CorrieredelWeb.it Arredo&Design Arte&Cultura Cinema&Teatro Eco-Sostenibilità Editoria Fiere&Sagre Formazione&Lavoro Fotografia


IltuoComunicatoStampa ICTechnology Marketing&Comunicazione MilanoNotizie Mostre Musica Normativa TuttoDonna Salute Turismo




Le ultime news sull'Eco-Sostenibilità

Le ultime notizie di AlternativaSostenibile.iy

Cerca nel blog

lunedì 27 febbraio 2017

Clima: Domani a Bruxelles Consiglio Ambiente. “L’Italia persegua davvero impegni Parigi e chieda obiettivi più ambiziosi per Emission Trading Scheme”


Greenpeace, Legambiente, WWF, Italian Climate Network, Coordinamento Free e Kyoto Club rivolgono un appello al Ministro dell'Ambiente, Gianluca Galletti: l'Italia deve avere un ruolo propulsivo per rendere efficace il meccanismo dell'Emission Trading, non attestandosi su posizioni di mera difesa di alcuni settori e aiutando così mediazioni al ribasso, ma contribuendo a rendere davvero efficace lo schema quale strumento di lotta al cambiamento climatico e riconversione dell'economia. È essenziale che la UE riaffermi la propria leadership a livello globale sul clima.

L'appello arriva alla vigilia della riunione dei Ministri dell'Ambiente della UE a Bruxelles (domani).  Un appuntamento molto importante per il futuro perché al primo punto all'ordine del giorno, è previsto l'esame della revisione dell'Emission Trading Scheme (ETS), il meccanismo europeo di scambio delle emissioni il cui obiettivo dovrebbe essere quello di far pagare gli emettitori di CO2 per disincentivarli dal bruciare combustibili fossili e rendere disponibili risorse per le tecnologie pulite e il risparmio energetico. 

L'esame della riforma è il primo passo nell'ambito del Pacchetto Clima-Energia 2030, teso a preparare la UE a dare il proprio contribuito al raggiungimento degli obiettivi dell'Accordo di Parigi sul Clima. Sarà decisiva la scelta del Governo italiano: starà con il fronte più avanzato dei Paesi che (seppur con ancora troppa prudenza) vogliono davvero ridurre le emissioni o invece dietro a dichiarazioni retoriche andrà ancora a braccetto con la Polonia e ii paesi meno ambiziosi?
Grazie a obiettivi di riduzione delle emissioni troppo modesti, furbizie, scappatoie che hanno permesso di partire da livelli di emissione superiori a quelli reali, creando un surplus di quote, nonché generose elargizioni di quote gratuite, il sistema ETS in questi anni non è riuscito a raggiungere l'obiettivo di ridurre le emissioni in modo efficace e a fornire alle industrie quell'incentivo a innovare, contribuendo così a trasformare il sistema energetico e industriale nella direzione della decarbonizzazione. Il prezzo delle quote ETS si è attestato ad appena 4 euro per tonnellata di CO2 nel 2016, mentre il surplus di emissioni accumulatosi nel sistema è continuato a crescere, fino a raggiungere 3 miliardi di tonnellate di CO2. 

"Ci auguriamo di non sentire ancora piagnistei per conto delle aziende energivore che lamentano la non competitività per il prezzo dell'energia, quanto invece godono di cospicui sconti in bolletta, e propongono una visione industriale di stampo ottocentesco", sottolineano gli ambientalisti. "Si faccia piuttosto piena luce sui sussidi diretti e indiretti dati loro sulla bolletta e sulle sovra-allocazioni di quote gratuite ricevute da questi settori". 
Il Parlamento Europeo, nella plenaria dello scorso 15 febbraio, ha purtroppo adottato una proposta di riforma del tutto inadeguata ad affrontare l'attuale crisi del sistema ETS, che mantiene un mercato del carbonio inefficiente per almeno un altro decennio, ed è in piena contraddizione con l'Accordo di Parigi. I ministri dell'Ambiente devono quindi Assumere l'iniziativa e l'Italia deve avere un ruolo attivo per trasformare finalmente l'ETS in uno strumento utile per la decarbonizzazione dell'economia europea.  

