"La mobilità è uno dei diritti fondamentali, come il diritto al lavoro, all'istruzione e alla salute. Se già nei prossimi mesi e nei prossimi anni riusciremo ad assicurare questo diritto alle nostre comunità, potremo guardare con molta più fiducia al futuro".
Lo afferma il sindaco di Bari e presidente dell'Anci, Antonio Decaro, parlando a Bologna davanti al ministro Graziano Delrio, nel corso del convegno "Connettere l'Italia", organizzato dal ministero dei Trasporti.
"Nelle grandi città in questi anni – tiene a ricordare Decaro - i sindaci hanno intrapreso un percorso deciso: abbiamo aumentato le aree pedonali, moltiplicato le ztl e installato sistemi videosorveglianza per proteggerle, abbiamo adottato una tariffazione della sosta che tende ad aumentare man mano che ci si avvicina al centro cittadino, per allontanare principalmente il traffico dei pendolari. E ci siamo impegnati, pur in assenza di fondi e di mezzi, per incrementare l'offerta di trasporto pubblico. A partire dalla realizzazione dei parcheggi di scambio, grazie ai quali abbiamo dato un'alternativa di mobilità conveniente, con l'integrazione tariffaria, per tutti coloro che ogni giorno devono raggiungere il centro cittadino da altri Comuni o dalla periferia. Chi parcheggia a cinque chilometri dalla città ha modo di raggiungere il centro con i mezzi pubblici".
Sempre sul fronte della mobilità sostenibile, inoltre, il cambio di rotta è netto anche se si parla di mobilità ciclistica: "Le piste ciclabili sono aumentate del 47% negli ultimi dieci anni, e in questo senso la legge in via di approvazione definitiva alla Camera darà un ulteriore slancio".
"Oggi però, con i fondi messi a disposizione dal ministero dei Trasporti e dal Pon metro, è arrivato davvero il momento di voltare pagina".
L'impegno del governo sul fronte del trasporto pubblico locale è infatti l'occasione, secondo Decaro, per avviare un vero cambio di passo: "Grazie al piano del ministro Delrio potremo acquistare nuovi autobus e nuovi treni. Poi toccherà a noi Città metropolitane accelerare sull'integrazione degli orari, l'integrazione delle tariffe e l'interoperabilità. Affrontare questi temi non è facile per i sindaci, perché siamo noi per primi a doverci scontrare con la difficoltà per i nostri cittadini a cambiare abitudini consolidate. E' però nostro dovere proseguire su questa strada, affidandoci soprattutto al continuo confronto con le nostre comunità".
Roma, 11 Dicembre 2017
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