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Cresce la rivolta degli enti locali contro l'articolo 38 dello Sblocca Italia che sceglie le trivelle per fare cassa a spese dell'ambiente. L'appello di Legambiente a Chiamparino
Trivellazioni, Legambiente: "Già sei Regioni hanno impugnato il decreto Sblocca Italia. Il Piemonte cosa aspetta?"
Cresce l'opposizione delle Regioni e dei sindaci all'articolo 38 del decreto Sblocca Italia che sceglie le trivelle per fare cassa a spese dell'ambiente. Sono già 6 le Regioni che hanno deciso di impugnare di fronte alla Corte Costituzionale entro il 10 gennaio la legge 166/2014 di conversione del decreto 133/2014, grazie all'azione promossa congiuntamente dagli ambientalisti di Legambiente, FAI, Greenpeace, Marevivo, Touring Club Italiano e WWF: hanno risposto positivamente Abruzzo, Campania, Lombardia, Marche, Puglia e Veneto.
Come sostenuto e richiesto dalle associazioni, le Regioni stanno decidendo di contrastare la forzatura, voluta dal Ministero dello Sviluppo Economico, e contraria al Titolo V della Costituzione, che bypassa l'intesa con le Regioni e stabilisce corsie preferenziali e poco trasparenti per le valutazioni ambientali e per il rilascio di concessioni uniche di ricerca e coltivazione di idrocarburi. Trivellazioni che potrebbero interessare anche il territorio piemontese con diverse richieste di ricerca ed estrazione di idrocarburi.
"Siamo fortemente preoccupati per i contenuti di questo decreto, che non solo su alcune questioni strategiche esautora di fatto le competenze delle Regioni, ma ripropone una visione vecchia del Paese, che non coglie le sfide del XXI secolo e sbaglia la scelta delle priorità senza individuare criteri di utilità effettiva per il territorio e i cittadini –dichiara Fabio Dovana, presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta-. Siamo convinti che il nostro Paese debba essere "sbloccato", incidendo strategicamente nel quotidiano dei cittadini e delle pubbliche amministrazioni, con un effettivo snellimento delle procedure e una reale delegificazione, puntando alla realizzazione delle opere veramente utili a modernizzare l'Italia, ma non nella direzione individuata dallo Sblocca Italia. Speravamo –sottolinea ancora il presidente di Legambiente Piemonte e Valle d'Aosta- che il decreto potesse essere uno strumento utile per modernizzare il nostro Paese, in realtà si sta rivelando una scommessa persa che rischia di avere effetti nefasti sul nostro territorio. Per questo abbiamo chiesto al Consiglio regionale e al presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino di mobilitarsi, impugnando il decreto di fronte alla Corte Costituzionale. Il Consiglio regionale ha già avuto una prima occasione per esprimersi favorevolmente al nostro appello ma ha preferito astenersi a larga maggioranza. Chiediamo ora alla Giunta e ai consiglieri di ritornare sulla questione impugnando entro il 10 gennaio il decreto così come fatto già da altre sei Regioni".
Per Legambiente col decreto Sblocca Italia si rischia una nuova ondata di trivellazioni petrolifere con irrilevanti benefici economici e sociali ed elevati pericoli ambientali per aree di pregio naturalistico e paesaggistico. Agli attuali tassi di consumo e valutate le riserve certe a terra e a mare censite dal Ministero dello Sviluppo Economico, il petrolio estratto potrebbe coprire il fabbisogno nazionale per soli 13 mesi. Secondo le stime di Assomineraria, l'upstream, cioè la filiera di esplorazione e produzione (E&P) in Italia ed estero, vale il 2,1% del Pil italiano e con lo Sblocca Italia comporterebbe un aumento sul Pil dello 0,5%, mentre secondo il rapporto "World Travel & Tourism Council", l'Italia ha ricavato nel 2013 dalle attività turistiche (compreso l'indotto) il 10,3% del proprio PIL.
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La società di ingegneria sarà a capo di un consorzio che offrirà consulenza e supporto tecnico nel processo di selezione
Milano, 22 dicembre 2014 – MWH – storica società multinazionale di ingegneria e consulenza multidisciplinare, attiva nel campo dell'energia, dell'acqua, delle infrastrutture innovative e della gestione e conservazione di risorse naturali – è stata incaricata dalla Commissione Europea della valutazione dei progetti candidati al programma LIFE, il più importante strumento finanziario dell'Unione a favore di iniziative di tutela ambientale, conservazione delle risorse naturali e cambiamenti climatici su tutto il territorio dei 28 stati membri.