Le proposte di riforma attualmente sul tavolo del Consiglio non danno ancora risposte adeguate all'attuale crisi dell'ETS
Secondo ricerche indipendenti, il sistema rimarrà in condizione di surplus sino al 2030 se il meccanismo non sarà profondamente rafforzato. È cruciale l'eliminazione immediata e permanente dell'intero surplus, incluse le quote spostate nella Market Stability Reserve (MSR), che devono essere eliminate alla fine di ogni periodo di scambio. 

Per evitare l'accumulo nel 2021 di un enorme surplus – e l'ulteriore riduzione del prezzo del carbonio – il punto di partenza deve attestarsi ai livelli reali di emissione, ossia al livello medio delle emissioni del periodo 2017-2019. Tutti gli introiti delle aste vanno utilizzati per una rapida decarbonizzazione europea, sostenendo solo misure a sostegno dell'efficienza energetica e delle rinnovabili. La riforma deve anche includere un Fondo per finanziare l'azione climatica internazionale e un Fondo per la transizione giusta, a sostegno della riconversione produttiva e occupazionale delle attività maggiormente colpite dagli interventi di decarbonizzazione.
L'Europa deve anche introdurre meccanismi di revisione periodica dei propri obiettivi anche nell'ETS, in coerenza con i processi concordati a livello internazionale, per poter concretamente contribuire a realizzare gli impegni assunti a Parigi: tali meccanismi devono prevedere una revisione al rialzo degli obiettivi.

Il presente comunicato viene inviato dall'Ufficio stampa del WWF Italia per conto di Greenpeace, Legambiente, WWF, Italian Climate Network, Coordinamento Free e Kyoto Club.


Roma, 27 febbraio 2017


--
www.CorrieredelWeb.it

Nessun commento:

Posta un commento

Disclaimer

Protected by Copyscape


Il CorrieredelWeb.it è un periodico telematico nato sul finire dell’Anno Duemila su iniziativa di Andrea Pietrarota, sociologo della comunicazione, public reporter e giornalista pubblicista, insignito dell’onorificenza del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana.

Il magazine non ha fini di lucro e i contenuti vengono prodotti al di fuori delle tradizionali Industrie dell'Editoria o dell'Intrattenimento, coinvolgendo ogni settore della Società dell'Informazione, fino a giungere agli stessi utilizzatori di Internet, che così divengono contemporaneamente produttori e fruitori delle informazioni diffuse in Rete.

Da qui l’ambizione ad essere una piena espressione dell'Art. 21 della Costituzione Italiana.

Il CorrieredelWeb.it oggi è un allegato della Testata Registrata AlternativaSostenibile.it iscritta al n. 1088 del Registro della Stampa del Tribunale di Lecce il 15/04/2011 (Direttore Responsabile: Andrea Pietrarota).

Tuttavia, non avendo una periodicità predefinita non è da considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n.62 del 07/03/2001.

L’autore non ha alcuna responsabilità per quanto riguarda qualità e correttezza dei contenuti inseriti da terze persone, ma si riserva la facoltà di rimuovere prontamente contenuti protetti da copyright o ritenuti offensivi, lesivi o contrari al buon costume.

Le immagini e foto pubblicate sono in larga parte strettamente collegate agli argomenti e alle istituzioni o imprese di cui si scrive.

Alcune fotografie possono provenire da Internet, e quindi essere state valutate di pubblico dominio.

Eventuali detentori di diritti d'autore non avranno che da segnalarlo via email alla redazione, che provvederà all'immediata rimozione oppure alla citazione della fonte, a seconda di quanto richiesto.

Per contattare la redazione basta scrivere un messaggio nell'apposito modulo di contatto, posizionato in fondo a questa pagina.

Modulo di contatto

Nome

Email *

Messaggio *