La politica per la coesione territoriale intende incrementare le opportunità di sviluppo di un territorio, promuovendo quantità e qualità dei servizi pubblici fondamentali, tenendo conto di specifiche esigenze e caratteristiche (come dunque sono quelle dei fiumi).
Una politica che trae fondamento e legittimazione dalla Costituzione Italiana (art. 119, quinto comma, e art. 3, secondo comma) e dal Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea (art. 174), che richiedono "interventi speciali" per promuovere uno "sviluppo armonico" e per "rimuovere gli squilibri economici e sociali", coordinando i soggetti, interni ed esterni al territorio, secondo il metodo della costruzione di coalizioni orizzontali (fra Comuni, sistemi di imprese, cittadini organizzati) e verticali (fra livelli di Governo).
Non si tratta dunque solo di gestire la spesa dei fondi pubblici o privati disponibili, ma di agire da "integratore multi-livello", fra ambito europeo, centri di competenza nazionale pubblici e privati e centri decentrati di decisione e di aggregazione della "voce" dei cittadini.
Coerente con i presupposti su delineati è l'attività del Consorzio Tiberina nell'ambito di patti territoriali quali i "contratti di fiume":
- quello fra le comunità rivierasche del Paglia, l'affluente del Tevere che va dal Monte Amiata a Orvieto, primo "contratto di fiume" promosso nel Lazio (fin dal LUG 2011 con un apposito Protocollo, avviato all'epoca a partire dalle Amministrazioni Comunali), addirittura a livello interregionale (visti il corso del fiume e l'estensione del sub-bacino anche in Toscana e Umbria), rappresentato dal Comune di Acquapendente (VT) al prossimo incontro di coordinamento del 31 ottobre presso l'Autorità di bacino del fiume Tevere;
- uno speciale "contratto di fiume", forse il "contratto DEL fiume", quello in avvio per il Tevere nell'area urbana di Roma, per il quale il Consorzio Tiberina ha lanciato il Comitato Promotore, raccolto le prime adesioni di opinion leader e cittadini in genere, coordinato l'avvio della cabina di regia, esposto scientificamente (già in due sessioni pubbliche molto affollate, a LUG e OTT 2014) le molteplici interazioni su scala di Bacino, raccolto il sostegno di stake holders istituzionali.
"Contratto DEL fiume" - quello di Roma città, eventualmente coordinabile a quello della Foce riguardante anche Fiumicino - non solo per il rilievo del Tevere (pratico e simbolico) nella storia dell'Italia, dell'Europa e del Mediterraneo, ma anche perché si va a inserire nello specifico status legislativo e amministrativo di Roma Capitale, prevedendo un coinvolgimento essenziale dei privati, pur con il sostegno e la "facilitazione" di tutte le Amministrazioni interessate.
CONSORZIO TIBERINA – Agenzia di sviluppo per la valorizzazione integrale e coordinata del Bacino del Tevere
APPENDICE
Tre anni e mezzo addietro, nel Seminario Formativo "Contratti di Fiume - Nuovi strumenti per la pianificazione e gestione dei territori fluviali" del 27 aprile 2011 a cura di Tavolo Nazionale Contratti di Fiume, Ecoazioni, SIGEA Società Italiana di Geologia Ambientale, Legambiente, FIDAF Federazione Italiana Dottori in Agraria e Forestali, l'intervento "Agricoltura, agricoltori e contratti di fiume" del Prof. Samperi per l'Istituto VIA riportava fra l'altro:
[……] Il "CONSORZIO TIBERINA - Agenzia di sviluppo per la valorizzazione integrale e coordinata del Bacino del Tevere", o meglio come si ama identificare in "la regione Tiberina", è sorto per atto Notarile il 29 gennaio 2010 ed in pochissimo tempo, grazie all'azione continua ed intelligente svolta dai suoi promotori e dal Presidente in particolare, ha raccolto a supporto delle sue finalità istituzionali ben 6 Università, 15 Enti Locali, 6 Regioni del Centro Italia, 46 Consorziati che comprendono Soggetti istituzionali, universitari, associazionistici, imprenditoriali, ecc.
Scopo del Consorzio è fare sistema ed affrontare in un'ottica "super partes" problematiche che sono a fattore comune per la presenza del Fiume Tevere e che non sarebbe né possibile né logico affrontare su basi territoriali limitate, comunali od anche regionali proprio per le interconnessioni storiche, culturali, fisiche e geografiche che impongono il ricorso ad un progetto di sviluppo socio-economico sostenibile, di ampio respiro e condiviso, articolato su più livelli tematici e sociali.
Si è avviato, in pratica, un "Contratto di Fiume" per promuovere ed avviare progetti strategici interregionali che potrebbero essere una via d'uscita dall'attuale situazione di crisi, basati od a supporto della risorsa "Fiume Tevere".
Di certo quello del Consorzio Tiberina è un lavoro innovativo unico nel panorama italiano, vuoi per la dimensione dell'area, vuoi per le finalità, vuoi, infine, per il livello dei soggetti che lo compongono capaci di sviluppare e far sviluppare una forte progettualità attraverso una rete di soggetti competenti nei temi trattati [……]
Per valorizzare la regione in maniera integrale e coordinata, il Consorzio Tiberina sta assumendo il ruolo di "motore" no-partisan, interregionale, interdisciplinare ed intersettoriale, sempre più apprezzato. Le occasioni di incontro si succedono, non come Convegni fini a se stessi, ma come momenti progettuali da condividere [……]
Gli obiettivi si delineano man mano, ma di fatto si sono creati degli "stati generali permanenti" sulla regione Tiberina veramente innovativi nel panorama italiano. [……]
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