Greenpeace sulla posizione del Consiglio Ambiente, 12 giugno 2014: http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/comunicati/Greenpeace-e-Slow-Food-laccordo-europeo-per-vietare-la-coltivazione-di-OGM-a-livello-nazionale-e-una-trappola/
[2] Voto in Commissione Ambiente del Parlamento europeo, 11 novembre 2014: http://www.greenpeace.org/italy/it/ufficiostampa/comunicati/Il-Parlamento-Ue-vota-per-dare-agli-stati-membri-il-diritto-di-vietare-la-coltivazione-ogm/
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