MWH sarà alla guida di un consorzio che fornirà assistenza tecnica e supporterà la Commissione Europea nella selezione delle candidature. L'obiettivo è assicurare che il processo di selezione sia solido, imparziale, trasparente e ben documentato, così da dar luogo a progetti di alta qualità.
Dal 1992, LIFE ha co-finanziato oltre 4000 progetti ambientali e di conservazione delle risorse naturali in tutti i 28 stati membri dell'Unione Europea, supportando e sviluppando l'implementazione della Politica ambientale e climatica dell'UE. Ogni anno, la Commissione Europea riceve oltre 1000 proposte per progetti nei settori della natura, della biodiversità, dell'ambiente, dell'efficienza delle risorse e dei cambiamenti climatici ed è sempre più difficile selezionare i più validi.
Il programma, che è stato recentemente rifinanziato con un budget di €3,4 miliardi per il periodo 2014 - 2020, contribuirà al raggiungimento degli obiettivi della strategia europea del 2020 e delle strategie e dei piani ambientali e climatici dell'UE.
PROFILO MWH
MWH Global (www.mwhglobal.com) è una società multidisciplinare leader nel cosiddetto settore "wet infrastructure", che offre un'ampia gamma di servizi innovativi di consulenza strategica, ingegneria e costruzioni, più volte oggetto di prestigiosi riconoscimenti internazionali. Dalle fasi iniziali di progettazione, fino al supporto in fase di costruzione e all'asset management, assistiamo clienti privati e pubblici nell'implementazione di progetti nel campo dell'acqua, dell'energia, delle risorse naturali e delle infrastrutture.
I nostri quasi 8.000 collaboratori operano in 35 paesi e sei continenti, mettendo in pratica il nostro impegno verso lo sviluppo sostenibile, che si riflette nel motto Building a Better World.
MWH è una società indipendente e ad azionariato diffuso, con una lunga storia che risale al 1820.
MWH è presente in Italia dal 1973, dove opera uno staff di circa 140 persone. La sede principale è a Milano, affiancata dalla sede di Roma.
Tra i suoi maggiori clienti, MWH annovera gruppi industriali multinazionali, gruppi leader del settore oil&gas, Enti pubblici, Governi, istituzioni finanziarie internazionali (es. la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo, la Banca Mondiale, la Banca Europea degli Investimenti, la Commissione Europea, le Nazioni Unite.), Utilities e altre organizzazioni pubbliche.
Il fatturato globale nel 2013 è stato di 1,4 miliardi di dollari, mentre il fatturato annuo in Italia è di circa 40 milioni di Euro.
Legambiente al Governo: "L'indignazione per la sentenza Eternit non basta. Subito gli ecoreati nel codice penale"
L'appello da Casale Monferrato in occasione della premiazione dell'Ambientalista dell'anno
Il premio intitolato a Luisa Minazzi va al gruppo di biologi che ha salvato il camoscio appenninico dal rischio estinzione
"In nome del popolo inquinato, che da troppo tempo attende giustizia, ciascuno si assuma le proprie responsabilità. L'indignazione per la prescrizione della sentenza Eternit non basta. Facciamo appello al Governo affinchè si impegni concretamente per la rapida approvazione del disegno di legge sugli ecoreati e per avviare al più presto le bonifiche dei siti industriali e la rimozione dell'amianto dagli edifici ancora contaminati".
E' da Casale Monferrato che Legambiente rilancia il proprio appello al Governo Renzi per l'approvazione in tempi rapidi del disegno di legge sull'introduzione dei reati ambientali nel codice penale, fermo da marzo nelle Commissioni Ambiente e Giustizia del Senato, e per un rinnovato impegno sul fronte del risanamento ambientale e dello smaltimento dei materiali contenenti amianto.
L'occasione è stata la cerimonia di consegna nella Sala Consiliare del Comune del premio "Luisa Minazzi-Ambientalista dell'anno 2014" promosso dall'associazione ambientalista e dal mensile La Nuova Ecologia a cui hanno preso parte il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e Giovanni Maria Flick, ex ministro di Giustizia e presidente della Corte Costituzionale.
"Con la prescrizione della sentenza Eternit si è consumato un nuovo capitolo della drammatica storia italiana in cui chi ha inquinato e ha procurato morte e dolore in tante famiglie se la cava con un nulla di fatto. Per modificare concretamente questa situazione è bene chiarire che non si tratta solo di un problema di tempi di prescrizione -ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente-. Oggi i delitti contro l'ambiente restano, di fatto, impuniti e chi inquina non paga per la mancanza nell'ordinamento italiano di una fattispecie di reato ad hoc. Con l'inserimento nel codice penale dei delitti ambientali, in primis quelli di inquinamento e disastro, sarà possibile aiutare magistratura e forze dell'ordine ad assicurare alla giustizia i colpevoli ed evitare che nel nostro Paese si consumino altri crimini ambientali com'è successo a Casale Monferrato, nella Terra dei fuochi, nella Valle del Sacco, a Taranto, a Porto Marghera, a Bussi e in tantissime altre realtà".
