Milano, 24 febbraio 2017 – Il Consorzio Ecolamp aderisce alla campagna "M'illumino di meno" promossa dal programma radiofonico Caterpillar di Radio 2, giunta quest'anno alla tredicesima edizione. Durante la giornata dedicata al risparmio energetico, Ecolamp, il Consorzio dedito alla raccolta e al riciclo delle apparecchiature di illuminazione giunte a fine vita, invita a spegnere le luci in adesione alla manifestazione e ricorda come si smaltiscono correttamente le lampadine e le fonti luminose che… non illuminano più.
«Nel tempo dell'economia circolare, che permea ogni passaggio del ciclo di vita di un prodotto, dalla progettazione alle tecniche di produzione fino al riciclo e al recupero di materie prime per l'alimentazione di un nuovi cicli produttivi, il risparmio energetico che ognuno può realizzare - commenta Fabrizio D'Amico, direttore generale di Ecolamp - è frutto di una molteplicità di comportamenti virtuosi come la scelta di prodotti dai consumi energetici ridotti o l'utilizzo corretto dei vari dispositivi elettrici, da spegnere ogni qual volta non siano in uso. Tuttavia il risparmio di energia e di altre importanti risorse è possibile anche quando un prodotto ha apparentemente concluso la propria vita utile: grazie infatti al riciclo dei cosiddetti rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) una quantità consistente (a volte prossima al 100 per cento) dei materiali di cui sono composti può trovare nuovo impiego, senza la necessità di ricorrere allo sfruttamento di ulteriori materie prime».
Negli ultimi anni l'osservatorio privilegiato di Ecolamp, il consorzio non-profit per il recupero e lo smaltimento delle apparecchiature di illuminazione, ha registrato un importante miglioramento della raccolta differenziata dei RAEE da parte dei cittadini, con dati di crescita in quasi tutti i casi a doppia cifra.
Per quanto riguarda le sorgenti luminose, ad esempio, il 2016 ha segnato un +17 per cento (dati del Centro di Coordinamento RAEE) rispetto all'anno precedente, nella raccolta complessiva nazionale. Ecolamp, che garantisce la corretta gestione dei rifiuti di illuminazione per i produttori di settore che ad essa fanno riferimento e che rappresentano circa il 50 percento del mercato italiano delle lampade, nel 2016 ha avviato a corretto trattamento 1.850 tonnellate di sorgenti luminose a fine vita, da cui sono stati recuperati oltre il 97 per cento dei materiali.
In occasione di "M'illumino di meno" Ecolamp ricorda le 3 possibili modalità a disposizione dei cittadini per un corretto conferimento delle lampadine non più funzionanti:
ü Presso uno degli oltre 3.900 Centri di Raccolta Comunali: sono presenti su tutto il territorio nazionale e hanno a disposizione appositi contenitori per la raccolta differenziata delle diverse categorie di RAEE. Le lampadine vanno gettate nei contenitori del raggruppamento R5. Per aiutare i cittadini a individuare il Centro di Raccolta più vicino, Ecolamp ha messo a disposizione l'applicazione "L'isola che c'è", scaricabile gratuitamente su dispositivi iOs e Android, e la pagina web https://www.ecolamp.it/centri-raccolta/;
ü Col "ritiro uno contro uno": è possibile consegnare gratuitamente il proprio rifiuto al negoziante, quando si acquista un prodotto nuovo equivalente (esempio: lampadina contro lampadina). Una soluzione pratica per smaltire correttamente il rifiuto, in occasione di un nuovo acquisto;
ü Col "ritiro uno contro zero": da luglio del 2016 è possibile consegnare gratuitamente il proprio piccolo RAEE (di lunghezza inferiore a 25 cm) al negoziante, senza dovere sostenere alcuna spesa e senza alcun obbligo di acquisto. Sono tenuti ad applicare questa modalità di ritiro i punti vendita con una superficie dedicata alle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche maggiore di 400mq. Possono comunque applicarla, in maniera facoltativa, anche gli altri negozi.
Una corretta raccolta e il conseguente recupero delle sostanze inquinanti contenute in alcune sorgenti luminose consente di salvaguardare l'ambiente e la salute di tutta la collettività. Inoltre, le materie prime seconde che vengono recuperate grazie al trattamento dei rifiuti di illuminazione presso impianti specializzati e certificati, possono essere reinserite nel ciclo produttivo, secondo i principi alla base dell'Economia Circolare e con importanti risparmi di risorse naturali.
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