Allo stesso tempo per Legambiente è indispensabile affrontare il capitolo delle bonifiche dell'amianto. A 22 anni dall'entrata in vigore della legge che ha proibito l'estrazione, la lavorazione e la commercializzazione della fibra killer, sono infatti ancora oltre 34.148 i siti da bonificare per oltre 32 milioni di tonnellate di amianto sparso in tutto il Paese. Per l'associazione ambientalista un aiuto consistente potrebbe arrivare dal ripristino degli incentivi per la sostituzione delle coperture in amianto con il fotovoltaico.
Gli incentivi, terminati a luglio 2013, hanno permesso di risanare ben 30 mila tetti per una superfice di più di 20 kmq e di installare circa 3 GW di fotovoltaico. Si calcola che un investimento di circa 20 milioni di euro da attuare attraverso il sistema degli incentivi consentirebbe la bonifica di almeno 10 milioni di metri quadri.
"Se si vuole imprimere veramente un cambio di passo nella lotta all'amianto –sottolinea il presidente di Legambiente Cogliati Dezza- occorre che Governo e Regioni diano avvio ad interventi concreti sia a livello nazionale che locale, a partire dallo stanziamento nella legge di stabilità 2015 di risorse adeguate per dare attuazione al Piano nazionale amianto che ancora una volta lo scorso 9 dicembre è stato bocciato dalla Conferenza Stato-Regioni".
La cerimonia di consegna del premio "Luisa Minazzi-Ambientalista dell'anno 2014", tenutasi nella città natale di Luisa Minazzi, tra i fondatori del circolo di Legambiente di Casale Monferrato e attivista simbolo della lotta contro l'amianto scomparsa nel 2010, ha visto salire sul gradino più alto del podio i biologi dei parchi appenninici che hanno realizzato uno dei più importanti progetti di ripopolamento mai varati in Italia, il Life Coornata, che ha consentito di mettere in salvo una specie a rischio d'estinzione, il camoscio appenninico.
Secondo piazzamento per il Condominio Green di via San Gregorio 49 a Milano, protagonista di una bella storia di sharing economy, che ottiene la menzione speciale di Weleda.
A David Grassi, che nel 2002 era marinaio sulla fregata Maestrale e si è opposto all'ordine del suo capitano di gettare in mare rifiuti oleosi, va invece il premio speciale del comitato promotore. Ma coraggio, generosità e senso del bene comune sono i tratti distintivi di tutti gli otto finalisti del premio.
Da Annalisa Balloi, la microbiologa che sperimenta prodotti green applicabili nel restauro dei monumenti o nella difesa delle api, al fisico Angelo Tartaglia del Politecnico di Torino che sostiene la costituzione di comunità energetiche e si oppone al Tav in Val di Susa, al sindaco di Corchiano (Vt), Bengasi Battisti, che raggiunge l'85% di differenziata con il porta a porta e tutela l'acqua pubblica.
E ancora Patrizia Rossi, la prima donna ad aver diretto un Parco, quello delle Alpi Marittime, a riposo da pochi mesi dopo una vita al servizio della natura anche come presidente di Europarc, e il seed saver Franco Pedrini, antesignano dell'agricoltura biodinamica, che coltiva antiche varietà di cereali nella sua azienda in Toscana all'insegna della qualità assoluta. Tutti testimoni di un'Italia che tiene insieme competenze, desiderio di far bene, senso del bene collettivo.
L'appello per l'approvazione del disegno di legge sui reati ambientali nel Codice penale si può firmare su Change.org al seguente indirizzo: www.change.org/legambiente-ecoreati
Regione
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2010-2014
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Totale dei tagli ai servizi
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Totale aumenti delle tariffe
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Toscana
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-2,9%
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+21,8%
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Regioni a Statuto ordinario
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Stanziamenti
per il servizio
(mln Euro)
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Stanziamenti per il materiale rotabile
(mln Euro)
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Stanziamenti sul bilancio regionale
(%)
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Lombardia |
151,9
|
132,2
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1,18
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Toscana |
45,1
|
5
|
0,51
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Emilia-Romagna |
48,93
|
22,9
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0,49
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Basilicata |
2,17
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12,8
|
0,34
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Campania |
38,4
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17,3
|
0,34
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